IL LUPO - Italcaccia Toscana

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IL LUPO - Italcaccia Toscana
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IL LUPO
Realizzato e distribuito da
Italcaccia - Italpesca
Toscana
Stampato nel febbraio del 2014
QUESTO SCONOSCIUTO
CONOSCERLO PER AMARLO
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Difendi la natura - Difendi te stesso
IL LUPO QUESTO SCONOSCIUTO
Il lupo (Canis lupus L.1758) è un mammifero predatore, appartenente alla famiglia dei Canidi, specie che conta, secondo una recente revisione, 11 sottospecie tra Eurasia e Nord America.
Il lupo è ritenuto il progenitore selvatico del cane, che attualmente
viene quindi considerato una sottospecie del lupo (i.e., C. l. familiaris) Lupi e cani sono tra loro interfecondi, sono cioè capaci di incrociarsi generando prole ibrida feconda. La bassa probabilità di incontro in natura e, ancora di più, complesse barriere comportamentali
sono generalmente sufficienti a impedire l’incrocio tra il lupo ed il
cane, che comunque è documentata in circa il 5% dei lupi morti esaminati.
Le dimensioni corporee variano molto a seconda dell’area geografica
e della sottospecie considerata, con valori massimi di oltre 60 kg. per
i maschi delle popolazioni che abitano le regioni più fredde, quali il
Nord America e la Siberia (le femmine pesano generalmente il 1015% in meno dei maschi). Anche il colore del mantello, generalmente mimetico, è variabile, tendendo verso toni più chiari nelle popolazioni settentrionali, dove tra l’altro le varianti monocromatiche
(bianco e nero) sono più diffuse. Il mantello, costituito da due tipi
diversi di pelo - uno lanoso e folto detto "borra", ed uno più lungo e
scuro detto "giarra" - assume colorazione ed aspetto variabile in relazione alle stagioni ed all’età dell’animale. I peli sul dorso, sul collo e
sulla parte prossimale della coda si inseriscono in uno strato epidermico strettamente solidale con la muscolatura (Toschi 1965), il che
permette un controllo fine dell’erezione della pelliccia, essenziale per
l’assunzione di uno spettro ben diversificato di posture, che, insieme
alle espressioni del muso ed altri movimenti, costituisce un efficiente
strumento di comunicazione. Il muso dell’animale è generalmente
caratterizzato dalla presenza di una maschera facciale (i.e., una zona
chiara che circonda la bocca.
Gli occhi, obliqui e dal colore marrone chiaro, sono in posizione
frontale e piuttosto distanziati tra loro.
La dentatura è composta da 42 denti. La dentizione da latte è com-
pleta a circa 75-80 giorni d’età, mentre quella definitiva è completamente sviluppata verso il 7° mese. Di particolare importanza per la
specie, la presenza di denti "ferini" (i.e., quarto premolare mascellare
e primo molare mandibolare) particolarmente sviluppati, la cui funzione sembra essere quella di tranciare grosse ossa e tendini. Il cranio si presenta particolarmente schiacciato ed ampio, con il profilo
superiore del muso tipicamente piatto e privo del cosiddetto
"stop" (i.e., un leggero dosso) caratteristico del muso del cane.
Il lupo qui da noi si trova sulle pendici di monte Morello e sui monti
della Calvana. Recenti studi, anche con l’uso di foto trappole, hanno
documentato questo.
Sono in previsione ulteriori studi, con la collaborazione
dell’Università degli Studi di Firenze, Tecnici faunistici, Associazioni venatorie e alunni delle scuole elementari, medie e di questo Comune, al fine di documentare con ancora più esattezza la consistenza
e le abitudini di questo importante predatore nell’equilibrio della natura, ormai radicato stabilmente sul nostro territorio da cui era scomparso da molti decenni e la cui ricomparsa è frutto di una presenza
abbondante dei grossi ungulati quali il cinghiale, il capriolo, il daino
e ultimo in ordine di presenza il cervo.
Lupo dei monti della Calvana
Foto di Gaetano Riviello