Andrea Boldi Nuovo presidente di Arezzo Fiere e - BI
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Andrea Boldi Nuovo presidente di Arezzo Fiere e - BI
3 ANDREA BOLDI, NUOVO PRESIDENTE DI AREZZO FIERE E CONGRESSI 4 NUOVA ENERGIA CREATIVA AD OROAREZZO Art Director Arezzo Fiere e Congressi Presidente Camera italiana Buyer Moda 7 LA BELLEZZA DELLA CREATIVITÀ ITALIANA Ermanno Scervino, Stilista 8 BRONZALLURE: GLAMOUR STYLE! MILOR spa Milano 11 IL PUNTO SULLA MODA DEL GIOIELLO Paola Cacianti inviato del TG Uno per la cultura, il costume e la moda 14 LE VETRINE: riflessi di un’epoca, luoghi di comunicazione e seduzione Studio Progettazione Biquadro, Architetto Raimonda Bernardini e Nicolò Bernardini in copertina: Giordini - Arezzo OROAREZZO news Copyright © Arezzo Fiere e Congressi S.r.l. Via Spallanzani, 23 - 52100 Arezzo, Italy Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione anche parziale senza l’autorizzazione dell’Editore Ufficio Stampa Meneghini & Associati s.r.l. - Vicenza www.meneghinieassociati.it Foto Le foto dei prodotti sono state gentilmente fornite dalle singole aziende Stampa e confezione Nuova Grafica Fiorentina - Firenze L’editoriale Andrea Boldi Nuovo presidente di Arezzo Fiere e Congressi È un onore essere il Presidente di Arezzo Fiere e Congressi, l’entusiasmo che mi accompagna in questa nuova avventura, deve essere il motore per raggiungere importanti traguardi. La Toscana è la terra del Made in Italy, qui il gioiello in oro è nato, fin dall’antichità. Un’opportunità unica per gli espositori che qui in fiera possono scegliere il modo più adatto e conveniente per proporre e presentare le proprie creazioni. Per farlo abbiamo bisogno di non dimenticare che siamo famosi nel mondo per il nostro saper fare e per la nostra storia. OROAREZZO è l’appuntamento primaverile del settore, l’evento che coinvolge le migliori aziende italiane dell’oreficeria e della gioielleria e del fashion jewel; è la location del Cash&Carry e delle ultime novità nel campo delle tecnologie orafe. Questa è la nostra Fiera, noi rappresentiamo il distretto orafo più importante a livello nazionale, abbiamo un inestimabile patrimonio di creatività e di abilità nella lavorazione dell’oro. Arezzo Fiere e Congressi vuole promuovere con tutte le sue forze quest’eccellenza manifatturiera italiana. Con la nostra pubblicazione OROAREZZO NEWS ringrazio tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione della 35esima edizione di OROAREZZO, a tutti auguro buon lavoro. OROAREZZO guarda oltre la crisi e presenta anche in questa occasione una formula vincente: quattro aree che rispondono alle esigenze delle aziende e dei numerosi buyer che scelgono di esserci. Orientamento al business e qualità dei contatti sono il biglietto da visita di OROAREZZO, che anche quest’anno propone un incoming di circa 280 top buyers stranieri provenienti dalle principali aree di sbocco della produzione ″Made in Italy″ e da mercati nuovi ed emergenti. OROAREZZO vi attende, vi auguro buon lavoro. 3 NUOVA ENERGIA CREATIVA AD OROAREZZO Beppe Angiolini ci rivela che rapporto c’è tra gioiello e innovazione Giuseppe Angiolini, eclettico protagonista del mondo della moda, è presidente della Camera italiana Buyer Moda, fondatore di Sugar (l’esclusivo e raffinato concept store di Arezzo), ma soprattutto da pochi giorni art director di Arezzo Fiere e Congressi. Ci ha svelato in anteprima quali novità dobbiamo attenderci dal mondo del gioiello in termini di innovazione, stile e design. Come si svilupperà la sua strategia? Per Arezzo il comparto orafo é stato e dovrebbe tornare ad essere il centro della nostra economia, per il bene della città e di tutto il territorio. La tutela e la promozione dell’autenticità del settore nel mondo è una priorità assoluta. Il mondo dell’oro appartiene al mondo del lusso, e come nelle griffes della moda, occorre creare un’allure adatta al target di riferimento: per questo è importante comunicare attraverso tutti i canali possibili con un linguaggio innovativo, in evidenza creatività, eccellenza e esclusività del comparto orafo aretino. Voglio comunicare in modo semplice ed incisivo, ma sempre raffinato ed elegante: questi sono secondo me i nuovi canoni del lusso. Senza eccessi ma con sostanza. Cos’è per lei l’innovazione nel mondo dell’oreficeria e della gioielleria? Innovazione vuol dire essere adeguati al proprio tempo, una continua evoluzione che si rinnova ogni giorno. Solo così un progetto diventa interessante e moderno. Innovare un gioiello, come qualsiasi altro bene di lusso, significa guardare alla tradizione, evidenziadone il valore ma rendendolo contemporaneo nella forma e nello stile. “Le mode passano ma lo stile resta”. Oggi che cosa è cambiato nel gusto e nella scelta di un gioiello? Un gioiello deve trasmettere emozione, questo sicuramente è il fattore deter- minante. Anche in un oggetto importante il lusso non deve vivere di sola ricchezza e ostentazione, ma piú nella semplicità e particolarmente nell’assenza della volgarità. In che modo i designer orafi riflettono nelle loro collezioni il mood e le scelte stilistiche della moda? Il potere creativo é la vera forza di ogni collezione: la moda contamina ogni aspetto del costume e della società dettando le tendenze e i canoni estetici che si rinnovano ogni stagione. Ogni buon creativo deve saper attingere da ciò, guardando ai movimenti culturali ed artistici in cui questi si sviluppano. La cultura è la base e la vera fonte d’ispirazione di un vero designer, senza di essa non può esserci né bellezza né energia e di conseguenza creatività. LA BELLEZZA DELLA CREATIVITÀ ITALIANA Il punto sullo stile con uno dei big della moda internazionale Ermanno Scervino è l’anima creativa del marchio Ermanno Scervino, un successo che dura dal 1997. Lo stilista milanese di nascita, ma toscano d’adozione ci racconta la sua idea di stile nell’universo fashion e del jewellery design. Dove c’è Scervino c’è stile. Che cosa ha significato per la vostra maison la partecipazione a Gold in Italy 2013, l’evento dedicato alla moda e all’oro Made in Italy di Arezzo Fiere e Congressi? È stata una bella collaborazione. Mi piace contribuire alle manifestazioni glamour che vengono organizzate e sponsorizzate sul territorio toscano. D’altro canto, il mio stretto legame con la Toscana è da sempre uno dei valori intrinsechi della mia maison. Il suo concetto di fashion jewellery. Gli accessori sono i dettagli che completano lo stile, sono come la cornice che impreziosisce un quadro d’autore. Come nascono le sue collezioni? Le ispirazioni possono nascere dal cinema, dalla musica, dall’opera. Sono sempre attratto dal mondo dell’immagine. Un’idea può arrivare anche dai materiali che sono come le fondamenta per una casa. Cosa ama dell’arte orafa italiana? L’eccellenza. Come tutto il Made in Italy, l’alta oreficeria è una forma d’arte di altissimo pregio, che tutto il mondo ci invidia. 7 BRONZALLURE: GLAMOUR STYLE! Gioielli per un look sofisticato in tutte le occasioni. La collezione Bronzallure conquista la donna di oggi. Con Bronzallure la ricerca e l’innovazione di Milor diventano realtà. Una collezione di gioielli realizzati in bronzo placcato oro rosa 18kt da esperti artigiani, così stilosi e trendy da poter essere indossati in qualsiasi occasione. In più, eleganti montature mettono in risalto la trasparenza delle gemme, con un raffinato design e con uno stile inconfondibilmente “Made in Italy”. Bronzallure punta sul dettaglio e sul design e si differenzia per essere un marchio raffinato e coinvolgente. La collezione, composta da più di un migliaio di pezzi (400 modelli declinati in diversi colori, placcature e pietre naturali), viene distribuita in più di 1000 punti vendita tra i migliori department store, concept store e gioiellerie in Europa e recensito da importanti fashion blog e magazines. Il logo, il packaging, le shopper, i cataloghi, le brochure e la cartellonistica fanno da cornice ad un gioiello di grande impatto. “La forza della nostra azienda è quella di presentare lo stile italiano nel mondo - afferma Moshe Mouhadab, CEO dell’azienda milanese Milor Spa - il nostro know how ci consente infatti di proporre collezioni con un tocco di avanguardia e di raffinata esclusività. Bronzallure esprime il giusto mix tra artigianalità e ricerca, tra tradizione orafa e innovazione”. 8 Milor segue con attenzione tutto il processo produttivo dei gioielli realizzati in Italia: dal design, alla produzione, passando per il controllo qualità, fino ad arrivare alla scelta di strategie di mercato e distribuzione dei prodotti. L’utilizzo di materie prime di qualità e la grande passione per l’oreficeria sono elementi caratterizzanti dell’azienda milanese, diventata nell’arco di un trentennio, leader internazionale del settore. IL PUNTO SULLA MODA DEL GIOIELLO Sarà perché l’abbiamo conosciuta personalmente, sarà che con il suo charme ti mette a tuo agio, sta di fatto che Paola Cacianti, da oltre vent’anni rinomata giornalista televisiva, riesce sempre a trovare la corrispondenza tra il mondo dell’arte e del fashion. Anche nel gioiello. Esiste negli ultimi anni una forte contaminazione, anche culturale, tra gioielli e moda. Come convivono queste due realtà? L’una non esiste senza l’altra nel senso che la moda ha abbondonato da tempo un certo carattere “minimale” molto in voga nell’ultimo decennio e quindi la “decorazione “intrinseca all’abito o intesa come accessorio è molto in tendenza. Un esempio fra tutti i cristalli colorati di Prada su abiti e accessori e, d’altro canto la gioielleria, visto l’esorbitante prezzo dell’oro si è sempre più orientata, con le pietre e gli altri materiali a collezioni sempre più design e di moda contemporanea. La creatività, l’arte e la tradizione orafa, sono rappresentative di un’identità che tutto il mondo ci invidia. Che cosa suggerisce alle aziende italiane per vincere nei mercati mondiali? Alle aziende o a chi si occupa di marketing solo una semplice, scontata, elementare visione più globale di gusti e tendenze, guardare agli stilisti più innovativi ma anche ai designer o agli architetti, alcuni dei quali - come Frank Ghery per Tiffany - si sono rivelati interessanti creatori di gioielli. E alle nuove generazioni di jewellery designer? Ai giovani studiare la storia in tutte le sue manifestazioni, reinterpretare l’essenzialità, per esempio, di un gioiello etrusco, è un ‘esperienza invidiabile. Noi italiani viviamo immersi nella cultura di almeno duemila anni. E quante idee si possono rielaborare dal passato! La capacità evocativa… di fiori, farfalle, luna, sole, stelle. In una parola la natura che non è solo nel disegno, ma nella luce dei materiali sia preziosi e non. Il mare di uno zaffiro, ma anche di una mutante madreperla o una cascata di perle. E poi il fatto che sottolineano momenti importanti della vita. BOX INFO Date: 5-8 Aprile 2014 Edizione: 35a Periodicità: Annuale Espositori: Fabbricanti, esportatori, fornitori, provenienti dai maggiori centri di produzione italiani: Arezzo, Vicenza, Valenza, Torre del Greco, Milano e Firenze Orari: da Sabato a Lunedì: 9.30 -18.00 - Martedì: 9.30 -16.00 Modalità di ingresso: Gratuito, dietro presentazione di un documento che attesti la qualifica di operatore professionale (grossista, dettagliante, importatore/esportatore, fabbricante) e un documento d’identità. È possibile preregistrarsi online sul sito www.oroarezzo.it ed ottenere via mail la tessera di ingresso. AREZZO FIERE E CONGRESSI Via Spallanzani 23 Arezzo - Tel. 0575 9361 - Fax 0575 383028 www.oroarezzo.it LE AREE SPECIALI OROAREZZO CASH&CARRY Cash&Carry è l’area di OROAREZZO dedicata al “pronto”. 60 tra i migliori produttori orafi e argentieri si propongono agli operatori del dettaglio e dell’ingrosso italiani e stranieri in un ambiente discreto ed elegante: un’occasione irripetibile di business con la modalità del “cash & carry”. Nel mercato orafo che vede la filiera distributiva accorciarsi ed avvicinare sempre più il mondo della produzione con l’utilizzatore finale, OROAREZZO Cash&Carry rappresenta una risposta concreta che permette ai compratori di evitare tempi lunghi di consegna del prodotto e di approvvigionarsi coerentemente alle proprie esigenze. Ampia possibilità di scelta del prodotto, i migliori prezzi del mercato, comodità ed accoglienza sono le caratteristiche di OROAREZZO Cash&Carry BI-JEWEL Salone del Bijoux e del Gioiello Fashion Bi-Jewel è l’iniziativa di OROAREZZO, realizzata in collaborazione con Vogue Gioiello e Vogue Accessory dedicata al bijoux e al gioiello fashion. Un contenitore di eccellenze di questo mondo, in una location strategica e prestigiosa, riservata a 50 aziende produttrici di bijoux di qualità. Bi-Jewel è la vetrina più qualificata dedicata al settore emergente del bijoux high level, la nuova frontiera del mercato dell’oreficeria: con l’utilizzo di nuove tecniche produttive, nuovi materiali e l’attenzione al design e al mondo della moda, il bijoux propone nuove forme di business per la distribuzione del mercato orafo e consente di avvicinare a questo mercato nuova e più giovane clientela. AREA DEI MACCHINARI E DELLA TECNOLOGIA ORAFA Una vetrina per presentare in anteprima agli operatori, le innovazioni del settore: macchinari, tecnologie e brevetti. Esposizione, Presentazioni, Dimostrazioni e Workshop. Una panoramica completa sui sistemi di lavorazione, produzione, controllo, al fianco della più ampia proposta merceologica di componentistica e tecnologia specializzata, oltre agli indispensabili servizi e forniture che supportano l’intera filiera orafa. L’opportunità per i fabbricanti italiani e stranieri di incontrare le migliori aziende della tecnologia orafa italiana, leader mondiale nel settore. LE INIZIATIVE PREMIERE 2015 Esposizione di gioielli originali creati dagli espositori, importante anteprima degli orientamenti stilistici della gioielleria ed oreficeria italiana sempre più attenta alle tendenze della moda. LE VETRINE: riflessi di un’epoca, luoghi di comunicazione e seduzione La trasformazione dell’immagine e delle tipologie degli spazi commerciali nelle città segue l’evoluzione dei sistemi economici. Le “devantures” (termine francese che sintetizza l’insieme dei componenti esterni dei negozi cioè vetrina, accesso, bacheche ed insegne) nascono nella seconda metà del XIX secolo per sottolineare la presenza dei luoghi del commercio lungo i pianoterra degli edifici. All’inizio la ”devanture”ha costituito, attraverso l’Art Nouveau, uno stile unico, un modo per omologare l’offerta senza esaltare il singolo prodotto. Erano completamente omogenee, inoltre, in materiali e tecniche costruttive agli edifici in cui venivano ospitate. Nel dopoguerra i profondi cambiamenti nel sistema della vendita al dettaglio che necessitavano di vetrine molto capienti e merceologicamente differenziate, insieme all’adozione di nuovi materiali (neon da insegne e leghe metalliche come l’alluminio) alterarono completamente non solo l’immagine degli spazi commerciali, ma anche i caratteri morfologici urbani. Con il boom economico siamo di fronte ad una fascia continua di merce che va ad occupare il confine fra interno ed esterno in quella zona alta dai 3 ai 4 metri posta tra il livello stradale ed il piano nobile degli edifici, ma senza più alcun rapporto verticale con l’architettura che la sovrasta. Fino alla fine degli anni Settanta la fisionomia degli esercizi commerciali rimane praticamente invariata. Interni e sistemi espositivi continuarono ad assomigliarsi fin quando le aziende non sentirono l’esigenza di presentarsi in modo nuovo agli occhi dei passanti. Parallelamente alla realizzazione delle prime isole pedonali ed a un generale processo di riappropriazione della città, si assiste alla nascita di spazi commerciali dove per la prima volta il linguaggio no è solo quello delle insegne, ma tutta l’architettura del “contenitore” è pensata in stretta connessione con il “contenuto” della vendita. Gli anni Ottanta segnano l’inizio delle catene di franchising, dell’immagine coordinata, del ritrovato contatto tra l’architettura ed il mondo degli interni, della decorazione e della grafica, e tutto questo si riflette nelle vetrine. Dagli anni Novanta fino ad oggi ogni azienda cerca di sintetizzare il proprio universo all’interno dello spazio vetrina che passa definitivamente da essere un semplice spazio dove esporre la merce ad essere un più complesso luogo dove comunicare. Diventa fondamentale comunicare con tutti i mezzi possibili (dalla scelta dei materiali e delle forme, all’uso di supporti video e audio) l’identità ed i valori di riferimento del brand. Con il diffondersi delle vendite on-line, il punto vendita tradizionale si trova a perdere importanza, così, per attrarre distratti e frettolosi clienti, nascono i “concept store”. Il negozio deve trasformarsi in un luogo carico di fascino che nasce con l’obbiettivo di allestire un’esperienza di esplorazione e scoperta da parte del cliente attraverso una pluralità di suggestioni provenienti sia dai prodotti esposti che dall’architettura dell’ambiente. La capacità di accoglienza ed il confort sono i punti 15 cardine e l’obbiettivo è quello di aumentare il numero dei visitatori e la loro permanenza all’interno del negozio. La vetrina dovrà così non solo comunicare, ma attrarre, sedurre, invitare ad entrare e non intimidire il cliente. L’architettura dell’ambiente dovrà estremizzare la percezione dei prodotti: le luci, i colori, le musiche e gli aromi dovranno avvolgere tutti i sensi dei fruitori. Ciò che oggi conta sempre di più per i negozi (e che il mondo di internet non può dare) è l’esperienza sensoriale intorno al consumo. Il negozio dovrà circondare completamente il compratore con i valori del brand rendendo impossibile per il cliente lasciare lo spazio senza portarsene via un pezzo. Nel progetto qui riportato il confine tra interno ed esterno è segnato da un filtro costituito da una cortina metallica dove si alternano pieni e vuoti. La seduzione è attivata dal gioco delle trasparenze, del vedo-non vedo ed accentuata dal cambiare dell’immagine complessiva. La “pelle” dell’edificio infatti cambia aspetto a seconda sia dell’incidenza della luce diurna esterna, sia della predominanza notturna di quella interna con un mutevole gioco grafico. All’interno lo spazio, per esaltare il valore dei prodotti esposti, è concepito come una galleria d’arte dove gli ambienti si rarefanno eliminando tutto il superfluo per concentrare l’attenzione sui prodotti. La sera il rapporto interno - esterno viene a ribaltarsi cosicché lo spazio del negozio si impone sul territorio circostante e segnala la sua presenza luminosa trasformando il volume edificato in una moderna lanterna segno marcato di una presenza fortemente radicata nel contesto territoriale (Cina) e segno distintivo del brand (azienda di illuminazione).