La persona tra trauma e risorse Sportello di ascolto e sostegno

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La persona tra trauma e risorse Sportello di ascolto e sostegno
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La persona tra trauma e risorse
Sportello di ascolto e sostegno psicologico
Progetto per il sostegno e il rinserimento nella vita di relazione
Equipe Multidisciplinare di I° livello
Sede di Roma Centro
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Processo Socio Educativo
Sede di Roma Centro
All’Equipe Multidisciplinare di I° Livello
La persona tra trauma e risorse
Sportello di ascolto e sostegno psicologico
L’infortunio sul lavoro è un evento dannoso, violento, imprevisto ed imprevedibile,
dunque un evento drammatico che può lasciare strascichi di diversa natura, colpisce
la persona nelle sue diverse dimensioni (psicologica, relazionale, esistenziale,
economica) la costringe a modificare il percorso della propria esistenza e può
aggravare vecchi bisogni e crearne dei nuovi.
La sofferenza emotiva può essere caratterizzata da sentimenti contrastanti di paura,
rabbia, depressione e sconforto, irritabilità, mancanza di sicurezza in se stessi e negli
altri.
Il trauma coinvolge l’intero nucleo famigliare, i famigliari devono
fronteggiare
l’accettazione dell’evento traumatico, sostenere il proprio caro e riorganizzare la vita
familiare.
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Quando l’infortunio, ha come conseguenza, una disabilità permanente, la persona è
impegnata in un lungo percorso di accettazione, far propria la disabilità non è
automatico né indolore, richiede tempo impegno e fatica, a volte non basta l’intera
vita per superarla.
I cambiamenti fisici, come la perdita di un arto o di una funzione, uno sfregio sul
volto, o la presenza di cicatrici sul corpo, possono mettere in discussione la propria
immagine con conseguenze che si riflettono sull’equilibrio psicologico messo alla
prova da un evento doloroso come può essere un infortunio sul lavoro.
Non si tratta solo della propria immagine corporea, ma anche di quei pensieri che
ritornando di frequente sull’incidente , l’orrore provato al momento, l’aver sentito a
rischio la propria vita, o quella dei colleghi, determinano ansia e difficoltà nel ritmo
sonno veglia.
Le ripercussioni psicologiche possono perdurare anche a distanza di tempo
dall’incidente e potrebbero essere la causa diretta di una chiusura con ritiro dalla vita
attiva o di un ridotto funzionamento psicosociale.
Nella fase iniziale si è portati a non prestare la sufficiente attenzione all’aspetto
psicologico perché il danno fisico appare più evidente, tutte le attenzioni sono rivolte
ad affrontare le emergenze e i problemi che possono mettere a rischio la salute fisica.
Durante l’ospedalizzazione tutte le domande sono volte ad avere informazioni sulla
prognosi e sulle conseguenze fisiche che il trauma può portare.
Il ritorno a casa, dopo lunghi periodi di ospedalizzazione, comporta la necessità di
confrontarsi
con le conseguenze che la patologia invalidante determina
nell’andamento della vita quotidiana, in molti casi cambiano alcuni tratti psicologici
della persona, si vengono a modificare le relazioni all’interno della coppia e del
nucleo famigliare con un importante cambiamento e ridefinizione dei ruoli.
La persona, può trovarsi dopo l’infortunio a vedere limitate le proprie autonomie,
essere dipendente da altri, questa condizione può provocare stati d’ansia e agitazione,
vulnerabilità e incertezza, derivanti dalla preoccupazione di non poter riprendere una
vita normale, sia relazionale che lavorativa.
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Quando l’infortunio provoca la morte del lavoratore, i familiari si trovano a dover
riorganizzare la propria esistenza, elaborare il dolore per la perdita improvvisa e
traumatica. La presenza di figli minori, comporta per il genitore superstite la
necessità di svolgere un ruolo rassicurante, mantenendo con i figli una
comunicazione aperta e corretta sull’accaduto, spesso il dolore rende questo compito
di sostegno più difficile e faticoso.
Nell’ambito della presa in carico degli infortunati, e dei superstiti vengono spesso
individuate richieste di aiuto per fronteggiare
le situazioni problematiche, che
inizialmente possono presentarsi generiche, ma se accolte attraverso un rapporto di
fiducia, diventano più chiare e consapevoli facendo emergere con più precisione il
disagio psico-fisico.
Di fronte ad un evento lesivo è importante per la persona parlare delle sue emozioni,
sentire accolto il proprio disagio, per superare lo stato di confusione e accedere alle
risorse personali.
È importante intervenire tempestivamente, dopo l’infortunio, con l’offerta di una
assistenza psicologica, in modo da aiutare la persona a capire meglio se stessa e a
ritrovare un nuovo equilibrio, promuovendo una migliore qualità della vita e un più
rapido reinserimento sociale e lavorativo.
Spesso le persone faticano a trovare risposte competenti, sono in difficoltà nel
reperire il servizio adeguato e non sapendo a chi rivolgersi tendono a chiudersi,
facendo un ricorso eccessivo ai farmaci.
Da una attenta analisi delle persone prese in carico fino ad ora, emerge come per
alcune di queste, nonostante un positivo ritorno al lavoro , siano emerse
problematiche famigliari, si sia cronicizzato il loro disagio, per altre si sia rilevata
una eccessiva richiesta assistenziale ai familiari con un appesantimento delle
relazioni.
Gli operatori dell’Inail, essendo dall’inizio vicini alle persone che hanno avuto un
infortunio, possono accogliere tempestivamente questo bisogno e offrire uno spazio
di ascolto più strutturato e competente, in un ambiente già conosciuto dalle stesse.
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Gli operatori dell’Equipe multidisciplinare, durante le loro attività professionali,
hanno rilevato il bisogno di sostegno psicologico e condiviso la valutazione
sull’opportunità di organizzare presso la sede uno spazio di ascolto.
Tale servizio è da considerarsi come integrazione alle prestazioni già erogate, in linea
con la mission dell’Istituto, una risposta ai bisogni degli infortunati a sostegno del
loro positivo reinserimento, come previsto e indicato dalla circolare N. 61/ 2011,
capitolo IV del regolamento, fra gli interventi a sostegno della persona.
Roma 1/12/2014
Assistente Sociale
Dott. ssa Oliva Berardi
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Allegato n.2
1. Titolo Intervento
La Persona tra trauma e risorse- Sportello di ascolto e sostegno Psicologico
Interventi di sostegno per il reinserimento nella vita di relazione
2. Descrizione del contesto1 di intervento
Gli operatori dell’Equipe Multidisciplinare, dalla loro attività di presa in
carico, e dall’analisi dei bisogni rilevati nella platea di riferimento , hanno
evidenziato la necessità di sostegno psicologico e condiviso la valutazione
sull’opportunità di organizzare presso la sede di Roma Centro uno spazio di
ascolto.
La presenza di un deficit, di una malattia professionale, di una alterata
funzionalità del proprio corpo, oltre a una sofferenza fisica influenza tante altre
aree del vivere quotidiano, in particolare quella emotiva, affettiva, relazionale
e possono mettere in discussione la propria immagine con conseguenze che si
riflettono sull’equilibrio psicologico.
La sofferenza emotiva può essere caratterizzata da sentimenti contrastanti di
paura, rabbia, depressione, sconforto, irritabilità, mancanza di sicurezza in se
stessi e negli altri, far propria la disabilità non è automatico né indolore,
richiede tempo, impegno e fatica.
Il trauma coinvolge l’intero nucleo familiare che deve fronteggiare
l’accettazione dell’evento, sostenere il proprio caro e riorganizzare la vita
familiare.
Le ripercussioni psicologiche possono perdurare anche a distanza di tempo
dall’incidente e potrebbero essere la causa diretta di una chiusura con ritiro
dalla vita attiva o di un ridotto funzionamento psicosociale.
Di fronte ad un evento lesivo è importante per la persona parlare delle sue
emozioni, sentire accolto il proprio disagio per superare lo stato di confusione
e accedere alle risorse personali.
È importante intervenire tempestivamente, con l’offerta di una assistenza
psicologica in modo da aiutare la persona a ritrovare un nuovo equilibrio,
promuovendo una migliore qualità della vita e un più rapido reinserimento
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Descrizione del contesto normativo, sanitario e socio assistenziale, economico-produttivo nel quale si
colloca l’Intervento e individuazione dei bisogni ai quali lo stesso intende rispondere
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sociale e lavorativo.
Spesso le persone faticano a trovare sul territorio risposte adeguate e nei tempi
utili alla persona, i centri di salute mentale hanno liste molto lunghe, la persona
spesso deve rivolgersi a professionisti privati.
Gli operatori dell’INAIL essendo dall’inizio vicini alle persone che hanno
avuto un infortunio sul lavoro, possono accogliere tempestivamente questo
bisogno e offrire uno spazio di ascolto più strutturato e competente, in un
ambiente già conosciuto dalle stesse, accompagnandoli in un percorso di
elaborazione e superamento del loro disagio.
3. Motivazioni dell’intervento e finalità generali
Il supporto psicologico è riconosciuto parte essenziale nel percorso di sostegno
e riabilitazione di persone vittime di eventi traumatici.
Viene riconosciuto che nell’ambito della tutela globale e integrata, il
miglioramento della qualità della vita passa attraverso la soddisfazione di
bisogni riferiti alla sfera fisica , ma anche quella sociale, psicologica,
relazionale ed emozionale.
Considerato che la qualità della vita è legata alla percezione che la persona ha
della sua posizione nel contesto familiare e socio culturale, il supporto
psicologico diventa un percorso di approfondimento, importante per ritrovare
un nuovo equilibrio.
Il progetto vuole offrire uno spazio di sostegno per aiutare l’infortunato a
riconoscersi appropriandosi anche dell’evento lesivo, nel tentativo di
ripristinare il sentimento di integrità perduto.
Tale percorso vuole altresì creare spazi di elaborazione di quanto accaduto,
promuovendo lo sviluppo delle risorse che ogni persona può mettere in gioco
al fine di riappropriarsi di un ruolo attivo e partecipativo.
4. Sinergie e partner2
Dopo un Approfondito esame sui servizi presenti nel territorio, a seguito di
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Indicazione delle sinergie/partnership dell’intervento e delle modalità di integrazione delle stesse con gli altri
interventi/servizi esistenti sul territorio.
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una nostra richiesta sono pervenuti progetti/preventivi elaborati da:
I:P:R: Istituto di psicoterapia Relazionale di Roma
ASPIC Società Cooperativa Sociale di Solidarietà
Ambulatorio sociale di psicoterapia Don Calabria
Comunità Capodarco di Roma
5. Target di riferimento
I destinatari di questo progetto sono gli infortunati e i loro familiari
che rappresentano una difficoltà, un bisogno di approfondire quanto
accaduto e elaborare il proprio disagio.
Il bisogno di supporto psicologico viene rilevato nell’ambito della
presa in carico da parte dell’Equipe Multidisciplinare e proposto alla
persona.
6. Numero soggetti destinatari
Il progetto coinvolgerà 15 infortunati e i loro familiari
7. Obiettivi
Offrire uno spazio di accoglienza e di elaborazione del dolore legato all’evento
traumatico.
Fornire aiuto per superare le difficoltà personali e relazionali.
Fornire supporto per superare la confusione emotiva che può insorgere nel
percorso di vita post-trauma e ritrovare una nuova autonomia
Favorire la mobilitazione delle risorse interne della persona per fronteggiare il
disagio e promuovere il cambiamento positivo.
Aiutare la persona a ripristinare le relazioni affettive, familiari e sociali e
elaborare un nuovo progetto di vita.
8. Attività
Apertura di uno sportello di ascolto e sostegno psicologico nella sede di Roma
Centro
Colloqui per una valutazione delle problematiche e relative patologie
Proposta riabilitativa con interventi di sostegno
Integrazione del nuovo servizio con l’attività dell’Equipe Multidisciplinare
Sono previsti 15 colloqui per ogni persona per un totale di 15 infortunati e
relativi famigliari
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9. Figure professionali coinvolte
Operatori dell’ Equipe Multidisciplinare di I°Livello
Soggetto del Terzo Settore: I:P:R: Istituto di psicoterapia Relazionale di Roma,
psicologi da loro individuati
10.Tempi di realizzazione
Anni 2015/2016
11.Tempistica per il monitoraggio
Verifica intermedia e finale con gli operatori coinvolti.
Somministrazione di un questionario di gradimento per ogni persona coinvolta
a fine percorso
12.Responsabile dell’intervento
Assistente Sociale
Dr.ssa Oliva Berardi
13.Costi
Percorso riabilitativo comprensivo di 15 colloqui a persona per un gruppo di 15
infortunati:
Costo del progetto Importo netto EURO 10.350,00
IVA al 22% EURO 2.227,96
Importo lordo EURO 12.627,96
I componenti dell’Equipe Multidisciplinare di I°Livello
Assistente Sociale
Dirigente Medico I Livello
Capo Area Lavoratori
Infermiera
Oliva Berardi
Francesco Lucchetta
Antonella Severi
Sara Martelli