Testo Scheda 9 - Scuola integra culture

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Testo Scheda 9 - Scuola integra culture
La scuola integra culture
Climi e ambienti naturali
Il calore del sole e le fasce climatiche della terra
In base al più importante elemento climatico, la temperatura,
possiamo suddividere la Terra in tre fasce climatiche:
• Le fasce polari (calotte polari), oltre i circoli polari.
• Le fasce temperate, alle latitudini intermedie di ogni
emisfero, fra i tropici e i circoli polari;
• La fascia tropicale, fra un tropico e l’altro;
I raggi solari non arrivano in maniera uniforme sulla superficie della
Terra e non si distribuiscono con la stessa intensità in tutti i punti
del pianeta.
All’Equatore i raggi arrivano perpendicolari al terreno; la loro
intensità è massima e le temperature sono elevatissime. Ai Poli,
invece, i raggi solari arrivano alla massima inclinazione, e sono
quindi meno concentrati, perché si distribuiscono su una superficie
maggiore. Qui si registrano, di conseguenza, i valori di temperatura
più bassi.
Tra Equatore e Poli troviamo una vastissima gamma di situazioni
climatiche intermedie, in cui la Latitudine di una località, e quindi il
grado di inclinazione con cui vi giungono i raggi solari, determina la
quantità di calore che arriva dal sole.
Bisogna comunque tenere presente che questa è una
semplificazione. Infatti, molti altri fattori, oltre alla latitudine,
influenzano il clima di una regione: l’altitudine, la maggiore o
minore vicinanza del mare e degli oceani, i venti ( a loro volta
influenzati dalla presenza di correnti marine calde o fredde e di
catene montuose). Perciò la distribuzione delle temperature sulla
terra non sempre segue la linea dei paralleli. Inoltre non possiamo
dimenticare che la temperatura non è il solo elemento che indica il
clima di una regione. Sono molto importanti anche l’umidità e le
precipitazioni.
Fasce temperate
Nelle zone comprese tra il Circolo Polare Artico e il Tropico del
Cancro e tra il Circolo Polare Antartico e il Tropico del Capricorno,
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rispettivamente nell’Emisfero Boreale e nell’Emisfero Australe,
abbiamo le regioni temperate.
Questo clima, caratterizzato da una stagione calda, una stagione
fredda e due stagioni di transizione, riguarda gran parte
dell’America settentrionale, quasi tutta l’Europa e gran parte
dell’Asia, nell’Emisfero Boreale.
Nell’Emisfero
australe
riguarda
spazi
limitati
dell’America
Meridionale, dell’Africa e dell’Oceania.
Come vegetazione troviamo: la foresta di latifoglie (alberi con
foglia larga come quercia, platano, faggio, tiglio e arbusti del
sottobosco come rose, lamponi, more, fragole); la prateria dove
crescono numerose piante erbacee, ma le caratteristiche del suolo
non permettono la crescita di alberi( vedi le pampas argentine); le
regioni mediterranee con inverni miti e lunghe estati aride. Nelle
regioni mediterranee vi è la macchia mediterranea caratterizzata da
ulivo, vite, fico, castagno e quercia da sughero.
Nella foresta di latifoglie vivono oggi prevalentemente uccelli, molti
rettili e anfibi e pochi animali grossi quali cervi, daini, cinghiali, orsi,
lepri, marmotte e predatori quali lupi,volpi, lontre. In Asia troviamo
le tigri, nell’America settentrionale opossum e castori.
Nelle praterie pascolano i bisonti e si allevano i bovini.
Le zone temperate sono quelle più popolate dall’uomo. Sin dal
Neolitico le popolazioni hanno fortemente trasformato l’ambiente
naturale per adattarlo alle proprie esigenze. Attraverso l’agricoltura,
l’allevamento, l’attività estrattiva, il taglio del bosco, le centrali
idroelettriche, la costruzione di città. strade, stabilimenti ecc,
ecc.l’ambiente è stato talmente modificato che si stima che oggi sia
rimasto solo 1/10 della foresta temperata originaria.
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