Dal coma al bagno in piscina è il «pacemaker» del cervello
Transcript
Dal coma al bagno in piscina è il «pacemaker» del cervello
Dal coma al bagno in piscina è il «pacemaker» del cervello Impianto su due bimbe di 4 e 9 anni: intervento unico Fino a qualche mese fa erano in coma farmacologico, il loro destino appeso a un filo. Oggi sorridono felici dalle foto spedite ai medici che le hanno restituite alla vita: la più grandicella nuota in piscina con la mamma, la più piccina è seduta tranquillamente a casa. E' la storia di una bimba di 9 anni e di una di 4, colpite da una malattia metabolica che ha scatenato uno stato distonico generalizzato, cioè un'alterazione del funzionamento di cellule del cervello. Lo scompenso metabolico acuto non ha risposto ai trattamenti farmacologici e così gli specialisti del Dipartimento di Pediatria dell'Azienda ospedaliera duetto PADOVA dal professor Giorgio Perilongo, hanno impiantato ad entrambe un neurostimolatore a batteria. Attraverso due sottili elettrocateteri, il dispositivo emette stimolazioni alle zone del cervello colpite dalla malattia, sollecitandole a impartire comandi ai muscoli per favorire il coordinamento dell'attività motoria. «Un intervento eseguito per la prima volta su pazienti pediatrici — spiega il professor Domenico d'Avella, direttore del Dipartimento di Neuroscienze e in sala operatoria con il professor Angelo Antonini, a capo dell'Unità per i disturbi del movimento dell'ospedale San Camillo di Vene- Direttore Giorgio Perilongo direttore di Pediatria ULSS 15 E SANITA' LOCALE zia —. Per la piccola di 4 anni c'è stato bisogno di un'autorizzazione speciale da parte del ministero della Salute: la sua età ne fa un caso unico nella letteratura scientifica mondiale. Sono molto fiero del risultato ottenuto grazie al lavoro di squadra e già riscontrato su un'altra bambina di 6 anni operata nel 2013». Le ultime due pazienti, trattate tra la fine del 2014 e l'inizio del 2015, sono tornate a una vita normale. Le batterie dell'apparecchio impiantato possono durare 5-8 anni, a seconda del consumo di energia. Poi il neurostimolatore andrà cambiato. M.N.M.