guida viaggi 14.05.2012 pag.3
Transcript
guida viaggi 14.05.2012 pag.3
Focus 14 Maggio 2012 - n° 1364 GuidaViaggi 3 Pricing Dumping, espressione scomoda I t.o. concordano sulla necessità di operazioni tattiche per incentivare le partenze e riconoscono il rischio nel superare la soglia di Laura Dominici Siamo fortemente preoccupati dalla politica dei prezzi attuata da Valtur, distorsiva nei confronti del mercato in quanto improntata ad una flessione molto consistente rispetto alle tariffe pubblicizzate nel relativo catalogo”. Così si esprimeva qualche settimana fa il presidente di Astoi Confindustria Viaggi, Roberto Corbella, facendosi portavoce di un disagio diffuso tra i tour operator per questa politica di prezzi al ribasso. Una mossa che stupiva per almeno due motivi: spezzava il consueto atteggiamento di distacco dell’associazione rispetto alle politiche commerciali delle aziende e trascurava il fatto che parte dei suoi stessi associati avevano negli anni contribuito allo svilimento dei prezzi. Secondo Gino Andreetta, direttore generale Club Med Italia, però, il vero problema è un altro: “Bisogna capire cosa si intende per dumping - dichiara a Gv -. Ad oggi si può avere soltanto la visione del proprio prezzo, ma non si può sapere quale è quello di acquisto delle altre aziende. Allora mettere sul mercato le nette a -30 o -40% vuol dire fare dumping?”, si chiede e per tutta risposta aggiunge: “Noi riteniamo che l’agente di viaggi sia il tramite per dare fiducia al mercato e da parte nostra c’è l’impegno di mantenere coerenza nella politica di advanced booking e nella qualità offerta, primo aspetto che si rischia di perdere quando si scende nella mischia dei prezzi”. In “ un mercato che in 4 anni ha perso tra il 30 e il 40% del suo mercato, come racconta Andreetta, e in cui l’offerta è ben superiore alla domanda, diventa difficile non agire sulla leva tariffaria. Campagne per tutti “Tutti - ammette Angelo Cartelli, direttore commerciale e marketing Eden Viaggi - abbiamo la necessità di fare campagne di prodotto per un certo perio- do, certo non è una prassi attuabile 12 mesi l’anno. Noi anzitutto abbiamo cercato di attuare una politica di Super Price aggressiva che non ci facesse finire nella morsa del last minute. E’ vero anche che talvolta il Super Price 1 non è stato sufficiente e abbiamo dovuto ritoccare il prezzo, ma ci si concentra solo su campagne tattiche con un inizio e una fine ben definiti. Piuttosto preferiamo sospendere la catena charter”. Una ri- Il salva-margine della Francia Acquistare meglio per proporre un prezzo (più) giusto. E’ la strategia dichiarata in avvio di stagione dai tour operator francesi, dopo un 2011 segnato in alcuni casi da un dumping troppo marcato. La scorsa estate, su certe mete, Grecia in primis, un’offerta eccessiva ha provocato una guerra dei prezzi in cui, a rimetterci, è stata la marginalità. Pur di vendere quanto acquistato, denuncia alla stampa d’Oltralpe il direttore generale di Héliades, Jean Brajon, “alcuni non hanno esitato a praticare prezzi folli. Proporre una settimana ad agosto a 500 euro è un suicidio”. L’operatore ha scelto quest’anno di diminuire l’offerta “per evitare di svendere. Il prezzo dovrebbe di conseguenza risalire. Il giro d’affari sarà in calo, ma la redditività sarà migliore”, spera il manager, augurandosi che altri t.o. facciano lo stesso. Sulla stessa scia Transat France, il cui obiettivo, dichiarato dal presidente Patrice Caradec, è la redditività. Thomas Cook ha seguito la “regola d’oro”, impegnarsi in termini di posti aerei meno rispetto alle vendite prefissate, sapendo che questo fa sì che si debba aumentare la capacità aerea via via che si presenta la domanda. Una flessibilità, questa, necessaria ma costosa. Prendere tutti i seggiolini in blocco è più vantaggioso economicamente. Ecco allora che quest’anno si prevede, per il tour operating francese, un maggior ricorso a charter condivisi. E.C. duzione voli che è stata attuata dal t.o. nella coda di stagione invernale per le catene di lungo raggio. Commentando il trend estivo, Cartelli dichiara che “giugno, luglio e agosto sono in ritardo. Funzionano bene Mar Rosso e Tunisia, mentre la Grecia è in flessione”. In termini di volato charter l’estate di Eden si presenta con numeri in linea con lo scorso anno, “ma non abbiamo ancora previsto i voli speciali aggiuntivi di agosto. Vedremo più avanti”. Meno persone in viaggio Il manager di Eden è certo di una cosa: “Quest’anno viaggeranno meno persone e la partita dell’estate si farà interessante. Per crescere bisognerà erodere quote ai competitor. Si rende necessaria una maggiore trasparenza e, per il bene di tutti, sarebbe il caso di sedersi attorno a un tavolo e discutere”. Per Alberto Corti, direttore Federviaggio, parlare di dumping implica avere a disposizione parametri e valori di riferimento, “ma in questa fase è impossibile, perché gli stessi forni- tori di servizi si trovano a dover rifare i prezzi e il mercato charter è in calo almeno del 15%”. A scendere è il fatturato e la qualità dei ricavi prodotti. Negoziazioni addizionali Il Gruppo Kuoni è al lavoro sul pricing. Lo ha annunciato nei giorni scorsi l’azienda presentando la nuova sede milanese. “Sono in vista negoziazioni addizionali - ha anticipato il coo Kuoni Italia, Stefano Cerrato che saranno però indirizzate verso alcune destinazioni e proposte specifiche, rivolte ad alcuni target quali viaggi di nozze e single”. "E' una ricontrattazione continua", ha rimarcato Mario Vercesi, ceo Best Tours, rispondendo ad una domanda sul livello dei prezzi del prodotto mar Rosso. Il manager, però, ha sottolineato con forza che “sotto un certo livello non si può andare, pena il non poter garantire la qualità che il cliente si aspetta dal gruppo. Tanto che in molti casi si è deciso di creare in sede di contrattazione dei paletti in modo che non sia il fornitore stes- so a creare concorrenza sulla concorrenza”. In casa Kuoni il monitoraggio delle tariffe è ormai diventato una costante, con un controllo di quanto fanno i competitor e con un lavoro condotto da un team centrale di pricing, iniziativa a livello di gruppo, importata anche in Italia. Parte dall’analisi dell’inverno, Sergio Testi, direttore divisione Easy del Gruppo Alpitour, da pochi giorni sotto la guida del nuovo a.d. e presidente Gabriele Burgio, per spiegare che “l’advanced booking ha faticato, ma per effetto anche di un early booking più corto”. La campagna di prenotazione anticipata dedicata all’estate con scadenza a fine marzo, invece, “ha prodotto il 25% di fatturato dell’estate sul prodotto charter, rispetto ad un 23-24% dell’esercizio precedente”. E’ però cambiato il mix di prodotto: “Mar Rosso e Tunisia riscontrano un ottimo andamento, grazie ad un buon rapporto qualità-prezzo. In ritardo rispetto allo scorso anno sono Spagna e Grecia”. Il target delle famiglie, secondo Testi, sta rispondendo, ma “il ritardo lo incontreremo in chi vive una situazione di instabilità”. Il gruppo intanto ha impostato una campagna di promozione sulla Grecia, “senza però ricorrere a una politica di dumping” e cerca di accelerare anche grazie alle attività dei network e con il sostegno dei “grandi clienti”. “Alle stesse condizioni accordate al resto del mercato”, promette il manager. Commentando il buon riscontro di vendite di BravoNet-Hp dopo l’ingresso nella propria orbita in seguito all’operazione condivisa con Costa Crociere, spiega: “E’ inevitabile che i network di proprietà cambino le proprie strategie, ma non abbiamo adottato modalità diverse da quelle tradizionali”. Sul lungo raggio il gruppo ha sostenuto il prodotto con l’iniziativa “no fuel” valida fino a fine marzo e che eliminava gli adeguamenti carburante. Per il peso del last minute nel mese di maggio Testi dichiara infine “un 15-20% di incidenza. Vedremo poi cosa succederà nei prossimi mesi...”.