lettore con l`aiuto dei familiari

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lettore con l’aiuto dei familiari
INTERVISTA CON IL PROGETTISTA
Siamo nella gallery, anticamera della sala di proiezione. Alle pareti, locandine
originali di vari blockbuster e foto di scena acquistate a Cinecittà. Sulla destra si
riconosce parte del bancone bar.
segnalata da una faretto a led rossi perennemente acceso. L’impianto luci è gestito da una centralina
di automazione Relco a 4 scenari.
Non mancano il guardaroba, collocato dietro l’ultima fila di poltrone
e nascosto da una tenda in velluto
rosso, e il bagno.
UN IMPIANTO
PROGETTATO IN OSSEQUIO
ALLA NORMATIVA THX
Gli spettatori hanno davanti un delizioso mini palco che funge tra
l’altro da ripostiglio per le elettroniche e per i 100 DVD della collezione film. Sopra il palco, uno
schermo ScreenLine da 110” in formato 4:3; il guadagno di 1,2 garan-
tisce una perfetta visione a tutti gli
spettatori. Nei momenti di pausa,
tre faretti a led disegnano sullo
schermo giochi di luce in RGB che
intrattengono gli ospiti; per le attese più lunghe si chiude un sipario
in velluto rosso. Come il nome lascia chiaramente intendere, la sala
di Salvatore è a norme THX. L’amplificatore eroga la medesima potenza su tutti i canali, 7 x 100 Watt
RMS su 8 Ohm. Si tratta di un Pioneer VSX-AX5i-S con sistema di
taratura automatico; gli è affiancato un AudioSource Amp 5.3 da 120
Watt RMS che pilota il secondo
diffusore per il canale centrale.
Quanto ai diffusori, la scelta è caduta su modelli della Wharfedale e
La sala di proiezione vista dalla parete posteriore: sullo sfondo campeggia lo
schermo da 110” ScreenLine in formato 4:3; ha un guadagno di 1,2 che assicura
una perfetta visione a tutti gli spettatori. La sala non ha aperture verso l’esterno;
il ricambio d’aria è garantito dal condizionatore installato sopra lo schermo.
Nessuno meglio del progettista può svelare i segreti di una
realizzazione come Cinesal THX 7.1. Abbiamo rivolto a Salvatore
alcune domande:
Cinemax - Perché due diffusori centrali? In che modo li hai collegati?
Salvatore - Ho usato due diffusori per avere più dettaglio e un fronte
dialoghi più aperto, più ampio. In alcune sale cinematografiche, con
schermi molto grandi, ho visto addirittura 5 o 6 diffusori centrali; ho
cercato di riprodurre, sia pure in scala ridotta, quelle configurazioni.
Uno dei due Eltax Liberty Center è collegato ai morsetti speaker del
del Pioneer VSX-AX5Ai-S, l’altro è pilotato dall’AudioSource Amp 5.3
collegato al line-out C del Pioneer. In questo modo riesco anche a
livellare le differenze di sensibilità tra i diffusori centrali e le Liberty
Power Tower.
C - La tua sala è progettata in modo da impedire, o quantomeno
contrastare, l’insorgere di onde stazionarie. In base a quali criteri hai
stabilito la posizione del subwoofer e delle colonne in cartongesso?
Hai proceduto empiricamente o hai calcolato la posizione di nodi e
ventri?
S - Ho calcolato, cercando di essere il più possibile preciso, la
posizione dei nodi e dei ventri. Il subwoofer Linear Response S.12 è
collocato in corrispondenza di un nodo, in modo da eccitare il meno
possibile l’onda stazionaria; lo stesso vale per le Power Tower, dotate
di subwoofer attivi. Le colonne in cartongesso, al contrario, sono
collocate in corrispondenza dei ventri, così da spezzare l’onda
laddove essa raggiunge il massimo SPL. Poiché avevano la tendenza a
risuonare, queste colonne, le ho riempite di schiuma fonoassorbente
a espansione, un prodotto utilizzato in ambito automobilistico per
insonorizzare gli abitacoli vettura.
C - Perché hai utilizzato due sorgenti, il lettore Pioneer e l’HTPC
(Home Theater PC)? Il computer lavora unicamente come sorgente
oppure contribuisce, per mezzo di qualche software specializzato,
alla gestione domotica?
S - Il computer (HTPC) non interviene in alcun modo nella gestione
dell’impianto: funge unicamente da lettore DVD e, grazie a una
scheda SAT, da ricevitore satellitare che mi permette di vedere le
partite su grande schermo. Il Pioneer DVD-656S è un ottimo lettore,
ma dispone solo di uscita Component e ha una banda passante
(video) di 15 MHz. L’HTPC è più dotato, ha uscite RGB e una banda
passante di 30 MHz; la scheda video, inoltre, pilota direttamente i
tubi del proiettore, senza passare per il de-interlacciatore: la qualità
d’immagine che riesco a ottenere è sensibilmente superiore a quella
del lettore DVD.
C - È vero che le Eltax Power Tower hanno il controllo di fase? Se sì,
ti capita mai di usarlo, magari per correggere gli sfasamenti tra
fronte anteriore e posteriore?
S - È vero. Le Power Tower sono dotate di una sezione subwoofer
con ingresso LFE indipendente, alimentazione a 220V, amplificatore
interno e controllo di livello e di fase. Ho utilizzato quest’ultimo,
durante la taratura dell’impianto, per mettere in fase i due subwoofer
delle Power Tower e il Linear Response S.12, collocato, quest’ultimo, a
circa metà sala, di fianco agli spettatori.
C - Per i trattamenti acustici e le tarature hai seguito l’orecchio o hai
effettuato rilevamenti e misure in ambiente? In quest’ultimo caso puoi
dirci quali strumenti e procedure hai utilizzato?
S - Ho effettuato rilevamenti in ambiente con un sistema
computerizzato che ho preso in prestito, ma del quale adesso non
ricordo il nome. Ho anche utilizzato il sistema di autotaratura del
Pioneer VSX-AX5Ai-S, con ottimi risultati.
C - Un’ultima domanda: sei riuscito a contenere le spese entro il
budget che ti eri proposto?
S - Ho speso 16.000 euro, appena 1000 in più di quanto avevo
previsto in fase di progettazione e pianificazione. Considerando la
complessità dell’opera e i risultati ottenuti non posso proprio
lamentarmi.
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