Scarica il programma 2016-17 - Cinema Teatro Moderno di

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GIORGIO PASOTTI VALENTINA CHICO ELISA BENEDETTA
MARINONI GISELLA SZANISZLÒ Valentina Virando
LORENZO BARTOLINI LORENZO GASPERONI SERGIO GERASI ALDO NOVE MAURO ERMANNO GIOVANARDI GIANLUCA DE RUBERTIS IAIA FORTE MICHELE DI GIACOMO
ANITA CAPRIOLI ANTONIO RAMBERTI SAVIGNANO SUL
RUBICONE STAGIONE TEATRALE 2016/2017
Info abbonamenti e biglietteria
Cinema Teatro Moderno
Corso Giulio Perticari, 5
Savignano sul Rubicone (FC)
Tel. 389 0171314
www.cinemateatromoderno.it
Anteprima stagione 2016/17
Venerdì 17 febbraio 2017, ore 21
Sabato 22 ottobre 2016, ore 21
LE BUONE MANIERE
DA SHAKESPEARE A PIRANDELLO
con Giorgio Pasotti
e la ballerina Claudia Marinangeli
coreografie di Loredana Errico
voce fuoricampo di Edoardo Siravo
elaborazione testi, musiche e regia di Davide Cavuti
Il Cinema Teatro Moderno presenta la sua nuova stagione con una
serata speciale dedicata a due dei più grandi drammaturghi di tutti i
tempi: William Shakespeare e Luigi Pirandello. Protagonista in scena è Giorgio Pasotti, affermato attore
di cinema e teatro, che per una sera si rimette in gioco interpretando alcuni dei più celebri personaggi
dei due autori. Nella prima parte dello spettacolo, Pasotti si confronta con i capolavori di Shakespeare:
dal discorso di Marco Antonio, nel Giulio Cesare, fino all’immortale “Essere, o non essere” di Amleto.
Nel secondo quadro la parola passa a Pirandello e alle sue maschere così italiane e allo stesso tempo
così universali, protagoniste di classici sempre attuali come L’uomo dal fiore in bocca. In questa sfida
a distanza tra il premio Nobel italiano e il padre indiscusso del teatro moderno, a trionfare è la parola
letteraria con tutta la sua musicalità. Una qualità sottolineata anche dalle musiche originali scritte dal
regista Davide Cavuti e coreografate da Loredana Errico, direttrice artistica del Teatro dei 99 (L’Aquila).
I fatti della Uno bianca
di Michele Di Vito
con Michele Di Giacomo
regia di Michele Di Giacomo
Le buone maniere è una storia di uomini e fantasmi, di vittime e
carnefici, e scava nel profondo dell’animo umano per far luce su
quell’istinto animale che ci spinge alle azioni più scellerate. Lo
spettacolo riapre una ferita ancora fresca raccontando i crimini della banda della Uno bianca e la terribile scia di sangue che ha macchiato le province dell’Emilia-Romagna
tra gli anni Ottanta e Novanta. Le vicende della banda vengono rivissute attraverso la storia di uno
dei protagonisti, Fabio Savi. Chiuso nella sua cella di ergastolano, il secondogenito dei fratelli Savi
è tormentato dalla sua coscienza, una voce che lo obbliga, come un animale in gabbia, a fare i conti
con il passato: dall’infanzia giù al fiume al primo colpo al casello autostradale di Pesaro, fino agli
omicidi più atroci. In una notte senza riposo, quella voce si presenta nei panni di un ragazzo misterioso, che gli sbatte in faccia la verità e gli ricorda le tante vittime lasciate sull’asfalto: vittime senza
un perché che non vogliono essere dimenticate.
Giornata internazionale della donna
Venerdì 4 novembre 2016, ore 21
PECORE NERE
di Stefano Benni
con Valentina Chico, Elisa Benedetta Marinoni,
Gisella Szaniszlò, Valentina Virando
regia di Alessandro Tedeschi
Una diva delle telenovelas adultera compulsiva. Un’ape operaia con
nostalgie leniniste. Una femmina di Labrador incapace di amare il suo
padrone e ormai prossima alla follia. In una notte turbolenta e piena
di sorprese queste tre creature, con l’aiuto della musica, aiutano una
loro vecchia amica, costretta in un ospizio e dimenticata da tutti, a
ritrovare la parola. Dopo il successo ottenuto con Le Beatrici, Stefano Benni torna a teatro con una pièce
tutta al femminile e non rinuncia alla provocazione. In scena quatto femmine che amano la vita, fino a
cantarcela chiara: quattro pecore nere che con le loro contraddizioni divertono, commuovono e fanno
sognare. Con la sua penna sagace e lo stile caustico che lo contraddistingue, Benni tratteggia quattro
personaggi vitali e grotteschi, quattro graffianti maschere contemporanee. A chi gli chiedeva a cosa
servisse il teatro, qualche tempo fa lo scrittore bolognese ha risposto: “A sopravvivere, a vivere
meglio e far sì che i marziani che ci guardano dall’alto non ci distruggano”. Pecore nere è un perfetto
esempio di questa poetica.
Mercoledì 8 marzo 2017, ore 21
LA STORIA DI ANTIGONE
Favola in musica per cornacchie, cani selvatici,
maledizioni, tiranni, sepolcri & fanciulle in fiore
raccontata da Anita Caprioli
cantata da Didie Caria
riscritta da Ali Smith
dalla tragedia di Sofocle
regia di Roberto Tarasco
Anita Caprioli riporta a teatro l’Antigone, nella rilettura della scrittrice
scozzese Ali Smith. Quello a cui assistiamo è il resoconto di una cornacchia appollaiata su una delle
sette porte di Tebe. Dalla sua formidabile posizione il pennuto assiste al tentativo di Antigone di dare
sepoltura al fratello Polinice contro la volontà del re Creonte. La ragazza viene però scoperta e condannata: sarà tumulata viva in una grotta. Le profezie di Tiresia e le suppliche dei quindici anzianissimi
anziani della polis convincono il re a liberarla. Troppo tardi: Antigone è morta e questo porta al suicidio
di Emone, figlio di Creonte e promesso sposo di Antigone, e al decesso della moglie del re. “E morirono
tutti felici e contenti.” A raccontare i fatti rimane la cornacchia, con la sua fresca nidiata di cornacchiotti
satolli di cibo. Può una donna contrapporsi al potere di un re? E sono più importanti le leggi dell’uomo
o quelle di Dio? A distanza di millenni, il capolavoro di Sofocle resta una straordinaria storia di emancipazione: la storia di una donna che si ribella a una concezione del potere tutta maschile.
Giovedì 17 novembre 2016, ore 21
Giornata internazionale della poesia
G&G: OMAGGIO A GIORGIO GABER
Martedì 21 marzo 2017, ore 21
Spettacolo di teatro-canzone illustrato
con la Formazione Minima e Sergio Gerasi
Lorenzo Bartolini, voce e interpretazioni teatrali
Lorenzo Gasperoni, chitarra
Sergio Gerasi, disegni
Giorgio Gaber è stato uno straordinario uomo di musica e di scena, il
padre del teatro-canzone. Ma ancor di più è stato un intellettuale scomodo, che amava la realtà non meno di quanto amasse il pensiero e la
parola, e riusciva a frugare con lucidità nelle contraddizioni dell’Italia
contemporanea. All’indimenticato “cantattore” milanese il duo teatral-musicale Formazione Minima dedica
un omaggio emozionante, che ricrea sul palco le atmosfere tipiche del teatro-canzone. Abbinando
monologhi e parti musicali, Lorenzo Bartolini e Lorenzo Gasperoni ripercorrono la carriera del Signor G
e proseguono così un appassionato percorso di ricerca iniziato già nel 2003. Il loro spettacolo è in parte
ispirato al primo volume a fumetti dedicato a Gaber, la graphic novel di Davide Barzì e Sergio Gerasi
G&G. Sul palco ha un ruolo di primo piano lo stesso Gerasi, chiamato a commentare parole e melodie
con i suoi inconfondibili disegni dal vivo. Ma in questo originale connubio tra gesto grafico, musica e
teatro a dominare incontrastata è la figura di Gaber, con il suo lascito artistico di prepotente attualità.
Lunedì 12 dicembre 2016, ore 21
LA LUCE DEL MONDO
Parole e canzoni
con Mauro Ermanno Giovanardi, voce cantante
Aldo Nove, voce recitante
Gianluca De Rubertis, pianoforte
Prendendo spunto dal libro di Aldo Nove Tutta la luce del mondo,
Mauro Ermanno Giovanardi e Aldo Nove si incontrano in scena per
dialogare in chiave moderna, laica e universale, sui temi della ricerca
interiore e della spiritualità. Temi importanti in questi nostri anni nei
quali sembra dominare l’apparenza, la superficialità, il correre veloce: tempi in cui conta più il “cosa
sembra” rispetto al “cosa è”, l’“adesso e subito” più che l’avventura della ricerca. “Canta la vita fin che il
tempo te lo concede; cerca il libero soffio, il libero pensiero” suggeriva san Francesco. Così, sul palco
parole e canzoni si intrecciano in un doppio viaggio interiore, un incontro di stili e di prospettive. Da un
lato uno dei più eclettici scrittori italiani, vincitore del premio Pavese con la raccolta di poesie Addio
mio Novecento. Dall’altro il cantante e fondatore dei La Crus, premiato con la Targa Tenco per il suo più
recente album da solista, Il mio stile. A unirli la magia e la poesia del piano di Gianluca De Rubertis,
polistrumentista, cantautore e mente pensante della band Il Genio.
Venerdì 13 gennaio 2017, ore 21
ERODIADE
di Giovanni Testori
con Iaia Forte
regia di Iaia Forte
Madre di Salomè, Erodiade è un personaggio chiave nella storia di
Giovanni Battista, la mandante del suo martirio. A questa principessa,
cantata da Wilde e da Flaubert, Giovanni Testori dedicò un monologo
scritto a più riprese per interpreti insuperate come Valentina Cortese.
Dopo la stesura del 1969, che l’attrice non portò mai in scena, nel
1984 fu Adriana Innocenti a vestire i panni di un’Erodiade più viscerale della precedente. Ma l’autore
continuò a riscrivere il testo e un’ultima versione, dal titolo Erodiàs, fu inclusa nella raccolta postuma
Tre lai (1994). Ora è Iaia Forte a confrontarsi con un’opera senza paragoni per stile e contenuti. Nella
versione di Testori è la stessa Erodiade a spingere la figlia tra le braccia di Erode e a chiederle la testa
del Battista; lo fa perché è folle di amore per il profeta e non accetta di essere respinta. Alla fisicità
prorompente di Iaia Forte e alla sua fortissima capacità espressiva spetta il compito di fare i conti con
questo personaggio “a metà fra un Dio astratto e quello incarnato” e con la lingua materica e musicale di
Testori, una delle più originali invenzioni della nostra letteratura.
DINO E IO
Omaggio a Dino Campana
di e con Antonio Ramberti
Savignano dedica la giornata della poesia a Dino Campana, il poeta dei
poeti, amato da Montale e Pasolini, Luzi e Sanguineti. A distanza di un
secolo, i suoi Canti Orfici restano un esempio folgorante di invenzione
letteraria e affascinano quanto la sua vita, trascorsa tra vagabondaggi
sugli Appennini e leggendarie fughe in Europa e Sudamerica. Allergico alla disciplina, Campana fu (pare) pianista di bordello a Buenos
Aires, pompiere nella Pampa, arrotino, marinaio. Amò di un amore travagliato Sibilla Aleramo, conobbe
il carcere e il manicomio, fuggì più volte e più volte fu ripreso. “Campana” scrive Carlo Bo “resta l’ultimo
poeta, il poeta toccato e divorato dal fuoco, il poeta che è entrato per sempre nel cuore stesso della notte
e non ne è più uscito.” Antonio Ramberti mette in scena il suo incontro con questo autore che, come un
fulmine, lo ha marchiato a fuoco nell’attività di cantautore e performer. Più che una lettura propone uno
studio tra canzone e immagine, svelando imprevedibili incroci con la sua esperienza personale: come se
il visionario poeta di Marradi fosse un fantasma ribelle e vitale che gli parla all’orecchio.
Un progetto a cura dell’Associazione Cinema Teatro Moderno
Promosso dalla Parrocchia Santa Lucia Vergine e Martire
Parroco don Piergiorgio Farina
Con il patrocinio e il contributo della Città di Savignano sul Rubicone
Assessore alla cultura Maura Pazzaglia Presidente dell’associazione Lorenzo Campana
Collaborazione al progetto Simone Bruscia
Organizzazione Fabio Sica
Comunicazione Mariaelena Forti Social media Carlotta Manzi
Redazione Mirco Depaoli
Biglietteria Margherita Bastoni
Assistenza tecnica Radio Icaro Rubicone
Immagine Paolo Ventura, The Magician
Progetto grafico FLUO officina creativa Main sponsor CONAD Savignano via Rio Salto angolo via Pietà
In collaborazione con BCC Romagna EST
Media partner Gagarin Magazine, Icaro Communication, Radio Gamma, Radio Icaro Rubicone
CINEMA TEATRO MODERNO
Corso Giulio Perticari, 5 - 47039 Savignano sul Rubicone (FC)
Tel. 389 0171314 - www.cinemateatromoderno.it - [email protected]
BIGLIETTI
Da Shakespeare a Pirandello, G&G: Omaggio a Giorgio Gaber, Dino e io: biglietto unico 12 euro. Pecore nere, La luce del mondo, Erodiade, Le buone maniere, La storia di Antigone:
intero 15 euro; ridotto 12 euro. In vendita presso la biglietteria del teatro nel giorno
dello spettacolo (dalle 16) e negli orari di programmazione cinematografica (sabato 20.30-21.30;
domenica 15.30-16.30, 20.30-21.30). Prenotazione telefonica attiva dal 17 ottobre 2016 (ore 12-19),
Ritiro biglietti entro le ore 20.30 del giorno dello spettacolo.
ABBONAMENTI
Intero: 80 euro (residenti a Savignano, 75 euro). Ridotto: 70 euro (residenti, 65 euro).
Clienti BCC Romagna Est under-27: 35 euro (previo ritiro del coupon presso la propria filiale).
Lo spettacolo Da Shakespeare a Pirandello è fuori abbonamento.
Rinnovi: presso la Biblioteca comunale (corso Vendemini, 67) dal 17 al 21 ottobre 2016 (ore 15-19).
Gli abbonamenti possono essere ritirati presso la biglietteria del teatro sabato 22 ottobre, dalle 16.
Nuovi abbonamenti: presso la Biblioteca comunale dal 24 al 28 ottobre 2016 (ore 15-19);
presso la biglietteria del teatro il 29-30 ottobre e il 4 novembre (sabato 20.30-21.30;
domenica 15.30-16.30, 20.30-21.30).
RIDUZIONI
Soci Cinema Teatro Moderno, ARCI, BCC Romagna Est, under-25 e over-65.