riassunto de La ginestra o fiore del deserto

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riassunto de La ginestra o fiore del deserto
LA GINESTRA DI LEOPARDI, RIASSUNTO
La Ginestra, il componimento più lungo di Giacomo Leopardi, può essere facilmente
riassunta seguendo le sette strofe di cui è composta.
Versi 1-51: Viene introdotta la ginestra, fiore che solitario cresce sulle pendici del
Vesuvio e che offre a Leopardi lo spunto per polemizzare contro coloro che sono
soliti lodare le capacità umane.
Versi 52-86: Si accende qui l’aspra invettiva contro la cultura dominante
nell’Ottocento, che ha insuperbito gli uomini e ha costituito una regressione nel
pensiero, abbandonando quanto era stato appreso con il Rinascimento e
l’Illuminismo.
Versi 87-157: Dopo aver illustrato in cosa consistono la stoltezza e la nobiltà
dell’uomo, Leopardi propone qui una soluzione di riscatto alla misera condizione
umana: l’unione e la collaborazione di tutti gli uomini contro la comune nemica, la
Natura.
Versi 158-201: Viene descritta la vastità e l’infinità dell’Universo, rispetto al quale
l’uomo non è che un insignificante e minuscolo punto di luce fioca.
Versi 202-236: Leopardi descrive qui con grande efficacia la forza distruttrice della
Natura, di fronte alla quale l’uomo non può nulla: città, Imperi, famiglie vengono
sovrastate dalla potenza cieca della matrigna degli uomini.
Versi 237-296: Viene rievocata qui l’eruzione del Vesuvio del 70 d.C. che distrusse le
città di Pompei ed Ercolano. La Natura assume di nuovo l’immagine di forza
indistruttibile e insensibile.
Versi 297-317: Leopardi torna qui all’immagine con la quale si era aperta la canzone:
quella della ginestra. Il docile fiore diventa emblema del pensiero del poeta
illuminato, che si erge contro la Natura crudele e la stoltezza degli esseri umani.