Distretto della ceramica di Civita Castellana

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Distretto della ceramica di Civita Castellana
Sezione anagrafica
Denominazione
Distretto Distretto Industriale della ceramica di Civita Castellana
Sede del Distretto
Il Distretto Industriale di Civita Castellana rappresenta la principale area industriale della
Provincia di Viterbo.
Situato a circa 40 Km a nord di Roma, il Distretto comprende otto comuni, sette della provincia
di Viterbo (Castel Sant’Elia, Civita Castellana, Corchiano, Fabrica di Roma, Faleria, Gallese,
Nepi) ed uno della provincia di Roma (Sant’Oreste).
Il Distretto risulta facilmente raggiungibile grazie alla vicinanza alle principali arterie di
comunicazione. I caselli autostradali della A1 Milano-Napoli di Magliano Sabina e di Ponzano
Romano – Soratte distano meno di 10 Km. Oltre alla stazione ferroviaria di Civita Castellana, le
imprese del Distretto possono servirsi anche dell’importante stazione merci di Orte Scalo, a
solo 15 km. Facilmente raggiungibili sono anche il porto di Civitavecchia e gli aeroporti di
Fiumicino e Ciampino.
Il comprensorio di Civita Castellana è comunque l’unico agglomerato industriale di un certo
rilievo presente nel territorio della provincia di Viterbo, ed ha quindi un peso determinante
sulla locale economia.
Le specializzazioni produttive caratterizzanti il Distretto Industriale di Civita Castellana sono
quelle della produzione di articoli igienico-sanitari (ceramiche sanitarie e arredo bagni),
stoviglierie e piastrelle.
La produzione degli articoli igienico-sanitari è rappresentata da: ceramiche sanitarie per il
bagno (lavabi tradizionali, lavabi ad incasso, piani lavabo, colonne, vasi, bidet, cassette e piatti
doccia); ceramiche sanitarie per cucine (lavelli); ceramiche sanitarie speciali (lavatoi, lavabi e
vasi per comunità, scuole e ospedali, lavamani, turche, orinatoi, lavapiedi, pilozzi e fontanelle).
In questo comparto, le aziende si posizionano per il 51,1% nella fascia qualitativa “media” e
per il 39% nella fascia “lusso” mentre solamente il 9,9% del fatturato delle imprese dei sanitari
proviene da produzioni di classe “economica”.
Nel comparto delle stoviglie, rientra la produzione di tazze, pirofile, insalatiere, piatti, articoli
da regalo.
Entrambi i comparti concentrano le proprie vendite maggiormente all’interno dei paesi dell’UE
(Belgio, Germania, Francia, Olanda, Portogallo, Regno Unito e Spagna), anche se le aziende di
sanitari risultano presenti anche in altre aree come la Federazione Russa, l’Estremo Oriente
(Cina e Giappone) ed i paesi dell’Oceano Pacifico come Australia e Nuova Zelanda.
Le altre produzioni di manufatti in ceramica spaziano dalle piastrelle, agli impasti ceramici,
passando per gli accessori per il bagno e i pezzi speciali per piscine. Queste produzioni, se
singolarmente considerate, non hanno un peso di rilievo e sono spesso realizzate da non più di
una o due imprese.
L’industria ceramica nei suoi vari settori dei sanitari, delle piastrelle, degli accessori da bagno,
delle stoviglierie e degli oggetti d’arte caratterizza la cittadina a tal punto da configurarsi come
“monosettorialità produttiva” sia per l’elevata concentrazione di aziende nel comprensorio, sia
per la quantità e la qualità dei prodotti, sia per la considerevole quota di mercato nazionale ed
estero conquistata.
Ambiti merceologici del Distretto industriale di Civita Castellana (Codici Ateco 2007)
23.20.0
Fabbricazione di prodotti refrattari;
23.31.00 Fabbricazione di piastrelle in ceramica per pavimenti e rivestimenti;
23.41.00 Fabbricazione di prodotti in ceramica per usi domestici e ornamentali (fabbricazione
di vasellame e di altri articoli di uso domestico e da toletta di ceramica; fabbricazione di
statuette e di altri articoli ornamentali di ceramica; fabbricazione di ceramica artistica e
tradizionale)
23.42.00 Fabbricazione di articoli sanitari in ceramica (fabbricazione di articoli sanitari in
ceramica: lavandini, vasche da bagno, bidet, tazze wc, ecc.; fabbricazione di mobili in
ceramica)
23.49.0 Fabbricazione di altri prodotti in ceramica
46.13.02 Articoli sanitari (agenti e rappresentanti di commercio)
46.73.22 Articoli sanitari (ingrosso)
47.52.20 Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari (vasche da bagno, docce, saune,
lavandini, bidet ecc.)
46.12.03
16.24.00
17.21.00
22.22.00
49.41.00
Minerali – Argille – agenti e rappresentanti di commercio;
Fabbricazione Pallet in legno;
Fabbricazione imballaggi in cartone;
Fabbricazione imballaggi in materie plastiche;
Trasporti i merci, rifiuti, altro
Ente di riferimento del Distretto
Centro Ceramica Civita Castellana Srl
Via Mazzini, 23 - 01033 Civita Castellana (VT) Italy
Tel. +39.0761.516705 - Fax +39.0761.516376
e-mail:[email protected]; [email protected]
Riconoscimento regionale e Normativa di riferimento
Il Distretto della Ceramica di Civita Castellana è stato il primo distretto ufficialmente
riconosciuto come tale dalla Regione Lazio con Delibera della Giunta Regionale n. 135/2002
“Legge regionale n.36/2001 - Prima attuazione – Individuazione e organizzazione dei sistemi
produttivi locali, dei distretti industriali e delle aree laziali di investimento”.
LEGGI REGIONALI
Legge Regionale 19 Dicembre 2001, n. 36 - Norme per l'incremento dello sviluppo economico,
della coesione sociale e dell'occupazione nel Lazio. Individuazione e organizzazione dei sistemi
produttivi locali, dei distretti industriali e delle aree laziali di investimento [ Legge Regionale
19 dicembre 2001, n. 36 ]
DELIBERAZIONI DEL CONSIGLIO REGIONALE
Deliberazione del Consiglio Regionale n.34 del 31 gennaio 2007 “Legge Regionale 19 dicembre
2001 n.36 – Individuazione del “sistema produttivo locale della carta” nella provincia di
Frosinone
DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA REGIONALE
- Deliberazione Della Giunta Regionale 11 aprile 2003, n. 311 - Legge regionale 19 dicembre
2001, n. 36, Prima attuazione. Individuazione e organizzazione dei sistemi produttivi locali, dei
distretti industriali e delle aree laziali d’investimento. [ Deliberazione della Giunta regionale 11
aprile 2003, n. 311 ]
- Deliberazione Giunta Regionale n. 495 del 19 Aprile 2002 “Composizione dei tavoli di analisi,
studio e proposta ai fini della individuazione dei sistemi produttivi locali, dei Distretti industriali
e delle aree laziali di investimento previsti dalla L.R. 36/2001”.
- Delibera della Giunta Regionale n. 135 del 8 Febbraio 2002 “Legge regionale n.36/2001 Prima attuazione – Individuazione e organizzazione dei sistemi produttivi locali, dei distretti
industriali e delle aree laziali di investimento”.
- Regolamento Regionale 28 ottobre 2002, n. 2 “Regolamento per il finanziamento dei sistemi
produttivi locali, dei Distretti industriali e delle aree laziali di investimento”.
Il distretto aderisce alla Federazione Italiana Distretti
Dati quantitativi
N. Imprese (2009)
N. Imprese fino a 49 addetti (2008)
N. Addetti (2008)
Export 2009 (Ml Euro)
280
148 (88,10%)
3.203
90
Var.% Imprese (2009/2007)
+63,74
Var.% Imprese fino a 49 addetti (2008/2007)
-1,33
Var.% Addetti (2008/2007)
-9,53
Var.% Export 2009/2008
Dati qualitativi
Breve presentazione e descrizione del Distretto
-30,77
Il Distretto Industriale della ceramica di Civita Castellana rappresenta, nel panorama
produttivo della Regione Lazio, un’importante realtà industriale tanto è vero che è stato il
primo distretto ufficialmente riconosciuto come tale dalla Regione Lazio con Delibera della
Giunta Regionale n. 135/2002.
La produzione ceramica risulta l’unica vera specializzazione industriale della provincia di
Viterbo con un peso significativo a livello provinciale tanto sul totale degli occupati che
sull’export.
A Civita Castellana (VT) la lavorazione della ceramica ha origini antichissime, che risalgono
addirittura all’epoca pre-romana. Nell’arco dei secoli le tecniche di lavorazione sono state
affinate ed i prodotti che ne derivavano hanno conosciuto un apprezzamento crescente sia in
ambito nazionale sia internazionale.
Le caratteristiche proprie del territorio, la ricchezza di acqua e di materiali pregiati (quali
grandi masse di argilla e silicati di alluminio puro) hanno fornito l’ambiente ideale per questo
tipo di produzione. La ceramica è parte integrante della storia di Falerii Veteres, l’odierna Civita
Castellana, a partire dalle prime forme rudimentali ad impasto grezzo e prive di decorazioni
fino alle più moderne soluzioni relative all’industria sanitaria e delle stoviglierie.
Fino alla fine del XIX secolo, il settore propriamente industriale della provincia di Viterbo era
rappresentato soltanto da poche fabbriche dedite alla produzione di terraglie, saponi, alla
conciatura del pellame ed alla produzione di materiale per l’edilizia. Nei primi anni del XX
secolo Antonio Coramusi, discendente da una famiglia di artigiani ceramisti, iniziò a sviluppare
a Civita Castellana (presto imitato da altri) il primo impianto dedito alla produzione di
ceramiche sanitarie. Il Distretto Industriale di Civita Castellana ha assunto una forma
industriale negli anni ’50, si è consolidato nel corso degli anni ’60 e ’70, periodo di boom del
settore edilizio, 60 e l’inizio dei ’70 in cui si è assistito ad un continuo sorgere di nuovi
stabilimenti, alcuni di dimensioni artigianali altri, invece, capaci di assorbire manodopera per
centinaia di addetti mentre sono stati gli anni ‘80 a registrare il vero boom di nuove imprese.
Il Distretto, specializzato nella produzione di prodotti ceramici, in particolare per usi domestici
e ornamentali e per prodotti igienico-sanitari, rappresenta una realtà produttiva di
fondamentale importanza per l’intera economia regionale. Un’area caratterizzata da piccole
imprese, spesso artigianali, con una forte specializzazione produttiva, che purtroppo, da
qualche anno, vive una situazione di criticità, legata alla crisi internazionale del settore
ceramico, con effetti economici ed occupazionali non solo sul viterbese, ma sull’economia
dell’intera regione.
In particolare, il comparto della porcellana per usi igienico-sanitari, soprattutto grazie
all’elevata qualità dei prodotti e al favorevole andamento dell’edilizia urbana, registra buone
performance ed una notevole capacità di resistere ai competitor stranieri tuttavia, essendo
caratterizzato da una tecnologia matura, pur non evidenziando uno stato di crisi, non è in
grado di garantire né il mantenimento dei livelli storici di occupazione industriale del distretto
né il mix di genere.
La produzione di stoviglie, invece, nonostante l’elevato standard qualitativo, risente della
concorrenza estera e degli alti costi di produzione per il lavoro e l’energia, sta vivendo una fase
di profonda crisi e di ristrutturazione che comporta ’introduzione di nuove tecnologie
produttive, la riduzione dei livelli di produzione e il progressivo accorpamento delle imprese in
gruppi aziendali.
Il piano di riqualificazione industriale di Civita Castellana segna dunque, come tappa
obbligatoria, la riconversione delle maestranze del comparto “stoviglie” all’interno del comparto
“arredo bagno”. In questo passaggio obbligato si potrebbe però verificare una
sovrapproduzione, che se non finalizzata alla ricerca di nuovi mercati e/o al potenziamento di
quelli già esistenti, porterebbe al collasso dell’intero ciclo produttivo.
Nonostante queste criticità, il Distretto di Civita Castellana rappresenta una delle aree più
interessanti dove poter investire nel Centro Italia. Rappresentano punti di forza del distretto
- la favorevole collocazione geografica e la buona dotazione di infrastrutture di comunicazione;
- la disponibilità di nuove aree industriali attrezzate;
- la presenza di manodopera specializzata, frutto di un’arte antica, che rappresenta una
ulteriore attrattiva per le aziende dell’industria ceramica che volessero investire nel Distretto;
- la possibilità di attivare interessanti strumenti di finanza agevolata: i comuni del Distretto
Industriale di Civita Castellana rientrano infatti nelle Aree che possono accedere alle diverse
agevolazioni previste dalla programmazione regionale dei fondi strutturali 2007/2013
finalizzate al miglioramento della competitività delle imprese. La Regione, inoltre, con la L.R.
36/2001 mette a disposizione per lo sviluppo dei distretti industriali e delle imprese ivi
localizzate fondi per effettuare studi di consulenza, investimenti e formazione interna per
realizzare piani di innovazione di processo, di marketing e sistemi informatici.
Inoltre, il polo ceramico di Civita Castellana, come spesso accade nelle aree a forte
specializzazione produttiva che ospitano decine d’imprese in competizione tra loro, è
caratterizzato da un’accentuata dinamicità che alimenta un processo di continua
trasformazione ed adattamento al mercato. Le aziende nascono, si concentrano in gruppi, si
scindono e talvolta chiudono in un continuo divenire. Tale caratteristica consente al distretto
di conservare un elevato livello d’efficienza e competitività complessiva.
L’importanza produttiva del Distretto Industriale ha fatto si che:
- l’area del distretto è stata ammessa per la prima volta a beneficiare degli incentivi agli
investimenti previsti dall’Unione Europea per le zone Obiettivo 2 del sessennio 2000/2006;
- la ceramica civitonica ha ricevuto dal Ministero dell’Industria del Commercio e dell’Artigianato
il marchio Doc per la ceramica artistica tradizionale.
Patto per lo sviluppo del Distretto
§
In data 31 Gennaio 2007 è stato siglato un protocollo d’intesa tra il MSE Ministero
Sviluppo Economico e Regione Lazio, Provincia Viterbo, i Comuni del Distretto Industriale della
Ceramica di Civita Castellana, la CCIAA di Viterbo, le Associazioni dei datori di lavoro, le
Organizzazioni sindacali ed il Centro Ceramica Civita Castellana, con il quale, premesso che il
Distretto era interessato da una crisi occupazionale conseguente alla perdita di competitività
sui mercati internazionali del comparto della stoviglieria, con la perdita di circa 1500 posti di
lavoro, e che il comparto della ceramica per usi igienico sanitari, pur non evidenziando, allora,
uno stato di crisi, non sarebbe stato in grado di garantire né il mantenimento dei livelli storici
occupazionali né il mix di genere, veniva di fatto riconosciuta l’esistenza dello stato di crisi del
Distretto.Di conseguenza, quale oggetto dell’intesa, si conviene tra le parti, di definire un
programma di interventi finalizzato, alla riqualificazione e innovazione della filiera ceramica
nonché alla riconversione produttiva e alla crescita occupazionale.
§
Con deliberazione della Giunta Regionale Lazio del 05.08.2008, n.611 recante “Politica di
sviluppo unitaria regionale 2007-13 – Approvazione degli indirizzi programmatici relativi alla
individuazione dei settori strategici sui quali avviare la selezione delle operazioni, delle
modalità attuative dell’Asse I Ricerca, innovazione e rafforzamento della base produttiva e
dell’Attività 1 dell’Asse II Ambiente e prevenzione dei del POR FESR Lazio 2007-2013 e delle
procedure di accesso alle agevolazioni” sono state individuate misure finalizzate a rafforzare la
competitività del sistema produttivo attraverso la promozione della ricerca, dell’innovazione e
del trasferimento tecnologico mediante la definizione di programmi di intervento in particolari
settori e filiere strategici per lo sviluppo regionale e in specifiche aree tecnologiche. Il
28.02.2009 è stato pubblicato il Bando POR FESR Lazio 2007-2013, il quale nell’ambito del
sistema/filiera produttiva del settore “Ceramico” disciplina i criteri, le condizioni e le modalità
di concessione delle agevolazioni relativi al Progetto Complesso denominato “Identità,
Innovazione, Ambiente”, in riferimento al sopra citato DGR n.611.
Strategie di Sviluppo del Distretto
Riconosciuta l’esistenza dello stato di crisi del Distretto, nel 2007 la Regione Lazio ha
sottoscritto, in accordo con il Ministero dello Sviluppo Economico, la Provincia di Viterbo, i
Comuni del Distretto, la CCIAA della Provincia di Viterbo; il Centro Ceramico di Civita
Castellana; le Associazioni dei datori di lavoro e Organizzazioni Sindacali , un Protocollo di
Intesa, con il quale le parti si impegnano entro il 2013 ad interventi mirati alla riqualificazione
e all’innovazione della filiera ceramica del Distretto di Civita Castellana nonché alla
riconversione produttiva dell’area attraverso iniziative di nuove attività industriali che
consentano di ridurre il disagio sociale, favorendo il mantenimento occupazionale e orientando
lo sviluppo del sistema economico dell’area. Gli interventi riguardano il potenziamento
dell’attività di ricerca, l’apporto di nuovi strumenti tecnologici, la partecipazione a progetti
nazionali e comunitari, i finanziamenti e l’ internazionalizzazione.
A tal fine possono essere attivati gli strumenti di politica industriale previsti dalla normativa
comunitaria in materia di aiuti di Stato, dalla politica europea regionale di coesione per il
periodo 2007-2013, dalla riforma complessiva dell’intervento statale come delineato nel
disegno di legge del Governo "Interventi per l'innovazione industriale" (cd.“Industria 2015”), in
gran parte recepito dalla Legge finanziaria nazionale per il 2007, e dalla Legge finanziaria
regionale per il 2007.
Obiettivi strategici del Distretto
Il Protocollo di Intesa la Regione Lazio potrebbe essere l’occasione per realizzare un piano
strategico di rilancio del distretto.
Il programma strategico predisposto si articola in progetti, azioni e/o strumenti di intervento
coerenti con i seguenti tre obiettivi:
a) sostenere l’attività di ricerca, sviluppo ed innovazione tecnologica d’interesse del settore ed
il relativo trasferimento tecnologico alle imprese anche mediante la collaborazione con i Centri
di Ricerca, il coinvolgimento del Parco Scientifico e Tecnologico dell’Alto Lazio, agevolando la
partecipazione ai progetti nazionali e comunitari specie nel settore delle tecnologie ceramiche.
b) ridurre il disagio sociale, migliorare l’occupabilità, realizzare interventi formativi finalizzati
all’assunzione o alla riqualificazione dei lavoratori
c) sostenere l’attività delle Pmi all’estero, consolidare i rapporti commerciali con il principale
mercato di sbocco per le esportazioni nazionali (Stati Uniti) e favorire l’aggregazione tra le
imprese, in modo che possano entrare omogeneamente sui mercati internazionali.
I principali mercati internazionali, per quanto riguarda piastrelle e arredo bagno sono, la
Germania e la Francia in Europa e il Messico e gli Stati Uniti oltre oceano, ma nuovi
interessanti mercati si stanno aprendo in Russia, Cina, India e in alcuni paesi Arabi. L’apertura
commerciale verso nuovi mercati è di fondamentale importanza per il Distretto di Civita, vista
la saturazione del mercato interno.
Organismi di rappresentanza e di governance distrettuale
Il Centro Ceramica Civita Castellana costituisce, di fatto, l’unico organismo di “governance”
distrettuale, considerando che all’interno della propria compagine sociale si annoverano sia le
aziende più rappresentative del Distretto stesso, che Enti Pubblici Territoriali (Comune Civita
Castellana e Camera di Commercio IAA di Viterbo) e le Associazioni di Categoria più
rappresentative ( Confindustria Viterbo e Confederazione Artigiani Viterbo). Pertanto le azioni
intraprese istituzionalmente dal Centro Ceramica sono espressione delle aspettative collettive
espresse dalle parti sopra citate.
Presenza di centri servizio a supporto delle attività e delle strategie distrettuali
Accanto alla Regione Lazio, alla Provincia di Viterbo ed alla CCIAA di Viterbo, che sono i
soggetti istituzionali che propongono azioni aderenti ai fabbisogni collettivi di servizi delle
imprese dell’area, operano:
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il "Centro Ceramica Civita Castellana",
il BIC Lazio S.p.A. – Business Innovation Centre,
la FILAS S.p.A. – Finanziaria Laziale di Sviluppo,
l’Unione degli Industriali della Provincia di Viterbo,
Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Viterbo,
Confindustria Lazio,
Confindustria Viterbo,
Federlazio
Il "Centro Ceramica Civita Castellana" è una società consortile di cui sono soci il Comune di
Civita Castellana, la Camera di Commercio di Viterbo, Confindustria Viterbo, Confederazione
Artigiani Viterbo e 16 aziende attive nei compari sanitario, delle stoviglierie, delle piastrelle,
degli impasti e smalti ceramici.
La società consortile ha per oggetto sociale le finalità di cui agli articoli 6 e 17 della legge
n.240/81 e art. 27 della legge 317/91, tramite le quali intende promuovere e favorire lo
sviluppo e la crescita delle imprese associate, fornendo alle stesse attività di assistenza e
consulenza attinenti alle problematiche collettive.
ATTIVITÀ
· Promuovere iniziative comunque finalizzate all'ottimizzazione dei costi di produzione
commercializzazione e distribuzione di prodotti, utilità o servizi in favore dei partecipanti.
· Prestare servizi di assistenza e consulenza alle imprese associate nelle materie attinenti,
relative e connesse all'oggetto sociale ed in particolare ai settori della produzione,
commercializzazione, distribuzione, logistica interna ed esterna, formazione ed informazione.
· Compiere ogni altra attività e rendere ogni altro servizio alle imprese associate strumentale
al raggiungimento dei suoi scopi ed alla miglior efficienza dell'attività delle imprese stesse,
attraverso il coordinamento della loro attività nei settori d'interesse della società consortile.
· Compiere tutte le operazioni commerciali, industriali e finanziarie ritenute
dall'amministrazione necessarie od utili per il conseguimento dell'oggetto consortile.
· Promuovere ed effettuare programmi di ricerca tecnologica rivolti a facilitare l'acquisizione,
la diffusione e l'applicazione delle innovazioni tecnologiche da parte delle imprese associate.
· Promuovere l'attività di vendita dei prodotti mediante appropriate ricerche di mercato,
organizzazione e partecipazione a manifestazioni fieristiche, svolgimento di campagne
pubblicitarie ed ogni altro mezzo promozionale ritenuto idoneo.
· Promuovere iniziative per stimolare e migliorare la formazione professionale di coloro che
sono e saranno addetti al settore.
· Promuovere ed organizzare l'acquisizione di materie prime e semilavorati, nonché di beni e
servizi da parte delle aziende associate.
· Promuovere studi e ricerche nei settori della logistica, nonché sulle problematiche attinenti
al trattamento, smaltimento, riutilizzo dei rifiuti industriali.
· Promuovere ed organizzare qualsiasi altra attività economica e produttiva nell'interesse
delle aziende associate e dell'intero Distretto Industriale di Civita Castellana.
SERVIZI OFFERTI
· CONVENZIONE DUN E BRADSTREET SPA - Servizio on-line di informazioni commerciali, dati
camerali, bilanci e note integrative a lettura ottica, etc.
· CONVENZIONE BIC LAZIO - Permette di sostenere lo sviluppo del sistema imprenditoriale ed
incrementare le potenzialità del Distretto Industriale di Civita Castellana.
· AMBIENTE - Convenzione per trasporto e smaltimento rifiuti industriali del comparto
ceramico.
· FORMAZIONE - Attività formative , e organizzazione di piani di formazione e/o
aggiornamento a favore di figure professionali particolarmente importanti nelle aziende del
Distretto Ceramico di Civita Castellana.
·
SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO - Attività di formazione RLS e RSPP.
·
CONVENZIONI PER CONSULENZA E ASSISTENZA FINANZA AGEVOLATA
Centro Ceramica Civita Castellana Srl
Via Mazzini, 23 - 01033 Civita Castelana (VT)
Tel. +39.0761.516705 - Fax +39.0761.516376
sito www.centroceramicacc.it e-mail: [email protected] - [email protected]
Il BIC Lazio S.p.A. – Business Innovation Centre, è lo strumento promosso dalla Commissione
Europea ed istituito dalla Regione Lazio con la L.R. 35/90 per promuovere la creazione di
nuove imprese e potenziare quelle esistenti nel Lazio. Il BIC Lazio facilita l’accesso alle
politiche europee per le PMI, ospitando presso la propria struttura Euro Info Centre (EIC). In
tale modo il BIC Lazio sviluppa un vero e proprio processo di “europeizzazione”, in grado di
produrre un aumento della consapevolezza di appartenere ad un mercato unico europeo e di
sviluppare una capacità di cogliere le opportunità a livello internazionale.
La FILAS S.p.A. – Finanziaria Laziale di Sviluppo – società della Regione Lazio dedicata al
sostegno dei processi di sviluppo ed innovazione del tessuto imprenditoriale della regione.
L’attività della FILAS è finalizzata al supporto di progetti di investimento e sviluppo delle PMI
laziali relativi, in particolare, all'innovazione ed alla creazione di nuove tecnologie estendibili
anche ad i processi di internazionalizzazione. In termini di strumenti finanziari, la FILAS
gestisce delle leggi regionali, L.R. 23/86 e L.R. 2/85, e la sottomisura IV.2.1. del DOCUP,
successivamente dettagliati, riferibili anche a progetti di internazionalizzazione.
Con riferimento al sistema Camerale, l’Unioncamere Lazio opera a supporto del sistema
produttivo regionale, attraverso la promozione e la valorizzazione in Italia e all'estero delle
PMI. Relativamente all’internazionalizzazione, l’attività si concretizza con le seguenti iniziative:
- Centro Estero delle Camere di Commercio del Lazio, assorbito dall’Unioncamere Lazio
nel 2002, che svolge un ampio spettro di attività di supporto alle imprese iscritte;
- Progetto GLOBUS, sportello delle camere di commercio per l’internazionalizzazione.
La Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Viterbo è impegnata
nell’attività di sviluppo dell’economia locale e nella valorizzazione dei sistemi produttivi e delle
imprese. Per i vari servizi alle imprese, la Camera di Commercio di Viterbo si avvale di
un’Azienda Speciale, la C.E.F.A.S., che:
- partecipa al progetto Infoexport, servizio delle Camere di Commercio Italiane, finalizzato a
fornire risposte on-line sui problemi di import/export ed investimenti internazionali;
- ospita l’Eurosportello di Viterbo, impegnato nelle attività di informazione, assistenza e
cooperazione per l’apertura all’estero delle imprese di Viterbo;
- ospita lo Sportello GLOBUS per l'Internazionalizzazione della Tuscia.
Confindustria Lazio è l’associazione territoriale che rappresenta gli interessi a livello
regionale delle imprese aderenti svolgendo, relativamente ai temi dell’internazionalizzazione,
attività di carattere istituzionale. Confindustria Lazio ha siglato due “Accordi Quadro” con
Banca di Roma ed Assicurazioni Generali per il supporto finanziario ai progetti di
internazionalizzazione delle aziende aderenti alle Associazioni Provinciali delle cinque province.
A livello provinciale, le singole Unioni promuovono la competitività del sistema produttivo
provinciale attraverso la relativa rappresentanza presso Istituzioni, Enti e Organizzazioni
esterne ed erogano servizi di informazione, consulenza e assistenza per le imprese aderenti.
Confindustria Viterbo, aderente alla Confindustria Lazio, offre, nell’ambito dei servizi
generali all’imprenditorialità, un’attività di supporto per la promozione all’estero delle aziende.
L’attività di consulenza per assistere e sostenere le PMI della Provincia è specificatamente
garantita dal Consorzio Servizi Viterbo che, costituito all’inizio degli anni ’90, eroga servizi reali
alle imprese della Provincia relativi all’informazione sulle opportunità commerciali,
all’organizzazione di fiere e convegni anche all’estero, alla consulenza aziendale e finanziaria
ed alla formazione. Tali servizi sono relativi alla realizzazione di “generici” progetti di crescita,
di cui l’internazionalizzazione può rappresentarne una forma.
Federlazio, infine, è l’associazione delle PMI laziali con sede a Roma ed uffici nei capoluoghi di
provincia, Cassino e Civita Castellana.
Pubblicazioni dei Report e degli aggiornamenti
§ Il Polo Industriale della Ceramica 1999/2000;
§ Il Distretto Industriale della Ceramica di Civita Castellana Edizione 2005;
§ Economia Viterbese, Analisi congiunturale e strutturale 2007 e aggiornamento 2008, Viterbo,
Novembre 2008;
§ Capitalismo Distrettuale, localismi d’impresa globalizzazione – Firenze University Press –
anno 2007 - a cura di Giuseppe Garofano[1]
[1] La pubblicazione in oggetto è stata realizzata da molti docenti dall’Università degli Studi
della Tuscia , in particolare il capitolo sul qualità innovazione: fattori di competizione per i
distretti industriali. Il caso del Distretto della ceramica di Civita Castellana è stato sviluppato
dal Prof. Ruggieri, Raffaella Cerica, Stefano Poponi
Progetti: eseguiti – in fase di realizzazione – proposti; Risultati dei Progetti realizzati
Il Centro Ceramica, in particolare, negli ultimi anni ha condotto alcune importanti attività
inerenti il sostegno e lo sviluppo del Distretto Industriale della ceramica di Civita Castellana,
quali :
§ La promozione di un comune marchio di qualità ( Progetto “Civita qualità award” );
§ La formazione, realizzando corsi per : preparatori di barbottina, addetti commercio estero e
lingue straniere, gestione risorse umane, direttori di produzione e tecnologi ceramisti;
§ Workshop e giornate di studio per gli imprenditori su problematiche inerenti la qualità;
§ La realizzazione di un laboratorio tecnologico che avrebbe dovuto stimolare l’attività di
ricerca;
§ La convenzione con la Regione Lazio per la gestione triennale del “Centro Servizi PIM –
Centro Ceramica “ nell’ambito del Programma Integrato Mediterraneo.
Nell’ambito della ricerca e sviluppo tecnologico, di pregio è stato il ruolo di “coordinatore
amministrativo e scientifico” svolto in relazione al Craft Project CR1612-91, un Progetto di
“Sistema di rifinitura per articoli sanitari realizzato automaticamente con un robot”, finanziato
al 50% dalla Comunità Europea in esecuzione al programma BRITE/EURAM (Schema Craft),
che ha visto impegnate aziende del Distretto Industriale di Civita Castellana, con partners
Europei (Portogallo e Germania) ed italiani.
Evidenziamo di seguito le principali attività svolte in questo ultimo triennio.
Con determina n.1890 del 28.11.2003, pubblicata sul BURL del 30.12.2003, la Regione Lazio
ha approvato alcuni Progetti presentati dal Centro Ceramica ai sensi della L.R.36/01, e
concretamente realizzati, tra i quali si evidenziano :
§ Progetto “Marketing Territoriale e website consortile” , permettendo di dotare il Centro di un
documento di analisi, orientato alla promozione del territorio inteso come “ Distretto
Industriale della ceramica di Civita Castellana “ così come riconosciuto dalla stessa LR 36/01,
comunicando all’esterno gli elementi di attrattività ed i piani di rilancio del territorio stesso, al
fine di attrarre nuovi investimenti e nuove risorse, anche attraverso la strutturazione di un
“Website consortile”;
§ Il Progetto di “ Analisi di “Prefattibilità relativa all’installazione di un Impianto Produttivo per
manufatti cementizi e preparazione basi per la produzione del cemento”, ha permesso al
Centro di verificare le criticità relative al recupero degli scarti industriali prodotti dalle imprese
del D.I.di Civita Castellana e fornire uno strumento di supporto decisionale alla definizione
delle strategie e delle modalità di smaltimento degli scarti delle lavorazioni ceramiche del
Distretto;
§ Progetto di Internazionalizzazione delle PMI del comprensorio di Civita Castellana;
§ Progetto di razionalizzazione della logistica nel Distretto Industriale di Civita Castellana;
§ Progetti di analisi energetiche su linee produttive delle aziende associate.
Sono stati inoltre realizzati Progetti d’investimento che hanno permesso di dotare il Centro
Ceramica di una Sala per Videoconferenza, offrendo ai soci la possibilità di usufruire di tale
innovativo servizio in forma gratuita.
Dal 2004 è attiva una collaborazione con il Ce.F.A.S. – Azienda Speciale della Camera di
Commercio I.A.A. di Viterbo, finalizzata ad offrire un mirato e snello piano di formazione ed
aggiornamento alle imprese del Distretto.
Il Centro Ceramica e BIC Lazio SpA sono legati da un protocollo d’intesa, attivo dal 2004, con
l’obiettivo di collaborare al fine di sostenere lo sviluppo del locale sistema imprenditoriale e di
incrementare le potenzialità del Distretto Industriale.
Nel 2003 ha collaborato al Bando di concorso per un Corso di Istruzione e Formazione Tecnica
Superiore (IFTS) per Tecnico della gestione amministrativa dell’export, con l’Università della
Tuscia di Viterbo, Cefas e Istituto Fabio Besta di Civita Castellana, finanziato da Regione Lazio
e Unione Europea Fondo Sociale Europeo, Asse C Misura C3 Civita Direzione Export.
Dal 2005 collabora con la società ACPA di Roma ed ENEA, per lo svolgimento di Corsi in FAD –
Formazione a Distanza, nei seguenti moduli : Sicurezza 626, Gestione risorse umane, Gestione
della Commessa, Gestione delle risorse energetiche, Gestione del magazzino e Gestione
ambientale, rivolto agli utenti occupati nelle imprese del Distretto Industriale, così come
individuati dal Progetto ASPEF-PMI “Analisi e sperimentazione di metodologie ai fini di
individuare i fabbisogni formativi per le imprese del Distretto Ceramico di Civita Castellana “,
finanziati da Unione Europea Fondo Sociale Europeo.
E’ in corso una collaborazione con ASL Viterbo – Servizio SPISLL per attuare una formazione
rivolta agli RLS – Rappresentanti Lavoratori sulla Sicurezza delle imprese del Distretto
Industriale.
Evidenziamo infine alcuni servizi forniti alle imprese associate in regime di convenzione :
Informazioni commerciali e gestione del credito, spedizione di plichi e pacchi, consulenza
nell’uso razionale dell’energia con ENI Divisione Gas e Power, effettuazione di numerose prove
di laboratorio tramite accordo con il Centro Ceramico di Bologna, smaltimento rifiuti inerti
tramite accordi con azienda locale, consulenza L.R.36/01.
Sin dalla sua costituzione il Centro Ceramica ha condotto un comportamento di sostegno e di
promozione al “sistema produttivo locale” al fine di vederlo riconoscere come D.I., orientando
la sua attività alla realizzazione di progetti con benefici alle attività produttive associate e non.
Di fatto, la L.R. 36 del 19/12/2001, riconoscendo i confini territoriali del “Distretto Industriale
di Civita Castellana”, nei comuni di Civita Castellana, Nepi, Castel S.Elia, Fabrica di Roma,
Corchiano, Gallese, Faleria e Sant’Oreste (RM) , ha sancito l’esclusività del rapporto, che il
Centro Ceramica ha ormai da 27 anni con le attività produttive e gli Enti pubblici di questo
comprensorio.
In data 27/02/2008 il Centro Ceramica Civita Castellana ha presentato al MSE Dipartimento
per la competitività – Direzione generale per la Politica Industriale, una istanza per le
assegnazioni di risorse finanziarie a favore delle produzioni ceramiche, commi 937 e 938
finanziaria 2007, art.4 decreto 16.05.2003, per la realizzazione di due importanti progetti
elaborati con il Centro Ceramico di Bologna, riguardanti il riciclo degli stampi esausti in gesso
per le aziende ceramiche del distretto industriale, ed un intervento per ridurre l’esposizione a
Silice libera cristallina (SLC) nell’industria dei sanitari del Distretto Industriale di Civita
Castellana.
Tali azioni rientravano nell’ambito delle attività di sostegno, sviluppo e consolidamento del
Distretto Industriale della Ceramica di Civita Castellana sancite dal Protocollo d’Intesa
sottoscritto presso il Ministero dello Sviluppo Economico il 31 gennaio 2007.
Attività promozionali e Attività pubbliche del Distretto
§ XIII Incontro internazionale su sanitari e stoviglieria “Nuove opportunità per lo sviluppo della
produzione di sanitari e stoviglieria” Civita Castellana 14 Maggio 2009
Finanziamenti per investimenti
Attraverso la Legge Regionale n. 36/2001 la Regione, in collaborazione con Sviluppo Lazio,
promuove il consolidamento e la crescita dei sistemi territoriali d'impresa, all'interno dei quali i
soggetti economici possono accedere a specifici contributi e agevolazioni.
Tramite questa legge possono essere finanziati progetti innovativi e di sviluppo, finalizzati a:
acquisizione di consulenze; investimenti materiali ed immateriali; interventi di formazione.
I soggetti che possono presentare domanda sono oltre a soggetti pubblici e imprese industriali,
commerciali, artigianali e di servizi, anche associazioni, consorzi e società consortili costituiti,
anche in forma cooperativa, tra imprese ovvero società, anche consortili, a capitale misto
pubblico e privato costituite tra soggetti pubblici e privati, anche sotto forma di A.T.I..
Nel mese di ottobre 2008, per contrastare la crisi del settore, la Regione Lazio ha stanziato 15
milioni di euro che saranno investiti nel distretto della ceramica di Civita Castellana: si tratta
del primo intervento messo in atto dalla Regione nell’ambito dei ‘Programmi operativi
regionali’. Al riguardo, la Regione Lazio, attraverso il Programma di Sviluppo Rurale ed i
Programmi Operativi Regionali ha deciso di scommettere in pieno sulle fonti rinnovabili e sulla
tutela dell’ambiente, individuando tre specifici settori di intervento: quello civile, con
l’approvazione della legge sulla bioedilizia; quello dei trasporti, puntando su un incremento del
ferro a svantaggio della gomma, come dimostrato anche dai lavori eseguiti sulla tratta RomaCivita Castellana-Viterbo, e quello industriale che vedrà proprio Civita Castellana protagonista
di questa rivoluzione.
Il bando regionale finanzia progetti a contenuto innovativo e rivolti allo sviluppo aziendale e
stabilisce una serie di linee di intervento improntate sul risparmio energetico ed il rispetto
ambientale. Oltre a prevedere il recupero delle scorie di lavorazione, il bando punta infatti sulla
riduzione delle emissioni inquinanti, l’efficienza energetica attraverso l’incentivazione delle fonti
rinnovabili ed il ricorso ad impianti di autoproduzione energetica, l’internazionalizzazione e la
difettologia, ovvero la messa a punto di nuove tecniche in grado di ridurre i difetti nella
lavorazione ed aumentare così l’efficienza del processo produttivo”.
Possono accedere ai contributi relativi alla legge regionale 36/0 le imprese localizzate nei
comuni di Civita Castellana, Castel Sant’Elia, Corchiano, Fabrica di Roma, Faleria, Gallese, Nepi
ed operanti nei settori della produzione di prodotti ceramici (stoviglie, sanitari e piastrelle).
Bando POR Lazio FESR 2007-2013, Regione Lazio, Burl 28.02.2009, soggetti destinatari : le
microimprese, piccole, medie e grandi imprese operanti nella filiera ceramica del D.I. di Civita
C., nonché soggetti giuridici pubblici e privati diversi dall’imprese, operanti nei seguenti settori
di attività :
23.20.0 Fabbricazione di prodotti refrattari;
23.31.0 Fabbricazione di piastrelle in ceramica per pavimenti e rivestimenti;
23.41.0 Fabbricazione di prodotti in ceramica per usi domestici e ornamentali;
23.42.0 Fabbricazione di articoli sanitari in ceramica;
23.43.0 Fabbricazione di isolatori e di pezzi isolanti in ceramica;
23.44.0 Fabbricazione di altri prodotti in ceramica per uso tecnico e industriale;
23.49.0 Fabbricazione di altri prodotti in ceramica.
Le risorse stanziate per il sopra citato Avviso sono pari a complessivi 11 milioni di euro