Il giorno della memoria

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Il giorno della memoria
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Comune di Sondrio
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AGLI ORGANI
D’INFORMAZIONE
COMUNICATO n. 4
del 20.01.2015
IL GIORNO DELLA MEMORIA: MARTEDI’ 27 GENNAIO TRE
APPUNTAMENTI A SONDRIO PER NON DIMENTICARE.
Quest’anno si parla del genocidio del Rwanda.
“E’ ormai consuetudine nel Comune di Sondrio dare al Giorno della Memoria un
significato particolare di riflessione civile e di impegno alla memoria di quello
che è stato il genocidio più grande della storia. Ma dall’anno scorso, nonostante
lo Shoah resti un episodio di dimensioni e crudeltà indicibili, abbiamo deciso di
ampliare lo sguardo su quelli che purtroppo sono stati altri genocidi avvenuti nel
Novecento - spiega Marina Cotelli, assessore alla Cultura del Comune di
Sondrio -. Ecco perché l’anno scorso abbiamo parlato del genocidio Armeno,
mentre quest’anno parleremo di quello avvenuto nel Rwanda nel 1994. Uno dei
genocidi più efferati, nel quale in soli 100 giorni sono morte un milione di
persone”. Un genocidio complesso e contemporaneo, anche se non nelle sue
origini e nella sua storia, che non ha mai avuto la giusta visibilità e denuncia. E
a spiegare la storia del Rwanda e del perché si è giunti a un tale dramma è
intervenuta Fides Marzi Hatungimana, delegata della Azione Internazionale
Diaspora Burundese, AIDBU-Italia, che ha spiegato come “La drammatica
vicenda del Rwanda è spesso passata come una vicenda nata sul momento,
quando in realtà è una vicenda che nasconde delle radici molte profonde, iniziate
con il potere nato sotto il colonialismo e arrivate fino a quei tre mesi (dal 6
aprile al 16 luglio 1994) in cui avvenne il genocidio” spiega Fides Marzi
Hatungimana.
Per non dimenticare, per aprire un varco di conoscenza e di riflessione martedì
27 gennaio, nel Giorno della Memoria, anche Sondrio offre tre momenti ai quali
sono invitati tutti i cittadini.
Alle ore 10.30 al Parco delle Rimembranze (via C.Battisti), il luogo dove nel
nostro capoluogo vengono ricordati gli oltre 60 ebrei che vennero traditi, presi
prigionieri, deportati e persero la vita, si terrà una cerimonia pubblica.
Alle ore 17.30 si terrà un incontro pubblico alla Biblioteca Rajna Sondrio dal
titolo “Genocidi dimenticati: l’olocausto del popolo rwandese” con la
partecipazione di Marco Cortesi e Mara Moschini attori protagonisti dello
spettacolo “Rwanda. Dio è qui” e con Fides Marzi Hatungimana, delegata della
Azione Internazionale Diaspora Burundese, AIDBU-Italia.
Alle 21.00 spettacolo teatrale “Rwanda. Dio è qui” andrà in scena alla Sala
Polifunzionale Don Vittorio Chiari (ex Don Bosco).
“Rwanda. Dio è qui”
6 aprile 1994. Ore 20:23 - aeroporto Kanombe - Kigali - Rwanda - Centro
Africa. Il Dassault Falcon francese sigla 9XR-NN si schianta nel giardino della
villa presidenziale colpito da un missile terra-aria. Tutti morti i 3 membri
dell’equipaggio e i 9 passeggeri, tra questi Juvenal Habyarimana, presidente
della Repubblica africana del Rwanda. Poche ore dopo comincia l’inferno in
quello che è stato definito il genocidio più veloce e sistematico della Storia
umana. 800.000 morti in 104 giorni. 10.000 vittime al giorno, 400 ogni ora, un
omicidio ogni 10 secondi. All’interno dello scenario di una della pagine più
drammatiche, controverse e dimenticate del nostro presente, una storia vera di
eroismo, umanità e amore. Cécile, una giovane donna tutsi, è in fuga insieme al
marito Paul e alla figlia Sophie, quattro anni, nel disperato tentativo di
oltrepassare una delle migliaia di barricate che in quelle ore si ergono a ogni
incrocio. La radio istiga la popolazione a “farla finita con i tutsi”. Ogni vero
hutu prenda il machete e faccia il suo dovere. La quotidianità della convivenza
lascia il posto ad una caccia all’uomo
d’immani proporzioni. Alla barricata uomini armati di machete controllano ogni
documento. Chi presenta il nome sbagliato viene ucciso.
Poco lontano Augustin, un giovane Hutu, è chiamato a compiere il suo dovere
per vendicare la morte del Presidente incitato dal cugino Emile: «È arrivato il
momento, Augustin! Tira fuori il machete. Ammazziamoli tutti!». Sarà il destino
a unire queste due storie apparentemente così distanti: quella di Cécile, la
giovane donna tutsi in fuga insieme alla figlia, e quella di Augustin, l’uomo
Hutu, chiamato ad inseguirla e ucciderla. Ma le cose andranno oltre ogni
previsione in questa storia vera di coraggio, amore e fratellanza.
Si ricorda, infine, che per tutti gli interessati la prevendita dei biglietti è presso
l'Ufficio Relazioni con il Pubblico del Comune di Sondrio aperto il lunedì,
martedì, giovedì e venerdì dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.30 alle 16.30, il
mercoledì dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 17.30 (Tel. 0342 526311 / 0342
526312).