2 Marzo 2016 - Il Secolo XIX
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2 Marzo 2016 - Il Secolo XIX
38 MERCOLEDÌ 2 MARZO 2016 la scuola IL SECOLO XIX GIORNALE IN CLASSE, L’ISTITUTO “LICETI” DI RAPALLO INCONTRA LE AZIENDE Le regole della “prima impressione” Dal curriculum all’abito, Carispezia insegna come presentarsi al lavoro SILVIA PEDEMONTE «C’È CHI allega al curriculum la sua foto in costume da bagno, al mare. O con in braccio il gatto. Non è certo questo, un modo di presentarsi professionale». Simona Mancini, referente per il Servizio Personale di Carispezia racconta agli studenti dell’Istituto Istruzione Superiore Statale Fortunio Liceti di Rapallo che fra i curricula che arrivano in azienda molti presentano errori banali. Ma decisivi. Carispezia Crédit Agricole eIlSecoloXIXhannoincontrato 5 classi del “Liceti”, con la professoressa di Economia aziendale Patrizia Tassara, in una versione del “Giornale in classe” focalizzata molto sul mondo del lavoro e su come internet e il digitale hanno cambiato le nostre vite e, nel caso: le aziende editoriali – a parlarne, il responsabile della redazione Levante del Secolo XIX, Roberto Pettinaroli e il mondo della banca. «C’è chi non scrive la propria data di nascita - è ancora Simona Mancini-, informazione indispensabile, specie se “io, azienda,” sono alla ricerca di un profilo junior. C’è chi non lascia l’indirizzo mail o un riferimento telefonico. Chi, ancora, scrive l’indirizzo email ma non controlla regolarmente la posta elettronica: se l’azienda non ha un feedback in breve tempo esclude la candidatura». E ancora, aggiunge «c’è chi cerca di “vendersi” fin troppo bene, «arrivando a creare false aspettative che è la cosa peg- Una fase dell’incontro PIUMETTI I CONSIGLI PER UNA BUONA IMPRESSIONE 1) Le foto del curriculum inviato alle aziende devono essere professionali: no a quelle in bikini o con animali e così via. 2) Non tralasciare data di nascita e recapiti, esperienze lavorative anche se brevi, ma autentiche. 3) No ai ritardi: per email o di persona non sono tollerati. 4) Sì al look sobrio e alla stretta di mano decisa. giore possibile». E chi, viceversa, non sa far emergere le proprie potenzialità: «L’aver fatto un lavoro in estate, magari a 16, 17 anni è un elemento che può raccontare molto di una persona perché dimostra la sua voglia di darsi da fare già da giovane». E poi: che errori evitare al colloquio di lavoro? «Il primo: guai, a presentarsi in ritardo». Attenzione all’abito, alla stretta di mano. Allo sguardo. Ai ragazzi, Mancini lascia una citazione di Oscar L’incontro fra Carispezia Crédit Agricole e i ragazzi dell’istituto “Liceti” di Rapallo Wilde, su cui riflettere. Questa: “Non c’è mai una seconda occasione per fare una buona impressione la prima volta”. Carispezia, fondata nel 1842, è una tra le Casse di Risparmio più antiche d’Italia. Dal 2011è entrata a far parte del Gruppo Cariparma Crédit Agricole. Carispezia conta in tutto 95 punti vendita, 683 dipendenti (la maggioranza, 367, sono donne). L’età media del suo personale? 46 anni. In Liguria la banca ha lan- ciato il modello di servizio, “Agenzia per te”, come raccontato da Flavia Palmieri, del Servizio Comunicazione dell’istituto bancario. Proprio guardando a quest’ultimo, nei rapporti con i “sempre connessi” giovanissimi, Franco Cappellini, responsabile Canali diretti di Carispezia, fa sapere che il 65 per cento dei giovani dai 18 ai 24 anni usa costantemente uno sistema mobile. Fra le libertà dei social e i rischi per la sicurezza si mettono alla pro- FOTO PIUMETTI va, le banche, con servizi pensati proprio per chi è sempre connesso. Ai ragazzi Cappellini parla delle sperimentazioni delle biometrie (e della App di Mastercard che prevede un selfie con strizzata d’occhio, per acquistare on line) e dei nuovi prodotti Carispezia. La novità assoluta? E’ “BankmeApp”, che trasporta qui la tradizionale “paghetta”, in un prodotto per i giovanissimi. [email protected] cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI IL CIMENTO LETTERARIO DEL LICEO “BRUNO” DI ALBENGA “C’era una svolta...”, i ragazzi in gara con Paolo Giordano Lo scrittore dà l’incipit e i giovani inventano una storia NELL’ATRIO del Liceo “Giordano Bruno” di Albenga la panchina letteraria è pronta ad accogliere una nuova piastrella: è quella di Paolo Giordano che accanto a quelle intitolate ad Umberto Eco, appena scomparso, Simonetta Agnello Hornby, Andrea De Carlo, Gianrico Carofiglio e altre, segna la 19a edizione del Concorso Letterario “C’era una svolta”. Lagara,comespiegaladirigente Simonetta Barile, è aperta agli studenti delle scuole secondarie italiane ed estere ed è una creazione del liceo di Albenga. Come funziona?Unoscrittoredichiara fama nazionale offre ogni anno un “incipit”. I ragazzi in un giorno preciso portano a termine quello che lo scrittore ha iniziato fir- mando con uno pseudonimo. Una giuria composta da docenti del “Bruno” e da docenti di altre scuole, sceglie i primi 20 finalisti. Quindi, una giuria esterna, composta da ex alunni ed ex docenti seleziona i 5 racconti migliori che saranno inviati all’autore. E sarà Paolo Giordano (autore di quest’anno) a scegliere il vincitore e formulare la classifica dal 5°al 1° posto. Riconosciuto come eccellenzaministeriale,incompagnia di soli altre cinque istituti italiani, il concorso coinvolge anche la scuola italiana di Parigi e di quella di Mosca, oltre, a 64 scuole italiane appartenenti a 18 diverse regioni, per un totale di. 2108 studenti iscritti. Laprima parola sulle opere dei ragazzi tocca quindi a Pa- olo Giordano, lo scrittore, vincitore del Premio Strega con il bestseller “La solitudinedeinumeriprimi”e che ha poi pubblicato “Il corpo umano” e “Il nero e l’argento”. Per quanto riguarda la cerimonia della premiazione, i 20 studenti finalisti si ritroveranno ad Albenga, il 15 e 16 aprile. Ma la gara letteraria è anche occasione di conoscenza: gli alunni provenienti da regioni lontane sono ospitati dalle famiglie . E grazie al Comune, i palazzi storici di Albenga si aprono allevisite.Suilavori,losguardo attento del docente universitario Alessandro Beniscelli. Lunga poi la lista degli sponsor. Per informazioni: professoressa Alessandra De Salvo; liceobruno.it Col patrocinio di Il Giornale in classe 2015-2016 è realizzato con istituto italiano di tecnologia e del La visita al Secolo XIX Tra carta e web, la scuola “Fanciulli” scopre come funziona una redazione Un giornale ormai conta anche sulle nuove tecnologie. Lo hanno scoperto di persona, gli alunni di una scuola genovese, la primaria “Giuseppe Fanciulli” di viale Centurione Bracelli, che qualche settimana fa è venuta ad incontrare giornalisti e tecnici della redazione. Accompagnati dalle insegnanti Antonella Barbieri e Chiara Piccone, i bambini della classe V B sono stati ospiti simpatici ed interessati al lavoro del giornale. Di seguito, i nomi della scolaresca: Valentina Bianco, Matteo Caretti, Serena Celli , Emanuele De Giovanna, Federico De Nevi, Chiara Di Liddo, EdoardoGaglio, Francesco Iop, Nicolò Mazzino, Filippo Novarini , Beatrice Papei Allori, Leonardo Razore, Virginia Serino. A seguito del gruppo di studenti c’era la fotoreporter Astrid Fornetti. Sponsor tecnico: Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Ufficio scolastico Regionale per la Liguria Direzione Generale Grazie a: La mia recensione “Ti consiglio...” ovvero quello che suggeriscono gli studenti Ecco il lavoro della classe IV A della scuola “XII Ottobre”, Istituto comprensivo San Fruttuoso di Genova. Noi abbiamo letto... “A sbagliare le storie”. Questo libro lo dovreste leggere perché ci sono poche parole e quindi fai veloce a leggerlo. Poi ci sono delle bellissime immagini, soprattutto nell’edizione che abbiamo noi, perché sono di Alessandro Sanna. E alla fine c’è una sorpresa! Ci è piaciuto perché: è divertente, è strano e ci ha fatto ridere...» (redatto da Elena, Lula, Alessio e Arianna). Noi abbiamo visto... “Il grande dittatore”. È un film in cui hanno scambiato il cattivo per il bravo. Poi il cattivo lo hanno considerato come un prigioniero e il bravo si ribella alla guerra e porta la pace nel mondo. Alla fine fa vincere le parole belle e sagge e fa perdere quelle cattive... È divertente, ti fa piangere, è molto comico e ti insegna che non bisogna fare la guerra. (Andrea, Michela B., Elisa, Luca e Brandon) Noi abbiamo scoChaplin perto... “che vicino a noi c’è la villa Imperiale e ogni giorno ci stupisce il profumo della natura e vedere i cani che corrono sui prati. Mentre guardiamo i cani che corrono esploriamo la natura: di fronte c’è una strada con le macchine. Dentro alla villa c’è un laghetto con tartarughe e pesci colorati. Ci sono molti alberi con uccellini che canticchiano tutto il giorno”. (Michela C., Nicole, Dennis e Giuseppe) Noi diciamo al sindaco Doria... “Caro signor sindaco Marco Doria. L’anno scorso facevamo un’attività: il giardinaggio. Per fare giardinaggio bisogna dissodare, zappare, seminare, annaffiare e raccogliere. La preside ha dovuto proiIl parco bire di andarci su ordine del Municipio III, per motivi di sicurezza riguardanti scale e cortile. Quindi le chiediamo se per favore ce le fa riparare. I più cordiali saluti”. Melissa, Noemi, Nicola, Matteo, Andrea, Michela B., Michela C., Nicole, Elisa, Giuseppe, Dennis, Brandon, Luca, Alessio, Elena, Arianna, Lula