magazine duemilatredici

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magazine duemilatredici
REGISTRAZIONE: Tribunale di Torino n. 40/2011 del 27/6/11 - N.10 Anno 2
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NVESTO
MONEY & LIFESTYLE
DUEMILATREDICI
3
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Doppia
quando EDITORIA E TECNOLOGIA
VANNO DI PARI PASSO...
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retro copertina
Bastano pochi semplici passi...
1) Scarica l’App ‘Digimarc’
2) Avvia l’App e punta il cursore sulla foto nella pagina
contrassegnata dal simbolo
3) Guarda i contenuti extra della pagina 71 direttamente sul
tuo smartphone
Dear Reader..
Caro Lettore...
M
ay has finally arrived and even
if the sun is trying hard to come
out of the clouds, we can begin to enjoy the taste of spring together
with the appointments that characterize
this period.
During April we visited three big Fairs representing for Italian market an very important showcase: the Salone del Mobile, Vinitaly and the Salone del Risparmio.
These, in spite of the time and thanks to
the registered numbers, gave us a glimmer of optimism… there just to announce
‘spring’ for markets resurrection.
We finally have a Government and a President of the Republic.
Whether we like it or not, at least apparently, we are back at a socio-political
normality that allows us like a CountryCompany to appear as more ‘reliable’;
considering then that we have two Popes, the Value of our credentials should
increase.
Joke aside, waiting for the next Fairs during which we will address topics about
culture and real estate, such as the Salone del Libro in Turin and the Eire-Expo
Italia Real Estate- at Milanofiere, I leave
you with the point of view of our experts,
catching your attention on the interview
we made with Licia Mattioli, President of
the Turin Industrial Union, which has given
to us with her all-feminine presence, an
added value to the importance of Pink
Quotas at the top of corporate power. In
this regard I invite you to download the
free app DIGIMARC that will allow you to
see the interview through your Smartphone or Tablet… and just like a Signorina
Buonasera I wish you: enjoy the view!
“
“M
aggio è arrivato e benché il
sole faccia un po’ fatica a farsi
spazio tra le nuvole, iniziamo ad
assaporare il gusto della primavera in concomitanza agli appuntamenti che contraddistinguono questo periodo.
Nel mese di Aprile abbiamo visitato tre
grandi Saloni che rappresentano per il mercato italiano una vetrina importantissima:
il Salone del Mobile, Vinitaly e il Salone del
Risparmio.
Questi, nonostante il periodo e grazie ai numeri registrati, ci hanno dato uno spiraglio
di ottimismo …quasi ad annunciarci una
‘primavera’ di risurrezione dei mercati.
Finalmente abbiamo un Governo e un Presidente della Repubblica.
Volenti o nolenti ormai, almeno all’apparenza, siamo tornati ad una normalità
socio-politica che ci permette come Paese-Azienda di apparire più ‘affidabili’; considerando poi che di Papi ne abbiamo due,
le nostre credenziali dovrebbero aumentare di Valore.
Scherzi a parte, in attesa dei prossimi Saloni nei quali affronteremo argomentazioni di cultura e immobiliare, quali il Salone
del Libro di Torino e l’Eire -Expo Italia Real
Estate- a Milanofiere, vi lascio al punto di
vista dei nostri esperti, attirando la vostra
attenzione sull’intervista a noi concessa da
Licia Mattioli, Presidente dell’Unione Industriale Torino, la quale ha dato con la sua
presenza, tutta al femminile, un valore aggiunto all’importanza delle Quote Rosa ai
vertici del potere aziendale. A tal proposito
vi invito a scaricare l’applicazione gratuita
DIGIMARC che vi permetterà di visionare
l’intervista attraverso il vostro Smartphone
o Tablet… e come le Signorine Buonasera
auguro: Buona Visione a tutti!
Patrizia Caridi
ra io
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m
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S
15 | PSICO INVESTO
Le scelte uccidono
Alessandro Meluzzi e Andrea Grippo
19 | INVESTO BANKING
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Un occhio all’immobiliare
Marco Sodano
22 | INVESTO BANKING
Doctor Fund: Giocando si Impara
25 | INVESTO EVENTS
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La primavera dei mercati - Baselworld
Patrizia Caridi
29 | INVESTO Law
Fondi d’investimento esteri
Giorgio Tosetti
39 | INVESTO building
Case di lusso cercansi
25
Massimiliano Sciullo
45 | investo art
La c’arte del riciclare
Pietro Genuardi
53 | INVESTO green
Le Langhe, terra di... Bamboo
Pietro Diana
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63 | Style to woman
Ogni riccio un capriccio
Valentina Polidori
69 | INVESTO woman
Entusiasmo e caparbietà
Micaela Barisone
69
PROVA A SCARICARMI!
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ALESSANDRO MELUZZI
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LODOVICO POLETTO
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in provincia di Enna, i pistacchi da
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le olivedie arrivo
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Ogni
o di parL’Ulivo
Cortese
Coco
Adrano».
tenza diventa, per il digiocatore
Perché Fratò? Perché ha lo scintilin attesa di giocare, un panoralante calore del Mediterraneo e ne
ma
da ammirare. Dal tee della
offre i sapori autentici, insieme ad
buca
4, attorniato
dalle
rocce
ospitalità,
professionalità
e all’allelevigate
vento,
si intravedogria dellodal
staff,
che vi
accoglierà
no
oltre il Golfo del Pevero
i rilieaccompagnandovi
nella scelta
vi
deidella
piatti.Corsica: una suggestiva
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tradizione
sposa
la creatività
in un
Il La
Pevero
Golf
Club,
progettato
nuovo
ristorante,
dedicato
ai
sapori
nel 1967, venne inaugurato nel
dell’arte
sicula.unUn
angolo
1972
e perculinaria
anni è stato
segreto
di
Mediterraneo
nel
cuore
di
Torino,
gelosamente custodito poichè
è
dove gustare materie prime d’ecceluno dei più bei campi al mondo.
lenza in ricette rivisitate con gusto,
èaccolti
veramente
un luogo magico;
in una cornice punteggiata
con
i
suoi
stagni
naturali
tra le a
rocdi tocchi di design”.
Dedicato
pace,
un sottobosco
profumato
diin
lati gourmand,
Fratò guida
gli ospiti
ginepro,
mirto
e corbezzolo,
il Peun viaggio
appagante
nelletradizioni
vero
è il percorso
più pittoresco
e
del nostro
sud, rivisitate
con creatività
e
competenza.
«Il
pesce
freschissicuramente uno dei più richiesti
da mai
Mazara
del ilVallo,
i sainsimo
cui arriva
si possa
avere
piacere di giocare. Come paesaggio
ogni buca è diversa dall’altra.
emozione da portare nel cuore.
L’unico rischio per i giocatori è
di sbagliare un tiro perché la
vista e il panorama circostante
sono talmente belli e suggestivi
da distrarre l’attenzione anche
del giocatore più concentrato
e preparato.
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The choices kill
Le scelte uccidono
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cegliamo costantemente. Ci sono
scelte importanti che riguardano
la professione, la casa o il partner.
Ma ci sono anche scelte banali come la
scelta di fare una passeggiata o restare
sul divano, ascoltare la musica con l’ipod
o leggere un libro. Insomma, ogni nostro
movimento controllato è il risultato di una
decisione. Durante un pasto prendiamo
addirittura circa 600 decisioni.
Devo fare economie per pagare l’università ai figli oppure posso comprare l’impianto stereo che ho sempre desiderato? Devo
risparmiare perché non sono certo che
avrò una pensione oppure posso acquistare l’ultimo modello di televisore? Devo
compilare la dichiarazione dei redditi oggi
oppure posso farlo domani? Sono scelte di
vita quotidiana che svelano le mie preferenze, le quali hanno rischi e guadagni.
Tutte le decisioni hanno un minimo comun
denominatore in quanto fanno collidere un
bene presente con un bene futuro. Di solito
il bene futuro sarà fonte di un piacere più
soddisfacente rispetto al bene immediato.
Il fatto che il bene presente sia immediato
lo rende preferibile a un bene futuro, seppur più grande. Preferisco guardare un film
W
e choose constantly. There are
important choices regarding
our job, our house or partner.
But there are also dull choices like going for
a walk or stay on the couch, listen to music
with the iPod or read a book. In short, every
controlled movement that we make is the
result of a choice. During a meal we even
take about 600 decisions.
Do I have to save for my children’s university studies or can I buy the stereo system
that I’ve always wanted? Do I have to save
because I’m not sure that I will have a pension or can I buy the latest TV model? Do I
have to fill the tax return form today or can
I do it tomorrow? These are everyday life
choices revealing my preferences, which
have risks and gains.
All the decisions have a common denominator since they collide a present good
with a future good. Usually the future good
will give a much more satisfying pleasure
compared to the immediate good. The
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Durante un pasto prendiamo
addirittura circa 600 decisioni..
stasera piuttosto che compilare la dichiarazione dei redditi, perché è un sollievo non
farlo stasera. Abbiamo comportamenti di
procrastinazione e di impulsività che comporta una scelta gratificante a breve termine ma un danno a lungo termine. Questo comportamento per il quale si rimanda
sempre a domani non è utile.
L’essere umano è impaziente e miope, non
sembra in grado di valutare cosa è meglio
per il proprio avvenire. Che cosa fare dei
miei soldi? Potrei metterli da parte per la
vecchiaia oppure per un bene importante
ma posso dirmi che la vecchiaia potrebbe
non arrivare e che potrei pensare a quel
bene futuro nel momento in cui si presenterà l’occasione. Manca la volontà e la debolezza ci impedisce di agire.
Quando decido a favore di un bene immediato, posso contravvenire ai principi
che difendo anche pubblicamente. Se
cedo alla tentazione, allora devo subire
le conseguenze della mia scelta. Ci sono
ovviamente conseguenze psicologiche
perché mi vedo come un traditore dei miei
ideali. Al fallimento materiale si aggiunge il
rammarico.
L’essere umano ha delle preferenze, ha
progetti che vuole realizzare. Ci sono in
lui processi riflessivi coscienti e controllati.
Però agisce in modo impulsivo, dimenticando i buoni propositi: non vede che il
bene immediato è in contrasto con il bene
futuro. Qui entra in gioco il sistema emozionale in cui alcune zone del cervello vengono bersagliate dalla dopamina, ormone e
neurotrasmettitore. Le nostre scelte vengono prese dopo una battaglia combattuta
tra sistema riflessivo e sistema emozionale.
La dopamina tende a concentrarsi in
zone del cervello in cui si elaborano la ricompensa e la motivazione. Se l’ormone
viene a mancare in queste aree cerebrali,
fact that the present good is immediate
makes it preferable to a future good, even
if bigger. I prefer to watch a movie tonight
instead of filling the tax refund form, because it’s a relief not doing it tonight. We have
procrastinating and impulsiveness behaviors implying a short-term satisfying choice
but a long-term damage. This behavior for
which we always postpone the day after is
not useful.
The human being is impatient and shortsighted, and doesn’t seem able to evaluate what is best for his future. What can I do
with my money? I could save them for my
old age or for an important good but I can
tell myself that I will never get old and that
I could think about that future good when
the opportunity arises. Will is lacking and
weakness prevents us from acting.
When I decide in favor of an immediate
good, I can violate the principles that I also
defend in the open. If I surrender to the
temptation, then I have to suffer the consequences of my choice. There are obviously
psychological consequences because I
see myself as a traitor of my ideals. We add
regret to material failure.
The human being has some preferences,
has projects that wants to realize. There
are in him controlled and conscious reflective processes. But he acts impulsively,
forgetting the good intentions: he doesn’t
see that the immediate good is in contrast
with the future good. Here starts working
the emotional system in which some areas
of the brain get targeted by the dopamine, a hormone and neurotransmitter. Our
choices are taken after a battle between
reflective system and emotional system.
Dopamine tends to concentrate into areas
of the brain in which reward and motivation
are elaborated. If the hormone is lacking
in these cerebral areas, the human being
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PS
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l’essere umano perde la volontà di agire.
Questo neurotrasmettitore influisce sui nostri
comportamenti e anche sul processo decisionale, mostrandoci alcuni fatti come più
seducenti rispetto ad altri. Quando scegliamo il presente a discapito del futuro, è ovvio che abbiamo una naturale preferenza
per il piacere immediato. Se dilapidiamo il
nostro patrimonio, non sono i nostri impulsi a
essere un ostacolo ma i nostri progetti per il
futuro. Ci convinciamo che oggi possiamo
trasgredire perché tanto domani avremo
un comportamento retto.
Le scelte impulsive stanno alla base di problemi come ad esempio l’imprudenza fiscale, uno stile di vita rischioso e le tendenze suicide. Il suicidio è la situazione estrema
in cui il valore del presente vince a completo svantaggio del valore del futuro. Nella
mente del suicida il futuro non ha più peso
né valore, mentre il presente è insopportabile e doloroso. Il suicida non paragona più
il bene presente con quello futuro. Si parla qui di suicidi motivati dalla disperazione,
come quello avvenuto a Civitanova Marche dove tre persone si sono tolte la vita a
causa della crisi economica.
loses the will to act. This neurotransmitter
affects our behaviors and also on the decision procedure, showing us some fact as
more seducing than others. When we choose the present to the detriment of the future, obviously we get a natural preference
for the immediate pleasure. If we squander
our capital, our impulses are not an obstacle but it is our project for the future. We
convince ourselves that today we can
transgress because tomorrow we will have
a righteous behavior.
Impulsive choices are at the base of problems such as fiscal imprudence, a risky lifestyle or suicidal tendencies. Suicide is the
extreme situation in which the value of the
present wins to complete disadvantage of
the value of the future. Inside the mind of
a suicide victim the future does not have
any weight or value, while the present is
unbearable and painful. The suicidal does
not compare anymore the present good
with the future one. We are talking about
suicides motivated by despair, like the one
happened in Civitanova Marche where
three people took their life because of the
economic crisis.
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Le scelte impulsive
stanno alla base
di problemi..
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An eye for real estate
Un occhio all’immobiliare
“I
I 2013 potrebbe essere l’anno giusto
per investire nel mattone: il calo dei
prezzi ha superato abbondantemente il 10% rispetto al 2012 e le compravendite
sono scese addirittura del 17% (secondo i
dati della federazione degli agenti immobiliari professionisti). Gli operatori del settore sono concordi: la ripresa arriverà al più
presto nel 2014. Chi si affaccia sul mercato
della casa, insomma, dovrebbe trovare le
condizioni ideali per il compratore: prezzi ai
minimi e venditori che attendono da mesi,
se non da anni, di riuscire a piazzare le loro
case. Naturalmente tutto questo ha un senso a patto che si stia pensando a un investimento di lungo termine e che si sia disposti
a credere che la lunga crisi dell’economia
europea non si risolverà in un crash collettivo (ipotesi, quest’ultima, che a ben vedere, scoraggerebbe qualunque tipo di investimento).
Secondo le analisi dell’immobiliare Gabetti, poi, il crollo dei prezzi sarebbe ancora
più marcato di quanto dicano le statistiche
ufficiali. Secondo loro i proprietari che vogliono concludere si vedono costretti ad
abbassare - in media - il prezzo del 30%
rispetto alla richiesta iniziale comunicata
all’agenzia.
2
013 could be the right year to invest
in real estate: the price decrease
has far exceeded the 10% compared to 2012 and the trade fall even of the 17%
(according to the data of the federation of
professional real estate agents). The professionals of the sector all agree: the recovery
will happen as soon as possible in 2014. Who
comes for the first time in the housing market, in short, should find the best condition
for the buyer: minimum prices and sellers
waiting for months, if not years, to be able to
place their houses. Of course all this makes
sense as long as one is thinking to make a
long-term investment and that one is able
to believe that the European economy long
crisis won’t lead to a collective crash (this
last hypothesis, actually, would discourage
any kind of investment).
According to the analysis by Gabetti estate
agent, then, the prices collapse would be
even more marked of how much official statistics claims. According to them the owners
wanting to sell are forced to lower the price
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Il 2013 potrebbe essere l’anno giusto
per investire nel mattone
Che nella stragrande maggioranza dei casi
sembra ancora legata alle quotazioni del 2007,
ovvero di prima della crisi. Insomma: fuori dal
mercato.
Un occhio alle obbligazioni: chi ha rischiato investendo nei titoli di Stato europei nel corso degli
ultimi tre anni aveva visto giusto. Primo esempio:
il debito irlandese ha reso il 25% battendo il rendimento dei Bund tedeschi che si sono fermati
al 19%. Tanto per continuare nel paragone, chi
ha scelto i Bond indicizzati italiani per proteggersi dall’inflazione ha guadagnato solo il 6% (l’indice dei prezzi è cresciuto invece del 9%). Il cattivo rendimento dei Bond si deve alle previsioni
(cattive) sulla crescita dell’economia italiana.
Sempre negli ultimi tre anni, il rendimento migliore in assoluto lo hanno realizzato i titoli di Stato
filippini, che hanno messo a segno un risultato (+
64%) da portafoglio azionario. Manila gode di
rendimenti tutto sommato alti, crescita robusta
e inflazione modesta, di conseguenza gli investitori esteri non si fanno pregare ad indirizzare il
loro denaro. Morale: il rischio paga, la prudenza
ha un prezzo. D’altra parte, chi ha investito nei
titoli di Stato greci negli ultimi tre anni ha perso
il 40%. Quello che in gergo si definisce un bagno di sangue. E infine l’oro. Secondo gli analisti
il metallo giallo è destinato a scendere sotto i
mille dollari per oncia verso l’inizio del 2014. Nel
breve periodo l’andamento sarà instabile e si
vedranno dei recuperi. Tuttavia, il brusco crollo degli ultimi mesi segnala una marcata mancanza di fiducia da parte degli investitori, i cui
effetti si sono visti solo in parte. Secondo il World
Gold Council, la domanda annua degli investitori- sia il metallo in forma di lingotti, sia le monete, sia gli Etf legati all’oro- è triplicata tra il 2004
e il 2010, ora è sensato attendersi un’inversione
di marcia. Non solo: nel 2005, la domanda degli investitori rappresentava solamente il 19,5%
della domanda mondiale (il resto era quello
della gioielleria), mentre tra il 2005 e il 2011 tale
percentuale è salita al 37%, dunque il peso di
questi ultimi sulla formazione del prezzo è cresciuto significativamente. Il primo segno di una
minore propensione all’acquisto di oro è stato
il calo del 9,7% della domanda che abbiamo
visto nel 2012. Secondo gli esperti, solo un primo
avvertimento di quanto accadrà in futuro. Prepariamoci all’oro a tre cifre.
– on average – of 30% compared to the initial
request communicated by the agency.
That in the vast majority of the cases seems still
bonded to 2007 quotations, that is to say before
the crisis. In short: out of the market.
An eye on the bonds: who risked investing on
European government bonds during the last three years was right. First example: the Irish debt
rendered 25% defeating the German Bunds that
stopped at 19%. Just to go on with the comparison, who chose Italian bonds to protect themselves from inflation earned just 6% (the price index
instead has grown of 9%). The bad performance
of the bonds is owed to the (bad) predictions on
the growth of Italian economy. In the last three
years, the absolute best yield was realized by
the Filipinos Bonds, that reached a result (+ 64%)
worth of shares portfolio. Manila enjoys, after all,
high yields, a strong growth and a modest inflation, and as a result the foreign investor do not
think twice about redirecting their money. Moral: risking pays, prudence has a price. On the
other hand, who invested in Greek Bonds in the
last three years, lost the 40%. What in slang is called a bloodbath. And lastly gold. According to
analysts the yellow metal is destined to lower under one thousand dollars per ounce at the beginning of 2014. In the short period the trend will
be unstable and there will be a small recovery.
However, the hard fall of the last months underline a strong lack of faith from the investors, the
effects of which has been partially seen. According to the World Gold Council, the investors’
annual demand – for the ingot-shaped metal,
or coins, or Eft gold-related – tripled between
2004 and 2010, now it is reasonable waiting for a
change of direction. Not only that: in 2005, the
demand from the investors represented just the
19,5% of global demand (the rest of it was about
jewelry), while in 2005 and 2011 this percentage
raised up to 37%, therefor the weight of these
latter two on price formation raised significantly.
The first sign of a lower inclination of gold purchase was the 9,7% drop of the demand that
we saw in 2012. According to the experts, this
is just a first warning of what is going to happen
in the future. Let’s be ready for the three-digitgold.
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QUANDO L’IN V
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letti Gestielle SGR, il 15
aprile u.s. - in occasione della settimana delRisparmio
Ed. 2013, ha presentato l’innovativa “APP” Gestielle “DOCTOR
FUND”, applicazione gratuita per
smartphone e tablet che propone
sia contenuti formativi e divertenti,
per una maggiore diffusione della
cultura finanziaria , sia un gioco di
strategia e simulazione. L’applicazione consente ai risparmiatori di
poter mettere alla prova le proprie
conoscenze finanziarie e di poter
misurare le capacità di gestione
del risparmio. «Con questa iniziativa intendiamo coniugare i principali punti di forza della nostra strategia: innovazione, formazione,
capacità di gestione dei portafogli e di controllo dei rischi, comunicazione trasparente delle scelte di investimento » – commenta
Francesco Betti , Direttore Generale Aletti Gestielle SGR. «Doctor
Fund è anche il nostro contributo
alla diffusione della cultura e della fiducia finanziaria nel nostro
Paese, le basi su cui costruire una
nuova fase di sviluppo ». L’evento è stata anche l’occasione per
presentare il nuovo sito internet
della Società, caratterizzato da
una “Sezione multimediale” interattiva che permette ai visitatori
di partecipare gratuitamente alle
“dirette live mensili”, autoprodotte
da Gestielle, e di confrontarsi con
...è un gioco d
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i gestori della Società. «Abbiamo
sentito forte l’esigenza di dare vita
ad un progetto di comunicazione
innovativo che, con semplicità ed
immediatezza delle informazioni
date, diffondesse una nuova immagine della nostra Società e del
risparmio gestito in generale» - ha
sottolineato Fabrizio Carenini, Direttore Commerciale & marketing
Aletti Gestielle SGR - «La sezione
multimediale del nostro nuovo sito
ci permette di proporre una comunicazione più facilmente fruibile
dai nostri partner e dai nostri clienti, attraverso l’utilizzo di innovative
tecnologie; in tal modo riteniamo
di poter avvicinare il mondo dell’economia e della finanza alla quotidianità dei risparmiatori».
Sul sito doctorfund.gestielle.it sono
disponibili le modalità attraverso cui scaricare l’applicazione
“DOCTOR FUND”. La realizzazione
di questa App è a nostro avviso
una presa di coscienza importante da parte di un ente finanziario.
Ciò di cui hanno bisogno oggi gli
investitori e i potenziali investitori è
sicuramente un’educazione all’Investimento, poiché solo comprendendo e conoscendo le dinamiche dei mercati è possibile tutelare
e difendere il proprio patrimonio e
con Doctor Fund è possibile mettersi alla prova con un gioco-educativo… d’altronde qualcuno un
giorno disse che ‘Giocando si impara’.
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o da ragazzi.
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Varcare la soglia di Mare Nostrum è come trovarsi in un angolo
di Sicilia, Puglia, Campania. Scegliete voi. L’ importante è prepararsi ad un gustoso tuffo
nella cucina mediterranea, quella vera, genuina,
rispettosa dei sapori autentici..
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La primavera dei mercati
LA PRIMAVERA DEI MERCATI
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el mese di aprile si sono svolti tre
saloni importanti, Il Salone del
mobile, Vinitaly e il Salone del
risparmio.
Prendendo in considerazione i numeri che
questi hanno registrato in fatto di presenze tra operatori di settori ed espositori , gli
organizzatori possono dichiarare che non è
andata poi così male.
Le Iniziative hanno riportato infatti un discreto successo.
Il Salone del Mobile con 2.500 espositori , ha
registrato oltre 325.000 visite;
Vinitaly, ha avuto un incremento delle presenze soprattutto sotto il profilo internazionale, difatti, su 148.000 visitatori , 53.000
erano stranieri (un +10% dell’anno precedente).
Infine il Salone del Risparmio curando un
tema molto caro ad ogni singolo individuo
è partito attirando l’attenzione dei 20.000
visitatori sull’importanza dell’educazione
all’investimento, offrendo approfondimenti sugli aspetti chiave dell’investimento del
risparmio.
Nel frattempo aspettiamo Giugno, per l’esattezza dal 4 al 6, quando l’Eire (EXPO
ITALIA REAL ESTATE) a Fieramilanocity , riporterà ancora una volta l’Italia al centro
del mercato internazionale attraverso gli
INVESTOR’S Days , la tre giorni di incontri tra
gli investitori e le opportunità di sviluppo sul
territorio, del mercato Immobiliare.
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Baselworld.. It’s time to time
BASELWORLD... it’s time to time
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aselworld alla chiusura della sua
41ª edizione in una veste rinnovata negli spazi e nella struttura grazie a un investimento di 430 milioni
di franchi svizzeri (circa 349 milioni di euro)
si riconferma il Salone Mondiale dell’Eccellenza del Lusso.
La Fiera di Basilea su un nuovo edificio di 38
mila metri quadrati e su mille nuovi stand,
progettato dallo studio di architettura Herzog & de Meuron ha potuto contare la presenza di 1.460 espositori del settore provenienti da 40 paesi superando i risultati dello
scorso anno messi a segno dai segnatempo, settore che, sarebbe il caso di dire , nonostante ‘i tempi difficili’ tiene ancora.
Il Baselworld 2013, ha infatti sfidato la crisi
e spinto il mercato orafo esponendo le nuove collezioni delle maison più rinomate nel
mondo della gioielleria e dell’orologeria.
La fiera ha contribuito, anno dopo anno a
creare una solida unione tra il settore della
gioielleria e quello dell’orologeria di lusso, a
tal punto che la divisione tra i due campi,
risulta meno percepibile.
Con lo slogan BRILLIANCE MEETS Baselworld
2013 ha definito il suo ruolo come Salone
Mondiale dell’Orologeria e della Gioielleria
offrendo a queste industrie la cornice ideale
per riunire tutti i marchi del settore in un punto d’incontro unico al mondo. Solo a Basilea
viene infatti presentata tutti gli anni sia la varietà che la qualità dell’offerta.
“
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1.460 espositori del settore
provenienti da 40 paesi
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ITALO FONTANA
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Roma: Altare della Patria
MILANO
Galleria Vittorio Emanuele
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INVEST
O LAW
by Gio
rgio To
Fondi di investimento esteri,
la porta è (quasi) aperta
Foreign investment funds,
the door is (almost) open.
“I
l tema di questo numero di InvestoLaw è stato a lungo dibattuto. I recenti scandali bancari
o altri simili argomenti di attualità hanno senz’altro interessanti risvolti giuridici.
Analizzarli però avrebbe significato aggiungere qualche goccia di inchiostro
ai fiumi già versati dai giornali degli ultimi
mesi. Meglio pensare positivamente ad
opportunità del futuro piuttosto che a
nefandezze del passato.
Ecco perché ci occupiamo in questo numero di investimenti in forma collettiva,
o meglio dello strumento principale attraverso i quali effettuarli: i fondi comuni. L’argomento è molto attuale: entro il
22 luglio 2013, infatti, anche l’Italia dovrebbe dare attuazione alla cosiddetta
“AIFMD” (Alternative Investment Fund
Managers Directive), la direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio n. 61 del
2011.
Senza voler scendere in tediosi tecnicismi, questo significa che le porte del
mercato italiano dell’asset management
dovranno essere (ed era ora) molto più
aperte di prima.
Come i più informati lettori di InvesTO Ma-
T
he topic for this issue of InvestoLaw has been debated for a
long time. The recent bank scandals or other similar arguments about the
current events have interesting legal implications. Analyzing them could have meant
to add a few ink drops at the newspapers
already spilled rivers during the last months.
It is better to think positively to future opportunities instead of the vileness of the past.
So, in this issue, we deal with investments
in a collective form, or to say it better, we
deal of the main instrument through which
realize them: the common funds. The topic
is very present: by July the 22nd 2013, Italy
should start the so-called “AIFMD” (Alternative Investment Fund Managers Directive)
too, the directive of the European Parliament and Council n. 61 of 2011.
Without falling into tedious technicalities,
this means that the doors of Italian asset
management market should be (at it was
about time) much more open than before.
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gazine sanno, infatti, ad oggi la possibilità
per un investitore italiano di sottoscrivere
quote di fondi comuni esteri è molto limitata, dato che soltanto i cosidetti fondi
“armonizzati” (cioè quelli conformi alle
cosiddette direttive europee “UCITS”)
possono essere facilmente commercializzati nel nostro bel paese.
Per i fondi armonizzati la strada verso l’Italia non è particolarmente contorta: è
sufficiente seguire una procedura di cosiddetto “passaporting”, sostanzialmente una comunicazione tra le autorità
di vigilanza italiane e quelle dello stato
dell’Unione Europea in cui il fondo estero
è costituito, oltre alla traduzione di alcuni
documenti in italiano.
Ad oggi, invece, per i fondi stranieri cosiddetti “alternativi” (fondi di private
equity, hedge funds, fondi di real estate,
fondi di fondi, ecc.) il mercato italiano ha
le porte quasi sprangate. Non è praticamente possibile fare alcuna forma di promozione di questi fondi in Italia, in quanto si tratta di organismi collettivi che non
rispettano i rigorosi limiti di investimento
imposti dalle direttive UCITS ed i pochi
investitori italiani (per lo più istituzionali)
che hanno accesso al mondo dei fondi
alternativi esteri devono prendere direttamente loro l’iniziativa di parteciparvi.
Tra le finalità principali della direttiva
AIFMD vi è proprio l’abbattimento di
queste barriere di ingresso, aprendo tutti i mercati europei ai fondi alternativi.
Si tratta pur sempre di investimenti per
addetti ai lavori e quindi, per evidenti finalità di tutela del risparmiatore medio,
per poter partecipare ai fondi alternativi
sarà comunque richiesta una notevole
esperienza in materia di investimenti, alta
propensione al rischio ed adeguata capacità finanziaria, ma l’Italia non potrà
più essere una zona quasi “off limits” per i
fondi esteri non armonizzati.
L’AIFMD introduce infatti un “passaporto europeo” per i gestori europei di fondi alternativi, che potranno promuovere
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As the most informed readers of InvesTO
Magazine know, in fact, today the possibility for an Italian investor to sign for shares
of foreign mutual funds is very limited, since just the so-called “harmonized” funds
(that is to say those in accordance with the
“UCITS” European Directives) can be easily
marketed in our Country.
For the harmonized funds the way to Italy is
not particularly twisted: it is enough to follow a procedure of “passaporting”, in short
a communication between the Italian authorities and those of the EU State in which
the foreign fund is created, other than the
translation of some documents in Italian.
Until today, instead for the so-called “alternatives” foreign funds (funds of private equity, hedge funds, real estate funds, funds of
funds and so on) the Italian market has its
doors almost barred. It is not almost possible
to do any form of promotion of these funds
in Italy, since it is about collective organisms that do not respect the rigorous limits
of investments imposed by the UCITS directives and the few Italian investors (most of
all institutional) that have the access to the
world of alternative foreign funds have to
take directly the initiative to participate.
Among the main goals of the AIFMD directive there is the downing of these entry barriers, opening all the European markets to
the alternative funds. It is still an investment
for professionals and so, for obvious purposes of protecting the average saver, to
participate to the alternative funds it is requested an incredible experience in the investment field, a high risk inclination and an
adequate financial capacity, but in Italy it
will not be any more an “off limits” area for
the non-harmonized foreign funds.
The AIFMD introduces in fact the “European passport” for the European managers of
alternative funds, which will promote and
commercialize the shares of their funds in
other EU countries (other than Iceland, Liechtenstein and Norway, as members of the
European Economic Area) and even create and manage alternative funds in EU
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le porte del mercato italiano dell’asset management
dovranno essere molto più aperte di prima
e commercializzare le quote dei propri
fondi in altri stati UE (oltre a Islanda, Liechtenstein e Norvegia, in quanto membri
dello Spazio Economico Europeo) ed addirittura creare e gestire fondi alternativi
in stati UE diversi da quello dove il gestore
ha sede.
Ma vi è di più. Anche i gestori di fondi alternativi non europei potranno ottenere
un passaporto per la UE (e quindi per l’Italia), anche se questo avverrà soltanto
a partire dal 2015, con una serie di fasi
intermedie prima dell’apertura completa
del mercato europeo dei fondi alternativi
nel 2018.
Diversi stati UE stanno completando il
recepimento della direttiva AIFMD nei
loro ordinamenti interni, mentre l’Italia è
(come al solito) parecchio in ritardo. Il 22
luglio 2013 però si avvicina (e le nuove
opportunità di investimento anche) e nei
prossimi mesi il mondo dei fondi alternativi sarà il protagonista di molte novità interessanti. Quindi non perdetevi la prossima puntata di InvesTO Law!
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countries different from where the manager is located.
But there is more. Also the managers of
non-European alternative funds will obtain
a passport for the EU (and therefore Italy),
even if this is going to happen just from
2015, with a series of intermediate phases
before the complete opening of the European market of alternative funds in 2018.
Several EU countries are completing the
transposition of AIFMD directives into their
national legal systems, while Italy is (as
always) quite late. But July the 22nd, 2013
is getting closer (and with it new opportunities to invest) and in the next months the
world of alternative funds will be the protagonist of many interesting news. So don’t
miss the next issue of InvesTO Law!
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L’investimento che suona bene
Symphonia SGR…
parte del Gruppo Veneto Banca. Ad
oggi Symphonia SGR, è una delle più
autorevoli e affermate società italiane di gestione, con oltre 4 Miliardi di
Euro di patrimoni in gestione, al servizio di Clienti privati e istituzionali , con
una struttura di 60 collaboratori capace di supportare un mercato articolato ed in continua espansione.
La Società si avvale di diversi Collocatori, attivi nei settori private e retail
banking, con una presenza diffusa
sul territorio. L’offerta di Symphonia
SGR permette al Cliente di affidare l’investimento del proprio patrimonio a professionisti esperti nella
creazione e gestione di portafogli,
delegando le scelte e beneficiando
di una rigorosa metodologia di controllo del rischio. Il numero crescente
di opportunità di investimento permette al Gestore di creare valore
aggiunto per il Cliente, individuando
il portafoglio più adatto. Grazie a
queste capacità di lavoro di Gruppo e affidabilità dei loro Fondi anche quest’anno Symphonia SGR è
riuscita a rimanere nella Play-list del
<Alto Rendimento “Il Sole 24 Ore”>
aggiudicandosi il Primo posto come
“Fondi Hedge – Miglior gestore”
(periodo di riferimento 11/2009 –
11/2012). E tutto ciò suona magicamente come una perfetta sinfonia
per gli Investitori.
“
l termine sinfonia (dal greco
, composto da
= “con, insieme”, e
= “suono”) ha avuto, nella storia della musica, vari significati; in particolare ha indicato diverse forme musicali. L’accezione più comune della
parola deriva dall’uso tardo settecentesco del classicismo viennese e
della scuola di Mannheim, secondo
il quale la Sinfonia è un brano orchestrale composto di più movimenti, di
proporzioni abbastanza ampie e articolati secondo procedimenti formali
ben precisi. Si basa sulla cosiddetta
forma-sonata, per cui la sinfonia può
essere definita la “sonata per orchestra”. E proprio come un’orchestra,
attraverso un lavoro di gruppo, in
continua evoluzione e che offre una
molteplicità di soluzioni, predisposte per venire incontro alle diverse
esigenze dei loro Clienti, unendo
competenze ed approcci tra loro
complementari, nella prima metà
degli anni novanta nasce Symphonia SGR la quale ha saputo crearsi
uno spazio importante fra i soggetti
attivi nel settore del risparmio gestito in Italia, dando origine ad un’offerta ricca ed articolata di prodotti
e servizi. Nel 2003 la società è stata
acquisita da Banca Intermobiliare di
Investimenti e Gestioni S.p.A. , istituto bancario specializzato nel private banking entrato, nel 2010, a far
“
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‘Non si può pensare un’architettura senza pensare alla gente’
Rogers)
“La vita si misura(Richard
dalle opere
e non dai giorni”
Gruppo REA srl
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INVEST
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DING
by Ma
ssimilia
no Sciu
Case di lusso cercansi
case di lusso cercansi
“È
un dato di fatto, c’è poco da
dire. La crisi si fa sentire ormai da
mesi, ma non colpisce tutti indistintamente. Tra le vittime preferite delle difficoltà congiunturali, infatti, ci sono soprattutto le fasce medie. Quelle che una volta
avremmo chiamato “borghesia”, ma che
ora si trovano a fare i conti con ristrettezze e
sacrifici. Chi invece può permettersi di rimanere (quasi) immune dalla recessione è la
fascia superiore, quella dei grandi capitali,
talmente consistenti e diversificati da essere
al riparo dai crolli recenti. L’ennesima dimostrazione arriva dal settore immobiliare: se
da anni, ormai, le compravendite sono letteralmente congelate, lo stesso non si può
dire per il settore del lusso. Basta osservare
l’andamento del 2012, nel nostro Paese e
non solo. Se nelle fasce intermedie il segno
meno è una costante, secondo le ultime rilevazioni della gamma più elevata il 2012
ha visto il mercato continuare a crescere su
scala internazionale. Le ricerche di nuove
case, nel corso dei passati 12 mesi, sono
aumentate del 2%. Ma ci sono addirittura
picchi superiori se si considerano soltanto
i potenziali compratori che hanno gettato l’amo sia dal nostro Paese (+5% rispetto
I
t’s a given fact, there is not so much
to say. The crisis has been present
for months, but it does not affect
everybody indiscriminately. Among its favorite victims of short-term difficulties, in
fact, there are the mid-range people. The
one that we could have called “middle
class”, but that now is facing poverty and
sacrifices. Who can instead afford to be
(almost) immune from the recession is the
upper class, the one of huge capitals, so
consistent and diversified to be sheltered
from the recent collapses. The umpteenth
demonstration comes from the real estate
sector: from six years the trading are literally
frozen, but the same does not happen to
the luxury sector. We just have to watch the
2012 trend, in our Country and not only. If
in the intermediate ranges the minus sign
is a constant, according to the last surveys
about the upper ranger, 2012 saw the market growing on an international scale. The
research for new houses, during the last 12
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. .l’area più affamata di lusso
è il Regno Unito
al 2011) che dalla Russia (+6%), il che non
suona come una novità, visto che nell’ex
Unione Sovietica sono sempre di più le storie di questi nuovi ricchi emersi con il crollo
dell’egemonia comunista. Suona decisamente più curioso il dato altrettanto positivo (+8%) riferito alla Grecia. Una terra data
e descritta ormai come in ginocchio da
tutti gli osservatori, ma che evidentemente
conserva una fetta di patrimoni privati che,
anche alla luce delle difficoltà finanziarie
tra le mura di casa, cercano opportunità di
investimento all’interno dei confini stranieri.
I dati, nella loro completezza, emergono
dall’elaborazione effettuata dal portale Immobiliare.it (che incrocia domanda e offerta online) e il corrispondente internazionale
Luxuryestate.com, specializzato proprio nel
facilitare la compravendita di immobili di
alto e altissimo pregio. Restando ai numeri, si scopre così che l’area più affamata di
lusso è il Regno Unito (17% delle domande
di nuove case), anche se la sua tendenza
rispetto all’anno precedente è meno dinamica (solo +1% di crescita). Seguono gli
Stati Uniti, che rappresentano il 14% della
domanda internazionale di immobili d’alta
gamma, in crescita del 3% sul 2011. Quindi
la Francia, che pesa per il 13% delle richieste, anche se rispetto all’anno precedente
è piuttosto stabile: +1% per i transalpini con
capitali da spendere e investire nel mattone. L’Italia resta comunque a poca distanza, considerando che complessivamente
rappresenta l’11% della domanda. «Oggi si
distinguono due macro gruppi fra chi cerca una casa di extra lusso – dichiara Carlo
Giordano, che è amministratore delegato di Gruppo Immobiliare.it – da un lato ci
sono le richieste provenienti da nazioni con
redditi pro capite molto alti come la Russia,
il Lussemburgo o la Svizzera, dall’altra quelle che nascono da nazioni attraversate da
una pesante crisi economica e in cui molti
months, increased of 2%. But we also have
higher peaks if we only consider the potential buyers both from our country (+5%
compared to 2011) and from Russia (+6%),
that doesn’t sound like a big news, since in
the ex URRS there are always more stories
about these new rich people emerged after the collapse of communist hegemony.
It sounds more curious the data referred to
Greece (+8%). A land described as on its
knee by all the observers, but that instead is
keeping an important part of private capitals that, under the light of the financial difficulties in their homeland, are searching for
an opportunity to invest within the foreign
borders.
The data, in their completeness, emerge
from the elaboration done by the portal Immobiliare.it (that intersects online demand
and offer) and the international equivalent
Luxuryestate.com, specialized into facilitating the trade of properties of high and
very high level. Sticking to the numbers, we
find out that the most luxury-hungry area is
the UK (17% of the demand of new houses),
even if its tendency compared to last year
is less dynamic (just 1% of growth). USA follows, representing the 14% of the international demand for luxury real estate, growing
of 3% compared to 2011. Then France, that
weights for about 13% of requests, even if
compared to the last year is quite stable:
+1% for the Transalpine with capitals to invest in bricks and mortar. Italy is anyway in
a short distance, considering that it represents 11% of the demand.
«Today we can distinguish two macrogroups among those searching for an extraluxury house – says Carlo Giordano, CEO of
Immobiliare.it Group – from one side there
are the requests coming from nations with
incredibly high per capita earnings like
Russia, Luxembourg or Switzerland, on the
other side those raising from nations with a
heavy economic crisis and in which many
rich citizens are trying to save their fortunes.
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Il raffreddamento degli scambi ha portato
inevitabilmente a un calo dei prezzi
cittadini abbienti cercano di mettere al riparo le proprie fortune. Fra questi chiaramente
c’è l’Italia, ma anche la Spagna e la Grecia.»
Ed ecco spiegato perché tanta dinamicità
in questi Paesi, compreso il nostro, proprio in
un momento in cui – a rigor di logica – la congiuntura consiglierebbe prudenza. Ma non
il mercato: il raffreddamento degli scambi
ha infatti portato inevitabilmente a un calo
dei prezzi. Ecco perché, chi fiuta l’affare da
mille e una notte, non può mancare questa
occasione. Rimangono, tuttavia, alcune curiosità. Per esempio la contemporanea assenza di potenziali compratori arabi (un’altra categoria di “nuovi ricchi” decisamente
Among those of course there is Italy, but also
Spain and Greece.» And here is why there is so much dynamism in those Countries,
together with ours, in a moment in which –
logically – the situation would suggest prudence. But not the market: the exchange
chilling has in fact brought inevitably to a
prices decrease. This is why who is able to
sense the bargain of one thousand and
one night, cannot miss this chance. However, there are still some curiosities. For example the simultaneous absence of potential
Arab buyers (another category for the “new
rich people” incredibly prominent) and the
already quoted over-presence of the Uni-
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l’Italia balza al primo posto
dell’offerta europea
affermata) e la già citata iper-presenza del
Regno Unito, considerato sì una zona benestante, ma non certo un territorio scandito
da enormi patrimoni. «Ad un primo sguardo – continua Giordano – questa situazione può colpire, ma analizzando i dati con
maggiore attenzione il motivo diventa subito chiaro. Gli emiri o i plurimiliardari residenti
in quell’area del mondo conducono le loro
compravendite immobiliari attraverso broker specializzati che, nella maggior parte
dei casi, si trovano nel Regno Unito. Ecco
quindi spiegato anche il numero così alto di
ricerche provenienti dalla Gran Bretagna.»
E se tutto questo è il settore della domanda, alcune curiosità sono nascoste (nemmeno troppo) nel settore dell’offerta. Chi
vuole vendere ville, castelli o dimore di
lusso? Dai dati emerge che nei Paesi con
economie più solide il numero di immobili
di questo genere è rimasto sostanzialmente
stabile se non, addirittura, diminuito se messo in rapporto con il totale dell’offerta mondiale. Ben diversa, comprensibilmente, la situazione nelle nazioni in maggiori difficolta:
lì, al contrario, si è assistito nell’ultimo anno
ad un notevole incremento degli immobili
di questo segmento. Ovvio che, chi ha necessità in questo periodo di capitalizzare i
propri investimenti, sta cercando il miglior
offerente cui cedere i propri pregiati mattoni Così, l’Italia balza al primo posto dell’offerta europea (14% davanti al Regno Unito)
con un incremento anno su anno dell’8%,
la Francia è quarta con il 12% (+4% sul 2011)
e la Spagna settima con il 3% (+6% sul 2011).
Finiscono invece nelle retrovie i Paesi notoriamente ricchi: Montecarlo, Emirati Arabi
e Lussemburgo occupano rispettivamente
l’ottava, nona e decima posizione nell’elenco delle località in cui si trovano questi
immobili da mille e una notte.
ted Kingdome, considered as a wealthy
area, but for sure not a territory with great
patrimonies. «On a first gaze – Giordano
continues – this situation can shock, but
analyzing the data with greater attention
the reason becomes immediately clear.
The emirs or the billionaires in that area conduct their real estate sales through specialized brokers that, in most cases, are in the
UK. This is why there is such an high number
of researches coming from Great Britain.»
And if this is the demand sector, some curiosities are hidden (and not so much) in the
offer sector. Who is willing to sell mansions,
castles or luxury homes? From the data
emerges that in the Countries with more solid economies the number of properties of
this kind remained stable if not even diminished if compared with the total worldwide
offer. It is quite different, and understandably, the situation of nations with more
difficulties: there, on the contrary, we saw
in the last year a remarkable increase of
properties of this segment. Obviously, those having the necessity to capitalize their
investments in this span of time, are looking
for the best bidder to sell their precious
bricks to. So Italy jumps in the first place for
European offering (14% ahead of United
Kingdome), with an increase, year after
year of 8%, France is fourth with 12% (+4%
on 2011) and Spain is seventh with 3% (+6%
on 2011). In the rear we can find notoriously
rich Countries: Monte Carlo, Arab Emirates
and Luxembourg occupy respectively the
eight, ninth and tenth position in the list of
places in which there are these houses of
one thousand and one night.
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La c’arte del riciclare
LA C’ARTE DEL RICIcLAre
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ulla si crea, nulla si distrugge,
ma tutto si trasforma. Viene da
pensare alla stupenda intuizione di Democrito del 400 a.C. guardando le
opere di Franca Carzaniga, milanese di nascita ma da tempo residente a Morbegno
in Valtellina. Non a caso i suoi rotolini di carta riciclata “sono atomi spiega lei facendosi seria - questa parte piccolissima, arrotolata su se stessa, da il via a un’esplosione
che dilaga sulla tela formando un tessuto
tridimensionale in una sinfonia di colori”.
Ma se l’intuizione è filosofica la realizzazione è fatta di mani e di volantini dei supermercati riciclati, proprio quelli coloratissimi
che prendiamo sbuffando dalla cassetta
delle lettere. Franca Carzaniga li taglia a
striscioline dai colori e lunghezze più diversi
- a questo punto il riciclo diventa arte - e
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arrotola le striscioline su se stesse
ottenendo più rotolini concentrici con un’attenzione ossessiva
all’accostamento dei colori. Da
questi rotolini-atomi accostati e
incollati su tele a tinte forti nascono i suoi quadri dalle spirali coloratissime, quasi ipnotiche, sempre
diversi ma con un unico comun
denominatore: la carta riciclata, elemento base del percorso
espressivo di questa ecclettica
artista dal piglio di cicala e dalla
pazienza di formica. “La carta si
taglia, si cuce, si piega, si bagna,
si stropiccia si stira - spiega Franca - la carta è uno dei materiali
più poveri, più versatili, ma anche
più antichi”.
Così crea oggetti di design, pezzi
unici quali cornici e specchi di sapore pop che nascono da pacchetti di sigarette vuoti. Barattoli
e bottiglie che diventano piccole
sculture. Originali braccialetti originati da rocchetti di nastro adesivo.
L’effetto finale è un’ode alla leggerezza e al trasformismo che
solo la materia riutilizzata più volte, a scopi diversi, ci mostra nella
sua vera essenza. Assolutamente
da conoscere.
www.artedelriciclare.com.
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Nulla si crea, nulla si distrugge,
ma tutto si trasforma..
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gni minuto nel mondo un bambino diventa cieco. In tutto sono
1,4 milioni i bambini non vedenti:
1 milione si trova in Asia, 300 mila
in Africa. Un dato allarmante, che diventa
inaccettabile se si pensa che nel 40% dei casi
la cecità potrebbe essere evitata con interventi mirati.
A maggio CBM Italia torna con “Apriamo gli
occhi”:
la campagna che ha l’obiettivo di raccogliere fondi per i progetti di lotta alla cecità evitabile di CBM.
Due gli appuntamenti principali a sostegno
della campagna, giovedì 9 e giovedì 16
maggio.
Curare una cataratta oppure comprare un
paio di occhiali, fondamentali per corregge
una miopia. Pura “routine” in una parte del
mondo (Europa, America del Nord). Una rarità nell’altra area del globo (Africa, America
Latina e Asia in primis). La carenza di questi
semplici servizi e strumenti, secondo i dati
dell’Organizzazione Mondiale della Sanità
(OMS), diventa un fattore di rischio per milioni
di bambini che vivono nei Paesi in Via di Sviluppo.
La lotta alla cecità evitabile è l’obiettivo di
“Apriamo gli occhi”: la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi promossa due volte all’anno da CBM Italia (maggio e ottobre),
in accordo con le raccomandazioni dell’OMS
per l’eliminazione della cecità evitabile.
Ad oggi la marcia della cecità infantile prosegue a un ritmo impressionante: ogni minuto
un bambino diventa cieco. Eppure basterebbe una diagnosi precoce per curare le
principali cause della cecità e delle patologie oculari. Secondo l’OMS nel 40% dei casi,
le cause che determinano la cecità infantile
sono curabili con interventi mirati. È allarmante rivelare, inoltre, che nei Paesi in Via di Sviluppo il 60% dei bambini che diventano ciechi muore entro 1 anno dal momento in cui
ha perso la vista.
Dal 5 al 19 maggio 2013 sarà possibile sostenere la campagna “Apriamo gli occhi”
inviando un sms da 1 euro al numero 45595
da da cellulari TIM, Vodafone, Wind, 3, Postemobile, CoopVoce, Tiscali e Nòverca; oppure chiamando lo stesso numero da rete fissa
TWT, mentre si può contribuire con 2 o 5 euro
chiamando lo stesso numero da rete fissa Telecom Italia, Infostrada, Fastweb, Teletu.
I fondi raccolti con la campagna contribuiranno a sostenere i progetti di lotta alla cecità
di CBM in 12 Paesi in Via di Sviluppo in cui il
fenomeno è più acuto (Etiopia, Sud Sudan,
Repubblica Democratica del Congo, Nigeria, Tanzania, Kenya, Uganda, Haiti Bolivia,
Brasile, India, Nepal).
I medici di CBM potranno così realizzare operazioni oculistiche per i bambini delle famiglie
più povere, allestire cliniche oculistiche mobili e attività di screening per seguire i bambini che vivono nelle aree più remote e non
hanno la possibilità di raggiungere gli ospedali nelle città. Inoltre grazie ai fondi raccolti
dalla campagna saranno distribuiti occhiali
per bambini.
Con i fondi raccolti dalla campagna sms solidale “Apriamo gli occhi” negli anni precedenti (2011 e 2012), i medici di CBM hanno
potuto: ridare la vista a 12.000 persone con
operazioni oculistiche, distribuire più di 5.000
paia di occhiali per bambini e allestire cliniche oculistiche mobili nelle aree più remote
dei Paesi beneficiari della campagna. I medici di CBM hanno portato finalmente la luce
nella vita di tutte queste persone. Oggi le loro
giornate sono cambiate per sempre.
GLI APPUNTAMENTI A SOSTEGNO DI “APRIAMO GLI OCCHI” Milano - Giovedì 9 maggio,
ore 18.30 presso gli spazi di CityLife (Viale Duilio 8) sarà presentata la mostra fotografica
“Regard de l’àme” di Giulio Palaferri a cura di
Carola Amelia Muttoni. Un vernissage aperto
al pubblico con le fotografie di 35 personaggi del mondo dello spettacolo, dello sport e
della moda tra cui Filippa Lagerback, Daniele Bossari, Valentina Vezzali, Mara Maionchi,
Veronica Ferraro e tanti altri. Gli sguardi degli ambasciatori di CBM Italia saranno presentati con un evento multimediale aperto
al pubblico e con la partecipazione di tutti i
protagonisti del progetto fotografico. Chiunque parteciperà all’evento potrà contribuire
a sostenere la campagna scattando una fotografia con l’applicazione “World Light” by
Transitions. Milano - Giovedì 16 maggio, ore
20.30 torna la manifestazione in bicicletta
“Luci in bici” aperta ai milanesi, ai sostenitori
e ai testimonial di CBM Italia. Con un percorso che si svilupperà lungo le vie del centro
storico fino all’Arco della Pace, i partecipanti
pedaleranno per portare metaforicamente il
messaggio della campagna “Apriamo gli occhi”: insieme possiamo riportare la luce nella
vita di migliaia di persone. Ad animare la biciclettata ci sarà il gruppo Daniele Ronda folk
club che, con una poliedrica performance,
parteciperà suonando in bicicletta. Alla manifestazione non mancheranno i testimonial
di CBM Italia, in primis Filippa Lagerback.
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“I
n occasione del lancio delle sue nuove
lenti Transitions Signature, le uniche con
la tecnologia brevettata Chromea7,
Transitions Optical lancia World Lights,
la prima digital experience che, coniugando
fotografia e tecnologia, nasce con l’obiettivo
di consentire a tutti gli utenti di vedere il mondo nella sua luce migliore.
Puntando a coinvolgere da un lato ottici e optometristi e dall’altro tutti i loro clienti
attuali e potenziali il nuovo sito web transitionsworldlights.com rappresenta una realtà
social innovativa che consente in pochi semplici step di creare un proprio account e iniziare a navigare tra tutte le luci del mondo
raccolte all’interno del planisfero digitale di
World Lights by Transitions.
Disponibile anche in versione di mobile app,
per un accesso più istantaneo, World Lights
consente di scattare una foto, o di caricarla
dai propri social network, e di applicarle l’esclusivo filtro Chromea7, la rivoluzionaria tecnologia fotocromatica brevettata da Transitions e testata in oltre 200 situazioni di vita
reale ripercorrendo più di 70.000 km in giro
per il mondo.
Le foto, ottimizzate in un click dalla tecnologia Chromea7, restituiranno così un’immagine nuova, colta nella sua luce migliore e priva
di riverberi o bagliori che spesso non permettono di riprodurre la veridicità del ricordo immortalato. Una volta acquisita la nuova immagine sarà possibile per l’utente effettuare
il download oppure condividerla con i propri
amici sui propri account ‘social’.
World Lights by Transitions raccoglie tutte le
foto scattate creando una vera e propria
mappa dei luoghi in cui sono state registrate
e creando così inedite connessioni. Grazie ai
tag gli utenti potranno vedere le foto caricate filtrandole per location e affinità di luce, o
ancora secondo tag rappresentativi di alcuni
principali stati emozionali.
Per ottici e optometristi l’utilizzo della nuova
piattaforma riserva inoltre tanti vantaggi: da
un lato la possibilità di guadagnare miglia da
spendere sul portale dedicato mytransitions.
it, dall’altro la grande opportunità di entrare
a far parte di un dettagliato store locator su
base nazionale.
World Lights by Transitions rappresenta un progetto divertente e vantaggioso che, all’interno di una realtà digital dedicata, consente
di accrescere l’interesse riguardo al marchio
Transitions e ad acquistare sempre maggiore consapevolezza delle enormi potenzialità
della tecnologia fotocromatica alla base
delle lenti dinamiche Transitions.
A proposito di Transitions Optical
Transitions Optical è leader mondiale nella
produzione di lenti dinamiche a tinta variabile. L’azienda è da sempre all’avanguardia
nello sviluppo delle tecnologie fotocromatiche più avanzate in grado di garantire il controllo ottimale della luce. Transitions Optical è
proprietaria di 80 brevetti registrati che garantiscono e proteggono le proprie innovazioni.
Le lenti Transitions® offrono un significativo
valore aggiunto rispetto alle normali soluzioni
per la correzione visiva. Si adattano alle continue variazioni di luce per migliorare la visione
di chi le indossa. Grazie alla loro innovativa
capacità di gestione della luce, più del 96%
di chi le utilizza è particolarmente soddisfatto della propria scelta d’acquisto. Transitions
Optical è in grado di soddisfare le esigenze
di chiunque desideri molto di più rispetto ad
una normale lente chiara correttiva, sia di uso
quotidiano (Transitions Signature VII e XTRAactive) che per attività all’aperto.
Le lenti Transitions® sono disponibili in un’ampia selezione di materiali e tipologie di lenti –
dalle ultra sottili a quelle in materiale antiurto
come Trivex®, sia monofocali che una vasta gamma di progressive. Sono idealmente
compatibili con qualsiasi tipo di montatura.
Le lenti Transitions® sono, a livello mondiale,
le lenti fotocromatiche più raccomandate
in assoluto. Ogni secondo nel mondo viene
venduto un paio di lenti Transitions®.
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ro Dian
TheLanghe, land of.. Bamboo
LE LANGHE, TERRA DI... BAMBù
“L
e Langhe, terra di Barolo, di nocciole, di cibi della tradizione. E di
bambu. No, non è un errore di battitura, è proprio così. Da un paio
d’anni, infatti, tre imprenditori hanno deciso di investire nell’agroalimentare puntando a sposare una terra regina in questo settore con una coltivazione completamente
diversa. Lontana anni luce non solo in senso
geografico, ma anche culturale, da quelle
che sono le nostre abitudini. E il bello è che
funziona! Tanto da aver vinto il premio nazionale Oscar Green 2012 della Coldiretti,
riservato ai giovani imprenditori innovatori.
E proprio in questi giorni arriva anche la ribalta televisiva, con la partecipazione alla
Prova del Cuoco, sui canali Rai. Una vera
e propria tesi di laurea per quello che è un
caso unico in Italia, ma forse anche in Europa.
L’intuizione è legata a tre soci, che hanno
fondato l’azienda “L’essenza del bambu”:
si tratta di Andrea Demagistris, imprenditore agricolo con alle spalle già l’esperienza
nella coltivazione ben più tipica della nocciola di Langa, Fabio Chiarla, architetto
col bernoccolo della coltivazione e Thomas Froese, curiosissimo caso di tedesco
trapiantato da decenni nella terra che fu
di Pavese, con una passione sfrenata per
la coltivazione del bambu. Tanto da essere non solo un produttore, ma un vero e
proprio collezionista, con una coltivazione
T
he Langhe, the land of Barolo
wine, of hazelnuts, of traditional food. And the land of bamboo. No, this is not a typo, that’s
exactly right. From a couple of years, actually, three businessmen have decided
to invest in agri-food aiming at joining a
queen land in this sector with a completely
different plantation. Light years away and
not only geographically, but also culturally, from what are our habits. But it works!
It works so much that it won the national
award Oscar Green 2012 by Coldiretti, reserved to young innovative entrepreneurs.
And right in these days also comes fame
on TV, with the participation at the Prova
del Cuoco on Rai channels. A true proof
for what appears to be a unique case in
Italy, but maybe also in Europe.
The intuition is linked to the three partners
that founded the enterprise “Essence of
bamboo”: they are Andrea Demagistris,
agricultural entrepreneur with lot of experience in farming the typical Langa hazelnut, Fabio Chiarla, architect and fanatic
of cultivation and Thomas Froese, a curious
case of German introduced for decades in
Pavese’s land, with a wild passion for bamboo cultivation. So wild that he is not only
a producer, but also a true collector, with
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simile più a un orto botanico che a un campo agricolo. Suo, infatti, è il terreno che a
Cravanzana (in Alta Langa) sta facendo
da locomotiva a questi primi anni di attività, mentre in Bassa Langa, a Roddi, nuove semine stanno portando alla crescita
di altro bambu, ancora troppo “giovane”
per essere utilizzato. A fare da stimolo per
l’intera avventura imprenditoriale è stato,
come spesso capita, un viaggio: “Sono
stato in Giappone – racconta Andrea Demagistris – e lì ho avuto l’illuminazione. Ho
capito che potenziale enorme può avere
la pianta del bambu e di quanto questa sia
sottostimata dalle nostre parti. Così, grazie
al know-how di Thomas e alle capacità di
Fabio, ci siamo messi in gioco, puntando sul
bambu biologico, con tanto di certificazione italiana per l’uso alimentare”. Una vera
rarità. “Sì, perché in Italia non si usano i germogli di bambu. Tantomeno freschi. Ed è
un peccato, perché vengono considerati
tra i primi 5 super-food a livello globale, per
le tante caratteristiche e proprietà preziose
che contengono”. “Quei pochi che usano
i germogli di bambu in Italia, soprattutto ristoranti orientali, li usano in salamoia, ma è
tutto un altro discorso. I nostri, invece, che
consumati freschi hanno un gusto simile al
carciofo o agli asparagi, vengono richiesti dai ristoranti stellati o dai giapponesi di
alto livello. Li vendiamo freschi, ma anche
sott’olio o in crema. E presto penseremo
anche a un liquore e a una crema dolce”.
Tante, si diceva, le proprietà benefiche:
una miniera di vitamine, antossidanti e sali
minerali. Anzi, il bambu “è la pianta con più
sali minerali in natura”, assicura Demagistris. Ma i suoi utilizzi non si limitano alla cucina: il bambu prodotto in Langa da questi
tre pionieri infatti punta anche a trovare
spazi nel settore dei cosmetici, così come
nell’artigianato, essendo un legno molto interessante da usare, ma solo dopo un procedimento di essiccazione rigorosissimo. E
infine, il bambu, si propone anche come
biomassa per creare energia in maniera
rinnovabile. Insomma, una risorsa a 360 gradi. Una sfida affascinante, ma non facile:
“Quando abbiamo iniziato, qui in Langa ci
hanno guardato come dei marziani - con-
a cultivation more similar to a botanic garden than an agrarian field. His, in fact, is the
land that in Cravanzana (in Alta Langa) is
dragging behind these first years of activity,
while in Bassa Langa, in Roddi, new seeding
are generating the growth of new bamboo, still too “young” to be used. The spark
that gave life to this adventure came, as
often happens, from a trip: “I was in Japan
– says Andrea Demagistris – and there I had
the enlightenment. I understood the great
potential that the bamboo plant has, and
how underestimated it is in our country. So,
thanks to Thomas’s know-how and Fabio’s
abilities, we got into the game, betting on
organic bamboo, with the Italian certification for food use”. A rarity. “Yes, because in
Italy we don’t use the bamboo sprout. Even
less if fresh. And it’s a pity, because is considered among the first 5 super-food on a
global scale for its precious characteristics
and properties”. “Those few using bamboo
sprout in Italy are most of all Asian Restaurant, using those in brine, but it’s a whole different story. Ours, instead, consumed fresh
has a taste similar to artichoke or asparagus, and it is requested from famous restaurants or high-level Japan restaurants. We
Una miniera di vitamine,
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sell them fresh, but also in oil or as a cream.
And soon we’ll think about a liquor and a
sweet cream”. The beneficial properties are
many, as we said: a goldmine of vitamins,
antioxidants and minerals. The bamboo “is
the plant with the most minerals in nature”,
ensures Demagistris. But its utilization is not
limited to the kitchen: the bamboo produced in Langa from these three pioneers aims
at finding a space in the cosmetics field, as
well as in the craftsmanship, being it a very
interesting kind of wood to use, but only after a rigorous drying procedure. And lastly,
the bamboo, can also be used as biomass
to create renewably energy. In short a 360
degrees resource. A fascinating challenge,
but not easy: “When we started, here in
Langa everyone looked at us as we were
Martians – confides an amused Demagistris – actually, people were coming to us
asking how to extirpate the bamboo, since
here it is considered an infesting plant. And
it took huge sacrifices. A bamboo plantation, in fact, needs an intense and specific
irrigation, more than other typical agricultural productions of this land. And to make a
bamboo plantation work we need to wait
at least five years. This is why, right now, on
three cultivated hectares we are using just
Thomas’s hectar, in Cravanzana, waiting
for the other two to be ready”. The expenses to sustain at the beginning, then, are not
little: “Every plant costs from 7 to 10 euros,
depending on the type, without forgetting
the potentiality, but also the uncertainties, in
a market that basically does not exists. For
now we can pay back the expenses, but we
are more and more known and appreciated and sells are growing. For now we are
serving restaurants in the Milan area, or German cosmetics industries”. A real entrepreneurship adventure, with lots of dangers. But
the stubbornness and culture from the Langhe, together with the Teutonic culture, are
a reliable guarantee.
fida divertito Demagistris – anzi, chi ci avvicinava ci chiedeva come estirparlo, il bambu,
visto che viene considerato un infestante da
queste parti. E ci sono voluti enormi sacrifici.
Un bambuseto, infatti (questo il nome della coltivazione, ndr) richiede un’irrigazione
intensa e specifica, più di altre produzioni
agricole tradizionali che si fanno da queste
parti. E perché un bambuseto sia produttivo bisogna attendere almeno cinque anni.
Ecco perché, al momento, su tre ettari coltivati stiamo utilizzando solo l’ettaro di Thomas, a Cravanzanta, in attesa che gli altri
due siano pronti”. Le spese da sostenere in
partenza, poi, non sono poche: “Ogni pianta costa dai 7 ai 10 euro, a seconda della
tipologia, senza dimenticare la potenzialità, ma anche le incognite, in un mercato
che di fatto non esiste. Per ora riusciamo a
ripagarci le spese, ma ci conoscono e ci apprezzano sempre di più e le vendite crescono. Al momento serviamo molto i ristoranti
del Milanese, oppure le aziende tedesche
di cosmesi”. Una vera avventura imprenditoriale, con non poche insidie. Ma la cocciutaggine e la cultura del lavoro langarole,
unite a quelle teutoniche, sono una garanzia affidabile.
“
antiossidanti e sali minerali.
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LaFelicità
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é donare
oberto Riccio architetto originario di
Amorosi in provincia di Benevento è
l’artefice da ormai dieci anni di numerosi progetti umanitari a sostegno delle popolazioni Africane tra Kenya e Tanzania.
Ha costruito più di 50 pozzi, una scuola, case
famiglia, un ospedale e porta avanti progetti
di sostegno alimentare e sanitario a famiglie
terminali di HIV.
Otto anni fa fonda l’associazione ‘Onlus ComicsXAfrica E Arts X World’ , che ha come scopo l’attivazione di progetti concreti in difesa
della vita e della salute umana .
Roberto ha coinvolto, grazie alla sua esperienza pluriennale, gruppi di professionisti che hanno deciso di collaborare alla realizzazione dei
suoi numerosi progetti ,uno degli ultimi è stato
costruito con Alfonso De Nicola, medico Sociale del CalcioNapoli, il quale sta provvedendo a
formare una equipe di lavoro che possa operare negli ospedali localizzati sul territorio.
Roberto ha anche scritto un libro dal titolo ‘
Quest’acqua è solo veleno’ nel quale affronta una tematica importante col mero scopo di
sensibilizzare la gente; i proventi del libro sono
tutti devoluti a sostegno della missione in particolare la realizzazione di nuovi pozzi.
Io non mi tiro indietro…e tu?
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“ ‘V
olto di Donna’ una mostra che ha
come filo conduttore la condizione femminile nel mondo, partendo
dai paesi Thailandesi, Indiani fino ad arrivare in
Africa.
Roberto Riccio, fondatore, organizzatore, protagonista di Comix for Africa o Arts X World, lavora intensamente nel campo della solidarietà
seguendo numerosi progetti in Africa e le sue
mostre hanno lo scopo di diffondere la conoscenza di problemi gravissimi legati al sottosviluppo: dalla mancanza d’acqua alla diffusione
delle malattie, dalla fame all’abbandono dei
bambini. Nello stesso tempo, il suo valore come
artista, il suo eclettismo, la rete di collaboratori
che riesce a coinvolgere, fanno sì che le sue
iniziative rappresentino sempre un momento
importante di crescita artistica e culturale per
tutti i partecipanti.
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TO WO
MAN
by Vale
ntina P
One whim for each curl
Ogni riccio, un capriccio
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ot capita, tot sententiae”, solevano dire i Latini, per indicare
la particolarità e l’unicità di ciascun pensiero, il fatto che potessero esservi tante opinioni diverse, all’interno di una
cerchia di persone. Tante teste, appunto.
E, sebbene si tratti di un argomento certamente più leggero, potremmo trasporre
questo antico proverbio nella nostra vita di
tutti i giorni: chi di noi, anche in una sola occasione, non ha desiderato una capigliatura, una testa, diversa dalla propria?
Chi, riccia come Beyoncè, non ha, anche
solo per un istante, desiderato una cascata
di capelli lisci alla Federica Panicucci prima
maniera?
Quale donna, con capelli diritti come Elisabetta Gregoraci, non ha momentaneamente sognato boccoli morbidi alla Valeria
Golino?
E, se Cenerentola è la prova (quasi) vivente che un paio di scarpe possono sul serio
cambiarti la vita, lo specchio è l’infallibile
test che dimostra che un’acconciatura o
un taglio di capelli ben fatti possono regalarti una giornata certamente migliore.
E non c’è stagione più adatta di quella calda
per mettere in pratica questa semplice teoria.
T
“
ot capita, tot sententiae”,
would say the Latins, about the
peculiarity and uniqueness of
each thought, the many different opinions,
within a circle of people. Many heads, indeed.
And, although this is certainly a light subject,
we could transpose this ancient proverb
to our everyday life: who of us even if on
one occasion only, did not want hair, a headstyle, different from our own?
Those curly like Beyonce did not, even if
only for an instant, want a straight hair falls
as Federica Panicucci first look?
Which woman, with straight hair like Elisabetta Gregoraci, hasn’t momentarily dreamed of soft ringlets like Valeria Golino’s?
And, if Cinderella is the living proof (almost)
that a pair of shoes can seriously change
your life, a mirror is the foolproof test showing how a hairstyle or well-made haircut
can make of your day a better one.
And there is no more suitable season than
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. .l’importante è che la parola d’ordine sia
“spettinato”..
the hot one to put into practice this simple
theory.
Left behind the annoying winter rain and
humidity, hair-and us with them- find again
brightness and splendor, and a softness forgotten in cold months.
But, there is a right cut, that promotes, enhances and reward every head, every
texture, every fold of hair, leaving us free to
style our hair with a few simple gestures.
The must-have of summer 2013 will be, as
expected, considering the high temperatures ahead, tied, in different forms: low chignon, refined, elegant, like Grace Kelly, or
even top banana, modern, current, giving
a few extra inches to those small in stature.
The important thing is that the keyword is
“disheveled”, whether it is, always and
everywhere, a “messy bun”, or hairstyles
that, forgetting the gel and Hairspray cast,
are always a bit messy, to give a feeling of
wild hair, which makes bon ton.
As well as the faux bob, so much in vogue
among celebrities seeking the mythical
page boy cut, but only for one night.
It is, in fact, the rolling of neck lengths
inwards with expertise, so that seems to
have just the hair of the incorruptible Raffaella Carrà.
Soft lengths, over shoulders, remain fashionable, certainly, provided, however, that it
is not rigid, very smooth, retro hairstyle.
Room, on the other hand, to beach waves
like Gisele Bundchen, hair naturally wavy,
soft waves drawn from nature.
Even braids are delicious, with a romantic
and timeless allure, decorated with ribbons
in pastel color silk, perfect for the evening,
to combat heat wave and preserve hair all
night long.
The bangs deserve a separate speech, a
mixed blessing for all those who belong to
the female gender.
Viewed still, perfect, elegantly outlined on
models and VIPs, the mere mortals often
choose bangs to give character and personality to their face.
Unless, then, they soon repent for the difficult management of short hair and rebel-
Abbandonate fastidiose pioggia e umidità
invernali, i capelli - e noi, con loro - ritrovano
luminosità e splendore, e quella forma vaporosa dimenticata nei mesi freddi.
Ma, per ogni testa, per ogni texture, per
ogni piega di capelli, c’è un taglio giusto,
che la valorizza, la enfatizza e la gratifica,
lasciandoci libere di acconciare la nostra
chioma con pochi, semplici, gesti.
Il must dell’estate 2013 sarà, come era prevedibile, viste le alte temperature che ci
aspettano, il raccolto, in tutte le sue forme:
chignon basso, raffinato, elegante, alla
Grace Kelly, o anche banana altissima,
moderna, attuale, che slancia anche le
piccole di statura.
L’importante è che la parola d’ordine sia
“spettinato”, che si tratti, sempre e comunque, di “messy bun”, ossia di acconciature che, dimenticate le ingessature di gel
e lacca, siano sempre un po’ disordinate,
a dare una sensazione di capigliatura selvaggia, che fa tanto bon ton.
Così come il finto bob, tanto in voga tra
le celebrities che desiderano il mitico caschetto, ma solo per una sera.
Si tratta, infatti, di arrotolare le lunghezze sulla nuca verso l’interno con perizia,
affinché sembri di avere proprio i capelli
dell’immarcescibile Raffaella Carrà.
Restano di moda, sicuramente, le lunghezze morbide, oltre le spalle, a patto, però
che non si tratti di acconciature rigide, liscissime, retrò.
Largo, invece, alle beachy waves alla Gisele Bundchen, ai capelli mossi in modo
naturale, alle onde morbide disegnate solo
dalla natura.
Deliziose anche le trecce, dotate di un allure romantico e sempre attuale, e decorate
da nastri in seta dai colori pastello, perfette
anche per la sera, per combattere la canicola e mantenere intatta la capigliatura all
night long.
Un discorso a parte merita la frangetta,
croce e delizia di tutte le appartenenti al
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genere femminile.
Vista immobile, perfetta, elegantemente
delineata su modelle e vip, le comuni mortali scelgono spesso la frangia per dare carattere e personalità al proprio viso.
Salvo, poi, pentirsi con rapidità per la difficile gestione di quei capelli corti e ribelli che
ricadono sulla fronte.
Meglio, quindi, optare per un taglio scalato, con un ciuffo laterale, da modellare
con maggior praticità, e da mantenere
sciolto, ad incorniciare il viso, in caso di capelli raccolti.
L’imperativo, in ogni caso, è uno solo: cercare, il più possibile, di mantenere la propria capigliatura al naturale, senza sottoporla a inutili stress che la indeboliscano.
Via libera, dunque, a maschere e impacchi ricostituenti pre e post shampoo e, se
proprio si è addicted della piastra lisciante,
applicare sempre, prima di stirare i capelli, su di essi un siero termoprotettore, che li
preservi dalle altissime temperature del ferro.
Poi, inutile negarlo, la nostra chioma parla
di noi, racconta il nostro intimo meglio di
mille parole.
lious ones that fall on the forehead.
Better, then, to opt for a climbed cut, with a
lateral tuft, to model with greater practicality, and to keep loose, to frame the face, in
the case of tied hair.
The imperative, in any case, is only one: try,
as much as possible, to keep your hair au
naturel, without unnecessary stress that undergo that undermine them.
Go ahead, therefore, with masks and wraps
tonics pre and post shampoo and, if you’re
addicted to the straightening plate, always
apply, before using it, on hair, a serum thermal protector, which preserves them from
high temperatures.
Then, useless to deny it, our hair speaks
about us, speaks about our intimate self
better than a thousand words.
A drastic cut, new, or a different color, as
opposed to the previous one, immediately
express a desire for change, renewal, for
fresh air.
That is the end of a love affair, or the beginning of a new occupational adventure, we
women like to reveal it like this: with a new,
unexpected, look.
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La nostra chioma parla di noi,
racconta il nostro intimo..
Un taglio drastico, nuovo, o un colore diverso, opposto al precedente, denunciano
immediatamente una volontà di cambiamento, di rinnovamento, di aria nuova.
Che sia la fine di un amore, o l’inizio di una
nuova avventura lavorativa, a noi donne
piace rivelarlo così: con un nuovo, insospettabile, look.
Il taglio, la piega, la tinta, infatti, rivelano
moltissimo di noi, e del nostro carattere.
Le più alla moda, infatti, opteranno per
shatush e balayage, gli ultimi ritrovati dei
coiffeur per dare sfumature naturali e sensazionali ai capelli, mentre le più classiche
sceglieranno i soliti, rassicuranti, colpi di
sole.
Così come le più tradizionali sceglieranno
colori scuri e decisi per le proprie chiome,
mentre le più romantiche opteranno per
biondi caldi e castani intensi.
Ad ognuno il suo, verrebbe da dire.
E ciò vale anche per le acconciature: le
donne più all’avanguardia, più rigorose,
sceglieranno una piega estremamente
liscia, mentre le più fantasiose, le più sbarazzine preferiranno onde morbide e ricci
capricciosi sulle loro teste.
Anche l’evento, l’occasione, il momento
fanno la loro parte: va da sé, infatti, che
per un meeting di lavoro capelli lisci o raccolti saranno più appropriate delle onde
mosse che sfoggeremo durante una cena
informale in pizzeria con gli amici.
L’imperativo, imprescindibile, ineluttabile,
categorico è, sempre e comunque, uno
solo: essere se stesse, sentirsi a proprio agio.
Non solo nei panni che si indossano, nei
gioielli che si sfoggiano, nel make up che
si sceglie, ma anche, e soprattutto, nelle
chiome.
Che siano sempre lo specchio della nostra
anima.
Dunque, il più naturali, semplici e gradevoli
possibile.
The cutting, folding, hue, indeed, reveal a
lot of us, and of our character.
The hippest, in fact, will opt for shatush and
balayage, the latest treatments of hairdressers to give natural and sensational shades
to the hair, while those with a more classic
taste will look for the usual, reassuring, sunstrokes.
As the more traditional will choose dark
and strong colors for their hair, the most romantic will opt for warm blonde and intense brown.
To each one their own style, one might say.
And this also applies to hairstyles: women
more cutting-edge, more rigorous, will choose an extremely smooth fold, while the
more imaginative, more open-minded ladies will prefer soft waves and capricious
curls.
The event, the occasion, the moment, they
make their part: it goes without saying that
for a business meeting tied hair will be more
appropriate than the waves we will exhibit
during an informal dinner at a pizzeria with
friends.
The unavoidable, inescapable imperative,
categorical, is, always and everywhere,
one: be yourself, feel at ease.
Not only in the shoes that you wear, jewels
that you have, in make-up that you choose, but also, and especially, with your hair.
They are always a mirror of our soul.
Therefore, the more natural, simple and enjoyable as possible.
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. .meglio di mille parole.
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Licia Mattioli
LICIA MATTIOLI
“Entusiasmo e caparbietà”
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vvocato per formazione, imprenditrice per vocazione. Licia Mattioli
dal settembre 2012 è alla guida di
Confindustria Torino. Entusiasmo e caparbietà
sono i suoi tratti distintivi così come innumerevoli i suoi interessi. Per alcuni anni a Torino ha
avuto una galleria d’arte contemporanea
che in breve è diventata punto di riferimento
per gli artisti emergenti piemontesi. Profonda
conoscitrice del territorio è stata la prima donna ad essere eletta ai vertici di Federorafi.
L
I gioielli sono..
awyer for education, entrepreneur as a vocation. Licia Mattioli
from September 2012 is the leading figure of Confindustria Torino (Confederation of Italian Industries). Enthusiasm
and stubbornness are her distinctive traits
just like her numerous interests. For a few years in Turin she had a gallery of contemporary art that easily became the landmark
for emerging piedmonts artists. Strong expert of the territory she was the first woman
to be elected at the top of Federorafi.
Doctor Mattioli, your professional past is linked to glold-working world. In your opinion
what is the relation women-jewelry?
“Women and jewelry… Marylin Monroe
used to say it, jewels are a girl’s best friends! Actually jewelry, in my opinion, is a dream and this is what we try to communicate
through the history of Mattioli Gioielli, that
is to say the fact that our collections represents the small fragments of a dream”.
How heavy or positive it is being a woman
in business and at the top of an association
like the one you lead?
“There are very different situations. Surely,
on some sides it is more complicated to be
a woman because we have to prove something more compared to a man, but on
other sides it helps because the feminine
approach is typically a solving approach, it
is the symbol of the research for peace, of
positive synergies. So I think that in this sense
being a woman and being used to do this
ancestrally inside the family, helps a lot”.
How much your national experience with
Emma Mercegaglia could have influenced
your election?
“On a Turin-city level I think that it has effected relatively little because Turin is a city
a bit of its own. We don’t have to forget
that the Industrial Union was born in Turin
and therefor is the heart of modern Con-
Dottoressa Mattioli, il suo passato professionale
è legato al mondo orafo. Secondo lei qual è il
rapporto donne - gioielli?
“Donne e gioielli… lo diceva già Marilyn Monroe, sono i migliori amici delle donne! In realtà
il gioiello secondo me è un sogno ed è questo
che noi cerchiamo di far percepire attraverso la storia di Mattioli Gioielli, cioè il fatto che
le nostre collezioni rappresentino dei piccoli
frammenti di un sogno”.
Quanto pesa o favorisce essere donna nel fare
impresa ed essere ai vertici di un’associazione
come quella che lei dirige?
“Ci sono situazioni molto diverse tra loro. Sicuramente per certi versi è più complicato essere
donna perché bisogna comunque dimostrare
qualcosa in più rispetto ad un uomo, invece
per altri versi questo ti aiuta poiché l’approccio femminile è tipicamente un approccio
di risoluzione, è il simbolo della ricerca della
pace, delle sinergie positive. Quindi credo che
in questo senso l’essere donna ed essere abituata a fare questo in famiglia atavicamente,
aiuti molto”.
Quanto può aver influito nella sua elezione l’esperienza nazionale di Emma Marcegaglia?
“A livello torinese credo che abbia influito abbastanza poco poiché Torino è una città un
po’ a sé stante. Non dimentichiamoci che
l’Unione Industriale è nata a Torino e quindi è
il cuore della Confindustria moderna; tutto è
partito da qui e qui siamo molto conservato-
. .i migliori amici delle donne.
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Punta il cursore Digimarc del tuo smartphone sull’immagine
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ri. In realtà è stata una scelta indipendente e
completamente avulsa da un contesto nazionale”.
findustria; everything started from here and
we are very conservatives. Actually it was
an independent choice and completely
separated from a national context”.
What is the added value of a woman leading an enterprise?
“It is exactly what we were saying before,
women bring with them a different ability
from men and so, in my opinion, they can
create synergies with them and create together something completely different and
more effective”.
You are the promoter of Alto di Gamma,
the multi-sectorial pact. A balance of this
project and future prospects in the light of
the actual economic situation.
“Surely creating a net is a positive experience because with EXCLUSIVE BRANDS
TORINO we go all around the world telling
how we live in Italy, and this is very appreciated since we tell it through jewelry,
chocolate, costumes, scents and so we tell
about a world, a way of being Italian that is
appreciated. Moreover, the fact of proposing different sides of this way of being Italian attracts and intrigues a lot the foreign
customers”.
If today you could start in the business
world, what would you choose to do?
“I think that the path we took with our
brand is all to write, so we need to try to
leave a mark with what we are doing and
anyway I don’t think that it’s important to
choose a field but to do a profession such
as that of the entrepreneur which is very
beautiful, in spite of everything”.
Is the adage “the gown does not make the
friar”? How much does clothing influence
one person’s reliability in a professional situation?
“This proverb is no longer entirely true because things are changing. In fact, in formal context, on the opposite informality
has become almost a distinctive sign, that
is to say that who is informal, in some ways,
can afford it. Truthfully the dress counts up
to a certain point, surely it is more important
for us European than in the rest of the world,
where instead people are less accustomed
to appearance and they pay more attention to the essentials”.
Qual è il valore aggiunto di una donna ai vertici di un’impresa?
“E’ esattamente ciò che dicevamo prima,
cioè che le donne portano con loro una capacità differente e diversa da quella degli
uomini e quindi, secondo me, possono fare
sinergia con loro e creare insieme qualcosa di
totalmente diverso e molto più efficace”.
Lei è la promotrice di Alto di Gamma, il patto
plurisettoriale. Un bilancio di questo progetto
e prospettive future alla luce della situazione
economica attuale.
“Sicuramente fare rete è un’esperienza positiva perché con EXCLUSIVE BRANDS TORINO
andiamo nel mondo a raccontare come si
vive in Italia e questo piace moltissimo dato
che lo raccontiamo attraverso i gioielli, attraverso il cioccolato, attraverso i costumi, i profumi e quindi raccontiamo un mondo, un modo
di essere italiano che piace. Peraltro il fatto
di proporre diverse sfaccettature di questo
modo di essere italiano attira ed incuriosisce
moltissimo i clienti stranieri”.
Se oggi dovesse lanciarsi nel mondo dell’imprenditoria cosa sceglierebbe di fare?
“Penso che il percorso che abbiamo intrapreso con il nostro marchio sia ancora tutto
da scrivere, quindi occorre continuare a cercare di lasciare il segno con ciò che stiamo
facendo e comunque non credo che sia importante scegliere un settore ma fare una professione come quella dell’imprenditore che è
bellissima, malgrado tutto”.
Resta valido il detto “l’abito non fa il monaco”?
In ambito professionale quanto influisce l’abbigliamento nella credibilità di una persona?
“Questo detto ormai non è più del tutto valido
poiché le cose in merito stanno cambiando.
Infatti nei contesti molto formali, l’informalità è
diventata quasi un segno distintivo al contrario, nel senso che chi è informale, per certi versi
se lo può permettere. In realtà l’abito conta
fino ad un certo punto, sicuramente conta più
per noi europei di quanto non conti nel resto
del mondo, dove invece sono meno abituati
alla forma e guardano più alla sostanza”.
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Oinos
Fusion D’autore
“ C’
è un posto a Torino,prima Capitale d’Italia, che unisce il gusto più
orientale del mondo, quello giapponese a quello della cucina più meridionale
d’Italia, quella siciliana.
L’Oinos per l’appunto, propone il ‘Sushiliano’,
un mix di Sushi e sapori di Sicilia in un ambiente
zen ma contestualmente ricco di fascino contemporaneo .
Non mancano comunque proposte alternative
al pesce, dal Fassone Piemontese al solo vegetariano, il tutto realizzato con materie prime
eccellenti trattate con originalità e gusto.
Una carta dei Vini impeccabile con proposte
di vigneti italiani ed esteri DOC.
C’è Fusion e Fusion e poi c’è l’Oinos con il suo
stile semplicemente unico .
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by Van
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THESUITEAIR
Quando
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HESUITEAIR
(www.thesuiteair.
com) è una Società specializzata nel settore del trasporto
privato elicotteristico e jet, nata nel 2012
dall’unione dell’expertise nell’ambito del
volo privato e dell’hospitality dei due soci
fondatori, Luigi Contessi e Roberto Boscolo.
Il connubio perfetto tra riservatezza, eccellenza, avanguardia e sicurezza, ha dato
vita a questo nuovo progetto che rende
disponibili anche ad alta quota il lusso, il
comfort e l’eleganza di una Suite. THESUITEAIR si avvale delle competenze di uno staff
specializzato, che ha sviluppato la propria
esperienza professionale a livello internazionale nei settori Aeronautico, Logistico e
della Luxury Hospitality
La società è in grado di fornire il miglior
servizio di volo privato per qualsiasi destinazione che abbia le caratteristiche prescritte dalla normativa nazionale in materia
di sicurezza, organizzando la partenza da
qualsiasi punto nel mondo.
THESUITEAIR organizza nei minimi dettagli
un viaggio “tailor-made” unico e in pieno
relax.
THESUITEAIR si pone nel suo comparto di riferimento come il partner ideale per chiunque necessiti di spostamenti rapidi, sicuri e
dotati di tutti i comfort sia in Italia che nel
mondo.
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Se attualmente il mercato è costellato di
realtà imprenditoriali che possono offrire
soluzioni su misura per la propria clientela,
THESUITEAIR è in grado di offrire un’innovativa esperienza di viaggio per rispondere fin
nei minimi dettagli alle esigenze della propria clientela.
Ogni ospite di THESUITEAIR ha infatti a disposizione un account dedicato, per 24 ore al
giorno, durante tutto l’anno, che lo seguirà
in ogni momento del viaggio – dalla prenotazione all’arrivo – per soddisfare ogni
minima richiesta, rendendo così il viaggio
un’esperienza unica e indimenticabile.
Un servizio di personal concierge dedicato
durante tutta la trasferta, infine, completa
la gamma dei servizi che rendono speciale
ogni volo con THESUITEAIR.
Sebbene si tratti di un servizio extra lusso,
THESUITEAIR pone però attenzione anche
all’aspetto di cost saving, nel rispetto delle
esigenze dei propri clienti. Per questo motivo, la società ha introdotto nella propria
offerta alcune assolute novità per il settore:
- l’opportunità di viaggiare grazie al servizio
“empty leg”: vere e proprie offerte last minute su lussuosi executive jet, che sfruttano
le tratte vuote degli aerei per ottenere posti
a prezzi competitivi;
- l’opzione ”jet sharing”: la possibilità di riservare un posto in condivisione con altre persone su una serie di voli privati diretti verso
località esclusive;
- l’opportunità di accedere a pacchetti
comprendenti volo in jet, elicottero e soggiorno in località di charme in tutto il mondo a condizioni esclusive e riservate.
Inoltre, con la AIR CARD di THESUITEAIR, si
ha la possibilità di volare sia con Private Jet
che con Elicottero a tariffe esclusive, scegliendo la categoria più adatta alle proprie
esigenze di volo.
La AIR CARD di THESUITEAIR consente inoltre di acquistare, tramite la formula prepagata, crediti di ore volo, trasformando così
il servizio di noleggio nella disponibilità garantita del jet o elicottero, proprio come se
fosse di proprietà esclusiva dell’acquirente.
Il servizio permette di delegare più persone
per la richiesta dei voli in modo tale che,
in caso di emergenza, un familiare, l’assistente o il proprio socio d’affari potranno
prenotare e pagare un trasferimento in Jet
o Elicottero in qualsiasi momento o giorno
dell’anno.
I crediti accumulati con la AIR CARD potranno essere utilizzati sia per servizi Jet che
per voli in Elicotteri oltre che combinarli
contemporaneamente. E in più utilizzarli
anche per tutti i servizi accessori che THESUITEAIR offre.
Infine, con l’operazione “ci presenti un amico”, il possessore della AIR CARD di THESUITEAIR avrà la possibilità di presentare una
persona fisica o giuridica che, acquistando
uno dei tagli previsti, gli darà in omaggio
l’equivalente del 3% del valore della nuova
card acquistata accreditabile immediatamente sulla card: un bonus insomma da
utilizzare a proprio piacimento con i servizi
THESUITEAIR.
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connubio perfetto tra riservatezza, eccellenza,
avanguardia e sicurezza..
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The city center
Il centro città
“I
l centro di una città? Un posto per
uffici, dove la vita finisce al tramonto, senza locali e con un fuggi-fuggi
generalizzato verso le aree più residenziali. Dagli anni Ottanta in poi, questa è stata la sorte di tante metropoli, condannate
a riservare le loro parti storiche ai luoghi di
lavoro e agli edifici di rappresentanza di
aziende e istituzioni. Influenzandone di conseguenza anche la vita, la fruizione dei servizi e via dicendo. Ma adesso una nuova
tendenza sta prendendo piede: i cittadini si
stanno riappropriando della loro città: tornano a viverla, ad animarla, ad abitarla. E
anche se non si può assegnarle il diploma
di pioniere con assoluta certezza, Torino si
conferma una realtà innovatrice ed esploratrice anche in questo campo: all’ombra
della Mole, i vecchi uffici che ritornano case
sono già una realtà. Gli esempi si stanno
moltiplicando, tra le strette vie a scacchiera della prima capitale d’Italia. Ex sedi di
istituti di credito, ex caserme dei vigili (che
da quelle parti chiamano “civich”): tanti
angoli urbani stanno rifacendosi il trucco,
recuperando gli antichi splendori.
Un’applicazione di questo nuovo concetto di “abitare” che si può già toccare con
T
he city center? A place for offices, where life ends at sunset,
without any club and with a general stampede towards residential areas.
From the 80’s on, this was the destiny of
many metropolis, condemned to reserve
their historical parts to workplaces and buildings used as representation of companies
and institutions. Influencing consequently
also the life, the fruition of services and so
on. But now a new trend is taking place: citizens are taking back their town: they go
back on living it, lighting it up, residing it.
And even if one cannot assign to this city
the degree for pioneering with absolute
certainty, Turin confirms itself as an innovative and exploring reality also in this field:
shaded by the Mole, old offices are going
back in being houses is already reality. The
examples are multiplying among the narrow chess-like streets of the first Italian capital. Former headquarters of lending institutions, former police barracks (that are in
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Piazza San Carlo - Torino
PHOTO: ANTONIO FILIGNO - www.antoniofiligno.com
mano si trova in via Alfieri, a un passo dalle
grandi piazze celebri di quella che fu Augusta Taurinorum: qui, le linee nobili di un
antico edificio barocco (Palazzo Valperga)
si sono trasformante nel “Number 6”, come
il civico che lo contraddistingue. Già sede
di uffici di un noto gruppo bancario locale,
ora al suo interno sorgono 36 appartamenti
di alta categoria. Un lusso ragionato, che
oltre agli allestimenti di ogni singola unità abitativa ha ricavato anche parcheggi riservati, un’area spa-fitness riservata
ai condomini e anche un’opera d’arte in
cortile. Non una statua o un quadro, ma
un’installazione realizzata dall’artista Richi
Ferrero, definito lo “scultore della luce”. Ma
la modernità non ha spazzato via la storia,
altrimenti salterebbero le regole del gioco:
accanto alla ri-progettazione degli spazi,
è stata portata avanti anche una grande
opera di restauro delle parti auliche. Sono
stati tolti quattordici strati di decorazioni,
accumulatesi nel corso dei secoli, ed è stato restituito l’aspetto originale. Ci sono voluti due anni di cantiere, restauratori compresi. E il risultato è stato talmente buono
che una proposta immobiliare di gamma
così elevata ha già visto la Building spa (la
società che ha condotto l’operazione nel
suo complesso) piazzare oltre due terzi degli appartamenti. Ma altri due progetti simili
sono già in cantiere: uno si trova in via Lagrange, un’altra via a pochi passi dal Ca-
dialect are called “civich”): lots of urban
corners that are putting the make-up on,
recovering their ancient splendor.
An application to this new concept of “living” that can be already touched is in
Alfieri Street, one step away from the big
famous squares of the former Augusta Taurinorum: here, the noble lines of an ancient
baroque building (Valpegra Palace) transformed in “Number 6” as its house number.
Already home to the offices of a famous local bank group, now in its internal are situated 36 high-class apartments. A reasonable luxury, that other than the equipment
of every single housing unit also acquired
reserved parking, a spa-fitness area reserved for the residents and also a work of art
in the courtyard. Not a simple statue or a
painting, but an installation realized by the
artist Richi Ferrero, defined as “the sculptor
of the light”. But the modernity did not destroy history: otherwise the rule of the game
would go off: together with the spaces redesign, it was also carried out a great work
of restoration of noble parts. Fourteen layers of decorations were removed, accumulated over the centuries, and its original
appearance has been returned. It took two
years of work, including the restorers. And
the result was so good that a proposal for
a real estate of such high range has alrea-
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dy seen the Building S.p.a. (the society that
conducted the operation as a whole) able
to place over two-third of the apartments.
But also two similar projects are already on
the pipeline: one is in Lagrange street, another in a street near the Caval d’Brons, recently pedestrianized and redesigned from
the municipality architects. So, there, at
house number 12, where once there were
the headquarters for the traffic wardens, is
developing an intervention of recovery and
relaunch similar to Number 6, transforming
the former places for fines, lines and pleas
in the place for luxury apartments inspired
by home automation and new technologies. As the spaces are different, here the
apartments will be just eight, but bigger
than 200 square meters each, with an attic
of 600 square meters dominating the Turin
skyline. Also here there will be a gym and
spa for the residents, while the ground floor
and first floor will be used for shops. The total investment is about 25 millions, the time
for realization, also in this case, goes from
18 months to two years. Similar times and
a little less investment (18-20 million in total)
for a third building belonging to the same
“family”: this in in Via delle Orfane, at the
corner with Santa Chiara street. For whoever knows Turin, in this case, an important
role will be played by the operation of restoration, recovery and design, asking for
help to the new design arts. “We are modifying the look of Turin – explains architect
Piero Boffa, Buliding S.p.A. CEO – they are
all complex projects, in which we do not limit ourselves in just painting the walls, but in
which we try to bring together interventions
and different priorities. We want to dedicate ourselves to the high-level real estate,
one of the few that, even if in a period of
crisis such as this one, is guaranteeing good
results. Signals that allow us to look at the
future of our field with some reasonable
ground for optimism.”
i cittadini si stanno riappropriando..
. .della loro città
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“
val d’ Brons, recentemente pedonalizzata
e ripensata dagli architetti comunali. Ecco,
proprio lì, al civico 12, dove una volta c’era
la sede dei vigili urbani, si sta sviluppando
uno intervento di recupero e rilancio simile
al Number 6, trasformando i luoghi di multe,
code e ricorsi in appartamenti di lusso ispirati alla domotica e alle nuove tecnologie.
Visti gli spazi differenti a disposizione, qui gli
appartamenti saranno soltanto otto, ma
di dimensioni superiori ai 200 metri quadri
ciascuno, con un attico di oltre 600 metri
quadri che domina il panorama di Torino.
Anche qui ci saranno palestra e spa per i
residenti, mentre piano terra e primo piano sono dedicati ai negozi. L’investimento
complessivo è di circa 25 milioni, i tempi di
realizzazione, anche in questo caso, vanno
dai 18 mesi ai due anni. Tempi simili e investimento di poco inferiore (si tratta di 18-20
milioni in tutto) per un terzo edificio appartenente alla stessa “stirpe”: questo si trova
in via delle Orfane, all’angolo con via Santa Chiara. Per chi conosce Torino, un altro
angolo di storia della città. Qui gli appartamenti saranno circa 50, di varie metrature.
Anche in questo caso, un ruolo importante sarà l’operazione di restauro, recupero e progettazione, chiedendo aiuto alle
nuove arti del design. “Stiamo modificando l’aspetto di Torino – spiega l’architetto
Piero Boffa, ad della Building spa – si tratta
di progetti complessi, in cui non ci si limita
a dare una mano di bianco e via, ma in
cui cerchiamo di far convivere interventi e
priorità diverse. Abbiamo voluto dedicarsi
all’immobile residenziale di fascia alta, uno
dei pochi che, anche in un periodo di crisi
come questa, sta garantendo buoni risultati. Segnali che ci permettono di guardare al
futuro del nostro settore con qualche ragionevole motivo di ottimismo“
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Marcel Wanders
Marcel Wanders
“Un genio griffato Moooi”
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“A
sono benissimo stare anche separati. La
presentazione è stata volutamente una
soluzione architettonica di uno spazio che
è troppo grande per essere umano ma
che rende appieno l’essenza MOOOI”.
La collaborazione con il fotografo olandese Erwin Olaf ha portato a queste foto
extralarge di 4,5 metri, un esposizione
nell’esposizione.
Cosa riserva il futuro?
“Aspettatevi delle
sorprese, fossimo
prevedibili non saremmo definiti creativi”.
Stravaganza e magia in questo allestimento, e un tocco di surrealismo
grazie ai manichini di Hans Boodt.
Com’è nata l’idea?
“Volevamo trovare un modo per
dare un po’ di vita
e una dimensione
umana al progetto, soprattutto perché le immagini di
Erwin erano così
fuori scala. Da qui
è nato l’intrinseco bisogno di una
dimensione umana da restituire ad
ogni singolo spazio di questo allestimento. Hans ha
una
interessante
collezione di manichini, che in realtà, per
i mobili, sono dei veri e propri vestiti. Ho
trovato interessante l’unione del tutto”.
l Fuorisalone di Milano era l’evento più atteso: parliamo del
lancio della nuova collezione
MOOOI, delle collaborazioni vecchie
e nuove che fanno storia e di quel genio tutto olandese di Marcel Wanders, al
quale pareva non
bastassero gli oltre
1700 mq a disposizione in Via Savona 56.
L’allestimento
è
stato reso spettacolare dalle fotografie
extralarge
di Erwin Olaf, una
collaborazione
che dura da anni
e che ha raggiunto l’apice nella
52ª edizione del
Salone del Mobile: il fondatore e
direttore artistico,
Marcel Wanders,
ha deciso infatti di
dedicare l’intero
spazio
espositivo
al fotografo, per
un effetto d’insieme che toccava il
passato, sembrava
vivere il presente e
proiettarsi in un futuro prossimo.
Gli spazi sono stati
riempiti da un altro
ospite d’eccezione, Hans Boodt, che con i suoi manichini
ha portato un tocco di surrealismo in un
contesto fuori dal tempo.
Marcel Wanders non si risparmia, presenzia ogni giorno a quello che viene definito dagli addetti ai lavori il “movimento di
adorazione della comunità del design intera” e poi si racconta.
Moooi, il brand olandese al momento tra
i più importanti al mondo, se non il più
importante, ha nel nome la sua essenza:
vuol dire “bello” in olandese ma con una
“o” in più. E l’aggiunta sta a simboleggiare proprio il plus-valore in termini di bellezza e unicità che si punta ad avere.
Loro questa bellezza così unica da stordire i sensi ce l’hanno, e basta infilare la testa in Via Savona per sentirsi un po’ Alice
in Wonderland.
Chapeau.
Un allestimento spettacolare di oltre 1700
mq. Il genio di Marcel Wanders sembra non riuscire a stare dentro ai confini.
Com’è nata l’idea di questo stand che
sembra un film con tante scene diverse?
“Abbiamo voluto celebrare l’opera di Erwin e abbiamo immaginato due universi
paralleli che funzionano insieme, ma pos-
“
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I PRINCIPALI PUNTI DI VENDITA:
TORINO
Eataly
via Nizza 230/14
MILANO
Ottimomassimo
Via Spadari ang. Victor Hugo
MILANO
La Rinascente
Piazza del Duomo, 7° piano
Per gli altri corner consultare
http://www.tamilano.com/it/corner.php
Premio Agrifood Club Golosario 2011
Premio Compagnia del Cioccolato "Miglior cioccolatino ripieno 2011"
Premio speciale Compagnia del Cioccolato "Emergenti 2010"
Vincitori dell'Oscar dell'imballaggio "Quality Packaging Design 2008"
www.tamilano.com
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Special Vettori Tessili
SPECIAL VETTORI TESSILI
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l giusto mix tra contemporaneo e
classico, uno spirito d’avanguardia
a far da cornice e un made in Italy
sinonimo quanto mai prima d’ora di qualità: parliamo di Vettori Tessili, un brand di
abbigliamento da uomo che strizza l’occhio alla crisi, che nasce all’ombra della
Mole non più tardi di un anno fa e che
si dimostra capace di imporsi con una
vincente rete vendita a livello nazionale, grazie alle scelte autentiche di una
collezione che è semplicemente bella.
Si veste l’uomo con cotoni pregiati, con
capi che seducono gli occhi per l’eleganza e il tatto per le scelte mirate dei
tessuti. L’amministratore delegato, Rossana Rossi, non lesina commenti: “Vestire
la donna vuol dire seguire una quantità
tale di proposte e varianti non facilmente controllabili. L’uomo? Con una polo,
un pantalone, una t-shirt e una camicia
lo fai felice. A meno che non ti chiami
Tom Ford e scegli una gonna. Il nostro è
un uomo sportivo, non troppo di tendenza, con un tocco retrò, elemento questo
che contraddistingue il nostro marchio”.
Nessuno stilista o riferimento ben preciso
ma un gruppo di creativi che seguono
T
The
right mix between contemporary
and classic, framing
an avant-garde spirit and a
made in Italy synonym, now more than ever,
of quality: we are talking about Vettori Tessili,
a brand of man clothing line that winks at the
crisis, born shaded by the Mole no more than
one year ago and that is demonstrating the
ability to stand out as a winning selling net on
a national level, thanks to the authentic choices of a collection that is simply beautiful. The
man is dressed with precious cottons, with
clothes seducing the eyes for the elegance and the touch for the targeted choices
of the fabrics. The CEO, Rossana Rossi, does
not skimp on comments: “Dressing a woman
means following such a huge quantity of proposals and variations not easily controllable.
The man? With a polo shirt, a pair of pants,
a t-shirt and a shirt you can make him hap-
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PHOTO: LETIZIA TOSCANO
py. Unless your name is Tom Ford and you
choose a skirt. Our is a sports man, not too
trendy, with a retro touch, an element that
distinguishes our brand”. No stylist or precise
reference, but a group of creative following
a guideline and its becoming a “model”.
“The vintage print was more marked at the
beginning – continues the CEO Rossana Rossi – but we choose to step a bit back not to
dress a man too depending on a jacket and
a tie. We aimed at a sportsman, able to appreciate an item and his taste of the ancient
and precious know-how, without renouncing
at the quality of the raw materials and able,
if anything, to put away that annoying knot
at the neck”. No stylists at Vettori Tessili house.
“True: we prefer to point our resources, other
than our researches, on the choices of the fabric and the finishing touch that in their tailoring are hiding that added value that we are
aiming to make our trademark. The clothes
can be combined among them without lo-
una linea guida e il suo farsi “modello”.
“L’impronta vintage alle origini era più
marcata – continua l’a.d. Rossana Rossi
– abbiamo scelto di fare un passo indietro per non vestire un uomo che dipenda troppo da una giacca e da una cravatta. Abbiamo puntato su uno sportivo,
capace di apprezzare un capo e il suo
sapore del fare antico e pregiato, senza
rinunciare mai alla qualità delle materie
prime e capace semmai di mettere nel
cassetto quel fastidioso nodo al collo”.
Niente stilisti in casa Vettori Tessili. “Vero:
preferiamo puntare le nostre risorse, oltre che ricerche, sulla scelta dei tessuti
e su delle rifiniture che nella loro sartorialità celano quel valore aggiunto che
puntiamo a far diventare il nostro marchio di fabbrica. I capi possono essere
combinati tra loro senza perdere mai la
propria identità. Il tutto per facilitare la
scelta di un uomo/acquirente per natu-
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PHOTO: LETIZIA TOSCANO
ra più pigro rispetto alla donna. Noi donneviviamo per la ricerca del “capo” e
se vediamo un “completo” puntiamo a
smontarlo per ricreare un ordinetutto nostro. Per l’uomo è un po’ diverso”. Banditi per il momento i testimonial. “Sarebbe
prematuro farlo in questo momento e
andrebbe contro la nostra politica aziendale. Ci stiamo dando un’identità e vorremmo essere riconosciuti per il prodotto
con il quale siamo sul mercato e non per
un volto che lo indossa. Saremo anche
contro ogni regola del marketing ma vogliamo provare ad essere coraggiosi in
un periodo storico in cui non è per nulla facile esserlo. A vestire un adone alto
due metri sono capaci tutti. Vettori Tessili
vuole vincere con un prodotto fatto per
la gente normale: e scusate se per noi è
tutto, quella gente!”
sing their identity. Everything to facilitate the
choice of a man/costumer lazier for its nature
compared to a woman. We women live to
look for the “dress” and if we see an “outfit”
we tend to dismantle it to recreate our own
order. For the man is a little bit different”. For
now the testimonials are banned. “It would
be premature doing it right now and it would
go against our business policy. We are creating an identity and we would like to be recognized for the product with which we are on
the market and not for the face of a person
wearing it. We may be against any marketing rule but we want to try being brave in
an historical period in which being brave is
not easy at all. Everyone is capable of dressing a 6 foot tall Adonis. Vettori Tessili wants
to win with a product created for normal people: and excuse us if those people mean
everything to us!”
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Emanuele Salce
EMANUELE SALCE
“Occhi sul figlio d’arte”
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“A
d essere padri si impara con la pratica. Figlio invece ci nasci, e orfano
alle volte lo diventi in modo troppo
repentino. Se poi sei figlio d’arte e come in
questo caso il ruolo principale ha due protagonisti d’eccezione tutto si complica. Parliamo di
Emanuele Salce, figlio dell’attore e regista Luciano Salce, cresciuto però con il secondo marito della madre Diletta, il grande Vittorio Gassman: “La prima immagine che mi apparve fu
la mia: cosa si fa quando muore un padre? Mi
accesi una sigaretta: prendevo tempo” parte
più o meno così.
Ci sono scrittori che racchiudono in un libro la
loro vita e ci sono attori di teatro che portano
in scena drammi, gioie e dolori di un’esistenza
che si fa teatro per poi regalare repentinamente un sorriso: parliamo di “Mumble Mumble Confessioni di un orfano d’arte”, la tournée italiana di questo avvincente spettacolo teatrale
ha incrociato le nostre strade a Milano, al Teatro San Babila, e lì abbiamo conosciuto Emanuele, narratore d’eccezione, orfano di due
padri, che si racconta attraverso due funerali e
mezzo: “Sono nato accartocciato su me stesso,
come il muschio all’ombra di quei giganti”.
Un racconto intimo, ironico, coraggioso, dissacrante, onesto, di una onestà di cui avremmo
tutti un po’ bisogno. Si parla della morte di Luciano, subito dopo di una sbronza del figlio che
deve ancora farsi uomo e poi della dipartita di
Vittorio: nel mezzo tanto Dostoevskij, un cucchiaio di Totti, una semifinale Olanda-Italia ai
tempi degli Europei del 2000, una bionda che
prenderà il cuore per un pezzo di strada e una
catarsi del povero Emanuele che solo alla fine
riesce a liberarsi di quel peso a tratti insopportabile per un solo figlio.
In scena anche il suo fedele amico, da oltre quarant’anni anni, Paolo Giommarelli (un
po’ personaggio, un po’ spettatore, alle volte
complice, raramente provocatore) che irrompe dicendo: “Smettila con questo Dostoevskij,
parlaci di te, parlaci di tuo padre, Luciano,
e di quell’altro padre tuo, Vittorio, sì Vittorio
Gassman”.
Poi cala il sipario e tra i camerini Emanuele è
ancora più vero del vero, perché come diceva
il suo babbo Vittorio Gassman: “L’attore è un
bugiardo al quale si chiede la massima sincerità”.
“Nella speranza di avere una speranza”: una
verità buttata lì a metà spettacolo.
“Per non ammorbare ho provato a sintetizzare
una vita intera e due padri che è quasi riduttivo
definire solo padri. Ho raccontato teatralizzando tanti episodi di vita vissuta senza inventare
nulla. Chi vorrà capirà”.
Che speranze oggi per un orfano di padre d’arte con la passione per il teatro?
“Spero di farcela, di essere sempre contento di
quello che andrò a fare. La vera difficoltà sta
nel conoscersi, nell’andare d’accordo in primis
con se stessi. Accettarsi è la cosa più difficile da
fare per un uomo che prova a fare l’adulto”.
Da Torino un ragazzo che muove i primi passi nel teatro ha fatto di tutto per essere al suo
spettacolo. Al nuovo che avanza che consigli
si sente di dare?
“Ha meno di vent’anni credo, lo vedo e già lo
reputo un mio collega. Gli vorrei dire: fidati di te,
tieni sempre vivo l’allievo che è in te. Ognuno
di ogni avrà tanti maestri nella vita ma alla fine
conterà solo quello che si sarà appreso”.
Lo spettacolo si chiude con le voci dei padri
dentro un filo del telefono e con un “siamo i discendenti di Michelangelo, di Raffaello, di Totti”.
Voci importanti, come la sua da radiofonico
degli anni ’40, lui che orfano di padre lo è per
davvero ma d’arte ne ha da vendere.
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“Mumble Mumble
Confessioni di un orfano d’arte”
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Cristina Chiabotto
PHOTO: DARIO PLOZZER - Gioielli: Byblos by Osa Gioielli
Cristina Chiabotto
“Destino speciale”
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i potrebbe pensare che proporre
un lavoro in radio ad una grazia riconosciuta come la più bella d’Italia sappia un po’ di dispetto, meno crudele
ma in scia a quello che fecero arcignamente le sorellastre e la matrigna a Cenerentola, nascondendo la sua bellezza in soffitta al
passaggio dell’incaricato del Principe.
E invece no.
Parlando con Cristina Chiabotto, Miss Italia
2004 anche se quest’etichetta ormai risulta
riduttiva per disegnarla, mi conferma che
l’esperienza di lavoro a Radio Kiss Kiss tutte
le mattine le calza a pennello ed è esattamente quello in cui si vuole esprimere ora,
molto riconoscente alla vita che le ha regalato un sogno.
Nessuna forzatura sulla sua positività, nessun
dubbio sull’energia che la trasporta insieme
alle sue parole.
Sta vivendo un’importante esperienza di
speaker radiofonica nel programma “Pronto chi parla?”. Cosa porta a casa di questa
esperienza, così diversa dalla televisione
che l’ha vista sbocciare?
“La radio è un contenitore senza filtro e il
nostro programma è in diretta. Ho un approccio più adrenalinico all’esperienza
quotidiana e di lavoro, una sensazione di
vero brivido. È tutto più immediato rispetto alla televisione: nessun depuratore di
contenuti, nessun muro che ti separa dagli
ascoltatori. Quello che amo molto è che la
radio ti permette di arrivare per quello che
sei davvero: non puoi mentire. È un contesto dove alla lunga si apprezza di più anche
la naturalezza e l’istinto ed è uno spazio sicuramente meno costruito. Molte persone
in televisione ti selezionano per la bellezza o
per un copione, la radio è semplicemente
un’altra cosa. Senza far polemica, perché
non è mia intenzione. Sono molto grata al
mondo della televisione e alle esperienze
che mi ha permesso di fare”.
W
e could think that giving a radio job to a beauty recognized as the Italian most beautiful girl might be a bit of a bad joke, less
cruel but on the same page as what grimly
did Cinderella’s stepsisters and stepmother,
hiding her beauty in the attic when the Prince’s delegate came by.
But no.
Talking with Cristina Chiabotto, Miss Italy
2004 even if this label is, by now, reductive
to draw her, she affirms that the work experience in Kiss Kiss Radio every morning
perfectly fits her and it is exactly where she
wants to express herself now, incredibly
thankful for the life that has given her a dream.
There is no forcing on her positivity, no
doubt on the energy that she carries together with her words.
You are living an important experience as
radio speaker in the program “Pronto chi
parla?”(“Hello, who’s talking?” ed). What
are you learning from this experience, so
different from the TV that saw you bloom?
“Radio is a container without any filter and
our show is live. I have a more hyper approach to the everyday work experience,
a thrilling feeling. Everything is more immediate compared to television: zero contents
purifier, no wall separating you from the
audience. What I really love about radio is
that it allows you to express what you really
are: you cannot lie. It is a context where,
on the long-term, you appreciate more the
simplicity and instinct and it is a less insincere space. A lot of people working on TV
choose you because of your beauty or because of a script, radio is simply something
«Io non ho ansia di apparire..
sono una persona molto fortunata
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PHOTO: DARIO PLOZZER - Gioielli: Byblos by Osa Gioielli
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Il programma lo conduce insieme a Joe
Violanti. Come si trova a lavorare al suo
fianco?
“Sono sempre stata una grande fan di Joe
Violanti. Quando andavo a scuola, lui e il
suo programma erano una compagnia importante: lo ascoltavo sempre. La proposta
di lavoro è arrivata proprio da lui, per cui
per me è stata tanto inaspettata quanto
davvero incredibile ed emozionante. Lavoriamo molto bene insieme e credo che si
senta questa bella sinergia. Abbiamo età
diverse che compensano: da una parte
la sua esperienza, dall’altra la mia spontaneità. In principio la sua idea era quella di
avere una partner femminile al fianco ogni
mese diversa, poi invece ci siamo trovati
bene ed eccoci qui: siamo diventati una
squadra”.
Effettivamente in radio non manca proprio
di percepirla questa sua naturalezza, che
quasi fa specie pensando di dover slegare
ad una Miss la sua missione di bellezza.
“Io non ho ansia di apparire. Sono una persona molto fortunata, non lo dimentico mai
e partecipo a tante occasioni dove l’immagine ha la sua importanza, certo. Ma ho
else. I don’t want to start a controversy, it’s
not my intention. I am very grateful to the
television world and to the experiences
that it allowed me to do”.
You host the program with Joe Violanti. How
do you feel about working with him?
“I have always been a big Joe Violanti’s
fan. When I went to school, he and his program were an important company: I used
to listen to it all the time. The work proposal came right from him, this is why for me it
was so unexpected as well as really incredible and exciting. We work very well together and I think that this beautiful synergy is
felt. We have different ages compensating
each other: on one side his experience, on
the other side my spontaneity. At the beginning his idea was to have a different
female host partner every month, but then
we enjoyed it and here we are: we are a
team”.
In fact on the radio we can really feel your
freshness, and it’s pretty odd thinking about
untying a Miss from her beauty mission.
“I have no anxiety of appearing. I am a
very lucky person, I don’t ever forget it and
I participate at a lot of situations in which
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la fortuna di non aver mai dovuto fare le
cose per forza. Tutti i lavori televisivi importanti (Festivalbar, Ballando con le Stelle, Le
Iene, Scherzi a Parte, solo per citarne alcuni ndr) mi sono arrivati, non li ho cercati e
continuo a non cercare il modo per esserci
a tutti i costi. Sono anche convinta che le
cose non avvengano mai per caso; incontri quelli che hai sognato o vissuto in un’altra dimensione”.
Dà un’immagine di lei molto rassicurante e
serena. Mi sbaglio?
“Sto bene con me stessa e mi fa piacere
che questo mio aspetto venga fuori. Ho
uno spirito di grande apertura ed entusiasmo verso il mondo e sono una persona
curiosa”.
Ci racconta una sua giornata tipo?
“Sono presissima sin dalle prime ore del giorno. La mia sveglia suona alle cinque e trenta del mattino tutti i giorni dall’anno scorso.
Non è facile abituarsi ad un ritmo così impegnativo perché ti ribalta letteralmente lo
stile vita e il metabolismo. Inizio in radio alle
sette e finisco alle dieci. Ho impegni diversi,
come l’intervista di oggi e il servizio fotografico di ieri. Nel mio tempo libero c’è tanto in
tutto. Amo molto ascoltare musica, faccio
shopping, mangio nei fast food, mantengo le mie relazioni amicali e familiari a cui
tengo molto. Faccio cose molto normali.
Nelle mie cose mi accompagna sempre la
musica, anche dopo e nonostante le ore in
radio, perché la musica è colonna sonora
della mia vita”.
Cosa c’è nella sua playlist musicale?
“Ascolto tanta musica italiana leggera: da
Eros Ramazzotti a Tiziano Ferro come anche Jovanotti.
Amo molto ascoltare le novità discografiche, il mondo della radio anche in questo
devo dire che mi sta aiutando e completando tanto. Di internazionale non mancano mai Robbie Williams e Rihanna.
Anche nella mia sveglia ogni giorno c’è
musica. Non riesco ad immaginarmi uno
squillo anonimo che dia inizio alla mia giornata. E amo cambiare: ogni giorno mi sveglio con un brano diverso. Questa mattina
il mio risveglio è arrivato con un brano di
Zucchero”.
Cosa le piacerebbe fare?
“Mi piacerebbe scrivere un libro. Un racconto dove l’effetto sta in quello in cui riesco a dare. Potrei raccontare la mia storia
di ragazza semplice e del sogno che la vita
mi ha regalato, un destino speciale”.
image has its importance, of course. But I
am lucky enough to have never had to be
forced to do anything. All the important television works (Festivalbar, Dancing with the
Stars, Le Iene, Scherzi a Parte, just to name
a few ed) came to me, I didn’t search for
them and I keep on not trying to be there
at all costs. I am also convinced that things
never happen by chance; you meet who
you dreamed about or lived in another dimension”.
You have a very reassuring and serene
image. Am I wrong?
“I feel good with myself and I’m glad that
this side of me comes out. I have a spirit of
big openness and enthusiasm towards the
world and I’m a curious person”.
Can you tell us something about your typical day?
“I am very busy since the first hours of the
day. I wake up every morning at five-thirty
in the morning since last year. It’s not easy
to get used to such a demanding pace
because it literally overturn your lifestyle
and metabolism. I start the radio at seven
o’clock and I finish at ten a.m.. I have several appointments, like today’s interview and
yesterday’s photo-shoot. In my free time
there is a lot in everything. I love to listen
to music, to do some shopping, I eat in the
fast food, I take care of the relationship with
my friends and family, which are very important to me. I do very normal stuff. In my
things there is always music with me, even
after and in spite of all the hours in radio,
because music is the soundtrack of my life.
What’s in your playlist?
“I listen to a lot of Italian pop music: from
Eros Ramazzotti to Tiziano Ferro, but also Jovanotti. I really love to listen to new music
releases, and the radio world is helping me
and completing me a lot, I have to admit it.
Of international I always listen to Robbie Williams and Rihanna. Also in my alarm clock
there is music every day. I cannot imagine
an anonymous sound to start my day with.
And I love to change: every day I wake up
with a different track. This morning I woke
up to the sound of Zucchero”.
What would you like to do?
“I would like to write a book. A story where the effect is in what I am able to give.
I could tell my story of being a simple girl
and the dream that life gave me, a special
destiny”.
“
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Saluti da..
SALUTI DA...
“ D’
accordo, le cartoline non sono
Rolex. Sono tante, a milioni e
capire qual è il suo valore è
davvero complicato. Ma non sottovalutate
il solaio delle case di campagna dei nonni
o le cantine. Se lo fate siate consapevoli
che lì, dentro quegli scatoloni dimenticati
da un paio di generazioni almeno, ci potrebbero essere tesori. Che potrebbero far
di voi dei collezionisti di primo piano., E se
non vi importa la gloria pensate che alcune di quelle immagini potrebbero riempirvi
le tasche.
Ventimila collezionisti di cartoline in Italia,
età media cinquant’anni. Il mondo di chi
raccoglie, cataloga e stabilisce il valore
delle cartoline è quello più agée che esista. E il perché è presto detto: quelle vedute panoramiche con i saluti vergati sul retro
sono quasi oggetti d’antan, così antichi
che vostro figlio smantettone su internet,
forse, in vita sua ne ha mandate ai nonni
appena un paio, e quando ancora andava in colonia con i ragazzi dell’oratorio, tra
gli 8 e gli undici anni. Poi ha iniziato a spedire mms, videomessaggi, twitterate e tutto il
resto. E le cartoline le ha dimenticate.
E dire che se, adesso, avesse tra le mani una
bella immagine un po’ sbiaditella della Legione italiana SS, quel reparto della Repubblica di Salò addestrato nella Germania
hitleriana, e realizzata da quel disegnatore,
illustratore e artista che è Gino Boccasile
capirebbe anche lui che sta stringendo un
pezzo di storia. Storia vera, misconosciuta
ai più, e celebrata all’epoca con qualche
centinaio di cartoline che quei soldati spedivano – spesso non affrancate - alle famiglie: “Cara mamma io qui sto bene. Il vitto
è ottimo e abbondante e mi mancare
voi tutti...”. No, attenzione, questo non è questione di fede
politica, questo è collezionismo. E una
cartolina così
vale tra i 2 e
i 5 mila euro.
E se vi sembra-
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Poletto
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ti
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co
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no pochi sappiate che c’è gente che ne
possiede sei o sette. E in circolazione ce ne
sono ancora un bel po’. Ma vai a sapere in
quale solaio sono a prendere polvere.
Ecco qui: le cartoline sono pezzi di storia
del Paese, sono istantanee di un’Italia che
è cambiata e che cambia ancora. Raccontano l’evoluzione del costume, dello
stile, della società e delle città stesse. Certo, il mare di Cesenatico è sempre lo stesso.
Specie se fotografato senza nessuno che
prende il sole. E lo stesso dicasi per piazza
San Carlo a Torino è rimasta identica a se
stessa, in fatto di chiese portici e finestre.
Ecco le cartoline statiche, immobili, per i
collezionisti sono poco ambite. Valgono
qualche euro. Ma niente di che. Tutto cambia, se si racconta un’altra storia, se le immagini di quei cartoncini sono “animate”,
ovvero contengono figure vestite come
allora. Che si muovono come allora, che
raccontano quel pezzo di città che non
c’è più. Cioè, quella gente, quel modo di
muoversi e vivere cancellato dalle mode e
dal tempo. Pensate alla cartolina dei ven-
ditori di maccheroni, a Napoli è molto ambita. E che chi la possiede , al di là del valore economico (qualche centinaio di euro),
non se ne separerebbe mai. Perché quei
commercianti, che con le mani servivano
una razione di pasta, non esistono più.
Ma il valore delle cartoline? Stimarlo, con
certezza, è impossibile. Molto dipende dallo stato di conservazione. Moltissimo dal
fatto se sono, o meno, affrancate. Molto
da chi le firma. I prezzi? Una cartolina ben
conservata, Anni ’30 o ’40 può valere anche 200 o 300 euro. Può. Ovvio. E se poi si
ha la fortuna di trovare le cartoline d’inizio
secolo quelle in cui si potevano scrivere per
2 centesimi 5 parole, beh, fate attenzione all’affrancatura. Sotto quei francobolli,
spesso, ci sono lettere intere, centinaia di
parole scritte fitte-fitte. Quando la cartolina
arrivava a casa, il francobollo veniva tolto
con il vapore. E appariva la lettera vera.
Storie d’amore, questioni politiche, tragedie famigliari. Lì sotto c’era il mondo vero.
Oggi quelle immagini postabili sono un tesoro. Per collezionisti. Il valore? Da qualche
centinaio di euro in su.
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The magic of our face
La magia del nostro volto
“I
l volto è la parte del corpo presentata apertamente al mondo. È anche la prima parte che
si esamina quando si guarda un’altra
persona… la parola “volto” viene usata
anche per indicare l’immagine di una
persona, quando si collega il concetto
di viso all’ego, poiché l’ego, in una delle sue funzioni, è interessato all’immagine proiettata della persona. Il nostro
volto è la maschera che presentiamo
al mondo e perciò rivela molti dei nostri
sentimenti interiori. Io credo che oltre a
plasmare i nostri volti in conseguenza di
ciò che siamo realmente e di ciò che
proviamo, li modelliamo anche in conseguenza di ciò che fingiamo di essere e fingiamo di sentire. In presenza di
un conflitto tra la nostra vera natura e
quella simulata, spesso si rivela una tensione a carico dei muscoli facciali. Proviamo a pensare a ciò che facciamo
con il nostro volto quando siamo in presenza di qualcuno che detestiamo, ma
ci comportiamo come se lo trovassimo
T
he face is the body part openly
exposed to the world. It is also the
first part that we examine when
we look to another person… the word
“face” is used also to indicate the image of
a person, when the concept of face is connected to the ego, because the ego, in
one of its functions, is interested to the image cast by the person. Our face is the mask
that we present to the world, so it reveals
many of our inner feelings. I believe that
other than shaping our faces consequently to what we really are and really feel, we
shape them also in consequence of what
we pretend to be and to feel. When a conflict happens between our true nature and
our simulated nature, often a tension on facial muscles is revealed. Try to think about
what we do with our face when we are in
presence of someone we hate, but we behave as if we are able to find him likable; in
such situation, our face will show a plastic
smile and a tense attention, while inside of
us we will grumble and mumble. In this kind
of behavior, a certain amount of tension is
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rpetta
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simpatico; in una situazione del genere,
il nostro viso sfoggerà un sorriso plastico e un attenzione tesa, mentre dentro
di noi borbotteremo e brontoleremo.
In questo tipo di comportamento, una
quantità di tensione si accumula rapidamente in tutti i muscoli del viso e del
collo.
LA FRONTE
I muscoli della regione delle sopracciglia e della fronte vengono usati in congiunzione con quasi tutti i movimenti
del volto e di conseguenza tendono
a mostrare tutti i sentimenti ed i movimenti cronici che esprimiamo per mezzo della faccia. Questi muscoli possono
facilmente subire un’eccessiva tensione, diventando corazzati e tesi.
IL COLLO
La tensione nel collo può essere solitamente causata da una situazione in cui
un individuo ha assunto responsabilità superiori a quelle che è in grado si
addossarsi tranquillamente. Questo so-
rapidly accumulated in all the muscles of
the face and the neck.
THE FOREHEAD
The muscles of the forehead and eyebrows
region are use together with all the movements of the face and consequently they
tend to show all the feelings and the chronic movements that we express through
the face. These muscles can easily suffer
from excessive stress, becoming hardened
and tensed.
THE NECK
The tension in the neck can be usually caused by a situation in which a person took
over the responsibilities superior to what he
is able to usually manage. This overload is
felt loud and clear as pain; tension becomes a chronic attitude and at this point our
once flexible neck, becomes rigid, limiting
its movement. Rising above the shoulders
and the back, the neck works as a pedestal on which places the head. The shape
and position of the pedestal, influenced by
the kind of emotions animating the related
muscles, they indicate the chronic attitude
with which and individual faces the world.
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vraccarico si registra forte e chiaro sotto forma di dolore; la tensione diviene
un atteggiamento cronico e a questo
punto il nostro collo un tempo flessibile,
diviene rigido, limitando così il suo movimento. Innalzandosi sopra le spalle ed
il dorso, il collo funge anche da piedestallo su cui poggia la testa. La forma e
la posizione del piedestallo, influenzata
dal tipo di emozioni che animano i muscoli relati, indicano l’atteggiamento
cronico con
cui un individuo affronta il mondo.
I colli lunghi
ed eleganti
riflettono atteggiamenti
fieri e solidi
colli
taurini indicano
un
atteggiamento
chiuso
ed
a g g re s s i v o
nei confronti delle esigenze della
vita.
IL SEGMENTO ORALE: GOLA-MENTOMASCELLA
Questa regione è responsabile di una
vasta gamma di azioni espressive,
come parlare, piangere, ridere, mordere, sorridere, accigliarsi, mangiare, urlare e inghiottire.
Secondo William Shultz: in generale, i
muscoli della gola si afferrano alla paura di espressione… il respiro è trattenuto
dalla gola contratta. Il bambino che
vorrebbe gridare contro i genitori, ma
non può trattiene il grido in gola, e la
sua voce è forzata o troppo sommessa.
The long and elegant necks reflect a proud
and solid attitude, thick necks indicate a
closed and aggressive attitude towards
what life demands.
THE ORAL SEGMENT: THROAT-CHIN-JAW
This region is responsible of a varied range
of expressive actions, such as speaking,
crying, laughing, biting, smiling, scowling,
eating, screaming and swallowing. According to William Shultz: in
general, the
throat
muscles grab to
the fear of
expression…
the breath is
held by the
contracted
throat.
The
baby
who
would want
to
scream
against
his
parents, but
that
cannot,
holds
the scream
in his throat, and his voice is forced or too
soft. The end of the jaw is often the place
where the tears are held, stopping prematurely the crying… the jaw muscle, called
MASSETER, often holds back lots of rage;
the dental problems caused by excessive
gnashing of the teeth can be caused by
repressed anger. The position of the lower
jaw is determined by the tension of the
masseter. That means that if a child is unable to respond with the same mood to his
parents, he will tend to hold his jaw muscle,
pulling it back. The inward jaw (protrusion
Fitness per il viso: 5 magici movimenti
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Il nostro volto è la maschera che presentiamo
al mondo e perciò rivela..
Il fondo della mascella è spesso il luogo
dove vengono trattenute le lacrime,
arrestando prematuramente il pianto…
il muscolo della mascella, chiamato
MASSETERE, spesso ritiene molta collera;
i problemi dentali causati dall’eccessivo digrignare dei denti si possono spesso far risalire all’ira repressa. La posizione
della mascella inferiore è determinata
soprattutto dalla tensione del massetere. Ciò significa che se un bambino è
incapace di rispondere a tono ai genitori tenderà a trattenere il muscolo
della mascella, tirandola all’indietro.
La mascella rientrante (sporgenza della mandibola superiore) solitamente rispecchia tristezza o collera trattenuta,
ostacolando nell’individuo la capacità
di esprimere oralmente le sue emozioni.
La persona tenderà ad avere molte difficoltà a parlare nei gruppi a difendersi
e ad esprimersi. La sporgenza in avanti della mascella invece rispecchia un
atteggiamento di sfida; l’individuo in
questo caso ha un modo estremamente determinato di essere al mondo.
ATTORI E POLITICI LO STANNO GIÀ FACENDO! CHE COSA?
La fitness per il viso, semplici movimenti
che effettuati con costanza e regolarità, migliorano e mantengono l’elasticità, lucidità e la tonicità della pelle del
nostro viso. Un impegno di 10/15 minuti
al giorno per un minimo di 30 giorni può
darci risultati stupefacenti.
of the upper jaw) usually reflects sadness or
repressed anger, preventing in the individual to develop the capacity of expressing
orally his emotions. The person will tend to
have lots of difficulties to speak in groups,
to defend and express himself. Instead the
forward jaw reflects a challenging attitude;
the person in this case has an extremely determined way of being alive.
ACTORS AND POLITICIANS ARE ALREADY
DOING IT! WHAT?
Fitness for the face, simple movements
that done with perseverance and regularity, can improve and keep elasticity, clarity and tonicity of the skin on our face. A
commitment of 10/15 minutes per day for
a minimum of 30 days can give us incredible results.
FIVE PRODIGIOUS MOVEMENTS
NECK
• Keeping the head still push down the
corner of the mouth.
• Feel the tension in the neck and chin muscles for 5 seconds.
• Relax your mouth.
• Repeat 10 times.
FOREHEAD/EYELIDS
•
Frown while knitting your brows. Count
up to 10.
• Relax your face.
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CINQUE MAGICI MOVIMENTI
•
Raise your eyebrows and open wide
your eyes.
• Repeat everything 10 times.
COLLO
• Mantenendo ferma la testa spingete in giù gli angoli della bocca.
• Sentite la tensione dei muscoli del
mento e del collo per 5 secondi.
• Rilassate la bocca.
• Ripetere 10 volte.
EYES
• Keep the head firm, roll your eyes
clockwise 5 times.
• Look up and down 5 times.
• Look from the right, to the left and diagonally for 5 times.
• To relax your eyes quickly whip the lashes
of one eye, keeping the other open. Count
up to 30 and then repeat with the other
eye.
FRONTE/PALPEBRE
• Corrugare la fronte, aggrottando le
sopracciglia. Contare fino a 10.
• Rilassate il viso.
• Alzate le sopracciglia spalancando
gli occhi.
• Ripetere il tutto 10 volte.
LIPS
• Wrinkle your lips and push them forward
as if you wanted to give a big kiss to someone.
• Keep the position for 5 seconds.
• Relax your mouth.
OCCHI
• Tenendo la testa ben ferma, ruotare
lo sguardo in senso orario 5 volte.
• Spostate lo sguardo dall’alto verso il
basso 5 volte.
• Spostate lo sguardo da destra a sinistra e in diagonale per 5 volte.
• Per rilassare gli occhi sbattete velocemente le ciglia di un occhio, tenendo l’altro aperto. Contate fino a 30 e
poi ripete con l’altro occhio.
•
Put your fingers against you lips slightly
opposing resistance and try to smile.
• Repeat the series 10 times.
CHEEKBONES
• With your lips make a wide open “O”
and right after a wide “A”. Repeat 10 times.
• Suck in your cheeks keeping this position
for 20 seconds.
• Relax your face.
“
LABBRA
• Raggrinzate le labbra e spingetele in
avanti come se voleste dare un bacio
grande a qualcuno.
• Mantenere la posizione per 5 secondi
• Rilassate la bocca.
• Appoggiate le dita contro le labbra
opponendo leggermente la resistenza
e provate a sorridere.
• Ripetere il ciclo 10 volte.
. .molti dei nostri
sentimenti interiori.
ZIGOMI
• Fate con le labbra una vocale “o”
molto aperta e subito dopo fare una
ampia “a”. Ripetere 10 volte.
• Risucchiate le guance, tenendo
questa posizione per 20 secondi.
• Rilassate la faccia.
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Wedding dress and barefoot
In bianco e a piedi nudi
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l giorno delle nozze? Spesso è la realizzazione di un sogno e allora perché
non vivere questo sogno in un luogo
incantato dal fascino intramontabile? Una
splendida spiaggia bianca dell’isola di Mauritius o delle Seychelles dove pronunciare il
fatidico “sì” a piedi nudi sulla sabbia oppure
su un paradisiaco atollo maldiviano o immersi nei profumi delle mille orchidee thailandesi
o ammirando i tramonti polinesiani. Realizzare tutto questo è più facile di quanto si possa
pensare. Basta preparare i documenti e cominciare a sognare perché sposarsi in un luogo fuori dall’Italia è meno costoso di quanto
si possa pensare. Le Maldive arcipelago di
isole incantate, anticamera del paradiso,
luogo magico dove è possibile fermare il
tempo e trasformare i sogni in realtà è una
delle destinazioni più rinomate per le fughe
romantiche e per chi ha sempre sognato di
pronunciare il “sì” in modo unico, speciale e
indimenticabile. Scambiarsi le promesse matrimoniali in un’isola tropicale, circondati dal
mare turchese, da distese di spiagge bianca e soffice, da una natura incontaminata
in resort esclusivi e romantici regalerà ricordi
unici da custodire. Nel caso si decidesse di
pronunciare la promessa di matrimonio o il
T
he wedding day? Often it is the
realization of a dream and so why
not living this dream in an enchanted place with timeless charm? A wonderful
white beach from the Mauritius island or from
the Seychelles where to pronounce the fateful “yes” barefoot on the sand or on a heavenly Maldivian atoll or surrounded by the
scent of the thousand Thai orchids or admiring the Polynesian sunsets. Realizing all this is
easier than you might think. You just have to
prepare the documents and start dreaming
because getting married in a place outside Italy is less expensive of how you might
imagine. The Maldives, archipelago of enchanted islands, antechamber of paradise,
magic place where it is possible to stop the
time and transform dreams into reality is one
of the most famous destinations for romantic break and for who has always dreamt of
pronouncing the “yes” in a unique, special
and unforgettable way. Exchanging marriage vows in a tropical island, surrounded by
turquoise sea, by expanse of soft white sand,
by uncontaminated nature in exclusive and
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pronunciare
il fatidico “sì”..
matrimonio stesso c’è da tenere presente
che si tratta solo di una cerimonia folkloristica senza alcun valore civile in Italia per cui
tornati nel proprio paese bisognerà celebrare interamente il rito. La cerimonia viene officiata dalla personalità più anziana dell’isola
e impiega di norma una giornata intera. Al
costo di 2600 euro il pacchetto include un
wedding planner sul luogo, un massaggio
per la coppia, 30 minuti di lezione di yoga o
di meditazione, decorazione del luogo dove
avverrà il rito e un cocktail pre-cerimonia per
gli sposi. Durante la cerimonia, invece, sono
previsti il byggy decorato per il matrimonio,
il bouquet di fiori freschi, l’intrattenimento e
le fotografie. Infine champagne, torta nuziale, foto della coppia intorno all’isola, cena
romantica in un luogo esclusivo dell’isola,
bagno floreale, certificato di matrimonio,
album fotografico. E perché anche il giorno
successivo sia indimenticabile una colazione nel bungalow e un cocktail mimosa. Alcune isole, poi, offrono anche la possibilità
con una spesa di 1850 euro di celebrare le
proprie nozze nella vivace e colorata vita
sottomarina con i pesci di ogni specie come
silenziosi testimoni. Per chi desidera un matrimonio valido anche in Italia il paradiso delle
isole polinesiane è la scelta giusta. L’importante è non volersi sposare di domenica o
nei giorni festivi perché è impossibile. Il matrimonio deve necessariamente essere celebrato in municipio, poi gli sposi possono scegliere di coronare il loro sogno circondati da
parenti e amici secondo le tradizioni e i rituali
locali. Una classica cerimonia a Bora Bora?
Costa solo 970 euro. Poi tocca alla coppia
scegliere tra le molte opportunità di cerimonie in stile polinesiano con una spesa che va
dai quasi 500 ai 9mila euro. Inclusi ci saranno le danze tradizionali e il “tifafai” il rituale
tradizionale che prevede di avvolgere gli
sposi nello stesso telo. Chi ha sognato di dire
sì a piedi nudi sulla spiaggia potrebbe optare per l’isola di Mahè alle Seychelles. Dove i
matrimoni vengono celebrati sulla spiaggia
romantic resorts will donate unique memories to keep. Just in case you might decide
to pronounce the marriage promise or the
wedding itself you have to keep in mind that
it is just a folkloristic ceremony without any civil value in Italy, so once you are back in your
country you have to celebrate the marriage
entirely. The ceremony is officiated by the oldest person in the island and it usually takes
the whole day. At the price of 2600 euros, the
package includes a wedding planner right
on the place, a massage for the couple, a
30 minutes yoga or meditation lesson, decoration of the place where the ceremony will
be officiated and a pre-wedding cocktail for
the newlyweds. The ceremony is provided
with the decorated byggy for the wedding,
the fresh flowers bouquet, the entertainment
and pictures. In the end champagne, wedding cake, picture of the couple all around
the island, romantic dinner in an exclusive
place of the island, floral bath, wedding certificate, photo album. And to make the next
day also unforgettable one breakfast inside
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. .a piedi nudi
sulla sabbia
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the bungalow and a mimosa cocktail.
Other islands, then, offer the chance with an
expense of 1850 euro to celebrate your wedding inside the lively and colored submarine
life with fish for every species in the role of silent witnesses. For those wanting a wedding
valid in Italy too, the Polynesian paradise is
the right choice. The important is not wanting
to get married on a Sunday or during nonworking days because it is impossible. The
wedding must necessarily be celebrated
in the town hall, then the newlyweds can
choose to fulfill their dream surrounded by
relatives and friends along with local traditions and rituals. A classic ceremony in Bora
Bora? It costs just 970 euros. Then it’s up to the
couple to choose among the several ceremonial opportunities in complete Polynesian
style with a cost that goes from around 500
to 9 thousand euros. Traditional dances are
included and also the “tifafai” the traditional
ritual during which the couple is wrapped in
the same cloth. Who dreamed of saying “I
do” barefoot on the beach can choose the
Mahè island at Seychelles. Where the weddings are celebrated on the beach with
preparation for the occasion. A very trendy
wedding is at the Mauritius, always considered as a paradise. Among the most requested ceremonies those in typical Mauritian
clothes, very close to the Indian folklore and
culture: for women a wide choice of saris,
jewelry and decorations with henna, flowers
and perfumes. For the man the typical trousers dhoti and the kurta. To these traditional
heavens are added other non-less fascinating places like Sri Lanka, South Africa, Dubai,
Mexico and the classical Las Vegas, today a
little down among the preferences.
con allestimento per l’occasione. Molto in
anche il matrimonio alle Mauritius da sempre
considerato un paradiso. Tra le cerimonie
più richieste quelle in abiti tipici mauriziani,
molto vicini al folklore e alla cultura indiana:
per le donne un’ampia scelta di sari, monili
e decorazioni con henné, fiori e profumi. Per
l’uomo i classici pantaloni dhoti e la kurta. A
questi tradizionali paradisi si aggiungono altre località non meno affascinanti come lo
Sri Lanka, il Sudafrica, Dubai, il Messico e la
tradizionale Las Vegas oggi per la verità un
po’ in discesa tra le preferenze.
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Distinguersi?
Sì può con il vintage
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Distinguish yourself?
It is possible with vintage.
ercare una nuova opportunità
di lavoro, investire in un mercato che possa essere considerato
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ooking for a new job opportunity,
investing in a market that could be
considered prosperous and able to
offer economic growth opportunities is not
so easy in these times. But it would be enough just to look around, analyze the trends,
the tastes and the tendencies of the mo-
crescita economica non è molto semplice
di questi tempi. Ma basterebbe guardarsi
intorno, analizzare le tendenze, i gusti e le
mode del momento per capire che c’è ancora qualche ambito vergine su cui vale la
pena investire. E a volte non è neppure necessario essere in possesso di parecchi soldi. Basta un piccolo gruzzoletto, la voglia di
on which it is worth to invest. And sometimes is not even necessary to possess a lot
of money. You just need a bit of money, the
will to challenge yourself and confront the
headwinds. Of what market are we talking
about? Simple, the vintage market. Yes, because vintage is not a trend, it is a lifestyle.
And being like that it needs a quite wide
consumer base, on which is easy to breach
in. Furthermore there are always more enthusiasts of those objects and clothes considered as retro that, to become a proud holder of the name “vintage” at the moment
of the purchase, have to be passed at least twenty years. The vintage sale is not just
about clothing – that remains the core business of vintage shops and it is different from
Di quale mercato stiamo parlando? Semplice, del vintage. Già perché il vintage non
è una moda, il vintage è uno stile di vita. E
come tale ha un bacino di utenti piuttosto
ampio sul quale è facile fare breccia. Del
resto sono sempre di più gli appassionati di
quegli oggetti e indumenti considerati retrò che, per fregiarsi del nome “vintage” al
momento del riacquisto, devono risalire ad
almeno vent’anni prima. La vendita vintage non è solo abbigliamento – che resta il
core business dei negozi vintage e si distingue dall’usato per le caratteristiche di irriproducibilità - ma anche accessori, oggettistica, complementi d’arredo come dischi,
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the second-hand market for its characteristics of irreproducibility – but also accessories, objects, furnishings such as records, lamps, guitars containing in their craftsmanship
all the charm of an era. Starting a vintage
shops requires a not so high investment and
the mark-up on products of particular value
can be considerable, also in the case of the
vintage wholesale. To widen the offer it is
possible to think of selling also the so-called
“fake vintage” products, realized in our era,
but inspired, imitating or copying with precision the models from the past. Fake vintage
allows to apply price politics particularly interesting, most of all for passionate people
without the resources to buy authentic vintage. This market field is expanding and is
going to be always less exclusive, creating
new – although antique – business opportunities. The vintage franchising is revealing
as a lucrative choice. And if someone prefers it, it is always possible to sell online. The
specific websites about vintage proliferates,
offers and proposals that can be found on
the internet make this market rich and interesting. Bargains are at hand, both for the
sellers and the buyers. Without forgetting the
fairs and exhibitions dedicated to objects
and vintage clothing that are multiplying all
over Italy, bringing enthusiasts and curious
from all over Europe. Yes, because the vintage phenomenon
is not just Italian, but gathers
followers also all over the Old
Country where the memory
of the 50’s and the 60’s is a
recollect from which is difficult to distance.
lampade, chitarre che racchiudono nella
loro fattura tutta la suggestione di un’epoca. Avviare un negozio vintage richiede un
investimento non elevato e i ricarichi sulla
merce di particolare pregio possono essere
considerevoli, anche nel caso dell’ingrosso
vintage. Per ampliare la propria offerta si
può pensare di vendere anche i prodotti
chiamati “falso vintage”, realizzati nella nostra epoca, ma che traggono ispirazione,
imitano o copiano con precisione modelli
del passato. Il falso vintage permette di applicare politiche di prezzo particolarmente interessanti, soprattutto per coloro che
sono appassionati ma non hanno le risorse
per acquistare il vintage autentico. Questo
settore di mercato è in espansione e va facendosi via via meno esclusivo, creando
nuove, anche se antiche, opportunità di
business. Il franchising vintage si rivela solitamente una scelta proficua. E se qualcuno
preferisce resta sempre la scelta di vendere on line. I siti dedicati al vintage prolificano, le offerte e le proposte che si possono
trovare su Internet rendono questo mercato ricco ed interessante. Gli affari sono a
portata di mano, sia per chi vende sia per
chi acquista. Senza dimenticare, poi, le fiere e le esposizioni dedicate agli oggetti e
all’abbigliamento vintage che ormai si moltiplicano in tutta Italia richiamando appassionati e curiosi da tutta Europa. Sì perché il
fenomeno vintage non è solo italiano, ma
raccoglie discepoli anche nel
resto del vecchio continente
dove il ricordo degli
anni
Cinquanta e Sessanta
è
un amarcord dal
quale è difficile
prendere le distanze.
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ARIETE
toro
gemelli
Cambiamenti in vista nelle finanze:
Mercurio e Venere nel corso dei
mesi estivi raggiungono il II campo. Cresce l’inclinazione all’investimento sicuro, il settore immobiliare acquista nuova attrattiva ai
tuoi occhi. Marte nel Leone è lo
sponsor d’incursioni spericolate in
Borsa: è preferibile, prima di seguirne i consigli, verificarne l’effettiva redditività.
Venere è nel segno da luglio, Mercurio da agosto: puoi aspettarti
vantaggi nella firma di contratti
redditizi per la tua azienda, buone
notizie dai listini di Borsa. Il settore
immobiliare è quello che ha maggiori attrattive ai tuoi occhi, ma
buoni risultati puoi ottenerli anche
nel settore della comunicazione,
dei trasporti, dell’editoria.
Le finanze non mostrano grande
salute: con Giove contrario raggiungere gli obiettivi prescelti negli
affari è impresa molto complicata.
La prima parte della dell’estate è
la più propizia, per quanto riguarda i viaggi, le trattative commerciali, la crescita del fatturato della tua attività. Marte è lo sponsor
d’incursioni in Borsa spericolate,
ma di dubbia efficacia..
bilancia
scorpione
sagittario
L’affollamento del tuo VII campo
è elevato sino a metà estate: se
devi cercare un accordo con i
soci, un finanziamento in Banca, è
meglio muoverti negli ultimi giorni.
Non mancano gli incidenti di percorso, ma grazie al tuo fiuto degli
affari, puoi superarli senza troppi
danni. Giove è lo sponsor d’investimenti oculati nel settore immobiliare
La situazione degli affari è in movimento: non stupirti se, durante
l’estate, incontri più intoppi del
previsto sul tuo cammino. Giove e
Urano nei Pesci esaltano la voglia
d’innovazione, il desiderio d’andare oltre certi luoghi comuni sul
tuo conto. Le finanze non segnano il passo, nonostante qualche
decisione presa sin troppo a cuor
leggero.
L’affollamento del V campo favorisce gli investimenti di breve periodo, le incursioni in Borsa: l’industria
dello spettacolo, dell’intrattenimento è la più attraente ai tuoi
occhi. Marte gioca a tuo favore:
nella partita dell’audacia non c’è
storia, puoi vincerla a mani basse.
A volte esageri con l’intraprendenza: Giove ti sconsiglia gli acquisti immobiliari.
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by Paola Volpe
cancro
leone
vergine
Giove incoraggia il successo negli affari, la riuscita delle attività
d’import export, il progresso delle
finanze. Il settore immobiliare attira
gli investimenti di maggiore rilievo:
aspetta l’ultima parte dell’estate,
se è possibile, per renderli operativi. Venere da luglio è nel Toro: in
Borsa puoi puntare sui titoli della
moda, dello stile, del lusso.
Le finanze viaggiano a corrente alternata, seguendo l’onda del tuo
istinto: Marte nel segno è lo sponsor d’investimenti audaci, Nettuno in Acquario, segnala che certi
progetti sono privi di sostanza, di
realismo. La prima metà dell’estate è la più indicata per analizzare
a fondo la situazione economica,
per approfittare di qualche buona
opportunità in Borsa
Il clima intorno ai tuoi progetti sta
per cambiare: dopo un incerto
avvio di inizio primavera, puoi ritrovare la lucidità, la forza d’animo
necessaria per chiudere in modo
brillante le trattative in agenda.
Mercurio e Venere nel Toro possono ribaltare la situazione: in Borsa
punta sui titoli della comunicazione, della moda, oltre che su quelli
del settore immobiliare.
capricorno
acquario
pesci
Non è che le cose ti siano andate
male ultimamente, ma da questo
momento in poi puoi solo migliorare. Venere da inizio estate è nel segno del Toro, Mercurio vi entra ad
agosto: preparati ai giochi d’artificio negli affari. Giove assicura
una certa continuità alle entrate
finanziarie: il tuo fiuto per gli affari
non è mai stato veramente in discussione.
Le finanze viaggiano a corrente
alternata: Nettuno nel segno è
indice di creatività, ma anche di
sogni a occhi aperti, di mancanza
di pragmatismo. Marte in Leone
annuncia tempi difficili per gli investimenti: l’impulsività non paga,
l’audacia è un lusso che non puoi
permetterti. Soprattutto da metà
estate in poi, quando Mercurio e
Venere remano contro.
Il vento soffia sempre più impetuoso alle tue spalle: con Giove
e Urano nel segno, talento, praticità e innovazione si sposano
alla perfezione. Può crescere la
comunicativa nei contatti con la
clientela, l’abilità nel pianificare
le mosse: Venere prima e Mercurio poi, durante l’estate, tornano
al tuo fianco. Gli affari migliori?
Nel settore della comunicazione e
della moda.
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