101 COLUMNIST D`Aurelio

Transcript

101 COLUMNIST D`Aurelio
Incentivare
RIBALTA
COVER
RUBRICHE
COLUMNIST
IN-HOUSE
STARS
Location
Architectural
Travel
DESTINAZIONI
di
NEWS
MASSIMILIANO D'A URELIO *
Chi si occupa di eventi e chi lavora nel settore turistico non può
ignorare quella che potremmo definire la “storia della tipologia
alberghiera moderna contemporanea”. Una letteratura affascinante
che ha i suoi grandi “classici” in Lapidus, Portman e Starck, le cui
opere sono disseminate per il mondo e fanno ancora oggi scuola
Hotelspedia
C
hi ha studiato storia dell’arte al liceo,
o seguito corsi privatamente, o
semplicemente seguito una guida
turistica in un viaggio organizzato, ha
sicuramente appreso nozioni tipologiche
di architettura sacra. Tutti sappiamo,
all’interno di una chiesa, individuare
il transetto, la navata e l’abside e distinguere
un’opera romanica da una gotica e ancora
da una rinascimentale. Chi opera nel settore
turistico non può sottovalutare una
conoscenza base di quella che potrebbe
essere definita “storia della tipologia
alberghiera moderna-contemporanea”.
I tre nomi, per farne un breve riassunto,
che hanno caratterizzato il “nuovo modo
di pensare gli spazi
dedicati
all'ospitalità” sono:
Morris Lapidus,
John Portman
e il sempre
contemporaneo
Philip Starck.
*Massimiliano D'Aurelio
Event & Communication
[email protected]
124
Morris Lapidus, architetto americano,
per molti non è un nome che riporta alla
mente celebri opere del calibro dei suoi
contemporanei quali Le Corbusier, Walter
Gropius e Ludwig Mies van der Rohe, che tra
l’altro condividevano con lui i fondamenti
dell’architettura moderna che sfociarono nello
“stile internazionale”, ma ha lasciato una
traccia indelebile nella storia dell’architettura
alberghiera negli hotel da lui progettati
nel sud della Florida.
Ha importato elementi quali la presenza dei
negozi all’interno della hall, creati su misura
intorno alle esigenze di una clientela
che cercava in una struttura alberghiera
un ambiente dove trascorrere l’intera
vacanza e che potesse soddisfare tutte
le necessità di un soggiorno di alto livello.
Dobbiamo a Morris Lapidus l’inserimento di
grandi scalinate marmoree che collegavano
la lobby al “piano nobile” dove trovavano
spazio la ballroom e tutti quegli spazi
che un tempo erano dedicati agli eventi
dell’alta società e oggi sono ri-pensati
per le convention o i seminari, per le sale
plenarie o per le break-out rooms. A sua
detta, le grandi scalinate dovevano rendere
un hotel sempre più simile a una opera
house, dove le signore potevano raggiungere
i propri ospiti o consorti con un’entrata
trionfale degna delle star di Hollywood.
Tra le opere che più caratterizzarono
i suo “dettami” si distinguono l’Hilton
Fountainebleau (immortalato nella pellicola
cinematografica Gold Finger-007)
o il recentemente ristrutturato
Ritz-Carlton South Beach.
Foto Mark Knight, Edel Partners
L’Hyatt Regency e, a sinistra,
il Marriott Marquis di Atlanta
Sempre di nazionalità americana, l’architetto
John Portman ha raccolto l’eredità
intellettuale di Morris Lapidus
per magistralmente evolverla nel vero
senso del termine. Si devono a Portman
gli hotel “multi-storied atrium” nei quali la
lobby rappresenta
un gigantesco
spazio che
riassume tutta la
sezione dell’edificio
e dove i corridoi
di accesso
alle camere
si trasformano
in “ballatoi” con
affaccio diretto sull’enorme corte coperta.
Il fine concettuale della scalinata marmorea
di Lapidus, con Portman, si trasforma in una
lettura più futuristica grazie all’inserimento
degli ascensori vetrati a “capsula”
che collegano i vari piani dell’edificio quasi
fossero usciti da un film del calibro di
Metropolis. Tra i vari esempi si distinguono
il Marriott Marquis di Atlanta, l’Hyatt Regency
di San Francisco e il Regent di Singapore.
Anche se in continua evoluzione creativa
e progettuale, Philippe Starck è sicuramente
una pietra miliare in quella che possiamo
riassumere con la definizione di “storia
dell’architettura alberghiera contemporanea”.
Il parigino “enfante terrible” ha concepito
un nuovo stile di progettare, il minimalismo,
destinato a rivoluzionare il concetto di spazio
nell’hôtellerie internazionale. Grazie all’intuito
di Ian Schrager, nel puntare su un architetto
che già si era distinto per creatività ed
Il Ritz-Carlton South Beach
eclettismo, con la restrutturazione del Delano,
icona alberghiera di Miami Beach, Starck
realizza un’opera che a distanza di quasi
vent’anni riesce ancora a emozionare e fare
tendenza. L’arte del togliere, sintetizzare
gli arredi o reinventarne le destinazioni d’uso
diventa il punto di forza del nuovo concetto
alberghiero del designer architetto francese,
creando nuove scenografie, nelle quali
il bianco assoluto e le rigide prospettive
trasformano le scalinate, discese dalle
aristocratiche signore pensate da Lapidus,
in una più contemporanea “runway” o “red
carpet” calpestata da star o manniquin.
Qui sotto, a destra, in sequenza ripetuta: il Marriott Marquis di Atlanta; il Ritz-Carlton
South Beach; il Delano di Miami e un esempio del design di Morris Lapidus
125