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MF
fashion
il primo quotidiano della moda e del lusso
XXVIII n. 199 - € 0,50
martedì
11 ottobre 2016
MFAnno
fashion
Direttore ed editore Paolo Panerai
11.10.16
I
IL FINALE DELLA SFILATA FENDI PRIMAVERA-ESTATE 2017
ONLINE SU MFFASHION.COM
TUTTE LE GALLERY FOTOGRAFICHE
DALLE COLLEZIONI READY TO WEAR
DONNA SPRING-SUMMER 2017
Lvmh
riprende
quota (+4%)
La moda torna
a correre
Il gruppo francese, guidato da Bernard Arnault, chiude i nove mesi con un fatturato
di 26,3 miliardi di euro, migliorando nell’ultimo quarter grazie alla ripresa dell’Asia
Bene i profumi e la cosmetica (+6%), cresce il selective retail (+5%). Stabile la
divisione fashion (+1%), che nel terzo trimestre, però, segna un +5%. Brilla Fendi
U
n recupero nel terzo trimestre e una conferma dell’intenzione di continuare a investire
sui propri brand in termini di innovazione e
di espansione geografica. Lvmh chiude i primi
nove mesi del 2016 in crescita del 4% a cambi costanti (+5% a parità di valute e di store) con ricavi per 26,3
miliardi di euro, accelerando di un punto percentuale
la progressione nell’ultimo quarter (+6% di crescita organica), grazie principalmente al recupero dell’Asia e
alla tenuta di Nord America ed Europa, Francia esclusa per via del calo del turismo legato agli attentati.
Scandagliando le singole divisioni di prodotto della società capitanata da Bernard Arnault, quello che balza
subito all’occhio è una sostanziale stabilità rispetto al semestre, con il fashion però in ripresa nel trimestre grazie
a un +5% (2,9 miliardi) e profumi e cosmetica in salita insieme agli alcolici. Nel dettaglio, moda e pelletteria
chiudono a quota 8,9 miliardi di euro, in progressione
dell’1% a cambi correnti, con una buona performance
di Louis Vuitton, legata al lancio della prima collezione di profumi e alla collezione di valigeria Horizon
realizzata in tandem dalla divisone creativa della mai-
son e Marc Newson. Ma la crescita più significativa,
da quanto si legge nella nota, sembra averla avuta la
maison Fendi, protagonista negli ultimi mesi di alcuni
momenti spettacolari tra cui la sfilata nella cornice della
Fontana di Trevi, che ha celebrato i 90 anni della griffe
(vedere MFF dell’8 luglio). Buono l’andamento di realtà come Cèline, Loewe e Kenzo, mentre Marc Jacobs
è ancora oggetto di un processo di riposizionamento. L’acquisizione delle valigie Rimowa (vedere MFF
del 5 ottobre) dovrebbe invece completarsi all’inizio
continua a pag. II
Doma, dieci anni con Farftech
Miyake, patto con United nude
Semplicemente Past, present, future. Questo il nome in codice del progetto con cui Damir Doma ha scelto di festeggiare il decimo compleanno della
sua maison, atteso nel 2017. Che è anche il nome dell’iniziativa studiata a
quattro mani dallo stilista e dalla piattaforma online Farfetch: una capsule
collection, al debutto sul portale web il prossimo 17 ottobre, che prevede la
riedizione di alcuni dei pezzi più iconici creati dallo stilista a partire dal 2007,
anno di fondazione del marchio, sia per il menswear che per il womenswear. «Semplicemente ho cercato di analizzare l’archivio scoprendo i pezzi più
iconici creati in questi dieci anni riproducendoli nei miei tessuti preferiti...
Non sono solo abiti, ma un pezzo di un’intesa storia umana», ha spiegato
Un progetto sperimentale, nel mondo delle calzature, per Issey Miyake.
Che ha dato il via a una collaborazione speciale con United nude, realtà che
fa capo all’archistar Rem D Koolhaas, per la creazione di una linea di shoes design femminili al via con la primavera-estate 2017. Il progetto è stato
battezzato Ten Sen Men (punto, linea, superficie) e comprende due modelli
di scarpe-scultura. «Ho pensato a prodotti che avessero la funzionalità quotidiana e che allo stesso tempo onorassero il piede della donna essendo un
innovativo prodotto di design», ha spiegato Yoshiyuki Miyamae, direttore
creativo della collezione donna del brand, «lavorare con Rem D Koolhaas è
stato fantastico per me e per il mio team».
II
MF fashion
Manifestazioni
segue da pag. I
del 2017. Si attesta a un +6%, invece, la
crescita di profumi e cosmetici, che hanno
realizzato 3,6 miliardi di euro di turnover,
performando sopra il mercato. Menzione
speciale va ai profumi di Christian Dior e
a quelli di Guerlain, che ha recentemente
introdotto una linea di make-up; all’interno
della categoria maquillage la più performante è stata la maison Givenchy. Orologi
e gioielli mettono a segno vendite per 2,48
miliardi (+3%), grazie alle progressioni di
Bulgari e di Tag Heuer. Positivo anche il
selective retailing, in crescita del 5% a 8,2
miliardi. E se Sephora sembra non conoscere crisi, Dfs subisce ancora il rallentamento
delle vendite in Asia, in particolar modo a
causa del calo del turismo a Hong Kong e
Macao. La speranza è che funzionino meglio le recenti aperture in Cambogia e a
Venezia, dove Dfs ha inaugurato il grande
spazio T Fondaco dei Tedeschi (vedere
LA CINA ACCENDE
I RIFLETTORI SU CHIC
E SU MILANO UNICA
Il T Fondaco di Dfs a Venezia
MFF del 30 settembre). Infine, il business
di wine & spirits chiude a +5% per 3,2 miliardi. Alla luce di questo bilancio, il gruppo
Lvmh ha confermato la sua intenzione di
continuare a investire sui propri brand per
affermare la posizione nel mercato del lusso.
E un commento più approfondito ai dati, da
parte anche dello stesso Bernard Arnault,
è atteso in occasione della conference call
di oggi pomeriggio. (riproduzione riservata)
Chiara Bottoni
LA MODA RESTA STABILE NEI NOVE MESI
Ricavi 2016 in milioni di euro per segmento di attività - Variazione % anno su anno
9 mesi
9 mesi
Variaz. 9 mesi 2016/2015
2016
2015
Correnti
Costanti
◆ Alcolici
3.281
3.129
+5%
+7%
◆ Moda e pelletteria
8.991
8.872
+1%
+2%
◆ Profumi e cosmetica
3.578
3.371
+6%
+8%
◆ Orologi e gioielleria
2.486
2.404
+3%
+4%
◆ Distribuzione selettiva
8.283
7.878
+5%
+6%
◆ Elisioni
◆ TOTALE LVMH
martedì 11 ottobre 2016
(293)
(366)
-
-
26.326
25.288
+4%
+5%
GRAFICA MF-MILANO FINANZA
Al via i due appuntamenti fieristici. Il primo
accoglierà oltre 830 marchi internazionali,
mentre il secondo porterà nell’ex Celeste
impero il meglio del made in Italy del tessile
L
e fiere dedicate a tessile, abbigliamento e accessori scaldano i motori in Cina. A
partire da oggi, infatti, a Shanghai saranno protagoniste Milano Unica e Chic, che
animeranno entrambe, fino al 13 ottobre, le location del Mu pavillon e del National
exhibition and convention center della città cinese. L’Italia sarà in primo piano grazie a Milano Unica Cina, che aprirà le porte della sua decima edizione dedicata
al tema Where Fashion Begins!, in concomitanza di Intertextile, per ospitare 75 marchi tricolore top di gamma. La kermesse alzerà il sipario sulle proposte tessile e accessori
autunno-inverno 2017/18 e sull’area tendenze rivolte ai clienti più selezionati. «Questo
appuntamento testimonia l’importanza del made in Italy e il ringraziamento va al MiSeMinistero dello sviluppo economico e all’Ice-Agenzia per la promozione all’estero
e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. È importante sottolineare che, oltre
all’uomo, siamo presenti sin dall’esordio con una proposta donna il cui comparto, oggi,
assiste alla più rapida crescita del giro di affari nel continente cinese», ha commentato
Ercole Botto Poala, presidente di Milano Unica. Chic accenderà invece i riflettori sulla
sua seconda edizione autunnale dedicata alle collezioni primavera-estate 2017 di brand
cinesi e internazionali. Sotto i riflettori le proposte di 837 espositori provenienti da 21 paesi, in mostra in circa 53 mila metri quadrati di superficie dove sono attesi oltre 60 mila
visitatori. Sarà in particolare dato spazio alla nuova generazione di talenti e alle start-up
grazie al progetto School uniforms che riunirà i lavori di 33 scuole cinesi. Le aree New
look, Prestige, Kid’s paradise e Impulses sveleranno invece rispettivamente le novità dedicate a womenswear, menswear, kidswear e ai designer, mentre Secret stars accoglierà
accessori insieme a calzature e borse. Accanto ai padiglioni di Francia, Germania, Brasile
e Italia, che ospiterà, tra le altre, realtà nazionali come Carnevale 1951, Design italian
shoes, Dolcepunta, Fabiani, Guiducci, Giorgio Grati, Loriblu e Mariano Di Vaio,
Pure Shanghai presenterà apparel, accessori e footwear provenienti, tra gli altri Paesi, dalla
Corea. Da segnalare la sezione Gofl-Global orginal footwear & leather fair, organizzata da Kaishi exhibition group. (riproduzione riservata)
Alice Merli
News
Nike con Comme
des garçons
Kenzo, cast di artisti Tory Burch punta Gaultier a teatro
per il progetto H&M sulla linea sport
con The one
Nike e Comme des garçons si alleano per il loro primo progetto insieme.
Frutto del sodalizio creativo sono le
sneaker Nike VaporMax for Comme
des garçons, che hanno fatto il loro
timido debutto sulla passerella springsummer 2017 della maison. Unendo
la visione estetica di Rei Kawakubo alla tecnologia di Nike, le scarpe sono
state realizzate in due varianti di colore (nella foto un modello) e arriveranno
sul mercato a inizio 2017.
Kenzo rilancia sul nuovo progetto Kenzo x
H&M. Per celebrare l’arrivo ormai imminente
della collezione, che sbarcherà negli store
e online il 3 novembre, la griffe di Lvmh ha
arruolato un cast di artisti e giovani talenti
con l’obiettivo di interpretare i nuovi look negli scatti di Oliver Hadlee Pearch (nella foto
uno scatto). Star del progetto sono la scrittrice e attivista Amy Sall, il fotografo Youngjun
Koo, l’artista e dj Juliana Huxtable, il musicista e performance artist Oko Ebombo,
la fashion editor Harriet Verney, la make-up
artist Isamaya Ffrench, l’artista Ingrid, la musicista Anna of the North, il modello e rapper
Le1f e i modelli Mae Lapres, Hao Liu, Selena
Forrest, Tom Gaskin, Julia Banas e Pierre
Painchaud.
Seattle celebra
Saint Laurent
Oakley, primo
store a Milano
Il Seattle art
museum
celebra la
creatività di
Yves Saint
Laurent
(nella foto insieme a
Pierre Bergé)
con l’exhibition dedicata allo stilista
francese con oltre 100 capi d’archivio. La mostra «Yves Saint Laurent:
the perfection of style» apre oggi e
animerà la città americana fino all’8
gennaio. Dal 6 maggio al 27 agosto
2017 la retrospettiva cambierà casa
trasferendosi al Virginia Museum of
fine arts in Virginia.
Oakley conquista l’Italia e sceglie
Milano per aprire il suo primo monomarca nel Belpaese. Il marchio
di Luxottica, specializzato in sport
performance, ha inaugurato la vetrina in piazzale Cadorna, aprendo le
porte di uno
spazio high
tech pensato per offrire
un’esperienza
retail digitalizzata (nella
foto). Parallelamente è stato lanciato Radar pace, occhiale intelligente
dotato di un sistema di allenamento
ad attivazione vocale, sviluppato assieme a Intel.
Intimissimi torna
con il suo On Ice
Lo show di ghiaccio firmato Intimissimi
è tornato ad animare Verona. Come
anticipato da MFF (vedere il numero del 23 luglio), il brand del gruppo
Calzedonia ha portato all’Arena di
Verona la sua terza edizione dello spettacolo On Ice. Special guest
dell’evento intitolato One amazing
day, andato in scena il 7 e l’8 ottobre,
è stato Andrea Bocelli (nella foto).
Obiettivi sempre più ambiziosi per
Tory sport, la linea di activewear di
Tory Burch esteticamente ispirata al
mondo de I Tenenbaums. La designer e imprenditrice americana, alla
guida di una realtà da oltre un miliardi di dollari di fatturato (circa 896
milioni di euro al cambio di ieri), oltre
ad aver rafforzato il team creativo di
Tory sport ha incrementato le attività
legate alla distribuzione, aprendo a
New York il primo store permanente
dedicato alla linea, al quale ha fatto
seguito a settembre la boutique di
Dallas, in attesa delle prossime aperture nel Mall of america di Honolulu e
di Las Vegas.
Lo spettacolo tedesco
The One
grand show
veste JeanPaul Gaultier.
Il couturier
tedesco ha
infatti realizzato 500
costumi per
ballerini,
acrobati e cantanti della produzione da 11 milioni di euro, che andrà
in scena fino a metà del 2018 al
Friedrichstadt-Palast di Berlino (nella
foto un momento dello spettacolo).
Chloé cresce
Puma-Stampd,
nel retail a Parigi nuovo deal
Chloé sbarca con una nuova boutique parigina al civico 50 di avenue
Montaigne. La maison francese di
Richemont ha celebrato l’opening
dello spazio, concepito dal direttore
creativo Clare Waight Keller, introducendo nello store una serie di soli
dieci pezzi in edizione limitata dell’iconica borsa Drew (nella foto).
Terza collezione per
Puma e Stampd,
che ancora una
volta hanno unito
le forze per una linea ad hoc. Il brand
di sportswear del
gruppo Kering ha infatti collaborato con
il marchio menswear di Los Angeles per fondere sport
e street style (nella foto un look). Tra i
prodotti realizzati per l’autunno-inverno 2016 figurano le sneaker Puma
x Stampd states, vere protagoniste
della partnership, insieme alle Blaze
of glory x Stamod e a una serie di
capi apparel.
III
MF fashion
martedì 11 ottobre 2016
Bilanci
Eventi
Givaudan,
ricavi a +6,7%
Dubai affila gli artigli nella moda
Givaudan cresce e annuncia nuovi cambi nel
management. La società svizzera, specializzata
nella produzione di fragranze, ha archiviato i
primi nove mesi del 2016
con vendite in crescita del 6,7% a 3,5 miliardi
di franchi svizzeri (circa
3,19 miliardi di euro), con
un terzo trimestre in progressione del 3,1%, a 1,1
miliardi di franchi svizzeri (circa un miliardo di
euro), in frenata rispetto
all’andamento dei primi
sei mesi. Parallelamente
alla comunicazione dei
dati, la società ha annunciato alcuni cambi
manageriali. A partire
dal pensionamento, previsto a fine 2016, del cfo
Matthias Waehren, che
sarà sostituito Tom
Hallam, già in azienda
con il ruolo di sviluppo
di business developer. A
marzo 2017, invece, lascerà il suo incarico di
presidente Juerg Witmer.
Al suo posto il candidato
più papabile dovrebbe essere Calvin Grieder.
a cura di Ludovica Tofanelli
Missoni veste
il Japan Orfeo
Debutta ufficialmente a teatro lo spettacolo Japan Orfeo vestito Missoni.
Come anticipato da MFF (vedere il
numero del 24 giugno), la rilettura della favola in musica Orfeo di Claudio
Monteverdi, progettata dal regista
Stefano Vizioli con il direttore d’orchestra Arron Capenè, ha animato il
tempio di Tsurugaoka Hachimango a
Kamakura nelle giornate del 7 e dell’8
ottobre, mentre domani e mercoledì
sarà il turno del Metropolitan concert
hall di Tokyo. A collaborare al progetto sono stati Luca e Angela Missoni,
che hanno realizzato i costumi per lo
spettacolo, ispirandosi all’ultima collezione estiva del brand.
Ugg arruola
Alexa Chung
Ugg chiama Alexa Chung nel ruolo di
art director. Per la sua prima brand
partnership creativa, il brand di calzature che fa capo al gruppo Deckers
ha chiamato la fashion
icon brit
(nella foto)
con l’obiettivo
di
farle supervisionare le
campagne
adv, dai
concept ai
casting. (riproduzione
riservata)
Si è chiusa ieri in positivo la terza edizione
dell’Arab fashion week, che ha incoronato
la kermesse a star del Golfo. Grazie a un
mix di eventi e un calendario di passerelle
locali e internazionali. Francesca Manuzzi (Dubai)
C
ala il sipario sull’Arab
fashion week. La settimana della moda
di Dubai, in scena al
Meydan hotel e patrocinata in primis dal colosso cinese Huawei, si è
chiusa ieri con la consueta cena di
gala. La kermesse, realizzata grazie all’Afc-Arab fashion council,
l’organizzazione non profit che rappresenta 22 Paesi arabi, ha svelato
le collezioni primavera-estate 2017
di oltre 20 marchi di ready-couture provenienti da Usa, Francia,
Svezia e dall’Italia, con una presenza massiccia, oltre ai Paesi del
Golfo. «In un mondo caratterizzato
da una competizione tra macro sistemi, con Nafta, Mercosur e Asia
in testa, la chance che l’Europa
possiede è quella di creare una zona paneuromediterranea integrata,
consolidando la pipeline con i 22
Paesi che l’Afc istituzionalmente raggruppa», ha spiegato a MFF
Mario Boselli, presidente onorario
dell’Afc e di Cnmi-Camera nazionale della moda italiana. «Le
importanti relazioni già esistente tra l’Europa e Paesi del nord
Africa, storicamente subfornitori di
italiani e francesi, devono diventare
sempre più concatenate, soprattutto alla luce degli aumenti dei costi
di produzione asiatici, che rendono
queste zone sempre più competitive, e per motivi socio-economici,
donando un upgrade delle condizioni economiche locali». Creando
quindi una sacca di benessere e interscambio, in cui il Golfo diventa
aree chiave e l’Arab fashion week
momento clou della filiera, che può
finalmente rappresentarsi. E nel firmamento del futuro womenswear
targato Dubai, si vanno a inserire
la dinastia principesca di Ouadi
Paris, con i suoi leggeri abiti fino ai
piedi, brillanti di iperdecori sussurrati, piuttosto che il sogno couture
di Aiisha Ramadan, stilista-star
libanese, che mostra il Dna e le
capacità di un creativo del Golfo o
l’anima hip hop di Laquan Smith,
il designer newyorkese celebre
per i suoi abiti indossati da Kim
Kardashian, Kendall Jenner e
Beyoncé. «Si sta lavorando per
aiutare gli stilisti locali a ideare un
prodotto che funzioni sul territorio
e appetibile a livello internazionale. I marchi esteri, oltre a ricoprire
un ruolo educational, accendono
un occhio di bue per richiamare
stampa e buyer worldwide», ha
proseguito poi Boselli. Sulle passerelle arrivano così, Baldinini che
porta per la prima volta in pedana il suo total look tra activewear
e ispirazioni botaniche (vedere box
in pagina) e Ultràchic di Viola
Baragiola e Diego Dossola, milanesi che forgiano una sinfonia
di imprimé e iperdecorativismo
strutturato. Piuttosto che Alberto
Zambelli, con la sua decostruzione
araldica, che urla il fascino italiano della materia con giacche dal
decoro dichiarato Pura lana vergine e Cristiano Burani, in un
arcobaleno di materiali leggeri,
fenicotteri di paillettes che animano dolcevita portati con pantaloni
over 70s. «Nonostante siamo in
una fase ancora embrionale», ha
poi detto a MFF Antonio Rubel,
cfo dell’Afc, «stiamo crescendo,
migliorando il format ogni anno
di più». Format che per la prima
volta fa sfilare menswear e genderless, con il bespoke del belga Stijn
Helsen, negli anni messo al servizio del cinema, con la realizzazione
di costumi per film come Pirati dei
Caraibi e Spiderman. Piuttosto che
i completi sartoriali da capitano di
yacht pensati da Bottega Dalmut
e la spiritualità italiana di Sartorial
Bgi pronto a creare un ponte tra
made in Italy ed Emirati Arabi Uniti
Oltre alle sfilate canoniche dell’Arab fashion week, da
quest’edizione ha preso vita un’area espositiva, in cui è anche possibile vendere direttamente al pubblico. Bgi-Business
growth international ha infatti offerto a una serie di brand
made in Italy, tra cui Mime che produce occhiali hand made,
un’area per presentare i propri prodotti. Questa operazione
avvalora le ricerche pubblicate da Euromonitor, che vedono i consumatori di fascia medio-alta compresi tra i 20 e i 40
anni, expat e non, arrivati a privilegiare la ricerca della qualità, soppiantando la propensione esclusiva per la marca.
Fenomeno che dona al made in Italy un nuovo spunto per poter mettere radici sempre più solide nel Golfo, allargando lo
spazio per i piccoli brand e produttori, che ancora non sono
penetrati sul mercato. Bgi si innesta proprio in questa ondata, offrendo una base solida, pronta a supportare e accogliere
il know-how italiano negli Emirati Arabi Uniti. «Offriamo
un servizio tailor made con costi ridotti per facilitare l’ingresso sul mercato degli Emirati alle aziende italiane di fashion,
food e beauty», hanno spiegato a MFF Vincenzo De Rosa e
Roberto Marsico, rispettivamente general manager e partner
di Bgi. «Partiamo dalla consulenza fiscale, fino a diventarne
i distributori, ospitandoli in uno showroom di oltre mille metri quadrati durante l’anno e in occasione dell’Arab fashion
week con corner dedicati». E l’obiettivo per le stagioni future
pare sia di mettere in piedi un trunk show importante, fino a
50 espositori, trasformando la settimana della moda di Dubai
in un punto di riferimento per il bacino paneuromediterraneo
e internazionale. (riproduzione riservata)
monk, firmata da Sabato Russo,
che cesella completi con giacche
dalla mano raw e pantaloni multipence, che coniano una crasi di
made in Italy e ascetismo dal Sol
levante. O l’ideale di unisex voluto
dal designer e fotografo giordano-canadese Rad Hourani, con
uno streetwear mitologico che fa
muovere nella penombra figure allungate, imbrigliate in capospalla e
abiti imponenti, strizzati in vita. (riproduzione riservata)
Da sinistra, look Ouadi Paris, Ultrachic e Baldinini
Baldinini, il total look debutta in passerella
Baldinini fa il grande passo. La label di calzature e accessori, di base a San Mauro Pascoli, ha infatti fatto sfilare per la prima volta il suo total look durante l’Arab fashion week. In pedana, capi
e accessori donna della collezione Baldinini e la capsule Gimmi Baldinini primavera-estate 2017.
Il brand, che oggi conta quattro boutique monomarca, una ad Abu Dhabi e tre a Dubai, oltre a
corner all’interno dei principali department store e una distribuzione locale a opera della Mario
Bologna trading, ha portato in scena la sua offerta a 360 gradi, come ha raccontato in questa intervista a MFF il ceo del brand, Gimmi Baldinini.
Perché avete deciso di sfilare a Dubai?
È una vetrina importante, che offre l’opportunità di visibilità ulteriore, oltre a riconfermare la
nostra presenza sul mercato. Per la prima volta debuttiamo in sfilata con il total look Baldinini primavera-estate 2017 ed è per noi un grande traguardo. Da 20 anni produciamo capospalla in pelle di
altissima qualità venduti in tutte le nostre boutique, mentre da 5/6 anni abbiamo sviluppato una rete di licenze che ci permettono di ampliare la proposta di lifestyle a 360 gradi.
Cosa rappresenta per voi l’area del Medio Oriente?
Il 10% del nostro fatturato wholesale viene effettuato sul mercato medio-orientale. Nello specifico
il 50% di questo 10% viene sviluppato negli Emirati Arabi, dove i prodotti Baldinini sono distribuiti all’interno dei department store, con il Dubai mall in testa. (riproduzione riservata)
IV
MF fashion
martedì 11 ottobre 2016
COSÌ I LUXURY STOCKS NELLE PIAZZE MONDIALI
Dati in dollari
STATI UNITI
Prezzo ieri
Abercrombie & Fitch 16,29
Avon Products
6,10
Coach
36,81
Coty
23,04
Estee Lauder
87,78
Fossil
29,82
Gap Inc
26,49
Guess
14,58
Iconix Brand Grp
8,56
Kate Spade & Co.
18,26
L Brands
71,75
Lululemon Athletica
57,84
Men`s Wearhouse
16,29
Michael Kors
46,89
Nike Inc
52,00
Phillips-Van Heusen 114,33
Polo Ralph Lauren
103,47
Quiksilver
0,46
Var.% % 12m
1,0
-0,3
0,8
-2,4
-0,1
4,0
0,9
1,4
2,8
1,5
0,7
-0,8
3,9
-0,1
0,4
0,3
0,4
-
-21,8
47,3
17,7
-17,6
3,9
-47,9
-3,4
-35,6
-45,2
-15,0
-25,5
9,6
-62,7
10,1
-16,8
13,6
-14,2
-
Revlon Inc
Tiffany & Co
Tumi Holdings
Under Armour
V.F. Corp
Vince Hldg
36,55
73,71
26,74
38,25
55,10
5,51
0,2
0,5
1,2
1,0
0,9
16,3
-9,4
49,4
-29,0
-22,8
34,7
Dati in euro
ITALIA
Aeffe
Basicnet
Brunello Cucinelli
Caleffi
Cover 50
Csp Int. Ind. Calze
Damiani
Geox
Giorgio Fedon
Italia Independent
Luxottica
Moncler
Prezzo ieri
1,01
3,28
17,91
1,21
8,86
1,07
0,95
2,02
12,85
3,35
40,55
15,25
Var.% % 12m
-0,6
2,2
-0,5
1,3
0,6
-1,2
-8,2
-0,7
1,6
-36,9
-12,9
4,4
24,7
-42,5
-6,4
-27,9
-47,7
-35,9
-88,8
-34,1
-4,7
Ovs
Piquadro
Safilo Group
Salvatore Ferragamo
Stefanel
Tod’s
Ynap
Zucchi
5,18
1,08
9,50
22,20
0,16
48,60
28,00
0,02
-1,2
-0,8
-0,1
-1,5
-1,8
1,8
0,6
1,1
-11,2
-28,3
-18,5
-16,5
-43,0
-40,2
-5,4
-61,1
Dati in euro
GERMANIA
Prezzo ieri
Var.% % 12m
Adidas-Salomon
Hugo Boss
Puma
Wolford
Zalando
157,85
49,00
240,55
23,15
37,10
1,7
0,3
1,5
-0,0
0,4
Prezzo ieri
Var.% % 12m
106,9
-53,8
24,4
6,5
20,0
Dati in euro
SPAGNA
Inditex
Dati in euro
FRANCIA
1,9
4,9
160,90
362,40
188,05
157,05
164,70
Var.% % 12m
1,2 -9,1
1,0 6,2
1,2 15,9
1,1 -5,2
0,9 0,4
Dati in pence
REGNO UNITO Prezzo ieri
Asos
Burberry Grp
Jimmy Choo
Mulberry
Next Plc
5.036,00
1.479,00
136,00
1.076,00
4.527,31
Var.% % 12m
- 74,1
1,0 -1,7
-2,7 0,7
-4,4 18,4
0,2 -40,5
SVEZIA
Prezzo ieri
251,40
Var.% % 12m
2,4 -19,1
SVIZZERA
HONG KONG
Prezzo ieri
Var.% % 12m
2,3 -27,1
1,1 -30,0
Prezzo ieri
Var.% % 12m
Prezzo ieri
Var.% % 12m
Prezzo ieri
Var.% % 12m
Prezzo ieri
Var.% % 12m
Chow Tai Fook Jewellery 5,55
Esprit Holdings
6,68
Global Brands
0,86
L’Occitane
16,80
Prada
24,00
Samsonite
25,00
0,2 -12,9
-1,2 5,2
-3,4 -46,9
1,9 -3,3
-1,4 -26,7
-0,2 -4,2
Dati in corone danesi
DANIMARCA
782,00
Pandora
-0,4
-1,4
Dati in yen giapponesi
Shiseido
2.670,00
-1,1
-1,0
Dati in real brasiliani
BRASILE
Dati in franchi svizzeri
61,15
280,40
Richemont
Swatch I
Dati in dollari Hong Kong
GIAPPONE
Dati in corone svedesi
Hennes & Mauritz
32,66
Prezzo ieri
Christian Dior
Hermes Intl
Kering
Lvmh
Oreal
Alpargatas
10,48
1,0 29,4
Borsa
Acquisizioni
Benetton, via al reshoring
Stripe investe in
Maison Kitsuné
Il gruppo da 1,5 miliardi di euro di ricavi ha messo sul piatto 2 milioni di euro per il lancio
di TV31100, un maglione made in Treviso, primo capo di una nuova linea continuativa
che segnerà anche il ritorno in Italia di una parte della produzione. Milena Bello (Castrette)
B
enetton torna a riallacciare
il legame con il territorio.
E lo fa lanciando dalla sede trevigiana di Castrette
un progetto ad hoc. Si tratta di
TV31100, un maglione in limited
edition che ha una duplice valenza.
Da una parte rappresenta il primo
di una serie, comunque sia limitata,
di prodotti che, d’ora in poi, saranno realizzati direttamente in house
a Treviso, ovvero nel cuore industriale di un territorio che ha dato
i natali a un marchio diventato poi
globale e che, nel corso degli anni,
ha incrementato in modo esponenziale la propria offerta aprendo sedi
produttive all’estero. Dall’altra, la
nuova limited edition, il cui nome
rappresenta un sigla composta dalla targa di Treviso e dal cap della
zona, assume i connotati di una ce-
na, sono sviluppati
lebrazione della
in sei colori che sastoria e dell’heritaranno in vendita
ge del marchio di
da novembre nemaglieria. Benetton
gli store europei,
ha deciso infatti di
indiani e messirendere omaggio ai
cani (il marchio
primi capi realizsta ancora valuzati negli anni 90
tando quali altri
interamente senza
paesi coinvolgecuciture. Ne è nare in questa prima
ta così una linea di
fase). Per il lanmaglioni basic in
cio del progetto
merino e cashmere,
TV31100 il gruprealizzati senza cupo da 1,5 miliardi
citure attraverso un
di euro nel 2015
unico filo e dall’impatto ambientale
Il TV31100 di Benetton ha messo sul piatto
2 milioni di euro di
ridotto (attraverso
la Whole garment technology, una investimenti. Gli stanziamenti sospeciale tecnica di tessitura, l’azien- no stati destinati all’acquisto di 36
da punta ad annullare gli sprechi di macchine da tessitura Shima seiki,
lana). Disponibili per uomo e don- che sono state riallocate nel quar-
tier generale della sede trevigiana
e che garantiscono attualmente una
produzione giornaliera di 700 capi.
Sul fronte del personale sono attualmente una cinquantina le persone
coinvolte, suddivise tra una ventina di dipendenti e un indotto di una
trentina di lavoratori. Per Benetton
questo però vuole rappresentare solo un punto di partenza. Obiettivo
del marchio è: «Aprire la strada a
una collezione di prodotti progettati e realizzati made in Treviso,
sempre caratterizzati da una fascia
di prezzo accessibile», ha spiegato
Alberto Bortoletto, head of knitwear development di Benetton.
«La nostra idea è quella di partire con una special edition per poi
trasformare il progetto in una linea
continuativa», ha aggiunto. (riproduzione riservata)
Da Thom Browne a
Maison Kitsuné. La società nipponica Stripe
international ha annunciato ieri di aver investito
una cifra non precisata
per rilevare una quota di
minoranza del marchio
Maison Kitsuné, lasciando l’operatività in mano
ai due fondatori, Gildas
Loaëc e Masaya Kuroki.
L’acquisizione è arrivata a qualche mese di
distanza dall’annuncio del
disinvestimento di Stripe
international da Thom
Browne (vedere MFF del
12 marzo). Nei piani futuri ci sarà lo sviluppo della
rete commerciale, con
particolare attenzione ad
Asia e Stati Uniti, insieme
allo sviluppo, parallelamente, dell’e-commerce.