La Sensini brilla a Torbole partita la campagna cinese
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La Sensini brilla a Torbole partita la campagna cinese
Vela nazionale Segue da pag 1 La gioia dimostrata sia all’arrivo che durante la cerimonia di premiazione, infatti, non ha quasi precedenti nella lunghissima carriera della Sensini, forse solo l’oro olimpico di Sydney aveva suscitato in lei un entusiasmo come questo. «È stato un successo bellissimo e incredibile, per come è maturato, in un campionato record con 80 atlete e deciso da una volata degna di un mondiale di ciclismo - spiega Alessandra a mente fredda -. Voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno portato in forma a questo appuntamento, il mio staff tecnico di Grosseto e i tecnici della Federazione. Dopo due anni di sosta seguiti ai Giochi di Atene, la voglia di tornare era tanta, ma anche le incognite». Una vittoria resa ancora più dolce dal terzo posto della francese Faustine Merret che ad Atene aveva conquistato l’oro nell’ultima regata costringendo la nostra fuoriclasse ad accontentarsi del bronzo. Tra le due, in questi mondiali RS:X di Torbole, si è inserita la ventiduenne spagnola Marina Neira Alabau, in lotta con la Sensini per la vittoria fino agli ultimi metri della Medal race. Il palmares di Alessandra fa impressione. Dieci titoli mondiali, l’ultimo in Turchia nel 2004, e tre medaglie olimpiche (bronzo ad Atlanta 1996, oro a Sydney 2000 e bronzo ad Atene Emiliano Cipriani Furuno presenta i nuovi ecoscandagli a doppia frequenza FCV-620 e FCV-585, che si avvalgono dell’innovativa tecnologia adattiva digitale DSP (Digital Signal Processing) e consentono dettagli più accurati e precisi. Il DSP analizza le condizioni di pesca regolando di conseguenza guadagno, STC, potenza in uscita e soppressione “main bang”. Rende l’immagine chiara e facile da decifrare, in modo da ottenere la massima distinzione tra gruppi di pesci piccoli e più grossi, e ottimizza il guadagno adattandolo alla scala. Dopo anni di predominio assoluto degli equipaggi pesaresi, la XII Coppa d’Autunno “Città di Cattolica”, organizzata da locale circolo nautico, è tornata finalmente in Romagna grazie all’impresa dell’armatore Antonello Morina del Club Nautico di Rimini, che con il suo Baltic 66 “Sei Tu” ha vinto l’ambito Trofeo sbaragliando la concorrenza di oltre 40 agguerriti equipaggi. Per quanto riguarda le altre classi, nella A ha dominato Aries, dello skipper Marco De Biagi; nella classe B la vittoria è andata a Final Team dell’armatore Luca Bertozzi; in classe C l’armatore Vincenzo Di Ghionno ha conquistato il primo posto a bordo di Catering & Banqueting. L’atleta olimpica più vincente nella storia italiana della Vela trionfa a Torbole ed è campione del mondo di windsurf per la decima volta G 4 XII Coppa d’Autunno La Sensini brilla aTorbole partita la campagna cinese «L’RS:X è una rivoluzione ma mancano due anni a Pechino... ne vedremo delle belle» 2004), solo per citare i più importanti, rappresenterebbero per la maggior parte degli atleti un bottino più che soddisfacente, un record da ricordare sdraiati sul proprio letto d’alloro mentre si giudicano, con voce annoiata, le nuove leve. Ma non lei, Alessandra ama le sfide e nel suo mirino da cecchino infallibile è già bene a fuoco il prossimo obiettivo, la quarta medaglia alla competizione dei cinquecerchi:«Ilnuovowindsurfolimpico RS:X è una rivoluzione rispetto al vecchio Mistral. Una tavola completamente diversa, tutti gli atleti e le atlete dovranno scoprirla piano piano, e ci sono due anni fino a Pechino 2008... ne vedremo delle belle. Io intanto mi tengo stretto il primo titolo iridato della nuova classe, e sono felicissima». Il mondiale della Sensini è stato esemplare, contraddistinto da una grande continuità e da ottimi risultati assoluti (4-3-5-2-1-2-1-3-3-3-4-1); quattro le lunghezze di vantaggio sulla seconda e addirittura 28 sulla terza. Mozzafiato, e ricco di capovolgimenti di fronte, il confronto diretto con la Alabau nella Medal race. La nostra fuoriclasse e la campionessa spagnola si cercano sin dalla partenza con l’iberica che in partenza è in leggero vantaggio sottovento. Alla prima bolina passa in testa la Sensini che lascia in terza posizione l’avversaria. Quest’ultima, a sua volta, attacca e rimonta in poppa superando l’azzurra. Alla seconda boa l’Alabau è seconda e la Sensini quarta. Nella seconda e ultima poppa la spagnola sembra allungare, ma nel finale Alessandra recupera con rabbia su ogni raffica. Un errore alla penultima strambata, però, permette all’iberica di allungare: a cinquanta metri il mondiale sembra ormai deciso. Ma all’ultima boa la Sensini è nuovamente addosso alla ventiduenne e la induce all’errore fatale nell’ultima strambata, riuscendo a tagliare il traguardo con un vantaggio di meno di due metri. Fondali più visibili 20 candeline per le Fiamme Gialle ANNIVERSARI A Monopoli gli Ufo 22 A Monopoli brillante risultato di Enrico Negri a bordo di Alcea che vince il Campionato Nazionale UFO 22. Sotto l’organizzazione della locale Lega Navale Italiana, il timoniere luinese, con i compagni Paolo Cordiglia e Stefano Orlandi, ha conquistato il tricolore della classe monotipo con una serie di eccellenti risultati di manche. Infatti con due primi, due secondi e un quarto di giornata Alcea ha concluso la sua prova con 5 punti di vantaggio sul secondo classificato, Francesco Barbi, e con 13 punti sul terzo, Roberto Bini, entrambi timonieri gardesani. 16 - 30 OTTOBRE 2006 I successi ottenuti dalle Fiamme Gialle? In vent’anni di onorata carriera sportiva sono davvero molti, a partire dall’organizzazione di eventi nel Golfo di Gaeta, passando per i primi campionati nazionali con il Flyingdutchmann o per le Olimpiadi di Sidney, fino agli ultimi Giochi disputati ad Atene nelle classi Star, 49er e Laser. Il tutto per non parlare dei buoni risultati ottenuti nel CISM, Campionato Internazionale dello Sport Militare (2 primi, 3 secondi e 2 terzi posti), o di quelli conquistati partecipando alle diverse edizioni del Giro di Italia a Vela. Da non dimenticare poi la Coppa America che, nel corso delle ultime tre edizioni, ha visto i sindacati ricorrere sempre più frequentemente agli atleti del gruppo giallo verde. Si è passati dall’esclusiva presenza di Costantino Brizzi a quella di ben 8 militari, tra i quali figura il timoniere partenopeo Paolo Cian oltre ai cinque velisti impegnati con i tre team italiani. Al momento gli atleti delle Fiamme Gialle si stanno preparando per il prossimo appuntamento olimpico (Pechino 2008): obiettivo dichiarato è quello di partecipare alle regate più importanti e di confermare una vocazione sportiva sempre più internazionale, favorita dal grande sostegno morale, materiale ed economico assicurato quotidianamente dalla Guardia di Finanza a tutti gli atleti impegnati nello sport della vela. Paul Cayard di nuovo nel Mediterraneo: «Non si resiste alla Rolex Middle Sea Race» uarda chi si rivede, Paul Cayard! Lo skipper statunitense torna in Italia, dopo la strepitosa rimonta e il secondo posto nella Volvo Ocean Race al timone di “Pirates of Caribbean”. Oggi al comando di “Thuraya Maximus” è pronto per la Rolex Middle Sea Race. Perché il famoso skipper torna a navigare nei mari del Mediterraneo? «Torno innanzitutto perché la Middle Sea Race è una bellissima gara - ci spiega Cayard – . Si costeggia tutta la Sicilia, le isole di Stromboli, Lampedusa e Malta, poi, è una città con una grande storia: è davvero unica. Torno anche perché Max Procopio è un amico da tanto tempo, da quando facemmo il Moro di Venezia e la Coppa America insieme e infine torno perché queste barche fanno parte della nuova classe, la maxi, e possono esprimere velocità di oltre 30 nodi. Sono affascinato da una competizione come questa molto impegnativa anche dal punto di vista del controllo della tecnologia a bordo. I maxi come Thuraya – prosegue Cayard - sono tecnologicamente molto più avanzati delle barche che fanno la Coppa America adesso. E’ proprio per questo che mi interessa esserci. Sono passati quindici anni dal Moro, ma sostanzialmente le barche che si sfidano a Valencia non sono molto cambiate». Sicuramente è il “capitano” d’eccezione di questa edizione e sarà anche un protagonista indiscusso, anche perché il “Thuraya” è un maxi yacht di 30 metri disegnato dal progettista neozelandese Greg Elliott e dotato di tutte le più avanzate tecnologie nautiche. La chiglia è basculante e retrattile, l’albero è alare girevole e deriva direttamente dalla tecnologia dei multiscafi. Questo Lo skipper USA ha già vinto 7 Mondiali, partecipato a 2 Olimpiadi e a 5 America’s Cup albero offre il grande vantaggio di migliorare l’efficienza aereodinamica della randa. Considerando, ad esempio, un’andatura di bolina con vento apparente proveniente da 30°, si evita gran parte della turbolenza che diminuisce il rendimento della randa (il coefficiente di resistenza passa da 1 a 0,15) e l’efficienza della randa migliora del 30%. Con le andature di poppa la superficie velica supera gli 800mq. L’equipaggio è composto da ben 26 elementi, tra i quali alcuni velisti italiani di fama internazionale: Gaetano Granara, Stefano Raspadori, Lorenzo Bodini, Stefano Rizzi, Francesco Monelli e Andrea Scarpa. Il livello della regata si prospetta alto e competitivo, è sufficiente ricordare chi si affronterà nella sfida dei maxi insieme al Thuraya Maximus: Alfa Romeo, Atlanta II, Damiani Ourdream, Morning Glory, Steinlager II. Rolex Middle Sea Race, la più lunga regata d’altura del Mediterraneo, ha una storia ed una tradizione che risalgono al 1968, anno nel quale fu organizzata per la prima volta dal “Royal Malta Yacht Club” e dal “Royal Ocean Racing Club” ed ha avuto luogo ogni anno (ad eccezione di un’interruzione dal 1984 al 1995) con una partecipazione media di circa 40 imbarcazioni. La regata circumnaviga la Sicilia con partenza ed arrivo a Malta per un totale di 607 miglia con un tragitto che costeggia paesaggi ineguagliabili come le splendide isole di Stromboli, Favignana, Pantelleria e Lampedusa, che fanno da boe di percorso. La 27ma edizione partirà dalle acque di fronte al Royal Malta Yacht club il prossimo 21 ottobre. Quest’anno la competizione vedrà coinvolte più di 70 imbarcazioni. Una nuova sfida si prospetta per l’ex skipper del Moro di Venezia che a 47 anni ha vinto 7 volte il campionato del mondo, partecipato a 2 olimpiadi e a 5 Coppe America. Così ci ha salutati Cayard: «Perché mai non continuare? Questa è la mia vita, ho l’opportunità di farlo e non fare per me significherebbe non vivere». In bocca al lupo Paul! Roberto Imbastaro