Presentazione Playa Desnuda [sett 2014]

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Presentazione Playa Desnuda [sett 2014]
Quasi dieci anni di attività, centinaia di concerti alle spalle, una jam con Manu Chao,
diversi passaggi sulle radio nazionali italiane e spagnole, un EP e due dischi all’attivo,
nonché uno di prossima uscita prodotto dal tastierista di Jovanotti e di Elisa.
Vista dal Friuli, l’America Latina finora solo sognata potrebbe non essere così lontana.
“Playa Desnuda aquí presente, hermano!”
Manu Chao, 27 giugno 2014
<link: http://bit.ly/aquipresente>
Se “la” Playa Desnuda fosse una nazione o ancora meglio un’isola immaginaria, si
potrebbe dire che si estende – oltre che in buona parte del nord Italia – “a sud fino in
Campania, ad est fino in Slovacchia e ad ovest fino alla penisola iberica”.
“I” Playa Desnuda sono invece una band che in quasi dieci anni di attività (li compirà
nel febbraio 2015), ha in bilancio centinaia di concerti sparsi in questo territorio
piuttosto grande, ma che nella terra dove è nata – il Friuli Venezia Giulia – ne ha
concentrato una buona parte, conquistandosi il favore e la simpatia di un vasto
pubblico e diventando, di fatto, una delle realtà musicali più in vista oltre che più
apprezzate della regione.
Con le radici ben piantate in Friuli, certo, ma con le ali in un immaginario geo-musicale
che passa per l’Inghilterra di Madness e The Specials, per la Giamaica di Bob Marley
e Desmond Dekker, per l’America nera della Motown e per l’infinito universo sonoro
ispano-americano, per fare poi ritorno a casa nell’Italia delle “canzonette” ed in
particolare in quelle terre di confine a due passi dai Balcani. E poi la Spagna, certo,
quella della patchanka dei Mano Negra e soprattutto di un Manu Chao che al suo
recente concerto di Trieste ha voluto sul palco la loro sezione fiati per
un’indimenticabile jam davanti a migliaia di persone. Le stesse che poco prima si
erano letteralmente scatenate, cantando e ballando le canzoni proposte dai friulani
nello show di apertura.
Perché quello live è indubbiamente l’ambito dove i Playa Desnuda danno il meglio di
sé, con spettacoli da oltre due ore di musica ed una line-up che rispetto agli esordi è
praticamente raddoppiata, arrivando ad otto musicisti sul palco nelle date dei tour
ufficiali: nati come molti altri gruppi quasi per scherzo, con l'intento di suonare “canzoni
da spiaggia” e spogliarle dai loro arrangiamenti – da qui il loro nome – sono infatti
passati in pochi anni dai piccoli club agli show da festival, condividendo il palco, oltre
che con Manu Chao, anche con artisti del calibro di Fatboy Slim, The Heptones, Max
Romeo, Bob Sinclair e Ska-P, a testimonianza di una proposta musicale che
travalica non solo i confini geografici ma anche quelli “di genere” che vorrebbero
catalogarli negli scaffali dedicati al reggae e allo ska. E se alcuni degli incontri musicali
fatti vanno sicuramente in quella direzione (Bunna degli Africa Unite e Roy Paci su
tutti), le estrazioni dei componenti della band sono le più varie — rock, rap, funky,
balkan, jazz, cantautorato, ecc. — come lo sono quelle dei collaboratori più stretti:
dalle percussioni di Andrea Fontana (Elisa, Tiziano Ferro, Ivano Fossati), presenti sia
in studio sia in buona parte dei concerti, alle tastiere di Christian Noochie Rigano
(Jovanotti), che da session man nel disco d’esordio è passato ad essere produttore
artistico della band a tutti gli effetti, lavorando instancabilmente al nuovo disco di
prossima uscita.
Il singolo del 2014 anticipazione del nuovo disco:
Camminare Sulle Nuvole, in italiano
Caminar Sobre Las Nubes, in spagnolo
http://youtu.be/SqXHVdsRdhQ
http://youtu.be/TAZSZrFPHzY
Assieme a quello fatto con i concerti, c’è infatti anche un percorso discografico in
continua evoluzione, con episodi che i Playa Desnuda sfruttano sempre come
occasione di crescita professionale ed artistica: il disco d’esordio arriva all’inizio del
2009 e contiene sedici cover, per oltre un'ora di musica. "Ready, Steady, Pops!" è
una sorta di best of delle rivisitazioni fatte nel corso dei primi anni di attività.
Un regalo ai fan, che lo chiedono a gran voce da sempre, ma all’epoca anche il
pretesto per allargare la formazione: alla voce di Michele Poletto, alle chitarre di Jvan
Moda, al basso di Walter Sguazzin, alla batteria di Pietro Sponton e al sax di Nico
Rinaldi (fondatori della band), si uniscono infatti il trombone di Leo Virgili (Radio
Zastava, già con Arbe Garbe), la tromba di Gabriele Metelli (Makako Jump e Mad
Scramble), il sax del jazzista Federico Missio e i cori di Cristiano Pittini e Denis
Monte, oltre che le tastiere del già citato Rigano. I loro interventi rendono il suono del
gruppo più completo e senza dubbio pronto per confrontarsi con il panorama musicale
nazionale. A confermarlo è il calore con cui il disco viene accolto da due programmi
“cult” della radiofonia italiana – Caterpillar su Radio 2 Rai e Tropical Pizza su Radio
Deejay – e, qualche anno più tardi, il contratto con Irma Records che ne distribuirà in
tutto il mondo la versione digitale rimasterizzata.
Bonus track di “Ready, Steady, Pops!” in digitale è la versione rocksteady di “Last
Christmas” degli Wham, accompagnata da un video che ripropone la sceneggiatura
dell’originale, immaginando però un “coming out” dei suoi protagonisti, in questo
caso una coppia omosessuale: http://youtu.be/CaxHuzf3wxU
Con un bilancio di un migliaio di CD autodistribuiti, l’anno successivo i Playa Desnuda
tornano in studio per registrare il loro secondo lavoro, ancora una volta assieme a Leo
Virgili e a Nicola Ardessi – tastierista e già produttore/arrangiatore per Alan Sorrenti,
Patty Pravo, Neffa, Tormento e altri – entrati nel frattempo in pianta stabile
nell’organico del gruppo.
Il risultato è “Burning Love”, disco contenente dodici cover e per la prima volta anche
due inediti: “Sabbia scura”, con testo in italiano e atmosfere reggae-dub, nonché la
latineggiante “No Te Quiero”, che segna l’inizio della collaborazione con Andrea
Fontana. L’uscita del disco è anticipata dal re-edit della sigla di Tropical Pizza, mentre
la cover di “Just Can’t Get Enough” dei Depeche Mode rimane nella playlist di
Caterpillar per due settimane e, assieme a “Sabbia Scura” e “Baby Can I Hold You”,
viene trasmessa anche da RTVE, la radio nazionale spagnola.
L’uscita di “Burning Love” è accompagnata dal video di “No Te Quiero”, realizzato
dalla giovane crew dei Drunken Gaffers: http://youtu.be/hNSBX5sALp8
Ad aprile 2011, in download esclusivo riservato ai fan, esce lo “Spring Sessions EP”:
concepito come una piccola raccolta di “b-side”, il lavoro contiene qualche canzone già
in scaletta nei concerti, un brano live ed un paio di episodi in cui i Playa Desnuda si
confrontano con autori e suoni apparentemente distanti da quelli abituali – Ashes To
Ashes di David Bowie e I’m On Fire di Bruce Springsteen – ma che in realtà
testimoniano una ricerca artistica fuori dagli schemi classici della musica in levare.
Assieme all’EP di cover, ai fan viene regalata anche la demo dell’inedito “Camminare
sulle nuvole”, primo frutto di un percorso che vuole traghettare la band verso la
definizione di uno stile originale, oltre che verso un futuro non solo da “rivisitatori” di
grandi successi, ma anche e soprattutto da autori di brani inediti.
Nel 2014 è lo stesso inedito a chiudere questo percorso: tra i brani registrati da
Rigano è infatti proprio quello ad essere scelto come singolo che anticipa il nuovo
disco. Completamente riscritto, con un arrangiamento che mescola ska, raggamuffin e
soul ed un testo più ricco — una sorta di invito ad abbandonarsi a desideri e passioni
ed in generale a ricercare la strada per la felicità — “Camminare sulle nuvole” mette in
evidenza sia la vena melodica, sia le ritmiche incalzanti che caratterizzano da sempre
i Playa Desnuda. La sua versione in spagnolo “Caminar Sobre Las Nubes”, conferma
invece la vocazione internazionale della gruppo friulano e la sua particolare simpatia
nei confronti della Spagna e di un’America Latina finora solo sognata, ma che ora
potrebbe non essere così lontana.
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