Schede Vietnam 2010
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Schede Vietnam 2010
SOCI: AVV. PATRICIA DE MASI TADDEI VASOLI ! AVV. FEDERICO VASOLI SEDE: VIA TORQUATO TASSO, 8 20123 MILANO – ITALIA TEL.: +39 02 4694613 – FAX: +39 02 468263 E–MAIL: welcome@dmtv–lex.com www.demasitaddeivasoli.com PARTITA IVA E CODICE FISCALE: 06510580969 HANOI BRANCH–OFFICE: 6TH FLOOR,!VIGLACERA BUILDING 2, DUONG HOANG QUOC VIET – QUAN CAU GIAY – 10000 HANOI – VIETNAM TEL: +84 (0)4 37914716 – FAX: +84 (0)4 37914718 E–MAIL: welcome@dmtv–lex.com www.demasitaddeivasoli.com S C H EDE VIETNAM Informazioni pratiche e aree di opportunità d’affari Hanoi, Tempio de"a Letteratura © Federico Vasoli partner firms in ROMA • BOLOGNA • LUCCA • BRUXELLES • BERLIN • MÜNCHEN • BARCELONA • MADRID • LYON • AMSTERDAM • WIEN • NEW YORK • SHANGHAI • HONG KONG S C H EDE VIETNAM Informazioni pratiche e aree di opportunità d’affari a cura di Federico Vasoli e Riccardo Bianco Levrin ottobre 2010 Introduzione Il Vietnam è un Paese in pace da trentacinque anni, dinamico, giovane (50% della popolazione sotto i 35 anni), popoloso (80-85 milioni), grande come l’Italia, ricco di risorse, con un’eccellente manodopera, che ha abbracciato il libero mercato dal 1986 e con tassi di crescita del PIL dell’8% l’anno (per il 2009, a causa della crisi finanziaria internazionale, la crescita è stata del 5,3%) da oltre vent’anni. Dal momento che si tratta di un Paese in grande trasformazione, le indicazioni culturali e pratiche che seguono rappresentano una generalizzazione. I Vietnamiti sempre di più stanno adottando stili di vita occidentali, ma è utile tenere a mente alcune caratteristiche tradizionali, anche in considerazione del fatto che la popolazione locale è molto orgogliosa della propria appartenenza nazionale. Perché il Vietnam: crescita, sicurezza, qualità, costi I motivi per i quali un soggetto straniero intenda operare e auspicabilmente costituire una società in Vietnam sono i più disparati, ma possono essere ricondotti a tre categorie: allocazione di risorse (ad esempio, per speculare sulle numerose opportunità d’investimento che il Vietnam offre), investimento diretto (per perseguire una strategia di sviluppo imprenditoriale), penetrazione di nuovi mercati (il Vietnam rappresenta infatti un’eccellente trampolino per accedere ai Paesi limitrofi, quasi tutti membri dell’ASEAN, e vanta un regime fiscale particolarmente conveniente, pur non rientrando nella “black-list” dei paradisi fiscali). Giova anche ricordare che i dividendi della società non sono soggetti a ritenuta e che il Vietnam ha stipulato con l’Italia, già dal 1996, un trattato contro la doppia imposizione fiscale. Elementi giuridici Le fonti normative applicabili alle operazioni di soggetti stranieri in Vietnam sono assai variegate e debbono essere considerate con la massima attenzione avvalendosi anche di esperti del settore: il diritto commerciale interno, che si informa ai Schede Vietnam 2 principi costituzionali e alle consuetudini locali, ma pure la normativa dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC o WTO, di cui anche il Vietnam fa parte), i trattati internazionali di cui il Vietnam è firmatario e il diritto d’origine (italiano e comunitario) del soggetto straniero. Opportunità Il Vietnam presenta alcune opportunità sovrapponibili a quelle offerte dai Paesi vicini ed altre del tutto peculiari. Un tratto tipico del Vietnam è l’esigenza di distinguersi per qualità della produzione rispetto ai vicini giganti India e Cina. Le chance di maggiore interesse per gli operatori stranieri sono rappresentate da: • Un mercato interno ed integrato con gli altri Paesi de"’ASEAN e con la Cina in continua crescita demografica e di potere d’acquisto. I consumatori e gli imprenditori vietnamiti necessitano di prodotti e servizi sempre più qualificati anche nel segmento di alto livello. È opportuno rimarcare, infatti, che il mercato vietnamita è composto da acquirenti aziende e persone fisiche piuttosto esigenti, che tendenzialmente privilegiano il prodotto originale e di qualità, sulle copie contraffatte in loco o nei Paesi vicini. • Una produzione a costi relativamente più bassi che in altri Paesi limitrofi e soprattutto con una posizione geografica strategica e una generale ottima qualità de"a manodopera, operosa, con un’eccellente manualità e desiderosa di apprendere. • La presenza di materie prime (caffè, pepe, tè, petrolio, gas, carbone, legno, gomma, etc.) per operazioni di trading o comunque di approvvigionamento nella regione e altrove. • Grandi opere pubbliche per un valore degli appalti per le infrastrutture superiore ai 160 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni, in particolare per la realizzazione di strade, ferrovie, porti, new-towns, telecomunicazioni e sanità. • Progetti privati proposti da so%etti qualificati vietnamiti che necessitano di know-how e talvolta di capitali stranieri in settori disparati, come il turismo, l’immobiliare, l’agricoltura ed infrastrutture minori. All’interno di tali progetti vi è naturalmente margine per l’ingresso di specialisti italiani chiamati ad effettuare forniture e finiture di eccellenza e di dettaglio. • Investimenti e intraprese portati avanti da società vietnamite che sbarcano a"’estero con i propri prodotti e talvolta persino con la delocalizzazione di parte della produzione, in modo che quest’ultima sia in regola con la normativa più Schede Vietnam 3 stringente (ad esempio, nel settore moda, con la disciplina sul “made in Italy”), in modo da creare una linea produttiva di alto livello da rivendere inizialmente nel solo Vietnam, a testimonianza del crescente potere d’acquisto del mercato locale, quale che sia il settore dell’azienda. Approccio In linea del tutto generale e con l’esclusione dei marchi noti nel proprio settore, è fondamentale che le società straniere che desiderino portare a termine con successo rapporti d’affari in Vietnam o con interlocutori vietnamiti si insedino stabilmente nel Paese, ancorché con una struttura leggera e dai costi contenuti, dopo uno studio adeguato della cultura, delle norme e del business locali. Elementi di cultura tradizionale NAZIONALISMO I Vietnamiti sono orgogliosi della propria identità nazionale. Sono un popolo fiero ed indipendente che ha combattuto per la gran parte della sua storia millenaria per ottenere libertà e indipendenza. Mausoleo di Ho Chi Minh, Hanoi – bandiere vietnamite – poster commemorativo dei trent’anni de"’unificazione del Paese – tradizionali incensi buddisti, Ho Chi Minh City © Federico Vasoli I CINESI I cinesi rappresentano sia l’esempio cui i Vietnamiti si sono ispirati per la loro politica di rinnovamento e crescita economica dinamicissima (il c.d. “doi moi”), sia la radice culturale più forte del Vietnam. Il rapporto tra le due nazioni è dunque molto stretto, ancorché competitivo. GLI AMERICANI Non hanno mai formalmente dichiarato guerra al Vietnam e hanno lasciato il Paese oltre trent’anni fa. Oggi gli Americani considerano il Vietnam un alleato prezioso, Schede Vietnam 4 propaggine geografica della Cina, e i Vietnamiti guardano più al futuro che al passato. Le ferite di guerra rimangono su entrambi i fronti, ma come monito affinché non accadano più e come auspicio che il futuro comune dei due Paesi sia roseo. COMUNISMO Il Vietnam ha ricalcato il percorso di riforme effettuato in Cina, ma in origine il proprio comunismo è in realtà una lotta per l’indipendenza contro la Francia. Lo stesso Ho Chi Minh, nella sua dichiarazione di indipendenza, cita esplicitamente passi della dichiarazione americana. Gli Americani, tuttavia, nel 1945 non poterono schierarsi a favore dei Vietnamiti in funzione anti–francese e fu così che il Vietnam si rivolse all’Unione Sovietica. GUERRA DEL VIETNAM È finita oltre trent’anni fa e una larga fetta della popolazione, che riveste ruoli importanti nell’economia e nella politica, non sa cosa sia. Siamo noi Italiani che ritorniamo troppo spesso sul tema. I Vietnamiti guardano al futuro e non vogliono che quel passato si ripeta. NON (FAR) PERDERE LA FACCIA Mai. Bisogna sempre stare all’erta e far sentire a proprio agio l’interlocutore. Anche senza rendercene conto, può essere facile “far perdere la faccia” a qualcuno. Non interrompere l’interlocutore e rispondere al sorriso con il sorriso cercando d’interpretare il suo significato. Parlare tra le righe è molto diffuso ed è consigliabile evitare critiche dirette. L I N G UA VIETNAMITA La lingua vietnamita è monosillabica (ogni “sillaba” ha un suo significato) e tonale (ogni sillaba può essere pronunciata con sei toni diversi), di derivazione cinese. Il vietnamita è una delle c.d. “lingue del carattere”, ossia un tempo scritte con ideogrammi, insieme al cinese, al giapponese e al coreano. Da oltre centocinquant’anni, tuttavia, si scrive con lettere latine, sormontate da segni di pronuncia e nessuno più utilizza i vecchi ideogrammi. NOMI I nomi vietnamiti, come quelli cinesi, sono composti da due o tre sillabe, la prima delle quali è il cognome, mentre la seconda o le ultime due costituiscono il nome. Schede Vietnam 5 Tendenzialmente, l’ultima sillaba è quella utilizzata per il nome proprio, mentre quella di mezzo è raramente utilizzata. È tuttavia uso comune chiamare le persone, anche quelle con il quale si utilizzano le formule di cortesia come il nostro “Lei” con nome proprio (ad esempio, il sig. Nguyen Thanh Long, della famiglia Nguyen – cognome diffusissimo –, può essere chiamato “Mr. Long”). PRESENTAZIONI I Vietnamiti tendono ad evitare il contatto fisico, anche se sono molto più “fisici” dei Cinesi. È normale che agli occidentali diano la mano per salutarsi. Al momento del primo incontro prima ancora di cominciare una conversazione vengono scambiati i propri biglietti da visita. I biglietti da visita sono molto importanti. Il biglietto deve essere consegnato e ricevuto con due mani e riposto con cura. È comunque buona regola consegnare qualsiasi oggetto con due mani, in segno di educazione e rispetto. I biglietti da visita devono essere letti attentamente, prima di essere riposti. In occasione di un incontro intorno ad un tavolo, si tengono sovente in vista, nell’ordine in cui si sono sedute le persone, per ricordarne i nomi. CONVERSAZIONI Nella cultura tradizionale, è inopportuno essere troppo diretti. Questa regola vale sempre, anche in occasione di appuntamenti di lavoro: quasi tutte le conversazioni iniziano con argomenti utili a conoscersi reciprocamente e stabilire un rapporto personale, più che una relazione d’affari. I temi più usuali riguardano la cultura del proprio Paese, la cucina, la famiglia, lo sport. Un buon rapporto personale è la base per il successo professionale. Durante una conversazione non si dovrebbe interrompere, né sentirsi obbligati di “riempire i silenzi”: non parlare è segno di riflessione. L I N G UAG G I O DEL CORPO La gestualità andrebbe controllata. Per indicare qualcosa, si utilizza l’intera mano e non l’indice solo. “Thumbs up” è un segno di apprezzamento (informale). Tendenzialmente, si ride o sorride anche per coprire una gaffe o un momento di imbarazzo. TEMPO Tradizionalmente, le giornate iniziano e terminano molto presto, indicativamente secondo il sorgere e il tramontare del sole. Tuttavia, la vita prosegue senza sosta, in maniera frenetica ventiquattr’ore su ventiquattro. Schede Vietnam 6 I Vietnamiti sono piuttosto puntuali. La loro concezione del tempo è a spirale, ossia, come il sorgere del sole o il ciclo delle stagioni, il progredire non è diretto, ma con continui ritorni. Per questo alcune situazioni d’affari che appaiono definite possono in realtà essere successivamente ridiscusse. Da un lato, ne va compresa la ragione culturale, dall’altro ci si deve cautelare. REGALI Quando si incontra una persona per la prima volta, è comune donarle un pensiero. Non deve trattarsi di un regalo importante, che può imbarazzare o essere percepito come corruzione. L’ideale è un piccolo pensiero tipico del proprio Paese o della propria azienda. I regali devono essere impacchettati in carta colorata. Il rosso è il colore più sicuro. Il bianco va evitato, perché è il colore del lutto. FUMO Moltissimi Vietnamiti fumano, ovunque e in ogni condizione. BERE I brindisi sono molto comuni in Vietnam e molti affari si concludono dopo numerosi bicchieri di alcool. Se ci si lascia andare con moderazione, può essere divertente stare al gioco e proporre qualche brindisi. Se si vuole evitare l’alcool, è meglio trovare un modo gentile per non imbarazzare il proprio ospite vietnamita. Per quanto riguarda il tè, contrariamente a quanto avviene in Cina, esso solitamente non accompagna i pasti, ma viene servito a fine pasto al posto del caffè come digestivo e come eccitante, dato che solitamente è piuttosto forte e amaro. Ne esistono varie qualità, dal tè verde al gelsomino, al fior di loto. È di gran lunga la bevanda più diffusa. Anche il caffè è molto popolare nella cultura vietnamita e il Paese ne è infatti il secondo esportatore mondiale. Il caffè vietnamita è molto forte e viene bevuto con calma, anche perché solitamente bisogna attendere che termini di percolare attraverso il filtro. Può essere addolcito con latte condensato o in polvere o con zucchero. A TAV O L A A tavola ci dovrebbe essere una disposizione dei posti che viene solitamente data dall’ospite locale di più alto rango. Normalmente i tavoli sono rotondi. Le portate sono numerose e vengono servite a centrotavola. Ci si serve con le posate di portata o con le proprie bacchette al contrario (in altre parole, ci si serve o si servono gli altri commensali raccogliendo il cibo con le estremità delle bacchette che non Schede Vietnam 7 toccano la bocca). Ogni commensale solitamente ha a disposizione: una tazza per il tè, le bacchette, un supporto per appoggiare le bacchette, un cucchiaio, una ciotola, un piattino. Le regole a tavola sono numerose, ma spesso le maniere sono più informali, rispetto a quelle occidentali: alcuni cibi si possono mangiare con le mani e la cena è spesso una festa. Non esiste un ordine preciso per le portate. Il pane, per tradizione francese, è molto diffuso. Le portate normalmente non vanno terminate: è segno che non si è mangiato a sufficienza. Solitamente non manca una zuppa. Offrire la cena è un gesto di magnanimità e spesso anche uno status–symbol. Una persona offre per tutti e non si paga “alla romana”. Bisognerebbe almeno tentare di pagare e, se non si riesce in questo tentativo, ringraziare profusamente l’ospite. Tempio buddista a Hoian – maschera Champa, Museo Champa di Danang – (utta tipica vietnamita – ponte sul Mekong – traffico di motorini a Hanoi © Federico Vasoli RELIGIONE La vita spirituale vietnamita è stata influenzata nel corso dei secoli da buddismo (incluso il culto degli antenati, da considerarsi come derivazione del buddismo), confucianesimo, taoismo e cristianesimo. La maggioranza della popolazione è buddista con orientamento al culto degli antenati. In altre parole, l’anima di una persona sopravvive alla morte fisica e protegge i discendenti. Agli antenati ci si rivolge attraverso preghiere ed offerte sia in occasione dell’anniversario della loro morte che nei momenti salienti della vita quotidiana. L’altare di famiglia è costante comune in molte case vietnamite. Il cristianesimo sta nuovamente emergendo come nuova forza religiosa con grande partecipazione da parte dei fedeli. Il Vietnam può infatti vantare oltre dieci milioni di cattolici. Andare a messa è sicuramente l’occasione migliore per potere comprendere il grande fervore dei fedeli. Schede Vietnam 8 Dati POPOLAZIONE Il Vietnam annovera oltre 80 milioni di abitanti ed è tra i paesi più popolosi al mondo. La popolazione sotto i 35 anni costituisce la maggioranza. La maggior parte dei Vietnamiti vive in zone rurali. Le città più popolose sono in ordine di abitanti Ho Chi Minh City, con oltre 7 milioni di abitanti, Hanoi, oltre 3 milioni, Haiphong e Danang, entrambe con oltre un milione di abitanti. Oltre due milioni di vietnamiti, i c.d. “Viet Kieu”, vivono all’estero. TERRITORIO 330.000 km2, quindi di poco più esteso dell’Italia, a forma di esse distesa oppure, come i vietnamiti preferiscono, a forma di drago la cui testa è al nord ed il ventre al sud. ECONOMIA PIL: 256,9 miliardi US$ (quarantaduesimo Paese al mondo - l’Italia è all’undicesimo posto). PIL pro capite: 2.900,00 US$ nel 2009, in aumento del 103% rispetto all’anno precedente, nonostante la crisi. Inflazione: 6,9% annua (messa sotto stretto controllo dalla banca centrale e dal governo vietnamiti). Valuta: Dong (1,00 USD ≃ 20.000,00 VND. Opportunità fornite dal quadro macroeconomico STABILITÀ POLITICA E SICUREZZA DEL PAESE Alcune date significative: • 1995 Ingresso nei Paesi ASEAN e normalizzazione dei rapporti diplomatici con gli USA. • 2000 NTR (”Normal Trade Relationship”), normalizzazione dei rapporti commerciali, a seguito di quelli diplomatici, con gli USA. • 2005 ASEM Summit Hanoi 2005. Schede Vietnam 9 • 2006 APEC Summit Hanoi, PNTR ( Permanent Normal Trade Relationship) con gli USA. • 2006–2007: visite di Bill Gates e di George W. Bush. • 2007 Ingresso nel WTO ( World Trade Organization). • 2007–2008: visite ufficiali con delegazioni imprenditoriali in Vietnam del Ministro degli Esteri D’Alema e del Presidente della Regione Lombardia Formigoni; visita in Italia del Primo Ministro vietnamita. • 2008–2009: visite ufficiali di sistema del Ministro dello Sviluppo Economico Scajola, di Confindustria, ICE, ABI e, per la prima volta, del Presidente della Repubblica Nguyen Minh Triet. E L E VAT A CRESCITA ECONOMICA • Regolare aumento PIL (media +8% l’anno dal 1986, con l’eccezione della crisi finanziaria asiatica del 1997 e di quella globale del 2008–2009), rilancio consistente dell’economia dal 1998 e ottima tenuta del sistema di fronte alla attuale crisi economica globale. Per il Vietnam si può parlare di sola crisi “di importazione”, nel senso che nell’anno in corso sono diminuiti gli investimenti dall’estero, ma l’economia interna ha continuato a crescere. • Investimenti diretti esteri in costante e forte aumento da oltre dieci anni. Nel 2006 hanno superato quota 10 miliardi di dollari statunitensi e nel 2007 questo valore è stato praticamente raddoppiato, raggiungendo nel 2008 la cifra record di 65 miliardi, mentre per il 2010 si stimano in totale quasi cento miliardi di dollari di FDIs. • Espansione della domanda interna e attenzione dei consumatori e degli imprenditori alla qualità dei prodotti e dei macchinari. • Aumento del PIL pro capite, soprattutto della popolazione urbana. • Attenzione agli squilibri sociali portati dalla crescita economica e sostanziale rispetto dei diritti umani, che si traduce in libertà di culto, di impresa e di influenza degli amministratori locali sul governo centrale. • Media elevata nella qualità della produzione e manodopera locale. Schede Vietnam 10 Hilton Hotel, Hanoi – resort sul mare a Hoian – atelier di un pittore, Hoian – via di Ho Chi Minh City – baia di Danang vista da"a Marble Mountain © Federico Vasoli P R I VAT I Z Z A Z I O N I E M E RC AT O M O B I L I A R E • 5.500 società statali, SOEs ( “State owned enterprises”). • 3.300 SOEs privatizzate (“equitized”). • Il 60% delle società quotate in borsa sono l’esito recenti privatizzazioni. • HCMC Securities Trading Center (borsa di Ho Chi Minh City, indice HoSTC) costituita nel 2000. • Hanoi Securities Trading center (borsa di Hanoi, HaSTC) costituita nel 2005, più piccola dell’HoSTC. • Indice composito VN Index. • Oltre 200 imprese quotate per una capitalizzazione di oltre 25 miliardi di US$, pari approssimativamente al 20% del PIL. La capitalizzazione di borsa di Hong Kong è pari al 500% del PIL della Regione Amministrativa Speciale di HK, il che lascia presupporre un ampio margine di crescita della borsa vietnamita. Inoltre, i dati dell’economia reale, il recente, costante e forte calo delle borse, dopo la crescita della bolla speculativa del 2006–2007, la costante ammissione alla quotazione di nuove società, i processi di privatizzazione, fanno presupporre una crescita sensibile della borsa, anche in termini di liquidità, nel medio–lungo termine. DELOCALIZZAZIONE INDUSTRIALE DELLE AZIENDE STRANIERE • Presenza di un mercato interno in forte crescita. • Basso costo della manodopera. Schede Vietnam 11 • Elevato tasso di scolarizzazione e facilità di apprendimento (secondo uno studio della Toyota, gli operai vietnamiti sono i secondi più veloci al mondo nell’apprendimento di nuove qualifiche professionali). • Imposta sul reddito delle società: 25%, con notevoli agevolazioni nelle Zone Industriali (tax holidays e dimezzamento dell’aliquota per i primi otto anni di attività). • Tassazione sul trasferimento dei profitti abolita. • 130 parchi industriali: agevolazioni fiscali; procedure burocratiche snelle. • Mancanza di accessori in alcuni settori strategici (tessile, calzaturiero, meccanico, etc.), per i quali vi è forte domanda interna. ESPORTAZIONI • Grande abbondanza di risorse naturali, tra cui greggio, legname pregiato (anche di provenienza laotiana), risorse minerali, pietre preziose, tapioca per bio–fuel, carbone, gas, pepe, caffè, riso, gomma, etc.. • Consolidata tradizione artigianale di elevata qualità. • Interessante rapporto qualità / prezzo. • Flessibilità della produzione in termini di minimi volumi di acquisto. IMPORTAZIONI • Abbassamento dazi doganali. • Facilitate procedure burocratiche. • Made in Italy sinonimo di qualità e molto apprezzato. • Aumento del potere di acquisto. • Grande distribuzione in forte espansione. ALCUNE D E L L E P R I O R I T À R I L E VA N T I P E R L E IMPRESE STRANIERE • Tutela della proprietà intellettuale. • Energie alternative, che godono anche di parziali finanziamenti provinciali e dell’Unione Europea. Schede Vietnam 12 • Infrastrutture (porti, strade, ferrovie, telecomunicazioni). • Opportunità nei settori tessile, calzaturiero, turistico, ittico, finanziario, del trading di materie prime, delle energie alternative. Informazioni dMTV - de Masi Taddei Vasoli studio legale associato - attorneys-at-law - văn phòng lu!t - 萬順利律師事務 sede: via Torquato Tasso, 8 20123 Milano – Italia tel.: +39 02 4694613 – fax: +39 02 468263 Hanoi branch-office: 6th floor, Viglacera Building 2, Duong Hoang Quoc Viet – Quan Cau Giay 10000 Hanoi – Vietnam tel: +84 (0)4 37914716 – fax: +84 (0)4 37914718 [email protected] www.demasitaddeivasoli.com Schede Vietnam 13