20130803 - Ordine dei Medici di Ferrara
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20130803 - Ordine dei Medici di Ferrara
03 agosto 2013 Il Resto del Carlino Libri ‘terremotati’ per la prima biblioteca di Lampedusa «VOI ci vivreste mai in una città dove non è possibile comprare dei libri?». L’appello è arrivato da Giusi Nicolini, sindaco di Lampedusa, ed è stato accolto dall’Ordine dei medici di Ferrara. E così 500 libri si sono messi in viaggio verso una delle isole più a sud d’Italia. Una storia di solidarietà che lega due città territorialmente lontane, ma ora culturalmente vicine.LAMPEDUSA infatti non possiede né una biblioteca né un negozio per acquistare libri, come si può leggere nel comunicato del sindaco Nicolini. Si è quindi rivolta a tutti per poter iniziare a riempire gli scaffali della biblioteca Ibby, che sarà aperta al più presto. E Ferrara si è messa subito in gioco. Lo scorso anno, in seguito al terremoto, erano arrivati in città 21.345 libri donati da grandi e piccoli gruppi editoriali, scuole, università, associazioni e privati, in seguito a un’iniziativa organizzata dalla nostra collaboratrice Camilla Ghedini. Di questi libri, 1.200 erano stati collocati in un modulo biblioteca/ambulatorio acquistato dall’Ordine e donato alla Provincia. «Abbiamo ritenuto che parte di questi testi potessero essere inviati a Lampedusa e messi a disposizione della comunità. I due appelli rispondono allo stesso obiettivo, ossia di utilizzare la cultura come strumento per abbattere la paura, per creare l’identità» scrivono Bruno di Lascio, presidente dell’Ordine dei medici, e Camilla Ghedini al sindaco Nicolini. I LIBRI inviati sono 500 e fa già effetto pensare che le loro pagine potrebbero essere tra le prime sfogliate dagli abitanti dell’isola dopo tanto tempo. «Ci piace pensare che tra Lampedusa e Ferrara ci sia una sorta di stretta di mano, una promessa di fratellanza» scrivono ancora i donatori. Perché nessuno vuole vivere in una città senza libri. «Batteri fecali», il mare è troppo inquinato SCATTA da Porto Garibaldi a Lido degli Scacchi (area Sagano), per un totale di 1850 metri, il divieto di balneazione, e i turisti vengono invitati ad uscire dall’acqua. E’ stata adottata con urgenza ieri pomeriggio l’ordinanza emanata dal sindaco Marco Fabbri, che dispone il divieto temporaneo di balneazione nelle aree 7, 8 e 9, che interessano la fascia costiera che va da Porto Garibaldi al Lido degli Scacchi – area Sagano. Il provvedimento, a tutela della sanità pubblica, si è reso necessario dopo i risultati di ieri dei prelievi effettuati dal Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda Usl di Ferrara, che hanno individuato un inquinamento di breve durata, per il superamento dei limiti normativi relativamente al parametro ‘Enterococchi intestinali’ nell’acqua. Lo stop all’ingresso in mare durerà almeno 48 ore e ha già messo in allarme alcuni bagnanti, che ieri pomeriggio si sono visti costretti ad uscire dall’acqua per il provvedimento appena entrato in vigore. «La situazione era già così da qualche giorno — racconta Sandro, in vacanza ai lidi per la settimana —: il mare non faceva affatto un buon odore e qui a Porto Garibaldi l’altra mattina ho trovato con i miei figli una grossissima quantità di pesci sulla battigia. Questa moria di pesci non è una novità, perché adottare questo provvedimento solo ora? Questa mattina abbiamo corso dei rischi a stare in acqua?». Durante la mattinata, l’Azienda Usl ha effettuato immediatamente nuovi campionamenti, i cui esiti saranno trasmessi dall’Amministrazione Comunale non prima di 48 ore, «tempo tecnico, e non burocratico, necessario per ottenere risultati oggettivi e scientifici», come specifica il comunicato urgente inoltrato dal Comune di Comacchio. Le cause che hanno comportato questo temporaneo inquinamentonon sono al momento note e restano ancora al vaglio degli organi tecnici preposti. UN’ULTERIORE bastonata per la situazione del mare ai lidi, i cui rilevamenti effettuati tra lunedì e giovedì dalla struttura oceanica Daphne e pubblicati sul sito di Arpa Emilia-Romagna segnalavano per la parte nord «un’anomalia ambientale rilevata da riva lungo la fascia dei primi 200 metri, con spiaggiamento di pesci e molluschi a seguito del Libeccio spirato nella giornata di lunedì 29 luglio. Contemporaneamente si evidenzia il permanere in suddette aree di condizioni eutrofiche, dettate dalla presenza di macroalghe verdi (Ulvacee). Organismi spiaggiati e macroalghe in fase di decomposizione contribuiscono allo sviluppo di odori sgradevoli». La Nuova Ferrara Una boccata d’ossigeno per le imprese Nove milioni e 650mila euro, dei quali 562mila alla Provincia e nove milioni e 88mila euro ai Comuni del territorio. A ciò si aggiunge la somma, molto rilevante, di 43,1 milioni, a disposizione delle due aziende sanitarie. Si tratta delle risorse economiche sbloccate dal governo, attraverso l'approvazione del decreto legge 35, che potranno essere utilizzate dalle amministrazioni locali e dalla sanità pubblica per pagare i debiti che hanno contratto con le imprese private. “Finalmente una boccata di ossigeno", commenta Gabriele Morelli, segretario regionale della Cna, che ha affidato al Centro Studi Sintesi di Venezia la realizzazione di un rapporto che analizza l’entità, l’impatto e la distribuzione territoriale delle risorse sbloccate, nonché gli effetti dei pagamenti e le prospettive per il 2014. Il decreto prevede la possibilità per i Comuni e le Province con disponibilità di cassa di escludere dal computo del Patto di stabilità interno i pagamenti effettuati per saldare le fatture arretrate. In Emilia Romagna i Comuni che beneficeranno di questo strumento sono 299, pari al 91% delle Amministrazioni municipali soggette al patto. I dati indicano un’ampia adesione dei Comuni emiliano-romagnoli che raggiunge il 100% nelle 12 città con popolazione superiore ai 60.000 abitanti. Nel Ferrarese gli unici Comuni che non hanno aderito sono Portomaggiore e Migliaro, che si sono rivolti alla Cassa Depositi e Prestiti. I pagamenti che gli enti locali dell’Emilia Romagna potranno escludere dal Patto di stabilità interno nel 2013, a tutto vantaggio delle imprese creditrici, ammontano a 358 milioni di euro, di cui 302 milioni per i Comuni e 56 milioni per le Province. Nello specifico, la Provincia di Forlì-Cesena ha ottenuto un bonus di quasi 19 milioni di euro, mentre sul versante delle Amministrazioni municipali gli importi più rilevanti si concentrano nelle province di Parma (60,2 milioni) e Bologna (59,6 milioni). "Le piccole e medie imprese sostiene Morelli - rischiano di fallire per mancanza di liquidità, anche a causa dei crediti maturati nei confronti delle Amministrazioni pubbliche e non ancora riscossi. Paradossalmente, almeno nella nostra regione, la stragrande maggioranza dei Comuni sottolinea il dirigente della Cna - possiedono le risorse necessarie per saldare i debiti maturati verso le imprese fornitrici, ma non hanno potuto procedere coi pagamenti in quanto bloccati dalle rigide regole del Patto di stabilità interno”. Novità anche sul versante sanità, con l'anticipazione della liquidità che la Regione ha chiesto al governo, al fine di saldare i debiti nei confronti dei fornitori. L'Emilia Romagna ha ottenuto il via libera per l'erogazione di 448 milioni di euro. A Ferrara arriveranno 29,5 milioni all'Azienda Ospedaliera e 13,6 all'Asl. Da sottolineare come sull'ammontare complessivo delle risorse sbloccate in favore della regione (1 miliardo e 198 milioni di euro) la parte del leone la giochi proprio la sanità, con 692 milioni, somma che comprende l'ulteriore erogazione di cassa straordinaria decisa dalla Regione. "Si tenga presente - conclude Morelli - che la misura relativa all’allentamento del Patto di stabilità interno degli enti locali disposta vale solo per il 2013: in altre parole, il decreto contribuisce a sanare le situazioni pregresse senza, tuttavia, affrontare le cause dei ritardi di pagamento". Cna chiede quindi la revisione delle regole del patto. Donate i libri a Lampedusa Già inviati i primi 500 «Lampedusa non ha né una biblioteca né un negozio dove poter acquistare libri. Voi vivreste in una città dove non è possibile comprare dei libri? Io non credo! Quindi se in giro per casa avete libri (di qualsiasi genere!) che non leggete/avete già letto e di cui volete sbarazzarvi, aderite all’iniziativa: è semplicissimo! Recuperate i vostri libri e spediteli al seguente indirizzo: Giusi Nicolini, sindaco, Donazione dei libri per la prossima apertura della Biblioteca Ibby di Lampedusa via Cameroni, 92010 Lampedusa». I primi 500 libri sono già partiti assieme ad una lettera inviata in cui si ricorda che questa prima raccolta è il frutto di un appello lanciato alle case editrici lo scorso anno, dopo il terremoto, dalla giornalista Camilla Ghedini, che li raccolse e distribuì nelle tendopoli . A Ferrara, grazie a grandi e piccoli gruppi editoriali, scuole, università, associazioni e privati, sono arrivati 21.345 da tutta Italia. Ecco perché parte di questi testi sono stati inviati a Lampedusa e messi a disposizione della collettività. L’appello del sindaco è nella scia del progetto ferrarese. Dalla parte dei bambini ammalati, ricordando Lollo CENTO Dodici videogame donati ai reparti dell'oncologia pediatrica del Sant'Anna di Cona. Obiettivo raggiunto con la collaborazione tra Asd Guercino Calcio 2003, ragazzi di Coccinella Gialla e famiglia Messina che hanno realizzato, col contributo di Ma.Ra. Costruzioni, 500 copie del calendario 2013 “Terzo tempo... oltre il 90º” in ricordo di Lollo. «Con i circa 2.500 euro della vendita dei calendari – dice Alessandro Maretti – la famiglia Messina ha acquistato 12 video games, tra PlayStation 3 e Nintendo Wii, per i bambini ricoverati in ospedale. Sono state consegnate 10 consolle alla lungodegenza al reparto di oncologia pediatrica e due al day hospital pediatrico di Cona». Orgoglioso per il risultato a dimostrazione della serietà della famiglia Messina e del connubio tra sport e solidarietà, Maretti ha già idee per il futuro, allargando magari l'iniziativa: «Un ringraziamento speciale va al Guercino Calcio 2003, ai ragazzi della Coccinella Gialla di Cento, al fotografo Roberto Rubbini, alla generosità di Francesco Matera a quanti hanno contribuito a raggiungere questo traguardo acquistando il calendario 2013». Bondeno, confronto sul futuro della sanità BONDENO Il futuro della sanità, dopo la conferenza sociosanitaria e le misure approvate prima dell'estate, fra il destino del Borselli e le opportunità offerte dalla Casa della salute. Di tutto questo si parlerà giovedì 8 agosto (ore 21), nel dibattito alla Festa del Pd di Bondeno, in corso di svolgimento nella zona Cargofer. Un dibattito su dove va la sanità (anche a seguito della contrazione delle risorse) e con quali possibili miglioramenti sul piano assistenziale. Ne parleranno il direttore del distretto Ovest dell'Ausl, Mauro Manfredini, assieme ai medici Annalisi Camerani (responsabile della Medicina di gruppo di Bondeno) e Pierpaolo Mazzucchelli. Per le implicazioni che l’argomento avrà, anche in prospettiva recupero (o meno) del Borselli, lesionato dal sisma, il tema avrà una rilevanza sovracomunale e si prevede una larghissima partecipazione. Mare senza pace: divieto di balneazione PORTO GARIBALDI Dopo una mattinata a contattare operatori sui Lidi ed a sentire finalmente notizie positive sullo stato del nostro mare, ecco la mazzata che non ci voleva: bandiera rossa a Lido Scacchi ed a Porto Garibaldi. Un fatto a dir poco epocale, perché il divieto di balneazione è legato all’insalubrità dell’acqua e non a pericoli legati a mareggiate o altro. La giornata. Come si diceva, ieri finalmente in tutti i Lidi il mare si presentava pulito e senza più il nomeno della morì di pesci e molluschi che ha caratterizzato questa settimana. Non erano comunque finite le proteste, è il caso degli operatori di Lido Volano che contestavano (giustamente) le segnalazioni di morìa anche nelle loro acque, le quali erano invece nella norma e senza problemi per la balneazione. Poi nel pomeriggio la prima voce preoccupante: Arpa ed Ausl hanno lanciato l’allarme e potrebbe arrivare dal Comune il divieto di balneazione. Scattano le ricerche e dall’Arpa arriva la prima conferma: bandiera gialla a Lido Scacchi ed a Porto Garibaldi per “acqua con inconveniente ambientale in corso”. Tradotto in soldoni, l’Arpa nell’ultimo monitoraggio (di mercoledì 31 luglio) ha rilevato la presenza di enterococchi intestinali (una specie di streptococco che risiede nell’intestino, di fatto gli scarichi del nostro corpo...) al di sopra dei valori consentiti. Ma attenzione si parla di bandiera gialla, perché sulla base dei valori rilevati dall’Arpa il passo successivo è che il Dipartimento di sanità pubblica dell’Ausl li analizzi e dia i risultati all’amministrazione comunale, alla quale spetta il compito di porre il divieto di balneazione. E nel giro di alcune ore le bandiere da gialle sono diventate rosse, divieto di balneazione di 48 ore che ha visto impegnati capitaneria di porto e bagnini ad invitare la gente ad uscire dal mare già nel tardo pomeriggio di ieri con i militati della guardia costiera rimasti a vigilare che la gente non andasse in acqua. I valori riscontrati sono di 450 (su 100 millilitri) a Porto Garibaldi e 700 a Lido Scacchi, con un limite consentito di 200. Questo fenomeno non è associabile alla morìa dei pesci, ma è comunque collegato per gli scarichi del Po e la carenza di ossigeno in acqua. Il week-end. Per non rovinare del tutto il primo week-end di agosto la speranza è che già stamane i nuovi controlli di Arpa possano dire che la situazione è migliorata, ma è pressoché impossibile che domani a Lido Scacchi e Porto Garibaldi si possa andare in acqua. I valori sono invece nella norma in tutti gli altri Lidi, dove si può tranquillamente andare in acqua, anche approfittando del fatto che in questi giorni è migliorata. L’anomalia. Ora, a prescindere da tutto quanto sta accadendo in questi giorni, resta anche l’anomalia di prelievi svolti da Arpa mercoledì e valori consegnati due giorni dopo. È comprensibile ci siano dei tempi tecnici, ma visti i problemi del nostro mare in questo periodo non era il caso di ridurli? E se invece di enterococchi intestinali fossero stati rilevati valori fuori norma per altri elementi molto più pericolosi per la gente? Il comunicato. “Il sindaco Marco Fabbri ha adottato oggi pomeriggio un’ordinanza contingibile ed urgente con la quale è stato disposto il divieto temporaneo di balneazione nelle aree 7, 8 e 9, che interessano la fascia costiera che va da Porto Garibaldi al Lido Scacchi - area Sagano. Il provvedimento, adottato ai sensi dell’articolo 50 del Testo Unico sull'Ordinamento degli Enti Locali, a tutela della sanità pubblica, si è reso necessario dopo i risultati dei prelievi pervenuti in data odierna (ieri, ndr)ed effettuati dal Dipartimento di sanità pubblica dell’Ausl di Ferrara, che hanno individuato un inquinamento di breve durata. Nella mattinata di oggi (ieri, ndr) sono stati effettuati immediatamente nuovi campionamenti, a cura della stessa Ausl, i cui esiti saranno trasmessi dall’amministrazione comunale non prima di 48 ore, tempo tecnico, e non burocratico, necessario per ottenere risultati oggettivi e scientifici. Le cause che hanno comportato tale superamento non sono al momento note e sono al vaglio degli organi tecnici preposti. Sino a revoca dell’ordinanza comunale, vige dunque il divieto di balneazione nelle predette aree, come da segnaletica adeguatamente collocata, a cura dell’amministrazione comunale”.