La scelta della forma giuridica
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La scelta della forma giuridica
La scelta della forma giuridica Classe quarta A IGEA Prof. Luigi Trojano 1 Introduzione Quando si intraprende una attività aziendale, il primo passo da compiere è quello relativo alla scelta se avviare un’impresa individuale oppure costituire una società con altre persone. In questo secondo caso bisogna esaminare le varie forme giuridiche previste dal nostro ordinamento ed individuare la più adatta alle proprie esigenze. La valutazione di “convenienza” va fatta alla luce di numerosi fattori, di natura non esclusivamente economica. Gli aspetti più importanti da valutare sono: •se provvedere individualmente al totale finanziamento del capitale necessario per la costituzione dell’azienda o conferirlo unitamente ad altri soci •se farsi totalmente carico della responsabilità civile e di ogni altro rischio aziendale o condividerli con altri •se assumere ogni decisione per la gestione aziendale in piena autonomia o condividere scelte e proposte di altre persone. Prof. Luigi Trojano 2 Ditta individuale 1/3 È ideale per chi non ha soci e soprattutto ha l’esigenza e la volontà di lavorare in piena autonomia. Solitamente viene scelta per imprese di dimensioni limitate, con volume di affari contenuti, come ad esempio le attività artigianali. Prof. Luigi Trojano 3 Ditta individuale 2/3 Vantaggi Per l’avvio dell’attività è sufficiente iscriversi alla Camera di Commercio e ottenere una partita IVA, senza dover ricorrere ad un notaio. Gli oneri fiscali, amministrativi e contabili sono ridotti al minimo. Non è necessario tenere libri sociali e la costituzione o lo scioglimento dell’impresa non sono tassati. Per liquidare l’attività bisogna chiudere la partita IVA e comunicare la cessazione alla Camera di Commercio, all’INPS e INAIL. È obbligatorio tenere i libri previsti dalla normativa fiscale e cioè libri IVA e libri contabili. Prof. Luigi Trojano 4 Ditta individuale 3/3 Svantaggi Il problema si pone nella denuncia dei redditi, in quanto i redditi dell’impresa si sommano a quelli personali e quindi tassati a loro volta con le aliquote progressive previste dall’Irpef. In questo modo più è alto il guadagno più lieviteranno le imposte. Inoltre il rischio dell’impresa coinvolge tutto il patrimonio personale dell’imprenditore. Prof. Luigi Trojano 5 Impresa Familiare 1/4 È una particolare forma dell’impresa individuale dove oltre al titolare partecipano uno o più familiari (il coniuge, i parenti fino al terzo grado, gli affini entro il secondo grado). Particolarmente indicata per volumi di affari ridotti, quindi attività artigianali e commerciali. Vantaggi Oltre a quelli già indicati per l’impresa individuale c’è un vantaggio di natura fiscale, legato al fatto che il reddito viene distribuito anche sui familiari (risparmio Irpef). Prof. Luigi Trojano 6 Impresa Familiare 2/4 Attenzione ….. qualche volta l’imprenditore birichino utilizza illecitamente l’istituto dell’impresa familiare per: 1. ottenere vantaggi fiscali (pagando meno Irpef), attribuendo una quota di utile al collaboratore familiare anche se quest’ultimo non presta la propria opera nell’impresa; 2. ottenere vantaggi contributivi (per es. pensione) a favore del collaboratore familiare, assicurandolo anche se quest’ultimo non presta la propria opera nell’impresa. Prof. Luigi Trojano 7 Impresa Familiare 3/4 Il caso: dato un reddito della ditta di 50.000 euro, calcolare il carico fiscale lordo di una impresa familiare in cui la moglie ha una quota del 49%. Confrontare poi con il carico fiscale lordo di una ditta individuale senza collaboratore familiare. Calcolo irpef lorda impresa familiare: Reddito titolare = 50.000 X 51% = 25.500 Reddito moglie = 50.000 X 49% = 24.500 Irpef titolare = 25.500 X 23% = 5.865 Irpef moglie = 24.500 X 23% = 5.635 Irpef totale = 11.500 Calcolo irpef lord ditta senza collaboratore familiare: Irpef lorda = 26.000X23% + 7.500X33% + 16.500X39% = 14.890 Prof. Luigi Trojano 8 Impresa Familiare 4/4 Conclusioni: abbiamo un risparmio fiscale lordo di 14 890 - 11.500 = 3.390 In questo calcolo di convenienza occorre ricordare che il titolare (marito) rinuncia alle detrazioni fiscali per la moglie a carico e che il collaboratore familiare dovrà essere assicurato all’INPS e all’INAIL con il conseguente versamento dei contributi previdenziali. Prof. Luigi Trojano 9 Società di persone 1/3 Queste società hanno caratteristiche simili alle ditte individuali, in quanto dal punto di vista fiscale viene pagata prima l’Irap, dopodiché viene ripartito l’utile tra i soci (in base alle diverse quote di partecipazione), ed infine si somma ciascun utile al reddito personale dei soci determinando così la propria quota Irpef. Questa formula è particolarmente consigliata per imprese di piccole dimensioni con un numero ridotto di soci e di capitali, ad esempio per attività agricole, commerciali o di servizi. Prof. Luigi Trojano 10 Società di persone 2/3 Vantaggi I costi di costituzione e della gestione ordinaria sono sufficientemente contenuti e i giovani possono trarre beneficio in quanto possono avvalersi di finanziamenti e contributi regionali. Inoltre le procedure fiscali, contabili e tributarie sono agevolate. Non è previsto un capitale minimo per la loro costituzione. Prof. Luigi Trojano 11 Società di persone 3/3 Svantaggi Il rischio maggiore deriva dal fatto che tutti i soci (ad eccezione degli accomandanti delle Sas) hanno responsabilità illimitata quindi in caso di fallimento i creditori possono avvalersi anche sul patrimonio privato dei membri della società; non solo, se un socio non copre i debiti, saranno gli altri a doverne rispondere. È fondamentale la scelta di soci onesti, leali e professionali. Prof. Luigi Trojano 12 Il caso “Birichino S.A.S.” La S.a.s. da alcuni anni a questa parte viene anche utilizzata per impiegare persone come «dipendenti di fatto», risparmiando i costi e gli oneri previdenziali previsti per i dipendenti a tutti gli effetti: a tal fine i soci in accomandita, anziché assumere regolarmente una persona la fanno entrare in società come socio «accomandante d’opera», che conferisce il proprio lavoro invece del capitale. Questa soluzione va utilizzata con estrema cautela, potendo debordare da un lato nel rapporto di lavoro subordinato e dall’altro in rapporto di fatto di Società in nome collettivo, in entrambi i casi con conseguenze molto sgradevoli Prof. Luigi Trojano 13 Associazione in partecipazione 1/2 Col contratto di Associazione in partecipazione l’associante - che è l’imprenditore, sia questo individuale o collettivo - attribuisce all’associato una partecipazione agli utili (dell’impresa in generale o di uno o più affari); l’associato in cambio fornisce all’associante del capitale o del lavoro. In questo rapporto l’associato non diventa socio dell’imprenditore: quest’ultimo conserva interamente la disponibilità dell’azienda e la responsabilità della gestione. Se il risultato dell’attività è negativo, l’associato partecipa alle perdite entro e non oltre i limiti del conferimento eseguito. Prof. Luigi Trojano 14 Associazione in partecipazione 2/2 Negli ultimi anni l’istituto dell’Associazione in partecipazione è stato spesso usato in forma non appropriata per ottenere prestazioni di lavoro senza stabilire un regolare rapporto d’impiego con il prestatore d’opera. Se il rapporto reale è quello di lavoro subordinato, il ricorso a questa soluzione può essere molto pericoloso sia per l’associante che per l’associato. Prof. Luigi Trojano 15 Società di capitali 1/4 Vantaggi La responsabilità dei soci dipende dalle quote di capitale che hanno investito e soprattutto non è personale, perciò i creditori non possono avvalersi sul loro patrimonio privato Ci sono enormi vantaggi a livello fiscale in quanto gli utili dell’azienda sono liberamente gestibili, possono essere accumulati e distribuiti ai soci nei momenti fiscalmente più convenienti. La gestione aziendale può essere conferita anche a chi non è socio. Il ruolo dei soci passa in secondo piano rispetto ai capitali che loro stessi hanno investito. Prof. Luigi Trojano 16 Società di capitali 2/4 Vantaggi Per le SpA, la possibilità di : 1 - autofinanziarsi attraverso l’emissione di nuove azioni. In questo caso il neo azionista entra a titolo di “proprietario” all’interno della società 2 – ricorrere al finanziamento esterno attraverso l’emissione di obbligazioni. In questo caso l’obbligazionista entra a titolo di “finanziatore” della società assumendosi meno rischi ma rinunciando ad una eventuale maggiore distribuzione di utili rispetto al rendimento del prestito obbligazionario Prof. Luigi Trojano 17 Società di capitali 3/4 Svantaggi Elevate spese di costituzione che, oltre alle spese notarili comprendono imposte di registro proporzionali al capitale sociale e alla natura dei conferimenti. Visto che le società di capitali hanno un capitale sociale minimo, a differenza delle società di persone, verseranno maggiori imposte. Elevate spese di gestione in quanto gli aspetti burocratici e fiscali sono complessi. Si pensi alla gestione degli organi societari: convocare l’assemblea di una SpA con numerosi azionisti comporta il sostenimento di costi per la pubblicazione della convocazione, spese affitto locale ecc; costi da sostenere per le consulenze del collegio sindacale o del comitato di controllo. Prof. Luigi Trojano 18 Società di capitali 4/4 Svantaggi Il conferimento in natura è soggetto a perizia con il conseguente sostenimento di oneri In caso in cui non vengano rispettate le norme contabili e fiscali i soci sono esposti in termini di responsabilità. Fondamentale quindi affidare la conduzione dell’impresa a persone fidate ed esperte Prof. Luigi Trojano 19 Confronto tra forme societarie CARATTERISTICHE SOCIETA’ SOCIETA’ DI PERSONE SOCIETA’ SOCIETA’ DI CAPITALI Capitale sociale minimo Nessun limite Spa/sapa > € 100.000 Srl > € 10.000 2 2 Modalità Modalità di costituzione Scrittura privata autenticata o atto notarile Atto notarile Responsabilità Responsabilità dei soci Illimitata e solidale (limitata al capitale per i soci accomandanti delle sas) Limitata al capitale (illimitata per i soci accomandatari delle sapa) Non previsto Obbligatorio (escluse le srl con c.s. < € 100.000 Amministratori Solo soci (accomandatari per le sas) Soci e non (accomandatari per le sapa) Vantaggi Limitate formalità giuridiche, organi sociali limitati, contabilità semplificata, tassazione progressiva, deduzione perdite da reddito dei soci Responsabilità limitata, tassazione sul socio dei soli utili distribuiti, facile trasferimento quote/azioni, possibilità emissione prestiti obbligazionari Svantaggi Responsabilità illimitata, reddito anche senza distribuzione, modifica atto per trasferimento quote Tassazione fissa, maggiore burocrazia, organi sociali, esclusione contabilità semplificata Numero minimo dei soci Collegio sindacale Prof. Luigi Trojano 20 E’ attività di “impresa”? (art. 2082 C.C) SI E’ impresa con fini di lucro? SI E’ impresa “commerciale”? (art. 2195 C.C) Il titolare è una sola persona? SI SI Il titolare intende limitare la propria responsabilità? SI S.r.l. unipersonale NO Impresa familiare NO NO NO NO Il titolare si avvale della collaborazione dei familiari? I soci accettano la responsabilità illimitata? SI NO Impresa individuale nessuno S.r.l. o S.p.A. alcuni S.a.s. o S.a.p.a. tutti S.n.c. nessuno E’ impresa “agricola”? (art. 2135 C.C.) SI I soci accettano la responsabilità illimitata? S.r.l. o S.p.A. alcuni S.a.s. o S.a.p.a. tutti S.s. o S.n.c. NO Varie figure giuridiche (Associazioni, ecc) Impresa artigiana* (art. 2083 C.C. – L. 443/85) Imp. Ind., S.n.c., S.a.s., S.r.l. o Cooperativa * Caso particolare di “piccola impresa Prof. Luigi Trojano SI Soc. Cooperativa a resp. illimitata NO Soc. Cooperativa a resp. limitata I soci accettano la responsabilità illimitata? 21 Prof. Luigi Trojano 22