LA VIE EN ROSE - Samanta Torchia

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LA VIE EN ROSE - Samanta Torchia
personaggi
LA VIE
EN ROSE
È un dato di fatto: le donne con ruoli decisionali
nelle aziende italiane si contano sulle dita
di una mano. Alla luce della discussione
della legge che obbligherà i cda delle
imprese ad avere una quota femminile,
ecco cosa accade nella televisione,
dove al sovraffollamento dei volti dello
spettacolo fa da contraltare un numero
decisamente ridotto di produttrici,
autrici, professioniste e manager
a cura di Eliana Corti e Samanta Torchia
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ziende e quote rosa. A metà marzo il
Senato ha dato il via libera al ddl sulle
cosiddette quote rosa nelle società
quotate e a partecipazione pubblica.
Il provvedimento (che torna alla
Camera per una terza lettura), prevede che i cda siano
composti tra il 2012 e il 2015 per un quinto da donne,
per arrivare a un terzo tra il 2015 e il 2018. È una norma
transitoria (che entrerà in vigore a un anno dall’approvazione
e non dopo sei mesi) valida solo per tre mandati dei cda e
dei collegi sindacali. La partecipazione delle donne ai processi
decisionali dei vari mercati, insieme alle pari opportunità, sono da
tempo argomenti del dibattito politico - e non solo -, cui spesso si
affianca la questione dello sfruttamento dell’immagine femminile, in
televisione e in pubblicità. Un argomento che solitamente si sviluppa
attorno a due tesi principali. La prima vede nelle quote rosa una forma
di aiuto, una discriminazione, anche se in positivo, perché l’assunzione
di una professionista sarebbe sempre accompagnata dal dubbio che essa
sia stata scelta in quanto donna e non (solo) per le sue capacità. Per
altri, invece le quote sono al momento l’unico modo per far “abituare”
i maschilisti board italiani alla presenza di manager dell’altro sesso. Lo
studio Cerved Group pubblicato a inizio marzo da Corriere Economia
sulle duemila maggiori realtà italiane (con fatturati oltre i 100mln di
euro nel 2008 o nel 2009) indicava che le imprese con almeno il 30% di
donne nel cda sono circa il 12% del totale, una quota che si è mantenuta
stabile negli ultimi quattro anni. Eppure, spiega lo studio, le aziende che
raggiungono la fatidica soglia del 30% - per la maggior parte le società
della moda e del lusso e quelle a controllo familiare - vanno meglio e con
una donna presidente o amministratore delegato hanno probabilità di
insolvenza praticamente dimezzate. E la televisione? Lo schermo abbonda
di volti e corpi femminili di varia professionalità, ma dal punto di vista
manageriale la situazione rispecchia lo scenario sopra descritto. Le stanze
dei bottoni sono ancora per la maggior parte a maggioranza maschile,
con poche eccezioni. Nell’ambito della produzione, la maggior parte
delle donne sono ai vertici proprio perché hanno loro stesse fondato
le loro società, oppure lavorano sotto l’egida della società di famiglia.
Altre figure si trovano nei grandi gruppi internazionali (Fox,
Sky, Discovery) dove - pur restando in minoranza - si vedono
premiati gli step di lunghe carriere. Mediaset fa scuola, avendo
dato l’avvio a quella di diverse professioniste. In queste pagine,
Tivù presenta una carrellata delle donne che occupano oggi
posizioni di responsabilità con ruoli decisionali nel settore
televisivo italiano.
ELISA AMBANELLI
Chief Creative Officer dell’intrattenimento leggero
Endemol Italia
LAURA CIOLI
Coo Sky Italia
D
al 2009 è di nuovo nella casa del Grande fratello
dove otto anni prima era stata responsabile dei
programmi di intrattenimento leggero della sede di
Milano. Inizia in tv nel 1993 a Italia 1, occupandosi
di marketing editoriale, passando in seguito alla
redazione cinema e telefilm. Nel 1997 è responsabile
delle produzioni per Canale 5, due anni dopo
del palinsesto operativo, della redazione cinema,
telefilm, programmazione e promozione di rete. Nel
2000 è direttore dei programmi a La7 (ora è data in
corsa al posto del direttore Lillo Tombolini) e nel
2005 è la prima donna direttore di una tv generalista
a All Music, che chiude però nel 2009.
BIANCA BERLINGUER
Direttore Tg3
nica donna alla direzione
di un telegiornale
nazionale. Laureata in Lettere,
ha lavorato nelle redazioni di
RadiocorriereTv e Il Messaggero.
Dopo un’esperienza a Mixer
nel 1985 come redattrice sotto
la guida di Giovanni Minoli,
è entrata nella redazione del
Tg3 nel 1991 ai tempi della
Telekabul by Sandro Curzi.
Assume la guida della testata
nel 2009 prendendo il posto di
Antonio Di Bella. La giornalista
conduce inoltre la rubrica di
approfondimenti della terza rete,
Primo piano.
C
© UsRai
U
hief Operating Officer della pay tv
dal 2008, con la supervisione - dal
2010 - di tutti i contratti tra Sky e i
canali terzi che fanno parte dell’offerta
Mondo. Entra in Sky dopo 15 anni di
esperienza in Bain & Company, Vodafone
(direttore strategie e sviluppo, direttore
Operations e direttore della divisione
business) ed Eni (Retail Market & Power
Senior Vice President). Ingegnere con
Master in Business Administration alla
Sda Bocconi di Milano, a lei fanno capo
le divisioni strategiche Chief Technology
Officer (di cui fanno parte Broadcasting,
Technology,It), Sales&Marketing,
Service&Delivery, Crm, Business, canali
terzi e Public Affairs.
MATILDE BERNABEI
Presidente LuxVide
È
a capo dell’azienda fondata dal padre
Enrico nel 1992. Dal 2008 ne è
presidente. A lei si deve l’idea di affidare il
personaggio di Don Matteo a Terence Hill.
Nel 1980 è entrata nel gruppo Montedison
come responsabile del programma di Job
Creation del gruppo intorno agli insediamenti
industriali del Mezzogiorno, cui è seguito nel
1984 la direzione per le strategie e lo sviluppo
della neonata Iniziativa Me.Ta., holding della
Montedison per il settore dei servizi e polo di
diversificazione. Nel 1987 è ad della società
editoriale Il Messaggero.
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GIOVANNA BIANCHI CLERICI
Consigliere Rai
MARIA DE FILIPPI
Autrice e socia Fascino
A
© UsRai
l suo secondo (e ultimo) mandato nel
consiglio di amministrazione Rai, sempre
in quota Lega Nord. Nata a Busto Arsizio
(Varese) il 26 agosto 1958, è giornalista
professionista e laureata in Lingue e civiltà
orientali. È stata deputato nella XIII e XIV
legislatura fino all’ottobre 2005 (quando viene
nominata consigliere Rai) ed è ora il candidato
leghista a sindaco di Gallarate. È stata anche
membro della Vigilanza Rai e, in commissione
Cultura, relatrice della legge Gasparri. Da
sempre paladina della produzione Rai a
Milano, è ora finita nel mirino della Corte
dei Conti per aver contribuito, insieme ad
altri colleghi, alla nomina dell’incompatibile
Alfredo Meocci a dg nel 2005.
V
GABRIELLA BUONTEMPO
Titolare Goodtime
avora come produttrice dal 1989,
realizza il suo primo film a 27 anni con
Angelo Guglielmi, dopo aver lavorato come
assistente di Lina Wertmuller. È sposata
con Italo Bocchino, tra i fondatori di
Futuro e libertà e vicepresidente del partito
di Gianfranco Fini. È socia al 50% della
Goodtime srl insieme a Massimo Martino.
La società ha prodotto per Rai titoli come Il
grande Torino, I colori della gioventù, Le ali e
La narcotici ed è attualmente al lavoro sulla
biografia di Anita Garibaldi, con Valeria
Solarino e Giorgio Pasotti.
© IMAGOECONOMICA
L
ILARIA DALLATANA/FRANCESCA CANETTA
Amministratore delegato
e Chief Content Officer Magnolia
C
ol riassetto societario di marzo, Dallatana ha la guida operativa
dell’azienda, che lei stessa ha fondato nel 2001 insieme a Giorgio
Gori e Francesca Canetta. Conta un’esperienza decennale in Mediaset,
prima nell’ufficio marketing R.t.i. (‘91-‘94), poi in Spagna per la
riorganizzazione di Telecinco per Mediaset, in seguito è responsabile
dell’intrattenimento di Italia 1 e poi di Canale 5. Canetta si occupa
oggi delle produzioni e dello sviluppo dei contenuti originali Magnolia,
dopo essere stata responsabile delle produzioni e dei contenuti tv sat
e coordinamento produttori. Nel 1990 entra in Mediaset (redazione
cinema e programmazione palinsesto di Italia 1); dal 1999 al 2001 è
prima al coordinamento delle tre reti e poi responsabile del palinsesto e
degli acquisti diritti cinema e prodotto tv di Canale 5. Nel 2001 è a La7
come direttore del palinsesto, programmazione e acquisti diritti.
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ero e proprio caso di identificazione
volto/prodotto, i suoi esordi
televisivi risalgono al 1992 quando crea
con Alberto Silvestri il talk Amici (che
conduce a partire dall’anno successivo).
Successivamente è autrice di Amici di
sera, Uomini e donne, Accadde domani,
Missione impossibile, Coppie. Dal 2000
è al timone di C’è posta per te e del
talent Amici (ex Saranno famosi). Il
marchio Amici è di proprietà di Fascino,
mentre Amici di Maria De Filippi fa capo
direttamente alla conduttrice, così come
la proprietà intellettuale del format. Le
quote della società di produzione Fascino
sono divise al 50% tra Maria De Filippi
(cui il marito Maurizio Costanzo ha
ceduto la sua parte nel 2008) e R.t.i.
LORRAINE DE SELLE DU REAL
Managing Director Fidia Film
CLAUDIA MORI
Amministratore delegato
Ciao Ragazzi!
D
© A. Sermoneta
apprima modella e attrice, si dedica alla
produzione con Junior Film International,
fondata con Gianni Hecht (Linda e il brigadiere,
Piazza di Spagna) e in seguito con Fidia Film, di
cui è procuratore generale e Managing Director.
Tramite Fidia, realizza le serie Carabinieri per
Mediaset (dal 2002 al 2008). Tra i titoli più recenti,
figurano il tv movie Al di là del lago e la serie Angeli
e diamanti (entrambe per Mediaset), la cui messa in
onda nel 2010 è stata posticipata a questa primavera
(data ancora da definire). Nel 2008 realizza la serie
per web e cellulari, L’ospite perfetto – Room 4U,
presentata al secondo RomaFictionFest.
D
apprima una carriera in simbiosi con
il marito Adriano Celentano, come
attrice, cantante e discografica a capo
dell’etichetta Clan Celentano srl dal 1991.
Lavora “da sola” come produttrice, con la
società Ciao Ragazzi! (Giovanni Terrazzi
è il presidente) con la quale ha prodotto
titoli come C’era una volta la città dei matti…
ed Einstein. Torna in video nel 2009 come
giudice del talent di RaiDue X Factor, nel
2010 è premiata per l’impegno produttivo
al RomaFictionFest. Ora è al lavoro su una
miniserie (per RaiFiction) sulla violenza
sulle donne, Un corpo in vendita.
IDA DI BENEDETTO
Produttore e direttore artistico
Titania
ttrice di teatro, cinema e tv, fonda Titania
produzioni nel 2000 con la figlia Stefania
Bifano. Produce nel 2007, in coproduzione con
Spagna, Francia e Germania, Caravaggio, cui seguono
Bakhita e il film tv Mannaggia alla miseria (tutto per
Rai). Tra le serie in produzione: Sposami (12x60’ per
RaiFiction in alternativa, secondo il piano 2011, a
Paura d’amare 2) e Versace, nelle versioni miniserie
tv (2x100’) per Rai e cinematografica.
EDWIGE FENECH
Presidente
Immagine e cinema
LORENZA LEI
Vicedirettore
generale Rai
F
U
© P. Coccia
onda nel 1992 la società attiva nella
produzione e distribuzione cinetv di cui è
ancora presidente. La prima fiction prodotta è
Il coraggio di Anna, per Canale 5, cui seguono
titoli che hanno spesso donne protagoniste,
come Commesse (1 e 2, per RaiUno), La omicidi
(RaiUno), Le segretarie del sesto (RaiUno) fino
a La figlia del capitano (su RaiUno è prevista
quest’anno), in cui torna a recitare.
na lunga carriera Rai,
costellata di rare apparizioni a
mezzo stampa o tv (da qui l’assenza
di fotografie...). Con una delega per
l’area produttiva gestionale, inizia
in Rai nel 1995 come consulente
a RaiInternational. Nel 1999 è
responsabile di RaiGiubileo; nel
2000 è capostruttura Pianificazione
mezzi e risorse di RaiUno, poi
diventa capo dello staff del
dg Agostino Saccà. Mantiene
l’incarico nelle direzioni di Flavio
Cattaneo e Alfredo Meocci. In
seguito, è direttore delle risorse tv
(imporrà una riduzione del 30%
sugli ingaggi degli artisti) fino alla
nomina di vicedirettore generale
con Mauro Masi.
© P. Coccia
A
CAMILLA NESBITT
Direttore generale Taodue
P
oche o nulle le sue esternazioni
ai giornali, fonda nel 1991,
insieme al marito Pietro Valsecchi, la
società di produzione ora nell’orbita
Mediaset. Taodue è oggi la principale
produttrice di fiction per il Biscione,
con un particolare riguardo alla cronaca
nazionale. Qualche titolo: Distretto di
polizia, R.i.s. (format poi venduto in
Francia), Intelligence, Il capo dei capi.
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GINA NIERI
Vice Presidente
R.t.i.
SHERIN SALVETTI
Vice President Factual
Fox Channels Italy
F
igura storica del
Biscione, lavora nella
tv commerciale dal 1977.
È entrata nel gruppo
Fininvest nel 1990 e
attualmente ricopre il
ruolo di Direttore divisione
affari istituzionali, legali
e analisi strategiche in
Mediaset. Dal 2007 è
vicepresidente di R.t.i.
e nell’aprile 2009 è stata confermata consigliere di amministrazione di Mediaset S.p.A
nonché componente del Comitato esecutivo. È vicepresidente del Campus Multimedia
in.formazione, il consorzio creato da Mediaset e dall’università Iulm, che gestisce i master
in giornalismo e management multimediale.
MIRIAM PISANI
Direttore Iris
e Mediaset Plus
C
ome molti dirigenti Mediaset, fa la sua
gavetta in Publitalia (dal 1984),
in particolare nel reparto rilevazione e analisi
dell’audience televisiva di Enrico Vergani.
Partecipa all’ideazione del Day by Day
(insieme a Barbara Robecchi), un servizio
di rilevazione degli ascolti antecedente
al servizio Auditel.
Nel 1999 arriva a R.t.i. e nel 2003 diventa
vicedirettore di Canale 5, allora diretta
da Giovanni Modina. Dal 2007 è direttore
del canale Dtt free Iris, cui segue Mediaset
Plus: è la prima donna del gruppo Mediaset
H
a la responsabilità dei dipartimenti
Programming, Production,
Marketing e Creative per i canali factual
del gruppo (National Geographic
Channel, Nat Geo Adventure, Nat
Geo Wild, Nat Geo Music, History
Channel e Baby Tv). Nel 1984 entra
a far parte del gruppo redazionale
prima e del team di autori poi di Mixer.
Nel 1997 è autore responsabile del
programma di RaiTre Geo&Geo, per il
quale avvia un’importante produzione di
documentari. Nel 2000 diviene Country
Manager di National Geographic
Channel occupandosi della gestione del
canale e della sua localizzazione in Italia.
Dal 2003 si aggiungono le direzioni
degli altri canali factual Fox.
E inoltre...
FLAVIA BARCA
FATMA RUFFINI
Direttore format, programmi
e sit com R.t.i.
D
a oltre 30 anni sui contenuti dei canali
Mediaset, si occupa anche dell’acquisto
di format. Inizia la sua carriera nella televisione
commerciale a Canale 5 nel 1981, con il regista
Davide Rampello. Capace di adattare al gusto
nazionale format Usa di grande successo, lega
il suo nome ad alcuni dei programmi storici del
gruppo, Il gioco delle coppie (1985), Tra moglie e
marito (1987), C’eravamo tanto amati (1989),
La ruota della fortuna (1989), Lui lei l’altro
(1992), Karaoke (1992), Scherzi a parte (1992) e,
recentemente, Love Bug’s.
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C
oordinatrice dell’Istituto di
Economia dei media (Iem), è stata
tra l’89 e il ‘93 producer e autore per
Videa e nel 2001 consulente in qualità
di autrice per Palomar. Dal 2002 al 2003
è stata responsabile di ricerca per IsiCult.
barbara scaramucci
Direttore RaiTeche
M
uove i primi passi in Rai alla
cronaca del Tg1 e Tg3. Nella
Rai di Claudio DeMatté ha diretto la
testata giornalistica regionale. Dopo
alcune esprienze alle tribune è approdata
agli archivi del servizio pubblico. Le
Teche partecipano al progetto Ue
Presto Space, che propone a tv, radio,
archivi istituzionali e società private
la possibilità di sviluppare al meglio la
conservazione e lo sfruttamento degli
archivi. È autrice di testi sulla tv, tra cui
Come si documenta la tv o Roma 1960, le
Olimpiadi della tv.
MARINELLA SOLDI/ANTONELLA D’ERRICO
General Manager Discovery Networks Southern Europe e
ad Discovery Italia/Vp Channels Southern Europe Discovery
D
a McKinsey alla guida di
Discovery, con la responsabilità
di supervisionare le attività locali di
Discovery in Italia, Francia, Spagna e
Portogallo, Soldi è inoltre un membro
chiave del gruppo Senior di direzione
Emea di Discovery Networks. Ha
lavorato come Executive Coach per
importanti marchi internazionali nei
settori technology e media. Conta una
serie di esperienze in Mtv, tra cui Senior
Vice President dello sviluppo strategico
a Londra e dg di Mtv Italia a Milano.
È socio fondatore e Ceo della società
Soldi Coaching/Glitz srl. D’Errico si
occupa invece dello sviluppo dei canali
Discovery nel Sud Europa, definendone il
posizionamento e i contenuti, e coordina
i team dei canali in Italia, Francia,
Spagna e Portogallo. Ha la responsabilità
del Creative Hub (attività creative, di
programmazione e di marketing on e off
air del Sud Europa). Il suo background
è nel marketing come direttore in Levi
Strauss Italia, occupandosi dello sviluppo
dei marchi Levi’s e Dockers. Si forma
televisivamente in Telepiù cinema (19911997), coordinando le attività di adv e
marketing editoriale, e in Mtv Italia, di
cui ha curato il lancio come responsabile
marketing.
MILLY BUONANNO
GIORGINA DI SANTO
ANNALISA MURATORI
F
È
O
onda nel 1986 con Giovanni Bechelloni
l’Ofi (Osservatorio sulla fiction italiana)
e “Il Campo”, centro studi sociologico sulla
tv italiana ed europea. Dirige il Laboratorio
avanzato di creazione e produzione fiction
del Centro sperimentale di cinematografia.
Programming&Acquisition Director
di NbcUniversal Global Networks
Italia, dove lavora da 11 anni. È stata per 10
anni in Uk, in Virgin e nella distribuzione
cinematografica, vendite internazionali
e nel team del London Film Festival.
ggi è partner responsabile di finanza
e amministrazione di Switchover
Media ed è stata Finance & Administration
Director di Jetix Europe Srl (2000-2009)
e Deputy Managing Director (2006-2009).
Ha esperienze in area finance.
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personaggi
CECILIA PADULA
CHIARA SBARIGIA
GEORGINA TWISS
È
I
C
Content Director di Turner Italia
con la responsabilità dei programmi,
delle produzioni originali e delle acquisizioni
dei canali Turner. Conta esperienze in
Multitematique e Jetix Europe.
n Apt (Associazione produttori tv)
dal 1994, nel 2003 diventa Segretario
generale. Le spetta il coordinamento
strategico delle attività istituzionali
dell’associazione.
Il valore dell’immagine
Quote rosa? Non bastano senza
una più realistica rappresentazione
mediatica dell’universo femminile.
Una visione ridotta della società. È
questa la nostra dieta mediatica.
C’è infatti tutta una realtà femminile,
che costituisce almeno il 50%, che
non viene ben “raccontata” dai
media, in primis dalle tv. Quante
donne nel nostro Paese lavorano,
si impegnano, hanno successo nei
più diversi ambiti, dando un grande
contributo di crescita alla società?
E quanto spazio hanno per illustrare
questa straordinaria realtà, al pari
di quello che viene attribuito alla
pletora di miss, ragazze immagine
o concorrenti di reality? Il rischio è
far continuare a crescere una civiltà
con una percezione stereotipata,
quindi ridotta, del ruolo che le donne
possono svolgere. È ovvio che poi
non ci siano quote che tengano
per sostituire il danno provocato
da una subcultura così permeante.
È un ossimoro voler realizzare per
regolamento il contrario di quello
che viene iniettato quotidianamente,
attraverso i media, nella linfa delle
nostre percezioni. La questione
è culturale. Non si può ignorare
l’esistenza e il ruolo dei media
che raccontano la società in cui
operano, ma al tempo stesso
prefigurano i modelli di riferimento
per l’immaginario collettivo,
sedimentando nei nostri percettori i
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ome Managing Director di Eurosport
Italia ha la responsabilità sulle aree
istituzionale, editoriale e commerciale. È
anche Regional Director of Distribution
Uk, Irlanda, Germania, Benelux e Iberna.
di Gabriella Cims*
modelli raccontati come vincenti.
O è un caso il gran numero di
ragazze che vuol fare “la velina”
da grande? O l’aumento delle
violenze di minorenni a danno di
coetanee? Dobbiamo chiederci
quanta responsabilità abbiano quei
ragazzini e quanta chi ha trasmesso
loro una percezione distorta della
femminilità. Orpello ornamentale per
accalappiare facilmente audience.
È a questo che vogliamo ricondurre
che Rai ha accettato di assumersi,
che sono altrettanti diritti per una
programmazione più «rispettosa
della dignità umana, culturale e
professionale delle donne». Per
un’attuazione soddisfacente,
molto dipenderà dal grado
di attenzione che riusciremo
a tenere sul tema. Il servizio
pubblico può porsi quale
avanguardia per le altre tv e
gli altri soggetti che operano
dobbiamo chiederci quanta
responsabilità abbia chi
trasmette una percezione della femminilità
come orpello per accalappiare audience
la femminilità? Occorre cambiare
registro con urgenza, intervenendo
con opportune riforme. Proprio in
questi giorni è entrata in vigore la
riforma della Rai. Un anno fa, chi
scrive, ha lanciato un appello alle
istituzioni e nel web. “Appello Donne
e Media” ha raccolto migliaia di
sottoscrizioni. Abbiamo fatto massa
critica balzando dal web, con la
campagna di Key4biz, all’Agenda
politica del Paese. Il Presidente
della Repubblica ci ha dato il suo
sostegno. Oggi la nostra è una
riforma in vigore, con il primo punto
messo a segno: 12 nuovi impegni
nella comunicazione. Ma in
generale occorre intervenire, come
abbiamo già previsto, con una
regolamentazione che investa
tutti i settori, in linea con gli altri
paesi europei. Per parte nostra
continueremo a sollecitare l’opinione
pubblica e le istituzioni a riflettere
e agire per dotarci di un comparto
mediatico in grado di rappresentare
la pluralità della realtà femminile.
Affinché i mezzi di comunicazione
non trascurino buona parte della
società. Affinché la società non
disperda buona parte di sé.
*Promotrice Appello Donne e Media