del 28 Giugno

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del 28 Giugno
Del 16 Giugno 2015
Estratto da pag.3
Del 16 Giugno 2015
Estratto da pag.3
“Ero l’amante di Salvatore mi prometteva falsi contratti”
RORY CAPPELLISI è tenuta ieri la seconda udienza di un processo che vede protagonista Salvatore Buzzi,
ma come vittima. L’imputata è una sua ex amante, una ragazza di origine siciliana, Katia Cerolla, che la
procura accusa di tentata estorsione: dopo aver perso il posto di lavoro all’interno della cooperativa di Buzzi,
lo avrebbe ricattato minacciando di rivelare particolari della loro relazione alla compagna. Ieri in tribunale ha
testimoniato un socio della cooperativa, che ha ricordato di aver letto sms del tenore: «Dammi i soldi
altrimenti dico tutto alla tua compagna ». La donna è sconvolta: «Sa, ho una figlia piccola, è incredibile che
vengano inventate storie di questo genere» .
Signora Cerolla, come ha conosciuto Salvatore Buzzi?
«Me lo presentò una mia cara amica. Lei sapeva che stavo cercando lavoro, ero abbastanza disperata, non
riuscivo a trovare niente. A quel tempo era l’amante di Guido Colantuono, anche lui sposato, come Salvatore
Buzzi, al quale era molto evidente piacessero le donne. Probabilmente fin da subito ha avuto delle mire su di
me. Io però ero interessata a lavorare non a diventare l’amante di qualcuno. Mi rassicurò. Mi disse che mi
avrebbe sicuramente aiutato. E devo dire che fu di parola. Dopo poco mi venne proposto un contratto a tempo
determinato — tre mesi — alla Cooperativa 29 giugno».
Colantuono è la persona che ieri ha testimoniato.
«Lui è quello che testimonia. Lo stesso che era l’amante della mia amica e che partecipò a quella prima cena e
che ha avuto un ruolo in tutta questa vicenda che non voglio ricordare».
E poi cosa è successo?
«Poi, mi sono coinvolta con Salvatore. Era gentile. Era simpatico. Non avrei mai immaginato che dietro
l’uomo che ho conosciuto si nascondesse quello che ho scoperto leggendo le carte di Mafia Capitale. Ma forse
dovevo immaginarlo, visto quello che ha fatto a me».
Cioè?
«Presentare una denuncia contro di me l’ho trovata una cosa di una bassezza incredibile. Ho avuto il rinnovo
di diversi contratti a tempo determinato. E la costante, continua promessa che questo contratto si sarebbe
trasformato in un qualcosa di più sicuro. Le ripeto, io ho un figlia piccola, e ho perciò una particolare
preoccupazione per il futuro ».
Certo, ma da qui a denunciare una persona per tentata estorsione ce ne corre. Come si è arrivati a questo
punto?
«Mi sentivo presa in giro. Passavano mesi e la promessa non arrivava mai. Non credo sia tanto strano che in un
momento di stizza una persona mandi un messaggio in cui dice a un’altra “lo dico alla tua compagna”.
Pensavo soprattutto a mia figlia».