Programma delle mostre 2012 Programma delle mostre

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Programma delle mostre 2012 Programma delle mostre
Programma delle mostre 2012
Impressionismo
Pastelli Acquerelli Disegni
10.2.2012 – 13.5.2012
Sono presenti in mostra oltre 200 opere grafiche, tra cui pastelli, acquerelli e disegni dell’impressionismo e del
postimpressionismo, coll'obiettivo primario di sottolineare quanto importante fosse per gli artisti di quel
periodo la carta come supporto pittorico. È la prima mostra a livello internazionale dedicata esclusivamente a
questa tecnica. Gli artisti dell’impressionismo e del postimpressionismo prediligevano spesso il disegno tanto
da attribuirgli la stessa importanza della pittura. Una equiparazione indicativa per l’arte moderna ancora da
venire?
Mentre i dipinti di Monet, Degas, Renoir, Pissarro, Manet, Seurat, Signac, Cézanne e Gauguin sono da sempre
ben noti al pubblico, i loro lavori altrettanto spettacolari eseguiti su carta sono molto meno conosciuti. È
merito di questi artisti l’attribuire al disegno il valore di un’opera d’arte autonoma e completa, e non più
soltanto quello di un mezzo preparatorio o di studio per un lavoro “più importante”.
Edgar Degas, Donna nella tinozza, c.
1883,
pastello su carta
© Tate, Londra 2011
Edouard Manet, Composizione di fiori con
giaggiolo, citiso e gerani, 1880, acquerello,
Albertina, Vienna
Paul Gauguin, Négreries Martinique,
1890, guazzo, acquerello, inchiostro
nero, collage,
Collezione Jan Krugier
Gustav Klimt. I disegni
14.3.2012 – 10.6.2012
Il motivo per cui i disegni di Gustav Klimt sono tanto apprezzati dal pubblico è quella sensualità elettrizzante
che trasmettono i suoi studi di nudi femminili. La mostra Gustav Klimt – Zeichnungen (I disegni di Gustav
Klimt) illustra bene quanto complessa fosse realmente la sua abilità artistica nei disegni. L’Albertina mette in
mostra gran parte della celebre collezione di opere di Klimt, complessivamente ben 170 pezzi. Completano la
mostra eccezionali prestiti d’arte provenienti da collezioni austriache ed internazionali. Si potranno ammirare
una vasta gamma di studi di figure, bozze monumentali in grandezza naturale e disegni di scene allegoriche.
Con modesti mezzi tecnici Klimt è riuscito a creare effetti incredibili, servendosi soltanto di pastelli, matita o
pennarelli colorati, a volte anche della penna, di colori ad acquerello e di tonalità d’oro. L’Albertina possiede
alcune sequenze di studi di figure che Klimt aveva creato come bozze per importanti ritratti o per dipinti con
scene allegoriche. In questi studi si può osservare come l’artista studiasse fin in fondo ogni movimento, ogni
posizione ed ogni stato d’animo, analizzando gradualmente la loro essenzialità. Ciascuno di questi disegni
rappresenta un'opera autonoma.
Proprio queste sequenze raramente esposte al pubblico consentono di capire bene i metodi di lavoro e
l’universo spirituale dell’artista che praticamente non ha mai commentato le sue opere.
Gustav Klimt
Ritratto di donna con mantella e cappello,
ritratto con posa a tre quarti, 1897-1898
gesso nero e rosso
Albertina, Vienna
Gustav Klimt
Figura di donna a mezzobusto vestita di nero con
cappello con piuma, 1907-08
pennello, penna, inchiostro di china, matita,
matita rossa
Albertina, Vienna
Gustav Klimt
Studio di testa femminile, con posa a tre quarti,
bozza per l’"impudicizia" nel "Fregio di
Beethoven",
1901-1902
Albertina, Vienna
La Collezione Werner
KirchnerKirchner-HeckelHeckel-Nolde
1.6.2012 – 26.8.2012
Nella mostra viene presentata la straordinaria collezione d’arte di una donna, una semplice segretaria che,
dopo la seconda guerra mondiale, diventa la mano destra di Wilhelm Grosshennig, rinomato commerciante
d’arte a Düsseldorf, per diventare dopo il 1960 lei stessa appassionata collettrice di arte. Sono esposte ca. 90
opere incentrate sull’espressionismo tedesco. Oltre alle raccolte eccezionali di Erich Heckel, Ernst Ludwig
Kirchner ed Emil Nolde viene esposta anche una selezione dei capolavori dell’arte tedesca del diciannovesimo
secolo nonché dei maestri illustri della pittura europea occidentale, come Picasso, Matisse e Modigliani..
Erich Heckel
Ragazza che dorme, 1912
Matita ed acquerello su cartone,
Albertina, Vienna – Prestito d’arte permanente
della Collezione Werner
Franz Marc
Tigre seduta, 1913
Acquerello (dipinto su cartolina postale
indirizzata alla Dott.ssa Hanna Wolfskehl,
Monaco di Baviera)
Albertina, Vienna - Prestito d’arte permanente
della Collezione Werner
Emil Nolde
Due navi a vapore, intorno al 1915
Acquerello su carta giapponese
Albertina, Vienna - Prestito d’arte permanente
della Collezione Werner
Joel Sternfeld
la fotografia a colori dopo il 1970
27.6.2012 – 30.9.2012
In cooperazione con il Museo Folkwang di Essen, l’Albertina dedica al fotografo americano Joel Sternfeld
(*1944, New York) una retrospettiva dei suoi lavori, comprendente 130 opere create durante un lasso di tempo
di tre decenni. Joel Sternfeld appartiene ai rappresentanti più importanti del New Color Photography, un
gruppo di artisti che negli anni 1970 scoprirono il colore come mezzo d’espressione per la fotografia a colori.
Sotto il titolo Joel Sternfeld – la fotografia a colori dopo il 1970, vengono esposti complessivamente undici
lavori. Particolare attenzione meritano 50 fotografie appartenenti alla sua opera giovanile finora inedite,
prodotte a partire dal 1969 fino alla fine degli anni ’70. Nelle sue opere Sternfeld si concentra sempre sulla sua
patria l’America, con le sue peculiarità, i suoi abitanti ed i suoi paesaggi caratteristici. Con il distacco mentale
con cui l’artista osserva il paese ed i suoi abitanti nascono immagini forti e commoventi che mostrano una
visione dell’America tra utopia e distopia.
Joel Sternfeld
Joel Sternfeld
Joel Sternfeld
The Space Shuttle Columbia Lands at Kelly
Lackland Air Force Base, San Antonio, Texas,
March 1979
della serie: American Prospects
McLean, Virginia, December 1978
della serie: American Prospects
Young Man Gathering Shopping Carts,
Huntington, New York, July 1993
della serie: Stranger Passing
Digital C-print
© Courtesy of the artist and Luhring Augustine,
New York, 2011
Digital C-print
© Courtesy of the artist and Luhring Augustine,
New York, 2011
C-print
© Courtesy of the artist and Luhring Augustine,
New York, 2011
Il corpo umano come mezzo di protesta
5.9.2012 - 2.12.2012
La mostra Il corpo umano come mezzo di protesta è dedicata alla rappresentazione fotografica del corpo
umano – un motivo che è già servito a tanti fotografi di entrambi i sessi come forma espressiva spesso radicale
per una protesta visiva contro le norme sociali, politiche ma anche estetico-artistiche. La mostra si focalizza su
una raccolta straordinaria dell’artista John Coplans, di proprietà dell’ Albertina. In questa serie di immagini dai
grandi formati il fotografo riprende dettagli del proprio corpo nudo, estraniandolo dall’idealizzazione abituale
tramite una frammentazione degli stessi. Le sue fotografie si distinguono per una illuminazione altamente
sofisticata e rendono l’artista nel corso degli anni protagonista della fotografia monumentale. Anche altri
artisti ambosessi, come Hannah Wilke, Ketty La Rocca, Hannah Villiger, Bruce Nauman, Robert Mapplethorpe
e Tatiana Lecomte mettono il corpo umano al centro della loro attenzione artistica. Le inquadrature insolite
delle fotografie di Coplans non sono solo una caratteristica inconfondibile delle sue opere, bensì responsabili
del cambiamento nella rappresentazione critica del corpo umano, dopo il 1970.
John Coplans
Autoritratto dita incrociate
No 6, 1999
Carta alla gelatina – bromuro
d’argento
Albertina, Vienna
John Coplans
Dita incrociate No. 17, 2000
Carta alla gelatina –
bromuro d’argento
Albertina, Vienna
John Coplans
Frieze No. 6, 1994
Carta alla gelatina –
bromuro d’argento
Albertina, Vienna
L’Imperatore Massimiliano I. (1459(1459-1519) e l’arte del suo tempo
14.9.2012 – 13.1.2013
Molte delle opere più importanti create per sostenere la “propaganda” e la memoria di Massimiliano I sono
conservate all’Albertina, tra cui le opere di Albrecht Dürer, ma anche la straordinaria Processione trionfale di
Albrecht Altdorfer e della sua bottega, che sarà esposta nel salone centrale della mostra. Delle
originariamente 109 pergamene di grande formato, con rappresentazioni dai colori vistosi raffiguranti
cavalieri, carrozze sontuose e lanzichenecchi, sono conservate all’Albertina le pergamene dal numero 49 al
109; messe tutte insieme, risulta un fregio di una lunghezza complessiva di 54 metri.
Oltre a quest’opera - unica in tutto il mondo - saranno presentati nella mostra altri lavori commissionati
dall’Imperatore stesso, come la xilografia monumentale raffigurante la Porta dell’onore nonché i libri
Theuerdank, Weißkunig e Freydal , una trilogia con contenuti molto simili ed uno stretto nesso formale ed
ideale. Sin dal diciannovesimo secolo l’Imperatore Massimiliano I viene definito “l’ultimo cavaliere”,
nonostante egli sua vissuto all’inizio di una rinascita della cavalleria a livello europeo, che amava farsi
riprendere con armature splendide, impegnata in sfarzosi tornei. Oltre a tante altre tematiche la mostra
illustra anche questo aspetto glorioso dell’arte del periodo di Massimiliano con numerose opere tratte dalla
propria collezione permanente nonché con prestiti d’arte importanti provenienti da musei internazionali,
come il Metropolitan Museum of Art New York, il Kupferstichkabinett di Berlino (Gabinetto delle stampe e
delle incisioni) ed il Kunsthistorisches Museum di Vienna.
Albrecht Dürer
Innsbruck vista dal nord, intorno al 1496
Acquerello con tracce di colori a tempera,
lumeggiature a biacca
Albertina, Vienna
Albrecht Dürer
Kaiser Maximilian I., 1518
Gessetto nero, gessetti
colorati, lumeggiature in
gessetto bianco
Albertina, Vienna
Albrecht Altdorfer
I principi tedeschi, intorno al 1513-16
Penna e bistro, colori ad acquerello e tempera, lumeggiature in oro, su
pergamena
Albertina, Vienna
Da Monet a Picasso
La Collezione Batliner
Mostra permanente – Riapre dopo la chiusura di due settimane il 13.3.2012
Con il titolo ”Da Monet a Picasso“ l’Albertina presenta opere della sua ricca collezione di pitture del periodo
moderno classico, provenienti soprattutto dalla Collezione Batliner. La nuova composizione di questa mostra
copre il periodo a partire dall’impressionismo e dal fauvismo all’espressionismo tedesco ed al Bauhaus, fino
all’avanguardia russa. La mostra termina con le opere di Picasso, testimone artistico di quel periodo di guerre,
rivoluzioni e cambiamenti, dall’inizio del ventesimo secolo fino al periodo del dopoguerra.
Henri de Toulouse-Lautrec
Il cavallo bianco „Gazelle“, 1881
Albertina, Vienna – Collezione Batliner, foto: ©
studio fotografico Heinz Preute, Vaduz
Amedeo Modigliani
Giovane donna in camicia, 1918
Albertina, Vienna – Collezione Batliner
Pablo Picasso
Donna con cappello verde, 1947
Albertina, Vienna - Collezione Batliner