Consegna Consegna del precetto del precetto dell`Amore dell`Amore

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Consegna Consegna del precetto del precetto dell`Amore dell`Amore
Parrocchia S. Agostino V.D.D.C.
Morelli di Trenta
Consegna
del precetto
dell’Amore
INTRODUZIONE
CANTO INIZIALE
C: Nel nome del padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Tutti: Amen!
C: Il Signore abiti nei vostri cuori
T: Ora e sempre!
PRIMO MOMENTO
Dal Vangelo di Luca (19, 1-10)
In quel tempo, 1Gesù entrò nella città di Gerico e la stava attraattraversando, 2quand'ecco un uomo, di nome Zaccheo, capo dei
pubblicani e ricco, 3cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli
riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. 4Allora
corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché
doveva passare di là. 5Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo
sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo
fermarmi a casa tua». 6Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. 7Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un
peccatore!». 8Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato
a qualcuno, restituisco quattro volte tanto». 9Gesù gli rispose:
«Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch'egli è
figlio di Abramo.10Il Figlio dell'uomo infatti è venuto a cercare e
a salvare ciò che era perduto».
quando ho freddo, mandami qualcuno da scaldare;
quando ho un dispiacere, offrimi qualcuno da consolare;
quando la mia croce diventa pesante,
fammi condividere la croce di un altro;
quando sono povero, guidami da qualcuno nel bisogno;
quando non ho tempo,
dammi qualcuno che io possa aiutare per qualche momento;
quando sono umiliato, fa' che io abbia qualcuno da lodare;
quando sono scoraggiato,
mandami qualcuno da incoraggiare;
quando ho bisogno della comprensione degli altri,
dammi qualcuno che ha bisogno della mia;
quando ho bisogno che ci si occupi di me,
mandami qualcuno di cui occuparmi;
quando penso solo a me stesso,
attira la mia attenzione su un'altra persona.
C: O Dio, tu ami appassionatamente ogni uomo e lo chiami a
seguire i tuoi comandamenti perché possa vivere libero da
ogni egoismo e felice in mezzo agli altri.
Manda il tuo Spirito di sapienza su queste famiglie perché
lungo questo cammino per diventare cristiani siano liberati
da ogni forma di male e possano comprendere la profondità
del tuo Amore e ne sperimentino ogni giorno la gioia e giungano a professare davanti al mondo che tu solo sei il salvatore di ogni essere umano e Gesù è il vero e unico Maestro di
vita che noi abbiamo.
Egli vive e regna con Te per tutti i secoli dei secoli.
T: Amen
C: Ci benedica e ci custodisca sempre nel suo amore Dio, il Padre, e il Figlio e lo Spirito Santo.
T: Amen
CANTO FINALE
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Consegna del precetto dell’amore
Riflessione Comune
C: Carissimi, ascoltate con attenzione le parole che Gesù, a nome di Dio suo Padre, ci ha rivelato in questi giorni:
“Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la
tua mente, e con tutta la tua forza. Amerai il prossimo tuo
come te stesso”.
Accogliete questo precetto dell’amore: vivete nella beatitudine di Dio e nel suo amore tutti i giorni della vostra vita.
G: La pianta che Zaccheo sfrutta per vedere Gesù è un luogo
singolare che forse può farci riflettere sul nostro rapporto
con Gesù. Zaccheo sale sopra il sicomoro perché è piccolo e
perché proprio di lì deve passare questo famoso personaggio di cui ha sentito parlare. Probabilmente salendo sul sicomoro Zaccheo ha cercato di non farsi veder troppo visto che
non aveva “le carte in regola” con la comunità di allora. Era
infatti il capo dei tanto odiati esattori delle tasse ed era anche arricchito da questa professione notoriamente svolta in
modo disonesto. Sicuramente Zaccheo, se mai si aspetta
qualcosa da Gesù, si aspetta dei rimproveri forti e delle condanne ferme. Ma ecco qui che il Vangelo ci racconta di un
altro miracolo di Gesù. E non parliamo di miracoli di guarigioni o di esorcismi. Parliamo del miracolo dell’amicizia che
è capace di sanare le ferite più profonde e inguaribili
dell’anima. Gesù in mezzo alla folla “vede” Zaccheo sulla
pianta e gli dice una frase che a pensarci bene suona strana:
“Zaccheo scendi subito che DEVO fermarmi a casa tua”.
L’amico vede l’amico subito, anche in mezzo alla folla e alla
confusione. Con Gesù capita proprio questo e subito ha la
confidenza di autoinvitarsi da Zaccheo. Ed è straordinario
che la prima cosa che Gesù gli dice non è una parola di rimprovero o di condanna (avrebbe potuto dirgliene sicuramente tante …), ma dice “DEVO fermarmi a casa tua”. E’
Gesù che sente di dover fare qualcosa per Zaccheo! Gesù
che si sente in dovere con Zaccheo. E’ il dovere dell’amicizia
che sicuramente è tradita da parte di Zaccheo ma che può
esser riparata non con rimproveri e sensi di colpa, ma con
un generoso e gratuito andarsi incontro. Gesù fa il primo
passo, e ha colto l’occasione di quel timido affacciarsi
sull’albero di Zaccheo. Questo incontro tra Gesù e Zaccheo è
una stupenda immagine della fede come relazione
Ciascun ragazzo, con i genitori, si presenta davanti a chi presiede il
quale lo interroga, offrendogli la mano, dicendo:
C. Accetti di fare un patto d’amore con Dio, il Padre, e il tuo
prossimo?
Il ragazzo e i genitori, prendendo la mano tesa e stringendola, rispondono:
Ragazzo e Genitori: Si, lo voglio.
C: Lo spirito del Signore sia su di voi perché
possiate amare Dio con tutto il cuore, con
tutta la mente e con tutte le forze; e il
prossimo come voi stessi.
Preghiera Comune
C: Dio Padre oggi ci rivela quanto è bello e gioioso amarlo e amarci tra noi. Ringraziamolo e preghiamolo affinché ci renda
sempre fedeli nell’amore.
T: Signore, quando ho fame,
dammi qualcuno che ha bisogno di cibo;
quando ho sete, mandami qualcuno
che ha bisogno di una bevanda;
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d’amicizia con Dio e diventa anche un modello al quale ispirare le nostre relazioni umane, spesso segnate più dai rimproveri e dai giudizi reciproci che dal vero desiderio di risanare le fratture. L’operato di Gesù giudica il nostro modo di
fare e ci “costringe” a rivedere non solo il nostro rapporto
con Dio, ma soprattutto il rapporto con gli altri. Giudicare è
più facile, amare come Gesù molto meno facile, ma se il primo alla fin fine non serve a nulla, l’amore risana non solo
chi è amato ma anche chi ama. Saliamo anche noi sul sicomoro che è davvero la pianta dell’amicizia con Gesù e di solidarietà tra noi.
L1: “...cercava di vedere quale fosse Gesù, ma non gli riusciva a causa
della folla...”
Anche noi nella nostra giornata facciamo fatica a vedere Gesù. Il peccato è quello che più di tutti ci oscura la vista.
Quali peccati hai commesso che ti allontanano da Gesù?
G: La confessione da sola non basta. Bisogna che ci impegniamo
a migliorare per non commettere gli stessi errori.
SECONDO MOMENTO
C: Dio, nostro Padre, tu ci hai mandato Gesù perché imparassimo ad amare te e il nostro prossimo. Aiutaci a capire bene
ciò che Egli ci sta insegnando, lui il Maestro e il Signore. Donaci la forza di farlo da oggi in poi, anche quando ci riesce
difficile. Soprattutto aiutaci a capire che solo amando noi saremo beati. Per Cristo nostro Signore.
T: Amen
Dal Vangelo di Marco (Mc 12, 28-34)
L4: “...Oggi la salvezza è entrata in questa casa …”
Si sta avvicinando il Natale e Gesù sta per arrivare anche
nella nostra casa. Siamo pronti ad accoglierlo come Zaccheo?
si avvicinò a lui uno degli scribi che li aveva uditi discutere e, visto come aveva ben risposto a loro, gli domandò: «Qual
è il primo di tutti i comandamenti?». 29Gesù rispose: «Il primo
è:Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l'unico Signore; 30amerai il
Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con
tutta la tua mente e con tutta la tua forza. 31Il secondo è questo: Amerai il tuo prossimo come te stesso. Non c'è altro comandamento più grande di questi». 32Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri
all'infuori di lui; 33amarlo con tutto il cuore, con tutta l'intelligenza e
con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti
gli olocausti e i sacrifici». 34Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E
nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.
G: Ora che abbiamo finito la nostra riflessione, raccogliamo tutto quello che abbiamo pensato e andiamo a confessarci. Possiamo raccontare tutto a Gesù e chiedere il suo perdono.
Un catechista, un genitore ed un ragazzo portano al centro
dell’assemblea un grande cartello a forma di cuore, su cui è scritto il
Comandamento dell’Amore.
L2: “...per poterlo vedere, salì su un sicomoro...”
Nella nostra vita ci sono però tante persone che ci aiutano a
vedere meglio e imparare a conoscere Gesù.
L3: “...In fretta scese e lo accolse pieno di gioia …”
Non basta vedere Gesù. Dobbiamo imparare ad accoglierlo.
Per fare ciò dobbiamo cercarlo nel nostro prossimo.
28Allora
Riflessione del Celebrante
Confessioni Individuali
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