Programmazione.it: Il portale Italiano sull`Information
Transcript
Programmazione.it: Il portale Italiano sull`Information
Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology Programmazione.it >> Visual Basic >> Autore: Giorgio Abraini Lezione 1 Guida dell'area: Carmine De Marco Continua il corso dedicato a Visual Basic: poste le premesse nel Corso di tredici lezioni che lo ha preceduto, ci rivolgiamo, con questa Parte II, ai lettori che hanno già posto le basi nella conoscenza di questo linguaggio. Giorgio Abraini Cerca Data: 04-07-2003 - Voto: Cerca! Vai alla ricerca avanzata - Votanti: 34 - Lettori: 18858 - Livello: Medio Le matrici possono essere usate in alternativa ai vettori. Le matrici, infatti, non sono altro che vettori a più dimensioni (o meglio, i vettori sono matrici a una sola dimensione). Supponiamo, ad esempio, di voler memorizzare le dimensioni di 100 scatole: non ci basterà un vettore con 100 elementi, perché per ogni scatola avremo bisogno di 3 variabili per le 3 dimensioni (altezza, larghezza, profondità), pertanto dovremo utilizzare una matrice: Dim Scatole(1 To 100, 1 To 3) As Integer Hosting Telexa.net DnsHosting.it EuroLogon.com Dominiando.it FuturaHost.com HostingSolutions.it Consultingweb.it Olimont.com o anche: Login Dim Scatole(99,2) As Integer Login Password Login In entrambi i casi (se non avete inserito l'istruzione Option Base 1) avremo una matrice con 100 * 3 = 300 elementi, in altre parole con 100 "righe" e 3 "colonne". Per indicare che si vogliono usare più dimensioni, quindi, bisogna separare i limiti di ogni dimensione con una virgola. E' possibile, inoltre, dichiarare una matrice dinamica, il cui numero di elementi può cambiare nel corso dell'esecuzione del programma: a questo scopo è però necessario usare una parola chiave apposita, ReDim, e dichiarare la matrice senza indicarne le dimensioni: Dimenticata la password? Dim Var() As Long 'dichiarazione della matrice:non è indicata la dimensione Clicca qui della matrice Non sei ancora iscritto? Clicca qui Partners ASPItalia.com ZioBudda FastUrl NewBie OSWay TC Sistema e successivamente, in un altro punto del codice: ReDim Var(120) As Long 'ridimensionamento della matrice In tal caso è anche possibile utilizzare una variabile, anziché un'espressione costante, per indicare il limite inferiore e/o superiore della matrice, ad esempio: ReDim Var(x) As Long Mailing List Visual Basic E' importante ricordare che il ridimensionamento di una matrice riguarda esclusivamente il numero di elementi, non il loro tipo, né tanto meno il nome della matrice. A proposito del tipo degli elementi, è interessante notare che, se essi sono Variant, possono contenere a loro volta altre matrici o vettori: Dim Vettore(3) As Long Dim MatriceVariant(5,2) MatriceVariant(2,0) = Vettore MatriceVariant(2,1) = 10 MatriceVariant(1,2) = "stringa" Le istruzioni precedenti definiscono un semplice vettore di quattro elementi e una matrice di 18 (6 righe per 3 colonne) elementi Variant, ad uno dei quali è stato assegnato il nostro vettore: perciò l'elemento 2,0 della matrice non è semplicemente un numero, o una stringa, o http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=1430&idArea=10 (1 of 4)12/09/2003 12.10.02 Visual Basic .NET Corso di programmazione Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology un qualunque altro tipo elementare di dato, ma è esso stesso un vettore di 4 elementi. Per accedere a uno dei quattro elementi di MatriceVariant(2,0) bisogna usare questa sintassi: MatriceVariant(2,0)(i) 'i varia da 0 a 3 Waitec 15'' LCD Olidata 17" E' come se la matrice bidimensionale MatriceVariant avesse, nel caso dell'elemento 2,0 (e SOLO per quell'elemento), una terza dimensione data dai 4 elementi del nostro vettore iniziale. Naturalmente il vettore e la matrice restano variabili (o meglio, insiemi di variabili) distinte e indipendenti, e per rendersene conto basta mettere alla prova queste semplici istruzioni: Dim vettore(3) As Long Dim MatriceVariant(5,2) Vettore(2) = 10 MatriceVariant(1,1) = Vettore Vettore(2) = 20 Debug.Print Vettore(2), MatriceVariant(1,1)(2) Nella finestra di debug si leggeranno i valori 20 e 10, perché MatriceVariant(1,1) non risente delle modifiche successive all'assegnazione del vettore all'elemento della matrice. Per utilizzare in modo efficiente i vettori non bisogna trattare gli elementi come se fossero variabili completamente distinte. Supponiamo, ad esempio, di voler inizializzare gli elementi di un vettore a un certo valore. Non avrebbe molto senso scrivere: Dim Vettore(2) As Long Vettore(0) = 10 Vettore(1) = 10 Vettore(2) = 10 perché in tal caso sarebbe come utilizzare tre variabili v1, v2, v3, distinte e indipendenti le une dalle altre: in altre parole, non si sfrutterebbe la loro appartenenza a un solo vettore che le comprende tutte. Talvolta è necessario agire in questo modo, ma spesso è molto più conveniente sfruttare la possibilità di accedere ad ogni elemento tramite il suo indice, e questo si fa usando i cicli. Un ciclo non è altro che un gruppo di istruzioni che vengono eseguite ripetutamente, ovvero ciclicamente, fino a che una certa condizione risulta verificata. Esistono vari tipi di cicli in Visual Basic, ma quello in assoluto più utilizzato è il ciclo For... Next. Questo ciclo è identificato da due istruzioni, poste rispettivamente all'inizio e alla fine del ciclo: For contatore = inizio To fine ... Next contatore dove "contatore" indica una variabile numerica che "conta" quante volte devono essere eseguite le istruzioni comprese nel ciclo: essa assume un valore iniziale (inizio) e viene incrementata dall'istruzione Next fino a raggiungere il valore finale (fine). Approfondiremo più avanti il discorso del ciclo For...Next e degli altri cicli: per ora vi basti sapere che il ciclo viene eseguito fintantoché il valore di contatore è minore o uguale a fine. Il nostro esempio precedente risulterebbe trasformato così: Dim Vettore(2) As Long Dim i As Integer 'contatore per il ciclo For i = 0 To 2 Vettore(i) = 10 Next i Alla prima esecuzione del ciclo, i assume valore 0 e quindi il primo elemento del vettore è inizializzato a 10. Alla seconda esecuzione i è uguale a 1 ed è inizializzato il secondo elemento. Alla terza esecuzione i è uguale a 2 ed è inizializzato il terzo elemento; dopodiché i supera il valore 2 e quindi il ciclo termina. Torniamo alle variabili Variant: queste possono contenere, tra le altre cose, anche riferimenti ad oggetti e, in particolare, riferimenti a controlli; è possibile quindi creare vettori o matrici di controlli. http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=1430&idArea=10 (2 of 4)12/09/2003 12.10.02 Alla scoperta di Visual Basic & VB . NET Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology Costruiamo il Campo Minato con VB Per illustrare meglio questo concetto, realizziamo un altro progetto di esempio: questa volta proviamo a replicare uno dei giochi di Windows più famosi, il "Campo minato". Cominciamo quindi con l'aprire un nuovo progetto "exe standard", e inseriamo nel form un pulsante: ridimensioniamolo fino a farlo diventare un quadrato abbastanza piccolo, cancelliamo la proprietà caption (in realtà questa proprietà non è vuota, ma contiene la stringa nulla) e assegniamo la stringa "Mina" alla proprietà name. Figua 1 Ora selezioniamo il nostro pulsante, copiamolo andando sul menù Modifica o semplicemente premendo ctrl+c, e infine incolliamolo sullo stesso form andando ancora sul menù Modifica o premendo ctrl+v. Apparirà un messaggio di questo tipo: Figura 2 Clicchiamo su Sì e, com'era prevedibile, un nuovo pulsante uguale al primo sarà inserito nel form. In realtà, i due pulsanti non sono proprio uguali: ciò che cambia è la proprietà Index. Prima di copiare e incollare il nostro pulsante, la sua proprietà Index era vuota: è ovvio che sia così, perché questa proprietà, secondo la guida, "identifica un controllo in una matrice di controlli", e quando il pulsante era l'unico non c'era alcuna matrice di controlli. Ora che abbiamo incollato un nuovo pulsante, invece, la matrice di controlli c'è, e pertanto è necessario distinguere i vari pulsanti per mezzo del loro indice: questo indice ha esattamente la stessa funzione dell'indice dei vettori di variabili, solo che ora al posto delle variabili ci sono dei controlli. Continuiamo a incollare i pulsanti fino ad averne, ad esempio, 16, disponendoli in quadrato: non è indispensabile ma è molto meglio se li disponete in modo che l'indice segua un ordine logico, ad esempio procedendo da sinistra verso destra riga per riga. Così nella prima riga ci saranno i pulsanti con indice 0,1,2,3, nella seconda quelli con indice 4,5,6,7, e così via. http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=1430&idArea=10 (3 of 4)12/09/2003 12.10.02 Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology Figura 3 Ora aggiungiamo due etichette, da mettere nella parte alta del form: lblMine e lblTempo (se volete, impostate la proprietà Alignment a "right"); infine aggiungiamo un menù "Partita" con le voci "Nuova" (il nome sarà "mnuNew") e "Esci" ("mnuExit"), separate da una barra orizzontale. Per fare questa barra sarà sufficiente mettere come caption un solo trattino "-" e nient'altro; naturalmente le voci "Nuova", "Esci" e la linea di separazione devono essere gerarchicamente subordinate rispetto al menù "Partita". Resta ancora da inserire un timer, che trovate naturalmente sulla casella degli strumenti (è quello con un orologio come icona): potete metterlo dove volete (risulta invisibile in fase di esecuzione); ora il nostro form è pronto, dobbiamo solo scrivere il codice per far funzionare il gioco, e lo faremo nelle prossime lezioni. Vai a pagina: [1] [2] [3] [4] [5] [6] [7] [8] [9] [10] [11] [12] [13] [14] [15] [16] [17] [18] Vota - Segnala ad un amico - Inserisci un commento - Aggiungi ai preferiti Autori / Pubblicità / Chi siamo / Copyright / Dicono di noi / Entra nello Staff / Mailing List / Contattaci Programmazione.it - Testata giornalistica registrata col N. 569 presso il Tribunale di Milano il 14/10/2002 - OSWay S.r.l. http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=1430&idArea=10 (4 of 4)12/09/2003 12.10.02 Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology Programmazione.it >> Visual Basic >> Autore: Giorgio Abraini Lezione 2 Guida dell'area: Carmine De Marco Continua il corso dedicato a Visual Basic: poste le premesse nel Corso di tredici lezioni che lo ha preceduto, ci rivolgiamo, con questa Parte II, ai lettori che hanno già posto le basi nella conoscenza di questo linguaggio. Giorgio Abraini Cerca Data: 04-07-2003 - Voto: Cerca! Vai alla ricerca avanzata Login Login Password Login - Votanti: 34 - Lettori: 18858 - Livello: Medio Cominciamo dall'etichetta lblTempo, che dovrà misurare il trascorrere del tempo di gioco: la cosa più ovvia è aggiornarla ogni secondo, quindi dobbiamo impostare correttamente le proprietà del Timer. Questo controllo misura evidentemente il trascorrere del tempo generando un evento Timer ogni volta che passano tot millisecondi. Il numero di millisecondi, trascorsi i quali viene generato l'evento, è indicato dalla proprietà Interval: dato che noi vogliamo contare i secondi, sarà bene impostare questa proprietà a 1000 ms, cioè 1 secondo. In altre parole, quando il timer viene attivato comincerà a contare i millisecondi: quando arriva a 1000 genera l'evento Timer, reimposta a 0 il contatore e ricomincia a contare fino ad arrivare nuovamente a 1000, generando un altro evento Timer e così via. Il controllo Timer non deve essere attivo subito, ma deve cominciare a contare solo quando l'utente darà il via alla partita: quindi nella finestra delle proprietà impostate Enabled a false. Cliccando due volte sul Timer, comparirà l'editor del codice sulla routine dell'evento Timer: qui dobbiamo inserire le istruzioni per aggiornare l'etichetta; banalmente, sarà sufficiente dichiarare una variabile statica che funzioni da contatore e scriverne il valore nell'etichetta: Static i As Integer i = i + 1 lblTempo.Caption = CStr (i) Dimenticata la password? Clicca qui Non sei ancora iscritto? La variabile i va dichiarata come Static, perché deve tener conto dei secondi passati anche "al di fuori" della routine "timer1_timer": se non si usa la parola chiave Static, la variabile Clicca qui Hosting Telexa.net DnsHosting.it EuroLogon.com Dominiando.it FuturaHost.com HostingSolutions.it Consultingweb.it Olimont.com Partners ASPItalia.com ZioBudda FastUrl NewBie OSWay TC Sistema verrà creata ogni volta che l'evento timer viene generato, e di conseguenza assumerà sempre il valore zero. Il timer, come ho detto, dovrà essere attivato quando comincia una nuova partita, quindi nella routine mnuNew_click bisognerà scrivere: Timer1.Enabled = True Mailing List Visual Basic Esso dovrà essere disattivato quando la partita finisce: ce ne occuperemo tra poco. Ora viene la parte più difficile, scrivere il codice associato ai pulsanti, che costituiscono il gioco vero e proprio: innanzitutto bisogna decidere dove dislocare le mine; visto che le caselle sono 16, potremmo piazzare 3 mine. Naturalmente non possiamo decidere noi direttamente dove metterle, ma dovremo affidarci al caso, usando quindi i numeri casuali: per generare i numeri casuali esiste una funzione, Rnd, che restituisce un numero (più o meno) casuale compreso tra 0 (incluso) e 1 (escluso), ovvero tra 0 e 0,99999. Noi però dobbiamo decidere sotto quale pulsante mettere la mina, quindi dobbiamo avere un numero che ci dica qual è l'indice del pulsante in questione. Dal momento che i pulsanti sono 16, il loro indice andrà da 0 a 15, e pertanto abbiamo bisogno di un numero casuale compreso tra 0 e 15: ottenerlo è banalissimo, basta infatti moltiplicare il risultato della funzione Rnd per 16, e prenderne la parte intera: Int(16 * Rnd) http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticl...&idArea=10&PHPSESSID=bcdd1ca2b1968ae6acff46b6b1929603 (1 of 3)12/09/2003 12.11.27 Alla scoperta di Visual Basic & VB . NET Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology Project 2000 La funzione Int() non fa altro che troncare la parte decimale di un numero restituendo solo la parte intera: se ad esempio Rnd restituisce 0.1, 16 * 0.1 = 1.6 e quindi int(1.6) = 1; visto che Rnd restituisce sempre un numero minore di 1, il prodotto 16 * Rnd sarà sempre minore di 16, ovvero compreso tra 0 e 15: proprio ciò che ci serve. Dato che abbiamo bisogno di 3 mine, ci conviene fare un vettore di tre elementi, anziché dichiarare tre variabili distinte; quindi, nella sezione delle dichiarazioni del form, scriviamo: Dim PosMine(2) As Integer La posizione delle mine dobbiamo deciderla all'inizio di ogni partita: quindi in mnuNew_click, scriviamo: Waitec 15'' LCD Dim i As Integer 'contatore per il ciclo Randomize Timer For i = 0 To 2 PosMine(i) = Int(Rnd * 16) Next i L'istruzione Randomize serve ad inizializzare il generatore di numeri casuali: come saprete, i numeri "casuali" generati da un qualunque computer non sono veramente casuali, poiché sono generati in modo deterministico, seguendo regole ben precise; solo che queste regole sono tali da garantire, entro certi limiti, una sorta di casualità nei numeri generati, che per questo vengono definiti più correttamente "pseudo-casuali". Ora, la funzione rnd calcola i numeri pseudo-casuali a partire da un numero base, che viene modificato dall'istruzione Randomize tramite il suo argomento: nel nostro caso questo argomento è il valore restituito dalla funzione Timer, che restituisce il numero di secondi trascorsi dalla mezzanotte del giorno corrente (la funzione Timer non c'entra nulla con il controllo Timer, né tanto meno con l'evento Timer). Siccome questo valore è altamente aleatorio, anche il numero base utilizzato dalla funzione rnd cambia in modo abbastanza casuale, e quindi tale funzione calcola numeri un po' più casuali di quanto accadrebbe se si utilizzasse rnd senza Randomize. Ora che abbiamo le posizioni delle mine, potremmo controllare, ogni volta che il giocatore preme un pulsante, se l'indice di quel pulsante appartiene al vettore PosMine: questo è un metodo alquanto laborioso e inefficiente, e sarebbe molto meglio se ogni pulsante sapesse già se sotto di esso si nasconde una mina oppure no. Per fare questo, è sufficiente sfruttare una proprietà comune a quasi tutti i controlli, la proprietà Tag, che consente di memorizzare dati aggiuntivi utili per la funzionalità del controllo: nel nostro caso, ad esempio, potremmo associare ai pulsanti che nascondono una mina la stringa "mina", assegnandola alla proprietà Tag; quando il giocatore preme il pulsante, basterà controllare se la proprietà contiene la stringa "mina" per sapere se il gioco è terminato o se può continuare. Ancora meglio, visto che le possibilità sono solo due (la mina c'è o non c'è), potremmo assegnare alla proprietà Tag direttamente un valore booleano che indichi l'eventuale presenza della mina; in altre parole, potremmo scrivere, all'interno del ciclo descritto sopra: Mina(PosMine(i)).Tag = True C'è però da considerare un'altra cosa: sarebbe comodo che ogni pulsante sapesse non solo se nasconde o meno una delle mine, ma anche quante altre mine ci sono sotto i pulsanti che lo circondano; in tal caso, nella proprietà Tag dovremmo scrivere il numero di mine circostanti ogni pulsante e, se una mina si trova proprio sotto il pulsante considerato, dovremmo assegnare un valore particolare. Ad esempio, se intorno al pulsante x ci sono due mine, potremmo scrivere x.Tag = 2; se intorno ad esso ce n'è una sola, scriveremmo x.Tag = 1; ma se la mina si trova proprio sotto x, non possiamo scrivere di nuovo x.Tag = 1, altrimenti si farebbe confusione: possiamo però scrivere x.Tag = -1, perché il numero di mine circostanti non può essere negativo, e quindi se la proprietà Tag contiene il valore -1, il pulsante saprà che la mina è sotto di lui, e non sotto qualche altro pulsante che lo circonda. Un pericolo di cui una persona inesperta si accorgerebbe difficilmente è che diversi elementi del vettore PosMine potrebbero assumere valori uguali: questo dipende banalmente dal fatto che noi prendiamo in considerazione non l'intero numero casuale (moltiplicato per 16), ma solo la sua parte intera; se ad esempio la funzione rnd restituisse consecutivamente i valori 0.19 e 0.24, risulterebbe che Int(16 * 0.19) = Int(16 * 0.24) = 3, con la conseguenza che le nostre mine sarebbero in realtà due e non tre, perché due dei tre valori calcolati coincidono. Per evitare questo rischio, è sufficiente controllare che il numero casuale appena estratto sia diverso da quelli già memorizzati: il modo più naturale di eseguire questo controllo sarebbe http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticl...&idArea=10&PHPSESSID=bcdd1ca2b1968ae6acff46b6b1929603 (2 of 3)12/09/2003 12.11.27 Visual Basic .NET Corso di programmazione Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology utilizzare un altro ciclo (ma di tipo diverso rispetto al For...Next), e siccome non ne ho ancora parlato, preferisco usare un metodo meno ortodosso, ma di più semplice comprensione. Si tratta di riscrivere la routine mnuNew_click in questo modo: Dim t As Integer 'variabile temporanea per eseguire i controlli Randomize Timer PosMine(0)= Int(Rnd * 16) Mina(PosMine(0)).Tag = -1 Estrai: t = Int(Rnd * 16) If t = PosMine(0) Then GoTo Estrai Else PosMine(1) = t Mina(PosMine(1)).Tag = -1 End If EstraiDiNuovo: t = Int(Rnd * 16) If t = PosMine(0) Or t = PosMine(1) Then Goto EstraiDiNuovo Else PosMine(2) = t Mina(PosMine(2)).Tag = -1 End if Quello che succede è abbastanza intuitivo: si estrae un numero casuale e lo si memorizza in PosMine(0); se ne estrae un altro e si controlla che sia diverso da quello precedente: se è diverso, lo si memorizza nell'elemento successivo del vettore - PosMine(1) - altrimenti se ne estrae un altro. La riestrazione è ottenuta attraverso l'istruzione Goto, che ordina al computer di interrompere la normale esecuzione del programma saltando ad un altro punto del programma stesso, e precisamente al punto indicato da un'apposita etichetta. Nel nostro caso le etichette sono due: "Estrai" e "EstraiDiNuovo"; la sintassi vuole che il nome delle etichette non abbia alcuno spazio al suo interno e sia seguito dai due punti ":". La riestrazione continua finche non si trova un numero diverso da quello memorizzato in PosMine(0). Poi si passa alla terza ed ultima estrazione, che segue lo stesso schema logico, controllando questa volta che il numero casuale sia diverso da entrambi i valori precedentemente memorizzati, ovvero PosMine(0) e PosMine(1), grazie all'operatore logico Or. Vai a pagina: [1] [2] [3] [4] [5] [6] [7] [8] [9] [10] [11] [12] [13] [14] [15] [16] [17] [18] Vota - Segnala ad un amico - Inserisci un commento - Aggiungi ai preferiti Autori / Pubblicità / Chi siamo / Copyright / Dicono di noi / Entra nello Staff / Mailing List / Contattaci Programmazione.it - Testata giornalistica registrata col N. 569 presso il Tribunale di Milano il 14/10/2002 - OSWay S.r.l. http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticl...&idArea=10&PHPSESSID=bcdd1ca2b1968ae6acff46b6b1929603 (3 of 3)12/09/2003 12.11.27 Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology Programmazione.it >> Visual Basic >> Autore: Giorgio Abraini Lezione 3 Guida dell'area: Carmine De Marco Continua il corso dedicato a Visual Basic: poste le premesse nel Corso di tredici lezioni che lo ha preceduto, ci rivolgiamo, con questa Parte II, ai lettori che hanno già posto le basi nella conoscenza di questo linguaggio. Giorgio Abraini Cerca Data: 04-07-2003 - Voto: Cerca! Vai alla ricerca avanzata - Votanti: 34 - Lettori: 18858 - Livello: Medio Nelle precedenti lezioni abbiamo reso il programma cosciente delle posizioni delle mine: ogni pulsante sa, grazie alla proprietà tag, se nasconde una mina oppure no. E’ ora necessario implementare l’algoritmo fondamentale del gioco. Cosa succede quando il giocatore preme un pulsante? Semplicemente se sotto il pulsante premuto si trova una mina, il gioco termina; altrimenti viene visualizzato il numero di mine circostanti. Hosting Telexa.net DnsHosting.it EuroLogon.com Dominiando.it FuturaHost.com HostingSolutions.it Consultingweb.it Olimont.com Login Login Password Login Dimenticata la password? Figura 1 – Il nostro bel giochetto Clicca qui Non sei ancora iscritto? Clicca qui Bisognerà quindi effettuare un controllo del genere: Partners ASPItalia.com ZioBudda FastUrl NewBie OSWay TC Sistema If Mina(i).Tag = -1 Then 'il gioco è finito! Else 'il gioco continua End If Prima di tutto, però, bisogna calcolare quante mine circondano ogni pulsante: questa operazione è opportuno farla all'inizio della partita, in modo che il calcolo sia effettuato una volta sola. Aggiorniamo quindi la routine mnuNew_Click. Mailing List Visual Basic L’algoritmo Per chi non lo sapesse, un algoritmo è una sequenza di operazioni che permettono di ottenere un generico obiettivo; la sequenza con cui queste operazioni devono essere eseguite è determinata dal verificarsi di certe condizioni, e il controllo di queste condizioni è parte integrante dell'algoritmo. Come escogitare un algoritmo semplice ed efficiente per fare questi calcoli? Solitamente si usa un grafico (il cosiddetto diagramma di flusso) per descrivere un algoritmo (ovvero il flusso delle operazioni), ma in questa sede è più conveniente optare per un elenco numerato. Un algoritmo per calcolare il numero di mine circostanti un pulsante potrebbe essere questo: • prendo in considerazione un pulsante (chiamiamolo "x"); http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=1453&idArea=10 (1 of 3)12/09/2003 12.11.59 Visual Basic .NET Corso di programmazione Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology Videoproiettore NEC Paint Shop Pro 7 • prendo in considerazione tutti i pulsanti che lo circondano, uno alla volta (chiamiamo questo pulsante "y"); se y nasconde una mina, incremento un contatore c, altrimenti non faccio nulla; • esamino il pulsante successivo tra quelli che circondano x, e torno al punto 2; se • ho esaminato tutti i pulsanti che circondano x, assegno x.Tag = c e reimposto c = 0 (altrimenti c si ricorderebbe dei valori relativi ad altri pulsanti); esamino il pulsante successivo a x e torno al punto 1; se ho esaminato tutti i • pulsanti, ho terminato l'algoritmo. In parole povere, questo algoritmo descrive due cicli annidati tra loro: il primo esamina tutti i nostri 16 pulsanti, uno alla volta; il secondo, quello più interno, esamina tutti i pulsanti che circondano quello preso in esame dal primo ciclo, aggiornando il contatore delle mine. Esistono altri algoritmi più semplici ed efficienti? Certamente: il programma conosce il numero totale di mine e dove si trovano: perché allora creare due cicli con queste funzioni? Ci basterà aggiornare le proprietà Tag dei pulsanti che circondano quelli che nascondono una mina. Procediamo così: Inizializzo le proprietà tag di tutti i pulsanti a 0; • Prendo in esame il pulsante con indice PosMine(i) (chiamiamolo "x"; inizialmente i • = 0); Pongo x.tag = -1 e aggiorno le proprietà tag di tutti i pulsanti che circondano x; • Se i = 2 termino l'algoritmo, altrimenti pongo i = i + 1 e torno al punto 2. • Tradotto in codice, questo algoritmo diventerebbe così (ovviamente va aggiunto alla routine mnuNew_Click): Dim i As Integer 'contatore Dim x As Integer , y As Integer 'coordinate del pulsante con la mina Dim x1 As Integer , y1 As Integer 'coordinate dei pulsanti circostanti 'quello con la mina For i = 0 To 15 Mina(i).Tag = 0 Next i For i = 0 To 2 Mina(PosMine(i)).Tag = -1 x = Int(PosMine(i) / 4) 'riga in y = PosMine(i) Mod 4 'colonna in For x1 = IIf(x = 0, 0, x - 1) To For y1 = IIf(y = 0, 0, y - 1) If Mina(4 * x1 + y1).Tag > Mina(4 * x1 + y1).Tag = End If Next y1 Next x1 Next i Timer1.Enabled = True cui si trova la mina cui si trova la mina IIf(x = 3, 3, x + 1) To IIf(y = 3, 3, y + 1) -1 Then Mina(4 * x1 + y1).Tag + 1 Il primo ciclo è quello di inizializzazione, il secondo appare più complicato di quanto sia in realtà. Innanzitutto viene aggiornato il Tag del pulsante con la mina, poi vengono calcolate le coordinate di questo pulsante; questa operazione è opportuna perché i pulsanti sono disposti graficamente come una matrice bidimensionale 4 x 4, mentre nel codice sono "allineati" in un vettore unidimensionale. Prendiamo ad esempio il decimo pulsante, quello con indice 9: dato che ogni riga è di quattro elementi, per sapere su quale riga e colonna si trova bisogna sottrarre dall'indice il multiplo di 4 immediatamente precedente all'indice stesso (in questo caso 8): la differenza (9 - 8 = 1) indica la colonna, mentre questo multiplo diviso per 4 indica la riga (8 / 4 = 2). La colonna viene ottenuta tramite l'operatore Mod, che restituisce il resto intero di una divisione: ad esempio, 9 Mod 4 = 1 perché 9/4 è uguale a 2 col resto di 1. Ovviamente 8 Mod 4 = 0, così come 10 Mod 5, 6 Mod 2, 3 Mod 3 ecc. Per analogia con l'indice dei pulsanti, anche le righe e le colonne le contiamo a partire da 0, quindi il pulsante con indice 9 si troverà sulla riga 2 colonna 1, ovvero il decimo pulsante si trova sulla terza riga, seconda colonna. Ottenute le coordinate, è più semplice controllare i pulsanti che circondano la mina. Avrete notato una nuova funzione nei cicli più interni: la funzione Iif. Questa funzione è simile ad una http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=1453&idArea=10 (2 of 3)12/09/2003 12.11.59 Alla scoperta di Visual Basic & VB . NET Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology if "concentrata": i tre argomenti indicano rispettivamente la condizione da verificare, il risultato da restituire se la condizione è vera, il risultato da restituire se la condizione è falsa; in altri termini, IIf(x=0, 0, x-1) equivale a: If x = 0 Then risultato = 0 Else risultato = x – 1 End If Questo controllo è necessario perché, se è x = 0, cioè se la mina si trova sulla prima riga, i pulsanti circostanti partono anch'essi dalla prima riga e non dalla riga precedente come avverrebbe negli altri casi, semplicemente perché non esiste una riga precedente alla prima; lo stesso dicasi per l'ultima riga IIf(x = 3, 3, x + 1)) e per la prima e ultima colonna. Nel ciclo più interno abbiamo introdotto un altro controllo per verificare che il pulsante controllato NON sia quello che nasconde la mina: infatti i due cicli analizzano tutti i pulsanti che circondano la mina, compreso quello che nasconde la mina stessa, e quest'ultimo non deve essere modificato. Per non parlare della possibilità di avere due mine adiacenti. Infine, la proprietà Tag viene aggiornata incrementando di 1 il valore della stessa proprietà. Questo per consentire un'indicazione corretta nel caso le mine circostanti un determinato pulsante siano 2 oppure 3. L'ultima istruzione serve per abilitare il Timer, in modo da poter misurare i secondi di gioco. Ora possiamo finalmente scrivere il codice da eseguire quando il giocatore preme un pulsante: si tratta semplicemente di controllare il valore della proprietà Tag. Nella routine Mina_Click noterete la presenza del parametro Index: questo è ovviamente l'indice del pulsante premuto dall'utente, ed è stato aggiunto automaticamente da Visual Basic quando abbiamo deciso di creare la matrice di pulsanti. In questa routine dunque scriviamo: Dim x As Integer , y As Integer 'coordinate del pulsante premuto Dim x1 As Integer , y1 As Integer 'coordinate dei pulsanti circostanti 'quello premuto If Mina(Index).Tag > 0 Then Mina(Index).Caption = Mina(Index).Tag ElseIf Mina(Index).Tag = -1 Then For x = 0 To 2 Mina(PosMine(x)).Caption = "M" Next x Timer1.Enabled = False Else 'mina(index).tag=0 x = Int(Index / 4) 'riga in cui si trova la mina y = Index Mod 4 'colonna in cui si trova la mina For x1 = IIf(x = 0, 0, x - 1) To IIf(x = 3, 3, x + 1) For y1 = IIf(y = 0, 0, y - 1) To IIf(y = 3, 3, y + 1) Mina(4 * x1 + y1).Caption = Mina(4 * x1 + y1).Tag Next y1 Next x1 End If Vai a pagina: [1] [2] [3] [4] [5] [6] [7] [8] [9] [10] [11] [12] [13] [14] [15] [16] [17] [18] Vota - Segnala ad un amico - Inserisci un commento - Aggiungi ai preferiti Autori / Pubblicità / Chi siamo / Copyright / Dicono di noi / Entra nello Staff / Mailing List / Contattaci Programmazione.it - Testata giornalistica registrata col N. 569 presso il Tribunale di Milano il 14/10/2002 - OSWay S.r.l. http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=1453&idArea=10 (3 of 3)12/09/2003 12.11.59 Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology Programmazione.it >> Visual Basic >> Autore: Giorgio Abraini Lezione 4 Guida dell'area: Carmine De Marco Continua il corso dedicato a Visual Basic: poste le premesse nel Corso di tredici lezioni che lo ha preceduto, ci rivolgiamo, con questa Parte II, ai lettori che hanno già posto le basi nella conoscenza di questo linguaggio. Giorgio Abraini Cerca Data: 04-07-2003 - Voto: Cerca! Vai alla ricerca avanzata - Votanti: 34 - Lettori: 18858 - Livello: Medio Nell'ultima lezione vi avevo lasciato con la routine che gestisce il click sui pulsanti: quando viene premuto un pulsante, bisogna innanzitutto verificare se esso nasconde una mina oppure no, e per questo bisogna controllare la sua proprietà Tag. Se essa è maggiore di 0, significa che sotto di esso non ci sono mine e bisogna mostrare al giocatore quante mine circondano quel pulsante. Hosting Telexa.net DnsHosting.it EuroLogon.com Dominiando.it FuturaHost.com HostingSolutions.it Consultingweb.it Olimont.com Login Login Password Login Figura 1 Dimenticata la password? Clicca qui Non sei ancora iscritto? E' quello che fa la prima diramazione della If tramite l'aggiornamento della proprietà Caption. Se il Tag non è maggiore di 0, potrebbe essere uguale a -1: in tal caso, il pulsante nasconde Clicca qui Mailing List Visual Basic una mina e lo facciamo capire all'utente visualizzando una "M" sul pulsante; il vero Campo Minato mostra l'icona della mina, ma noi per semplicità ci accontentiamo di modificare opportunamente la Caption dei pulsanti. Trovata la mina, il gioco deve terminare e quindi interrompiamo il conteggio dei secondi disabilitando il Timer e mostrando al giocatore la posizione di tutte le mine: per questo motivo con un ciclo aggiorniamo la Caption di tutti i pulsanti con le mine, e non solo di quella trovata dal giocatore. La variabile contatore utilizzata nel ciclo è x, che di per sé dovrebbe essere usata per calcolare la riga in cui si trova il pulsante premuto: ad essere diligenti, avremmo dovuto dichiarare un'altra variabile, ma dato che l'utilizzo di x viene comodo e non crea problemi con le altre diramazioni della If, possiamo benissimo utilizzarla risparmiando così qualche byte. La terza diramazione della If serve per l'ultimo caso, quello in cui: mina(Index).Tag = 0 Quando ciò si verifica, Campo Minato mostra tutta la "frontiera" dei pulsanti che si trovano nelle vicinanze di una mina. http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=1572&idArea=10 (1 of 4)12/09/2003 12.13.16 Partners ASPItalia.com ZioBudda FastUrl NewBie OSWay TC Sistema Alla scoperta di Visual Basic & VB . NET Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology Visual Basic .NET Corso di programmazione Antifurto Satellitare GSM Viasat Figura 2 Backup PCMCIA 2Gb Per ottenere lo stesso risultato, noi dovremmo usare una funzione ricorsiva (cioè una funzione che chiama se stessa un numero indefinito di volte) con opportuni controlli per evitare di bloccare l'applicazione, e siccome tutto ciò potrebbe rivelarsi complesso, per ora ci accontentiamo di mostrare il numero di mine vicine ai pulsanti che circondano quello premuto. Ora il nostro Campo Minato è quasi pronto: possiamo già fare una prima partita, avviate il progetto, selezionate "Nuova" dal menù "Partita" e premete i pulsanti; ricordate di selezionare il menù, perché altrimenti i pulsanti non sono ancora inizializzati (o, se preferite, il campo non è ancora minato). Ora che avete giocato la vostra prima partita, provate a farne un'altra: noterete che le Caption dei pulsanti rimangono invariate. Infatti ingenuamente ci siamo dimenticati di inizializzare anche quelle: per la prima partita non ce n'era bisogno, perché in fase di progettazione avevamo eliminato le proprietà Caption, ma per le partite successive dobbiamo ripristinare le condizioni iniziali. Pertanto aggiungiamo queste semplici righe nella routine mnuNew_click (all'inizio o anche alla fine, come preferite): For i = 0 To 15 Mina(i).Caption = "" Next i Ora possiamo giocare quante partite vogliamo, ma non abbiamo ancora finito: innanzitutto dobbiamo scrivere un bel "Unload me" in mnuExit_click; e poi sarebbe bene congratularsi col giocatore quando vince la partita: Figura 3 E' intuitivo che una partita a campo minato viene vinta quando il giocatore "scopre" tutti i pulsanti tranne quelli che nascondono le mine (nel nostro caso 13 pulsanti); avremo quindi bisogno di un contatore che tenga traccia di quanti pulsanti sono stati scoperti. Il luogo più naturale in cui fare questi conti è la routine Mina_Click: If Len(Mina(Index).Caption) = 0 Then ContaMine = ContaMine + 1 End If If ContaMine = MaxContaMine Then Msgbox "HAI VINTO!" End If La variabile ContaMine andrebbe logicamente dichiarata a livello di modulo, nella sezione delle dichiarazioni generali del Form; tuttavia si potrebbe anche dichiararla nella medesima routine Mina_Click usando la parola chiave Static. La variabile MaxContaMine, invece, va necessariamente dichiarata a livello di modulo, perché non è utilizzata solo da Mina_Click: essa infatti deve essere inizializzata al valore 13 http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=1572&idArea=10 (2 of 4)12/09/2003 12.13.16 Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology (il numero massimo di pulsanti scopribili) all'avvio dell'applicazione, cioè in Form_Load; dal momento che abbiamo un solo livello di gioco (e non tre come il vero Campo Minato), potremmo fare direttamente: If ContaMine = 13 Then ... ma questo non è un buon metodo, perché limita la possibilità di ulteriori aggiornamenti ed espansioni dell'applicazione: se infatti un giorno volessimo aumentare il numero di pulsanti, dovremmo cambiare manualmente tutte le occorrenze del valore 13; per non parlare del caso in cui volessimo aggiungere un livello di gioco. Invece utilizzando una variabile apposita, dovremmo preoccuparci soltanto di modificarla in fase di inizializzazione. Ricordate inoltre che l'utilizzo di una variabile apposita rende più chiaro e leggibile il codice, anche a voi stessi. Ricordate anche di inserire l'istruzione: ContaMine = 0 nella routine mnuNew_Click, perché in ogni nuova partita il contatore deve partire da 0. Per quanto riguarda la prima If che abbiamo inserito, c'è da dire che il contatore va aggiornato solo se il pulsante è stato premuto per la prima volta (altrimenti uno potrebbe "vincere" premendo per 13 volte lo stesso pulsante!), ovvero se la sua Caption è ancora una stringa nulla. Il controllo non viene effettuato confrontando la Caption con "", ma esaminando la lunghezza della Caption stessa: questo perché le operazioni con i numeri (la funzione Len restituisce appunto la lunghezza della stringa, cioè un numero) sono più veloci di quelle con le stringhe. La seconda If è così ovvia che se non l'avete capita dovreste ricominciare il corso daccapo... L'aggiornamento del contatore però non deve essere fatto solo per il pulsante premuto, ma per qualunque pulsante sia stato "scoperto": in altri termini dobbiamo aggiornare il contatore anche quando si preme un pulsante che non è circondato da mine, perché in questo caso il gioco visualizzerà il numero di mine vicine ai pulsanti che circondano quello premuto. Quindi le istruzioni: If Len(Mina(Index).Caption) = 0 Then ContaMine = ContaMine + 1 End If vanno inserite nella prima e nella terza diramazione della If contenuta nella routine Mina_Click, che pertanto è diventata così: If Mina(Index).Tag > 0 Then If Len(Mina(Index).Caption) = 0 Then ContaMine = ContaMine + 1 End If Mina(Index).Caption = Mina(Index).Tag ElseIf Mina(Index).Tag = -1 Then Mina(Index).Caption = "M" For x = 0 To 2 Mina(PosMine(x)).Caption = "M" Next x Timer1.Enabled = False Else x = Int(Index / 4) 'riga in cui si trova il y = Index Mod 4 'colonna in cui si trova il For x1 = IIf(x = 0, 0, x - 1) To IIf(x = 3, For y1 = IIf(y = 0, 0, y - 1) To IIf(y = If Len(Mina(4 * x1 + y1).Caption) = 0 ContaMine = ContaMine + 1 End If pulsante premuto pulsante premuto 3, x + 1) 3, 3, y + 1) Then Mina(4 * x1 + y1).Caption = Mina(4 * x1 + y1).Tag Next y1 Next x1 http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=1572&idArea=10 (3 of 4)12/09/2003 12.13.16 Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology End If If ContaMine = MaxContaMine Then MsgBox "HAI VINTO!" End If Non resta che aggiornare l'etichetta lblMine: a che serve? Serve a tenere il conto delle mine non ancora trovate; come sapete, cliccando col tasto destro su uno dei pulsanti del vero Campo Minato, su di esso apparirà una bandiera ad indicare che in quella posizione c'è (o pensiamo che ci sia) una mina, e quel pulsante diventerà insensibile al clic sinistro, almeno finché su di esso resterà la bandierina. Figura 4 Noi al posto della bandiera visualizzeremo una "x". E’ importante capire come intercettare il clic col tasto destro, ed è una cosa che impareremo più avanti. Per concludere questa lezione, vorrei tornare al punto da cui siamo partiti: la matrice di controlli. Dovreste esservi resi ormai conto dell'utilità dei vettori e delle matrici di variabili: con una sola dichiarazione avete a disposizione numerose variabili dello stesso tipo, collegate tra loro da un nesso logico, da una medesima funzione, da un medesimo scopo; potete modificarle tutte insieme con un semplice ciclo sfruttando la possibilità di accedere ad esse attraverso un indice. Per una matrice di controlli i vantaggi sono gli stessi: i pulsanti del nostro campo minato svolgono tutti la stessa funzione, cioè visualizzano quante mine ci sono nelle vicinanze o interrompono il gioco se nascondono una mina. Poiché appartengono ad una matrice, possiamo accedere ad ognuno di essi tramite un indice che, nel caso dell'evento click, ci viene fornito direttamente da Visual Basic. Così possiamo scrivere il codice solo una volta, perché una sola è la routine Mina_Click; se non avessimo usato una matrice di pulsanti, avremmo dovuto crearne 16 diversi e indipendenti, e ripetere le istruzioni della routine per l'evento click di ognuno dei 16 pulsanti: immaginate se avessimo usato 480 pulsanti, come nel terzo livello del vero Campo Minato! Le matrici di controlli semplificano tutto questo. Scarica qui il progetto completo. Vai a pagina: [1] [2] [3] [4] [5] [6] [7] [8] [9] [10] [11] [12] [13] [14] [15] [16] [17] [18] Vota - Segnala ad un amico - Inserisci un commento - Aggiungi ai preferiti Autori / Pubblicità / Chi siamo / Copyright / Dicono di noi / Entra nello Staff / Mailing List / Contattaci Programmazione.it - Testata giornalistica registrata col N. 569 presso il Tribunale di Milano il 14/10/2002 - OSWay S.r.l. http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=1572&idArea=10 (4 of 4)12/09/2003 12.13.16 Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology Programmazione.it >> Visual Basic >> Autore: Giorgio Abraini Lezione 5 Guida dell'area: Carmine De Marco Continua il corso dedicato a Visual Basic: poste le premesse nel Corso di tredici lezioni che lo ha preceduto, ci rivolgiamo, con questa Parte II, ai lettori che hanno già posto le basi nella conoscenza di questo linguaggio. Giorgio Abraini Cerca Data: 04-07-2003 - Voto: Cerca! Vai alla ricerca avanzata - Votanti: 34 - Lettori: 18858 - Livello: Medio Nella lezione 1 abbiamo avuto un assaggio del ciclo For, di sicuro il più utilizzato nell'ambito dei cicli disponibili in Visual Basic. Questo ciclo è identificato da due istruzioni, poste all'inizio e alla fine di esso: For contatore = inizio To fine [istruzioni] Next contatore Contatore indica una variabile numerica che "conta" quante volte devono essere eseguite le istruzioni comprese nel ciclo: essa assume un valore iniziale (inizio) e viene incrementata Login dall'istruzione Next fino a raggiungere il valore finale (fine). Nella sintassi standard, le istruzioni contenute all'interno del ciclo sono eseguite fintantoché contatore risulta minore o Login uguale a fine: ciò significa che, quando il ciclo termina, la variabile contatore ha un valore pari a fine + 1, perché nell'ultima esecuzione del ciclo risulta contatore = fine e l'istruzione Next incrementa ulteriormente il contatore. Questa è una caratteristica tipica dei cicli "For", Password che si riscontra anche negli altri linguaggi di programmazione: non potrebbe essere altrimenti, poiché l'esecuzione del ciclo termina proprio quando contatore supera il valore fine. Login Nella sintassi standard appena descritta, l'incremento del contatore è di un'unità ad ogni Dimenticata la password? esecuzione del ciclo, ma è possibile modificare il valore dell'incremento usando la clausola Clicca qui Non sei ancora iscritto? Step dopo il valore fine: Hosting Telexa.net DnsHosting.it EuroLogon.com Dominiando.it FuturaHost.com HostingSolutions.it Consultingweb.it Olimont.com Partners ASPItalia.com ZioBudda FastUrl NewBie OSWay TC Sistema Clicca qui For contatore = inizio To fine Step incremento [istruzioni] Next contatore Mailing List Visual Basic All'inizio del ciclo il valore del contatore è uguale a inizio, alla seconda esecuzione del ciclo è uguale a inizio+incremento, alla terza esecuzione è uguale a inizio+incremento+incremento e così via fino a che il contatore diventa maggiore del valore fine. Il valore di incremento viene sommato algebricamente al valore corrente del contatore: ciò significa che l'incremento può anche essere negativo, determinando così una diminuzione progressiva del valore del contatore: in questo caso il ciclo cesserà di essere eseguito quando il contatore diventa minore del valore finale specificato. Affinchè il ciclo funzioni correttamente, quindi, il valore iniziale dovrà essere maggiore del valore finale, ad es. il ciclo seguente viene eseguito tre volte, per i = 10, i = 8, i = 6; all'uscita dal ciclo sarà i = 4: Dim i as Integer 'contatore For i = 10 To 5 Step –2 [istruzioni] Next i Si è detto che il contatore è una variabile numerica, senza specificare il suo tipo: infatti, benché esso sia solitamente un Integer, è possibile anche utilizzare valori frazionari come Single o Double, e lo stesso vale per i valori inizio, fine e incremento. Tuttavia, è sempre http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=1823&idArea=10 (1 of 4)12/09/2003 12.13.33 Alla scoperta di Visual Basic & VB . NET Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology preferibile utilizzare valori interi per motivi di precisione: le variabili di tipo Single o Double, infatti, commettono errori di precisione che, per quanto piccoli, non sono affatto trascurabili; basta un errore di un milionesimo per far credere a Visual Basic che il valore finale sia stato superato e determinare anzitempo la fine del ciclo. Fujitsu 325A Si consideri ad esempio il ciclo seguente: Dim i as Single For i = 0.6 To 0.8 Step 0.1 Debug.Print i Next i Antifurto Satellitare GSM Viasat Debug.Print i In teoria esso dovrebbe essere eseguito per tre volte, con il contatore i che vale 0.6, 0.7 e 0.8; invece esso è eseguito soltanto due volte, per i = 0.6 e i = 0.7: quando i viene ulteriormente incrementato non vale 0.8, bensì 0.8000001 che, essendo maggiore di 0.8, determina l'interruzione del ciclo. Per questo motivo è sempre buona norma usare valori interi sia per il contatore che per i valori di inizio, fine e incremento, in quanto con valori interi il microprocessore non commette quegli errori di imprecisione che possono determinare comportamenti anomali. L’inizio e la fine del ciclo Naturalmente i valori iniziale e finale del contatore, ovvero il numero di iterazioni, non devono necessariamente essere stabiliti esplicitamente durante la scrittura del codice: essi possono essere determinati durante l'esecuzione del programma semplicemente utilizzando delle variabili aggiuntive: ad esempio, il programma potrebbe chiedere all'utente quali debbano essere i valori di inizio e fine del contatore e memorizzare questi valori in due variabili da usare nell'istruzione For: Dim i as Integer 'contatore Dim intInizio as Integer, intFine as Integer 'valori iniziale e finale intInizio=Val(InputBox("Inserisci il valore iniziale del contatore:")) intFine=Val(InputBox("Inserisci il valore finale del contatore:")) For i = intInizio To intFine Debug.Print i Next i La funzione Val e la funzione InputBox In questo esempio si è fatto uso della funzione InputBox, che richiede all'utente l'inserimento di un valore in una casella di testo: tale valore è quello restituito dalla funzione e, poiché è di tipo stringa, esso deve essere convertito in numero attraverso la funzione Val. È chiaro che se l'utente inserisce nella casella un valore che non può essere convertito in numero (ad es. "a56bc"), sarà generato un errore causato dalla funzione Val. La nidificazione di più cicli For Come per altri blocchi di istruzioni, anche per i blocchi For…Next è possibile usare la nidificazione, ovvero includere un blocco For all'interno di un altro blocco For: For i = 1 To 10 For k = 5 To 22 [istruzioni] Next k Next i Un dettaglio Importante… La cosa importante è non intersecare mai due cicli distinti, ovvero non fare mai quanto segue: http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=1823&idArea=10 (2 of 4)12/09/2003 12.13.33 Visual Basic .NET Corso di programmazione Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology For i = 1 To 10 'inizio PRIMO ciclo For k = 5 To 22 'inizio SECONDO ciclo [istruzioni] Next i 'fine PRIMO ciclo Next k 'fine SECONDO ciclo Così facendo si genera, infatti, un errore di sintassi, perché l'istruzione "Next i" non corrisponde all'istruzione "For k" che la precede: il secondo ciclo non è interamente contenuto nel primo, ma si sovrappone ad esso generando confusione. Volendo, è possibile anche omettere il nome del contatore nell'istruzione Next, e in tal caso Visual Basic assumerà automaticamente che esso si riferisce all'istruzione For immediatamente precedente. For i = 1 To 10 For k = 5 To 22 [istruzioni] Next ' Visual Basic assume che l'istruzione sia: Next k Next ' Visual Basic assume che l'istruzione sia: Next i L’interruzione improvvisa del ciclo Spesso è necessario interrompere l'esecuzione di un ciclo se si verifica una determinata condizione: Visual Basic mette a disposizione del programmatore un'istruzione apposita: Exit For, che sposta il punto di esecuzione del programma all'istruzione immediatamente successiva all'istruzione Next relativa al ciclo interrotto. Solitamente questa istruzione si fa dipendere da un blocco If che controlla il verificarsi di una "condizione di uscita": For i = 1 To 10 If i = 8 Then Exit For Debug.Print i Next i Debug.Print "ciclo interrotto" Il ciclo precedente, che semplicemente visualizza il valore del contatore, teoricamente dovrebbe essere eseguito dieci volte ma in realtà è eseguito solo otto volte, perché all'ottava esecuzione la condizione i = 8 risulta verificata determinando l'uscita dal ciclo (senza stampare il valore del contatore) e la visualizzazione del messaggio "ciclo interrotto". Si noti che questo messaggio sarebbe visualizzato in ogni caso, al termine del ciclo. I "puristi" della programmazione non vedono di buon occhio l'utilizzo dell'istruzione Exit For, perché in questo caso il ciclo non termina solo con l'ultima istruzione "Next", come ci si potrebbe aspettare in condizioni normali, ma potrebbe terminare anche all'interno del ciclo stesso: ciò determina un'eccezione alla normale esecuzione del codice e pertanto potrebbe complicarne la comprensione e la modifica. Un altro modo di interrompere l’esecuzione del ciclo for In effetti utilizzare l'istruzione Exit For non è l'unico modo per interrompere un ciclo: sapendo che esso termina quando il contatore supera il valore finale, la soluzione più intuitiva sarebbe quella di assegnare al contatore un valore maggiore del limite finale in modo che il ciclo non prosegua oltre: For i = 1 To 10 If i = 8 Then i = 11 Debug.Print i Next i Debug.Print "ciclo interrotto" http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=1823&idArea=10 (3 of 4)12/09/2003 12.13.33 Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology Nell'esempio precedente, quando i = 8 il programma assegna al contatore il valore 11, cioè un valore superiore al limite di 10 specificato nell'istruzione For; in questo modo il ciclo non è interrotto direttamente, e infatti l'istruzione Debug.Print i è eseguita normalmente anche quando i = 8, però l'istruzione Next i verifica che il contatore ha superato il limite e quindi determina la fine del ciclo e la visualizzazione del messaggio "ciclo interrotto". Tuttavia, da un punto di vista stilistico, questa soluzione è ancora peggiore della precedente, perché il valore del contatore non dovrebbe mai essere modificato direttamente all'interno del ciclo stesso: un metodo del genere può complicare molto il debug e l'eventuale modifica del codice perché può generare errori imprevisti e generalmente difficili da identificare. Vai a pagina: [1] [2] [3] [4] [5] [6] [7] [8] [9] [10] [11] [12] [13] [14] [15] [16] [17] [18] Vota - Segnala ad un amico - Inserisci un commento - Aggiungi ai preferiti Autori / Pubblicità / Chi siamo / Copyright / Dicono di noi / Entra nello Staff / Mailing List / Contattaci Programmazione.it - Testata giornalistica registrata col N. 569 presso il Tribunale di Milano il 14/10/2002 - OSWay S.r.l. http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=1823&idArea=10 (4 of 4)12/09/2003 12.13.33 Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology Programmazione.it >> Visual Basic >> Autore: Giorgio Abraini Lezione 6 Guida dell'area: Carmine De Marco Continua il corso dedicato a Visual Basic: poste le premesse nel Corso di tredici lezioni che lo ha preceduto, ci rivolgiamo, con questa Parte II, ai lettori che hanno già posto le basi nella conoscenza di questo linguaggio. Giorgio Abraini Cerca Data: 04-07-2003 - Voto: Cerca! Vai alla ricerca avanzata - Votanti: 34 - Lettori: 18858 - Livello: Medio Tra le strutture iterative disponibili in Visual Basic esiste anche il ciclo While…Wend, che è certamente il meno conosciuto e il meno utilizzato. In effetti il funzionamento di questo tipo di ciclo è del tutto analogo a quello di un ciclo Do While…Loop: le istruzioni contenute nel ciclo sono eseguite finché la condizione espressa dopo l'istruzione While è vera: While condizione [istruzioni] Wend Inoltre, il normale ciclo Do While…Loop è più flessibile del ciclo While…Wend: già di per sé questo giustifica lo scarsissimo uso del ciclo While…Wend. Torniamo ai cicli in generale. Quando si deve utilizzare una struttura iterativa bisogna fare Login attenzione in particolare a due cose: la prima, che abbiamo già visto, è fornire una condizione di uscita per evitare cicli infiniti; la seconda riguarda la corretta gestione della prima e dell'ultima iterazione. La questione non è banale come sembra: soprattutto all'inizio Password può portare a errori grossolani. Prendiamo ad esempio il caso di una ricerca ricorsiva di una stringa all'interno di un testo. Spesso capita che sia necessario conoscere, oltre al nome di un file, anche il suo percorso Login (path, in inglese), ovvero la posizione esatta all'interno dell'albero delle directory contenute Dimenticata la password? nell'hard disk; e a volte è utile suddividere il percorso in tanti "pezzi" quante sono le cartelle Clicca qui Non sei ancora iscritto? che bisogna attraversare per giungere fino al file: per far ciò occorre contare quanti sono i separatori di path presenti nella stringa che identifica il percorso, ovvero quanti backslash Clicca qui ("\") ci sono. Per trovare una stringa all'interno di un'altra è sufficiente usare la comoda istruzione instr, la cui sintassi è: Hosting Telexa.net DnsHosting.it EuroLogon.com Dominiando.it FuturaHost.com HostingSolutions.it Consultingweb.it Olimont.com Login Partners ASPItalia.com ZioBudda FastUrl NewBie OSWay TC Sistema instr([start], string1, string2, [compare]) Mailing List Visual Basic Il primo parametro è un numero che indica la posizione dalla quale cominciare a cercare la stringa da trovare: ad esempio, se stiamo cercando un backslash all'interno di un path completo, è inutile cominciare a cercare dal primo carattere del percorso, perché questo comincia con la lettera di un'unità seguita dai due punti (ad es. "C:"): è possibile iniziare la ricerca direttamente dal terzo carattere. Il parametro è facoltativo e, se non viene specificato, la ricerca partirà dal primo carattere. I parametri string1 e string2 identificano rispettivamente la stringa in cui bisogna cercare (nel nostro caso il percorso) e la stringa da cercare (nel nostro caso il backslash). L'ultimo parametro indica come va effettuata la ricerca; nel nostro caso i valori interessanti sono due: 0, espresso anche dalla costante vbBinaryCompare, e 1, espresso dalla costante vbTextCompare. Nel primo caso il confronto tra le due stringhe è effettuato in modalità binaria, il che, tradotto un po' rozzamente, significa che il confronto è "case sensitive", ovvero sensibile alla differenza tra maiuscole e minuscole. Nel secondo caso, invece, la differenza tra maiuscole e minuscole è ignorata, perché il confronto è effettuato in semplice modalità testuale. Per chiarire la differenza basta scrivere nella finestra immediata: ? instr(1, "Pippo", "p", vbBinaryCompare) http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=2040&idArea=10 (1 of 4)12/09/2003 12.14.00 Alla scoperta di Visual Basic & VB . NET Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology oppure instr(1, "Pippo", "p", 0) Canon Eos 3 che è la stessa cosa. La funzione restituirà il valore 3. Se invece si scrive: ? instr(1, "Pippo", "p", vbTextCompare) 'oppure instr(1, "Pippo", "p", 1) Paint Shop Pro 7 la funzione restituirà 1. Come avrete intuito, il valore restituito dalla funzione è la posizione della prima "p" trovata nella stringa "Pippo": ma mentre nel primo caso cerchiamo una p minuscola abilitando la ricerca "case sensitive", nel secondo caso la ricerca è solo in modalità testo e, quindi, la funzione restituisce la posizione della prima "p" che trova, maiuscola o minuscola che sia. Se la stringa cercata non si trova in quella in cui è fatta la ricerca (se ad esempio cerchiamo una "z" in "pippo" o anche una "O" in "Pippo", abilitando la ricerca binaria), la funzione instr restituisce zero. Tornando al nostro esempio, per contare i backslash in un path basta un semplice ciclo do… loop, utilizzando un contatore da incrementare ogni volta che instr trova un "\". Dobbiamo, però, fare attenzione a spostare sempre in avanti il punto di inizio della ricerca (il parametro start), perché, se cerchiamo sempre a partire dal primo carattere, il ciclo non si fermerà mai e restituirà sempre la posizione del primo "\". Una soluzione comoda è quella di utilizzare un'altra variabile che memorizzi la posizione dell'ultimo "\" trovato, ovvero che memorizzi il valore restituito da instr: la ricerca successiva dovrà partire dal carattere successivo: Dim intPos as Integer Dim strPath as String strPath="C:\documenti\immagini\esempio.jpg" Do intPos=Instr(intPos+1, strPath, "\") Loop intPos memorizza la posizione dell'ultimo backslash trovato: poiché essa è inizializzata a 0, alla prima iterazione la ricerca partirà dal primo carattere, come avviene nella maggior parte dei casi (se vogliamo farla partire dal terzo carattere, perché i primi due contengono il nome dell'unità, basta inizializzare intPos=2 prima del Do); nelle iterazioni successive, partirà dal carattere successivo all'ultimo backslash trovato nel path. Il parametro "compare" è stato tralasciato perché non ha alcuna influenza: non esiste un "\" maiuscolo e un "\" minuscolo; comunque l'impostazione predefinita è vbBinaryCompare. La variabile strPath è inizializzata a un percorso qualunque (compreso il nome di un file) solo per far funzionare il codice: in realtà dovrebbe essere ignoto a priori, ad esempio potrebbe essere inserito dall'utente in fase di esecuzione. Nel ciclo appena descritto manca una cosa: la condizione di uscita. Questa dovrebbe verificare se la funzione instr ha restituito un valore positivo oppure no: nel primo caso significa che ha trovato un "\" e quindi possiamo continuare la ricerca; nel secondo caso vuol dire che non ha trovato nulla e quindi la ricerca deve essere fermata perché non ci sono ulteriori "\" nell'ultima parte del percorso. Pertanto la condizione potrebbe essere: while intPos>0 oppure: until intPos=0 Bisogna decidere dove mettere la condizione, se all'inizio o alla fine del ciclo: se intPos è inizializzata a 0, certamente la condizione non dovrà essere posta all'inizio, altrimenti il ciclo non eseguirebbe neppure un'istruzione: Dim intPos as Integer Dim strPath as String strPath="C:\documenti\immagini\esempio.jpg" Do While intPos>0 'intPos è =0, quindi il ciclo non è eseguito intPos=Instr(intPos+1,strPath,"\") Loop D'altra parte, mettere la condizione alla fine comporta la perdita di una preziosa http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=2040&idArea=10 (2 of 4)12/09/2003 12.14.00 Visual Basic .NET Corso di programmazione Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology informazione: la posizione dell'ultimo backslash esistente nel path, che solitamente indica anche l'inizio del nome vero e proprio del file (oppure il nome della cartella in cui risiede il file, a seconda dei casi): Dim intPos as Integer Dim strPath as String strPath="C:\documenti\immagini\esempio.jpg" Do intPos=Instr(intPos+1,strPath,"\") Loop While intPos>0 Questo ciclo esegue almeno una volta la ricerca e prosegue fino a trovare tutti i "\", ma all'uscita dal ciclo intPos vale 0 e noi non sappiamo più qual era la posizione dell'ultimo backslash; magari è un'informazione che non ci interessa, ma in caso contrario dobbiamo trovare una soluzione alternativa. Ad esempio si potrebbe utilizzare un'altra variabile per memorizzare il valore precedente di intPos: Dim intPos as Integer Dim intPosPrec as Integer Dim strPath as String strPath="C:\documenti\immagini\esempio.jpg" Do intPosPrec=intPos intPos=Instr(intPos+1, strPath, "\") Loop While intPos>0 All'uscita dal ciclo intPosPrec conterrà la posizione dell'ultimo "\". Oppure si può utilizzare come condizione di uscita non "intPos>0" bensì "Instr(…)>0", ma in questo modo la funzione Instr viene eseguita due volte per ogni ricerca: una volta per controllare se ci sono altri "\" e un'altra volta per sapere dove si trovano: Dim intPos as Integer Dim strPath as String strPath="C:\documenti\immagini\esempio.jpg" Do While Instr(intPos+1, strPath, "\") intPos= Instr(intPos+1, strPath, "\") Loop In questo caso la condizione può essere spostata all'inizio del ciclo: se questo non viene eseguito neppure una volta, significa che non ci sono "\" nel percorso; infatti instr() restituisce zero, che viene valutato come valore logico False, e quindi la condizione per eseguire il ciclo non è verificata. Una soluzione analoga può essere adottata inizializzando a un valore positivo la variabile intPos (ad esempio al valore 2, come suggerito prima): Dim intPos as Integer Dim strPath as String strPath="C:\documenti\immagini\esempio.jpg" IntPos=2 Do While intPos IntPos = Instr(intPos+1, strPath, "\") Loop Insomma, quando usate i cicli state attenti non solo a quando interromperli (condizione di uscita), ma anche a quale valore assumono le variabili coinvolte in essi (in particolare prima della prima iterazione e dopo l'ultima iterazione). Se non siete ancora convinti, proviamo a memorizzare le varie parti del percorso in un vettore: ogni elemento del vettore deve contenere una delle cartelle appartenenti al path in ordine gerarchico. Poiché non sappiamo a priori quante cartelle sono coinvolte, possiamo usare un vettore dinamico: ogni volta che troviamo un "\" dobbiamo aggiungere un elemento al vettore e assegnargli il nome della cartella che precede questo "\" Dim strCartelle() as String Dim intPos as Integer Dim intPosPrec as Integer Dim strPath as String strPath="C:\documenti\immagini\esempio.jpg" Do http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=2040&idArea=10 (3 of 4)12/09/2003 12.14.00 Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology IntPosPrec=intPos IntPos=instr(intPos+1, strPath, "\") Redim Preserve strCartelle(Ubound(strCartelle)+1) StrCartelle(Ubound(strCartelle))=Mid$(strPath, intPosPrec+1, intPosintPosPrec) Loop While intPos Il vettore strCartelle contiene i nomi delle cartelle presenti nel path: è un vettore dinamico, che viene ridimensionato all'interno del ciclo ogni volta che viene trovato un "\". Il ridimensionamento, che avevamo brevemente già visto (parte II, lez. 1), avviene in base al valore della funzione Ubound, che restituisce il limite superiore attuale del vettore: se il vettore ha tre elementi (da 0 a 2), Ubound restituisce 2; attenzione: se Ubound restituisce zero non significa che il vettore non ha alcun elemento, ma che ne ha uno solo con indice 0. Aggiungere un elemento al vettore significa quindi ridimensionarlo assegnandogli un elemento in più di quelli che già possiede (ubound()+1). La parola chiave Preserve serve a mantenere in memoria i valori già assegnati: infatti l'istruzione Redim usata da sola non fa altro che riallocare lo spazio di memoria disponibile per il vettore, reinizializzando tutti i suoi elementi e quindi di fatto cancellando i valori precedentemente assegnati. Il nome di ogni cartella è estratto attraverso la funzione Mid, che prende da una stringa (il primo parametro) un intervallo di caratteri definito da una posizione iniziale (il secondo parametro) e da una lunghezza (il terzo parametro). Ovviamente il secondo parametro dev'essere positivo, altrimenti si verifica un errore; il terzo invece può anche essere zero (in tal caso è restituita la stringa vuota ""), basta che sia non negativo. Nel nostro caso la posizione iniziale del nome della cartella è naturalmente il carattere successivo al penultimo backslash trovato, mentre la lunghezza del nome è calcolabile tramite la distanza tra il penultimo e l'ultimo backslash. Il ciclo appena descritto presenta alcuni inconvenienti; anzi, sono veri e propri errori: prima di tutto, la funzione Ubound deve avere come argomento un vettore (o matrice) con dimensioni definite, altrimenti genera un errore e, siccome alla prima iterazione strCartelle non ha una dimensione definita, indovinate un po' che succede… In secondo luogo, all'ultima iterazione intPos è uguale a 0, come si è visto prima; in questo caso ad andare in errore è la funzione Mid, perché il terzo parametro risulterebbe negativo. Nella prossima lezione spiegheremo come risolvere gli errori. Vai a pagina: [1] [2] [3] [4] [5] [6] [7] [8] [9] [10] [11] [12] [13] [14] [15] [16] [17] [18] Vota - Segnala ad un amico - Inserisci un commento - Aggiungi ai preferiti Autori / Pubblicità / Chi siamo / Copyright / Dicono di noi / Entra nello Staff / Mailing List / Contattaci Programmazione.it - Testata giornalistica registrata col N. 569 presso il Tribunale di Milano il 14/10/2002 - OSWay S.r.l. http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=2040&idArea=10 (4 of 4)12/09/2003 12.14.00 Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology Programmazione.it >> Visual Basic >> Autore: Giorgio Abraini Lezione 7 Guida dell'area: Carmine De Marco Continua il corso dedicato a Visual Basic: poste le premesse nel Corso di tredici lezioni che lo ha preceduto, ci rivolgiamo, con questa Parte II, ai lettori che hanno già posto le basi nella conoscenza di questo linguaggio. Giorgio Abraini Cerca Cerca! Vai alla ricerca avanzata Login Login Password Login Hosting Telexa.net Data: 04-07-2003 - Voto: - Votanti: 34 - Lettori: 18858 - Livello: Medio DnsHosting.it EuroLogon.com Introduzione Nell'ultima lezione ci eravamo lasciati con un paio di errori da correggere; questo era il codice Dominiando.it "sbagliato": FuturaHost.com HostingSolutions.it Dim strCartelle() as String Consultingweb.it Dim intPos as Integer Dim intPosPrec as Integer Olimont.com Dim strPath as String strPath="C:\documenti\immagini\esempio.jpg" Do IntPosPrec=intPos IntPos=instr(intPos+1, strPath, "\") Redim Preserve strCartelle(Ubound(strCartelle)+1) as String StrCartelle(Ubound(strCartelle))=Mid$(strPath, intPosPrec+1, intPosintPosPrec) Loop While intPos Se proviamo ad eseguire questo codice (ad esempio inserendolo nella routine dell'evento Load di un form), otterremo questo errore: Dimenticata la password? Clicca qui "Indice non compreso nell'intervallo" Non sei ancora iscritto? Clicca qui L'errore si verifica nella riga in cui si ridimensiona il vettore strCartelle, perché nella prima Partners ASPItalia.com ZioBudda FastUrl NewBie OSWay TC Sistema iterazione del ciclo esso non ha una dimensione definita, pertanto ad andare in errore è la funzione Ubound(strCartelle): risolvere questo errore è molto semplice: basta inizializzare il vettore prima del ciclo Do. Poiché all'inizio il vettore deve essere vuoto, possiamo ridimensionarlo assegnandogli un solo elemento in questo modo: Redim strCartelle(0) as String Mailing List Visual Basic Così facendo, però, sprechiamo un elemento del vettore (l'elemento zero, appunto), perché nel ciclo il ridimensionamento avviene aumentando di 1 l'indice superiore del vettore: quindi il primo elemento del vettore riempito con il nome di una cartella sarebbe l'elemento 1, mentre l'elemento 0 resterebbe inutilizzato. Per rimediare a questo piccolo inconveniente (che, a dire il vero, potremmo anche trascurare) basta invertire le ultime due istruzioni del ciclo, in modo che prima si assegni un valore all'ultimo elemento del vettore e poi si proceda al ridimensionamento di quest'ultimo: Dim strCartelle() as String Dim intPos as Integer Dim intPosPrec as Integer Dim strPath as String strPath="C:\documenti\immagini\esempio.jpg" Redim strCartelle(0) as String Do IntPosPrec=intPos http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=2209&idArea=10 (1 of 4)12/09/2003 12.14.16 Alla scoperta di Visual Basic & VB . NET Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology IntPos=instr(intPos+1, strPath, "\") StrCartelle(Ubound(strCartelle))=Mid$(strPath, intPosPrec+1, intPosintPosPrec) Redim Preserve strCartelle(Ubound(strCartelle)+1) as String Loop While intPos Waitec 15'' LCD Il primo "bug" è risolto, ma ce n'è ancora un altro: se proviamo ad eseguire il ciclo appena modificato, otterremo il seguente messaggio: "Chiamata di routine o argomento non valido" Canon Eos 3 Questa volta l'errore non si verifica all'inizio, ma alla fine del ciclo: infatti, quando sono finiti i "\" da cercare, la variabili intPos sarà uguale a zero, mentre la variabile intPosPrec è diversa da zero; pertanto il terzo parametro della funzione Mid$() è negativo e questo genera l'errore appena visto. Anche in questo caso la risoluzione è abbastanza semplice, basta usare il costrutto if…then: Dim strCartelle() as String Dim intPos as Integer Dim intPosPrec as Integer Dim strPath as String strPath="C:\documenti\immagini\esempio.jpg" Redim strCartelle(0) as String Do IntPosPrec=intPos IntPos=instr(intPos+1, strPath, "\") If intPos Then StrCartelle(Ubound(strCartelle))=Mid$(strPath, intPosPrec+1, intPosintPosPrec) Else StrCartelle(Ubound(strCartelle))=Mid$(strPath, intPosPrec+1) End If Redim Preserve strCartelle(Ubound(strCartelle)+1) as String Loop While intPos Se intPos è diversa da zero (cioè se è stato trovato un ulteriore "\"), si prendono solo i caratteri tra il penultimo e l'ultimo backslash, altrimenti si prendono tutti i caratteri dall'ultimo backslash in poi. Questa soluzione, benché semplice, è però poco elegante, perché costringe ad effettuare un controllo che risulta sostanzialmente inutile in tutte le iterazioni tranne che nell'ultima; se il ciclo dovesse eseguire numerose iterazioni, il rallentamento derivante da questo controllo potrebbe farsi consistente. Una possibile alternativa è quella di spostare la ricerca del successivo backslash alla fine del ciclo, anziché porla all'inizio: così quando non ci sono più backslash il ciclo termina direttamente; in questo caso però occorre effettuare la ricerca del primo backslash prima dell'inizio del Do e assegnare l'ultimo elemento del vettore dopo la sua fine, in questo modo: Dim strCartelle() as String Dim intPos as Integer Dim intPosPrec as Integer Dim strPath as String strPath="C:\documenti\immagini\esempio.jpg" Redim strCartelle(0) as String IntPos=instr(intPos+1, strPath, "\") Do StrCartelle(Ubound(strCartelle))=Mid$(strPath, intPosPrec+1, intPosintPosPrec) Redim Preserve strCartelle(Ubound(strCartelle)+1) as String IntPosPrec=intPos IntPos=instr(intPos+1, strPath, "\") Loop While intPos StrCartelle(Ubound(strCartelle))=Mid$(strPath, intPosPrec+1) For intPos=0 to Ubound(strCartelle) Debug.Print strCartelle(intPos) Next intPos Il piccolo ciclo For finale serve solo a visualizzare i nomi delle cartelle che abbiamo estrapolato dal percorso originale: come noterete, tutti i nomi delle cartelle (tranne il nome del http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=2209&idArea=10 (2 of 4)12/09/2003 12.14.16 Visual Basic .NET Corso di programmazione Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology file) terminano con "\", perché alla funzione Mid abbiamo chiesto di prendere tutti i caratteri compresi tra il penultimo e l'ultimo backslash, e in questi caratteri c'è anche l'ultimo backslash. Questo non è un vero e proprio errore, dipende più che altro dall'uso che vogliamo fare del vettore strCartelle; comunque, se volessimo solo il nome della cartella puro e semplice dovremmo chiamare la funzione Mid in questo modo: StrCartelle(Ubound(strCartelle))=Mid$(strPath, intPosPrec+1, intPosintPosPrec-1) Il "-1" aggiunto al terzo parametro fa sì che l'ultimo backslash sia escluso dai caratteri da assegnare agli elementi del vettore strCartelle. Ci possono essere vari modi per risolvere problemi come quelli visti fin qui: l'importante è sapersi ingegnare e trovare la soluzione più adatta alle proprie esigenze. L’istruzione select Case Terminato il discorso sui cicli, passiamo a considerare un'altra istruzione utilizzata spesso per controllare il flusso del programma: l'istruzione Select case. Essa analizza un'espressione ed esegue istruzioni differenti in base al suo valore. Detto così sembra che l'istruzione Select case sia del tutto simile all'istruzione If e in effetti è così: infatti è possibile esprimere una Select case come un blocco If con un adeguato numero di clausole ElseIf. La scelta tra le due di solito dipende da considerazioni di convenienza e di leggibilità del codice, perché spesso un blocco Select risulta strutturalmente più semplice di un blocco If. La sintassi dell'istruzione Select Case è la seguente: Select Case espressione Case valore-1 Istruzioni-1 Case valore-2 Istruzioni-2 … [Case Else istruzioni-else ] End Select “Espressione” è una variabile, una proprietà o una qualunque espressione che può assumere diversi valori e che va confrontata coi valori elencati nei vari "casi"; nel caso in cui il valore dell'espressione sia valore-1, saranno eseguite le istruzioni istruzioni-1 (che ovviamente possono essere più di una); se il valore è valore-2, saranno eseguite le istruzioni istruzioni-2, e così via per tutti i casi elencati. Se espressione assume un valore che non rientra in quelli specificati, sarà eseguito il blocco di istruzioni istruzioni-else, se è presente: infatti, come per l'istruzione If, anche nella Select Case il blocco Else è facoltativo; inoltre, come si è visto più volte, anche per questa istruzione vale la regola di indicarne la fine con l'istruzione End Select. Ecco un esempio di istruzione Select case: Select Case lblEtichetta.Caption Case "Testo1" lblEtichetta.FontSize = 12 Case Else lblEtichetta.FontName = "Arial" lblEtichetta.FontSize = 11 End Select Nel caso in cui fosse necessario eseguire lo stesso blocco di istruzioni in corrispondenza di più valori di espressione, l'elenco di questi valori va separato con la virgola; ad esempio, il blocco precedente può essere modificato in questo modo: Select Case lblEtichetta.Caption Case "Testo1", "Testo2", "" lblEtichetta.FontSize = 12 Case Else lblEtichetta.FontName = "Arial" lblEtichetta.FontSize = 11 End Select http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=2209&idArea=10 (3 of 4)12/09/2003 12.14.16 Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology L'elenco di valori con cui va confrontata l'espressione può assumere anche altre forme, che risultano particolarmente utili quando l'espressione da controllare è di tipo numerico: è possibile infatti indicare un intervallo di valori usando l'operatore To o usando l'operatore Is seguito da un operatore di confronto, come nell'esempio seguente: Select Case lblEtichetta.FontSize Case Is < 8, 12 To 14, 18 lblEtichetta.FontSize = 12 Case Else lblEtichetta.FontName = "Arial" End Select In questo esempio la dimensione del carattere dell'etichetta sarà impostato a 12 punti se esso è minore di 8, compreso tra 12 e 14 (estremi inclusi) oppure uguale a 18; altrimenti la dimensione del font non sarà modificata, ma il tipo di carattere diventerà Arial. La clausola Else, pur non essendo obbligatoria, è comunque opportuna per gestire i casi "imprevisti", ad esempio generando un messaggio di errore per notificare all'utente che il valore dell'espressione non rientra in quelli previsti. Infine, come per l'istruzione If, anche le istruzioni Select Case possono essere nidificate: ovvero, dopo ogni clausola Case le istruzioni da eseguire possono includere un altro blocco Select Case, che a sua volta ne può contenere un altro, e così via. Vai a pagina: [1] [2] [3] [4] [5] [6] [7] [8] [9] [10] [11] [12] [13] [14] [15] [16] [17] [18] Vota - Segnala ad un amico - Inserisci un commento - Aggiungi ai preferiti Autori / Pubblicità / Chi siamo / Copyright / Dicono di noi / Entra nello Staff / Mailing List / Contattaci Programmazione.it - Testata giornalistica registrata col N. 569 presso il Tribunale di Milano il 14/10/2002 - OSWay S.r.l. http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=2209&idArea=10 (4 of 4)12/09/2003 12.14.16 Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology Programmazione.it >> Visual Basic >> Autore: Giorgio Abraini Lezione 8 Guida dell'area: Carmine De Marco Continua il corso dedicato a Visual Basic: poste le premesse nel Corso di tredici lezioni che lo ha preceduto, ci rivolgiamo, con questa Parte II, ai lettori che hanno già posto le basi nella conoscenza di questo linguaggio. Giorgio Abraini Cerca Data: 04-07-2003 - Voto: Cerca! Vai alla ricerca avanzata Login Login Password - Votanti: 34 - Lettori: 18858 - Livello: Medio Introduzione Oggi cominciamo un argomento al quale non sempre viene riservata la giusta importanza nei manuali di programmazione: il debug del codice. Spesso i manuali trattano il debug in uno degli ultimi capitoli, come se fosse una delle ultime cose che un programmatore deve sapere per svolgere bene il proprio lavoro; invece è vero proprio il contrario: avere difficoltà ad eseguire un corretto ed efficiente debug significa avere difficoltà a creare applicazioni valide ed affidabili, anche se un programmatore conoscesse a memoria tutte le istruzioni di un linguaggio. Infatti il debug è la procedura che permette a uno sviluppatore di scovare e correggere i "bug", ovvero gli errori e le imperfezioni presenti nel codice sorgente di un'applicazione: poiché anche in applicazioni semplici è quasi impossibile evitare del tutto errori o semplici sviste, è necessario sempre rivedere il funzionamento del programma sviluppato con l'aiuto degli strumenti di debug per verificare che tutto funzioni correttamente. Anzi, nella stragrande maggioranza dei casi le operazioni di debug sono molto più lunghe e complesse dello sviluppo vero e proprio dell'applicazione e la complessità del debug è direttamente proporzionale (se non addirittura più che proporzionale) alla complessità dell'applicazione da testare. Login Dimenticata la password? Visual Basic e il Debug Nell'IDE di Visual Basic un intero menù è dedicato al debug del codice: al suo interno ci sono Clicca qui Non sei ancora iscritto? varie voci che consentono allo sviluppatore di eseguire la propria applicazione istruzione Clicca qui dopo istruzione, di vedere in ogni momento il valore di tutte le variabili utilizzate Hosting Telexa.net DnsHosting.it EuroLogon.com Dominiando.it FuturaHost.com HostingSolutions.it Consultingweb.it Olimont.com Partners ASPItalia.com ZioBudda FastUrl NewBie OSWay TC Sistema dall'applicazione, di interrompere o modificare il flusso di esecuzione delle istruzioni. Altre funzionalità relative al debug si trovano nel menù Visualizza ed è possibile anche utilizzare una barra degli strumenti dedicata al debug: basta cliccare col pulsante destro del mouse sulla barra degli strumenti standard e selezionare la voce "debug". Finora noi ci siamo limitati a una sorta di primitivo debug utilizzando la finestra Immediata per verificare il valore di certe variabili dopo l'esecuzione di alcune istruzioni: ora vedremo come sia possibile fare la stessa cosa in modo molto più potente ed efficiente. Le voci del menù Debug Mailing List Visual Basic Innanzitutto consideriamo le prime quattro voci del menù "Debug": la prima, "Esegui istruzione", indica la possibilità di eseguire l'applicazione un'istruzione alla volta, secondo la modalità comunemente definita "passo-passo" (single step), cioè appunto un passo alla volta; ad essa è associata il tasto F8, che premuto in sequenza permette di evidenziare man mano (in giallo, secondo l'impostazione standard modificabile nelle opzioni dell'IDE) la riga di istruzioni che sta per essere eseguita. Mentre col tasto F5 si dà avvio all'esecuzione dell'intera applicazione, senza interruzioni (a meno che si verifichi un errore), col tasto F8 si entra in modalità "interruzione" (visibile nella barra del titolo dell'IDE di Visual Basic) perché l'esecuzione del codice viene interrotta dopo ogni istruzione fino a quando non si preme nuovamente F8, il tasto F5 o altri tasti con analoga funzione. Solitamente, premendo per la prima volta F8 viene evidenziata in giallo la riga di dichiarazione della routine dell'evento load del form principale dell'applicazione: infatti questo è normalmente il primo evento che viene generato all'avvio di un'applicazione; è quello che succede, ad esempio, se provate ad http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=2277&idArea=10 (1 of 4)12/09/2003 12.14.42 Alla scoperta di Visual Basic & VB . NET Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology Backup PCMCIA 2Gb Project 2000 eseguire passo-passo il progetto del "campo minato" affrontato qualche lezione fa. Quando si è in modalità interruzione è possibile conoscere il valore di ogni variabile posizionando semplicemente il puntatore del mouse sul nome della variabile che interessa: comparirà un tooltip col valore corrente della variabile. Poiché quando una riga di codice è evidenziata l'esecuzione è momentaneamente interrotta, è anche possibile modificare le istruzioni per vedere come cambia la situazione: in questo modo è molto semplice correggere errori banali come quelli di battitura dei valori da assegnare alle variabili. Errori che, per quanto facili da risolvere, talvolta possono essere molto difficili da individuare: gli strumenti di debug forniscono un valido aiuto a questo scopo. Il debug passo-passo può risultare spesso molto noioso, perché costringe ad eseguire un'istruzione alla volta anche nelle porzioni di codice che abbiamo già controllato e che sappiamo funzionare bene, prima di arrivare al punto in cui pensiamo che si verifichi un errore e che quindi va controllato attentamente. Consideriamo ad esempio il seguente codice: Private Sub Form_Load() Dim i as Integer Call Inizializza Call Ridimensiona i = Conta() MsgBox i, "Contatore" End Sub Nell'evento load del form sono richiamate due subroutine e una funzione, la quale restituisce un integer assegnato alla variabile i: il valore di tale variabile è poi visualizzato tramite un'istruzione MsgBox; a prescindere dalle subroutine, si vede subito che l'ultima istruzione contiene un errore, perché il secondo parametro dovrebbe essere una costante numerica mentre la variabile nel codice è una stringa: ci aspettiamo quindi un errore "Tipo non corrispondente", o "Type Mismatch". In apparenza, basta premere sei volte il tasto F8 per giungere all'istruzione incriminata; in realtà, quando viene evidenziata una riga che richiama una routine, premendo F8 si dà inizio all'esecuzione di quella routine e saranno man mano evidenziate le righe di codice di quella routine: è chiaro che se le routine "inizializza", "ridimensiona" e "conta" contengono migliaia di righe di codice oppure cicli con migliaia di iterazioni, passerà parecchio tempo prima di riuscire a giungere, premendo il tasto F8, all'ultima istruzione dell'evento load. Per evitare questo inconveniente è possibile usare la modalità step over (menù "Esegui istruzione/routine"), attivabile con la combinazione di tasti maiusc+F8: con questa modalità l'IDE di Visual Basic non esegue un'istruzione alla volta, ma esegue un'istruzione o una routine; se la riga evidenziata in giallo è un'istruzione semplice, sarà eseguita quell'istruzione come nella modalità passo-passo; se invece è una chiamata a una funzione o subroutine, premendo F8 (single step) il debug passerà in rassegna le singole istruzioni della routine, mentre premendo maiusc+F8 (step over) sarà eseguita in un colpo solo l'intera routine. Se ci troviamo col debug nel bel mezzo di una routine e vogliamo tornare subito all'istruzione successiva alla sua chiamata, possiamo premere ctrl+maiusc+F8 (menù "Esci da istruzione/routine"): ciò fa sì che tutte le istruzioni comprese tra quella che sta per essere eseguita (evidenziata in giallo) e l'uscita dalla routine siano eseguite in un colpo solo. Spesso capita che si voglia esaminare con attenzione una piccola parte di una routine (solitamente, per la legge di Murphy, questa piccola parte si trova verso la fine della routine…), così che la modalità step over non possa essere utilizzata (altrimenti verrebbe eseguita tutta in una volta l'intera routine e la modalità single step risulterebbe decisamente noiosa. Per giungere subito al punto del codice che ci interessa esaminare senza consumare il dito premendo F8 esiste una soluzione molto semplice: impostare un punto di interruzione (breakpoint) sulla riga iniziale del blocco di codice di cui vogliamo fare il debug; in questo modo sarà sufficiente premere F5 per avviare il progetto e quando l'esecuzione arriverà al punto di interruzione l'IDE di Visual Basic passerà in modalità interruzione evidenziando in giallo la riga su cui abbiamo impostato il breakpoint, consentendoci così di effettuare il debug senza ulteriori perdite di tempo. Il tasto per attivare un punto di interruzione sulla riga su cui si trova il cursore è F9, mentre una seconda pressione del tasto F9 rimuove il breakpoint appena inserito; c'è poi la combinazione ctrl+maiusc+F9 che rimuove in una volta sola tutti i punti di interruzione presenti nel progetto. Un altro modo ancora per ottenere lo stesso risultato consiste semplicemente nel posizionare il cursore sulla riga in cui l'esecuzione deve interrompersi e premere la combinazione ctrl+F8: ciò equivale alla voce di menù "Esegui fino al cursore" ed è come se su quella riga ci fosse un punto di interruzione. Mentre però il cursore può trovarsi solo su una riga, i punti di interruzione possono essere molteplici, anche su righe successive: essi rappresentano quindi uno strumento più flessibile. Non tutte le righe di codice possono essere contrassegnate da un breakpoint: ad esempio http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=2277&idArea=10 (2 of 4)12/09/2003 12.14.42 Visual Basic .NET Corso di programmazione Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology non possono esserlo le etichette utilizzate in combinazione con l'istruzione GoTo, i commenti oppure le istruzioni di dichiarazione di variabili. Il motivo è che queste righe identificano "codice non eseguibile": mentre per i commenti e le etichette di riga questo è abbastanza ovvio, lo è un po' meno per le dichiarazioni di variabili; le dichiarazioni rappresentano codice "non eseguibile" perché il loro unico scopo è quello di assegnare un nome e determinate caratteristiche alle variabili dichiarate: lo spazio di assegnazione però è già archiviato all'avvio dell'applicazione (o della routine se si tratta di variabili locali), infatti, anche se una variabile è dichiarata in fondo a una routine oppure all'interno di un costrutto if…then, essa è comunque creata all'inizio della routine (anche se non si verifica la condizione della if). Del resto non avrebbe senso eseguire più volte la dichiarazione di variabile: la variabile dichiarata resterebbe sempre la stessa, non possono esserne create più copie distinte ma con lo stesso nome. L'unica istruzione di dichiarazione che può essere eseguita è l'istruzione Redim: in questo caso, però, l'istruzione deve anche allocare lo spazio di memoria da riservare alle matrici dichiarate, quindi è ovvio che si tratta di codice eseguibile. Il gruppo di voci ”Espressioni di controllo” Tornando al nostro menù "Debug", il secondo gruppo di voci è quello relativo alle espressioni di controllo: queste sono espressioni che possono essere aggiunte o rimosse da una lista visualizzabile nella finestra omonima (vedi menù Visualizza) e consentono di tenere sempre sotto controllo il loro valore; le espressioni possono essere anche molto complesse e dipendere da più variabili. Supponiamo ad esempio di voler eseguire il debug di questo costrutto (tratto dalla routine mnuNew_Click del nostro Campo Minato): If Mina(4 * x1 + y1).Tag > -1 Then Mina(4 * x1 + y1).Tag = Mina(4 * x1 + y1).Tag + 1 End If Per sapere se la condizione del ciclo if è verificata occorre conoscere il valore di x1, di y1 e della proprietà Tag dell'elemento 4*x1+y1 del vettore Mina: per capire se è corretto che la condizione si verifichi oppure no potremmo ogni volta controllare il valore di x1 e di y1, calcolare il risultato dell'espressione 4*x1+y1 e infine verificare che la proprietà Tag della mina corrispondente sia maggiore di –1. Un modo semplice per evitare tutto ciò è selezionare l'intera espressione "Mina(4 * x1 + y1).Tag > -1" e aggiungerla alle espressioni di controllo: nella finestra omonima vedremo in tempo reale il valore assunto da questa espressione, sapendo così subito se l'istruzione sottesa dal ciclo If sarà eseguita oppure no. Ognuna di queste espressioni può essere modificata tramite l'apposito comando di menù ed è inoltre possibile avere un riscontro immediato del valore di un'espressione utilizzando il comando "controllo immediato", che però non aggiunge l'espressione selezionata alla lista di espressioni di controllo esistente. I Contesti Finora abbiamo usato la finestra immediata per raggiungere lo scopo a cui è destinata la finestra delle espressioni di controllo. Ogni espressione è caratterizzata da un "contesto", definito quando si aggiunge l'espressione alla lista e che dipende sostanzialmente dall'area di validità delle variabili contenute nell'espressione: nei punti in cui tali variabili non sono definite l'espressione diventa "fuori contesto" e quindi non è possibile conoscere il valore dell'espressione. Volendo, è possibile aggiungere come espressione di controllo anche una semplice variabile, ma è possibile tenere sotto controllo tutte le variabili definite, ad esempio, nel form corrente semplicemente usando la finestra "variabili locali", che permette agevolmente di navigare la struttura delle matrici, di copiare o modificare il valore di ogni singola variabile definita in un form o in un modulo. Nella parte alta della finestra è indicata la routine alla quale appartengono le variabili visualizzate nella finestra (le variabili locali, appunto) e c'è un pulsante con tre puntini tramite il quale è possibile accedere allo stack di chiamate. Lo stack delle chiamate è sostanzialmente l'elenco delle routine di cui l'esecuzione è cominciata ma non è ancora finita: quando in un punto del codice si verifica la chiamata a una routine, questa comincia ad essere eseguita, ma la routine dalla quale è partita la chiamata non è ancora terminata, per cui si ritrovano ad essere entrambe sullo stack; se nella seconda routine c'è una chiamata ad una terza routine, anche quest'ultima sarà aggiunta allo stack, che funziona come un magazzino in cui l'ultimo lotto aggiunto è il primo ad essere prelevato (in gergo si dice che lo stack è di tipo LIFO: Last In, First Out): infatti prima di terminare l'esecuzione della prima routine è necessario che termini la seconda routine, ma prima che termini quest'ultima è necessario che termini la terza routine, ovvero http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=2277&idArea=10 (3 of 4)12/09/2003 12.14.42 Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology l'ultima di cui è cominciata l'esecuzione. Visualizzando lo stack di chiamate, è possibile scegliere quale delle routine presenti nello stack deve essere "attivata" per poterne consultare le variabili locali. Lo stack di chiamate è visibile anche indipendentemente dalla finestra delle variabili locali, scegliendo l'apposita voce dal menù "Visualizza" o premendo ctrl +L. Vai a pagina: [1] [2] [3] [4] [5] [6] [7] [8] [9] [10] [11] [12] [13] [14] [15] [16] [17] [18] Vota - Segnala ad un amico - Inserisci un commento - Aggiungi ai preferiti Autori / Pubblicità / Chi siamo / Copyright / Dicono di noi / Entra nello Staff / Mailing List / Contattaci Programmazione.it - Testata giornalistica registrata col N. 569 presso il Tribunale di Milano il 14/10/2002 - OSWay S.r.l. http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=2277&idArea=10 (4 of 4)12/09/2003 12.14.42 Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology Programmazione.it >> Visual Basic >> Autore: Giorgio Abraini Lezione 9 Guida dell'area: Carmine De Marco Continua il corso dedicato a Visual Basic: poste le premesse nel Corso di tredici lezioni che lo ha preceduto, ci rivolgiamo, con questa Parte II, ai lettori che hanno già posto le basi nella conoscenza di questo linguaggio. Giorgio Abraini Cerca Data: 04-07-2003 - Voto: Cerca! Vai alla ricerca avanzata Login Login - Votanti: 34 - Lettori: 18858 - Livello: Medio Le ultime due voci del menù Debug permettono di cambiare, in fase di esecuzione, (o, meglio, in fase di interruzione) l'ordine delle istruzioni: è una opzione che risulta molto comoda quando ad esempio ci si accorge di un pezzo di codice difettoso, in cui il difetto consiste nell'aver eseguito troppo presto (o troppo tardi) una certa istruzione. L'ultima voce del menù, "Mostra istruzione successiva", permette di tornare subito alla routine in cui il codice è stato interrotto, mostrando l'istruzione evidenziata in giallo, che è appunto l'istruzione "successiva" ad essere eseguita; questo comando è utile quando, in modalità interruzione, si va a controllare altre porzioni di codice perdendo di vista il punto di interruzione. La penultima voce del menù, invece, serve a "impostare" l'istruzione successiva da eseguire, ottenendo il risultato descritto prima di modificare l'ordine delle istruzioni; prendiamo ad esempio in considerazione il codice seguente: Dim nElementCount as Integer Password Redim sNomi(nElementCount) as String Login nElementCount=5 Dimenticata la password? Supponiamo che l'istruzione successiva sia il ridimensionamento del vettore di stringhe Clicca qui Non sei ancora iscritto? sNomi: tale ridimensionamento avviene in base alla variabile nElementCount, che Clicca qui palesemente dovrebbe contenere il numero di elementi da assegnare al vettore. Peccato Hosting Telexa.net DnsHosting.it EuroLogon.com Dominiando.it FuturaHost.com HostingSolutions.it Consultingweb.it Olimont.com Partners ASPItalia.com ZioBudda FastUrl NewBie OSWay TC Sistema però che essa sia inizializzata DOPO il ridimensionamento e non PRIMA, come sarebbe logico. Questo non genera alcun errore, perché all'esecuzione dell'istruzione Redim la variabile vale zero e, quindi, il vettore conterrebbe un elemento (quello con indice zero, appunto): può anche darsi che in certe situazioni sia giusto procedere in questo modo, ma ragionando astrattamente verrebbe da pensare che l'ordine corretto delle istruzioni sia: nElementCount=5 Redim sNomi(nElementCount) as String Mailing List Visual Basic Quando, procedendo col debug, arriviamo all'istruzione Redim e ci accorgiamo del nostro errore, possiamo posizionare il cursore sull'istruzione nElementCount=5 e premere ctrl+F9 (o l'equivalente comando "Imposta istruzione successiva"): automaticamente questa istruzione sarà evidenziata in giallo ad indicare che essa è diventata l'istruzione successiva da eseguire. Dopo averla eseguita premendo F8 possiamo impostare come istruzione successiva quella di ridimensionamento: a questo punto la variabile nElementCount è già inizializzata a 5 e, quindi, il nostro vettore di stringhe sarà creato correttamente con sei elementi (da 0 a 5) premendo ancora F8. Naturalmente, dopo aver verificato che in questo modo il programma viene eseguito correttamente potremo interrompere l'esecuzione e invertire l'ordine in cui le istruzioni sono scritte, in modo che ad una successiva esecuzione non dovremo più preoccuparci di impostare manualmente l'ordine delle istruzioni coi comandi del menù Debug. Un altro modo per ottenere lo stesso risultato è quello di trascinare la freccia gialla che compare nella barra a sinistra nella finestra del codice rilasciandola all'altezza dell'istruzione da impostare come successiva; l'unica limitazione è che l'istruzione http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=2347&idArea=10 (1 of 4)12/09/2003 12.15.03 Visual Basic .NET Corso di programmazione Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology successiva da eseguire deve essere compresa nella stessa routine in cui il codice è stato interrotto. Quando un progetto viene avviato dall'IDE di Visual Basic tramite il tasto F5 e si verifica un errore è lo stesso IDE a interrompere l'esecuzione del codice mostrando il punto in cui si verifica l'errore e consentendo, quindi, di effettuare il debug di quella porzione di codice; ovviamente, però, questo non accade se l'errore si verifica quando il programma è già stato compilato: infatti in tal caso non c'è l'IDE di Visual Basic a supportare i comandi di debug e, Videoproiettore NEC se non è stato previsto un modo per intercettare, e possibilmente correggere gli errori di runtime, l'unico esito possibile è il blocco dell'applicazione. Occorre quindi escogitare un modo per permettere al programma stesso di sapere quando si verifica un eventuale errore e provvedere, se possibile, alla sua correzione permettendo la normale continuazione dell'esecuzione del codice: si tratta del cosiddetto error handling, ovvero intercettazione degli errori. Visual Basic mette a disposizione una comoda istruzione per implementare l'error handling: l'istruzione On error goto. Canon Eos 3 Questa istruzione ordina al programma di saltare a un certo punto del codice, identificato da un'etichetta, quando si verifica un errore; solitamente la struttura di una routine con l'error handling è simile alla seguente: Sub Prova() 'dichiarazioni di variabili '… '… On Error GoTo ErrorHandling 'istruzioni proprie della routine '… '… '… Exit Sub ErrorHandling: 'codice destinato all'intercettazione dell'errore '… '… End Sub Si possono notare diverse cose: innanzitutto, l'istruzione che permette l'intercettazione degli errori (On Error GoTo) è la prima istruzione eseguibile della routine subito dopo le dichiarazioni di variabili; questo perché è importante intercettare un errore in qualunque punto del codice avvenga, infatti l'intercettazione viene abilitata solo dall'istruzione On Error GoTo in poi: se tale istruzione fosse posta, supponiamo, a metà routine, un eventuale errore che si verificasse prima di essa non sarebbe intercettato; invece ponendola all'inizio della routine si ha la sicurezza che qualunque errore si verifichi durante l'esecuzione della routine sarà intercettato. L'istruzione On Error GoTo avverte che quando si verifica un errore l'esecuzione del programma deve saltare al punto identificato dall'etichetta "ErrorHandling", che si trova in fondo alla routine, subito dopo l'istruzione Exit Sub: dopo l'etichetta ci sono le istruzioni che esaminano l'errore verificato (tipicamente con una Select Case, come vedremo in seguito) e tentano di risolverlo. L'etichetta è preceduta dall'istruzione Exit Sub per un motivo molto semplice: evitare che la parte di codice destinata a intercettare gli errori (ovvero le istruzioni successive all'etichetta) sia eseguita ad ogni esecuzione della routine. Senza Exit Sub, infatti, le istruzioni di error handling sarebbero eseguite in ogni caso, indipendentemente dal verificarsi o meno di un errore (si tratta pur sempre di istruzioni come le altre); questo può comportare a sua volta degli errori, oltre ad essere logicamente scorretto. Per assicurarsi quindi che quelle istruzioni siano eseguite solo quando effettivamente si verifica un errore occorre farle precedere da un'istruzione che interrompa la routine nel caso in cui non ci sia stato alcun errore: l'istruzione Exit Sub, per l'appunto. È bene precisare a questo punto che le istruzioni per l'intercettazione e la gestione degli errori riguardano soltanto gli errori di run-time, non quelli di compilazione o i cosiddetti errori logici: infatti gli errori di compilazione sono, in parole povere, gli errori di sintassi, che vengono intercettati dall'IDE di Visual Basic sin dall'avvio dell'applicazione o al momento di http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=2347&idArea=10 (2 of 4)12/09/2003 12.15.03 Alla scoperta di Visual Basic & VB . NET Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology eseguire una procedura (ovvero durante la compilazione del programma); gli errori logici, invece, sono quelli più insidiosi perché non causano un errore vero e proprio, ma fanno sì che il programma non si comporti nel modo previsto dallo sviluppatore. Un banale esempio di errore logico potrebbe essere quello in cui ci si dimentica di convertire in modo appropriato un'unità di misura generando risultati assurdi (ad esempio una performance del 567% anziché del 5,67%): il programma funziona normalmente, nel senso che non si verifica alcun errore che ne blocchi l'esecuzione, però non fa quello che dovrebbe, genera risultati sbagliati a causa di una o più istruzioni impostate in modo scorretto. Gli errori di run-time, invece, sono quelli che interrompono l'esecuzione del programma e, se non sono gestiti correttamente, possono mandarlo in crash senza troppi scrupoli. Quando si verifica un errore di run-time, Visual Basic imposta le proprietà dell'oggetto Err, che devono essere esaminate al fine di capire cosa è successo e come reagire: ogni errore standard definito in Visual Basic è identificato da un numero e da una descrizione (proprietà "Number" e "Description" dell'oggetto Err); vediamo ad esempio questo pezzo di codice: Dim nRisultato as Integer nRisultato= CLng(txtNumeratore(mnIndex).Text)/CLng(txtDenominatore(mnIndex). Text) dove la variabile mnIndex c’è un Integer dichiarata a livello di modulo che indica quali elementi delle due matrici di controlli TextBox "txtNumeratore" e "txtDenominatore" occorre considerare; per il momento non ci interessa sapere come viene calcolato mnIndex né cosa indichino esattamente le variabili coinvolte, basta sapere che anche in un'istruzione semplice come questa i possibili errori sono almeno quattro: mnIndex non è compreso tra i limiti inferiore e superiore delle matrici di controlli: • "indice non compreso nell'intervallo" (errore 9); il contenuto dei TextBox non è un numero, di conseguenza la funzione CLng() • fallisce: "Tipo non corrispondente" (errore 13); txtDenominatore(mnIndex).Text è uguale a "0": "divisione per zero" (errore 11); • il rapporto tra i numeri contenuti nei due TextBox è esterno all'intervallo –32768/ • +32767 valido per gli integer: "Overflow" (errore 6). Per intercettare un'eventuale errore scriviamo allora un'apposita routine: Dim nRisultato as Integer On Error GoTo Errore nRisultato= CLng(txtNumeratore(mnIndex).Text)/CLng(txtDenominatore(mnIndex). Text) Exit Sub 'oppure Exit Function, a seconda dei casi Errore: Select Case Err.Number Case 6 'Overflow MsgBox "Il numeratore è troppo grande", vbOkOnly Case 9 ' indice non compreso nell'intervallo MsgBox "Non esiste un TextBox con indice " & CStr(mnIndex), vbOkOnly Case 11 ' divisione per zero MsgBox "Il valore inserito in txtDenominatore deve essere diverso da zero", vbOkOnly Case 13 ' Tipo non corrispondente MsgBox "Non hai inserito un valore numerico", vbOkOnly End Select End Sub 'termine della routine In questo semplice caso ci siamo limitati a visualizzare il tipo di errore riscontrato, senza tentare di risolverlo; d'altra parte sarebbe un compito abbastanza arduo da fare automaticamente, senza ricorrere all'aiuto dell'utente. In altri casi invece è più semplice risolvere in modo automatico l'errore. Supponiamo, ad esempio, di voler aprire un file inesistente in sola lettura: http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=2347&idArea=10 (3 of 4)12/09/2003 12.15.03 Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology Open "c:\pippo.txt" For Input Access Read as #1 Poiché l'apertura del file è in sola lettura, se esso non esiste non sarà automaticamente creato (cosa che invece accadrebbe se il file fosse aperto anche in scrittura); per risolvere il problema possiamo intercettare l'errore: On Error GoTo Errore Open "c:\pippo.txt" For Input Access Read as #1 Exit Sub Errore: If Err.Number=53 Then ' descrizione: impossibile trovare il file Open "c:\pippo.txt" For Output Access Write as #1 Close 1 Resume End If End Sub In questo caso, se il file non esiste viene creato tentando di aprirlo in modalità di scrittura, dopodiché il controllo torna all'istruzione che ha generato l'errore grazie all'istruzione "Resume", che vedremo meglio nella prossima lezione. Per ora basti notare che esiste un modo più semplice ed elegante di evitare questo errore banale, ovvero controllare in anticipo se il file esiste, prima della sua apertura: If Len(Dir$("C:\pippo.txt"))=0 Then Open "c:\pippo.txt" For Output Access Write as #1 Close 1 End If Open "c:\pippo.txt" For Input Access Read as #1 La funzione Dir() restituisce il nome del file indicato come argomento: se restituisce la stringa nulla (di lunghezza zero), significa che il file non esiste: quindi viene aperto in scrittura (cioè creato) e subito chiuso, dopodiché viene normalmente aperto in lettura; se invece esiste già, viene aperto soltanto in lettura. Vai a pagina: [1] [2] [3] [4] [5] [6] [7] [8] [9] [10] [11] [12] [13] [14] [15] [16] [17] [18] Vota - Segnala ad un amico - Inserisci un commento - Aggiungi ai preferiti Autori / Pubblicità / Chi siamo / Copyright / Dicono di noi / Entra nello Staff / Mailing List / Contattaci Programmazione.it - Testata giornalistica registrata col N. 569 presso il Tribunale di Milano il 14/10/2002 - OSWay S.r.l. http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=2347&idArea=10 (4 of 4)12/09/2003 12.15.03 Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology Programmazione.it >> Visual Basic >> Autore: Giorgio Abraini Lezione 10 Guida dell'area: Carmine De Marco Continua il corso dedicato a Visual Basic: poste le premesse nel Corso di tredici lezioni che lo ha preceduto, ci rivolgiamo, con questa Parte II, ai lettori che hanno già posto le basi nella conoscenza di questo linguaggio. Giorgio Abraini Cerca Data: 04-07-2003 - Voto: Cerca! Vai alla ricerca avanzata - Votanti: 34 - Lettori: 18858 - Livello: Medio Nelle routine di gestione degli errori viste nella lezione precedente abbiamo considerato alcuni errori specifici, che sapevamo avrebbero potuto verificarsi durante l'esecuzione dell'applicazione; ovviamente non si può prevedere tutto, pertanto è necessario gestire anche gli errori non previsti. Un modo banale, ma che ha il vantaggio di impedire la chiusura inaspettata del programma, è quello di visualizzare un messaggio con la descrizione dell'errore: la clausola "else" dell'istruzione Select Case risulta particolarmente utile: Hosting Telexa.net DnsHosting.it EuroLogon.com Dominiando.it FuturaHost.com HostingSolutions.it Consultingweb.it Olimont.com Sub Prova() On Error GoTo error_handler Login Login … error_handler: Password Select Case Err.Number Case 9 … Case 13 Login … Dimenticata la password? Case Else 'qualunque errore non gestito nei casi precedenti Clicca qui MsgBox Err.Description, vbOkOnly, "Errore" & Str$(Err.Number) Non sei ancora iscritto? End Select Clicca qui Partners ASPItalia.com ZioBudda FastUrl NewBie OSWay TC Sistema End Sub Mailing List Visual Basic Un altro sistema per gestire gli errori di run-time è quello di utilizzare l'oggetto Debug, corrispondente alla finestra Immediata, già utilizzata in varie occasioni durante le lezioni precedenti. L'oggetto Debug dispone di due metodi: il primo è il metodo Print, che visualizza nella finestra Immediata il valore del parametro passato alla funzione; il secondo, che forse non tutti conoscono, è il metodo Assert, che sospende l'esecuzione del codice se si verifica una determinata condizione. Col metodo Assert il programmatore fa un'asserzione che, nel caso in cui risulti non verificata, determina l'interruzione del programma in modo che si possa capire il motivo per cui la condizione espressa è risultata falsa. Ad es., supponiamo che alla centesima iterazione di un ciclo si verifichi un errore di cui non capiamo l'origine; potremmo impostare un punto di interruzione all'inizio del ciclo e procedere passo-passo fino alla centesima iterazione: soluzione alquanto noiosa. Potremmo anche scrivere una routine di gestione degli errori e impostare un breakpoint su questa routine, ma così il codice sarebbe interrotto dopo che si è verificato l'errore, mentre potrebbe essere utile intercettare l'errore prima che si verifichi, sfruttando il fatto che sappiamo che l'errore si verifica alla centesima iterazione. Una soluzione conveniente è allora quella di usare l'istruzione Debug.Assert: For i = 0 to 1000 Debug.Assert i<99 … 'istruzioni da eseguire ciclicamente Next i http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=2430&idArea=10 (1 of 4)12/09/2003 12.15.19 Alla scoperta di Visual Basic & VB . NET Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology Frontpage 2000 Sveglia Orolà Il metodo Assert dell'oggetto Debug controlla se il contatore del ciclo è minore di 99: in caso affermativo, l'esecuzione del codice prosegue normalmente, altrimenti l'IDE di Visual Basic interromperà l'esecuzione evidenziando in giallo la riga "Debug.Assert i<99"; infatti, la prima volta che la condizione espressa risulta falsa è quando i=99, ovvero quando siamo alla centesima iterazione del ciclo, e sappiamo che in questa iterazione si verifica il misterioso errore. Procedendo passo passo con F8 potremo finalmente capire cosa origina l'errore. L'istruzione Debug.Assert è equivalente all'istruzione Stop condizionata a un'istruzione If: For i = 0 to 1000 If i>=99 then Stop End If … 'istruzioni da eseguire ciclicamente Next i L'oggetto Debug è utilizzabile esclusivamente dall'ambiente di progettazione, poiché una volta che il programma è compilato le istruzioni Print e Assert vengono automaticamente eliminate; infatti, quando avviamo un eseguibile già compilato (un file *.exe per intenderci) non abbiamo a disposizione una finestra Immediata in cui vedere il contenuto di variabili o espressioni né abbiamo modo di interrompere il codice a nostro piacimento. L'oggetto Debug è utilizzabile solo nella fase di debug dell'applicazione, pertanto solo all'interno dell'ambiente di progettazione, quando il codice può essere interpretato istruzione per istruzione anziché essere compilato tutto in una volta come quando si crea l'eseguibile. La differenza sostanziale è che quando il codice è interpretato esso è eseguito per il tramite dell'ambiente di progettazione, che si occupa di tradurre ogni istruzione in codice macchina eseguibile dal processore; invece, quando il codice è compilato in un file eseguibile viene tradotto subito in codice macchina, perciò la velocità di esecuzione del codice compilato è maggiore di quella del codice interpretato, poiché si elimina il passaggio intermedio dell'interprete. In realtà per Visual Basic (almeno fino alla versione 6) il discorso è un po' più complesso, perché è possibile scegliere se compilare un progetto in "codice nativo" o in "p-code" (pseudo-codice): il codice nativo è quello eseguito direttamente dal processore, mentre il p-code è un codice intermedio che necessita di un'ulteriore elaborazione da parte delle librerie di run-time di Visual Basic, prima fra tutte la “famigerata” msvbvm60.dll (per la versione 6). Questa dll contiene routine di utilità generale, ad es. per l'avvio e la chiusura dell'applicazione oppure per la conversione dei tipi di dati; anche l'interfaccia dell'oggetto Err, visto nella lezione precedente, è fornita da questa libreria. Essa si occupa, tra l'altro, anche di convertire lo pseudo-codice in codice nativo: in effetti lo pseudo-codice è un codice interpretato; tuttavia anche le applicazioni compilate direttamente in codice nativo hanno bisogno dei servizi offerti da questa libreria: ecco il motivo per cui quando si vuole distribuire un'applicazione creata con Visual Basic è necessario distribuire anche le librerie di run-time, che non sempre risultano già installate nei pc destinatari dell'applicazione. Passiamo ora alla descrizione di alcune funzioni per la manipolazione dei tipi di dati, cominciando dalle stringhe; alcune funzioni le abbiamo già incontrate strada facendo, ma ora è il caso di descriverle con qualche dettaglio in più. Innanzitutto è bene chiarire una differenza che spesso non viene percepita da alcuni programmatori: per la manipolazione delle stringhe esistono funzioni che terminano con il simbolo del dollaro $ e funzioni con lo stesso nome ma senza questo simbolo; ad es., esiste la funzione Left() e la funzione Left$(). La differenza dovrebbe essere chiara per coloro che hanno avuto la possibilità di programmare con le vecchie versioni del basic: il simbolo del dollaro, infatti, era utilizzato (e può essere utilizzato ancora adesso, per compatibilità) come carattere di dichiarazione del tipo String; in altre parole, scrivere: Dim sStringa$ è equivalente a scrivere: Dim sStringa as String Pertanto, le funzioni Left() e Left$() svolgono esattamente lo stesso compito, differenziandosi unicamente per il tipo di dati restituito e per il tipo di argomenti: Variant la prima, String la seconda. Questo implica che la funzione Left$() sia più efficiente della corrispondente Left() perché evita l'implicita conversione delle variabili coinvolte da Variant a String: questo è il motivo per cui solitamente si consiglia di usare la versione "specializzata" della funzione al http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=2430&idArea=10 (2 of 4)12/09/2003 12.15.19 Visual Basic .NET Corso di programmazione Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology posto della versione più generica. La funzione Left$(), dunque, restituisce i primi n caratteri di una determinata stringa, che viene passata alla funzione come argomento insieme al numero n di caratteri: Left$("pippo", 3) restituisce "pip". Se il numero di caratteri è 0, la funzione restituisce una stringa nulla; se invece è maggiore della lunghezza della stringa originale, la funzione restituisce tutta la stringa: Left$("pippo", 6) restituisce "pippo". Analogamente a Left$() c'è la funzione Right$() che restituisce invece gli ultimi n caratteri (o, se si preferisce, i primi n caratteri da destra): Right$("pippo", 0) restituisce "" Right$("pippo", 3) restituisce "ppo" Right$("pippo", 6) restituisce "pippo" E se si vuole estrarre una parte intermedia di una stringa? Si usa la funzione Mid$(), che a differenza di Left$() e Right$() necessita di un ulteriore parametro che rappresenta la posizione iniziale della stringa da estrarre: Mid$(sStringa as String, lStart as Long, [Lunghezza]) Ad es.: Mid$("pippo va a sciare", 7, 4) restituisce "va a" Il secondo parametro indica la posizione del primo carattere della sottostringa da estrarre, mentre il terzo specifica la lunghezza della sottostringa; è chiaro che il secondo parametro deve essere maggiore di zero, ma non è necessario che sia minore della lunghezza della stringa originale: nel caso in cui il parametro lStart sia maggiore della lunghezza di sStringa, la funzione restituirà la stringa nulla. La lunghezza della sottostringa da estrarre non è un parametro obbligatorio, poiché ove mancasse la funzione Mid$() restituirebbe tutti i caratteri a partire da lStart; è un po' come usare la funzione Right$(), con la differenza che non occorre sapere quanti caratteri estrarre. Tuttavia le seguenti espressioni sono equivalenti: Right$("pippo va a sciare", Len("pippo va a sciare") – 11) Mid$("pippo va a sciare", 12) Se sappiamo che la sottostringa che ci interessa (in questo caso "sciare") comincia al dodicesimo carattere, possiamo usare la funzione Right$() specificando come secondo parametro la lunghezza della stringa originale meno la posizione iniziale meno uno, poiché prima di sciare ci sono 12 – 1 = 11 caratteri da ignorare. Spesso non si conosce a priori la posizione iniziale della sottostringa da estrarre né quella finale (ovvero la sua lunghezza); in molti casi si possono ottenere queste informazioni con la funzione InStr(), che ricerca una stringa all'interno di un'altra; la sintassi completa è: Instr(lStart, sStringaOriginale, sStringaCercata, Confronto) Il primo parametro determina la posizione da cui iniziare la ricerca, il secondo indica la stringa originale in cui cercare una particolare sequenza di caratteri specificata dal terzo parametro; l'ultimo parametro determina il tipo di ricerca: come già accennato nella lezione 7, è possibile specificare la costante vbTextCompare per una ricerca case insensitive, che cioè ignora la differenza tra minuscole e maiuscole; oppure la costante vbBinaryCompare per una ricerca case sensitive, che tiene conto della differenza tra maiuscole e minuscole perché considera il valore binario di ogni carattere delle stringhe confrontate, valore determinato dal corrispondente codice ANSI. Esiste poi anche la costante vbDatabaseCompare, ma è usata solo con Microsoft Access. Se questo parametro viene omesso, l'impostazione di default è quella di usare un confronto binario (quindi case sensitive), a meno che sia specificata l'istruzione Option Compare Text nella sezione delle dichiarazioni del form o del modulo in cui è utilizzata la funzione InStr(). L'istruzione Option Compare è analoga all'istruzione Option Explicit, ma determina a livello di modulo l'impostazione predefinita per confrontare le stringhe: come la funzione InStr(), anche Option Compare accetta alternativamente tre tipi di confronto: http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=2430&idArea=10 (3 of 4)12/09/2003 12.15.19 Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology Option Compare Text 'confronto testuale Option Compare Binary 'confronto binario Option Compare Database La funzione InStr() restituisce quindi la posizione iniziale della stringa cercata all'interno di quella originale: si tratta ovviamente di un numero intero positivo; infatti, se la ricerca fallisce, la funzione restituisce 0, interpretabile come valore logico False nelle espressioni condizionali. Un tipico esempio in cui si fa ricorso alla funzione InStr() è quello di separare il nome di un file dal suo percorso, come già visto nella lezione 7; talvolta però risulta più comodo usare la funzione InStrRev(), del tutto analoga a InStr(), ma che ricerca la sottostringa a partire dalla fine della stringa iniziale anziché dall'inizio. Così, se voglio estrarre il nome di un file dal suo percorso, basterà scrivere: sNomeFile = Mid$(sPath, InStrRev(sPath, "\")+1) La funzione InStrRev() restituisce la posizione del primo backslash a partire dal fondo di sPath (quindi in effetti la posizione dell'ultimo backslash); ottenuta questa informazione, la funzione Mid$() senza il terzo argomento restituisce tutto ciò che segue l'ultimo backslash, ovvero il nome del file; notate che se non avessimo aggiunto 1 al valore restituito da InStrRev (), la funzione Mid$() avrebbe restituito anche l'ultimo backslash seguito dal nome del file. Vai a pagina: [1] [2] [3] [4] [5] [6] [7] [8] [9] [10] [11] [12] [13] [14] [15] [16] [17] [18] Vota - Segnala ad un amico - Inserisci un commento - Aggiungi ai preferiti Autori / Pubblicità / Chi siamo / Copyright / Dicono di noi / Entra nello Staff / Mailing List / Contattaci Programmazione.it - Testata giornalistica registrata col N. 569 presso il Tribunale di Milano il 14/10/2002 - OSWay S.r.l. http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=2430&idArea=10 (4 of 4)12/09/2003 12.15.19 Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology Programmazione.it >> Visual Basic >> Autore: Giorgio Abraini Lezione 11 Guida dell'area: Carmine De Marco Continua il corso dedicato a Visual Basic: poste le premesse nel Corso di tredici lezioni che lo ha preceduto, ci rivolgiamo, con questa Parte II, ai lettori che hanno già posto le basi nella conoscenza di questo linguaggio. Giorgio Abraini Cerca Data: 04-07-2003 - Voto: Cerca! Vai alla ricerca avanzata - Votanti: 34 - Lettori: 18858 - Livello: Medio Le opzioni dell'istruzione Option Compare, viste nella lezione precedente, influenzano il comportamento non solo delle funzioni InStr e InStrRev, ma di qualunque confronto tra stringhe. Solitamente, quando si vogliono confrontare due stringhe a prescindere dal carattere minuscolo o maiuscolo, si usava lo stratagemma di convertirle entrambe nella stessa forma (minuscola o maiuscola) usando le funzioni Lcase$() e Ucase$() (rispettivamente Lower e Upper Case); in questo modo l'utente avrebbe potuto evitare di scrivere correttamente la stringa da cercare, ad es. un cognome in un elenco telefonico: Hosting Telexa.net DnsHosting.it EuroLogon.com Dominiando.it FuturaHost.com HostingSolutions.it Consultingweb.it Olimont.com Do Until Ucase$(sCognome)=Ucase$(sElenco(lCount)) LCount=lCount+1 Loop Login Login Password Fare ricerche più complesse, ad es. utilizzando i caratteri jolly (* e ?), richiede un uso articolato delle funzioni viste fin qui, ovvero Left$, Right$, Mid$; ad es., per cercare un cognome del tipo Abr?i* si potrebbe implementare un ciclo di questo tipo: Do Until (Left$(sCognome,3)=Left$(sElenco(lCount),3) and _ Mid$(sCognome,5,1)= Mid$(sElenco(lCount),5,1)) Login lCount=lCount+1 Dimenticata la password? Loop Clicca qui Non sei ancora iscritto? Esiste però un metodo più semplice, che consiste nell'uso dell'operatore Like: questo Clicca qui Partners ASPItalia.com ZioBudda FastUrl NewBie OSWay TC Sistema operatore, in base all'impostazione definita con l'istruzione Option Compare (l'impostazione predefinita è sempre Binary), restituisce un valore booleano che indica la corrispondenza tra due stringhe, permettendo anche l'uso dei caratteri jolly; ad es.: "Abraini" like "Abr?i*" restituisce True "Abraini" like "abr?i*" restituisce True (se si è specificato Option Compare Text) I caratteri jolly possono comparire solo nella stringa di destra dell'operatore like, ovvero nel "criterio" con cui si confronta la stringa: Mailing List Visual Basic sStringa Like sCriterio Ovviamente, caratteri come asterisco e punto di domanda possono comparire anche nell'espressione a sinistra, ma non vengono interpretati come caratteri jolly; per chi non lo sapesse, il preciso significato di questi particolari caratteri è il seguente: zero o più caratteri ("" Like "*" restituisce True, come anche "abc" Like "*c") • ? un qualunque carattere (uno e uno solo però: "abc" Like "?abc" restituisce • False) Vediamo qualche altro esempio: "abc" Like "*abc": Risultato: True • "abc*" Like "*abc": Risultato: False (l'asterisco a sinistra di Like è un carattere • http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=2593&idArea=10 (1 of 5)12/09/2003 12.15.36 Visual Basic .NET Corso di programmazione Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology come gli altri) "abc*" Like "*abc?": Risultato: True • "*" Like "?": Risultato: True • "" Like "?": Risultato: False • Fujitsu 325A Esiste poi un altro carattere "jolly", utilizzabile con l'operatore Like (l'asterisco e il punto di domanda hanno validità universale, questo no): "#" Project 2000 una e una sola cifra da 0 a 9 Ad es. "abc0k" Like "*#?" restituisce True, come anche "abc0k" Like "*??" oppure anche "abc0k" Like "*": una cifra è pur sempre un carattere, pertanto è riconosciuto dai caratteri jolly * e ?, ma all'occorrenza è possibile identificarlo come cifra usando #. Infine, è possibile specificare un determinato intervallo di caratteri tra parentesi quadre; ad es., al posto di usare # per le cifre è possibile usare l'intervallo [0-9]: "abc0k" Like "*[0-9]?" restituisce true C'è tutta una sintassi particolare, e anche un po' complessa, per usare compiutamente le opportunità offerte dall'operatore Like, ma anche un uso semplice con i tre caratteri jolly più utilizzati (*, ?, #) è già molto potente. Ad es., per verificare che un codice alfanumerico corrisponda (almeno nella forma) a un codice fiscale basta scrivere: sCodice Like "[A-Z][A-Z][A-Z][A-Z][A-Z][A-Z]##[A-Z]##[A-Z]###[A-Z]" Effettuare la stessa verifica usando Left(), Mid(), e If sarebbe stato molto più complesso. Per mettere in pratica le nozioni imparate in queste due lezioni riprendiamo in mano il progetto sul nostro blocco note interrotto nell'undicesima lezione della prima parte e aggiungiamo un menu "Cerca" del tutto simile a quello del blocco note di Windows, anzi con qualcosa in più: la ricerca con caratteri jolly. I nomi e le caption delle voci di menù sono naturalmente a discrezione del programmatore; io seguirò questo standard: Caption Cerca; Name mnuCerca Caption Trova; Name mnuTrova Caption Trova Successivo; mnuTrovaAncora MnuCerca è quello che compare sulla barra dei menu, gli altri sono sottomenu. Per permettere all'utente di indicare la parola da cercare basterebbe un banale inputbox, ma vale la pena costruire una finestra un po' più sofisticata, con una textbox (txtTrova) per scrivere la stringa da cercare, un pulsante per avviare la ricerca (cmdTrova), uno per chiudere la finestra (cmdChiudi), tre optionbutton (optSu, optGiu, optTutto) per scegliere la direzione di ricerca, una checkbox per abilitare la ricerca case sensitive (chkCaseSens). Il form si può chiamare frmTrova. Il codice di ricerca della stringa sarà tutto racchiuso nel nuovo form appena creato, cosicché il codice del menu "Cerca" sarà molto semplice: la voce mnuTrova dovrà soltanto richiamare la finestra frmTrova: Private Sub mnuTrova_Click() frmTrova.Show vbModal End Sub La costante vbModal indica che il form frmTrova è modale (si dice anche "a scelta obbligatoria") rispetto al form che lo richiama (frmNotePad), cioè non è possibile tornare al form originale prima di aver compiuto qualche scelta (anche la sola chiusura) con la finestra in primo piano. La voce mnuTrovaAncora dovrà invece richiamare la routine del pulsante cmdTrova, che scriveremo in seguito: Private Sub mnuTrovaAncora_Click() frmTrova.cmdTrova_Click End Sub Per fare ciò, però, è necessario che la routine cmdTrova_Click sia pubblica, quindi visibile anche da frmNotePad, perciò occorre sostituire "Private" con "Public" nella dichiarazione http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=2593&idArea=10 (2 of 5)12/09/2003 12.15.36 Alla scoperta di Visual Basic & VB . NET Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology dell'evento Click: Public Sub cmdTrova_Click() ..... End Sub Non è questa un'operazione molto raccomandabile, perché va a modificare delle dichiarazioni generate direttamente dall'IDE di Visual Basic; in realtà non ha molto senso che la routine di un evento sia "pubblica": la generazione dell'evento avviene privatamente rispetto al form che contiene il controllo a cui l'evento si riferisce. Richiamare la routine non corrisponde propriamente alla generazione dell'evento, anche se in buona sostanza le due cose sono uguali. In alternativa, è possibile non modificare la dichiarazione dell'evento Click e impostare a True il valore del pulsante cmdTrova: Private Sub mnuTrovaAncora_Click() frmTrova.cmdTrova.Value=True End Sub Possiamo ora dedicarci al codice del form frmTrova, cominciando dalla cosa più semplice: la chiusura del form: Private Sub cmdChiudi_Click() Me.Hide End Sub Il form viene solo nascosto e non completamente scaricato, perché è sempre possibile continuare la ricerca della stringa specificata usando il menu mnuTrovaAncora, che deve poter accedere alla proprietà Text di txtTrova: se il form venisse scaricato, il contenuto di txtTrova andrebbe perso. In alternativa, si può memorizzare il contenuto del textbox in una variabile pubblica di frmNotePad, il che permetterebbe comodamente di scaricare frmTrova. All'apertura del form sarebbe bene che il pulsante cmdTrova sia disabilitato, perché il txtTrova è vuoto: se fosse abilitato e l'utente lo premesse subito, bisognerebbe cercare una stringa nulla o visualizzare un messaggio di errore che avverta di indicare la stringa da cercare; è possibile evitare tutto ciò semplicemente disabilitando per default (ovvero in fase di progettazione) il pulsante e abilitarlo quando il txtTrova contiene qualche carattere, sfruttando l'evento Change: Private Sub txtTrova_Change() If Len(txtTrova.Text) Then cmdTrova.Enabled = True Else cmdTrova.Enabled = False End If End Sub Prima di scrivere la routine di ricerca è opportuno specificare l'istruzione Option Compare Binary nella sezione delle dichiarazioni del form; questo perché è semplice impedire un confronto case sensitive usando le funzioni Lcase o Ucase, ma è complicato tornare a un confronto case sensitive con l'operatore Like se l'impostazione di default è Option Compare Text. Veniamo ora alla routine cmdTrova_Click: volendo scrivere una routine abilitata alla ricerca con caratteri jolly (per semplicità gli stessi usati dall'operatore like: *, ?, #), è opportuno procedere in questo modo: data l'impossibilità di cercare direttamente una stringa che contenga caratteri jolly, occorre suddividere il testo cercato in più parti, isolando il testo "puro" dai caratteri jolly. Ad es., se l'utente vuole cercare "abc*", non bisognerà trovare esattamente "abc*", bensì "abc": qualunque stringa cominci con "abc" soddisferà i requisiti indicati dall'utente. Più complesso è il caso di una stringa del tipo "##a*123??": in questo caso bisognerà cercare la lettera "a" oppure i numeri "123" e successivamente verificare che i caratteri circostanti corrispondano al criterio indicato. È ovvio che specificare soltanto "*" o "?" come testo da cercare non ha molto senso… Come prima cosa occorre eliminare gli asterischi iniziali e finali: cercare "*pippo*" è del tutto equivalente a cercare "pippo", ma il secondo caso è per noi molto più facile da trattare: Public Sub cmdTrova_Click() http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=2593&idArea=10 (3 of 5)12/09/2003 12.15.36 Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology Dim Dim Dim Dim sTestoPuro(1) As String lCount As Long lInizio As Long lFine As Long Do lInizio = lInizio + 1 Loop While Mid$(txtTrova.Text, lInizio, 1) = "*" lFine = Len(txtTrova.Text) Do While Mid$(txtTrova.Text, lFine, 1) = "*" lFine = lFine - 1 Loop txtTrova.Text = Mid$(txtTrova.Text, lInizio, lFine - lInizio + 1) End Sub Prima si cerca il primo carattere non-asterisco, poi si cerca l'ultimo carattere non-asterisco e infine si estrae il testo compreso tra i primi e gli ultimi asterischi (asterischi esclusi): questo sarà il vero testo da cercare. A questo punto occorre isolare il testo "puro" dai caratteri jolly: Public Sub cmdTrova_Click() Dim sTestoPuro(1) As String Dim lCount As Long Dim lInizio As Long Dim lFine As Long Do lInizio = lInizio + 1 Loop While Mid$(txtTrova.Text, lInizio, 1) = "*" lFine = Len(txtTrova.Text) Do While Mid$(txtTrova.Text, lFine, 1) = "*" lFine = lFine - 1 Loop txtTrova.Text = Mid$(txtTrova.Text, lInizio, lFine - lInizio + 1) 'primo testo "puro" lInizio = 0 Do lInizio = lInizio + 1 Loop While Mid$(txtTrova.Text, lInizio, 1) Like "[?#]" lFine = lInizio Do lFine = lFine + 1 Loop Until Mid$(txtTrova.Text, lFine, 1) Like "[*?#]" Or lFine >= Len (txtTrova.Text) sTestoPuro(0) = Mid$(txtTrova.Text, lInizio, lFine - lInizio) 'ultimo testo "puro" lInizio = lFine Do lInizio = lInizio + 1 Loop While Mid$(txtTrova.Text, lInizio, 1) Like "[*?#]" lFine = lInizio Do lFine = lFine + 1 Loop Until Mid$(txtTrova.Text, lFine, 1) Like "[*?#]" Or lFine >= Len (txtTrova.Text) http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=2593&idArea=10 (4 of 5)12/09/2003 12.15.36 Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology sTestoPuro(1) = Mid$(txtTrova.Text, lInizio, lFine - lInizio - 1) End Sub Per cercare una sequenza di testo "puro" si cerca il primo carattere non-jolly, poi si va avanti fino a trovare un altro carattere jolly o ad arrivare alla fine della stringa; infine si estrae il testo trovato. Le sequenze di testo "puro" da cercare sono due: la prima e l'ultima. Quello che sta in mezzo in fondo non ci interessa, perché una volta trovati gli estremi ci basterà confrontare il testo compreso tra questi estremi con il criterio indicato dall'utente: l'operatore Like ci renderà molto semplice questo confronto. Se ad es. l'utente cerca "pippo*abc*def*carlotta", a noi basta cercare "pippo" e "carlotta", dopodiché confronteremo l'intero testo compreso tra "pippo" e "carlotta" con la stringa "pippo*abc*def*carlotta" ricercata dall'utente. Se la sequenza di testo "puro" è solo una, la ricerca potrebbe complicarsi un po' nel caso in cui siano presenti degli asterischi (ad es. "#pippo*?#"). Complicazioni possono sorgere anche nel caso in cui non esiste alcun testo "puro" nella stringa specificata dall'utente: la stringa da cercare infatti conterrebbe solo caratteri jolly; in tali condizioni bisogna distinguere il caso in cui occorre cercare cifre dagli altri casi. Infatti, se può avere un senso cercare ad es. "#*#", non ha molto senso cercare "*?*", che si ridurrebbe banalmente a "*", ovvero tutto il testo del file e qualunque suo sottoinsieme! Nella prossima lezione vedremo meglio queste eccezioni. Vai a pagina: [1] [2] [3] [4] [5] [6] [7] [8] [9] [10] [11] [12] [13] [14] [15] [16] [17] [18] Vota - Segnala ad un amico - Inserisci un commento - Aggiungi ai preferiti Autori / Pubblicità / Chi siamo / Copyright / Dicono di noi / Entra nello Staff / Mailing List / Contattaci Programmazione.it - Testata giornalistica registrata col N. 569 presso il Tribunale di Milano il 14/10/2002 - OSWay S.r.l. http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=2593&idArea=10 (5 of 5)12/09/2003 12.15.36 Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology Programmazione.it >> Visual Basic >> Autore: Giorgio Abraini Lezione 12 Guida dell'area: Carmine De Marco Continua il corso dedicato a Visual Basic: poste le premesse nel Corso di tredici lezioni che lo ha preceduto, ci rivolgiamo, con questa Parte II, ai lettori che hanno già posto le basi nella conoscenza di questo linguaggio. Giorgio Abraini Cerca Data: 04-07-2003 - Voto: Cerca! Vai alla ricerca avanzata Login Login Password Login - Votanti: 34 - Lettori: 18858 - Livello: Medio Cominciamo questa lezione correggendo quella precedente: nella routine cmdTrova_Click era infatti nascosto (anzi, era abbastanza evidente) un bug di cui avreste dovuto accorgervi: la parte di codice destinata a cercare l'ultimo testo puro in realtà non trova l'ultimo, ma quello successivo al primo. La correzione è molto semplice: 'ultimo testo "puro" lFine = Len(txtTrova.Text) Do While Mid$(txtTrova.Text, lFine, 1) Like "[*?#]" And lFine > 1 lFine = lFine - 1 Loop lInizio = IIf(lFine > 1, lFine, 2) Do lInizio = lInizio - 1 Loop Until Mid$(txtTrova.Text, lInizio, 1) Like "[*?#]" Or lInizio <= 1 If Mid$(txtTrova.Text, lInizio, 1) Like "[*?#]" Then sTestoPuro(1) = Mid$(txtTrova.Text, lInizio + 1, lFine - lInizio) Else sTestoPuro(1) = Mid$(txtTrova.Text, lInizio, lFine - lInizio + 1) End If Dimenticata la password? La soluzione consiste naturalmente nel partire "dal fondo" e risalire all'indietro alla ricerca di Clicca qui Non sei ancora iscritto? un carattere jolly che delimiti l'ultimo testo puro: la ricerca giunge sino all'inizio della stringa, se occorre, e a tal fine è stata inserita la condizione "and lFine>1" nel primo loop; se infatti Clicca qui Mailing List Visual Basic l'utente cerca solo caratteri jolly, lFine arriverebbe fino a zero generando un errore nella funzione Mid$(); per lo stesso motivo la variabile lInizio è inizializzata a 2 se lFine è uguale a 1. Alla fine del secondo ciclo, quando la variabile lFine ha valore uno, anche la variabile lInizio ha lo stesso valore, quindi il secondo elemento del vettore sTestoPuro è vuoto. La If finale serve a distinguere il caso in cui c'è un solo testo puro: in tal caso la ricerca si ferma quando lInizio=1 e per estrarre correttamente il testo puro occorre capire se il primo carattere è un carattere jolly (quindi il testo puro parte dal secondo carattere) oppure no (quindi il testo puro parte dal primo carattere); se invece la ricerca si ferma prima (ovvero dopo il primo carattere, dato che si parte dal fondo) significa che essa è terminata perché abbiamo incontrato un carattere jolly: non ci sarebbe bisogno di eseguire la If, ma per evitarlo avremmo dovuto introdurre un ulteriore controllo sul valore di lInizio (If lInizio=1 then …). La nostra routine trova sempre il primo e l'ultimo testo puro, anche nel caso in cui questi coincidano (ad es. quando l'utente vuole cercare "?pippo#" o semplicemente "pippo"): se ciò si verifica, per evitare problemi nella ricerca del testo è opportuno impostare l'ultimo testo puro alla stringa nulla, in modo da essere consapevoli che di testo puro effettivamente ce n'è uno solo: If InStr(1, txtTrova.Text, sTestoPuro(0), vbBinaryCompare) = _ InStrRev(txtTrova.Text, sTestoPuro(1), , vbBinaryCompare) Then 'il primo e l'ultimo testo puro coincidono sTestoPuro(1) = "" End If http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=2672&idArea=10 (1 of 7)12/09/2003 12.17.16 Hosting Telexa.net DnsHosting.it EuroLogon.com Dominiando.it FuturaHost.com HostingSolutions.it Consultingweb.it Olimont.com Partners ASPItalia.com ZioBudda FastUrl NewBie OSWay TC Sistema Alla scoperta di Visual Basic & VB . NET Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology Power Point 2000 Antifurto Satellitare GSM Viasat Per verificare la coincidenza dei due testi non basta che siano uguali (l'utente potrebbe cercare, ad es., "pippo*pippo"): condizione necessaria e sufficiente affinché i due testi siano coincidenti è che la loro posizione all'interno della stringa inserita dall'utente sia la stessa; il primo testo lo cerchiamo a partire dall'inizio della stringa con la funzione InStr, l'ultimo lo cerchiamo a partire dal fondo con la funzione InStrRev: se le due posizioni sono uguali, i due testi coincidono. Fatto ciò, potremmo cominciare a cercare il testo, ma non abbiamo ancora considerato il caso in cui il primo e l'ultimo testo puro siano rispettivamente preceduti o seguiti da caratteri jolly; in tal caso occorre infatti verificare se l'utente cerca anche una cifra oppure no. Gli asterischi, potendo rappresentare anche zero caratteri, non influiscono concretamente sulla ricerca; i punti di domanda non danno indicazioni su quale carattere cercare, pertanto basta verificare che ci siano tanti caratteri quanti sono i punti di domanda specificati nella stringa da cercare. Invece, i cancelletti rappresentano una cifra e non possono essere liquidati tanto facilmente: la cosa più conveniente è trattarli come se fossero "testo puro": quindi se l'utente specifica, ad es., "??*#pippo*?piero##", anziché limitarsi a trovare "pippo" e "piero" occorre trovare un "pippo" preceduto da una cifra e un "piero" seguito da due cifre. In realtà, le cose sono un po' più semplici: basta cercare due cifre all'interno del testo, assicurarsi che la prima cifra sia preceduta da almeno due caratteri e confrontare l'intero testo contenuto tra questi limiti con la stringa cercata dall'utente: l'operatore like ci dirà se i due testi corrispondono oppure no. Utilizziamo un vettore lCifra(1) per indicare quanti caratteri devono precedere la prima cifra e quanti devono seguire l'ultima: nell'esempio, lCifra(0) sarebbe uguale a 2, mentre lCifra(1)=0; si tratta del minimo numero di caratteri per soddisfare la sequenza cercata dall'utente, in realtà la prima cifra potrebbe essere preceduta anche da 10 caratteri o l'ultima seguita da 10 caratteri. Specifichiamo il valore –1 per indicare che non dobbiamo cercare cifre: ad es. nel caso "?pippo*piero*#" sarebbe lCifra(0)= -1, lCifra(1)=0. Analogamente, utilizziamo un vettore lCarattere(1) per indicare quanti caratteri devono precedere il testo puro iniziale o seguire il testo puro finale: questa informazione ci servirà solo nel caso in cui la stringa da cercare non contenga numeri, ovvero caratteri "#". In un caso come "?pippo#", sarà lCifra(0)=-1, lCifra(1)=0, lCarattere(0)=1, lCarattere(0)=0; se non usassimo lCarattere, non potremmo sapere che prima di "pippo" ci deve essere almeno un carattere, anche se non è una cifra; lCarattere(1) non sarà utilizzato in quanto già lCifra(1) ci dà tutte le informazioni necessarie. Ora possiamo cercare il testo. L'algoritmo è relativamente semplice: se il primo testo puro è preceduto da una cifra, cerchiamo una cifra, altrimenti cerchiamo il testo puro iniziale; una volta trovato, cerchiamo da quel punto in poi il testo puro finale o la cifra che lo deve seguire. A questo punto confrontiamo il testo contenuto tra gli estremi iniziale e finale e lo confrontiamo con la stringa definita dall'utente: se l'esito è negativo, continuiamo la ricerca del testo puro finale o della cifra finale, ricorsivamente, fino alla fine del file. Se invece l'esito è positivo, evidenziamo il testo trovato e ci prepariamo a un'ulteriore ricerca. lInizio = 0: lFine = 0 lTipoRicerca = IIf(chkCaseSens.Value = vbChecked, vbBinaryCompare, vbTextCompare) With frmNotePad.txtFile Do If lCifra(0) >= 0 Then 'cerca la prima cifra Do lInizio = lInizio + 1 Loop Until Mid$(.Text, lInizio, 1) Like "#" Or lInizio > Len(.Text) If lInizio > Len(.Text) Then lInizio = 0 Else lFine = lInizio End If Else If Len(sTestoPuro(0)) Then 'cerca il testo puro iniziale lInizio = InStr(lInizio + 1, .Text, sTestoPuro(0), lTipoRicerca) End If lFine = lInizio + Len(sTestoPuro(0))-1 End If If lInizio Then Do http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=2672&idArea=10 (2 of 7)12/09/2003 12.17.16 Visual Basic .NET Corso di programmazione Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology If lCifra(1) >= 0 Then 'cerca l'ultima cifra Do lFine = lFine + 1 Loop Until Mid$(.Text, lFine, 1) Like "#" Or lFine > Len(.Text) If lFine > Len(.Text) Then lFine = 0 Else LFine = lFine+1 'cerca il testo puro finale If Len(sTestoPuro(1)) Then lFine = InStr(lInizio + 1, .Text, sTestoPuro(1), lTipoRicerca) End If End If If lFine = 0 Then Exit Do Else lInizioTemp = lInizio -IIf(lCifra(0)<0,IIf(lCarattere(0)<0,0, lCarattere(0)), lCifra(0)) If lCifra(1) >= 0 Then lFineTemp = lFine + lCifra(1) Else lFineTemp = lFine + Len(sTestoPuro(1)) + IIf(lCarattere(1) < 0, 0, lCarattere(1)) - 1 End If End If DoEvents sTestoTrovato = Mid$(.Text, lInizioTemp, lFineTemp – lInizioTemp+1) Loop Until IIf(lTipoRicerca = vbBinaryCompare, (sTestoTrovato Like txtTrova.Text), _ UCase$(sTestoTrovato) Like UCase$(txtTrova.Text)) If lFine Then .SelStart = lInizioTemp - 1 .SelLength = lFineTemp – lInizioTemp+1 End If Else 'cifra o testo iniziale non trovati MsgBox "Testo non trovato", vbOKOnly + vbExclamation, App.Title End If Loop While (lFine = 0) And (lInizio < Len(.Text)) End With Prima di tutto inizializziamo i due contatori lInizio e lFine, poi per comodità memorizziamo in lTipoRicerca se la ricerca deve essere case sensitive oppure no; dopo aver cercato la prima cifra o il primo testo puro, parte un ciclo per la ricerca dell'ultima cifra o dell'ultimo testo puro: se il testo non viene trovato, la variabile lFine è posta a 0 e il ciclo termina. Altrimenti, gli estremi iniziali e finali del testo vengono aggiustati per tener conto dei caratteri identificati dai punti di domanda nella stringa specificata dall'utente; dopodiché, l'operatore like ci dice se il testo corrisponde a quello cercato oppure no: in quest'ultimo caso, la ricerca continua a partire dal punto in cui siamo arrivati. Se invece il testo corrisponde, esso viene evidenziato nella finestra frmNotePad. Se il testo non viene trovato per tutto il file, viene visualizzato un messaggio di errore: la proprietà App.Title indica il titolo dell'applicazione (si imposta tramite le proprietà del progetto, nella scheda "crea"). Nella routine ci sono due loop annidati, che idealmente hanno il compito di cercare il testo puro iniziale (il loop esterno) e quello finale (il loop interno); essi corrispondono a questa logica: se c'è un testo puro iniziale, lo cerco: se lo trovo, passo al punto 2, altrimenti • genero un errore; se c'è un testo puro finale, lo cerco: se lo trovo, passo al punto 3, altrimenti torno • al punto 1 cercando il successivo testo puro iniziale; se il testo contenuto tra i due testi puri corrisponde a quello cercato dall'utente, lo • seleziono; altrimenti torno al punto 2 e cerco il successivo testo puro finale. Detto in altri termini, prima cerco il testo puro iniziale: se lo trovo, procedo da quel punto in poi cercando il testo puro finale finché trovo un testo che globalmente corrisponda a quello cercato dall'utente (loop interno); se non lo trovo, torno all'inizio (loop esterno) e cerco il testo puro iniziale successivo a quello trovato nell'iterazione precedente, dopodiché ricomincio la ricerca del testo puro finale, a partire dalla posizione del testo puro iniziale appena trovato. L'errore "testo non trovato" viene perciò generato solo quando non trovo più un testo puro http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=2672&idArea=10 (3 of 7)12/09/2003 12.17.16 Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology iniziale entro la fine del file, altrimenti devo continuare la ricerca del testo puro finale. Questa situazione è controllata dalla condizione del loop esterno: (lFine = 0) And (lInizio < Len(. Text)); se non ho trovato un testo puro finale (lFine=0) e se non ho ancora cercato per tutto il file (lInizio Per verificare la congruenza del testo trovato con quello cercato dall'utente l'operatore Like viene utilizzato in due modalità diverse a seconda che la ricerca sia case sensitive oppure no: se vi ricordate, nella lezione scorsa avevo indicato l'opportunità di specificare l'istruzione Option Compare Binary nel form frmTrova; pertanto, se la ricerca è case sensitive è sufficiente usare l'operatore like, ma se la ricerca non è case sensitive, occorre ignorare la specifica Option Compare Binary usando la funzione Ucase$(); ecco perché la condizione del loop interno dipende dall'istruzione: IIf(lTipoRicerca=vbBinaryCompare…). L'istruzione With…End With indica che all'interno del blocco è "sottinteso" l'oggetto frmNotePad.txtFile: è un modo per rendere più chiaro e leggibile il codice e per rendere più veloce il riferimento alle proprietà di quell'oggetto. La routine appena vista consente di cercare il testo dall'inizio del file, il che significa che premendo più volte il pulsante "trova", la stringa trovata sarà sempre la stessa, la prima dall'inizio del file; per fare in modo che si possano cercare anche le successive occorrenze del testo basta fare una semplicissima modifica: anziché inizializzare lInizio a zero, bisogna inizializzarlo alla posizione corrente del cursore nel file. Questa posizione è data dalle proprietà SelStart e SelLength dell'oggetto TextBox, che indicano rispettivamente il numero del carattere iniziale del testo selezionato e il numero di caratteri selezionati: se ad es. nel testo "pippo e topolino" seleziono "po e to", risulterà SelStart=3 e SelLength=7; infatti SelStart inizia a contare da zero, nel senso che quando il cursore è proprio all'inizio del file aperto (prima della prima lettera), SelStart vale zero. Tornando al nostro algoritmo, basta modificare la prima riga in questo modo: With frmNotePad.txtFile lInizio = .SelStart + .SelLength: lFine = 0 … La riga di inizializzazione è stata portata all'interno del blocco With per comodità; lInizio è inizializzato alla posizione finale della selezione, se esiste un testo selezionato: questo perché l'algoritmo, quando trova il testo cercato dall'utente e lo seleziona. Se facessimo semplicemente lInizio=.SelStart, la ricerca partirebbe dal primo carattere della selezione e quindi troverebbe ancora il testo già selezionato e non quello successivo: in altre parole, non avremmo risolto il nostro problema. Se fate qualche prova vi accorgerete che anche il vero blocco note e word funzionano allo stesso modo. In conclusione, la nostra routine cmdTrova_Click è la seguente: Public Sub cmdTrova_Click() Dim lTipoRicerca As Long Dim lCifra(1) As Long Dim lCarattere(1) As Long Dim lInizio As Long Dim lFine As Long Dim lInizioTemp As Long Dim lFineTemp As Long Dim sTestoPuro(1) As String Dim sTestoTrovato As String lInizio = 0: lFine = 0 Erase sTestoPuro Erase lCifra CmdTrova.Enabled = False cmdChiudi.Enabled = False Me.MousePointer = vbHourglass Do lInizio = lInizio + 1 Loop While Mid$(txtTrova.Text, lInizio, 1) = "*" lFine = Len(txtTrova.Text) http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=2672&idArea=10 (4 of 7)12/09/2003 12.17.16 Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology Do While Mid$(txtTrova.Text, lFine, 1) = "*" lFine = lFine - 1 Loop txtTrova.Text = Mid$(txtTrova.Text, lInizio, lFine - lInizio + 1) 'primo testo "puro" lInizio = 0 Do lInizio = lInizio + 1 Loop While Mid$(txtTrova.Text, lInizio, 1) Like "[*?#]" lFine = lInizio Do lFine = lFine + 1 Loop Until Mid$(txtTrova.Text, lFine, 1) Like "[*?#]" Or lFine > Len (txtTrova.Text) sTestoPuro(0) = Mid$(txtTrova.Text, lInizio, lFine - lInizio) lCifra(0) = InStr(1, Replace(Left$(txtTrova.Text, lInizio - 1), "*", ""), "#") - 1 lCarattere(0) = InStr(1, Replace(txtTrova.Text, "*", ""), sTestoPuro(0)) - 1 'ultimo testo "puro" lFine = Len(txtTrova.Text) Do While Mid$(txtTrova.Text, lFine, 1) Like "[*?#]" And lFine > 1 lFine = lFine - 1 Loop LInizio = IIf(lFine > 1, lFine, 2) Do lInizio = lInizio - 1 Loop Until Mid$(txtTrova.Text, lInizio, 1) Like "[*?#]" Or lInizio <= 1 If Mid$(txtTrova.Text, lInizio, 1) Like "[*?#]" Then sTestoPuro(1) = Mid$(txtTrova.Text, lInizio + 1, lFine - lInizio) Else sTestoPuro(1) = Mid$(txtTrova.Text, lInizio, lFine - lInizio + 1) End If lCifra(1) = Len(Replace(Mid$(txtTrova.Text, lFine + 1), "*", "")) - _ InStrRev(Replace(Mid$(txtTrova.Text, lFine + 1), "*", ""), "#") If lCifra(1) = Len(Replace(Mid$(txtTrova.Text, lFine + 1), "*", "")) Then lCifra(1) = -1 End If lCarattere(1) = Len(Replace(txtTrova.Text, "*", "")) - _ InStrRev(Replace(txtTrova.Text, "*", ""), sTestoPuro(1)) - Len (sTestoPuro(1)) If InStr(1,txtTrova.Text,sTestoPuro(0),vbBinaryCompare)=InStrRev (txtTrova.Text,sTestoPuro(1),, _ vbBinaryCompare) Then 'il primo e l'ultimo testo puro coincidono sTestoPuro(1) = "" End If With frmNotePad.txtFile lInizio = .SelStart + .SelLength: lFine = 0 lTipoRicerca = IIf(chkCaseSens.Value = vbChecked, vbBinaryCompare, vbTextCompare) Do If lCifra(0) >= 0 Then 'cerca la prima cifra Do lInizio = lInizio + 1 Loop Until Mid$(.Text, lInizio, 1) Like "#" Or lInizio > Len(. Text) If lInizio > Len(.Text) Then lInizio = 0 Else lFine = lInizio End If http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=2672&idArea=10 (5 of 7)12/09/2003 12.17.16 Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology Else If Len(sTestoPuro(0)) Then 'cerca il testo puro iniziale lInizio = InStr(lInizio + 1, .Text, sTestoPuro(0), lTipoRicerca) End If lFine = lInizio + Len(sTestoPuro(0)) - 1 End If If lInizio Then Do If lCifra(1) >= 0 Then 'cerca l'ultima cifra Do lFine = lFine + 1 Loop Until Mid$(.Text, lFine, 1) Like "#" Or lFine > Len(. Text) If lFine > Len(.Text) Then lFine = 0 Else lFine = lFine + 1 'cerca il testo puro finale If Len(sTestoPuro(1)) Then lFine = InStr(lInizio + 1, .Text, sTestoPuro(1), lTipoRicerca) End If End If If lFine = 0 Then Exit Do Else lInizioTemp = lInizio - IIf(lCifra(0) < 0, IIf (lCarattere(0) < 0, 0, _ lCarattere(0)), lCifra(0)) If lCifra(1) >= 0 Then lFineTemp = lFine + lCifra(1) Else lFineTemp = lFine + Len(sTestoPuro(1)) + IIf (lCarattere(1) < 0, 0, _ lCarattere(1)) - 1 End If End If DoEvents sTestoTrovato = Mid$(.Text, lInizioTemp, lFineTemp lInizioTemp + 1) Loop Until IIf(lTipoRicerca = vbBinaryCompare, (sTestoTrovato Like txtTrova.Text), _ UCase$(sTestoTrovato) Like UCase$(txtTrova.Text)) If lFine Then .SelStart = lInizioTemp - 1 .SelLength = lFineTemp - lInizioTemp + 1 End If Else 'cifra o testo iniziale non trovati MsgBox "Testo non trovato", vbOKOnly + vbExclamation, App.Title End If Loop While (lFine = 0) And (lInizio < Len(.Text)) End With cmdTrova.Enabled = True cmdChiudi.Enabled = True Me.MousePointer = vbDefault txtTrova.SetFocus End Sub Restano ancora da definire un paio di dettagli: sfruttare gli optionbutton OptSu, OptGiu, OptTutto e permettere la ricerca dei caratteri usati come jolly; intendo dire proprio i caratteri "#", "?" e "*" e non il testo che essi, in quanto caratteri jolly, rappresentano. Se l'utente, specificando ad es. "pippo*", volesse cercare proprio "pippo*" e non "pippo" seguito da un qualunque numero di caratteri? La nostra routine non glielo consentirebbe. Nella prossima lezione vedremo come risolvere il problema. http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=2672&idArea=10 (6 of 7)12/09/2003 12.17.16 Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology Vai a pagina: [1] [2] [3] [4] [5] [6] [7] [8] [9] [10] [11] [12] [13] [14] [15] [16] [17] [18] Vota - Segnala ad un amico - Inserisci un commento - Aggiungi ai preferiti Autori / Pubblicità / Chi siamo / Copyright / Dicono di noi / Entra nello Staff / Mailing List / Contattaci Programmazione.it - Testata giornalistica registrata col N. 569 presso il Tribunale di Milano il 14/10/2002 - OSWay S.r.l. http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=2672&idArea=10 (7 of 7)12/09/2003 12.17.16 Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology Programmazione.it >> Visual Basic >> Autore: Giorgio Abraini Lezione 13 Guida dell'area: Carmine De Marco Continua il corso dedicato a Visual Basic: poste le premesse nel Corso di tredici lezioni che lo ha preceduto, ci rivolgiamo, con questa Parte II, ai lettori che hanno già posto le basi nella conoscenza di questo linguaggio. Giorgio Abraini Cerca Cerca! Vai alla ricerca avanzata Login Hosting Telexa.net Data: 04-07-2003 - Voto: - Votanti: 34 - Lettori: 18858 - Livello: Medio DnsHosting.it L'ultima lezione si era conclusa con alcuni dettagli da definire a proposito della ricerca di EuroLogon.com testo: ad esempio occorre tener conto della direzione di ricerca scelta dall'utente. Per farlo Dominiando.it dobbiamo introdurre un'altra variabile che ci indichi la direzione: risulta comodo che questa FuturaHost.com variabile sia di tipo numerico e che abbia valore +1/-1, a seconda che la direzione di ricerca HostingSolutions.it sia verso il basso o verso l'alto. Questo perché per cercare un testo verso il basso ci è venuto Consultingweb.it naturale incrementare un contatore che indichi la posizione corrente all'interno del testo; analogamente, per cercare un testo verso l'alto sarà sufficiente decrementare quel contatore, Olimont.com senza modificare pesantemente l'algoritmo di ricerca. Il flag di direzione può essere impostato in questo modo: lDirezione = IIf(optSu.Value = True, -1, 1) Login Password Se la direzione scelta dall'utente è verso l'alto, il flag assume valore –1, in modo che l'incremento del contatore possa essere modificato semplicemente passando da un loop del tipo: 'cerca la prima cifra Do Login lInizio = lInizio + 1 Dimenticata la password? Loop Until (Mid$(.Text, lInizio, 1) Like "#") Or (lInizio > Len(.Text)) Clicca qui Non sei ancora iscritto? a uno del tipo: Clicca qui Partners ASPItalia.com ZioBudda FastUrl NewBie OSWay TC Sistema 'cerca la prima cifra Do lInizio = lInizio + 1 * lDirezione Loop Until (Mid$(.Text, lInizio, 1) Like "#") Or (lInizio > Len(.Text)) Or (lInizio < 1) Come si diceva, se la direzione scelta è verso l'alto, il flag lDirezione sarà –1 e quindi il contatore (in questo caso lInizio) sarà decrementato anziché incrementato. Se la direzione scelta è "tutto", siamo in una situazione analoga alla direzione "giù", solo che bisognerà cercare dall'inizio anche se il cursore si trova a metà del testo: Mailing List Visual Basic If optTutto.Value Then lInizio = 0 Else lInizio = .SelStart + .SelLength End If Quando invece il testo è cercato non incrementando un contatore, ma usando la funzione InStr, nel caso di ricerca verso l'alto basterà utilizzare la funzione InStrRev: 'cerca il testo puro iniziale If lDirezione = 1 Then lInizio = InStr(lInizio + 1, .Text, sTestoPuro(0), lTipoRicerca) http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=2933&idArea=10 (1 of 7)12/09/2003 12.17.40 Alla scoperta di Visual Basic & VB . NET Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology Else lInizio = InStrRev(.Text, sTestoPuro(0), lInizio, lTipoRicerca) End If Backup PCMCIA 2Gb Antifurto Satellitare GSM Viasat Dobbiamo però ricordare che, se il testo va cercato verso l'alto, non va bene impostare il punto di partenza aggiungendo SelLength a SelStart, perché dovendo cercare "all'indietro" continueremmo a trovare sempre lo stesso testo: infatti il punto di partenza della ricerca sarebbe successivo al testo da cercare. Quando il testo andava cercato verso il basso dovevamo impostare il punto di partenza a una posizione successiva a SelStart; se il testo va cercato verso l'alto, il punto di partenza deve precedere SelStart. Pertanto possiamo scrivere: If optSu.Value Then lDirezione = -1 lInizio = .SelStart Else lDirezione = 1 If optGiu.Value Then lInizio = .SelStart + .SelLength Else 'optTutto lInizio = 0 End If End If In questo ciclo If abbiamo distinto i tre casi (direzione su, giù, tutto) e, nel caso in cui la direzione scelta sia "tutto", abbiamo impostato a zero la variabile lInizio; questo perché, come si è detto prima, la ricerca deve coinvolgere tutto il testo del file, indipendentemente da dove si trova il cursore. Tuttavia, ciò è vero solo quando si procede alla prima ricerca del testo: quando si cerca l'occorrenza successiva sarebbe sbagliato impostare di nuovo a zero il punto di partenza, altrimenti la routine continuerebbe a trovare sempre lo stesso testo (la prima occorrenza dall'inizio del file). Si potrebbe usare un flag per indicare se la ricerca su "tutto" il file è all'inizio o sta continuando, tuttavia in questo caso potrebbe risultare comodo sfruttare l'evento Click dell'OptionButton in questo modo: Private Sub optTutto_Click() frmNotePad.txtFile.SelStart = 0 End Sub Quando l'utente seleziona la direzione di ricerca "tutto", il cursore viene automaticamente impostato all'inizio del file, pertanto non c'è più bisogno dell'istruzione lInizio=0 nella routine di ricerca: If optSu.Value Then lDirezione = -1 lInizio = .SelStart Else lDirezione = 1 lInizio = .SelStart + .SelLength End If Così, con qualche piccola modifica, abbiamo implementato la ricerca in tutte le direzioni. Resta da trattare il caso della ricerca dei caratteri jolly. Per permettere all'utente di cercare uno dei caratteri utilizzati come jolly (*, ?, #) occorre far capire alla routine di ricerca che il carattere inserito va preso come tale e non come simbolo che rappresenta un set di caratteri. La tecnica tradizionale per ottenere questo scopo è quella di abilitare una "sequenza di escape"; le sequenze escape sono sequenze di caratteri che attribuiscono ai caratteri successivi un significato differente da quello normale. Ad esempio, un problema comune che si incontra in Visual Basic è quello di assegnare a una variabile stringa una stringa comprensiva di virgolette; se io scrivo: sStringa="ciao" la variabile sStringa conterrà le lettere "c", "i", "a", "o", ma non le virgolette che racchiudono queste lettere; questo perché le virgolette in Visual Basic (come in altri linguaggi) identificano proprio le stringhe; se non usassimo le virgolette, Visual Basic penserebbe che "ciao" è il nome di una variabile o una funzione o un'istruzione. Ma se io volessi assegnare a sStringa http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=2933&idArea=10 (2 of 7)12/09/2003 12.17.40 Visual Basic .NET Corso di programmazione Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology la parola "ciao" CON le virgolette, come potrei fare? Un modo è quello di concatenare le stringhe utilizzando il codice ascii delle virgolette: sStringa=chr$(34) & "ciao" & chr$(34) Un'altra soluzione è quella di usare le virgolette in un modo particolare, ovvero: sStringa="""ciao""" Ogni sequenza di tre virgolette rappresenta le virgolette ripetute una sola volta. Ripeterle solo due volte non basterebbe, perché sarebbero confuse con la stringa nulla "", perciò occorre ripeterle tre volte: è come se le prime virgolette rappresentassero l'inizio della stringa e le seconde virgolette fossero un modo per dire: "Guarda che il carattere successivo (cioè le terze virgolette) vanno intese come testo e non come carattere di chiusura della stringa"; lo stesso vale per le tre virgolette finali. In altre parole, in questo contesto le virgolette vengono usate come sequenza di escape, che alterano il normale significato attribuito alle virgolette. Un problema analogo si incontra nel linguaggio C quando occorre specificare il carattere "\" come testo: infatti questo carattere è solitamente utilizzato come carattere di escape per rappresentare particolari sequenze di caratteri. Tornando a noi, dobbiamo inventare un carattere di escape che inibisca l'uso dei caratteri jolly; supponiamo di usare proprio il backslash "\" come carattere di escape: il testo "pippo*" significa come al solito "pippo" seguito da qualunque cosa, ma "pippo\*" significa semplicemente "pippo*", dove l'asterisco questa volta non è un carattere jolly, ma è un carattere come gli altri. Tenete presente che si potrebbe utilizzare il carattere di escape anche per altri scopi, ad esempio per indicare il ritorno a capo: potremmo decidere cioè che la sequenza "\a" indichi il ritorno a capo, quindi: "pippo\apiero" non sarebbe altro che: "pippo piero" Questa è una soluzione che risulta comoda data la difficoltà di rappresentare certi caratteri su una sola riga o perché il tasto corrispondente ("invio" nel caso del ritorno a capo) è associato ad altre funzioni, ad esempio alla pressione di un pulsante. Ad ogni modo, per ora limitiamoci ai caratteri jolly. Ripercorriamo l'analisi della stringa immessa dall'utente nel campo "trova": dapprima si cercano (per eliminarli) gli asterischi iniziali e finali; prima di eliminare gli asterischi finali, però, occorre controllare che non siano preceduti dal carattere escape "\": lFine = Len(txtTrova.Text) Do While Mid$(txtTrova.Text, lFine, 1) = "*" lFine = lFine - 1 Loop If Mid$(txtTrova.Text, lFine, 1) = "\" Then 'carattere escape lFine = lFine + 1 End If txtTrova.Text = Mid$(txtTrova.Text, lInizio, lFine - lInizio + 1) Il puntatore lFine viene spostato in avanti per non perdere l'ultimo asterisco. L'analisi prosegue poi cercando i testi puri e verificando se sono preceduti o seguiti da una cifra o da un carattere; nel caso in cui siano presenti caratteri escape, la routine confonderebbe il carattere "\" con un carattere qualunque, "distorcendo" la ricerca dei "veri" testi puri; ad esempio, se la stringa cercata dall'utente fosse: "*\#pippo*\?piero" i testi puri trovati sarebbero "\" e "piero" anziché "#pippo" e "?piero". In teoria dovremmo "aggiustare" la stringa da cercare in modo che la routine estragga correttamente i testi puri, ma in realtà sembra più conveniente lasciare l'aggiustamento a quando i testi puri sono già stati estratti: tutto quello che occorre fare è sostituire i caratteri escape con il carattere successivo: If Right(sTestoPuro(0), 1) = "\" Then Mid$(sTestoPuro(0), Len(sTestoPuro(0)), 1) = Mid$(txtTrova.Text, _ InStr(1, txtTrova.Text, sTestoPuro(0)) + Len(sTestoPuro(0)), 1) End If If Right(sTestoPuro(1), 1) = "\" Then http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=2933&idArea=10 (3 of 7)12/09/2003 12.17.40 Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology Mid$(sTestoPuro(1), Len(sTestoPuro(1)), 1) = Mid$(txtTrova.Text, _ InStr(1, txtTrova.Text, sTestoPuro(1)) + Len(sTestoPuro(1)), 1) End If Inoltre, bisogna reimpostare l'elemento 1 dei vettori lCifra e lCarattere, perché se l'ultimo testo puro contiene un carattere escape significa che un "?" o un "#" sono stati erroneamente interpretati come caratteri jolly: If Right(sTestoPuro(1), 1) = "\" Then Mid$(sTestoPuro(1), Len(sTestoPuro(1)), 1) = Mid$(txtTrova.Text, _ InStr(1, txtTrova.Text, sTestoPuro(1)) + Len(sTestoPuro(1)), 1) If Right$(sTestoPuro(1), 1) = "#" Then lCifra(1) = lCifra(1) - 1 ElseIf Right$(sTestoPuro(1), 1) = "?" Then lCarattere(1) = lCarattere(1) - 1 End If End If Prima di iniziare la ricerca occorre infine modificare opportunamente il contenuto del campo trova, poiché è quello che, tramite l'operatore Like, determina se il testo trovato corrisponde effettivamente al testo da cercare: txtTrova.Text = Replace(txtTrova.Text, "\*", "[*]") txtTrova.Text = Replace(txtTrova.Text, "\#", "[#]") txtTrova.Text = Replace(txtTrova.Text, "\?", "[?]") L'uso delle parentesi quadre permette all'operatore Like di considerare i caratteri "jolly" come caratteri normali; le parentesi quadre rappresentano quindi una sorta di sequenza escape per l'operatore Like. Occorre anche salvare la stringa di ricerca inserita dall'utente per evitare che nel campo "trova" restino le modifiche appena fatte: utilizziamo allo scopo una variabile sTestoCercato. La nostra routine di ricerca è quindi diventata: Dim Dim Dim Dim Dim Dim Dim Dim Dim Dim Dim lTipoRicerca As Long lCifra(1) As Long lCarattere(1) As Long lInizio As Long lFine As Long lInizioTemp As Long lFineTemp As Long lDirezione As Long sTestoPuro(1) As String sTestoTrovato As String sTestoCercato As String lInizio = 0: lFine = 0 Erase sTestoPuro Erase lCifra cmdTrova.Enabled = False cmdChiudi.Enabled = False Me.MousePointer = vbHourglass sTestoCercato = txtTrova.Text Do lInizio = lInizio + 1 Loop While Mid$(txtTrova.Text, lInizio, 1) = "*" lFine = Len(txtTrova.Text) Do While Mid$(txtTrova.Text, lFine, 1) = "*" lFine = lFine - 1 Loop If Mid$(txtTrova.Text, lFine, 1) = "\" Then 'carattere escape lFine = lFine + 1 End If txtTrova.Text = Mid$(txtTrova.Text, lInizio, lFine - lInizio + 1) http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=2933&idArea=10 (4 of 7)12/09/2003 12.17.40 Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology 'primo testo "puro" lInizio = 0 Do lInizio = lInizio + 1 Loop While Mid$(txtTrova.Text, lInizio, 1) Like "[*?#]" lFine = lInizio Do lFine = lFine + 1 Loop Until Mid$(txtTrova.Text, lFine, 1) Like "[*?#]" Or lFine > Len (txtTrova.Text) 'If Mid$(txtTrova.Text, lFine - 1, 1) = "\" Then ' Mid$(txtTrova.Text, lFine - 1, 1) = Mid$(txtTrova.Text, lFine, 1) 'End If sTestoPuro(0) = Mid$(txtTrova.Text, lInizio, lFine - lInizio) lCifra(0) = InStr(1, Replace(Left$(txtTrova.Text, lInizio - 1), "*", ""), "#") - 1 lCarattere(0) = InStr(1, Replace(txtTrova.Text, "*", ""), sTestoPuro(0)) - 1 'ultimo testo "puro" lFine = Len(txtTrova.Text) Do While Mid$(txtTrova.Text, lFine, 1) Like "[*?#]" And lFine > 1 lFine = lFine - 1 Loop lInizio = IIf(lFine > 1, lFine, 2) Do lInizio = lInizio - 1 Loop Until Mid$(txtTrova.Text, lInizio, 1) Like "[*?#]" Or lInizio <= 1 If Mid$(txtTrova.Text, lInizio, 1) Like "[*?#]" Then sTestoPuro(1) = Mid$(txtTrova.Text, lInizio + 1, lFine - lInizio) Else sTestoPuro(1) = Mid$(txtTrova.Text, lInizio, lFine - lInizio + 1) End If lCifra(1) = Len(Replace(Mid$(txtTrova.Text, lFine + 1), "*", "")) - _ InStrRev(Replace(Mid$(txtTrova.Text, lFine + 1), "*", ""), "#") If lCifra(1) = Len(Replace(Mid$(txtTrova.Text, lFine + 1), "*", "")) Then lCifra(1) = -1 End If lCarattere(1) = Len(Replace(txtTrova.Text, "*", "")) - _ InStrRev(Replace(txtTrova.Text, "*", ""), sTestoPuro(1)) - Len(sTestoPuro (1)) If Right(sTestoPuro(0), 1) = "\" Then Mid$(sTestoPuro(0), Len(sTestoPuro(0)), 1) = Mid$(txtTrova.Text, _ InStr(1, txtTrova.Text, sTestoPuro(0)) + Len(sTestoPuro(0)), 1) End If If Right(sTestoPuro(1), 1) = "\" Then Mid$(sTestoPuro(1), Len(sTestoPuro(1)), 1) = Mid$(txtTrova.Text, _ InStrRev(txtTrova.Text, sTestoPuro(1)) + Len(sTestoPuro(1)), 1) If Right$(sTestoPuro(1), 1) = "#" Then lCifra(1) = lCifra(1) - 1 ElseIf Right$(sTestoPuro(1), 1) = "?" Then lCarattere(1) = lCarattere(1) - 1 End If End If If InStr(1, txtTrova.Text, sTestoPuro(0), vbBinaryCompare) = _ InStrRev(txtTrova.Text, sTestoPuro(1), , vbBinaryCompare) Then 'il primo e l'ultimo testo puro coincidono sTestoPuro(1) = "" End If txtTrova.Text = Replace(txtTrova.Text, "\*", "[*]") txtTrova.Text = Replace(txtTrova.Text, "\#", "[#]") txtTrova.Text = Replace(txtTrova.Text, "\?", "[?]") With frmNotePad.txtFile If optSu.Value Then lDirezione = -1 http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=2933&idArea=10 (5 of 7)12/09/2003 12.17.40 Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology lInizio = .SelStart Else lDirezione = 1 lInizio = .SelStart + .SelLength End If lFine = 0 lTipoRicerca = IIf(chkCaseSens.Value = vbChecked, vbBinaryCompare, vbTextCompare) Do If lCifra(0) >= 0 Then 'cerca la prima cifra Do lInizio = lInizio + 1 * lDirezione Loop Until (Mid$(.Text,lInizio, 1) Like "#") Or (lInizio > Len(. Text)) Or (lInizio < 1) If lInizio > Len(.Text) Then lInizio = 0 Else lFine = lInizio End If Else If Len(sTestoPuro(0)) Then 'cerca il testo puro iniziale If lDirezione = 1 Then lInizio = InStr(lInizio + 1, .Text, sTestoPuro(0), lTipoRicerca) Else lInizio = InStrRev(.Text, sTestoPuro(0), lInizio, lTipoRicerca) End If End If lFine = lInizio + Len(sTestoPuro(0)) - 1 End If If lInizio Then Do If lCifra(1) >= 0 Then 'cerca l'ultima cifra Do lFine = lFine + 1 Loop Until (Mid$(.Text,lFine, 1) Like "#") Or (lFine>Len(.Text)) Or (lFine < 1) If lFine > Len(.Text) Then lFine = 0 Else lFine = lFine + 1 'cerca il testo puro finale If Len(sTestoPuro(1)) Then lFine = InStr(lFine + 1, .Text, sTestoPuro(1), lTipoRicerca) End If End If If lFine = 0 Then Exit Do Else lInizioTemp = lInizio - IIf(lCifra(0) < 0, IIf(lCarattere(0) < 0, 0, _ lCarattere(0)), lCifra(0)) If lCifra(1) >= 0 Then lFineTemp = lFine + lCifra(1) Else lFineTemp = lFine + Len(sTestoPuro(1)) + IIf(lCarattere(1) < 0, 0, _ lCarattere(1)) - 1 End If End If DoEvents sTestoTrovato = Mid$(.Text, lInizioTemp, lFineTemp - lInizioTemp + 1) Loop Until IIf(lTipoRicerca = vbBinaryCompare, (sTestoTrovato Like txtTrova.Text), _ UCase$(sTestoTrovato) Like UCase$(txtTrova.Text)) If lFine Then .SelStart = lInizioTemp - 1 .SelLength = lFineTemp - lInizioTemp + 1 http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=2933&idArea=10 (6 of 7)12/09/2003 12.17.40 Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology End If Else 'cifra o testo iniziale non trovati MsgBox "Testo non trovato", vbOKOnly + vbExclamation, App.Title End If Loop While (lFine = 0) And (lInizio < Len(.Text)) And (lInizio > 0) End With cmdTrova.Enabled = True cmdChiudi.Enabled = True Me.MousePointer = vbDefault txtTrova.Text = sTestoCercato If frmTrova.Visible Then txtTrova.SetFocus End If End Sub Per le prove che mi è stato possibile fare sembra che la routine funzioni a dovere. Naturalmente è possibile tutto un lavoro di ottimizzazione e di "ripulitura" del codice per renderlo più snello ed efficiente, ma per ora mi fermo qui. Per scaricare i nuovi sorgenti del notepad clicca qui . Vai a pagina: [1] [2] [3] [4] [5] [6] [7] [8] [9] [10] [11] [12] [13] [14] [15] [16] [17] [18] Vota - Segnala ad un amico - Inserisci un commento - Aggiungi ai preferiti Autori / Pubblicità / Chi siamo / Copyright / Dicono di noi / Entra nello Staff / Mailing List / Contattaci Programmazione.it - Testata giornalistica registrata col N. 569 presso il Tribunale di Milano il 14/10/2002 - OSWay S.r.l. http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=2933&idArea=10 (7 of 7)12/09/2003 12.17.40 Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology Programmazione.it >> Visual Basic >> Autore: Giorgio Abraini Lezione 14 Guida dell'area: Carmine De Marco Continua il corso dedicato a Visual Basic: poste le premesse nel Corso di tredici lezioni che lo ha preceduto, ci rivolgiamo, con questa Parte II, ai lettori che hanno già posto le basi nella conoscenza di questo linguaggio. Giorgio Abraini Cerca Data: 04-07-2003 - Voto: Cerca! Vai alla ricerca avanzata Login Login Password Login - Votanti: 34 - Lettori: 18858 - Livello: Medio Dopo aver manipolato approfonditamente le stringhe, vediamo un po' più in dettaglio i numeri: in alcune lezioni passate avevo già spiegato la rappresentazione interna dei numeri interi in formato binario, che è quello utilizzato intrinsecamente da ogni processore. Oltre al formato binario, e al formato decimale usato da noi utenti, c'è almeno un altro sistema di numerazione degno di essere menzionato: il sistema esadecimale. Come il sistema binario è in base 2 (da 0 a 1) e il sistema decimale è in base 10 (da 0 a 9), così il sistema esadecimale è in base 16 (da 0 a F): per superare il limite delle 10 cifre, insito nel sistema decimale da noi utilizzato, i numeri da 10 a 15 sono rappresentati dalle prime sei lettere dell'alfabeto occidentale, fino alla F per l'appunto. Per rappresentare numeri più grandi il sistema è sempre lo stesso: si moltiplica ogni cifra del numero per la potenza della base indicata dalla posizione di quella cifra all'interno del numero, sempre partendo da destra; ad esempio: 3d5c = 3*16^3 + d*16^2 + 5*16^1 + c*16^0 = 3*4096+13*256+5*16+12 = 15708 In Visual Basic i numeri esadecimali vanno sempre preceduti dall'apposito prefisso &h per permettere al compilatore di riconoscerli come numeri esadecimali; senza il prefisso sarebbero interpretati o come numeri decimali o come nomi di variabili o routine se contengono lettere; ad esempio, possiamo scrivere: Dimenticata la password? Dim lVar as Long Clicca qui Non sei ancora iscritto? lVar = &h12 Clicca qui Debug.Print lVar Mailing List Visual Basic Il risultato della stampa sarà naturalmente 18. A cosa serve utilizzare i numeri esadecimali? A nulla, se vi limitate ad usare i numeri per fare normali operazioni matematiche; l'utilizzo del formato esadecimale diventa conveniente quando c'è bisogno di ragionare con la rappresentazione interna dei numeri nella memoria del computer, ad esempio quando occorre fare operazioni logiche con due numeri, perché bisogna tenere in considerazione l'impostazione dei singoli bit relativi ai due numeri. Poiché 16 è una potenza di 2, il formato esadecimale risulta essere un "parente stretto" del formato binario utilizzato dal processore, ma allo stesso tempo risulta più facilmente comprensibile (con un po' di allenamento) per noi abituati al sistema decimale; inoltre, 16 non è una qualunque potenza di 2, ma è 2^4, cioè rappresenta un gruppo di 4 bit: il che significa che 16^2=(2^4)^2=2^8=256, ovvero un byte è rappresentabile con 8 cifre binarie (bit) oppure con 2 cifre esadecimali. Questo semplifica la lettura di una sequenza di byte, perché è molto più informativa rispetto alla stessa sequenza rappresentata in formato binario (troppo lunga) o decimale (troppo "estranea"); confrontiamo ad esempio queste sequenze: 7F 3F 4E 4F 127 63 78 79 La relazione, a livello di singoli bit, tra i 4 byte della sequenza appare molto più evidente dalla lettura dei valori esadecimali che non dalla lettura dei valori decimali; solo leggendo la prima sequenza uno riesce a capire (ripeto, con un po' di allenamento) che tutti i byte sono minori http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=2938&idArea=10 (1 of 4)12/09/2003 12.18.10 Hosting Telexa.net DnsHosting.it EuroLogon.com Dominiando.it FuturaHost.com HostingSolutions.it Consultingweb.it Olimont.com Partners ASPItalia.com ZioBudda FastUrl NewBie OSWay TC Sistema Alla scoperta di Visual Basic & VB . NET Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology Canon Eos 3 Power Point 2000 di 128, che tutti hanno in comune almeno 3 bit (precisamente quelli di ordine 1, 2, 3 a partire da destra), che tutti tranne uno sono dispari: queste sono le caratteristiche immediatamente visibili a occhio. Leggendo la seconda sequenza, si riesce a capire subito soltanto che tutti i numeri sono minori di 128 e che tutti tranne uno sono dispari, ma non si riesce a intuire quali bit siano in comune e quali no. Perché tutti i byte sono minori di 128? Perché la prima cifra nel formato esadecimale è sempre minore di 8: &h80 è infatti pari a 8*16=128. "E allora?" direte voi; e allora si dà il caso che la cifra 8 nel formato esadecimale riveste una particolare importanza (quando sta a sinistra come in &h80 e non quando sta a destra come in &h08) perché indica che il bit più significativo del byte è impostato; se vi ricordate le spiegazioni sull'organizzazione dei bit e sui numeri negativi, dovreste ricordarvi che il bit più significativo (ovvero quello più a sinistra) è solitamente utilizzato come bit di segno, perciò potete testare se il bit più significativo è impostato verificando la condizione: If x<0 then Questo lo potete fare solo per i tipi di dati provvisti di segno: se avete a che fare con dati di tipo Byte sareste costretti a testare la condizione: If x<128 then Con l'operatore logico And e il formato esadecimale è possibile usare una sola espressione: If x and &h80 then Inoltre, la seconda cifra esadecimale nella sequenza di byte vista prima è sempre una E o una F: la F ha un altro significato particolare, perché indica che tutti i 4 bit che rappresenta sono impostati: F (esadecimale) = 15 (decimale) = 1111 (binario). Invece la E, siccome precede la F, ha solo tre bit impostati, tutti tranne l'ultimo: E (esadecimale) = 14 (decimale) = 1110 (binario); da ciò si deduce subito che tutti i quattro byte della sequenza hanno tre bit in comune e solo uno è pari mentre gli altri sono dispari. Queste nozioni, ripeto, tornano utili principalmente quando c'è necessità di verificare quali bit di una certa variabile sono impostati e quali no, oppure se vi capita spesso di aprire un file con un editor esadecimale, ovvero un editor che mostra il contenuto del file tramite il valore numerico esadecimale dei singoli byte; in tal caso, però, occorre fare attenzione al fatto che l'ordine dei byte può essere invertito. I processori Intel in particolare hanno la singolare caratteristica di invertire l'ordine dei byte quando li scrive sul disco fisso: ad esempio, il numero integer 18224 (che corrisponde a &h4730) sarà scritto su un file come &h30 &h47, invertendo l'ordine dei byte: prima quello meno significativo, poi quello più significativo; altri processori invece hanno un comportamento "normale". Il motivo di questa inversione non è affatto illogico come può sembrare a prima vista: il punto fondamentale è la modalità con cui il processore esegue le operazioni aritmetiche fondamentali sui byte; immaginate di scrivere su un foglio a quadretti la somma 54+82 in verticale, proprio come si fa alle elementari: 54 + 82 = -----A questo punto occorre fare la somma: se avete cominciato a scrivere proprio all'inizio del foglio, ora vi troverete in difficoltà perché il risultato è di tre cifre, mentre gli addendi sono di due cifre; non solo manca lo spazio per una cifra, ma se si vuole mantenere l'incolonnamento, manca lo spazio della cifra più significativa del risultato! Un modo semplice per ovviare a questo problema è invertire l'ordine delle cifre, esattamente come fanno i processori Intel, senza preoccuparsi preventivamente della lunghezza del risultato. Visual Basic fornisce l'apposita funzione Hex$ per convertire un numero in stringa esadecimale; per la conversione inversa basta semplicemente una qualunque funzione di conversione, come CLng o Val, avendo cura di usare il prefisso "&h", ad esempio: Hex$(5423)="152F" Val("&h152F")=5423 Visual Basic è provvisto anche della funzione Oct$, che funziona come Hex$ ma converte un numero nel sistema ottale (in base 8); questo sistema è molto meno usato di quello esadecimale (che è già utilizzato limitatamente ad alcuni compiti); esso può tornare utile quando un parametro può assumere tre possibili valori o una loro combinazione: ad esempio, http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=2938&idArea=10 (2 of 4)12/09/2003 12.18.10 Visual Basic .NET Corso di programmazione Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology nei sistemi unix/linux un utente può avere tre tipi di permessi su un file: lettura, scrittura ed esecuzione (e ovviamente una loro combinazione); indicando con 1 la lettura, 2 la scrittura e 4 l'esecuzione, i diritti dell'utente sul file possono essere sintetizzati da un numero che va da 0 (nessun permesso) a 7 (tutti i permessi), secondo un sistema "ottale". Finora abbiamo trattato di numeri interi, ma naturalmente spesso si ha a che fare con numeri reali, in virgola mobile; per questo tipo di numeri si utilizzano solitamente i dati di tipo Single o Double; essi sono memorizzati in modo molto diverso dai numeri interi, seguendo gli standard dettati dall'IEEE (Institute of Electrical and Electronics Engineers). Un numero in virgola mobile è rappresentato da tre gruppi di bit: un bit di segno (il più significativo, come al solito), un "esponente" che indica l'ordine di grandezza del numero e una "mantissa", ovvero un numero compreso tra 1 e 2; l'insieme della mantissa e dell'esponente forma il numero in formato decimale come lo rappresentiamo noi. Per il tipo di dati Single, l'esponente è rappresentato da 8 bit, che però NON formano un byte in quanto in realtà sono "a cavallo" di due byte (quello con il segno e quello con l'inizio della mantissa), mentre la mantissa è di 23 bit: in totale 4 byte; invece per il tipo di dati Double l'esponente è di 11 bit e la mantissa di 52 bit: in tutto 8 byte. Le operazioni in virgola mobile sono solitamente svolte dal coprocessore matematico, "specializzato" in quest'ambito. I numeri in virgola mobile permettono di gestire numeri molto grandi o molto piccoli, ma perdono in precisione (anche se il tipo Double, per definizione, è più preciso del tipo Single); questo significa che i decimali successivi a una certa posizione sono ininfluenti e non permettono di distinguere un numero dall'altro; ad esempio, per Visual Basic sono indistinguibili i numeri (il punto esclamativo è il carattere di dichiarazione del tipo single): a!=1.123456789E+20 b!=1.123456778E+20 anche se la loro differenza è di più di mille miliardi! Invece assegnando gli stessi valori a variabili di tipo double, i due numeri non sono indistinguibili. Quando ad una variabile si assegna, o direttamente o in seguito ad un'operazione, un valore superiore al massimo che può memorizzare, si ottiene un errore di "overflow"; analogamente può accadere, anche se molto più raramente, di ottenere un errore di "undeflow", quando il valore assegnato alla variabile va al di sotto del minimo consentito: ciò si verifica in particolare con i numeri in virgola mobile, quando la precisione richiesta è superiore a quella massima per il tipo di dati utilizzato. In realtà, per quanto mi consta, l'errore underflow non è previsto in Visual Basic, che in questo caso assegna alla variabile il valore 0 tout court; con altri linguaggi e altri compilatori invece può essere generato anche l'errore di underflow. Tra le operazioni matematiche utilizzabili in Visual Basic ci sono ovviamente quelle fondamentali più alcune altre; in particolare esiste un operatore di divisione intera ("\"), che esegue la divisione tra due numeri, ma anziché restituire un numero reale restituisce un numero intero: 5/3=1.666666 5\3=1 Come si può intuire, la divisione intera semplicemente tronca la parte decimale, senza approssimazioni. Inoltre Visual Basic è provvisto di alcune funzioni matematiche e trigonometriche, in particolare: Abs(x): restituisce il valore assoluto di x; • Sin(x), Cos(x): restituisce il seno o il coseno dell'angolo x, espresso in radianti; • Log(x): restituisce il logaritmo naturale (in base e) di x; • Exp(x): restituisce e elevato alla x (funzione esponenziale: è la funzione inversa • di log(x)); Round(x, i): restituisce x arrotondato alla i-esima cifra decimale; • Sgn(x): restituisce –1, 0, 1 a seconda che x sia negativo, 0, positivo; • Sqr(x): restituisce la radice quadrata di x. • La funzione Sgn può tornare utile ad esempio quando si ha a che fare con un ciclo in cui il limite superiore non è conosciuto a priori e può anche essere negativo: For x=0 to nLimite Step Sgn(nLimite) '… Next x Se nLimite è positivo, il ciclo viene eseguito alla solita maniera; se è negativo sarà eseguito al contrario, perché lo step è negativo; se è nullo, il ciclo eseguirà infinite iterazioni, perché il http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=2938&idArea=10 (3 of 4)12/09/2003 12.18.10 Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology contatore non è incrementato (vige la clausola step 0): in tal caso bisognerà prevedere un'altra condizione di uscita dal ciclo. Le funzioni trigonometriche vogliono l'argomento espresso in radianti, in modo cioè che l'angolo giro (360°) corrisponda a 2*pi greco; si può quindi implementare una semplice funzione di conversione, ad esempio per il seno: Private Function SinG(dAngolo as Double) as Double SinG=Sin(dAngolo*3.14159/180) End Function La funzione Log assume che la base sia il numero e (pari a circa 2,71828): per ottenere il logaritmo con una base diversa (ad esempio in base 10) basta semplicemente dividere per il logaritmo naturale della base, ovvero: log 10 (x)=log e (x)/log e (10) Con questa semplice formula si può implementare un'altra piccola funzione che accetti in ingresso il valore di cui calcolare il logaritmo e la base sul quale calcolarlo: Private Function Logaritmo (dNumero as Double, nBase as Integer) as Double Logaritmo=Log(dNumero)/Log(dBase) End Function Vai a pagina: [1] [2] [3] [4] [5] [6] [7] [8] [9] [10] [11] [12] [13] [14] [15] [16] [17] [18] Vota - Segnala ad un amico - Inserisci un commento - Aggiungi ai preferiti Autori / Pubblicità / Chi siamo / Copyright / Dicono di noi / Entra nello Staff / Mailing List / Contattaci Programmazione.it - Testata giornalistica registrata col N. 569 presso il Tribunale di Milano il 14/10/2002 - OSWay S.r.l. http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=2938&idArea=10 (4 of 4)12/09/2003 12.18.10 Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology Programmazione.it >> Visual Basic >> Autore: Giorgio Abraini Lezione 15 Guida dell'area: Carmine De Marco Continua il corso dedicato a Visual Basic: poste le premesse nel Corso di tredici lezioni che lo ha preceduto, ci rivolgiamo, con questa Parte II, ai lettori che hanno già posto le basi nella conoscenza di questo linguaggio. Giorgio Abraini Cerca Data: 04-07-2003 - Voto: Cerca! Vai alla ricerca avanzata Login - Votanti: 34 - Lettori: 18858 - Livello: Medio Oggi cominciamo un nuovo argomento: gli oggetti. Un oggetto è un insieme di codice e dati che è possibile utilizzare indipendentemente da altri oggetti poiché rappresenta un insieme a sé stante. Esempi tipici ed evidenti di oggetti sono i controlli che abitualmente inseriamo su un form: pulsanti, caselle di testo, checkbox e così via. Ma anche lo stesso form è un oggetto, così come il font di un testo, un database, un documento word o un grafico di excel. Fondamentalmente, un oggetto in Visual Basic è rappresentato da una classe che ne definisce le caratteristiche: in particolare, la classe di un oggetto definisce le sue proprietà, i suoi metodi e i suoi eventi. Per rendersi conto in modo semplice ed efficace di cosa ciò significhi basta dare un'occhiata al "visualizzatore oggetti" (o "object browser"), che potete aprire premendo F2 dall'IDE o tramite il menu "visualizza". Se date un'occhiata alle voci con l'icona del modulo di classe Hosting Telexa.net DnsHosting.it EuroLogon.com Dominiando.it FuturaHost.com HostingSolutions.it Consultingweb.it Olimont.com Login Partners ASPItalia.com Password vi accorgerete che essa è associata non solo ai normali controlli visibili sulla casella degli ZioBudda strumenti, ma anche all'oggetto ErrObject, all'oggetto StdFont, all'oggetto App, eccetera. Tutti FastUrl questi oggetti hanno un'interfaccia (un insieme di metodi, eventi, proprietà) definiti nelle NewBie Login rispettive classi, che quindi ne rappresentano il "modello" valido per tutte le istanze Dimenticata la password? dell'oggetto. Infatti, quando un programmatore manipola un oggetto tramite la sua interfaccia, OSWay Clicca qui TC Sistema in realtà non ha a che fare direttamente con la classe dell'oggetto, ma con una sua istanza, Non sei ancora iscritto? ovvero con una copia direttamente utilizzabile. Se mi è consentito un paragone filosofico, il Clicca qui rapporto che c'è tra una classe e le sue istanze è in qualche modo analogo a quello che intercorre tra le "idee" platoniche e le sue manifestazioni concrete sul nostro mondo. Ogni istanza di una classe è indipendente dalle altre, così che in uno stesso form è possibile inserire ad esempio 4 textbox senza che debba esserci alcuna reciproca connessione tra di essi: ognuna di queste istanze è gestibile in modo del tutto indipendente dalle altre, ma la loro interfaccia è comune perché è definita per tutte dalla medesima classe TextBox. L'indipendenza reciproca delle istanze, naturalmente, non impedisce che esse possano interagire tra di loro e con altri tipi di oggetti. La classe, oltre a contenere il codice per la gestione dell'interfaccia, contiene anche dati da esporre, di norma, tramite le proprietà; tali Alla scoperta di dati si dice che sono "incapsulati" nell'oggetto e ovviamente sono replicati per ognuna delle sue istanze. Per creare un oggetto, quindi, è sufficiente inserire in un progetto un modulo di Visual Basic & VB . Mailing List classe, definirne le proprietà, i metodi e gli eventi e scrivere il codice e i dati necessari per NET Visual Basic consentirne la corretta funzionalità: vediamo come fare queste dichiarazioni con una semplice classe di esempio. Creiamo una classe di nome "clsUomo" che rappresenta un essere umano: tra le proprietà attribuibili ad esso ci può essere ad esempio il nome, il peso, l'altezza, il sesso, eccetera. Per fare in modo che l'interfaccia della classe Uomo esponga la proprietà "Nome" occorre dichiarare questa proprietà nel modo seguente: Public Property Get Nome() as String Nome = sName End Property Public Property Let Nome(sNewName as String) http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=2984&idArea=10 (1 of 6)12/09/2003 12.18.41 Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology sName = sNewName End Property Videoproiettore NEC Occorre innanzitutto notare che le dichiarazioni sono due: una per leggere il valore della proprietà (Property Get) e una per modificare tale valore (Property Let); la Property Get funziona sostanzialmente come una funzione che restituisce il contenuto di una variabile, in questo caso sName; solitamente essa è dichiarata come variabile privata del modulo di classe: Olidata 17" Private sName as String Quando invece il programmatore accede alla proprietà Nome per modificarne il valore viene richiamata la procedura Property Let, a cui viene passato come argomento il nuovo nome da assegnare alla proprietà; tale valore è assegnato via codice alla variabile di modulo sName, in modo che una successiva chiamata della Property Get restituisca il nome appena modificato. Esiste anche un altro tipo di routine per modificare una proprietà: si tratta della Property Set, che va utilizzata qualora la proprietà faccia riferimento a un oggetto; questo accade perché Visual Basic richiede di utilizzare l'istruzione Set per assegnare un riferimento a un oggetto, mentre per i tipi di dati fondamentali non è richiesta alcuna istruzione particolare (l'istruzione Let era necessaria nelle vecchie versioni del basic ed è stata mantenuta per compatibilità). Per quale motivo è opportuno utilizzare una coppia di routine Property anziché dichiarare a livello di modulo una variabile pubblica Nome? Anche questo secondo metodo consentirebbe di leggere e scrivere a proprio piacimento il valore della variabile; ma il problema è proprio questo: usando una variabile pubblica non ci sarebbe alcun controllo sulla correttezza dell'uso della "proprietà" Nome. Uno potrebbe assegnare a questa variabile qualunque valore, anche palesemente inadatto a descrivere il nome di un essere umano; invece implementando una coppia di routine Property è possibile scrivere del codice atto ad evitare che a tale proprietà siano assegnati valori non adeguati, ad esempio nomi del tipo "123&g#" oppure nomi troppo lunghi o troppo corti. Inoltre, con una variabile pubblica non sarebbe possibile implementare una proprietà di sola lettura; cosa che risulta invece molto semplice con le routine property: basta infatti cancellare la routine Property Let (o Property Set)! Ad esempio la proprietà "Sesso" potrebbe essere una tipica proprietà di sola lettura (a meno di esigenze particolari): Public Property Get Sesso() as Boolean Sesso = True End Property (In questo caso bisogna solo decidere se il valore True corrisponde a maschio o femmina: eventualmente è possibile utilizzare un tipo di dati diverso dal booleano). Come le proprietà descrivono le caratteristiche di un oggetto, i metodi rappresentano le azioni che l'oggetto può compiere: un essere umano, ad esempio, può correre, mangiare, dormire, pensare, eccetera. Ciascuna di queste azioni può essere eseguita tramite un apposito metodo; ad esempio possiamo implementare un metodo "Scrivi" che consenta di scrivere qualcosa su un certo form: tale metodo non sarà altro che una procedura Sub pubblica, la quale accetterà come parametri in ingresso la frase da scrivere e il form su cui scrivere (eventualmente si potrebbero aggiungere parametri aggiuntivi come le coordinate o il font della frase da scrivere; la proprietà AutoRedraw del form deve essere impostata a True): Public Sub Scrivi (frmScrivi as Form, sFrase as String) frmScrivi.Print sFrase End Sub Se si desidera che il metodo restituisca un valore (ad esempio per controllare la corretta esecuzione del metodo), si può usare una funzione al posto di una subroutine. Infine, gli eventi sono quegli elementi dell'interfaccia che non sono richiamati da chi utilizza l'oggetto, ma sono generati direttamente dall'oggetto; quando si verifica qualcosa che si ritiene opportuno segnalare al client (ovvero al componente che utilizza l'oggetto), è l'oggetto stesso che genera l'evento corrispondente. Per un essere umano i tipici eventi potrebbero essere "Nascita", "Morte", "Matrimonio", eccetera. Per poter generare un evento in una classe deve essere innanzitutto presente la sua dichiarazione: Public Event Nascita(dtData as Date, bSesso as Boolean) La generazione vera e propria dell'evento avviene però con l'istruzione RaiseEvent; http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=2984&idArea=10 (2 of 6)12/09/2003 12.18.41 Visual Basic .NET Corso di programmazione Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology supponiamo ad esempio che l'interfaccia della classe clsUomo esponga il metodo "GeneraFiglio": in tale evento sarà generato l'evento Nascita: Public Sub GeneraFiglio(sNome as String) Dim fSesso as Single Dim bSesso as Boolean fSesso=Rnd If fSesso>0.5 then bSesso=True End If RaiseEvent Nascita(Date, bSesso) End Sub Il sesso del nascituro viene determinato casualmente con la funzione Rnd, dopodiché viene ufficializzata la nascita del figlio in data odierna: quando ciò accade nel client l'esecuzione passerà alla routine Sub Nascita che avrà per argomenti la data di nascita e il sesso del neonato. Ad esempio in questa routine si potrebbe creare una nuova istanza della classe Uomo con le caratteristiche del neonato. Per inserire una proprietà, un metodo o un evento, a una classe si può anche ricorrere alla funzione "Inserisci routine" del menu "Strumenti"; tutto quello che occorre fare è selezionare il tipo di routine da inserire: "Property" per le proprietà, "Event" per gli eventi, "Sub" o "Function" per i metodi. Finora abbiamo visto la costruzione dell'interfaccia tramite una classe: ora vediamo come utilizzare questa classe dal lato client. Prima di tutto bisogna dichiarare una o più variabili di tipo clsUomo: Dim uPrimoUomo as clsUomo Dim uSecondoUomo as clsUomo La "u" di prefisso sta a indicare che la variabile è di tipo "Uomo": si tratta di una convenzione ad hoc per distinguere queste variabili dalle altre. Poi bisogna impostare un riferimento alla classe Uomo; infatti, come dicevo prima, l'utilizzatore dell'oggetto Uomo non lavora direttamente sulla classe che lo definisce,ma sulle sue singole istanze: istanze che sono rappresentate dalle variabili di tipo Uomo e che diventano concretamente utilizzabili solo quando contengono un riferimento alla classe. Per fare ciò si utilizza l'istruzione Set: Set uPrimoUomo = New clsUomo Set uSecondoUomo = New clsUomo La parola chiave New serve a specificare che abbiamo bisogno di una nuova istanza della classe clsUomo; senza questa parola chiave l'istruzione Set non funzionerebbe, perché clsUomo non è direttamente referenziabile da una variabile. È invece possibile specificare New nella stessa dichiarazione delle variabili: Dim uPrimoUomo as New clsUomo Dim uSecondoUomo as New clsUomo Così facendo sarà lo stesso Visual Basic a impostare il riferimento a una nuova istanza della classe per ogni variabile in occasione del suo primo utilizzo nel codice; quando Visual Basic per la prima volta incontrerà una istruzione che invoca una proprietà o un metodo dell'oggetto, ad esempio: uSecondoUomo.Nome = "Piergiovanni" provvederà a creare una nuova istanza della classe Uomo, ad assegnare alla variabile uSecondoUomo un riferimento a tale istanza e a modificare il valore della proprietà Nome di questa istanza. La successiva istruzione che coinvolge la variabile uSecondoUomo farà riferimento all'istanza già creata e assegnata alla variabile, finché non sarà implicitamente o esplicitamente distrutta. In questo modo, però, non si ha un pieno controllo sul momento in cui l'istanza della classe viene creata, proprio perché questo compito è lasciato a Visual Basic; invece spesso è importante che sia il programmatore a decidere quando l'istanza deve essere creata utilizzando l'apposita istruzione Set, onde evitare ambiguità nel codice. Allo stesso modo, è importante che il programmatore provveda a distruggere esplicitamente il riferimento all'istanza della classe quando questa istanza non è più necessaria; a questo scopo si usa ancora l'istruzione Set: http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=2984&idArea=10 (3 of 6)12/09/2003 12.18.41 Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology Set uPrimoUomo = Nothing La parola chiave Nothing specifica a Visual Basic che l'istanza della classe a cui faceva riferimento la variabile uPrimoUomo deve essere distrutta: in questo modo la quantità di memoria occupata da quell'istanza (ricordo che ogni istanza rappresenta una copia della classe) può essere liberata; la distruzione del riferimento all'istanza è quindi una buona abitudine utile soprattutto nel caso in cui si abbia a che fare con classi complesse e scarse quantità di risorse sul proprio pc. La parola chiave Nothing può essere utilizzata anche per testare se una variabile contiene già un riferimento ad un'istanza della classe oppure no: If uPrimoUomo is Nothing Then Set uPrimoUomo = New clsUomo End If In questo caso si usa l'operatore "Is" e non "=" perché la condizione di uguaglianza non avrebbe significato in questo contesto, dato che Nothing non è una costante con un valore particolare che è possibile confrontare direttamente col contenuto di una variabile. Invece l'operatore Is con la parola chiave Nothing verifica se la variabile uPrimoUomo fa riferimento a un oggetto valido ed esistente oppure no. Una volta creata una nuova istanza della classe ed assegnato un suo riferimento alla variabile considerata, è possibile utilizzare le proprietà e i metodi esposti dall'interfaccia dell'oggetto. Per poter usufruire anche degli eventi dell'oggetto occorre che la variabile che contiene il riferimento all'istanza sia stata dichiarata con la parola chiave WithEvents: Dim WithEvents uPrimoUomo as clsUomo Se la classe Uomo espone degli eventi, questi saranno visibili nella finestra del codice selezionando "uPrimoUomo" dalla casella degli oggetti in alto a sinistra e uno degli eventi esposti dalla casella delle procedure in alto a destra: In questa routine il programmatore può gestire l'evento, esattamente come si farebbe con l'evento Load del Form o con l'evento Click di un pulsante. I metodi dell'oggetto vengono richiamati esattamente come si farebbe con altre funzioni o routine, utilizzando la sintassi: nomeoggetto.metodo parametri dove "nomeoggetto" indica il nome della variabile che contiene il riferimento a un'istanza dell'oggetto, ad esempio: uPrimoUomo.Scrivi Me, "Ciao" Identica sintassi vale per le proprietà, come si è visto negli esempi precedenti; l'unica particolarità è che quando si assegna un nuovo valore alla proprietà, questo viene passato come parametro alla routine Property Let (o Set), anche se ciò non è immediatamente http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=2984&idArea=10 (4 of 6)12/09/2003 12.18.41 Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology visibile al programmatore che utilizza l'oggetto. Ovviamente, come per tutte le procedure, è possibile prevedere specifici argomenti: ad esempio, per la proprietà Nome potrebbe essere utile specificare se si vuole assegnare il primo o il secondo nome, oppure se si vuole assegnare solo il nome di battesimo o anche il cognome, eccetera. In tal caso la routine Property Let avrà sempre un argomento in più rispetto alla corrispondente Property Get: questo argomento in più è proprio il nuovo valore da assegnare alla proprietà. Ad esempio: Public Property Get Nome (bNomeCompleto as Boolean) as String If bNomeCompleto Then Nome = sNome & " " & sCognome Else Nome = sNome End If End Property Public Property Let Nome (bNomeCompleto as Boolean, sNewName as String) Dim nSpace as Integer If bNomeCompleto Then nSpace = InStr(1, sNewName, " ") sNome = Left$(sNewName, nSpace – 1) sCognome = mid$(sNewName, nSpace+1) Else sNome = sNewName End If End Property La lettura e scrittura di questa proprietà può avvenire ad esempio nel modo seguente: uPrimoUomo.Nome(True) = "Paperino Paolino" sNome = uPrimoUomo.Nome(False) 'sNome="Paperino" Nella prima istruzione la stringa "Paperino Paolino" diventerà il valore del parametro sNewName della routine Property Let. E' importante che i tipi di dati coinvolti siano congruenti: ovvero, se la proprietà è di tipo stringa (Property Get … as String), l'ultimo parametro della routine Property Let deve essere anch'esso di tipo stringa (Property Let … (sNewName as String)), altrimenti si ottiene un "Type Mismatch". L'IDE di Visual Basic consente inoltre di specificare quale, tra le proprietà o gli eventi di una classe, deve essere la proprietà o l'evento predefinito: per fare ciò occorre (previa attivazione della finestra del codice del modulo di classe) selezionare la voce "Attributi routine" dal menu "Strumenti"; nella finestra di dialogo è possibile scegliere una delle proprietà, metodi o eventi disponibili nell'interfaccia della classe e, tramite le "opzioni" della finestra di dialogo, attivare o disattivare la casella di controllo "predefinita nell'interfaccia utente". Quando una proprietà è predefinita è possibile evitare di scriverne il nome nel codice, ad esempio l'istruzione: lErrNumber = Err.Number è equivalente a: lErrNumber = Err perché la proprietà Number è quella predefinita per l'oggetto Err. Ciò può risultare a volte comodo per il programmatore, ma in generale io sconsiglierei la seconda sintassi, perché non rende immediatamente chiaro che si sta utilizzando una proprietà, né quale proprietà si sta utilizzando; non tutti infatti possono sapere che la proprietà predefinita dell'oggetto Err è Number. La prima sintassi invece è esplicita e più facilmente leggibile; inoltre è anche più veloce perché evita a Visual Basic di capire da solo quale proprietà deve richiamare. Un evento predefinito, ovviamente, non è un evento che si verifica "per default" quando ricorre chissà quale condizione: l'evento predefinito di un oggetto è semplicemente quello che appare nella finestra del codice quando si seleziona l'oggetto dalla casella in alto a sinistra o quando si fa doppio click su un controllo. Ad esempio, l'evento Click è quello predefinito per il pulsante di comando, l'evento Load è quello predefinito per il form, l'evento Change è quello predefinito per la casella di testo. La casella di controllo "predefinita nell'interfaccia utente" non è attiva per i metodi, per ovvi motivi. La stessa finestra di dialogo permette di dare una descrizione ad ogni elemento dell'interfaccia: tale descrizione sarà mostrata nel visualizzatore oggetti e, per le proprietà, anche nella parte inferiore della finestra delle http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=2984&idArea=10 (5 of 6)12/09/2003 12.18.41 Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology proprietà; inoltre è possibile nascondere il membro al visualizzatore oggetti, scegliere se mostrare o nascondere una proprietà nella finestra delle proprietà e in quale categoria, e altre opzioni. La medesima finestra di dialogo è visualizzabile anche tramite il visualizzatore oggetti, selezionando un membro dell'interfaccia e scegliendo "proprietà" dal menù che compare premendo il tasto destro del mouse. Vai a pagina: [1] [2] [3] [4] [5] [6] [7] [8] [9] [10] [11] [12] [13] [14] [15] [16] [17] [18] Vota - Segnala ad un amico - Inserisci un commento - Aggiungi ai preferiti Autori / Pubblicità / Chi siamo / Copyright / Dicono di noi / Entra nello Staff / Mailing List / Contattaci Programmazione.it - Testata giornalistica registrata col N. 569 presso il Tribunale di Milano il 14/10/2002 - OSWay S.r.l. http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=2984&idArea=10 (6 of 6)12/09/2003 12.18.41 Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology Programmazione.it >> Visual Basic >> Autore: Giorgio Abraini Lezione 16 Guida dell'area: Carmine De Marco Continua il corso dedicato a Visual Basic: poste le premesse nel Corso di tredici lezioni che lo ha preceduto, ci rivolgiamo, con questa Parte II, ai lettori che hanno già posto le basi nella conoscenza di questo linguaggio. Giorgio Abraini Cerca Data: 04-07-2003 - Voto: Cerca! Vai alla ricerca avanzata Login Login Password Login Dimenticata la password? Clicca qui Non sei ancora iscritto? Clicca qui - Votanti: 34 - Lettori: 18858 - Livello: Medio Per mettere in pratica qualcuna delle nozioni viste nella lezione precedente torniamo a un vecchio progetto: il campo minato. Tempo fa mi è stato fatto notare un errore (di cui probabilmente si saranno accorti in molti, ma che solo un lettore si è degnato di segnalarmi): l'errore consiste nel fatto che quando si scopre una mina, in effetti la partita non termina, ma può essere proseguita dal giocatore, benché il programma visualizzi la posizione delle altre mine e interrompa il timer. In realtà di errori ce ne sono anche altri: ad es. la partita non si interrompe neppure quando il giocatore vince e per di più il timer continua a scorrere. Per correggere questi bug occorre intervenire sull'evento Click dei pulsanti "mina", che controlla appunto se una mina sta per esplodere oppure no; questa è la routine originaria: Private Sub Mina_Click(Index As Integer) Dim x As Integer, y As Integer 'coordinate del pulsante premuto Dim x1 As Integer, y1 As Integer 'coordinate dei pulsanti circostanti quello premuto If Mina(Index).Tag > 0 Then 'nessuna mina esplosa, almeno una mina circostante If Len(Mina(Index).Caption) = 0 Then ContaMine = ContaMine + 1 End If Hosting Telexa.net DnsHosting.it EuroLogon.com Dominiando.it FuturaHost.com HostingSolutions.it Consultingweb.it Olimont.com Partners ASPItalia.com ZioBudda FastUrl NewBie OSWay TC Sistema Mina(Index).Caption = Mina(Index).Tag ElseIf Mina(Index).Tag = -1 Then 'mina esplosa Mina(Index).Caption = "M" For x = 0 To 2 Mina(PosMine(x)).Caption = "M" Next x Timer1.Enabled = False Else 'mina(index).tag=0 (nessuna mina esplosa, nessuna mina circostante) Mailing List Visual Basic x = Int(Index / 4) 'riga in cui si trova il pulsante premuto y = Index Mod 4 'colonna in cui si trova il pulsante premuto For x1 = IIf(x = 0, 0, x - 1) To IIf(x = 3, 3, x + 1) For y1 = IIf(y = 0, 0, y - 1) To IIf(y = 3, 3, y + 1) If Len(Mina(4 * x1 + y1).Caption) = 0 Then ContaMine = ContaMine + 1 End If Mina(4 * x1 + y1).Caption = Mina(4 * x1 + y1).Tag http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=3196&idArea=10 (1 of 6)12/09/2003 12.19.03 Alla scoperta di Visual Basic & VB . NET Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology Next y1 Next x1 End If Olidata 17" If ContaMine = MaxContaMine Then MsgBox "HAI VINTO!" End If End Sub Per fare in modo che il giocatore non possa ulteriormente continuare a premere i pulsanti Philips Free Speech dopo aver vinto, o perso, occorre in qualche modo "inibire" l'evento click, in modo che le precedenti istruzioni non siano eseguite: il modo più semplice per fare ciò è adottare un flag del tipo bEseguiClick che valga true se la partita è ancora in corso o false se la partita è terminata. In realtà una variabile del genere l'abbiamo già utilizzata, anche se non è un booleano: si tratta della variabile ContaMine, che quando raggiunge il massimo segnala la vittoria del giocatore. Nessuno ci impedisce di assegnarle il medesimo valore anche quando il giocatore perde e condizionare l'esecuzione della routine al fatto che tale variabile sia minore o uguale al valore massimo raggiungibile: Private Sub Mina_Click(Index As Integer) Dim x As Integer, y As Integer 'coordinate del pulsante premuto Dim x1 As Integer, y1 As Integer 'coordinate dei pulsanti circostanti quello premuto If ContaMine < MaxContaMine Then If Mina(Index).Tag > 0 Then 'nessuna mina esplosa, almeno una mina circostante If Len(Mina(Index).Caption) = 0 Then ContaMine = ContaMine + 1 End If Mina(Index).Caption = Mina(Index).Tag ElseIf Mina(Index).Tag = -1 Then 'mina esplosa Mina(Index).Caption = "M" For x = 0 To 2 Mina(PosMine(x)).Caption = "M" Next x Timer1.Enabled = False ContaMine = MaxContaMine Exit Sub Else 'mina(index).tag=0 (nessuna mina esplosa, nessuna mina circostante) x = Int(Index / 4) 'riga in cui si trova il pulsante premuto y = Index Mod 4 'colonna in cui si trova il pulsante premuto For x1 = IIf(x = 0, 0, x - 1) To IIf(x = 3, 3, x + 1) For y1 = IIf(y = 0, 0, y - 1) To IIf(y = 3, 3, y + 1) If Len(Mina(4 * x1 + y1).Caption) = 0 Then ContaMine = ContaMine + 1 End If Mina(4 * x1 + y1).Caption = Mina(4 * x1 + y1).Tag Next y1 Next x1 End If If ContaMine = MaxContaMine Then MsgBox "HAI VINTO!" Timer1.Enabled = False End If http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=3196&idArea=10 (2 of 6)12/09/2003 12.19.03 Visual Basic .NET Corso di programmazione Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology End If End Sub Quando il giocatore scopre una mina, oltre ad arrestare il timer il programma provvede ad assegnare: ContaMine = MaxContaMine dopodiché termina forzatamente la routine per evitare la comparsa del messaggio "hai vinto!" (anche se il giocatore ha perso…); una volta che ContaMine ha il suo massimo valore concesso, qualunque ulteriore pressione delle mine non sortisce effetti, perché la condizione iniziale risulta falsa e la routine termina subito. In realtà il vero campo minato si comporta in modo leggermente diverso, impedendo la pressione stessa dei pulsanti: ciò può essere facilmente ottenuto disabilitando tutti i pulsanti "mina", ovvero impostando la proprietà Enabled su False per tutti gli elementi della matrice di CommandButton "Mina". Se invece il contatore ContaMine ha un valore minore di MaxContaMine, significa che la partita è ancora in corso, pertanto la routine esegue tutti i controlli del caso ed eventualmente mostra il messaggio di vittoria; anche in tal caso il timer viene interrotto. Ciò non è ancora sufficiente, perché se una nuova partita viene cominciata subito dopo, l'etichetta lblTempo riprende da dove si era interrotta anziché ricominciare daccapo; il problema si risolve semplicemente inserendo l'istruzione: lblTempo.Caption = "" alla fine della routine mnuNew_Click, prima dell'abilitazione del timer, e quest'altra istruzione all'inizio dell'evento Timer1_Timer: If ContaMine = 0 Then i = 0 Poiché la variabile ContaMine viene inizializzata a zero ad ogni nuova partita, il timer controllando il valore della variabile riesce a capire se deve continuare a contare da dove era arrivato (ricordiamo che la variabile "i" usata dal timer è di tipo static) o se deve ricominciare da zero. L'unico inconveniente è che finché il giocatore non comincia effettivamente a giocare (cioè non prova a premere qualche "mina") la variabile ContaMine resterà sempre a zero e quindi il timer continuerà a inizializzare la variabile i e l'etichetta lblTempo continuerà a mostrare il valore "1" anche se la partita è cominciata da un bel pezzo. A questo punto si potrebbero escogitare vari trucchi, ma la soluzione più elegante è usare una variabile a livello di modulo anziché una variabile statica ma locale rispetto all'evento timer di Timer1: Dim ContaSecondi As Long 'numero di secondi trascorsi dall'inizio della partita 'E modificare di conseguenza la routine del timer: Private Sub Timer1_Timer() ContaSecondi = ContaSecondi + 1 lblTempo.Caption = CStr(ContaSecondi) End Sub Ovviamente la variabile ContaSecondi dovrà essere inizializzata a zero tutte le volte che comincia una nuova partita. Questo per quanto riguarda la correzione dei bug. Già che ci siamo vediamo di migliorare il gioco implementando la visualizzazione di una bandierina sui pulsanti sui quali il giocatore clicca col tasto destro del mouse. Per fare ciò occorre innanzitutto impostare a 1 la proprietà Style dei pulsanti "mina": corrisponde allo stile grafico, che consente appunto di visualizzare icone sui pulsanti; la modalità di default è quella standard (Style=0), senza icone. Purtroppo la proprietà è di sola lettura in fase di esecuzione, per cui è necessario modificare manualmente la proprietà di tutte le mine in ambiente di progettazione: si può fare in un colpo solo selezionando tutte le mine insieme (come si fa con un gruppo di file in gestione risorse) e cambiando il valore della proprietà. A questo punto dobbiamo intercettare l'evento "click col tasto destro" per mostrare o nascondere l'icona della bandiera. L'evento "click", come sapete, è associato per default al tasto sinistro del mouse e l'oggetto CommandButton non supporta un evento "RightClick" generato dalla pressione del tasto destro; esso supporta però l'evento "MouseDown", che viene generato ogniqualvolta l'utente preme un pulsante del mouse (non importa quale) sull'oggetto: è questo evento che dobbiamo intercettare. Questa è la dichiarazione dell'evento: http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=3196&idArea=10 (3 of 6)12/09/2003 12.19.03 Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology Private Sub Mina_MouseDown(Index As Integer, Button As Integer, Shift As Integer, X As Single, Y As Single) End Sub Il primo parametro, come per l'evento Click, indica su quale "mina" è stato premuto un tasto del mouse; il secondo invece specifica quale dei tasti è stato premuto: perciò è su questo parametro che dovremo fare gli opportuni controlli; il terzo parametro specifica quali dei tasti control, alt o shift sono premuti mentre viene generato l'evento: è molto utile per riconoscere particolari sequenze (ad es. ctrl+shift+tasto destro); gli ultimi due parametri indicano le coordinate del puntatore del mouse nel momento in cui viene generato l'evento e per ora non ci interessano. Come si è detto, il nostro compito è individuare la pressione del tasto destro del mouse per visualizzare la bandiera sulla mina corrispondente; la chiave è in una semplice If: With Mina(Index) If Button = vbRightButton Then 'click col tasto destro If .Picture.Handle = 0 Then 'nessuna bandiera sul pulsante .Picture = LoadPicture("BandieraCampoMinato.ico") Else 'il pulsante ha già la bandiera .Picture = LoadPicture() End If End If End With Se il tasto del mouse premuto è il destro, il parametro Button avrà il valore 2, che è il valore della costante vbRightButton (fa parte del gruppo MouseButtonConstants, insieme a vbLeftButton e vbMiddleButton): in tal caso, se il pulsante non ha alcuna bandiera essa viene visualizzata attraverso la proprietà Picture, altrimenti significa che il giocatore ha premuto il tasto destro su una mina che aveva già la bandiera: perciò essa sarà tolta. L'impostazione della proprietà Picture avviene tramite la funzione LoadPicture: dei vari parametri che accetta, qui è stato usato solo il primo, ovvero il nome del file. Come potete appurare controllando sul visualizzatore oggetti, la funzione restituisce un riferimento a un'istanza della classe IPictureDisp, che dispone di una proprietà Handle: tale proprietà assume valore zero se non è associata ad alcuna immagine, altrimenti assume il valore dell'handle dell'icona; l'handle è un numero a 32 bit che fa riferimento univocamente all'immagine caricata in memoria dalla funzione LoadPicture. Per eliminare un'immagine associata al pulsante, basta usare ancora la funzione LoadPicture senza alcun parametro: infatti il nome del file immagine è facoltativo e, se assente, indica di rimuovere l'immagine correntemente associata al pulsante. Intercettato il click col tasto destro occorre poi fare in modo che facendo click col tasto sinistro non accada nulla se sulla mina premuta è posta una bandiera: si tratta di fare una piccola estensione alla condizione che abbiamo posto all'inizio dell'evento Mina_Click: If (ContaMine < MaxContaMine) And (Mina(Index).Picture.Handle = 0) Then L'istruzione If controlla non solo che il gioco sia ancora in corso confrontando il valore di ContaMine con MaxContaMine, ma anche che la mina che il giocatore ha premuto non sia una di quelle "bloccate" con la bandiera, altrimenti l'evento click viene sostanzialmente ignorato. A differenza del vero campo minato, tuttavia, i pulsanti appaiono effettivamente "premuti" quando si fa click, anche se non succede nulla: non è come se i pulsanti "Mina" fossero disabilitati. In effetti si potrebbe impostare Enabled=False quando il giocatore fa click col tasto destro del mouse, approfittando anche del fatto che ai pulsanti disabilitati è possibile associare un'icona tramite la proprietà DisabledPicture: ogniqualvolta un pulsante è disabilitato Visual Basic provvede a mostrare l'immagine associata alla proprietà, senza bisogno di usare la funzione LoadPicture. Il problema è che poi una volta disabilitato il pulsante non è più possibile intercettare l'evento mousedown per eventualmente reimpostare Enabled=True; non è un problema insormontabile, ma sembra più conveniente la strada illustrata sopra. È opportuno invece disabilitare le mine all'avvio dell'applicazione, abilitandole solo quando il giocatore sceglie di iniziare una nuova partita: Private Sub Form_Load() Dim lContatore As Long http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=3196&idArea=10 (4 of 6)12/09/2003 12.19.03 Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology MaxContaMine = 13 For lContatore = Mina.LBound To Mina.UBound Mina(lContatore).Enabled = False Next lContatore End Sub Mina.LBound e Mina.UBound equivalgono rispettivamente a Lbound(Mina) e Ubound(Mina), ovvero 0 e 15. Per lo stesso motivo, come si è detto più sopra, risulta conveniente disabilitare i pulsanti quando il giocatore termina (vincendo o perdendo) la partita, anziché utilizzare la variabile ContaMine per inibire il click sulle mine: dipende anche dai gusti del programmatore scegliere una delle tante strade disponibili. Resta ancora una cosa da fare: eliminare tutte le bandiere eventualmente esistenti quando si comincia una nuova partita; l'ultima parte della routine mnuNew_Click diventerà quindi: For i = 0 To 15 With Mina(i) .Caption = "" .Enabled = True .Picture = LoadPicture() End With Next i ContaMine = 0 lblTempo.Caption = "" ContaSecondi = 0 Timer1.Enabled = True Infine, una caratteristica prevista ma non ancora implementata riguardava l'etichetta lblMine, che nel campo minato dovrebbe indicare quante mine restano ancora da scoprire: ora che abbiamo capito come intercettare il click col tasto destro possiamo anche aggiornare questa etichetta. Si tratta semplicemente di sottrarre, dal numero complessivo di mine (3 nel nostro esempio), il numero di pulsanti su cui sventola la bandiera; il luogo più adatto in cui effettuare questo calcolo è l'evento mousedown, dato che è lì che si decide se issare o ammainare la bandiera. Intanto dichiariamo un nuovo contatore per le bandiere a livello di modulo nel form: Dim ContaBandiere As Long 'numero di bandiere issate Poi incrementiamo o decrementiamo il contatore ogni volta che una bandiera viene aggiunta o tolta e aggiorniamo l'etichetta: Private Sub Mina_MouseDown(Index As Integer, Button As Integer, Shift As Integer, X As Single, Y As Single) With Mina(Index) If Button = vbRightButton Then 'click col tasto destro If .Picture.Handle = 0 Then 'nessuna bandiera sul pulsante .Picture = LoadPicture("c:\giorgio\word\corsovb\BandieraCampoMinato. ico") ContaBandiere = ContaBandiere + 1 Else 'il pulsante ha già la bandiera .Picture = LoadPicture() ContaBandiere = ContaBandiere - 1 End If End If End With lblMine.Caption = CStr(3 - ContaBandiere) End Sub Infine, inizializziamo il contatore ad ogni nuova partita: Private Sub mnuNew_Click() http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=3196&idArea=10 (5 of 6)12/09/2003 12.19.03 Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology […] ContaMine = 0 lblTempo.Caption = "" lblMine.Caption = "3" ContaSecondi = 0 ContaBandiere = 0 Timer1.Enabled = True End Sub In teoria dovremmo usare una costante per indicare il numero di mine, ma per ora non formalizziamoci troppo. Ci sarebbe anche un piccolo bug: se il giocatore mette più bandiere di quante sono le mine, l'etichetta mostra naturalmente un numero negativo; cosa che peraltro accade anche col vero campo minato. Se il programmatore lo ritiene opportuno, può imporre dei controlli per evitare che ciò accada, ma a me sembra tutto sommato più conveniente lasciarlo così: l'etichetta ha solo una funzione indicatrice e se il giocatore ha voglia di mettere bandiere in eccesso, che lo faccia pure. Ora il campo minato sembra funzionare a dovere, ma molte cose possono essere ancora migliorate, come vedremo. Buon divertimento. Clicca qui per scaricare il sorgente di esempio della lezione. Vai a pagina: [1] [2] [3] [4] [5] [6] [7] [8] [9] [10] [11] [12] [13] [14] [15] [16] [17] [18] Vota - Segnala ad un amico - Inserisci un commento - Aggiungi ai preferiti Autori / Pubblicità / Chi siamo / Copyright / Dicono di noi / Entra nello Staff / Mailing List / Contattaci Programmazione.it - Testata giornalistica registrata col N. 569 presso il Tribunale di Milano il 14/10/2002 - OSWay S.r.l. http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=3196&idArea=10 (6 of 6)12/09/2003 12.19.03 Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology Programmazione.it >> Visual Basic >> Autore: Giorgio Abraini Lezione 17 Guida dell'area: Carmine De Marco Continua il corso dedicato a Visual Basic: poste le premesse nel Corso di tredici lezioni che lo ha preceduto, ci rivolgiamo, con questa Parte II, ai lettori che hanno già posto le basi nella conoscenza di questo linguaggio. Giorgio Abraini Hosting Telexa.net Data: 04-07-2003 - Voto: - Votanti: 34 - Lettori: 18858 - Livello: Medio DnsHosting.it Nella lezione precedente abbiamo visto come correggere alcuni bug presenti nella prima EuroLogon.com Cerca! versione del nostro "Campo Minato": ora vediamo come migliorare ulteriormente Dominiando.it Vai alla ricerca l'applicazione costruendo un controllo personalizzato che abbia la funzione di "mine". Visual FuturaHost.com Basic infatti dà la possibilità al programmatore di creare un controllo (come potrebbe essere avanzata HostingSolutions.it ad esempio il textbox o la label) che abbia caratteristiche definite dallo stesso programmatore Consultingweb.it in modo da poterlo adattare alle sue esigenze; tali controlli sono denominati "controlli Olimont.com ActiveX" perché sfruttano la tecnologia ActiveX creata da Microsoft per estendere la precedente tecnologia OLE; oltre ai controlli, esistono anche i server ActiveX e i documenti ActiveX. Questa tecnologia permette una maggiore integrazione con Internet ed è sfruttabile da tutti i linguaggi di programmazione che la supportano, così che un controllo ActiveX creato Login con Visual Basic può essere utilizzato ad esempio anche tramite Visual C++ o il Borland Delphi. Quando si crea un controllo ActiveX in effetti si definisce la classe del controllo, Login classe che sarà poi istanziata una o più volte da applicazioni client che lo conterranno; la Partners classe è definita in un file *.ctl, che viene compilato in un file *.ocx. Una volta compilato, lo ASPItalia.com Password sviluppatore che lo utilizza può collocarlo su un form come qualsiasi altro controllo, creando ZioBudda così un' istanza di progettazione ; essa può essere programmata tramite l'interfaccia esposta dal controllo: ad esempio il programmatore può inserire codice negli eventi (se ce ne FastUrl NewBie Login sono) generati dal controllo e può usarne metodi e proprietà. Quando invece l'applicazione Dimenticata la password? client viene eseguita, viene generata un' istanza di esecuzione , che esegue il codice OSWay Clicca qui incapsulato in esso e interagisce col suo contenitore (tipicamente un form) e con gli altri TC Sistema Non sei ancora iscritto? controlli eventualmente presenti. Clicca qui Per creare un controllo ActiveX occorre selezionare "Controllo ActiveX" dalla finestra di apertura di un nuovo progetto: Visual Basic creerà una finestra di progettazione del tutto analoga a quella di un form; essa rappresenta l'oggetto UserControl, che è la base su cui viene costruito ogni controllo personalizzato. All'interno dello UserControl, come in un form, è possibile collocare i controlli costitutivi del componente ActiveX; ogni istanza del componente, pertanto, conterrà un'istanza dell'oggetto UserControl e dei vari controlli disposti al suo interno, così come quando al caricamento di un form durante l'esecuzione di un'applicazione vengono generate istanze di tutti i controlli presenti nel form. L'oggetto UserControl fornisce l'interfaccia per far interagire il controllo ActiveX con i suoi controlli costitutivi eventualmente in risposta ad azioni dell'utente: ad esempio fornisce gli eventi Alla scoperta di generati dal mouse o dalla tastiera, gli eventi di inizializzazione e terminazione del controllo, Visual Basic & VB . eccetera. L'interazione con il contenitore del controllo è però supportata dall'oggetto Mailing List NET Extender , che fornisce alcune proprietà di estensione, cioè le caratteristiche dell'interfaccia Visual Basic del componente ActiveX controllate dal suo contenitore. Ad esempio un controllo ActiveX non può sapere a priori quale sarà il contenitore in cui sarà collocato, per cui una proprietà come Parent, che appunto identifica il contenitore del controllo, non può essere gestita dal controllo stesso, ma deve essere gestita dal suo contenitore: questo avviene tramite l'oggetto Extender, accessibile tramite l'apposita proprietà dell'oggetto UserControl. Lo stesso dicasi per proprietà come Left o Top, che indicano la posizione del controllo all'interno del contenitore: è intuibile che dev'essere il contenitore a gestirle e anche questo avviene tramite l'oggetto Extender. L'utilizzatore del controllo non si accorge della differenza, perché per lui tutte queste proprietà sono fornite dal controllo ActiveX; invece lo sviluppatore del controllo deve fare un Cerca http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=3461&idArea=10 (1 of 5)12/09/2003 12.20.31 Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology Olidata 17" Sveglia Orolà po' più attenzione. Infatti, secondo le specifiche ActiveX definite da Microsoft, ogni oggetto Extender dovrebbe fornire almeno le proprietà Cancel, Default, Name, Parent e Visible, ma può darsi che un determinato contenitore non gestisca queste proprietà o altre non standard, come ad esempio Index o Left o Enabled. In tal caso, se si tenta di accedere a una proprietà di estensione non supportata dal contenitore, si verificherà un errore (più precisamente l'errore 438: "L'oggetto non supporta la proprietà o il metodo"); pertanto è opportuno che lo sviluppatore del controllo usi codice di intercettazione degli errori quando tenta di accedere a proprietà di estensione. Inoltre, proprio perché l'oggetto Extender dipende dal contenitore, esso diventa disponibile solo quando il controllo è stato effettivamente collocato nel contenitore, ovvero quando è stata creata un'istanza del controllo; in altre parole, l'oggetto Extender non è disponibile nell'evento Initialize dell'oggetto UserControl. Naturalmente Visual Basic fornisce per ogni oggetto Extender non solo le proprietà standard indicate sopra, ma anche altre (ad esempio Tag, TabStop, TooltipText) insieme ad alcuni metodi ed eventi (ad esempio il metodo SetFocus o l'evento GetFocus). Altre importanti proprietà per una corretta interazione del controllo con il contenitore sono fornite dall'oggetto AmbientProperties, accessibile tramite la proprietà Ambient dell'oggetto UserControl: queste proprietà di ambiente definiscono alcune caratteristiche dell'ambiente in cui si trova il controllo ActiveX, ad esempio le proprietà BackColor e ForeColor suggeriscono colori di sfondo e di primo piano per fare in modo che il controllo ActiveX si presenti in modo uniforme con il suo contenitore. In particolare, occorre prestare attenzione alla proprietà DisplayName, che restituisce il nome dell'istanza del controllo (differisce dalla proprietà UserControl.Name perché quest'ultima definisce il nome del controllo e non della sua particolare istanza), e alla proprietà UserMode, che indica se ci si trova in fase di esecuzione (UserMode=True) o di progettazione (UserMode=False). Se ci si trova in fase di progettazione, significa che l'istanza non è in modalità "utente" (per utente si intende qui l'utilizzatore finale del controllo, ovvero chi usa l'applicazione) e quindi la proprietà UserMode è False. Tale proprietà risulta molto utile quando certe porzioni di codice vanno eseguite solo in fase di esecuzione: infatti, anche se a prima vista può sembrare strano, il codice di un controllo ActiveX può essere eseguito anche in fase di progettazione. Alcuni esempi chiariranno le nozioni fin qui esposte. Dato che il controllo ActiveX che stiamo per costruire sarà da utilizzare nel campo minato, apriamo il progetto relativo al gioco e aggiungiamo un nuovo progetto scegliendo "Controllo ActiveX": Visual Basic creerà un "gruppo" di progetti visibile nella finestra "gestione progetti", in cui l'originario Campo Minato apparirà in grassetto, perché rappresenta il progetto di avvio (ovvero quello che viene avviato quando si preme F5); è possibile impostare un progetto come progetto di avvio cliccando col tasto destro del mouse sulla voce del progetto e selezionando l'apposita voce dal menu di contesto. Il progetto relativo al controllo ActiveX è identificato (oltre che dall'icona) da un oggetto UserControl a cui corrisponde un file *.ctl; possiamo dare "Mina" come nome dell'oggetto, visto che il controllo serve appunto a creare una mina personalizzata: questo sarà il nome della classe (come "TextBox"), poi ogni istanza dell'oggetto avrà il suo nome particolare, ad esempio Mina1, Mina2 (come TextBox1, TextBox2), eccetera. Poiché la mina è costituita essenzialmente da un pulsante, all'interno della finestra di progettazione dello UserControl inseriamo, come se si trattasse di un form, un CommandButton; questo pulsante, che rappresenta un controllo (in questo caso IL controllo) costitutivo del controllo ActiveX, dovrà avere un nome appropriato, ad esempio "cmdMina". Aprendo l'editor del codice relativo alla classe Mina.ctl vi accorgerete che sono elencati due oggetti: cmdMina e UserControl, ciascuno con i suoi eventi. Nella casella degli strumenti, inoltre, è stata aggiunta automaticamente un'icona che rappresenta il nostro controllo ActiveX; proviamo ad inserire il nostro controllo Mina all'interno della finestra del Campo Minato come faremmo con un qualunque altro controllo (se l'icona dell'ActiveX risulta disabilitata è perché la finestra di progettazione dello UserControl è ancora aperta: chiudetela). Ora, quasi certamente non vi sarete preoccupati della posizione del pulsante cmdMina all'interno dello UserControl, cosicché disegnando il controllo Mina all'interno del form del Campo Minato avete ottenuto un risultato diciamo insoddisfacente; poco importa, basta ridimensionare il pulsante sfruttando l'evento Resize. Quando il controllo Mina è stato inserito nel form è stata creata un'istanza di progettazione del controllo, con un'istanza sia dell'oggetto UserControl, sia dell'oggetto cmdMina: pertanto quando la Mina è collocata sul form saranno generati gli eventi di inizializzazione del controllo e anche l'evento Resize; se all'interno di questo evento scriviamo il seguente codice: With cmdMina .Left = 0 .Top = 0 .Height = UserControl.Height http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=3461&idArea=10 (2 of 5)12/09/2003 12.20.31 Visual Basic .NET Corso di programmazione Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology .Width = UserControl.Width End With vedremo che all'inserimento della Mina sul form il pulsante cmdMina avrà esattamente le dimensioni che vogliamo dargli noi disegnando il controllo sul form, perché è il controllo stesso che obbliga cmdMina ad avere quelle dimensioni in occasione dell'evento Resize. Questa è anche la dimostrazione del fatto, cui accennavo prima, che il codice di un controllo ActiveX è eseguito anche in fase di progettazione, oltre che a run-time. Ora, poiché di norma non è possibile ridimensionare i controlli in fase di esecuzione, dovremmo assicurarci che il codice dell'evento Resize venga eseguito solo in fase di progettazione: a questo scopo torna utile la proprietà UserMode descritta sopra: If Not UserControl.Ambient.UserMode Then With cmdMina .Left = 0 .Top = 0 .Height = UserControl.Height .Width = UserControl.Width End With End If Il pulsante cmdMina viene ridimensionato solo se UserMode è falso, ovvero solo se siamo in fase di progettazione; questo però sarebbe un errore, perché in realtà il ridimensionamento avviene non solo quando viene creata un'istanza di progettazione del controllo, ma anche quando viene creata un'istanza di esecuzione: perciò è meglio togliere la condizione If (potete rendervi conto voi stessi della differenza eseguendo il progetto con e senza la condizione). Ora, avrete notato che all'istanza di progettazione del controllo Mina è stato assegnato per default il nome "Mina1" da Visual Basic: controllando gli eventi associati all'oggetto Mina1 noterete anche che manca l'evento Resize, che invece esiste per quasi tutti i controlli standard. Questo avviene perché l'interfaccia dello UserControl (come anche del pulsante cmdMina) è incapsulata all'interno del controllo ActiveX e quindi non visibile di per sé all'utente che utilizza il controllo; gli eventi, le proprietà e i metodi dell'oggetto Mina disponibili per default sono solo quelli provvisti dall'oggetto Extender e li potete vedere utilizzando il visualizzatore oggetti (facendo attenzione che il progetto attivo sia quello del campo minato e non quello del controllo ActiveX) e selezionando l'oggetto "Mina". Mancano le proprietà Cancel e Default, che pure fanno parte delle proprietà standard che ogni oggetto Extender dovrebbe fornire, semplicemente perché il nostro controllo ActiveX non è configurato per essere un pulsante di comando, per cui quelle proprietà non avrebbero senso; infatti la proprietà DefaultCancel dello UserControl è per default impostata su False. Per rendere visibile anche all'utente l'evento Resize (o altri elementi dell'interfaccia) dello UserControl occorre dichiarare un apposito evento Resize che faccia da delegato per lo stesso evento del controllo ActiveX: la delega è il meccanismo che consente di esporre l'interfaccia dello UserControl o dei controlli costitutivi all'utilizzatore del controllo ActiveX. Il fatto che queste interfacce non siano automaticamente disponibili all'utente può sembrare una seccatura per lo sviluppatore del controllo, che deve provvedere a delegare tutte quelle che gli sembra opportuno, ma consente la massima libertà nella creazione dell'interfaccia appropriata che il controllo deve avere per chi lo utilizza. Tornando a noi, dobbiamo quindi dichiarare un evento Resize nella sezione delle dichiarazioni dello UserControl: Option Explicit Public Event Resize() Questo sarà un evento appartenente all'interfaccia del controllo ActiveX Mina e dovrà essere generato dall'evento Resize dell'oggetto UserControl: Private Sub UserControl_Resize() With cmdMina .Left = 0 .Top = 0 .Height = UserControl.Height .Width = UserControl.Width End With http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=3461&idArea=10 (3 of 5)12/09/2003 12.20.31 Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology RaiseEvent Resize End Sub Ora, nel form del Campo Minato, l'oggetto Mina1, istanza del controllo Mina, disporrà anche dell'evento Resize. Volendo evitare di seguire la procedura di delega manualmente per tutti (o quasi) gli elementi dell'interfaccia del controllo ActiveX, è possibile avvalersi della creazione guidata disponibile come aggiunta nell'IDE di Visual Basic. Come visto nella scorsa lezione, gli eventi che più ci interessano sono MouseDown e Click, unitamente alla proprietà Enabled; questa proprietà non figura inizialmente tra quelle esposte dall'interfaccia del controllo Mina perché, nonostante sia fornita dall'oggetto Extender, è necessario che sia esplicitamente dichiarata come delega dell'omonima proprietà dello UserControl: Public Property Get Enabled() As Boolean Enabled = UserControl.Enabled End Property Public Property Let Enabled(ByVal vNewValue As Boolean) UserControl.Enabled = vNewValue PropertyChanged "Enabled" End Property La Property Get non fa altro che esportare il valore corrente della corrispondente proprietà dell'oggetto UserControl, mentre la Property Let, oltre ad impostare tale valore secondo quanto specificato dall'utilizzatore del controllo, segnala tramite l'istruzione PropertyChanged che il valore della proprietà è cambiata, in modo che Visual Basic possa memorizzare l'impostazione e assegnarla correttamente alla proprietà quando crea l'istanza di esecuzione. PropertyChanged è un'istruzione che serve in particolar modo in fase di progettazione, affinché Visual Basic aggiorni correttamente le impostazioni delle proprietà per quelle istanze che hanno subito modifiche. L'implementazione della proprietà Enabled descritta sopra è quella standard, ma a noi serve qualcosa di leggermente diverso: quello che dovremmo abilitare o disabilitare non è tanto il controllo ActiveX Mina, ma piuttosto il pulsante cmdMina, perché in ogni caso dobbiamo essere in grado di intercettare almeno il click col tasto destro per issare o ammainare la bandiera sul pulsante. Tuttavia, l'utilizzatore del componente ActiveX dovrebbe poter comunque disabilitare, se lo desidera, l'intero controllo e non semplicemente i suoi controlli costitutivi. Una soluzione a questo problema è delegare le proprietà Enabled sia dell'oggetto UserControl sia dell'oggetto cmdMina, in modo che l'utilizzatore del controllo possa scegliere liberamente se disattivarlo completamente o soltanto "in parte". Questa soluzione va bene nel nostro caso specifico, ma naturalmente potrebbe non essere adatta a qualunque situazione: lo sviluppatore deve valutare caso per caso se è opportuno esporre membri dell'interfaccia dei controlli costitutivi. Inseriamo quindi la proprietà EnabledCmd: Public Property Get EnabledCmd() As Boolean EnabledCmd = cmdMina.Enabled End Property Public Property Let EnabledCmd(ByVal vNewValue As Boolean) cmdMina.Enabled = vNewValue PropertyChanged "EnabledCmd" End Property Inoltre, per la nostra Mina risulta molto utile generare un apposito evento per il click destro, in modo che l'utilizzatore sappia esattamente quando occorre disabilitare solo il cmdMina e non l'intero UserControl; per far ciò dichiariamo due eventi "click": Option Explicit Public Event Resize() Public Event ClickLeft() Public Event ClickRight() ClickLeft corrisponde al normale evento Click, ClickRight corrisponde al click col tasto destro che in precedenza avevamo intercettato tramite l'evento MouseDown; ora l'intercettazione non viene più fatta a livello dell'evento generato nell'applicazione Campo Minato, ma http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=3461&idArea=10 (4 of 5)12/09/2003 12.20.31 Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology direttamente nel controllo ActiveX: in altri termini, non è più l'utilizzatore del controllo a preoccuparsi dell'intercettazione del click destro, ma è il suo sviluppatore, che fornisce direttamente l'evento ClickRight nell'interfaccia del controllo. L'intercettazione deve avvenire nell'evento MouseDown sia dello UserControl sia di cmdMina, perché quest'ultimo potrebbe essere disattivato anche se lo UserControl è ancora attivo; se il click destro fosse intercettato solo nell'evento MouseDown di cmdMina non avremmo risolto il problema che abbiamo incontrato nella scorsa lezione. Infatti, se cmdMina è attivo, tutti gli input del mouse andranno su di esso senza generare gli eventi corrispondenti di UserControl: quindi è necessario intercettare l'evento cmdMina_MouseDown; invece se cmdMina è disattivo, gli input del mouse andranno solo sullo UserControl e ovviamente non su cmdMina: perciò è necessario intercettare anche l'evento UserControl_MouseDown: Private Sub UserControl_MouseDown(Button As Integer, Shift As Integer, x As Single, y As Single) If Button = vbRightButton Then RaiseEvent ClickRight End If End Sub Private Sub cmdMina_Click() RaiseEvent ClickLeft End Sub Private Sub cmdMina_MouseDown(Button As Integer, Shift As Integer, X As Single, Y As Single) If Button = vbRightButton Then RaiseEvent ClickRight End If End Sub Anche l'evento ClickLeft potrebbe essere generato dall'evento cmdMina_MouseDown, a discrezione dello sviluppatore. Ora l'utilizzatore del controllo può scrivere del codice come questo: Private Sub Mina1_ClickRight() Mina1.EnabledCmd = Not Mina1.EnabledCmd End Sub Cliccando col tasto destro sull'istanza Mina1, l'utilizzatore attiva o disattiva automaticamente il solo cmdMina del controllo ActiveX, lasciando attivo il controllo in se stesso e permettendo così l'intercettazione di un ulteriore click col tasto destro; in questo modo non occorre più "inibire" il click sinistro utilizzando un flag come avevamo fatto nella precedente lezione, perché il click sinistro viene generato solo quando cmdMina è attivato. Inserendo un'istruzione del tipo: Debug.Print "pippo" nell'evento Mina1_ClickLeft, ci si può rendere conto meglio di come funziona il procedimento implementato. Vai a pagina: [1] [2] [3] [4] [5] [6] [7] [8] [9] [10] [11] [12] [13] [14] [15] [16] [17] [18] Vota - Segnala ad un amico - Inserisci un commento - Aggiungi ai preferiti Autori / Pubblicità / Chi siamo / Copyright / Dicono di noi / Entra nello Staff / Mailing List / Contattaci Programmazione.it - Testata giornalistica registrata col N. 569 presso il Tribunale di Milano il 14/10/2002 - OSWay S.r.l. http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=3461&idArea=10 (5 of 5)12/09/2003 12.20.31 Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology Programmazione.it >> Visual Basic >> Autore: Giorgio Abraini Lezione 18 Guida dell'area: Carmine De Marco Continua il corso dedicato a Visual Basic: poste le premesse nel Corso di tredici lezioni che lo ha preceduto, ci rivolgiamo, con questa Parte II, ai lettori che hanno già posto le basi nella conoscenza di questo linguaggio. Giorgio Abraini Cerca Data: 04-07-2003 - Voto: Cerca! Vai alla ricerca avanzata Login Login Password Login - Votanti: 34 - Lettori: 18858 - Livello: Medio Nella scorsa lezione abbiamo visto come creare una mina personalizzata in grado di generare tre eventi: Resize, ClickLeft e ClickRight; gli ultimi due devono essere sfruttati dal progetto Campo Minato per abilitare/disabilitare le mine. Prima di procedere alla sostituzione delle vecchie mine (command button) con le nuove mine (usercontrol activex), aggiungiamo qualche caratteristica che può tornarci utile: nella precedente versione del Campo Minato avevamo utilizzato la proprietà Tag dei pulsanti per sapere se nascondevano una mina o no; ora che abbiamo un controllo apposito possiamo aggiungere la proprietà adatta per questa informazione. Nella sezione delle dichiarazioni generali aggiungiamo una variabile privata denominata mlNumeroMine: dato che dovrà contenere un numero intero, Long sembra essere il tipo adatto: Option Explicit Private mlNumeroMine As Long Public Event Resize() Public Event ClickLeft() Public Event ClickRight() Dimenticata la password? Clicca qui Aggiungiamo anche una proprietà NumeroMine per rendere accessibile l'informazione al Non sei ancora iscritto? client che userà il controllo: Clicca qui Hosting Telexa.net DnsHosting.it EuroLogon.com Dominiando.it FuturaHost.com HostingSolutions.it Consultingweb.it Olimont.com Partners ASPItalia.com ZioBudda FastUrl NewBie OSWay TC Sistema Public Property Get NumeroMine() As Long NumeroMine = mlNumeroMine End Property Public Property Let NumeroMine(ByVal vNewValue As Long) mlNumeroMine = vNewValue End Property Mailing List Visual Basic mlNumeroMine conterrà il numero di mine circostanti ogni specifica istanza del controllo; il valore –1 indicherà la presenza di una mina proprio sotto l'istanza considerata: la proprietà NumeroMine quindi fa le veci della proprietà Tag in precedenza utilizzata. Già che ci siamo, deleghiamo la proprietà Caption del pulsante del nostro controllo ActiveX in modo che sia accessibile dagli utilizzatori del componente: Public Property Get Caption() As String Caption = cmdMina.Caption End Property Public Property Let Caption(ByVal vNewValue As String) cmdMina.Caption = vNewValue End Property Dobbiamo inoltre delegare anche la proprietà Picture, attraverso la quale viene visualizzata http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=3571&idArea=10 (1 of 6)12/09/2003 12.21.18 Visual Basic .NET Corso di programmazione Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology una bandiera sulle mine disabilitate: Videoproiettore NEC Public Property Get Picture() As IPictureDisp Set Picture = cmdMina.Picture End Property Public Property Set Picture(ByVal vNewValue As IPictureDisp) cmdMina.Picture = vNewValue End Property Barometro Trekking Come avevamo già visto in precedenza (e come si può capire consultando il visualizzatore oggetti), la proprietà Picture dell'oggetto CommandButton è un'istanza della classe IPictureDisp: dello stesso tipo dovrà pertanto essere la proprietà Picture aggiunta al nostro controllo ActiveX. Trattandosi di un oggetto, la routine di impostazione della proprietà dovrà essere una Property Set e non una Property Let; per lo stesso motivo si utilizza l'istruzione Set nel codice della routine Property Get. Naturalmente il pulsante contenuto nello UserControl dovrà avere la proprietà Style impostata a 1-Graphical. Prima di sostituire le vecchie mine con le nuove, sarebbe bene fare in modo che il caricamento dei controlli avvenga in modo automatico anziché disporli manualmente sul form: finché sono 16 si può anche fare a mano, ma il giorno in cui si decidesse di portarli a 100… La cosa importante è che ci sia almeno un'istanza disegnata sul form, con indice zero, come se fosse il primo elemento di una matrice di controlli; poi usando l'istruzione Load se ne possono caricare quanti si vuole. Per semplificarci la vita definiamo nel form Form1 un paio di costanti per memorizzare il numero di "righe" e "colonne" della matrice di pulsanti "Mina": il concetto di righe e colonne ha a che fare con la loro disposizione spaziale nel form, non con le dimensioni della matrice di controlli, poiché tale matrice è unidimensionale; continuando con gli esempi finora fatti, i pulsanti saranno 16 divisi in 4 righe e 4 colonne: Private Const mlNUMERO_RIGHE As Long = 4 Private Const mlNUMERO_COLONNE As Long = 4 Nella routine di inizializzazione del form dovremo perciò caricare 15 pulsanti (il primo esiste già e ha indice zero impostato in fase di progettazione) disponendoli in una matrice 4 x 4: Private Sub Form_Load() Dim lContRighe As Long Dim lContColonne As Long Dim lContPulsanti As Long MaxContaMine = 13 lContPulsanti = 0 For lContRighe = 1 To mlNUMERO_RIGHE If lContPulsanti Then lContPulsanti = lContPulsanti + 1 Load Mina(lContPulsanti) With Mina(lContPulsanti) .Enabled = False .Visible = True .Left = Mina(lContPulsanti - mlNUMERO_COLONNE).Left .Top = Mina(lContPulsanti - 1).Top + Mina(lContPulsanti - 1).Height End With End If For lContColonne = 2 To mlNUMERO_COLONNE lContPulsanti = lContPulsanti + 1 Load Mina(lContPulsanti) With Mina(lContPulsanti) .Enabled = False .Visible = True .Left = Mina(lContPulsanti - 1).Left + Mina(lContPulsanti - 1).Width .Top = Mina(lContPulsanti - 1).Top End With Next lContColonne Next lContRighe http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=3571&idArea=10 (2 of 6)12/09/2003 12.21.18 Alla scoperta di Visual Basic & VB . NET Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology End Sub Nella routine vengono utilizzati tre contatori: uno per le righe, uno per le colonne, uno per i pulsanti; mentre i primi due sono gestiti dai rispettivi cicli, il terzo serve per la matrice dei controlli vera e propria. Il ciclo per riga non fa altro che impostare le coordinate del primo pulsante di ogni riga in base a quelle del primo pulsante della riga precedente (il nuovo pulsante viene messo sotto): queste impostazioni sono naturalmente saltate a piè pari se l'indice lContPulsanti è ancora a zero, perché in tal caso stiamo trattando il pulsante Mina(0) che abbiamo già inserito in fase di progettazione. All'interno del ciclo per riga c'è il ciclo per colonna, che ripete sostanzialmente le stesse istruzioni con la differenza che le coordinate dipendono dal pulsante precedente nella medesima riga (il nuovo pulsante viene messo affianco). Tutti i pulsanti vengono inizialmente disabilitati, poiché l'abilitazione avverrà nel momento in cui il giocatore decide di iniziare una nuova partita. Volendo modificare la disposizione dei pulsanti basterà cambiare il valore assegnato alle costanti mlNUMERO_RIGHE e mlNUMERO_COLONNE. Se provate ad avviare il progetto vi dovreste accorgere di una cosa curiosa: tutti i pulsanti sono disabilitati tranne il primo. Ciò avviene perché l'istruzione Enabled=False viene ignorata quando lContPulsanti è uguale a zero; per evitare l'inconveniente si può forzare il programma ad eseguire quell'istruzione (utilizzando ad es. la clausola Else nel costrutto If…Then) oppure si può impostare direttamente a False la proprietà Enabled del pulsante Mina(0) in fase di progettazione. In realtà questa seconda procedura non funziona, per un motivo molto semplice: Visual Basic non salva il valore della proprietà modificato dall'utente. Mentre le proprietà gestite direttamente dall'Extender (ad es. Left e Top) sono automaticamente salvate da Visual Basic quando l'utente le cambia in fase di progettazione, le altre proprietà (come appunto Enabled, che abbiamo delegato con le routine Property) necessitano di un salvataggio esplicito: tale salvataggio, e la corrispondente lettura del valore modificato, avvengono rispettivamente negli eventi WriteProperties e ReadProperties dell'oggetto UserControl. In pratica, ogni volta che l'istanza del pulsante che abbiamo inserito nel form viene distrutta (ad esempio quando si chiude la finestra di progettazione del form), viene generato l'evento WriteProperties che provvede a salvare i valori correnti delle proprietà del componente. Quando invece l'istanza viene ricreata (ad es. riattivando la finestra di progettazione in precedenza chiusa), viene generato l'evento ReadProperties, che assegna i valori delle proprietà secondo le ultime impostazioni salvate. Tutti questi valori sono fisicamente memorizzati nel file *.frm che definisce il form dell'applicazione con i controlli disegnati al suo interno: è un semplice file di testo che contiene, per ogni controllo, i valori delle proprietà (non tutte) ed eventualmente le variabili e tutto il codice che vediamo nella finestra del codice corrispondente al form. Ai file *.frm per i form corrispondono i file *.ctl per i controlli ActiveX. Naturalmente il file su disco viene salvato solo alla chiusura del progetto; tutte le modifiche effettuate mentre il progetto è ancora aperto sono mantenute in memoria ma non effettivamente scritte sul disco. Ora, affinché le nostre proprietà personalizzate possano "ricordare" l'ultimo valore assegnato dall'utente, dobbiamo inserire del codice apposito nei suddetti eventi ReadProperties e WriteProperties, ad esempio: Private Sub UserControl_ReadProperties(PropBag As PropertyBag) On Error Resume Next With PropBag Enabled = .ReadProperty("Enabled", True) EnabledCmd = .ReadProperty("EnabledCmd", True) Caption = .ReadProperty("Caption") End With End Sub Private Sub UserControl_WriteProperties(PropBag As PropertyBag) With PropBag Call .WriteProperty("Enabled", UserControl.Enabled, True) Call .WriteProperty("EnabledCmd", cmdMina.Enabled, True) Call .WriteProperty("Caption", cmdMina.Caption) End With End Sub http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=3571&idArea=10 (3 of 6)12/09/2003 12.21.18 Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology L'oggetto PropertyBag , argomento di entrambi gli eventi, è quello che contiene le informazioni sui valori delle proprietà e che consente di leggerle/scriverle tramite i metodi "ReadProperty" e "WriteProperty": il primo vuole come argomenti il nome della proprietà ed eventualmente il valore di default, da usare nel caso in cui non sia disponibile un valore salvato; il secondo invece, oltre al nome della proprietà, vuole anche il valore di essa da salvare ed eventualmente ancora il valore di default. L'ultimo parametro (valore di default) è importante perché il valore della proprietà è effettivamente salvato solo se è diverso da quello di default, in modo da risparmiare tempo e spazio. L'oggetto PropertyBag è gestito direttamente da Visual Basic, il programmatore deve solo preoccuparsi di leggere/salvare le proprietà che gli interessano: un valido aiuto in questo compito è dato dalla aggiunta "Creazione guidata interfaccia controlli ActiveX" (menu aggiunti), che inserisce automaticamente il codice necessario per le proprietà selezionate. Nell'evento ReadProperties è stata aggiunta un'istruzione di gestione degli errori come suggerito dalla guida, per evitare problemi nel caso in cui un furbastro abbia modificato manualmente il file *. frm inserendo valori non validi per una certa proprietà. Non tutte le proprietà necessitano di essere salvate: ad es. la proprietà NumeroMine non ha bisogno di essere salvata, perché il suo valore è generato in fase di esecuzione dall'applicazione client, non è modificato dall'utente in fase di progettazione. C'è poi un terzo evento, InitProperties , che viene generato quando l'istanza del componente è creata per la prima volta (ad es. quando il pulsante è disegnato sul form): infatti in questo caso non esistono valori delle proprietà precedentemente salvati, perciò più che "leggere" le proprietà occorre "inizializzarle": anche in questo caso torna molto utile il valore di default, che è opportuno specificare sempre, se possibile. Ora, impostando a False la proprietà Enabled del pulsante Mina(0), questo sarà disabilitato come gli altri all'avvio del progetto, perché all'avvio del progetto l'istanza di progettazione viene distrutta, generando l'evento WriteProperties che salva il valore corrente della proprietà Enabled; quando viene creata l'istanza di esecuzione, l'evento ReadProperties assegna a tale proprietà il valore appena salvato. Tornando alla sostituzione delle mine vecchie con le nuove, un'altra routine da modificare è quella dell'inizio di una nuova partita (mnuNew_Click): praticamente si tratta solo di sostituire la proprietà Tag con la proprietà NumeroMine e la parola chiave "True" con il valore –1 (anche se in realtà è la stessa cosa). Già che ci siamo approfittiamone anche per usare le costanti per il numero di righe e colonne anziché i valori letterali come 4 o 16: Private Sub mnuNew_Click() Dim t As Integer 'variabile temporanea per eseguire i controlli Dim i As Integer 'contatore Dim X As Integer, Y As Integer 'coordinate del pulsante con la mina Dim x1 As Integer, y1 As Integer 'coordinate dei pulsanti circostanti quello con la mina Randomize Timer PosMine(0) = Int(Rnd * mlNUMERO_RIGHE * mlNUMERO_COLONNE) Mina(PosMine(0)).NumeroMine = -1 Estrai: t = Int(Rnd * mlNUMERO_RIGHE * mlNUMERO_COLONNE) If t = PosMine(0) Then GoTo Estrai Else PosMine(1) = t Mina(PosMine(1)).NumeroMine = -1 End If EstraiDiNuovo: t = Int(Rnd * mlNUMERO_RIGHE * mlNUMERO_COLONNE) If t = PosMine(0) Or t = PosMine(1) Then GoTo EstraiDiNuovo Else PosMine(2) = t Mina(PosMine(2)).NumeroMine = -1 End If 'aggiorna le proprietà NumeroMine dei pulsanti For i = 0 To (mlNUMERO_RIGHE * mlNUMERO_COLONNE - 1) Mina(i).NumeroMine = 0 Next i For i = 0 To 2 http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=3571&idArea=10 (4 of 6)12/09/2003 12.21.18 Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology Mina(PosMine(i)).NumeroMine = -1 X = Int(PosMine(i) / mlNUMERO_COLONNE) 'riga in cui si trova la mina Y = (PosMine(i) Mod mlNUMERO_COLONNE) 'colonna in cui si trova la mina For x1 = IIf(X = 0, 0, X - 1) To IIf(X = mlNUMERO_RIGHE - 1, mlNUMERO_RIGHE - 1, X + 1) For y1 = IIf(Y = 0, 0, Y - 1) To IIf(Y = mlNUMERO_COLONNE - 1, mlNUMERO_COLONNE - 1, Y + 1) If Mina(mlNUMERO_COLONNE * x1 + y1).NumeroMine > -1 Then Mina(mlNUMERO_COLONNE * x1 + y1).NumeroMine = Mina(mlNUMERO_COLONNE * x1 + y1).NumeroMine + 1 End If Next y1 Next x1 Next i For i = 0 To (mlNUMERO_RIGHE * mlNUMERO_COLONNE - 1) With Mina(i) .Caption = "" .Enabled = True .EnabledCmd = True Set .Picture = LoadPicture() End With Next i ContaMine = 0 lblTempo.Caption = "" lblMine.Caption = "3" ContaSecondi = 0 ContaBandiere = 0 Timer1.Enabled = True End Sub Un analogo trattamento va fatto con le routine Mina_Click (che ora diventa Mina_ClickLeft) e Mina_MouseDown (che ora diventa Mina_ClickRight): Private Sub Mina_ClickLeft(Index As Integer) Dim X As Integer, Y As Integer 'coordinate del pulsante premuto Dim x1 As Integer, y1 As Integer 'coordinate dei pulsanti circostanti quello premuto If (ContaMine < MaxContaMine) And (Mina(Index).Picture.Handle = 0) Then If Mina(Index).NumeroMine > 0 Then 'nessuna mina esplosa, almeno una mina circostante If Len(Mina(Index).Caption) = 0 Then ContaMine = ContaMine + 1 End If Mina(Index).Caption = CStr(Mina(Index).NumeroMine) ElseIf Mina(Index).NumeroMine = -1 Then 'mina esplosa Mina(Index).Caption = "M" For X = 0 To 2 Mina(PosMine(X)).Caption = "M" Next X Timer1.Enabled = False ContaMine = MaxContaMine Exit Sub Else 'mina(index).NumeroMine=0 (nessuna mina esplosa, nessuna mina circostante) X = Int(Index / mlNUMERO_COLONNE) 'riga in cui si trova il pulsante premuto Y = Index Mod mlNUMERO_COLONNE 'colonna in cui si trova il pulsante premuto For x1 = IIf(X = 0, 0, X - 1) To IIf(X = mlNUMERO_RIGHE - 1, mlNUMERO_RIGHE - 1, X + 1) For y1 = IIf(Y = 0, 0, Y - 1) To IIf(Y = mlNUMERO_COLONNE - 1, mlNUMERO_COLONNE - 1,Y+1) If Len(Mina(mlNUMERO_COLONNE * x1 + y1).Caption) = 0 Then ContaMine = ContaMine + 1 End If Mina(mlNUMERO_COLONNE*x1+y1).Caption=CStr(Mina(mlNUMERO_COLONNE*x1+ y1).NumeroMine) http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=3571&idArea=10 (5 of 6)12/09/2003 12.21.18 Programmazione.it: Il portale Italiano sull'Information Technology Next y1 Next x1 End If If ContaMine = MaxContaMine Then MsgBox "HAI VINTO!" Timer1.Enabled = False End If End If End Sub Private Sub Mina_ClickRight(Index As Integer) With Mina(Index) If .Picture.Handle = 0 Then 'nessuna bandiera sul pulsante Set .Picture = LoadPicture("BandieraCampoMinato.ico") ContaBandiere = ContaBandiere + 1 .EnabledCmd = False Else 'il pulsante ha già la bandiera Set .Picture = LoadPicture() ContaBandiere = ContaBandiere - 1 .EnabledCmd = True End If End With lblMine.Caption = CStr(3 - ContaBandiere) End Sub Ora che sembra finalmente tutto a posto, sorge però un problema: lo vedremo la prossima lezione. Vai a pagina: [1] [2] [3] [4] [5] [6] [7] [8] [9] [10] [11] [12] [13] [14] [15] [16] [17] [18] Vota - Segnala ad un amico - Inserisci un commento - Aggiungi ai preferiti Autori / Pubblicità / Chi siamo / Copyright / Dicono di noi / Entra nello Staff / Mailing List / Contattaci Programmazione.it - Testata giornalistica registrata col N. 569 presso il Tribunale di Milano il 14/10/2002 - OSWay S.r.l. http://www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=566&idPage=3571&idArea=10 (6 of 6)12/09/2003 12.21.18