2007 05 - Rotary Club Guastalla
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2007 05 - Rotary Club Guastalla
CLUB notizie PROGRAMMA di ROTARY INTERNATIONAL Distretto 2070 (ITALIA) MAGGIO Emilia Romagna-Rep. di S. Marino - Toscana mese dedicato alla Club di GUASTALLA Ufficio di segreteria: Via De Amicis, 5/1 -- 42016 GUASTALLA RE tel. 335 1306017 e-mail: [email protected] “cultura” _____________________________________________________________________________________________________ Anno Rotariano 2006/2007 – 50° del Club numero 11 Maggio 2007 Giovedì 10 maggio ore 20:30 Ristorante “La tavernetta del Lupo” SORBOLO A LEVANTE di Brescello Ci intratterrà, con proiezioni di fotografie, sul seguente tema “AFAR: I GUERRIERI DELLA DANCALIA, un viaggio attraverso la fotografia di Antonio Auricchio”. Dare l’adesione al Prefetto, Dott. Luigi CONTI, o segnalare la propria impossibilità a partecipare, entro lunedì 7 maggio, a mezzo: • Telefono 0522 824259 • cellulare–SMS: 338 1277044 • Em@il: [email protected] Giovedì 24 Serata aperta ai familiari, agli amici ed al Rotaract. In seguito all’interessamento del Socio Dodi Claudio avremo la possibilità di conoscere un graditissimo ospite, Antonio AURICCHIO, grande imprenditore e bravissimo fotografo. maggio ore 20:30 Ristorante “Prima o Poi” (ex Osteria dei Ricordi) ROLO Riprendiamo l’iniziativa di esplorazione di locali del territorio. La serata è riservata ai soli Soci. All’ordine del Giorno vi sono comunicazioni del Presidente. Dare l’adesione al Prefetto, Dott. Luigi CONTI, o segnalare la propria impossibilità a partecipare, entro lunedì 21 maggio, a mezzo: • Telefono 0522 824259 • cellulare–SMS: 338 1277044 • Em@il: [email protected] 1 ANTONIO AURICCHIO Antonio Auricchio è nato a Parma il 31 maggio 1953. E’ da sempre coinvolto dal padre, attuale Presidente della Gennaro Auricchio S.P.A., nella gestione dell’azienda. Dopo la laurea in Giurisprudenza conseguita presso l’Università degli Studi di Parma, inizia a lavorare a tempo pieno in Azienda, manifestando da subito la sua naturale propensione verso le funzioni “Produzione” ed “Acquisti”. Frequenta un Master in microbiologia lattiero-casearia presso l’Università Cattolica di Piacenza con il Professor Battistotti. Da sempre suo obiettivo è il costante impegno verso il continuo miglioramento della qualità delle materie prime impiegate nella produzione dei “suoi” formaggi, in particolare il latte, del quale segue personalmente l’approvvigionamento e la selezione. Agli inizi della sua attività si occupa attivamente anche dello sviluppo della filiale americana da poco costituita, curandone in particolare, gli aspetti tecnico-produttivi ma adoperandosi anche per la diffusione ed affermazione del marchio “Auricchio Americano” attraverso la definizione di ricette di successo per prodotti freschi non esportabili direttamente dall’Italia come mozzarelle, mascarpone, gorgonzola e “Mild Provolone”. Nel 1992 Antonio, con il padre Gennaro, nipote dell’omonimo fondatore, ed i fratelli Giandomenico ed Alberto, acquisiscono l’intero pacchetto azionario della Gennaro Auricchio S.P.A., sino ad allora frazionato tra numerosi cugini e portano l’azienda ad essere una delle prime dieci aziende italiane nel settore lattiero caseario. Gli stabilimenti ed i prodotti Auricchio sono rigorosamente Certificati: Antonio Auricchio è da sempre tra i principali sostenitori ed artefici della Qualità Auricchio. I formaggi sono tutti ottenuti secondo le antiche ricette che la famiglia si tramanda da generazioni, ma Antonio riversa tutto il suo impegno e la sua cura affinché il latte venga scrupolosamente selezionato e gli impianti di produzione siano all’avanguardia con le più moderne esigenze produttive. Dal 2000 ricopre la carica di Vice-Presidente Assolate, facendosi oltremodo promotore, attraverso l’Associazione, di queste fondamentali “politiche di qualità” del latte e di tutti i formaggi italiani sia in ambito nazionale sia internazionale. Ma oltre alla passione per la sua Azienda, Antonio ha altri due riferimenti fissi: i viaggi in Africa ed India e la Fotografia. Comincia a viaggiare molto presto condividendo una delle passioni dei genitori, ma è soprattutto un amico di famiglia, filantropo e viaggiatore instancabile, quasi un secondo padre, che lo conduce su percorsi avventurosi e poco frequentati. E’ proprio nel corso di uno di questi viaggi che conosce, in Africa, alcuni italiani che di lì a poco costituiranno il nucleo inseparabile di amici viaggiatori con l’ambizioso progetto di attraversare tutta l’Africa. Nel 1979 acquista una Toyota che diventerà per alcuni periodi dell’anno, ogniqualvolta gli impegni professionali lo consentiranno, la sua casa, un robusto anche se non proprio confortevole carapace da portarsi dietro attraverso deserti e savane. In oltre 100 viaggi ha visitato più volte Libia, Algeria, Marocco, Mauritania, Mali, Niger, Burkina Faso, Senegal, Camerun, Togo, Benin, Congo, Ruanda, Burundi, Zimbabwe, Zambia, Malawy, Etiopia, Sudan ecc. seguendo una rotta che lo porterà fino al Sud Africa per risalire, poi, fino a Gibuti. Le emozioni sono tante quante sono le avventure, dal Sahara più sconfinato all’impenetrabile foresta degli Ituri in Congo, dalle savane agli altipiani dell’Etiopia, e naturalmente è un susseguirsi di incontri con popolazioni diversissime, dai touaregh ai pigmei, dai boscimani ai maasai. Più recentemente, come assillato dalla necessità di sostituire una “nuova frontiera” a quella africana che sembra ormai raggiunta, comincia a viaggiare in India affascinato e colpito da una realtà estremamente complessa dove la sofferenza e la miseria, già così evidenti in Africa, si palesano in tutta la loro crudezza. Calcutta, dove si è sviluppata ed accresciuta l’opera di Madre Teresa, diventa una tappa obbligatoria di qualunque itinerario indiano e l’occasione per portare aiuti tangibili alle suore della Carità. Ancora più antica della passione per i viaggi è la passione per la fotografia che Antonio Auricchio ha cominciato a coltivare fotografando la vicina campagna cremonese ed in particolare l’ambiente del Po con la sua gente schietta e fattiva; era naturale, e non poteva essere diversamente, che la macchina fotografica diventasse l’inseparabile compagna, il mezzo con cui trattenere e fissare per sempre sensazioni ed emozioni irripetibili; ne è scaturito un mai finito reportage dove i protagonisti sono l’ambiente e gli individui che lo vivono sempre ripresi con rispetto e partecipazione. Nel corso di questi anni e di questi viaggi ha scattato numerosissime immagini che costituiscono un ragguardevole archivio documentario. Molte di queste fotografie sono state esposte in diverse mostre tenutesi in varie località; ha pubblicato tre libri intitolati “Tracce d’Africa”, “India – ombre e luci” e “Mauritania”. Dal 2001 fa parte del prestigioso Gruppo Fotografico LEICA. Accanto a queste passioni Antonio Auricchio dedica parte del suo tempo al volontariato; è Presidente della “Fondazione Lino Maestroni” di Cremona che ha come scopo la ricerca nel campo della medicina palliativa; è Vice Presidente della “ACCD – Associazione Cremonese Cura del Dolore” e Presidente per Cremona di “ALT – Associazione Lotta alla Trombosi”. Come tutti gli anni grande partecipazione di soci e di bambini per i festeggiamenti della Santa Pasqua. Ci siamo ritrovati per un aperitivo presso la Pasticceria PepeRosso di Guastalla per gli auguri pasquali e per consegnare ai giovanissimi appartenenti alla grande famiglia rotariana le consuete uova di Pasqua. Le uova sono state acquistate con un contributo al Popolo Sharawi e venerdì 6 sono state pure consegnate, dal Presidente, ai bambini ricoverati presso il reparto di Pediatria dell’Ospedale di Guastalla. Mercoledì 11 aprile CHE COSA ABBIAMO FATTO Il tanto atteso giorno è arrivato. Abbiamo ricordato quanti, l’11 aprile 1957, si ritrovarono per fondare il Rotary Club di Guastalla. Giovedì 5 aprile La serata era riservata ai soli Soci ed agli appartenenti al Rotaract. Celebreremo pure la ricorrenza, con tutte le famiglie con gli amici, venerdì 8 giugno presso Villa Malaspina di Gualtieri, gentilmente concessa dal Socio Marco Guarienti Torello. Il Presidente ci ha ricordato che i semi piantati dai Soci Fondatori hanno continuato a 2 germogliare e a radicare nelle nostre Comunità e che bisogna credere fortemente negli ideali di solidarietà, tolleranza, amicizia e servizio, che tanto stanno a cuore al Rotary. Per il nostro Club era presente la rotaractica SORESINA Anna che al termine della conviviale ci ha intrattenuti sulla “bellissima” esperienza avuta durante la settimana del RYLA. il nuovo Socio All’inizio della serata, dopo l’onore alle bandiere, è stato presentato al Club il nuovo Socio Ing. Stefano FERRANDINO (vedasi scheda). Durante l’aperitivo di benvenuto sono state proiettate immagini di soci e di iniziative provenienti dall’archivio del Club. Presenti: Alfieri Bruno, Lino e Luciano, Bellodi, Benaglia Francesco e Giorgio, Bernareggi, Bertazzoni Enrico, Bonfanti, Cantarelli, Casari, Conti, Copelli, Corradini, Della Valle, Dodi, Fachin, Ferramola, Ferrandino, Ferrari Mauro, Gallusi, Gratteri, Masini Nicola, Mingori, Musi Manuele e Pietro, Negri, Pacchiarini, Palumbo, Scaravelli, Schipa, Silvani, Spagna, Verona, Zubiani. Ospiti del Club: Rotaract. Il Club è stato onorato della presenza di Guido Giuseppe ABBATE (RC Bologna Carducci) responsabile distrettuale della Sottocommissione RYLA che ci ha fatto capire come valgano gli sforzi del Club per trovare persone adatte da inviare ai RYLA e ha invitato i soci del Rotary a partecipare alla giornata iniziale del prossimo RYLA che si terrà in terra emiliana. FERRANDINO Ing. Stefano, è nato a Milano nel 1964, risiede a Guastalla ed è coniugato. E’ laureato in Ingegneria Aeronautica (Strutture) al Politecnico di Milano. Ha avuto esperienze pluriennali in società di costruzione, manutenzione e commercializzazione di mezzi di sollevamento stradali, semoventi e portuali. Dopo varie esperienze in molteplici aziende del campo oleodinamico e di apparecchi di sollevamento è attualmente Dirigente Responsabile MHC After Sales Department delle Fantuzzi Reggiane. Giovedì 26 aprile Presenti: Alfieri Luciano, Benaglia Giorgio, Bonfanti, Conti, Corradini e Signora, Della Valle, Ferrandino, Ferrari Mauro, Gratteri e Signora, Lisi, Masini Nicola, Musi Manuele e Pietro, Negri, Pacchiarini, Palumbo, Schipa e Signora, Spagna. Ospiti del Abbate. Club: Rotaract e LE PROSSIME CONVIVIALI Venerdì 8 giugno (celebrazione del 50° aperta agli ospiti) A fine marzo si è svolto a Lido di Camaiore il XXV RYLA con tema “Professionalità oggi: tra persona e tecnologia”. Giovedì 21 giugno 3 AUGURI di BUON COMPLEANNO nostra cittadina e oltre i suoi confini. Chiara ALTOMANI Presidente RTC Guastalla Andrea SPAGNA 10 maggio Maria Simona PALUMBO 18 maggio il Presidente 1957 – 2007 50° Fondazione RC Guastalla “Sempre fare e dare meglio” Guastalla, 11 aprile 2007 Carissimi Rotariani e gentilissime Rotariane, purtroppo motivi di studio mi tengono lontana da questa sera di commemorazione della nascita del Rotary Club guastallese. Ringrazio tutti per l’invito e soprattutto per aver permesso a tutti noi soci del Rotaract di crescere nella Vostra famiglia che oggi compie 50 anni e di condividere ideali ed obiettivi. Ringrazio ancora il Club Padrino per aver sostenuto le numerose iniziative che in 23 anni abbiamo intrapreso. E’ con piacere ed emozione che in questa occasione tengo a ricordare i miei nonni, Pietro, socio fondatore e Alberto, tra i primi soci. Con affetto mi stringo a tutti Voi presenti, con l’augurio che il Rotary sia sempre attivo e sempre più conosciuto nella Ebbene, sì! Finalmente è cominciato. Nella serata dell’11 aprile scorso, in terra mantovana, al di là del grande fiume insieme a Voi, cari soci e socie, ho dato l’avvio alle Celebrazioni del 50° Anniversario della Fondazione del nostro Club. E devo dire con tutta sincerità che ne sono rimasto particolarmente soddisfatto! Ciò che mi ha colpito in primo luogo è stata la Vostra presenza numerosa. In tanti siete venuti, dimostrando così di avere veramente attaccamento e affetto al nostro Club e, vorrei sperare, forse anche a me, Vostro Presidente. Non è facile trovare ai giorni d’oggi persone che si ritrovano insieme a scadenza più o meno fissa avendo come denominatore comune la disponibilità e l’amicizia, dando insieme tempo e denaro a “fondo perduto”, 4 senza un proprio ritorno personale. Ma soprattutto ciò che è rimasto più vicine alla mia mente di quella serata è stata la Vostra attenzione e partecipazione ai vari momenti che si sono succeduti. A cominciare dalla presentazione delle foto ricordo attraverso il computer che ha richiesto a me diverse giornate di applicazione e prove, mentre a qualcuno di Voi avrà fatto tornare in mente pezzi di passato o forse solamente un gran mal di testa a causa di tutto quel gran movimento di su e giù delle foto!!! E poi a seguire la presentazione del nuovo socio secondo la formula ufficiale del Rotary International, si ricorderete quella lunga e veramente impegnativa. E da ultimo non posso negare di essere particolarmente soddisfatto della Vostra speciale attenzione rivolta alle mie parole conclusive e celebrative del nostro anniversario. La popolazione nativa americana indiana dei Navajo dice che: “Anche il vento che non soffia ha una sua voce”. Quella sera, mentre parlavo a Voi di amicizia, rispetto e confronto tra noi e gli altri, mentre ringraziavo i Past President ed i soci tutti incalzando i giovani a tenere aperta la via tracciata dai “vecchi dello zoccolo duro”, sentivo nel Vostro silenzio puntuale e preciso un senso di partecipazione effettivo oltrechè emotivo alle mie parole. In quella serata ho capito veramente che anche Voi credete in quello che credo io e vivete altrettanto intensamente il Rotary come me. E forse anche di più! Da quella serata, non lo nego, mi sono sentito un po’ più Vostro Presidente, ossia non tanto una persona che ricopre un ruolo che gli è stato assegnato, quanto piuttosto uno che parla ed esprime idee e progetti a nome Vostro e con il Vostro supporto. Da allora tengo il guidoncino del nostro Club, quello ufficiale del cinquantenario, in bella mostra appeso alla libreria dell’ambulatorio e la medaglia commemorativa sulla mia scrivania, vicino al telefono, ormai il luogo privilegiato dove intessere legami e contatti con la gente. E tutti i giorni questa piccola medaglia è lì che mi guarda, quasi mi fa l’occhiolino con la sua ruota dentata e mi ricorda quali sono i miei doveri di uomo in primo luogo, di professionista poi e di rotariano da ultimo. Sì, perché credo profondamente che non posso essere un buon rotariano se io stesso come persona e professionista non rispetto e vivo fino in fondo idee e valori di tolleranza e convivenza civile. Quella medaglia, che ora ognuno di noi possiede da quella sera, ci deve ricordare che la gente ci giudica per quello che siamo e per quello che facciamo e da tutto ciò dirà bene o male del Rotary stesso. Questo mese non troverete la scheda relativa ad un Past President, perché ho ritenuto di dover lasciare più spazio a questo momento significativo della nostra storia attraverso una carrellata di fotografie scattate l’11 Aprile. Riprenderemo il cammino alla scoperta della nostra ricchezza di uomini del passato il prossimo mese. Parlo tanto, scrivo tanto (TROPPO direte!!!) ed alla fine non lascio spazio agli atri. E’ così successo l’11 Aprile quando avrei dovuto lasciare la parola ad un delegato del nostro Rotaract che ci 5 avrebbe dovuto portare i saluti ufficiali della Presidente Chiara Altomani impossibilitata a partecipare personalmente. Di questo mi spiace e chiedo scusa. Ma tant’è, nella foga di trasmetterVi la mia passione per il Rotary ho perso per la strada qualcuno. E questo penso sia un ulteriore insegnamento per me: non dimenticarsi di nessuno! BUON 50°! Ma soprattutto…. BUON ROTARY!!! Rotarianamente vostro. Andrea SPAGNA Presidente 2006-2007 . 6