Calore shabby - Francesca Blasi

Far da sé
Calore shabby
Il progetto di relooking di una semplice
stufa ha consentito di ricavare in salotto
un angolo confortevole e molto chic.
Testo, progetto e foto
di Francesca Blasi
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Ristrutturare
con Casa Chic
L’
idea, in effetti un po’ folle
lo ammetto, di trasformare una stufa praticamente
nuova e reinventarla sul
modello dei colori già presenti in casa
per rendere l’arredamento più armonico, è nata quest’estate. Il salotto di casa
mia casa è infatti in stile shabby, grazie
a una serie di progetti di relooking, ed è
in continua trasformazione. In salotto
avevo però anche questa meravigliosa
(dal punto di vista funzionale) stufa
che però, ahimè, nei suoi toni neri e
giallicci ormai non era più in linea
con quelli neutri del resto dell’arredo.
Inizialmente quando l’hanno installata non avrebbe dovuto avere quella
posizione, ma essendo un modello idro
pellet da posizionarsi nei pressi del
locale caldaia non abbiamo potuto fare
altrimenti. Quindi, sono sorti immediatamente alcuni problemi: innanzitutto di carattere distributivo perché al
suo posto c’era già un mobile angolare
gemello e dovendolo togliere veniva
spezzata la simmetria che avevo costruito nell’ambiente. L’altro problema,
che inizialmente mi è parso davvero
insormontabile, è stato la presenza a
vista di un tubo nero. Ora a quei tempi
avevo la parete dipinta a righe di colore
beige. Presente un problema, ecco
trovata la soluzione! Avrei dipinto le
righe di nero, in modo da camuffare il
passaggio del tubo. Allora non avevo
sufficiente coraggio né tantomeno idea
che si potesse ridipingere praticamente
qualsiasi cosa, perfino una stufa. Ma
Prima
quando ho iniziato a cambiare il mobile
centrale e il divano è diventato da scuro a
chiaro, perché ho ridipinto anche quello,
allora la stufa è rimasta lì in tutta la sua
bruttezza. Nel calibrato gioco di toni che
avevo creato, dal bianco al panna fino al
tortora, una stufa nera e gialliccia faceva
letteralmente a pugni con tutto il resto.
Impossibile lasciarla così com’era. Assolutamente no. No. Quindi un bel giorno mi
sono decisa: ho preso un barattolo dello
stesso fondo che ho utilizzato per i mobili
del salotto e ho iniziato a “sporcare” la
ceramica gialla, pensando inizialmente di
lasciare la ghisa nera così com’era perché
temevo che, essendo la ghisa un conduttore, il colore con il tempo avrebbe potuto
iniziare a staccarsi dalla stufa accesa. Ma
la voglia di cambiamento a un certo punto ha preso il sopravvento sui miei timori,
così ho deciso di tentare il tutto per tutto al massimo avrei rischiato una bella lavata
di capo da parte di mio marito. Impavida,
ho quindi iniziato a dipingere anche le
parti nere in ghisa. Dopo la base bianca
stesa su tutta la superficie, stando attenta
a ricoprire anche gli interstizi con un
piccolo pennellino, ho provato a dipingerla interamente di grigio chiaro. Ma era
di una tristezza infinita, risultava piatta
e triste. Inguardabile. La stufa doveva
diventare, invece, un elemento catalizzatore, un punto focale della stanza,
soprattutto in inverno, quando sarebbe
stata accesa. Allora ho deciso di andare
fino in fondo: ho preso vari barattoli di
smalti satinati all’acqua complementari
della linea Decorlandia Light che avevo
già in casa, e con cui avevo già realizzato
alcuni mobili e complementi d’arredo, e
li ho utilizzati sulla stufa a pittura piena.
Semplicemente con due passate la coper-
tura è risultata ottimale, ho continuato a
provare fino a quando il bilanciamento
dei toni non mi soddisfaceva. E così è
nata la mia nuova stufa shabby che dona
calore all’ambiente... a 360°! Posso dire
che la tengo accesa tutto il giorno e che
il colore tiene perfettamente? Io e mio
marito siamo rimasti molto colpiti dalla
cosa. E lui dovrà rassegnarsi al fatto che
continuerò a fargli questo genere di sorprese con i miei progetti di décor.
Francesca Blasi
Architetto ed interior designer, curatrice di rubriche
nel settore del lifestyle, è docente di tecniche shabby e
di relooking d’ambienti.
Per informazioni, potete visitare i suoi siti Internet
http://creazionedatmosfere.com,
www.francescablasi.com oppure contattarla via email
[email protected].
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