Escursioni - Engadin St. Moritz

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Escursioni - Engadin St. Moritz
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Estate
Documentazione di base
Escursioni
Engadin St. Moritz
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1.
La destinazione Engadin St. Moritz: paradiso delle
escursioni
Per millenni le persone si sono spostate da un luogo all’altro esclusivamente su due
gambe. Camminare senza meta o motivo, per semplice entusiasmo o puro amore verso
la natura, è un’attività scoperta solo molto più tardi. E oggi l’escursionismo può essere
considerato a pieno diritto uno sport di tendenza. L’escursionismo è «in»!
L’Engadina presenta condizioni particolarmente ideali per effettuare vaste passeggiate e
lunghi tour in una natura incontaminata: per 320 giorni all’anno il sole è nostro ospite
fisso. In sua compagnia, a viziare i visitatori della destinazione Engadin St. Moritz, ecco
l’aria balsamica di montagna, un venticello gentile e il clima asciutto. 580 chilometri di
sentieri escursionistici quanto mai vari invitano a incantevoli scorribande nell’estate
alpina. Panorami unici ed emozioni per il cuore dell’escursionista si celano dietro ogni
svolta. Mille proposte invitano ad ammirare i nostri paesaggi arcaici ancora per un po’,
abbandonandosi anima e cuore all’euforia delle cime. I clienti degli 80 hotel partner di
trenini e funivie hanno diritto all’offerta „Impianti di risalita tutto compreso“, che dà loro
libero accesso a tali mezzi per tutta l’estate a partire dalla seconda notte prenotata.
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2.
2. Escursioni per famiglie: al passo con i più piccoli…
2.1.
Via delle fiabe in Val Bever: dove i cuori dei bambini battono
forte
Chi vuol offrire ai suoi bambini un regalo davvero speciale, fatto di natura e divertimento,
non può perdersi la Via delle fiabe in Val Bever. Lungo il magnifico itinerario
escursionistico da Bever a Spinas si susseguono spledidi scorci sul panorama montano
dell’Alta Engadina, senza trascurare l’intrattenimento dei più piccini: in sei tappe del
tragitto, lungo 4,5 chilometri, vengono inscenate celebri fiabe della Regione. Il tempo di
percorrenza, senza soste, è di 1 ora, ma è quasi certo che vorrete fermarvi più a lungo
nella „culla delle favole alpine“. Seduti su un trono di legno, papà o mamma possono
leggere fiabe da libri davvero fuori formato e in tre lingue, presenti in ogni stazione. I
bambini ascoltano sui loro sgabelli di legno e si riposano dalle fatiche escursionistiche.
Lungo il percorso ogni fiaba è rappresentata, inoltre, da sculture degli artisti locali Not
Vital, Francis Engels, Jean Badel, Gregor Reich, Reto Grond e Giuliano Pedretti.
Le favole in questione provengono tutte da narratrici della Val Bever, che vanta una lunga
tradizione come „valle delle fiabe“. La storia più antica che troverete lungo il percorso fu
raccontata dalla contastorie della Val Bever Nann Engel, al secolo Anna Engi, vissuta nel
XVIII secolo. Per i più appassionati esiste un volume illustrato („La Via delle fiabe in Val
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Bever“) che riporta tutte le fiabe dell’escursione. www.maerliweg.ch
2.2.
Celerina, La Via della fiaba dei tre fiori
Da un punto di vista scientifico le montagne sorgono a causa dello spostamento delle
placche continentali. Ma c’è un altro modo di spiegare la formazione dei monti e gli
escursionisti potranno scoprirlo tra la stazione a monte della cabinovia „Marguns“ e
Celerina. Dai 2’278 metri s.m. a fondovalle gli appassionati non troveranno solo infiniti
belvedere, da dove ammirare il panorama alpino in tutto il suo splendore, ma anche
undici tavole che raccontano via via una fiaba della scrittrice svizzera Sina SemadeniBezzola. Vi si narra l’origine della formazione rocciosa „Las Trais Flours“, con i tre fiori
magici Allegria, Pigna e Vivanda, come pure gli incanti operati dall’angelo dei fiori Flurina.
Senza accorgersi gli escursionisti apprenderanno nozioni sulla cultura altoengadinese e
sulle difficili condizioni di vita locali nel passato. Le undici tavole sono abbellite da
illustrazioni e scritte in tedesco, italiano e retoromancio. Si tratta di un attraente anello di
un’ora e mezzo, facile e accessibile persino con le carrozzine. E la maestosa cima „Las
Trais Flours“ svetta sempre in primo piano. www.engadin.stmoritz.ch/it/wandern
2.3.
Emozioni per giovani e meno giovani: sulle tracce di
Schellenursli
Se si chiede a grandi e piccini svizzeri quale sia il loro libro per ragazzi preferito, la
maggioranza risponderà „Heidi“ e, subito dopo, „Schellenursli“. La storia narra di un
ragazzino, Ursli, che in occasione dei „Chalandamarz“, la festa tradizionale durante la
quale la gioventù attraversa il paese e scaccia gli spiriti dell’inverno a suon di
campanacci, avrebbe dovuto rimanere in fondo al corteo perché la sua campanella era
molto piccola. Così decise di raggiungere una malga dove in estate aveva visto pendere
un enorme campanaccio di mucca. A inverno non ancora terminato, però, il percorso si
rivelò più difficoltoso che in estate, così Ursli ricomparve in paese solo il giorno dopo. I
compaesani, che lo avevano cercato ovunque, furono sollevati e, quando Ursli mostrò il
suo campanaccio, rimasero a bocca aperta. Dato che quello era lo strumento più grande
del luogo, il ragazzo poté aprire il corteo dei „Chalandamarz“ e da allora fu chiamato
„Schellenursli“. La bella storia dell’autrice engadinese Selina Chönz, con le illustrazioni
del grande Alois Carigiet, può essere rivissuta lungo gli 1,5 km della „Via di
Schellenursli“, in Alta Engadina. Dall’Hotel Salastrains di St. Moritz alla Via Tinus il
sentiero si snoda tra le tavole illustrate, che riprendono la suggestiva fiaba. Il tragitto è
percorribile in 45 minuti anche dai più piccoli. E quasi per caso s’incontra un’altra vecchia
conoscenza: la celebre capanna di Heidi si trova infatti lungo la Via di Schellenursli.
www.myswitzerland.com/a_piedi
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2.4.
Brividi sul „Percorso Avventura“
Per ragazzi coraggiosi, piccoli Huckleberry Finn e tipi che sprizzano energia da tutti i pori,
l’Engadina ha pronta una sfida davvero audace: il „Percorso Avventura“ verso il Lago
di Bitaberg. Il tour dalla vetta del Passo del Maloja si snoda attraverso tipici boschi di
cembri fino al lago, e non è pensato per gente dai nervi fragili! Ma è proprio quello che ci
vuole per ragazzi desiderosi d’avventura. Otto ostacoli di varia difficoltà costellano l’anello
di due ore e mezzo: ponti tibetani, corde con cui librarsi sopra una gola e tremolanti scale
in corda sono solo alcune delle adrenaliniche avventure che giovani a partire da undici
anni e meno giovani dovranno affrontare. Il Percorso Avventura inizia al parcheggio
Salecina presso la diga dell’Olegna e si snoda fino ai 1'854 m del frondoso Lago di
Bitaberg. Il tragitto costeggia il ruscello Olegna e presenta paesaggi notevoli. Avventurieri
giovani e meno dovranno superare: un ponte tibetano semovente, un’avventura
d’equilibrio sulla corda, tesa tra due alberi, l’attraversamento di una piccola gola
sopra un tronco di legno, il superamento di una scala pensile perpendicolare, la
rampicata su corda, una ripida discesa su una scala di legno e una «funivia» a
diversi metri d’altezza. Chi ama ritmi più rilassati, può intraprendere l’escursione anche
senza ostacoli. La vista su Maloja, laghi engadinesi e la vicina Val Bregaglia è comunque
un’esperienza straordinaria. www.engadin.stmoritz.ch/it/region/maloja/
2.5.
Parchi giochi montani in Engadina: piccoli scalatori in
azione
Passaggi segreti e una palestra di roccia sono soltanto due attrazioni del grande parco
giochi del celebre monte-belvedere Muottas Muragl, da dove gli alpinisti in fasce non
vorranno più venir via. Intanto mamma e papà potranno godersi il sole sull’invitante
terrazza del ristorante di montagna. Scena simile presso la stazione a monte di Marguns:
il parco giochi forma insieme al ristorante gourmet „Chadafö“ un ottimo binomio, a cui i
genitori accompagnati da bambini difficilmente sapranno sottrarsi. E anche sulla stazione
a monte di Furtschellas le famiglie trovano di che rifocillarsi dopo un’escursione:
specialità svizzere al „La Chüdera“ o corse scatenate nel bel parco giochi? Ragazzi e
genitori non hanno che da scegliere.
3.
Escursioni per appassionati di cultura
Gli amici della letteratura, dell’arte e della musica che amano anche camminare trovano,
in Engadina, varie possibilità per seguire le tracce di personaggi illustri.
3.1.
Sulle orme di Segantini: pittoresco in tutti i sensi
Un’escursione sulle tracce del pittore Giovanni Segantini, per ammirare la valle con i suoi
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occhi, è quanto propone l’Alta via da Muottas Muragl a Pontresina. Ogni estate l’artista si
stabiliva lassù, in una capanna sullo Schafberg dove creò il suo famosissimo Trittico delle
Alpi. Oggi il rifugio è conosciuto come „Capanna Segantini“. Che la sua posizione sia
pittoresca in tutti i sensi, va da sé. www.engadin.stmoritz.ch/it/wandern
3.2.
La casa di Nietzsche a Sils-Maria
Un’escursione culturale davvero singolare s’intraprende, invece, a Sils-Maria, dove gli
studiosi di Nietzsche Mirella Carbone e Joachim Jung guidano attraverso l’antica
abitazione del grande filosofo. www.nietzschehaus.ch
3.3.
Dove Heidi ha incontrato Peter
Nell’Alta Engadina la cultura riserva sorprese anche ai più piccoli: nel rifugio
Grevasalvas, infatti, è stata girata la serie tv di „Heidi“. Il tragitto per raggiungerla è stato
segnato con cura, affinché nessuno si perdesse cercandola. Ci si arriva solo a piedi,
lungo il „Piccolo“ e il „Grande sentiero di Heidi“.
4.
Escursioni nel Parco nazionale: 170 m² di pura natura
Gli scarponi di montagna sono d’obbligo per chi vuole perlustrare l’unico Parco nazionale
svizzero. Infatti bike, cavalli, sci e ogni altro mezzo di locomozione sono tabù all’interno
del Parco, per riguardo verso piante e animali. Che tanta cura faccia bene alla natura, lo
si nota a ogni passo attraverso i 170 km2 di superficie. Difficile trovare nel Mitteleuropa un
altro raggruppamento simile di mammiferi (30 specie ca.) e di uccelli (oltre 100 varietà).
Lungo un totale di 21 itinerari si ammirano flora e fauna nel loro ambiente naturale. Chi
ama gli stambecchi o le marmotte, ha grosse probabilità di incontrarli lungo il tragitto n. 1
da S-chanf ai 2`040 metri dell’Alp Trupchun. Camosci e cervi si trovano con più
frequenza sul tratto verso la Chamanna Cluozza (itinerario 7). Se poi al centro delle
vostre attenzioni ci sono la ricca varietà floreale e i bei panorami, allora fanno per voi i
tour Fuorcla Val dal Botsch (itinerario 18) e Lais da Macun (itinerario 21). Per vivere il
Parco nazionale veramente da vicino, vi consigliamo due possibilità di pernottamento:
l’Hotel Parc Naziunal Il Fuorn, ai margini dell’area protetta, che offre camere in posizione
incantevole senza rinunciare al comfort; il più rustico rifugio in legno della Chamanna
Cluozza, che ospita fino a 68 persone (di cui 24 in stanza e 44 in camerate con
materassini). Tutt’intorno, la “wilderness” più incontaminata! Nel maggio del 2008 è stato
inaugurato il nuovo Centro del parco, dove sono esposte tra l’altro varie mostre sui temi
del Parco nazionale e dell’ecologia. Vi si trova anche un ufficio informazioni dove
prenotare escursioni guidate. www.nationalpark.ch
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5.
Escursioni di più giorni: per camminatori rodati
L’Alta Engadina è punto di partenza ideale per escursioni a tappe. Un brivido d’avventura
accompagna sempre i trekking di più giorni, dove dietro ogni svolta del sentiero si
nasconde via via un paesaggio inedito. I più bei tragitti escursionistici elvetici si snodano
attraverso l’Alta Engadina. Per citarne solo alcuni: l’„itinerario escursionistico n. 1“ della
Svizzera, la Via Alpina, valica 14 passi alpini in 370 km; la Via Engiadina propone invece
70 km di Alta via, mentre la Via Valtellina è un’escursione attraverso tre regioni
linguistiche e culturali, da Schruns a Tirano (o viceversa).
5.1.
Via Valtellina: sulle tracce dei mulattieri
Quello della Via Valtellina è un tour di otto giorni lungo l’antico itinerario di transito
commerciale.
I viandanti, un tempo, dovevano occuparsi di trasportare bestiame, sale o vino sani e
salvi oltre le montagne, senza dedicare molto tempo al panorama. Oggi, invece, gli
escursionisti possono godersi l’aria pura, la natura e i magnifici scorci in piena libertà. Del
resto le attrazioni di questo itinerario storico sono parecchie: chi tra Schruns e Schlappin
valica lo Schlappiner Joch (2'203 m), si ritrova su un passo che già migliaia di anni fa
dovette essere teatro di guerra tra gli abitanti dell’austriaco Montafon e i Grigioni, come
testimoniano le punte di freccia ritrovate in loco. L’indomani si passa per Klosters e,
superando i 1'631 metri del Wolfgang, si raggiunge Davos. Anche nel suo proseguimento
la Via Valtellina offre suggestivi contrasti paesaggistici e culturali: l’escursionista supera
valichi degni di rispetto come lo Scaletta (2'606 m) o il Bernina (2'328 m), tocca poi
graziosi villaggi engadinesi come S-chanf per sostare infine in una raffinata località
turistica quale è Pontresina. E in pochi giorni ha attraversato tre regioni linguistiche e
culturali: romancia, tedesca e italiana. La Via Valtellina è un tour per escursionisti con
elevate esigenze culturali e sportive. www.kulturwege-schweiz.ch/viarouten/viavaltellina.html
5.2.
Via Alpina: la regina delle escursioni svizzere
Allenamento e buone condizioni fisiche sono richiesti anche all’escursionista che intende
affrontare il tour della Via Alpina. Le 19 tappe vantano un totale complessivo di 25'000
metri di dislivello. L’itinerario parte da Vaduz e si snoda attraverso le Alpi fino a Montreux.
Una vera sfida per tutte le ‚caprette di montagna’! Chi non volesse intraprendere l’intero
tragitto, può percorrere anche singole tappe. Di particolare suggestione, per es., il tratto
che da Tirano via Poschiavo arriva a Maloja. www.via-alpina.com
5.3.
La Via Engiadina: Engadina allo stato puro
L’escursione della Via Engiadina dura da 10 a 14 giorni e attraversa tutta la regione. Tra
boschi di cembri e larici, il camminatore impara man mano a riconoscere i tanti panorami
montani dell’Engadina. La Via Engiadina è ricca di belvedere che lasciano a bocca aperta
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anche i locali. Lungo la tappa da Zernez a Zuoz, per es., presso Acla Laret si dischiude
uno scorcio grandioso sui monti del Parco nazionale. Si susseguono poi tratti quanto mai
vari – dal sentiero fra le radici fino alla via escursionistica battuta con cura – attraverso il
Plaun Grand (1'955 m) e il pittoresco paesino di Bever, dopo Samedan. Lì si consiglia
all’escursionista di riposare a dovere, perché il giorno successivo lo attende l’Alta via sul
Munt da la Bes-Cha: 1’110 metri di dislivello da superare in una volta sola, ripagati però
da un panorama quasi ineguagliabile. Lo sguardo vaga dal Corvatsch al gruppo del
Bernina fino al Piz Muragl e a valle occhieggiano il Lago di St. Moritz e Pontresina. Anche
la tappa successiva, attraverso l’Alp Suvretta (2'190 m) e il Grevasalvas (1'941 m) fino a
Maloja, è altrettanto incantevole. Tra i cespugli di mirtilli che orlano lo stretto sentiero e il
fantastico panorama sul massiccio del Bernina, in parte innevato, ogni escursionista
amante della natura apprezzerà la Via Engiadina anche nell’ultimo tratto verso
Silvaplana. www.wandersite.ch/ViaEngiadina.html
5.4.
Bernina-trek: affascinanti universi alpini
Il trek del Bernina, sette giorni da Madulain a Poschiavo (o viceversa), è senz’altro uno
dei più magnifici tour alpini della Svizzera. Lungo infinite vie panoramiche, salite
difficoltose e discese complesse, gli escursionisti imparano a conoscere l’affascinante
universo alpino nella sua versione estiva. Ma anche in questa stagione vedranno
galleggiare all’improvviso sulla superficie dei laghetti montani strane sagome azzurrine:
iceberg? www.cas-bernina.ch
5.5.
Senda Segantini: per romantici e linguisti
Emozioni romantiche e romance si vivono per quattro giorni lungo la Senda Segantini, da
Thusis a Maloja: ci s’imbatte in vari monasteri e chiese, ma i più fortunati potranno
assistere persino a una rappresentazione del teatro musicale romancio „Origen“ nella
rocca di Riom. Durante la seconda tappa, tra Tiefencastel e Savognin‚ s’incontrano
invece le 13 poesie in romancio di padre Lozza (con traduzione in tedesco).
www.savognin.ch/wandern
6.
Gli speciali dell’Engadina, paradiso del trekking
Per accontentare anche gli escursionisti più esigenti, i fan locali del trekking hanno
sviluppato offerte davvero speciali che esaudiscono i più arditi desideri dei camminatori.
Siete curiosi? Ecco qui di seguito alcune originali proposte escursionistiche in Alta
Engadina:
6.1.
Panorama-trek: nel paradiso degli scalatori
Un po’ di coraggio e una certa agilità sono richiesti nel trek panoramico di quattro giorni.
Si avanza lungo strette alte vie, che in parte si snodano quasi a precipizio. La vista sul
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massiccio del Bernina è imbattibile. Il pacchetto di 720.- CHF comprende tre
pernottamenti in un romantico e solitario rifugio, che i comuni mortali scorgono solo con il
binocolo. www.engadin.stmoritz.ch/it/wandern
6.2.
Via Gastronomica: per escursionisti gourmet
Quando la passione gastronomica si combina con incantevoli sentieri escursionistici, ci si
trova sulla Via Gastronomica. Qui l’espressione „menù a 3 portate“ è presa alla lettera:
lungo tragitti diversi e variabili si cammina tra le tappe di un raffinato menù. Quanto far
durare le tre „portate“ e se iniziare presto con una ricca colazione, o attaccare subito con
l’antipasto, è lasciato alla libera scelta del gourmet in escursione. Di certo ogni nuova
tappa gastronomica si pregusta con gioia. Con la funicolare di Furtschellas si sale
comodamente a 2’312 metri d’altitudine. Presso la stazione a monte, nel ristorante di
montagna „La Chüdera“, gli scarponi devono attendere il tempo di una colazione prima di
entrare in azione. Durante questo inizio da buongustaio, l’escursionista può già godersi
una spettacolare vista sull’ampia piana di Sils. Con lo stomaco rinfrancato, si parte
meglio lungo uno dei tre itinerari in direzione di Fex Curtins. Meta: il pranzo. L’escursione
via Marmorè fino a valle dura 1 h. e mezzo, mentre la variante più lunga si percorre in 4
ore e si snoda lungo l’incantevole laghetto montano „Lej Sgrischus“. Ma se la prossima
portata vi sembra più allettante del laghetto che occhieggia tra le rocce, potete tagliare
verso la Val di Fex a metà percorso. Affamato, ma arricchito da emozioni indimenticabili,
l’escursionista raggiunge per il pasto principale l’Hotel Fex, dove può scegliere tra
specialità engadinesi o italiane. Dopo i piaceri dell’ottima cucina di Fex, è già tempo di…
raggiungere la portata successiva: il „dessert“. A scelta e secondo le proprie condizioni,
gli escursionisti possono proseguire lungo la strada principale (dove circolano anche le
carrozze) o avventurarsi per l’idillico sentiero nel bosco. Circondata da prati e montagne,
ecco la „Chesa Pool“, una pensione allestita in una casa engadinese di 400 anni fa.
Prelibatezze i cui ingredienti provengono da agricoltura biologica e la celebre torta di
mirtilli solleticano il palato anche ai più satolli. Ma dopo una vivace escursione tra le due
e le sei ore si può fare il bis a cuor leggero. La porzione extra è concessa
all’escursionista della „Via Gastronomica“, al quale resta una digestiva mezz’oretta di
cammino lungo una gola per tornare al punto di partenza.
www.engadin.stmoritz.ch/sommer/it/region/aktivitaeten
6.3.
Escursioni sui ghiacciai: quando il ghiaccio scricchiola sotto
i piedi...
Tra le più emozionanti avventure di montagna vanno annoverate senz’altro le escursioni
sui ghiacciai. Tra morene e laghetti glaciali può fare anche capolino, però, qualche
fenditura o persino un crepaccio. Ecco perché la traversata di un ghiacciaio dovrebbe
assolutamente essere intrapresa in compagnia di una guida professionale. L’escursione
proposta dalla Scuola di alpinismo di Pontresina si tiene tutti i giorni da inizio luglio a
inizio settembre, parte dal Rifugio Diavolezza e dura cinque ore ca. Ore indimenticabili:
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quando il ghiaccio scricchiola sotto i piedi e non bastano i dodici chilometri del tragitto per
esprimere a parole le proprie emozioni, il brivido lungo la schiena è assicurato. Le
spiegazioni della guida rendono più comprensibili i movimenti del ghiacciaio negli ultimi
millenni. La monumentale forza delle montagne, del resto, si mostra in tutta la sua
immensità contemplando da vicino lingue di ghiaccio e morene. Quassù, alle alte quote
del massiccio del Bernina, ognuno può capire che i ghiacciai ‚sono vivi’. E non è
nemmeno un fenomeno visivo, a volte basta rimanere in assoluto silenzio e ascoltare il
lavorio di questo mare gelato. L’escursione sul ghiacciaio del Diavolezza costituisce
davvero un’avventura di montagna unica e indelebile. www.diavolezza.ch
6.4.
6.4. Clean-Energy tour: per garantire la conservazione delle
montagne
In Alta Engadina basta uno sguardo per intuire la particolare sensibilità in fatto di
ambiente e clima. In una regione dove i mutamenti climatici sono visibili, anno dopo
anno, per il lento retrocedere dei ghiacciai, è naturale che misure di tipo ecologico siano
introdotte più velocemente e in modo più coerente che altrove. Lungo il Clean-Energy
tour, che parte da St. Moritz, ognuno può rendersi conto di persona come nella Regione
si punti sempre più sull’utilizzo di fonti d’energia rinnovabile. L’escursione prende l’avvio
dalla più antica centrale idroelettrica della Svizzera presso il corso dell’Inn, proprio sotto il
Lago di St. Moritz (a 1’770 metri di altitudine), alimentato dalla centrale. Quindi in
funicolare si raggiungono i 2’005 metri di Chantarella, dove dal 1979 sorge una struttura
di collettori solari. Dopo la visita si monta sul trenino di Corviglia che sfrutta l’energia di
162 pannelli solari, situati accanto al tragitto della funicolare, la cui produzione annua di
corrente raggiunge i 18’000 kWh. La funivia del Piz Nair dischiude poi il più alto impianto
fotovoltaico d’Europa, che svetta a 3'020 metri sulla facciata sud del ristorante di
montagna. Sotto il Piz Nair e sopra il ristorante „Chamanna“, a 2'666 metri d’altitudine,
sorge una struttura eolica e il visitatore ha l’occasione di apprendere tutto e di più
riguardo le ultime tecnologie in fatto di sfruttamento dell’energia eolica.
www.engadin.stmoritz.ch/it/wandern
6.5.
Il primo Sentiero didattico sul clima d’Europa
Chi passeggia lungo il primo Sentiero del clima d’Europa non riceve solo nuove
informazioni di tipo climatico, ma può amirare anche panorami da sogno. 18 tavole
spiegano all’escursionista i mutamenti climatici in montagna e i loro effetti sul
microcosmo alpino. Il ritiro del permafrost, poi, è chiaramente visibile nel tratto da
Muottas Muragl via Schafberg all’Alp Languard. Di notevole interesse anche le misure di
tutela e i meccanismi di sicurezza adottati dalla locale comunità montana ormai da
generazioni. Già allora si cercava per es. di proteggere la gente del posto, deviando i
ghiaioni verso aree non abitate grazie a terrapieni di legno o pietra. In tre ore e mezzo di
cammino il sentiero permette di capire e soprattutto vivere da vicino i cambiamenti
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climatici. www.engadin.stmoritz.ch/it/wandern
6.6.
Escursione ad anello „Ils Lejins“: laghi a non finire
Anche se forse un po’ troppo freschi per un bagno, i nostri laghetti di montagna cristallini
illuminati dal sole sono un refrigerio per gli occhi. E sono ben sei i laghi (in retoromancio:
lejins) che s’incontrano durante le due ore e mezzo dell’escursione lacustre „Ils
Lejins“. Punto di partenza è la stazione a monte di Furtschellas, da dove inzialmente si
prende verso l’Alp Munt. Di fronte al Piz Corvatsch e al Piz Surlej ci s’imbatte nei laghetti
che nel 2005, in seguito a un concorso, sono stati battezzati con i nomi di minerali locali:
Lej Cristal, Lej Magnetit, Lej Malachit, Lej Rhodonit, Lej S-chaglia e Lej Epidot si
chiamano queste bellezze naturali, che sembrano dipinte da Segantini in persona. Oltre
alla panoramica terrazza del ristorante „La Chüdera“ esistono molte altre possibilità per
fare una pausa, ovviamente con vista su uno splendido lej.
www.engadin.stmoritz.ch/it/wandern
6.7.
Tour con Via ferrata del Piz Trovat: brividi scoscesi…
Avete mai partecipato a un’escursione… in perpendicolare? Da noi in Engadina è
possibile. Ma, attenzione: oltre all’attrezzatura adeguata, per percorrere la Via Ferrata
del Piz Trovat ci vogliono resistenza e una buona dose di coraggio. Altrettanto
importante, possedere senso dell’equilibrio e non soffrire di vertigini, perché pur essendo
assicurati la vostra adrenalina salirà in parallelo con i 550 scalini della ferrata.
Ripidamente. Superati la Via ferrata e un emozionante ponte tibetano, sarà il panorama a
3’146 metri d’altitudine su Piz Palü, Bernina e Morteratsch a ricompensarvi per ogni
goccia di sudore versata.
www.engadin.stmoritz.ch/it/region/aktivitaeten/id.121/ls.klettern/
6.8.
Escursione delle erbe in Engadina: non solo per streghe
Con un’escursione delle erbe nella pittoresca Val dal Fain botanici, cuochi per hobby e
altri appassionati impareranno a conoscere la grande varietà di erbe officinali engadinesi.
Se forse sanno tutti come utilizzare la salvia e persino l’olivello spinoso, chi conosce la
stregona palustre? E, soprattutto, a cosa serve? Questa escursione lascerà stupiti
persino gli esperti in materia e, chissà, magari vi capiterà di trovare le tre erbe che
crescono esclusivamente in Engadina…
6.9.
Sentiero didattico della natura di Samedan: imparare dalle
Alpi
Nozioni interessanti, a volte perfino stupefacenti, si apprendono nelle 2,5 ore di cammino
lungo il Sentiero didattico della natura di Samedan, che si snoda tra Planeg-Peidra,
Grossa-Cristolais (1’842 m s.m.), l’area protetta di Chalchera e Viergias. Oltre il campo
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sportivo di Sper l’En si torna verso Samedan. La semplice escursione dura 1 ora e
mezzo, ma per leggere le tante tavole informative va calcolata un’altra ora: una
passeggiata bella e varia, accessibile anche agli escursionisti meno allenati.
www.alpenakademie.com
7.
Alberghi di montagna, rifugi, capanne del CAS
Che gli escursionisti dormano sempre bene è una diceria. Anche un camminatore stanco
vorrebbe un buon letto, un cuscino morbido, aria pura e, se possibile, una tranquilla
atmosfera alpina. Gli hotel di montagna del Diavolezza, di Muottas Muragl e la Casa del
Bernina non offrono solo questi servizi, ma esaudiscono quasi ogni altro desiderio. Sul
Diavolezza, tanto per fare un es., si trova l’idromassaggio più alto d’Europa. Chi ama
ambienti semplici e particolarmente tipici, potrà pernottare nelle numerose capanne del
Club Alpino Svizzero (CAS): Boval, d’Es-cha, Jenatsch, Tschierva o Rifugio Saoseo,
come pure nei rifugi custoditi Alp Muntatsch, Alp Griatschouls o Rifugio Paradiso. Questi
ultimi costituiscono anche un’ottima meta per escursioni di un giorno, offrendo
sostanziosi pranzi con cui rifocillarsi. www.cas-bernina.ch, www.diavolezza.ch,
www.muottasmuragl.ch, www.berninahaus.ch
8.
Postazioni pic-nic per escursionisti: barbecue a cielo
aperto
Volete mettere, l’emozione di mangiare come un vero boscaiolo? Da 20 anni esistono
speciali postazioni della rivista elvetica per famiglie “Schweizer Familie“, dove
abbrustolire sul fuoco il proprio pic-nic: ormai sono oltre 500 in tutta la Svizzera. Sul sito
web del periodico si può cercare la postazione più vicina al percorso della propria
escursione e… non resta che preparare le salsicce.
www.schweizerfamilie.ch/freizeit/feuerstellen
9.
Escursioni con sedie a rotelle e carrozzine
Nella Regione Engadin St. Moritz gli escursionisti su sedia a rotelle sono i
benvenuti. Gli itinerari appositamente selezionati e curati assicurano che le ruote
di carrozzelle e passeggini non trovino ostacoli di sorta. Questi tragitti presentano
inoltre solo dislivelli lievi e dispongono in parte di WC accessibili su sedia a
rotelle. Si tratta dei seguenti percorsi:
Lej da Gravatscha: presso Samedan, escursione intorno al lago di 1,6 km ca., attrezzata
con due WC accessibili in carrozzella. www.stmoritz.ch/lej-da-gravatscha-002-01020009Engadin St. Moritz
Public Relations
T+41 81 830 08 12, F +41 81 830 08 18
[email protected], www.engadin.stmoritz.ch
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de.htm
Chantarella – capanna di Heidi – St. Moritz: il tour di 4 km fino alla capanna di Heidi, e
ritorno, presenta qua e là pendenze fino al 20%, ma altrimenti è assai facile.
www.stmoritz.ch/chantarella-heidihuette-st-moritz-002-01020010-de.htm
Susauna, la porta per il Passo Scaletta: il tragitto è parte di un’antica strada di valico
commerciale tra Davos e la Valtellina. Il tratto misura 3,5 km e non presenta quasi
dislivelli. www.stmoritz.ch/susauna-das-tor-zum-scalettapass-002-01020011-de.htm
Maloja – lsola: la pittoresca strada tra Maloja e Isola, lungo il Lago di Sils, è lunga 3 km
e ha un’unica salita del 16%. www.stmoritz.ch/maloja-lsola-002-01020012-de.htm
San Gian – Lago Stazer: l’escursione boschiva attraverso i più elevati canneti d’Europa
è lunga 2,8 km e ha poche salite con dislivelli fino al 9%. www.stmoritz.ch/san-gianstazersee-002-01020013-de.htm
Val Bever fino a Spinas: il tragitto da Bever a Spinas si snoda attraverso una valle
ancora intatta. Sui 4 km di percorso ci sono soltanto poche salite da superare, con una
pendenza max. del 12%. www.stmoritz.ch/val-bever-bis-spinas-002-01020015-de.htm
Da Chapella a Cinuos-chel: quest’escursione, lunga solo 1,8 km, offre continui scorci su
uno splendido paesaggio umido. Scarse pendenze. www.stmoritz.ch/von-chapella-nachcinuos-chel-002-01020014-de.htm
10.
Piacevoli escursioni con… risalita
Ai clienti degli 80 hotel partner di trenini e funivie l’offerta „Impianti di risalita tutto
compreso“ permette il libero accesso a tutti gli impianti in funzione d’estate, a partire dal
secondo pernottamento. Alcuni degli alberghi – dagli alloggi di gruppo agli hotel di lusso –
propongono inoltre l’utilizzo gratuito dei trasporti pubblici. E chi preferisce un
appartamento in affitto o una casa vacanze non dovrà rinunciare al piacere delle
escursioni, perché con il pass escursionistico dei trenini di montagna di ENGADIN St.
Moritz avrà ugualmente libero accesso alle vette o, con i mezzi pubblici, ai più begli
itinerari escursionistici.
11.
11. Nordic Walking: l’escursione „sportiva“
Che il nordic walking abbia un’efficacia del 20-30% in più rispetto al semplice walking è
ormai un dato assodato a livello scientifico. Quando infatti lo sportivo applica
correttamente la tecnica ALFA (che comprende posizione eretta, bastoncini piatti,
braccia rilassate, passi adeguati e coordinati), utilizza il 90% dei propri muscoli. Non
stupisce dunque che questa disciplina sia sempre più praticata. Negli ultimi anni l’Alta
Engadin St. Moritz
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[email protected], www.engadin.stmoritz.ch
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Engadina si è trasformata in vero eldoraro per gli appassionati di nordic walking, che
possono scegliere tra non meno di 31 itinerari, tutti molto vicini tra loro, nelle zone di
Maloja, St. Moritz, Zernez e Diavolezza. In tal modo Engadin St. Moritz è divenuta la più
ampia area di nordic walking della Svizzera. I „Nordic Walking Trails“ con tanto di
segnaletica ufficiale fanno sì che i walker non debbano imbattersi in biker o escursionisti;
i tragitti sono suddivisi, inoltre, secondo vari gradi di difficoltà (blu = facile, rosso = medio,
nero = impegnativo) e ottimamente segnalati.
Questo sport in Engadina occupa ormai un ruolo importante e lo si nota ovunque: quasi
ogni hotel offre corsi, bastoncini e scarpe ad hoc o propone manifestazioni di nordic
walking. Il desiderio di continuare a essere la n. 1 del nordic walking svizzero è del tutto
evidente.
11.1.
Itinerario di Isola e itinerario di Fex: perfetti per principianti
Per walker principianti o poco allenati l’Isola Trail rappresenta un riscaldamento ideale.
Misura cinque chilometri ca., inizia a Maloja e passa accanto alla tomba del pittore
Segantini. Si prosegue poi nello splendido paesaggio lacustre, leggermente collinare, fino
al ristorante Lagrev di Isola, dove si recuperano le calorie necessarie per il ritorno.
Altrettanto ideale per chi è ai primi passi il Fex Trail, lungo 5,5 chilometri. I dislivelli da
superare sono moderati, in compenso si gode di uno scorcio spettacolare sulla Val di
Fex, subito dopo aver attraversato il bosco di larici. Un’ulteriore attrazione è il pittoresco
paesino di Sils Maria, dalla cui bellezza fu stregato già Friedrich Nietzsche. Nell’omonima
casa i visitatori potranno ammirare la stanza dove un tempo alloggiava il filosofo e
apprendere qualche aneddoto interessante su di lui.
11.2.
Lägh da Cavloc e Itinerario del Morteratsch: per walker
avanzati
Di media difficoltà risulta il percorso per il Lägh da Cavloc. Un po’ di forma fisica è
richiesta a chi voglia superare senza problemi le due salite (una all’andata e una al
ritorno) del tragitto. Ma la veduta sul lago cristallino ricompensa ogni fatica, così come la
presenza particolarmente numerosa di marmitte glaciali. Un altro itinerario non del tutto
facile, ma vario e interessante anche dal punto di vista gastronomico, è il Morteratsch
Trail. Il suo percorso non solo si snoda nelle atmosfere balsamiche di boschi di cembri e
larici, costeggiando lo spumeggiante torrente del Bernina, ma regala pure la vista
mozzafiato sui vicini giganti di Piz Palü, Bellavista e Piz Bernina. E se tutto ciò non
bastasse a ripagare le fatiche di un itinerario impegnativo, ci sono sempre le prelibatezze
del ristorante o del caseificio di dimostrazione sul Morteratsch a rimettervi in sesto.
11.3.
Furtschellas e Itinerario della Palüd Lungia: dove osano i
professionisti
I nove chilometri del Furtschellas Trail vanno affrontati solo da sportivi allenati e in
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ottime condizioni fisiche. Dopo l’Alp Prasüra la salita prosegue ripida fino a 2'082 metri.
Chi, poi, sceglie la variante più impegnativa, dovrà svoltare a sinistra in direzione di
Marmorè. Ma una volta arrivati in cima, avrete la sensazione di avere l’Engadina ai vostri
piedi. Un tour altrettanto difficile è quello offerto dal Palüd Lungia Trail.
Sono molti i laghetti alpini sfiorati dal tragitto, una vera tentazione per gli atleti accaldati e
affaticati dalla salita (ma anche una prova di coraggio, data la temperatura dei laghi
stessi). Come stazioni di base per molti tour di nordic walking si consigliano la capanna
Es-cha del CAS o il camping Madulain, specie per walker con un budget ridotto.
www.stmoritz.ch/nordic-walking-002-010221-de.htm
12.
Altre idee e suggestioni per tour in Engadina...
... si trovano in varie pubblicazioni: la Guida escursionistica di Engadin St. Moritz è
un’ottima compagnia per escursionisti che intendono conoscere a fondo i dintorni di St.
Moritz e accumulare un bagaglio di nozioni accurate. La Carta escursionistica dell’Alta
Engadina richiama l’attenzione su almeno 50 diverse escursioni e la brochure Impianti
di risalita tutto compreso contiene informazioni sempre attuali, oltre ai consigli per
escursionisti e amanti della natura. Insomma, una piccola biblioteca per chi vuol
esplorare in lungo e in largo l’Engadina. A piedi.
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