La rivoluzione inglese

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La rivoluzione inglese
Le rivoluzioni inglesi
1./Tensioni politiche e religiose
Il regno di Giacomo I Stuart
La monarchia di Giacomo I Stuart
Giacomo I Stuart
Guy Fawkes
• Giacomo, figlio di Mary Stuart, diventò re
d’Inghilterra quando morì Elizabeth, nel 1603
• Era anche re di Scozia e di fede protestante.La sua
successione fu dovuta al fatto che fosse l’unico erede
maschio possibile
• Assunse il nome di Giacomo I, e governò fino al 1625
Il re dovette fronteggiare
• A. il problema religioso, viste le correnti religiose
protestanti e i cattolici presenti in Inghilterra, oltre
ovviamente alla religione di stato che rimaneva quella
anglicana.
• Nel 1605 una congiura dei cattolici, guidata da Guy
Fawkes e nota come “complotto delle polveri”,
intendeva uccidere il re e provocare una strage nel
Parlamento inglese, che avrebbero dovuto morire in
una gigantesca esplosione nella Camera dei Lords. La
congiura fu sventata all’ultimo momento.
• B. il problema politico: Inghilterra e Scozia, entrambe
suoi domini, erano nazioni diverse sia per tradizioni e
cultura, sia per l’economia, sia per la religione, e non
potevano costituire una vera unità politica
Re e Parlamento,
gli equilibri di potere
• L’equilibrio dei poteri tra re e Parlamento, composto da
due Camere, Camera dei Lord e Camera dei Comuni,
non era stabile
• Il Parlamento aveva il diritto di votare l’imposizione di
tasse da parte del re in caso di guerra o di necessità
straordinarie
• Esso però, prima di approvare nuove imposte,
indirizzava al re petizioni, richieste e lamentele per
eventuali abusi, e questa pratica era considerata dal
Parlamento come diritto dei sudditi a orientare la
politica del sovrano
• A causa di questa pratica, i re tendevano a convocare
il Parlamento il meno possibile, per non dover fare
concessioni
I “puritani”
• Si era diffusa in Inghilterra la corrente chiamata
“puritana” il cui obiettivo fu di purificare le posizioni
teologiche estranee al messaggio delle Sacre scritture
• I puritani enfatizzavano la corruzione del mondo e
sostenevano che solo alcuni “santi” fossero in grado di
riconoscere la degenerazione di esso
• Il modello di vita puritano era basato sulla meditazione
della Bibbia, sul rifiuto del peccato, delle tentazioni
del sesso, della mondanità.
• Inoltre era necessario leggere direttamente il Vangelo e
rinnovare la Chiesa anglicana, “rovinata” da elementi
esteriori: l’uso della croce, il battesimo, cerimoniali
troppo sfarzosi, l’inginocchiarsi durante il rito della
comunione
I “puritani” e la corte
• I puritani, già presenti in Parlamento e combattivi
durante il regno di Elizabeth erano soprattutto
mercanti, artigiani, operai specializzati degli opifici
tessili
• Anche la gentry, cioè la nobiltà minore dei proprietari
terrieri, era in parte sostenitrice delle posizioni
puritane
• I puritani erano molto critici verso la corte, che era
sfarzosa e corrotta, e erano ostili a ogni
provvedimento monarchico il cui obiettivo fosse
rimediare ai buchi di bilancio, in particolare la vendita
di titoli nobiliari e le esenzioni dalle tasse concesse ai
ricchi nobili che sostenessero economicamente la
corona
Il Parlamento: tasse e politica estera
• Il re godeva di alcuni introiti per la corona: la rendita delle sue terre, alcune
tariffe doganali, e diritti di origine feudale. Queste entrate dovevano pagare
le spese del sovrano e della corte in tempo di pace
• Nei primi anni del regno di Giacomomo I, tuttavia, le spese della corona e
della corte aumentarono anche a causa dell’inflazione, e il sovrano fu
costretto a chiedere al Parlamento nuove tasse, che esso non voleva tuttavia
concedere
• Re e Parlamento erano in contrasto tra loro per motivi legati soprattutto al
ruolo internazionale dell’Inghilterra
• Giacomo I avrebbe voluto che l’Inghilterra rivestisse in ambito internazionale
un ruolo di mediazione e pacificazione
• Il Parlamento era composto da uomini che avrebbero voluto un impegno più
deciso del paese contro le potenze cattoliche europee: Spagna e Francia,
specialmente durante la guerra dei Trent’anni, in cui invece l’Inghilterra
mantenne un atteggiamento molto prudente
• I contrasti tra Giacomo I e il Parlamento si rafforzarono quando Carlo, figlio
del re e suo erede al trono, sposò la cattolica Enrichetta Maria, sorella dei re
di Francia Luigi XIII
• Questo matrimonio era da inserire nella prospettiva di pacificazione con le
monarchie cattoliche perseguita dal re
I contrasti tra Parlamento e Buckingham
George Villiers,
primo duca di
Buckingham
• Il re convocò il Parlamento quattro volte tra il
1604 e il 1624, ma senza ottenere grossi
risultati
• Motivo di tensione era anche il ruolo
rivestito a corte dal duca di Buckingham, il
“favorito” del re e uno degli uomini più ricchi
del regno
• Buckingham controllava la corte,ma entrava
spesso in conflitto con il Parlamento, che non
accettava il suo potere e il suo ascendente
sul re
• A corte erano presenti fazioni filospagnole e
filoprotestanti, che Buckingham cercava di
manovrare a suo vantaggio, ma che avevano
a loro volta dei legami con deputati del
Parlamento
2/ La spaccatura tra corte e paese
La monarchia di Carlo I Stuart
Carlo I e la Petition of rights
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Re Carlo I Stuart
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Quando, alla morte del padre, salì al trono Carlo I, nel 1625, la
situazione della politica interna e estera inglese era molto precaria
A livello internazionale, l’Inghilterra non ha una politica chiara, di
sostegno deciso ai protestanti in difficoltà nella Guerra dei
Trent’anni, e questo provocò molte tensioni tra il nuovo sovrano e
il Parlamento
In politica interna, il Parlamento chiese in cambio del voto a
favore di nuove risorse per la corona l’impeachment, cioè la
messa in stato d’accusa, per Buckingham, e il re decise il suo
scioglimento
Buckingham cercò di aggirare le difficoltà imponendo ai sudditi più
ricchi un prestito
Nel 1628 la Camera dei comuni fu riconvocata dal re affinché
votasse nuove concessioni finanziarie, ma di nuovo il Parlamento
fece richieste pesanti: Carlo avrebbe dovuto firmare, per avere i
finanziamenti richiesti, una Petizione dei diritti, con la quale non
avrebbe più imposto prestiti o tassazioni non approvate dal
Parlamento e non avrebbe più compiuto atti arbitrari contro la
legge
Buckingham fu pugnalato subito dopo
Nel 1629, Carlo decise di sciogliere di nuovo il Parlamento e non
lo avrebbe più convocato fino al 1640
La politica antiparlamentare di Carlo I:
Stafford e Laud
Thomas
Wentworth,
conte di
Stafford
William Laud,
arcivescovo di
Canterbury
• Da quel momento crebbe la distanza tra la corte, il
centro politico del regno, e il paese
• Carlo I si fece prestare da mercanti e banchieri grosse
somme di denaro e concede a loro in cambio privilegi e
monopoli commerciali
• Cercò di ottenere i soldi necessari alla corona anche
imponendo dei dazi
• Il più odioso per i cittadini era la ship money, che fino
allora era dovuto solo dagli abitanti delle città portuali
per mantenere la flotta regia, mentre il re la estese
all’intera Inghilterra
• Il re scelse come suoi collaboratori Thomas Wentworth,
conte di Stafford, governatore d’Irlanda, e William Laud,
vescovo di Londra, poi arcivescovo di Canterbury
• Laud riorganizzò la Chiesa anglicana secondo una
gerarchia rigida e autoritaria e impose pratiche di
devozione a cui i puritani erano nettamente contrari
Tentativi di uniformazione religiosa
• Carlo riteneva necessario per governare Inghilterra, Scozia e
Irlanda, tre territori di tre confessioni diverse, imporre
l’uniformità religiosa
• Nacquero forti contrasti in Scozia, dove il re intendeva imporre il
Common Prayer inglese, anche se leggermente rivisto.
• Gli scozzesi, in maggioranza di tendenza calviniana, respinsero
questa imposizione attraverso l’assemblea della loro Chiesa,
decisero anche di abolire i vescovi, e infine formarono una lega
armata per difendersi dalle imposizioni del sovrano inglese
• Carlo volle far rientrare l’insubordinazione scozzese organizzando
una spedizione militare contro quella regione, e se la fece
finanziare da banchieri e finanzieri anche cattolici, aumentando le
tensioni con il popolo inglese
• La spedizione militare però fu negativa, l’esercito inglese fu
sconfitto
• Non riuscendo a risolvere da solo la situazione scozzese, Carlo fu
costretto a convocare il Parlamento dopo undici anni nel 1640, per
chiedere i finanziamenti necessari a una nuova spedizione
Lo short Parliament
• La riapertura dei lavori parlamentari durò poco, tre
settimane,tanto è vero che si parlò di short Parliament
• Quando a metà aprile cominciarono i lavori del Parlamento,
alcuni deputati, probabilmente d’accordo con gli scozzesi,
chiesero che in primo luogo si discutesse delle loro
lamentele, e solo dopo averle esaminate, si sarebbero
affrontate le questioni del finanziamento alla guerra contro
la Scozia. La proposta avrebbe ottenuto, se votata, la
maggioranza dei voti e avrebbe allungato i tempi per
finanziare la missione militare in Scozia
• Il re decise allora di licenziare il Parlamento, di far
arrestare alcuni leader sia nella Camera dei Lords che in
quella dei Comuni e di imporre un nuovo sussidio
finanziario, anche se non sufficiente, senza il consenso
parlamentare
Il long Parliament
• Le trattative tra Carlo e gli scozzesi per una pacificazione erano però
impraticabili e il sovrano fu costretto a riconvocare il Parlamento nel
novembre 1640
• Questa volta il Parlamento resistette a qualsiasi tentativo di
scioglimento, e infatti rimase in carica per tredici anni,così si parlò di long
Parliament
• Il Parlamento, guidato da John Pym e John Hampden, impose al sovrano
la convocazione regolare dell’assemblea
• Inoltre avviò procedimenti per impeachment contro i due collaboratori
del re Wentworth e Laud
• Cominciò anche un’azione popolare per purificare la Chiesa inglese “dalle
radici fino ai rami”
• Wentworth fu accusato di tradimento dal Parlamento,e così poteva
essere messo a morte anche senza processo, ma era necessario l’assenso
del re
• Carlo era indeciso, ma quando vide delle manifestazioni popolari di
sostegno al Parlamento, temette che la situazione degenerasse e firmò la
dichiarazione di colpevolezza
• Nel maggio 1641, Wentworth fu decapitato e questo atto fu una vittoria
del Parlamento (anni dopo la stessa sorte capitò all’arcivescovo Laud)
Il Parlamento elimina le basi del potere monarchico
Tentativo di colpo di mano di Carlo I, gennaio 1642
• Il Parlamento eliminò tutti i fondamenti politici del potere
monarchico: il tribunale della Camera stellata, che giudicava i
crimini politici; le imposte come la Ship Money; la presenza dei
vescovi nella Camera dei Lords; il diritto da parte del re di
sciogliere il Parlamento, senza il consenso dei deputati
• Alla fine del 1641 in Irlanda scoppiò una rivolta, e si pose il
problema della repressione: il Parlamento non voleva votare i
finanziamenti per la costituzione di un esercito se il re non si fosse
impegnato a cedere il controllo sulle forze armate
• Il re decise allora di forzare la mano, e all’inizio del 1642 si
presentò in Parlamento con una guardia armata per arrestare i
capi dell’opposizione, ma questi, avvertiti per tempo, si sottrassero
all’arresto
• I deputati si trasferirono allora nella City di Londra, mentre il re
abbandonò la capitale, per risolvere la situazione con la forza
3./La guerra civile e la I Rivoluzione inglese
La battaglia di Naseby
L’inizio della guerra civile, estate 1642
• La guerra civile ebbe inizio nell’estate del 1642
• Carlo I fissò a Oxford il suo quartier generale
• Il punto di forza dell’esercito regio era la cavalleria, tanto
che i sostenitori del re furono chiamati knights,mentre,
spregiativamente, i sostenitori del Parlamento furono
indicati come Roundheads(teste rotonde, perché tenevano
i capelli corti)
• I rapporti di forza erano però dalla parte del Parlamento:
esso era sostenuto economicamente dai mercanti e
banchieri della City (il centro economico di Londra, ma
anche dell’intero paese) e aveva stretto un patto con gli
scozzesi, in cui era prevista una riforma della Chiesa
anglicana per renderla più vicina alla Chiesa scozzese
L’esercito antimonarchico,
l’emergere di Thomas Fairfax e Oliver Cromwell
Thomas Fairfax
Oliver Cromwell
• Nell’estate del 1644 l’esercito reclutato dal
Parlamento ottenne i suoi primi successi contro
quello regio
• L’esercito parlamentare era guidato da sir Thomas
Fairfax
• In esso la presenza dei nobili era limitata, mentre
erano numerosi i gli artigiani, soprattutto impiegati
nel reparto di fanteria, e i piccoli proprietari terrieri,
che erano la base della cavalleria
• Fu proprio la cavalleria, teorico punto di debolezza, a
costituire invece l’elemento determinante nella
battaglia di Marston Moor, prima vittoria importante
dei parlamentari
• Il reparto era guidato da Oliver Cromwell,
gentiluomo di campagna, puritano, membro della
Camera dei comuni, che era schierato con i piccoli
proprietari terrieri e si era battuto con forza contro le
pretese di Carlo I di imporre nuove tasse senza
l’approvazione del Parlamento
Il New Model Army
I capi delle forze di
mare e di terra
schierati con il
Parlamento
(Cromwell è il
quarto da sinistra)
• Cromwell nel 1645 costituì il New
Model Army, un esercito che era basato
su una ferrea disciplina; su un ordine
gerarchico dovuto al merito, e non alla
nascita; sulla convinzione dei soldati di
combattere per una causa giusta
• Il New Model Army vinse nel giugnoluglio 1645 due importanti battaglie a
Naseby e Langport, che avviarono la
guerra civile verso la vittoria dei
parlamentari
• Carlo I nel 1646 si arrese, ma non ai
parlamentari, bensì agli scozzesi, che lo
consegnarono al Parlamento nel 1647
Il trattamento del re.
I presbiteriani e gli indipendenti.
• Sul modo di trattare il re si evidenziarono diverse opinioni
• La maggioranza riteneva che il paese avesse bisogno della
monarchia, e che quindi il Parlamento dovesse tornare al suo ruolo
tradizionale di controllo e di avviso verso la monarchia, mentre il re
avrebbe dovuto riprendere il suo ruolo politico anche se avrebbe
dovuto accettare le conquiste della guerra civile
• Per la minoranza, gli independents era necessario sciogliere il
Parlamento, riformarlo e mantenere una linea di fermezza nel
trattativa con il re, senza nessuna conciliazione
• Tuttavia erano presenti anche due correnti di opinione religiosa
• I presbiteriani che avevano voluto l’eliminazione dei vescovi nel
1646, ritenevano che la Chiesa anglicana dovesse essere
riorganizzata con un sistema di presbiteri (consigli) e con
l’imposizione del calvinismo
• Gli independents ritenevano che fosse necessario lasciare ampia
tolleranza religiosa, anche se questo non valeva per i cattolici
La guerra civile tra 1643 e 1645
Dal confronto tra le due carte,
si nota quanto esteso fosse diventato il controllo
Parlamentare del paese in due anni di conflitto contro il re
4./ Dalla fine della guerra civile
all’esecuzione di Carlo I
“L’esecuzione di Carlo I”, dipinto del 1651
Sette e gruppi religiosi:
seekers e ranters, quakers e baptists
• Dal punto di vista religioso,in Inghilterra negli anni Quaranta
del Seicento erano nati sette e gruppi religiosi, che mettevano
in discussione sia i dogmi religiosi, che l’ordine sociale
• Venivano chiamati seekers (cercatori) o ranters (chiaccheroni):
erano ostili al clero e alla teoria calvinista della
predestinazione, e ritenevano che Dio parlasse
direttamente,anche senza la mediazione dei testi sacri, a chi
era in grado di ascoltarlo
• I più radicali erano scettici sulla natura divina di Cristo,
sull’inferno e sul peccato originale
• Daranno origine a movimenti religiosi che soprattutto nel
continente nordamericano, dopo una massiccia emigrazione,
avranno un vasto seguito: quakers (quaccheri) e baptists
(battisti)
Levellers e diggers
• I movimenti religiosi “eterodossi” erano legati alle tendenze
politiche radicali, identificati con i levellers e con i più oltranzisti
diggers
• I levellers (livellatori) erano chiamati così dai loro avversari perché
accusati di voler cancellare la proprietà privata e le differenze sociali
• In realtà i levellers, che erano soprattutto artigiani e piccoli
proprietari terrieri, non contestavano la proprietà privata, ma
chiedevano
 di eliminare tutti i privilegi;
 di semplificare le leggi;
 di estendere l’istruzione a tutti (e non solo a chi poteva pagarla);
 di estendere il diritto di voto a tutti i maschi adulti (tranne
mendicanti e servants).
• Inoltre, sul piano religioso, essi ritenevano che fosse possibile
raggiungere la salvezza attraverso la ragione
• I diggers (zappatori) occuparono terreni incolti e li lavorarono per
mettere poi in comune quanto ottenuto dalla loro opera (anni
1648-1649)
Il dibattito di Putney, 1647/ I levellers
I dibattiti di Putney
• I levellers conquistarono un forte seguito nel
New Model Army quando il Parlamento aveva
manifestato, dopo le vittorie di Naseby e
Langport, la volontà di scioglierlo oppure di
spedirlo lontano, in Irlanda, a combattere i
cattolici, ma senza pagare ai soldati i salari
arretrati, nel 1647
• Nell’ottobre del 1647 a Putney si svolse un duro e
approfondito dibattito dentro l’esercito
• I levellers erano convinti che esistesse una
naturale eguaglianza politica dei maschi
maggiorenni, che avevano il diritto di eleggere
propri rappresentanti; che la sovranità
appartenga al popolo e la sua concessione
doveva essere temporanea e controllata; che
fosse necessario limitare il potere del sovrano e
abolire la Camera dei Lord
• Queste proposte formarono poi il documento
noto come Agreement of the people (Patto del
popolo)
Il dibattito di Putney/
Cromwell, Ireton e il Parlamento
• Cromwell riteneva che la proprietà privata fosse
il fondamento della rappresentanza politica
• Il timore di Cromwell era che le proposte dei
levellers mettessero in discussione il principio
della proprietà privata
• La maggioranza dei parlamentari era della stessa
idea del fondatore del New Model Army
• A Putney il genero di Cromwell Henry Ireton
espose l’idea per cui il diritto di eleggere propri
rappresentanti in Parlamento dovesse essere
limitato ai soli proprietari terrieri
La fuga di Carlo I
e un nuovo pericolo di guerra civile
• Il re fuggì da Londra nel novembre del 1647
• Questo fatto interruppe il dibattito politico e il generale
Fairfax per conto del Parlamento riprese con forza il
controllo dell’esercito motivandolo con lo stato di
emergenza dovuta alla fuga di Carlo I
• Nella primavera del 1648 un esercito scozzese sostenuto
da Carlo I invase l’Inghilterra nel tentativo di provocare
una nuova guerra civile e, a causa dell’emergenza,
Parlamento e esercito trovarono un accordo temporaneo
per cacciare gli scozzesi e il re fu di nuovo imprigionato
• Tuttavia le lotte politiche ripresero subito dopo: l’esercito
voleva che il re fosse processato per tradimento, mentre il
Parlamento, in maggioranza, voleva mediare
Dal Rump Parliament alla decapitazione di Carlo I
Il processo a Carlo I:
al centro della sala si trovano
scettro e corona, simboli
del potere regale
• L’esercito decise allora di forzare la situazione e
espulse con la forza dal Parlamento i
rappresentanti che si opponevano al processo per
Carlo I
• Quanti rimasero in carica, formando il cosiddetto
Rump Parliament (“troncone di Parlamento”),
decisero di processare Carlo I
• Il sovrano fu condannato a morte e decapitato
per alto tradimento”in nome del popolo inglese”,
il 30 gennaio 1649
• Si tratta di un evento di importanza fondamentale
per la storia d’Europa: per la prima volta un re fu
giudicato e condannato in nome della sovranità
del popolo
• Il gesto non fu approvato dalla maggioranza della
popolazione inglese, tanto che per il modo
dignitoso con cui Carlo si comportò sul patibolo,
egli divenne a livello popolare quasi un martire
L’esecuzione di Carlo I e le sue conseguenze
La decapitazione di re Carlo I,
il 30 gennaio 1649
La rivoluzione comportò l’abolizione
dell’istituto monarchico;
la creazione del Consiglio di Stato, che
sostituiva il Consiglio privato della
corona;
l’abolizione della Camera dei Lords;
l’eliminazione della Chiesa costituita e
la confisca delle proprietà vescovili;
l’abolizione di tutta una serie di
istituzioni amministrative e legali di
importanza cruciale per il governo.
Il 13 maggio fu proclamato il
Commonwealth (la repubblica) di
Inghilterra, Scozia e Irlanda
5./ Dal “protettorato” di Cromwell
alla restaurazione della monarchia
La precarietà del Commonwealth
La struttura da dare al Commonwealth fece risorgere i
contrasti tra
• moderati, che non erano convinti della solidità della
repubblica
• levellers, che volevano fosse eletto un Parlamento
nuovo a suffragio semi-universale
• “Grandi”, cioè i capi dell’esercito che erano contrari a
elezioni libere perché avrebbero dato il potere ai
sostenitori del re e ai presbiteriani, e temevano i
pericoli esterni per il Commonwealth (il figlio del re si
era rifugiato nei Paesi Bassi e aveva assunto il titolo di
Carlo II)
Una nuova organizzazione dell’esercito,
la sottomissione di Irlanda e Scozia
• Irlanda e Scozia erano rimasti in guerra con l’Inghilterra
• Il pericolo di questa situazione e di una possibile invasione
di eserciti fedeli al re spinse Cromwell a organizzare un
esercito forte ma anche sottomesso ai capi militari
• Per creare questo esercito più docile, i capi levellers furono
arrestati e alcuni reparti in rivolta furono massacrati nel
maggio 1649
• Cromwell guidò la spedizione militare contro gli irlandesi,
nel 1649-50, durante la quale si verificarono massacri di
cattolici: morirono o furono costretti a lasciare l’Irlanda
circa 600.000 persone su 1.400.000 abitanti
• I sopravvissuti furono deportati e le terre confiscate e date
ai protestanti inglesi, molti dei quali erano soldati
• Toccò poi alla Scozia, anch’essa sottomessa con una
violenta spedizione militare sempre guidata da Cromwell
Cromwell Lord Protector
Cromwell
come Lord
Protector
• Il long (o rump) Parliament fu sciolto nel 1653 a
causa di contrasti con Cromwell e delle lotte
continue tra “conservatori” e “radicali”
• Fu sostituito da un’assemblea di 144 membri, tutti
alti ufficiali dell’esercito, che formarono il
cosiddetto Barebone Parliament (dal nome di un
rappresentante di Londra, un mercante che
animava una comunità religiosa)
• Esso durò in carica pochi mesi, perché
incontrollabile da parte di Cromwell e dei suoi
sostenitori, e poi fu sciolto
• Una carta costituzionale proposta a Cromwell e da
lui accolta, lo proclamò Lord Protector of
Commonwealth di Inghilterra, Scozia e Irlanda alla
fine del 1653
• Cominciò così un protettorato di cinque anni, fino
alla morte di Cromwell stesso, che era di fatto una
dittatura militare
• Nel 1657 decise che la carica fosse ereditaria
La dittatura militare di Cromwell
• Cromwell impose controlli forti sulla stampa e perseguitò i
dissidenti religiosi
• I membri più ostili dell’esercito furono espulsi e il
territorio inglese fu militarizzato:diviso in undici distretti,
ognuno dei quali governato da un maggiore generale
• La gentry era ostile alla dittatura militare di Cromwell sia
perché voleva il potere per sé, sia perché contraria alla
politica fiscale molto pesante imposta dal Lord Protettore
• Questa politica fiscale fu dovuta alle spese di
mantenimento dell’esercito e della marina, necessari il
primo per controllare i territori del Commonwealth e la
seconda per le iniziative di espansione territoriale volute
dal Lord Protector
Azione economica e
politica estera di potenza di Cromwell
• Cromwell impostò una politica economica con la quale
limitò i poteri degli aristocratici, favorì l’introduzione
di innovazioni in agricoltura e i commerci
• In politica estera, nel 1651 fu promulgato l’Atto di
Navigazione, in base al quale era possibile importare in
Inghilterra solo merci provenienti dalle colonie inglesi
in Nord America (Virginia, Maine, Massachussets, New
Haven) e solo trasportate da navi inglesi o dei paesi di
provenienza, legge che danneggiava gli olandesi, che
erano i più importanti commercianti su navi in Europa
• Questa legge antiolandese provocò una guerra con i
Paesi Bassi, vinta dagli inglesi (1652-1654)
• Nel 1656, la guerra dell’Inghilterra contro la Spagna
permise al paese anglossassone di conquistare la
Jamaica, molto importante per la tratta degli schiavi
Il fallimento di Richard Cromwell e
e il ripristino del Long Parliament
• Quando Cromwell morì nel 1658, la carica di Lord
Protector passò al figlio Richard, che però non aveva il
carisma e l’autorità del padre, e non riuscì a tenere
sotto controllo il caos politico del paese
• Nel 1660 egli rinunciò alla carica e truppe dell’esercito
ripristinarono il disciolto Long Parliament
• Da tempo erano in atte trattative segrete tra membri
del Parlamento e il figlio del defunto Carlo I, Carlo II,
che si era rifugiato in Olanda
• Alla Camera dei Comuni la maggioranza votò a favore
del ritorno alla monarchia
La restaurazione della monarchia:
Carlo II e la “dichiarazione di Breda”
Re Carlo II
• Nell’aprile del 1660, Carlo II fu
proclamato re d’Inghilterra, Scozia e
Irlanda dopo avere accettato di firmare la
dichiarazione di Breda (dal nome della
città olandese in cui avvenne la firma)
con la quale
 1. si impegnò a governare in accordo con
il Parlamento
 2. a concedere un’ampia amnistia
 3. a tollerare una certa libertà religiosa
Il Parlamento proclamò che i poteri dello
Stato risiedevano congiuntamente nel
re, nella Camera dei Lord e nella Camera
dei Comuni
6./La monarchia di Carlo II Stuart,
tentativi di assolutismo
Un nuovo equilibrio dei poteri
tra re e Parlamento
• Rimasero le conquiste fondamentali della
rivoluzione: l’abolizione della Camera stellata
e della ship money
• Il Parlamento mantenne il suo ruolo di
garanzia e controllo sugli atti del re, e la sua
competenza in materia fiscale
• Il sovrano poteva riscuotere i dazi doganali e
le imposte sui beni di consumo, e una ridotta
imposta diretta
L’autonomia di Carlo II dal Parlamento
• Carlo II sembrò rispettare l’equilibrio dei poteri
concordato con il Parlamento, perché grazie alla
prosperità del paese sia i dazi, sia l’imposta sui consumi
gli diedero una certa autonomia di spesa,che gli
permetteva di non creare tensioni con l’assemblea per
motivi economici
• Tuttavia, sia per motivi legati alle spese della corte, sia
per una personale posizione filocattolica nel 1670 a
Dover il re firmò un accordo segreto con il re di
Francia Luigi XIV: il monarca inglese avrebbe ricevuto
una forte somma di denaro da Luigi XIV se lo avesse
aiutato nella guerra contro le Provincie Unite e avesse
reintrodotto in Inghilterra il cattolicesimo
Il Test act e
l’ossessione “antipapista” del Parlamento
• Il re mostrò di avere idee filocattoliche,anche con
l’emanazione di una “Dichiarazione d’indulgenza”in base
alla quale i cattolici potevano ricoprire cariche pubbliche
• Carlo II ritirò la “Dichiarazione” nel 1673 quando il
Parlamento votò il Test Act (“Legge di prova”), in base alla
quale era obbligatoria una professione di fede anglicana
per assumere cariche pubbliche civili o militari. I cattolici
erano esclusi da queste cariche per 150 anni. Una
seconda versione del Test Act, nel 1678, proibì ai cattolici
anche l’accesso alla Camera dei Lord e dei Comuni
• Inoltre Carlo II non aveva eredi maschi, quindi il trono
alla sua morte sarebbe passato al fratello Giacomo,
convertitosi al cattolicesimo, dopo aver sposato una
principessa cattolica, l’italiana Beatrice d’Este
Le fazioni tories e whigs
• Le tensioni politiche e religiose determinarono il superamento
della divisione tradizionale tra ceti: nobiltà, clero, borghesia
• La nuova divisione politica determinò la nascita di due fazioni
non più strettamente legate all’appartenenza di ceto
Tories
Whigs
Sostenevano la centralità
politica della monarchia di
diritto divino (quindi gli
Stuart)
Affermavano che il
Parlamento doveva essere
il centro politico del paese
la Chiesa anglicana
Erano favorevoli alla
tolleranza religiosa
i diritti della nobiltà
Sostenevano i diritti delle
classi sociali come gentry ,
commercianti,finanzieri
La politica assolutistica di Carlo II,
1680-1685
• A partire dal 1680 la politica di Carlo II,
influenzato dal fratello Giacomo, fu sempre più
conflittuale verso il Parlamento
• Esso fu ripetutamente sciolto dal re per impedire
che votasse un “Atto di esclusione”, con cui i
cattolici fossero esclusi dalla successione al trono
• Il re fece in modo che fossero eletti deputati a lui
favorevoli e perseguitò con l’aiuto di giudici
compiacenti gli oppositori politici
Il regno di Giacomo II,
1685-1688
Re Giacomo II
• Il Parlamento però non riuscì a opporsi alla
successione al trono di Giacomo II, che diventò
sovrano alla morte del fratello, nel 1685 grazie alla
volontà della Camera dei Lord che non volle fosse
escluso dalla successione
• Egli non aveva figli maschi, e le due figlie
femmine,nate dal primo matrimonio erano
entrambe protestanti
• Il nuovo re raddoppiò il numero dei soldati
dell’esercito, i cui ufficiali furono scelti soprattutto
tra cattolici
• Nel 1687 il Test Act fu sostanzialmente annullato
da una “Dichiarazione d’indulgenza” emanata dal
re e favorevole ai cattolici e alle sette protestanti
• Infine la situazione diventò esplosiva per il
Parlamento quando nacque un terzo figlio di
Giacomo II, questa volta dalla seconda moglie
cattolica, e quindi cattolico, con la prospettiva
concreta per l’Inghilterra di avere un altro re
cattolico, 1688
7./ The Glorious Revolution
Lo sbarco di Guglielmo d’Orange e Mary Stuart
in Inghilterra, 1689
L’appello a Guglielmo di Orange
perché assuma il trono
• Di fronte all’aggravarsi della situazione, le fazioni tories
e soprattutto whigs fecero a Guglielmo di OrangeNassau perché assumesse il trono
• Guglielmo era marito di una delle due figlie di re
Giacomo II, ma era di religione protestante e
stathouder (cioè governatore, a metà tra un sovrano e
un odierno presidente della Repubblica) delle Provincie
Unite
• Guglielmo organizzò una spedizione militare e sbarcò in
Inghilterra
• Giacomo II, isolato e abbandonato anche dai capi
dell’esercito, fuggì in Francia senza resistere nel
gennaio del 1689
La Glorious revolution
Guglielmo d’Orange
e la moglie Mary Stuart,
sovrani d’Inghilterra
• Il Parlamento convocato da
Guglielmo di Orange dichiarò la
decadenza dal trono di Giacomo II
per aver tentato di sovvertire le leggi
e aver violato la costituzione
• In questo modo gli scrupoli dei tories
a accettare la monarchia di Guglielmo
furono superati, in quanto sembrò
che Giacomo II avesse abdicato
• Guglielmo e sua moglie accettarono
insieme la corona d’Inghilterra
• Si trattò della cosiddetta Glorious
revolution, così chiamata perché
avvenne quasi senza violenza.
Il Bill of rights
• I due sovrani si impegnarono a rispettare la Bill of rights
(“Dichiarazione dei diritti) votata dal Parlamento in cui si
diceva
 1. che era illegale ogni legge, prelievo fiscale e
arruolamento dell’esercito non autorizzato dal Parlamento
 2. che le elezioni erano a carattere libero
 3. che le discussioni parlamentari erano a carattere libero
 4.che i giudici dovevano rimanere indipendenti dalla
corona
• Per la prima volta nella storia dell’Occidente si riconosce
che la legittimità di un re non è dovuta al diritto divino,
bensì alla scelta compiuta dal Parlamento
• Fu una svolta decisiva per la politica inglese: in Inghilterra
non ci sarebbe più stata da allora in poi una monarchia
assoluta e si aprì la strada a un governo scelto dal
Parlamento e responsabile di fronte a lui
Bibliografia
• Francesco Benigno, L’età moderna, Roma-Bari,
Laterza
• Carlo Capra, Età moderna, Firenze, Le Monnier
• Christopher Hill, Il mondo alla rovescia, Torino,
Einaudi