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Anita Zollinger
Sandra Caduff
Claudio Sivieri
Maturità Post 2003-2004
1
INDICE
1. Introduzione e obiettivi ................................................................................ 3
2. Organizzazione del lavoro........................................................................... 4
3. Perché emigrano .......................................................................................... 6
4. Nazionalità e provenienza........................................................................ 11
5. Dove risiedono maggiormente in Svizzera .............................................. 17
6. Situazione finanziaria.................................................................................. 24
7. La domanda: stranieri in aumento? ......................................................... 28
8. Glossario ...................................................................................................... 29
9. Fonti.............................................................................................................. 29
10. Commenti personali................................................................................. 30
2
1. Introduzione e obiettivi
Ogni giorno siamo a contatto con persone provenienti da tutto il mondo.
Sono clandestini? Sono asilanti? O semplicemente persone venute da paesi molto
lontani, con culture molto differenti dalle nostre, per guadagnarsi da vivere?
Forse sono scappati da guerre, forse erano perseguitati da altri abitanti del Paese o
ancora erano malati e con aiuti esteri sono riusciti ad arrivare da noi per farsi curare.
Sono tutte domande che ci poniamo, ma alle quali è difficile dare una risposta
soddisfacente, inoltre le conclusioni che spesso sono tratte non corrispondono alla
verità. Per questo motivo nascono discussioni, litigi fra diverse nazionalità e
frequentemente ci sono discriminazioni.
Il nostro obiettivo principale è quello di fare luce sulla situazione attuale in Svizzera dei
clandestini o richiedenti d’asilo, ma ovviamente anche di individuare le cause più
importanti della migrazione, le situazione finanziarie e tutto ciò che è legato a questo
campo. Ci siamo posti anche una domanda: i rifugiati1 e i clandestini sono in
aumento, in diminuzione o sono stabili in Svizzera?
Tramite la ricerca vorremo riuscire a rispondere in modo chiaro anche a tale quesito,
così abbiamo deciso infine di strutturare il lavoro secondo i seguenti punti:
1° punto:
Introduzione ed obiettivi
Nostre riflessioni e domande iniziali e come vogliamo in seguito
sviluppare il lavoro.
2° punto:
Organizzazione del lavoro
Breve spiegazione di come ci siamo organizzati.
3° punto:
Perché emigrano
Motivi principali che spingono le persone ad emigrare dal loro paese
natale.
4° punto:
Nazionalità e provenienza
Nel punto si valuta la provenienza e la nazionalità.
5° punto:
Dove risiedono maggiormente in Svizzera
Una volta ricevuto il permesso di rimanere, il clandestino si deve pur
insediare in qualche comune o cantone della Svizzera.
In questo capitolo si può visualizzare in quale luogo risiede la maggior
parte delle persone straniere. Ovviamente si deve tener conto delle
dimensioni del cantone.
3
6° punto:
Situazione finanziaria
Spiega le diverse situazioni finanziarie ed economiche. Inoltre i vari costi
che la Svizzera deve sostenere in favore dei clandestini.
7° punto:
La domanda: stranieri in aumento?
E’ la domanda principale che ci siamo posti inizialmente. In base a
ricerche nei vari siti Internet e chiedendo l’opinione delle persone
intervistate per strada, cercheremo di darci una risposta, ovviamente
anche nell’interesse delle persone che già molte volte si sono chieste
com’è la situazione dei clandestini in Svizzera.
8° punto:
Glossario
Definizione delle parole.
9° punto:
Fonti
Aiuti per sviluppare la ricerca.
10° punto: Commenti personali
I nostri pensieri e riflessioni.
11° punto: Conclusioni
Breve riassunto generale.
2. Organizzazione del lavoro
Subito dopo aver scelto il tema, abbiamo fissato i diversi punti da trattare durante la
ricerca. Subito ci siamo messi al lavoro ed abbiamo iniziato a cercare il materiale
necessario, lavoro non facile, poiché è un argomento molto ristretto ma allo stesso
tempo alquanto complesso.
Inoltre abbiamo scritto un mail agli uffici di Berna, i quali molto gentilmente ci hanno
inviato delle brochure e statistiche. Purtroppo il materiale finora trovato non è
dell’anno corrente, ma d’altronde bisogna arrangiarsi con quello che si ha a
disposizione.
In seguito, in base alle “misere” documentazioni trovate, ci siamo suddivisi i punti, per
poi iniziare individualmente la stesura di una bozza iniziale per ogni capitolo.
Nel secondo periodo ci siamo trovati un pochino spiazzati, in quanto il nostro
compagno Adrian Spiess, ha dovuto lasciare il corso.
Tutto sommato, il lavoro non è stato tanto difficile, ma molto impegnativo per quanto
riguarda la ricerca delle informazioni necessarie. Infatti i siti internet che abbiamo
avuto a disposizione sono ben fatti, ma alcune informazioni utili per sviluppare e
completare la nostra ricerca non siamo riusciti a trovarle, per il momento.
4
Mail inviato al Centro dei Rifugiati a Berna: [email protected]
Guten Tag,
wir sind Schüler von der Berufsmatura in Chiasso.
Dieses Jahr müssen wir eine Recherche über die Flüchtlinge und Ausländer machen.
Für unsere Recherche möchten wir einige Fragen stellen.
Wir würden uns sehr freuen, wenn sie uns diese E-mail beantwortet wieder
zurücksenden könnten.
Mit freundlichen Grüssen
Sandra, Anita und Claudio
FRAGEN
1. Wie hoch ist der aktuelle Prozentsatz der Ausländer in der Schweiz?
2. Woher kommen die meisten Ausländer? Und warum?
3. Wie kommen die Ausländer zu uns?
4. Haben Sie mehr mit älteren oder jüngeren Menschen zu tun?
5. Was sind die häufigsten Probleme, mit denen Sie konfrontiert werden?
6. Nehmen die Ausländer ihrer Meinung nach den Schweizern die Arbeit weg?
7. Funktioniert die Ausländer-Politik in der Schweiz?
8. Wird es in Zukunft immer mehr Ausländer bei uns geben?
TRADUZIONE
1. Quanto è alta l’attuale percentuale degli stranieri in Svizzera?
2. Da dove arriva la maggior parte degli stranieri? E perché?
3. Come vengono da noi gli stranieri?
4. Trattate più con giovani o con adulti?
5. Quali sono i problemi più frequenti che riscontrate?
6. Secondo il vostro parere gli stranieri “rubano” il lavoro agli svizzeri?
7. La politica degli stranieri, in Svizzera funziona?
8. In futuro ci saranno sempre più stranieri?
5
3. Perché emigrano
Emigrare. Tanti sono i modi di emigrare, di immigrare.
C'è chi emigra verso un paese scelto perché sembra
dare la possibilità di una vita migliore.
E' il povero, colui che non riesce a trovare un lavoro
remunerativo nel proprio paese, che emigra verso
una comunità più ricca, piena di prospettive più
allettanti. Quindi in primo luogo è la miseria, il
bisogno fisico che spinge l'individuo a cambiare
paese. Non è detto che nel nuovo luogo egli trovi effettivamente ciò che ha sperato
di trovare. Ma il bisogno lo costringe a cercare altrove quello di cui necessita. Spesso
è il modo di "essere" dell'individuo che non gli permette di trovare anche nel nuovo
paese delle opportunità, perché è lui stesso che non vuole trovarle oppure non ha le
possibilità intellettuali e manuali per apprendere lavori di qualunque tipo, anche i
peggiori che siano a portata di mano. In questo caso l'emigrazione non serve.
L'emigrazione è per i forti di carattere, per coloro che hanno idee chiare, per quelli
che sanno rimboccarsi le maniche e far funzionare il cervello in ogni momento e
condizione.
C'è chi emigra perché politicamente non riconosce il proprio paese e quindi diventa
un transfuga, un esiliato. Spesso l'ordinamento pubblico è tale da non lasciare
alternative agli individui, specialmente a coloro che hanno qualche cosa da dire, da
dire a se stessi e agli altri…e quindi sono pericolosi per il sistema. Emigrati o forse
esiliati o autoesiliati? L'emigrato politico vede il paese lasciato come una promessa
futura, un mondo cui ritornare con un bagaglio di idee da sviluppare, così come
l'emigrato per lavoro tenterà di ritornare al proprio paese con un patrimonio, una
dote che gli dia la possibilità di sopravvivere in quel paese che aridamente lo aveva
fatto nascere.
C'è chi emigra per conoscere il mondo, per immergersi in una totalità di altri
individui, per poterne trarre il meglio, per far crescere la propria personalità, la
propria esperienza. Anche questi cercheranno di ritornare, ma forse sono quelli che
peggio si adatteranno ad un ritorno completo. Lasceranno sempre un pezzo di se
stessi in ogni luogo nuovo che visiteranno, con l'intento di viverci completamente, e
da questi luoghi porteranno via sempre pezzi di cultura, di vita. Forse sono proprio
questi ultimi i più restii a ritornare per restare, perché saranno diventati figli di un
paese molto più grande.
Ci sono poi quelli che emigrano senza concretamente emigrare. Si dissociano dal
modo di essere, di vivere degli altri individui. Estremamente critici o estremamente
consci di chi li circonda, ad un certo momento lasciano quello per il quale hanno
lavorato, pensato sino a quel momento e intraprendono nuove strade, nuovi
pensieri, nuove esperienze, cambiando non paese, ma cambiando modo di vivere,
liberandosi da legami formali e ipocriti, vivendo ogni giorno come fosse il primo e
l'ultimo, ma assaporando veramente il loro modo di "essere".
6
Nel 2002, 101'876 cittadini stranieri sono emigrati in Svizzera in vista di un soggiorno
permanente, cioè per 12 mesi o più. Questo numero corrisponde al 7.7 %, ed è il
valore più elevato, misurato negli ultimi 10 anni.
Ma perché i clandestini emigrano in Svizzera?
Esistono tre motivi principali:
♦ Per un terzo (30.8 %) è l’esercizio di un’attività lucrativa
♦ Ricongiungimento famigliare (42.4 %). Spesso è preso come motivo dalle persone
provenienti del Terzo mondo.
♦ Formazione o perfezionamento professionale (13.8 %).
Altre motivazioni
¶ Migliori prospettive economiche
Il desiderio di trovare un lavoro e guadagnarsi un salario è nella maggior parte dei
casi il motivo principale della migrazione; molti sono spinti ad emigrare in paesi
lontani, prendendo esempio da famigliari già emigrati in precedenza.
La maggioranza delle persone che cerca lavoro fuori di solito lo fa con
l’intenzione di restaci solo per un determinato tempo.
Infatti tanti abbandonano il loro paese con l’idea o la speranza di farci ritorno un
giorno.
Alcuni sognano persino di guadagnare all’estero la somma necessaria per poter
intraprendere, una volta tornati nella loro patria, un’attività propria. Ad esempio
aprire un negozio, oppure, se ha lavorato come muratore, aprire una ditta edile.
Ma una vita passata sotto cieli diversi, con altri valori ed abitudini, può talvolta
allentare i contatti con il paese d’origine.
¶ Pessime condizioni di vita
Molti abbandonano la propria casa, perché scarseggiano terre coltivabili e
pascoli ancora fertili; mancano acqua, cibo e lavoro o altre condizioni per vivere.
Anche le gravi catastrofi ambientali come la siccità o le inondazioni, possono
costringere molte persone ad abbandonare il proprio paese.
7
¶ Crescita demografica e disuguaglianze economiche
Gli Stati del Terzo mondo e dell’ex Unione sovietica soffrono della mancanza di
capitali e di conoscenze scientifiche e tecnologiche.
In alcuni di essi il debito pubblico eccessivo inghiotte gran parte della ricchezza
economica. Bassi prezzi per le materie prime nonché barriere doganali e limiti
all’importazione da parte dei paesi industrializzati ostacolano la sana crescita
dell’industria d’esportazione.
Una politica economica instabile, le incertezze sul piano del diritto e la corruzione
dilagante demotivano investitori e industriali da attività produttive a lungo termine
in queste regioni.
¶ Violenze e prepotenze
In questo punto vengono considerate le persone che subiscono persecuzioni a
causa della loro razza, religione, etnia o delle loro opinioni politiche.
A queste persone la cui vita e libertà sono in pericolo, gli altri stati devono offrire
protezione, come stipulato da accordi internazionali.
I “profughi di guerra” sono invece in fuga non perché vengono personalmente
perseguitati, ma a causa della violenza, che mette in grave pericolo ampie fasce
di popolazione di una regione o di un paese.
Le persone vittime di questi conflitti si rifugiano spesso in un altro angolo del paese
o in uno Stato limitrofo.
In simili situazioni i paesi non tormentati da conflitti e con condizioni economiche
stabili sono chiamati a dar prova di solidarietà, assumendo i doveri e gli oneri che
si impongono in tali casi (per esempio: accoglienza provvisoria dei profughi di
guerra, missioni di pace, aiuti materiali e aiuti alla ricostruzione).
¶ Meglio i ricchi paesi industrializzati
Il turismo, la televisione ed internet invogliano ad emigrare perché il benessere dei
ricchi sembra a portata di mano dei poveri. Mezzi di trasporto più efficienti
agevolano gli spostamenti verso i paesi industrializzati. Finora solo una minima
parte di chi vuol migrare ha i mezzi per cambiare continente. Questa situazione
potrebbe però mutare rapidamente: chi è già emigrato e ha trovato un posto di
lavoro invia una parte del guadagno ai parenti rimasti a casa.
Altre persone si trovano cosi in tasca i soldi sufficienti per partire a loro volta verso
mete più attraenti, anche se molto lontane.
I richiedenti l’asilo prediligono gli Stati in cui già vivono i loro connazionali. In altre
parole: la migrazione è generatrice di altre migrazioni.
8
Il grafico sottostante ci mostra in percentuali i diversi motivi che provocano la
migrazione.
Commentandolo brevemente, si può notare che le percentuali più alte sono dovute
al ricongiungimento famigliare col 30.8%, e allo svolgimento di un’attività lucrativa
sottostante a contingente col 26.2%.
I rifugiati riconosciuti e altri motivi d’immigrazione invece hanno entrambi una
percentuale molto bassa, cioè del 1.2%.
Motivi d’ immigrazione a fine 2003
Totale: 94'049 entrate
9
Motivo d'immigrazione: tabella riassuntiva del grafico precedente
a fine dicembre 2003
Motivo d'immigrazione
Totale entrate
2003
in %
94’049
100
Ricongiungimento familiare
40’229
42.8
Stranieri con attività lucrativa sottostante a contingente
24’671
26.2
Stranieri con attività lucrativa non sottostante a contingente
4’478
4.8
Stranieri senza attività lucrativa
4’597
4.9
13’640
14.5
162
0.2
Rifugiati riconosciuti
1’118
1.2
Casi particolarmente rigorosi
4’171
4.4
983
1.0
Formazione e perfezionamento
Stranieri che non entrano in Svizzera per la prima volta
Altri motivi di immigrazione
10
4. Nazionalità e provenienza
Che siano emigranti o rifugiati, la maggior parte delle
persone proviene dal Terzo mondo o dall’ex Europa
comunista.
Conflitti etnici, che obbligano la gente a fuggire, hanno pesanti e durature
conseguenze. Gli eventi in Bosnia Erzegovina e in Kosovo dimostrano che crudeltà
indicibili avvelenano per generazioni la convivenza di gruppi etnici diversi.
Definizione di “Nazionalità”:
1.
Qualità, condizione di ciò che è nazionale. Principio di nazionalità, principio,
sorto verso la fine del Settecento e sviluppatosi nell’Ottocento, in base al quale
ogni nazione dovrebbe costituirsi in unità politica indipendente.
2.
Appartenenza alla propria nazione: difendere la propria nazionalità; perdere
la nazionalità tedesca.
3.
Nazione: popoli di diverse nazionalità.
Definizione di “Provenienza”:
1.
Provenire: la provenienza di molte navi. Fig. Origine, derivazione: la
provenienza delle vostre disgrazie; oggetti di misteriosa provenienza.
2.
Luogo di origine: la provenienza del clandestino non è stata accertata.
Breve confronto
Nazionalità significa appartenere ad una nazione, ad un Paese.
La provenienza può essere diversa dalla nazionalità.
Ad esempio una ragazza svizzera, con la madre americana e il padre svizzero, ha la
nazionalità svizzera. Dato però che la madre ha i genitori africani, la ragazza ha
origini africane.
11
Qual è l’origine degli stranieri?
Le persone che provengono dall’Unione Europea (EU) e dall’Associazione Europea
di libero scambio, rimangono le più numerose e rappresentano il 56.4 % della
popolazione straniera residente in Svizzera.
Più di un terzo (36.6 %) dei cittadini stranieri sono originari dei paesi vicini.
Nel grafico sottostante viene rappresentato l’origine della popolazione permanente
straniera alla fine del dicembre 2002:
12
Nel frattempo nella lista delle nazionalità più importanti si trovano regolarmente
anche Stati, che non fanno parte dell’Unione Europea o dell’Associazione di libero
scambio. Al 31 dicembre 2002 nella lista erano rappresentati i principali 10 paesi di
entrambe le due categorie.
13
Grafico
Effettivo al 30 novembre 2003
14
Istogramma
15
Commento al grafico:
le principali nazionalità che vengono da noi in Svizzera, sono quelle dove ci sono
state delle guerre, o sono ancora in corso. Oppure in cui regnano condizioni di vita
molto difficili.
Ormai non è più un mistero il fatto che la vita in Svizzera è più facile, e che anche gli
stranieri qui beneficiano di buone condizioni di vita.
Niente di più facile che un componente della famiglia inizi a venire in Svizzera, e
poco più tardi arriva tutta la famiglia, dagli zii ai nonni, nipoti, figli, mogli e cugini.
Dal grafico circolare si può notare che più della metà degli stranieri proviene dall’Est
Europeo e dall’Asia, mentre quasi il 41 % proviene da altri Stati (non è però
specificato da quali).
Questa tabella riguarda l’anno 2003. Probabilmente negli ultimi mesi è ancora
cambiato il numero degli stranieri, anche perché le guerre continuano, e la gente
continua a fuggire dalla propria nazione.
Inoltre sicuramente da novembre 2003 ad oggi ci sono state ancora delle persone
che hanno richiesto l’asilo.
Commento all’istogramma:
le nazioni dell’Africa sono tante, ma rappresentano solo una piccola parte dei
richiedenti d’asilo.
Sono invece molto più numerosi i richiedenti provenienti dai paesi dell’ex-Jugoslavia,
come la Bosnia, la Serbia, e Montenegro. La causa può essere che negli ultimi anni ci
sono stati molti problemi politici e naturalmente le diverse guerre!
Alcuni sono della Turchia e qualcuno dell’Irak, dove vi è stata la guerra l’anno
scorso.
Tutti gli altri richiedenti, quindi gran parte, arrivano da altri Stati, dei quali non si
conoscono i dettagli.
Secondo noi sono persone che arrivano dall’America del Sud, dato che anche lì le
condizioni di vita non sono proprio delle migliori.
16
5. Dove risiedono maggiormente in Svizzera
La Svizzera e i suoi cantoni
e semi-cantoni
La domanda d’asilo, ovvero la richiesta di ammissione in Svizzera da parte di un
cittadino straniero, può essere presentata verbalmente o per iscritto. Questa può
essere fatta presso qualsiasi rappresentanza svizzera all’estero, posto di frontiera
Svizzero o controllo di frontiera di un aeroporto svizzero.
Inoltrando la domanda d’asilo, il richiedente rende nota alle autorità svizzere la sua
identità, comprovandola con documenti ufficiali, se ne è in possesso. Egli indica i
motivi che lo spingono a lasciare il suo Paese d’origine.
I richiedenti asilo consapevoli dell’importanza di questa procedura, si sforzano di
documentare con mezzi di prova adeguati (passaporto, certificati,…) la propria
situazione, ma naturalmente ci sono anche coloro che fanno di tutto per non
mostrare la loro vera identità e provenienza, eliminando i propri dati personali, prima
dell’accoglienza al Centro. Ovviamente questo complica le cose e richiede
maggior tempo per l’accettazione o il rifiuto della domanda d’asilo.
La maggior parte delle domande d’asilo vengono trasmesse ad un centro di
registrazione dell’Ufficio Federale dei Rifugiati. Nel frattempo il clandestino viene
accolto in un Centro per i rifugiati e vi rimane soltanto fino al momento in cui gli
viene comunicato se può rimanere o se deve lasciare la Svizzera definitivamente.
Se la domanda d’asilo viene accettata dall’UFR, quest’ultimi lasciano il Centro e in
teoria si stabiliscono in qualche parte della Svizzera.
17
Quanti stranieri vivono in Svizzera?
Al 31 dicembre 2002, circa 1'447'312 persone di nazionalità straniera risiedevano in
maniera permanentemente in Svizzera. Cioè un abitante su cinque risulta straniero.
Effettivo della popolazione residente permanente straniera per Cantone di
residenza: a fine dicembre 2003
Cantone di domicilio
Totale
Proporzione
approssimativa
degli stranieri
1*
Modifica rispetto
all'anno precedente
in cifre
assolute
in %
Svizzera
1‘471’033
20.1
23’721
1.6
Zurigo
Berna
Lucerna
Uri
Svitto
277’072
114’279
54’108
2’862
21’464
22.1
12.1
15.3
8.1
15.9
2’077
1 24
141
4
524
0.8
1.1
0.3
0.1
2.5
Obwaldo
Nidwaldo
Glarona
Zugo
Friburgo
3’715
3’672
7’780
20’709
36’888
11.2
9.4
20.2
20.0
15.0
114
-5
146
424
1’289
3.2
-0.1
1.9
2.1
3.6
Soletta
Basilea-Città
Basilea-Campagna
Sciaffusa
Appenzello Esterno
43’313
53’229
46’649
15’226
7’109
17.6
28.7
17.7
20.5
13.4
753
884
432
249
- 142
1.8
1.7
0.9
1.7
-2.0
Appenzello Interno
San Gallo
Grigioni
Argovia
Turgovia
1’465
92’534
25’762
110’561
45’115
9.8
20.2
13.8
19.7
19.5
- 20
1’581
638
2’290
1’060
-1.3
1.7
2.5
2.1
2.4
Ticino
Vaud
Vallese
Neuchâtel
Ginevra
Giura
78’949
173’997
48’633
38’045
139’675
8’222
25.0
27.4
17.1
22.8
34.7
11.9
423
5’889
1’674
51
2’024
- 28
0.5
3.5
3.6
0.1
1.5
-0.3
1* Proporzione della popolazione straniera rispetto alla popolazione residente permanente
18
Sul piano internazionale la Svizzera ha una percentuale molto elevata di stranieri,
pari al 19.9 %.
Ma in quale parte della Svizzera risiede la maggioranza di stranieri, cioè coloro
che hanno ricevuto risposta positiva in seguito alla domanda d’asilo?
La percentuali di stranieri risulta più elevata nei centri urbani. Questo fenomeno è
ancora più visibile nelle zone di confine, in cui esiste un contatto economico diretto
con l’estero (es. Ginevra, Basilea città e Ticino). Al contrario più ci si allontana dalle
zone di frontiera e centri urbani più la percentuale di stranieri diminuisce.
Si può notare pertanto che a Ginevra è presente una percentuale del 34.5 % di
stranieri mentre Uri soltanto dell’8.2 %; una bella differenza!
Il grafico sottostante ci mostra la percentuale di stranieri per cantone alla fine del
dicembre 2002.
La colonna in rosso indica la percentuale totale di stranieri in Svizzera.
Nel canton Ginevra si misura la concentrazione più alta di stranieri, confronto al
canton Uri che misura la minore percentuale. Si devono comunque tenere in
considerazione le caratteristiche geografiche di ogni singolo cantone.
19
Suddividendo la proporzione di stranieri per regione linguistica (a fine dicembre 2002)
risulta quanto segue in tale istogramma:
25.4
24
19.9
18.1
Svizzera italiana
Svizzera francese
Svizzera generale
Svizzera tedesca
La tabella riassume più dettagliatamente i dati del precedente istogramma:
Regione linguistica Effettivo
Valori assoluti
In %
Proporzione
approssimativa
di stranieri in %
Svizzera generale
1'447’312
100.0
19.9
Svizzera tedesca
939’377
64.9
18.1
Svizzera francese
427’828
29.6
24.0
Svizzera italiana
80’107
5.5
25.4
Hanno una preferenza nella scelta del cantone di residenza?
La ripartizione della popolazione straniera sul territorio di 26 cantoni e di semi-cantoni
è assai eterogenea. Infatti i cantoni di Zurigo, Vaud, Ginevra, Berna e Argovia
accolgono più della metà degli stranieri.
20
CLANDESTINI CLASSIFICATI A SECONDA DEL PAESE DI PROVENIENZA E CHE HANNO RICEVUTO IL PERMESSO DI SOGGIORNARE IN SVIZZERA.
FINE DICEMBRE 2001
Paese di maggiore provenienza
Totali
Afghanistan
Ex-Yugoslavia
Iraq
Iran
Cambogia
Tibet
Turchia
Vietnam
Totale
26'582
981
8'983
1'883
847
767
544
5'198
2'725
Regione Ginevra
4'738
340
1'379
376
148
130
1
419
535
Ginevra
1'275
72
397
101
49
4
0
85
86
Vallese
589
39
234
34
16
32
1
67
39
Vaud
2'874
229
748
241
83
94
0
267
410
Altro
4'654
1'410
481
127
802
Altipiano Svizzero
Berna
Friborgo
Giura
Neuchâtel
Soletta
6'595
3'980
891
134
625
965
218
147
24
8
23
16
2'045
1'236
240
65
189
315
313
244
33
1
6
29
322
245
22
6
14
35
287
177
53
13
18
26
18
16
1
0
0
1
1'242
715
126
20
126
255
972
576
183
0
33
180
1'178
624
209
21
216
108
Nord - Ovest Svizzera
Argovia
Basilea Campagna
Basilea Città
3'158
1'929
844
385
103
67
35
1
1'070
625
339
106
219
153
11
55
38
26
6
6
117
117
0
0
5
3
2
0
1'010
545
327
138
264
183
35
46
332
210
89
33
Zurigo
Est Svizzera
Appenzello Esterno
Appenzello Interno
Glarona
Grigioni
San Gallo
Sciaffusa
Turgovia
5'210
3'566
110
37
107
405
1'859
316
732
175
63
0
0
0
0
33
17
13
1'792
1'190
41
12
57
187
536
126
231
486
367
0
0
2
37
159
39
130
195
99
0
0
0
14
47
7
31
145
36
1
0
0
0
21
1
13
278
239
3
0
33
16
163
0
24
1'167
788
58
25
12
90
395
74
134
304
416
0
0
2
6
322
13
73
668
368
7
0
1
55
183
39
83
Svizzera Centrale
Lucerna
Nidvaldo
Obvaldo
Svitto
Uri
Zugo
2'787
1'674
129
67
477
47
393
82
67
0
0
0
0
15
1'141
504
87
33
309
22
186
103
57
0
2
10
0
34
33
28
0
0
4
0
1
52
47
0
1
3
0
1
3
1
0
0
2
0
0
493
216
33
31
87
25
101
215
134
5
0
52
0
24
665
620
4
0
10
0
31
Ticino
528
0
366
19
12
0
0
79
19
33
21
Commento alla tabella precedente
Questa tabella praticamente parla già da sé.
Una nostra prima idea delle grosse differenze è quella che il Ticino, essendo piccolo,
offre meno risorse e posti di lavoro rispetto alle regioni più “ricercate” dagli stranieri.
E’ normale che zone montagnose, come Appenzello Interno ed Uri, offrano meno
agli occhi degli stranieri di una città come Zurigo, Berna o Ginevra. Probabilmente
sono anche città più ospitali, dal momento che in esse gli stranieri possono trovare
sicuramente più connazionali che parlano la stessa lingua e hanno la stessa cultura.
22
6. Situazione finanziaria
Negli ultimi 20 anni la situazione nel settore dell’asilo ha subito notevoli mutamenti.
Conseguenza diretta dei movimenti migratori e degli aspri conflitti di questo
ventennio, il numero dei richiedenti d’asilo in Svizzera è eccessivamente cresciuto.
Infatti, secondo il prospetto “Asilo in Svizzera” redatto dall’Ufficio Federale dei
Rifugiati, dall’inizio degli anni Novanta le domande sono quadruplicate rispetto a
quelle degli anni Ottanta.
Confederazione, cantoni, comuni e istituzioni di soccorso hanno dovuto approntare
in tempi record, e talvolta improvvisando, l’infrastruttura necessaria. L’esame delle
domande, l’alloggio e l’assistenza dei richiedenti l’asilo occupa alcune centinaia di
persone e ha bisogno di un’infrastruttura efficiente e flessibile. La Confederazione
deve dunque far fronte ad elevati costi.
Cosa significa “dipendente dell’assistenza”?
La nostra tradizione umanitaria ha plasmato l’immagine che gli altri paesi hanno di
noi. Salvaguardare questi valori è un obbligo inderogabile.
L’assistenza viene fornita secondo criteri dettati dalla Legge sull’asilo, dalle direttive
di applicazione e dalle regole dell’UFR, nonché dalle disposizioni del Dipartimento
delle Opere Sociali del Cantone Ticino.
Lo Stato svizzero rimborsa le spese ai cantoni con un importo forfetario per ogni
richiedente l’asilo assistito. Questa indennità comprende una somma fissa per
l’alloggio, l’assistenza e le cure sanitarie, nonché un contributo pure fisso per le spese
di servizio sociale e amministrativo.
In linea di massima, l’assistenza è data con beni in natura e non con denaro. Questo
vuol dire, a seconda dei casi, il provvedere soprattutto al vitto e all’alloggio. Spetta
ai cantoni fissare e fornire le prestazioni assistenziali, la Confederazione poi versa loro
una somma forfetaria a titolo d’indennizzo.
Nel 2000 i sussidi della Confederazione per ogni richiedente l’asilo erano in media Fr.
14'400.-- all’anno.
Ovviamente l’assistenza materiale viene fornita solo a chi è privo di mezzi.
L’assistenza offerta ai richiedenti l’asilo e la verifica delle loro domande causa
costi molto ingenti.
Le spese nel settore dell’asilo sono cresciute costantemente negli ultimi anni.
Nel 1998 le spese sostenute dall’Ufficio federale dei rifugiati sono ammontate a
oltre un miliardo di franchi. Quasi il 90 percento di questa somma è stato speso
per l’assistenza dei rifugiati riconosciuti, delle persone ammesse
provvisoriamente e dei richiedenti asilo.
23
Non è solo il numero dei nuovi richiedenti l’asilo a causare l’aumento dei costi,
ma è il numero complessivo delle persone che deve essere assegnato al
settore dell’asilo e di conseguenza alla competenza finanziaria della
Confederazione: fra questi rientrano i richiedenti l’asilo la cui procedura o la
cui esecuzione d’allontanamento è ancora pendente, le persone ammesse
provvisoriamente e i rifugiati riconosciuti. Complessivamente in questa cerchia
rientrano oggi 119 000 persone. Ogni anno questo gruppo cresce di ca. 5 000 10 000 persone. I motivi di questa crescita sono attribuibili da un lato al fatto
che sempre nuove persone ottengono lo statuto di rifugiato o vengono
ammesse provvisoriamente, dall’altro però sono attribuibili anche alle difficoltà
di esecuzione degli allontanamenti.
Un motivo importante dell’aumento dei costi nel settore dell’asilo è inoltre
l’elevata percentuale di richiedenti l’asilo, delle persone ammesse
provvisoriamente e dei rifugiati bisognosi di assistenza che non hanno la
facoltà di lavorare.
Sempre secondo il prospetto “Asilo in Svizzera”, alla fine degli anni Ottanta il
numero dei richiedenti l’asilo era aumentato vertiginosamente. Di
conseguenza urgevano misure per frenare l’afflusso di coloro che
presentavano domanda d’asilo non per reale bisogno di protezione, ma
perché erano in cerca di lavoro. Così, nel 1990, venne introdotta la regola che
vietava ai richiedenti l’asilo di lavorare nei primi tre mesi dopo l’inoltro della
domanda. Se poi la domanda era respinta in prima istanza durante questi tre
mesi, il cantone poteva prorogare nuovamente di tre mesi il divieto di lavoro.
Poiché le autorità preposte all’asilo sono oggi in grado di evadere in sei mesi i
quattro quinti delle domande, la maggior parte dei richiedenti l’asilo é
assoggettata al divieto di lavoro per l’intera durata della procedura.
L'ASSISTENZA AI RICHIEDENTI
PROVVISORIAMENTE (perm. F)
L'ASILO
(perm.
N)
E
ALLE
PERSONE
AMMESSE
L'Ordinanza 2 sull'asilo relativa alle questioni finanziarie (OAsi 2) disciplina l'assistenza
finanziaria ai richiedenti l'asilo e alle persone ammesse provvisoriamente in Svizzera.
Ai richiedenti l'asilo e alle persone ammesse provvisoriamente privi di mezzi sono
offerti vitto, alloggio e una piccola somma di denaro; sono, inoltre, assicurati contro
la malattia e gli infortuni. Le cure dentarie sono garantite, ma unicamente quelle
semplici tendenti a lenire il dolore.
I richiedenti l'asilo sono generalmente alloggiati in strutture collettive o in modesti
appartamenti. Spetta ai cantoni fissare e fornire le prestazioni assistenziali; la
Confederazione poi versa loro una somma forfetaria a titolo di indennizzo, per ogni
giorno di presenza in Svizzera a partire dal giorno dell'inoltro della domanda d'asilo
fino al giorno in cui l'allontanamento deve essere eseguito. (Art. 20, OAsi 2).
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Prestazioni della Confederazione al 1. gennaio 2003, per giornata di presenza:
(Art. 21 OAsi 2)
Prestazioni di sostegno:
fr.
16.66
(Art. 24 OAsi 2)
Spese di collocamento per il cantone TI:
fr.
11.02
(Art. 25 OAsi 2)
Forme di collocamento speciali:
fr.
46.85
(Art. 26 OAsi 2)
Spese sanitarie per minorenni:
fr.
3.518
Spese per giovani e adulti (dai 18 anni):
fr.
12.367
Prestazioni d'assistenza in canton Ticino, per giornata di presenza:
Prestazioni di sostegno per perm. N e F nei centri CRS:
Adulti:
fr. 10.-- + fr. 3.-- (spillatico)
Adutli soli con prole:
fr. 10.-- + fr. 3.-- (spillatico)
fr. 10.-- (primo figlio)
fr. 8.-- (dal secondo figlio in poi)
Coppia con prole:
fr. 10.-- + fr. 3.-- (spillatico)
fr. 10.-- (primo figlio)
fr. 8.-- (dal secondo figlio in poi)
Ai ragazzi dai 15 ai 18 anni viene concesso uno spillatico di fr. 2.—al giorno.
Prestazioni di sostegno per perm. N e F in alloggi individuali:
Adulti:
fr. 12.-- + fr. 3.-- (spillatico)
Primo figlio:
fr. 9.333
Secondo figlio in poi:
fr. 7.666
Ai ragazzi dai 12 ai 17 anni viene concesso uno spillatico di fr. 1.—al giorno.
25
Spese sanitarie per perm. N e F in alloggi individuali e centri CRS:
I richiedenti l'asilo e le persone ammesse provvisoriamente che alloggiano in
appartamento o nei centri collettivi della Croce Rossa Svizzera sono affiliati a un
contratto collettivo stipulato con la cassa malati Helsana SA.
Adulti:
franchigia fr. 230.--, premio fr. 282.35
Giovani in formazione:
franchigia fr. 230.--, premo fr. 211.35
Minorenni:
franchigia fr. 0.--, premio fr. 77.75
Spese di collocamento per perm. N e F in centri CRS:
Franchi 11.02 per persona al giorno.
Spese di collocamento per perm. N e F in alloggi individuali:
L'USSI provvede al versamento del deposito di garanzia, al pagamento mensile della
pigione e di tutte le spese legate alla locazione (mobilio, spese accessorie, fattura
dell'azienda elettrica, ecc.).
Minorenni, anziani e invalidi collocati in istituto:
Pagamento rata mensile e spese sanitarie Helsana SA.
26
7. La domanda: stranieri in aumento?
E’ dall’inizio che ci poniamo questa domanda, ed ora è arrivato il momento di
chiedere il parere anche ai nostri coetanei.
Ecco il risultato:
Aumento 55%
Stabili 33%
Diminuzione 2%
Commenti personali al “risultato”:
Chiedendo a 100 persone diverse, è emerso che oltre la metà è del parere che gli
stranieri sono in aumento. Il 33% pensa che sono stabili e soltanto il 2% dice che sono
in diminuzione.
Secondo noi cambiano i luoghi di provenienza ma più o meno il numero degli
stranieri rimane stabile. Sicuramente può avere un influsso anche la situazione
attuale dei Paesi esteri . Ad esempio se in Messico le condizioni di vita non sono delle
migliori, certamente molte persone cercheranno prospettive migliori all’estero.
Mentre se la situazione nel Paese estero è piuttosto positiva, le persone staranno ben
volentieri nel loro Paese. A meno che non vogliano fare nuove esperienze
cambiando il luogo di residenza.
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8. Glossario
♠ Rifugiati: sono stranieri che, nel paese d’origine o di ultima residenza, sono
esposti a seri pericoli per ragioni di religione, razza, nazionalità, appartenenza a
un determinato gruppo sociale o per loro opinioni politiche, oppure che hanno
fondati timori di essere esposti a simili pericoli.
Sono pericoli seri quelli che danneggiano la vita, l’integrità corporale o la
libertà.
9. Fonti
Sito: www.google.ch
Sito: www.asyl.admin.ch
Ufficio federale dei rifugiati, l’indirizzo del sito è dato con la sigla in tedesco.
E’ visibile anche in lingua italiana sempre allo stesso indirizzo.
Sito: http://www.rivistaorizzonti.net
Annuario di statistica 2002
Asilo in Svizzera – Una panoramica sul settore dell’asilo e dei rifugiati (2001)
Ufficio Fedederale dei Rifugiati, Berna
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10. Considerazioni conclusive
Possiamo dire che è stato molto interessante quello che abbiamo realizzato nel corso
interdisciplinare riguardo alla problematica delle persone richiedenti l’asilo. Abbiamo
apprezzato molto l’opportunità di capirne di più, anche se a volte la ricerca di
alcune informazioni non è stata affatto semplice.
Questo lavoro ci ha permesso di conoscere e approfondire una tematica, alla quale
non si dà molta importanza se non si è direttamente toccati dalla questione.
Ogni giorno siamo a contatto direttamente o indirettamente con persone che non
hanno la nostra nazionalità e i nostri tratti somatici. Purtroppo molto spesso la gente
mette tutti gli stranieri nello stesso calderone e quando si parla di traffico di droga,
rapine e truffe varie si finisce subito col dare la colpa a chi meno si può difendere. O
si può finire col dire che loro non lavorano eppure fanno la bella vita...
È importante, studiando il problema e documentandosi, vedere come stanno
effettivamente le cose. Analizzare se le accuse che vengono mosse nei confronti di
queste persone con cui dobbiamo convivere sono fondate o frutto di una nostra
indole un po’ razzista.
Con l’aiuto di questa ricerca abbiamo avuto l’occasione di mettere in luce i nostri
dubbi o domande che ogni tanto ci ponevamo. Certo è un argomento molto vasto
e ci vorrebbe molto più tempo per conoscerlo e approfondirlo, ma chi lo sa, magari
questo è solo l’inizio!
Tutto sommato è stato un lavoro lungo e impegnativo, ma anche un arricchimento
delle nostre conoscenze riguardo all’argomento della migrazione e dei suoi
movimenti.
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