La risonanza magnetica multiparametrica in pazienti con carcinoma

Transcript

La risonanza magnetica multiparametrica in pazienti con carcinoma
La risonanza magnetica multiparametrica in pazienti con carcinoma
prostatico: ruolo nella scelta dell’ atteggiamento terapeutico.
Introduzione:
Grazie all'introduzione del PSA e di programmi di sorveglianza, il carcinoma
prostatico (CP) viene sempre più spesso diagnosticato in stadio localizzato. Ciò
ha portato allo sviluppo di approcci chirurgici sempre più mini-invasivi, in grado
di ottenere il miglior risultato in termini di “trifecta”: radicalità oncologica,
mantenimento della potenza sessuale e della continenza urinaria. Recentemente,
la Risonanza Magnetica prostatica multiparametrica (mp-MRI) ha avuto un
rapido sviluppo e viene sempre più utilizzata nella pratica clinica per la
stadiazione del CP. Scopo di questo studio è stato valutare se la mp-MRI possa
dare informazioni aggiuntive nella scelta dell’ atteggiamento terapeutico
proposto ai pazienti con CP che possono giovarsi di trattamento chirurgico.
Materiali e metodi:
Abbiamo rivisto retrospettivamente i dati contenuti nel database istituzionale
(mantenuto prospetticamente) relativi ai pazienti sottoposti a prostatectomia
radicale (PR) laparoscopica pura o robot-assistita dal gennaio 2011 al marzo
2013. I pazienti sono stati divisi in due gruppi, a seconda che avessero (gruppo A,
203 pazienti) o meno (gruppo B, 100 pazienti) eseguito una mp-MRI preoperatoria. La mp-MRI, quando eseguita (gruppo A), consisteva in uno studio
convenzionale pesato in T1, T2, diffusione e in immagini acquisite dopo
somministrazione di mdc. Le procedure sono state eseguite dallo stesso chirurgo,
uro-radiologo ed uro-patologo. I due gruppi sono stati confrontati riguardo alle
caratteristiche pre-operatorie (età, PSA alla diagnosi, stadio clinico, BMI,
Charlson Comorbidity Index, ASA score, Gleason Score bioptico), intra-operatorie
(tipologia di approccio nerve-sparing [extra-, inter- o intra-fasciale]) e
patologiche (volume prostatico, Gleason Score e stadio patologico). End-point
primario dello studio è stata la valutazione della trifecta (tasso di margini
chirurgici positivi, continenza urinaria alla rimozione del catetere ed a un mese
dalla PR, potenza sessuale a un mese dalla PR).
Risultati:
I due gruppi sono risultati comparabili in termini di caratteristiche preoperatorie, intra-operatorie e patologiche. Per quanto riguarda l’end point
primario, il tasso di margini chirurgici è risultato pari a 20.8% per il gruppo A e
27.1% per il gruppo B (p=0.29); tale differenza si è mantenuta tale anche
stratificando i due gruppi in termini di pT. La continenza urinaria alla rimozione
del c.v. è stata pari al 62% nel gruppo A e 49.4% nel gruppo B (p=0.056) mentre
ad un mese del 62.2% e 54.4% rispettivamente (p=0.25). La potenza sessuale a
un mese (misurata nelle procedure nerve-sparing) è stata pari al 30.6% nel
gruppo A e 27.9% nel gruppo B (p=0.95).
Discussione:
I risultati relativi al raggiungimento della trifecta dopo PR dimostrano un trend
favorevole nel gruppo di pazienti sottoposti a mp-MRI pre-operatoria. La limitata
numerosità campionaria non ha verosimilmente permesso il raggiungimento
della significatività statistica.
Conclusioni:
Nella nostra casistica, la mp-MRI pre-operatoria sembra portare a un ridotto
tasso di margini chirurgici positivi ed un più elevato recupero della continenza
urinaria e della potenza sessuale.