Le miniere d`oro e d`argento della Colombia

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Le miniere d`oro e d`argento della Colombia
/I¡
VINCENZO RESTREPO
.. 6A c~IS
DELLA
REPUBBLICA DI COLOMBIA
ROMA
PRESSO LA SOCIETA GEOGRAFICA ITALIANA
..
l
'
•
"INCENZO IIESTIIEIJO
•
DELLA
REPUBBLlCA DI COLOMBIA
ROMA
PRESSO LA SOCIETA GEOGRAFICA ITALIANA
VilJ del C()l/tgio
R()IIUllfO,
26.
BJlrQllo tlal BOLLETTJNO DELLA SOCIETA GEOGR AFICA ITALIANA , Aprile 1890.
.',
Roma, Stab. G. Civelli.
LE MINIERE DELLA REPUBBLICA DI COLOMBIA
1)
Lettera del
SOCIO
dott.
R OMOLO RAGNINI
al Presidente della SucieN, Geugrajica.
¡/l.mo Sigllor Presidente.
Nel fascicolo 10·11 del B OLLETTtNO de/la Sucie/a g-eografica tlaliana, Serie 2, vol. 12, ottobre 1887, venÍva pubblicalo a cura dell'Eccell.mo Ministro di Colombia, Generale Joaquin F. Vélez, un cenno stori·
CD, geograllco, politico della Repubblica di Colombia compilato da} Sigo A.
Borda. 1 brevi limiti consentiti per un sornmario non permettevano di
rare piu ampia enumerazione e descrizione deBe incalcolabili ricchezze,
specialmente minerarie, contenutc in quella fortunata regione, che la
rendano incontestabilmente uno dei piu preziosi paesi del nuova mondo.
Molto opportunamente venDe quin di alla luce Del 1888 un'opera
del Sigo Vicente Restrepo, Ministro de Relaciones Esteriores, dal títolo :
Lar minas de oro y plala de Colombia. che ridotta da lui stesso a piü
modeste proporzioni in un fascícolo, venDe tradotta dal prof. dott. Rodolfo Ragoini. Chi visito l' Esposizione Vaticana del ] 888. e piu recentemente quella di Parigi nel ] 889, ebbe certamen te agio di arnmirare i ricchi esemplari di prodotti, sia deBe miniere che della fauna e
flora colombiana, ed anche di apprezzare i1 notevole sviluppo di quella
giovane nazione, gia cosi rapidamente avanzata in ogni opera di civi le
progresso, da non temere il confronto di alcun altro Stato; e il Sigo D.
Jose Triana, commissario generale dell'Esposizione colombiana, nel sobrio suo rappor to, fa bene risaltare le favorevoli condizioni della Colombia in comparazione a tutti gli altri paesi delle due Americhe, che
-4prese ro parte alla Most ra unive rsale di Parigi. Riusc ira ql1ind
i molto
utile) colla pubbl icazio ne del lavara del Restrepo, richia mare
l'atteo ·
zicne, specia lment e degli Italian i, sop ra quest a regione dell'A
rueric a meridíon ale catan to favorita sotto ogni rappo rto dalla natura .
Una malaugurata vertenza, che sperasi volg~d presto a bucn ter-
mine, puó torse aver infiuito a' D05tr1 gior ni a mette re in mala
vista uno
dei piÍl ospitaHeri paesi del nuovo mond o, e non rare degna
mente CODsidera re agli Italia ni quale ficca sorge nte di pros perita potreb
bero trovare coloro che volessero cola applic are e ingeg no ed attiv itlt
personale.
Ma chi giudic hi spass ionata mente e consid eri quant o buena accog
lienza
hanno sempr e ricevu to e ricevo no tuUodi gli strani eri in Colom
bia, e
come siano favoriti quelli che vi prend o no stabil e o tempo ranea
dimora,
sapra giud icare rettam ente, senza lasciarsi fuorviare dalla vivaci
ta di una
polem ica di chi si trovó coinv olto in politici avven iment i che
funestarono pel passa to la Repub blica.
Quan do poi si pensi che, comp letati i lavori pe! Canal e di Panam
a,
sara aperta finalm ente la comu nkazi olle intero ceanic a, e col3.
amuir anno
navig anti e comm ercian ti da tulto il mond o, e bene che gIi Italian
i non
siano ultimi ad utilizzare tale gigan tesca impresa, e trovino
neBa Colombi a intere ssi e comrnerci gia stabil íti su piÍl vasta scala
; interessi
che SOllO garan titi dalle eq ue leggi vigenti nel paese, e tutela
ti dal
demo cratic o e forte gover no stabil mente costit uito.
Facen do asseg name nto nella Sua gentilezza, Le rivolgo pregh
iera
acció voglia dare pubblicita. al prese nte lavoro , nella certez
za di fare
cosa utile ai conna ziona li e gradit a alla Socie ta di cui mi tengo
sommame nte onora to far parte. Aque sto lavoro non mio, spero
farne seguire altro da me comp ilato con dati ufficiali, se non di parí
interesse,
certam ente impor tante dal lato etnografico e climatico, quand o
liia riuscito
ad attrav ersare nuova mente l'ocea no, ed attuare il progr arnma
di visitare sia il litora le che l'inter no della Repub blica di Colombia, progr
amma
dovut o aIla lodevole iniziativa del ConsoJe di Colom bia in Ancon
a, che
si e propo sto, quant unque in mode ste proporzioni, di stabil ire
relazioni
comm ercial i di recipr oco intere sse fra quella Repub blica ed
il nostro
Iitorale Adria tico.
Gradi sca, Sigo Presid ente, i piu viví ringra ziame nti dal
.~
suo dev.mo
Dott. ROMO LO RAGN INf .
-5-
2) e Le minien rl'oro e d' argento de/la R epubMita di Colombia ,
del signor VICENTE RESTREPO.
IN1'RODUZIONE.
La Repubblica di Colombia occupa il centro del continente nuovo.
Le sue coste si estendono per 2,852 km. sull' Oeeano Atlantico, per
2,595 km. sul Pacifico, ed aprano le porte dell'America Meridionale; il
SUQ Istmo di Panama, che si ca1cola poter tagliare fra pochi anni, la
pone in rapida comunicazione col resto del mondo. La sua superficie,
per due volte e mezzo piu grande deHa Francia, e popolata da 4 milioni
di abitanti sparsi nel SUD vastissimo territorio. Il nodo formato dalla
catena deHe Ande dividesi nel penetrare al S. del paese in tre di·
verse giogaje o Cordig1iere, che dominano le val1ate, ed arrecano ovunque i ricchi metalli e le pietre preziose, che ascoridono neBe proprie
viscere.
La giogaja occidental e forma sulla costa del Pacifico un letto sterminato d'alluvioni d'oro e di platino d'un valore incalcolabile, che copre le regioni dette del Chocó e di Barbacoas. Ad E. della giogaja
central e ed . in una linea parallela trovansi le ricche miniere d'argento
di Mariquita, Ibague e La Plata. Questa catena di monti poi entra nel
dipartimento d'Antioquia, ove si divide e suddivide. D;llle sue diramazioni han no origine parecchi fiumi, nel cui letto ritrovansi grandi quantita. d'oro; tati son il Porce ed il Nechí ed i loro numerosi affluenti,
che mostrano sulle sponde visibili traccie di innumerevoli flloni auriferi.
Il gran Fiume Magdalena separa la giogaja centrale dall'orientale. Quest'ultima peró e molto meno ricca delle altre due sorcHe. SOl1vi tuttavia
parecchie terre d'alluvione dove 1'0ro abbonda, nel centro e nel S.
del dipartimento di Tolima: e nel dipartimento di Santander trovansi
vastí depositi a Giron e Bucaramanga, non che i celebri filoni d'oro e
d'argento di Alta, Baja e Vetas, detti impropriamente miniere di Pamplona.
La Colombia e ricca di prodotti del regno minerale; iI ferro, il
rame, il piombo, l'antimonio, lo zinco, l'arsenico, il carbon fossile, il
salgernma, lo zotfo, gli smeraldi, ecc. ecc. vi si trovano in grandissirna
-6abboDdanza; I'oro peró forma la principale ricchezza del suolo.
Fu ap·
pUDtO I'oro lo sproDe poteDte che spinse gli Spagnuoli aUa conqu
ista
del nostra territorio. Per ricercare questo prezioso metallo essi
superarano }'eeme Dostre montagne, penetrarono le Dostre torride
vallate, e
popolarono quasi tutte le regioni attualmente abitate. In ogni
tempo é
stata decisiva l' influenza dell'oro nel progresso generale del paese
; nel·
I'epoca coloDiale il prodo tto deBe miniere bastava a tutto: aUe
rendite
cf"ali, al commercio, all'agricoltura, a11' industria nascente. Ma
di questo
le cifre diranno ben piu d'ogni tunga dimostrazione.
Il prodotto totale dei metalli preziosi estratti neUa Colombia dopo
la sua conquista, Del secolo decimosesto, puó contarsi a 653
milioni
di piastre (3,26 5,000 ,000 di liTe). Considerando i1 paese come
diviso
iD due graud i zone taglia tedal MagdaleDa, corrispoDderebbero 633 milioD
i
di piastre alla parte occid entale del fiume , e 2 o milioni
alla parte
orieDtale. Il prodotto totale puó distribuirsi Del modo seguente secoD
do
, dipartimenti:
Cauea
p. (x)
Antioquia
Panama
•
•
•
•
•
•
Tolima
SantaDder
Bolívar
Cundinarnarca
Boyaca e Magdalena
•
25 2 ,000, 000
25 0 ,000,0 00
74,00 0,000
52 ,000, 000
15,00 0,000
6,000 ,000
3,000 ,000
5 00 ,000
In ragione dei secoli la produzione dell'oro va divisa a questo
modo :
Secolo decimosesto
•
•
•
decimosettimo
decimottavo
decimonono (siDO al ,884)
p.
5 1 ,000, 000
•
166,0 00,00 0
•
•
193,0 00,00 0
211,0 00,00 0
La produzioDe dell'argento va distribuita con questa proporzione:
Secol o decimosesto
p.
6,5° 0 ,000
9.° 00 ,000
• decimosettimo .
decim
ottavo
1,000 , 000
.'
•
•
decimoDono (sino al ,884)
•
•
•
15,00 0,000
La produzione di questi metalli cresce gradualmente. Cosl,
ad
esempio, quella dell'oro, che arriva al suo punto culminante
nel prin·
(1) p. : 1(161, moneta di lire
s·
-7cipio di questa secolo (a 3,100,000 per anno) discende, e vero, sino a
• 000 000 (nel 1861) a motivo della liberta degli schiavi (1851), della
,
,
.
guerra dell' indipendenza e dI altre guerre intestine: peró in questI
ultimi anní e gia risalita a 2,955,000.
Nel primo quarto del secolo attuale in tutta la Colombia non vi
era una sola miniera d'argento in attivita. Dopo il 1873 la produzione
di questo metallo si e celermente accresciuta: ed ha raggiunto la cifra
di 1,000,000 di piastre Del 1883, e di J,Z 50,000 Del 188 4.
ei rimane a stabilire il posto che occupa il Dostro paese neBa
produzione delltora dell' America, dalla sua scoperta sino al 1848, quando
si ritrovarono le ricche miniere di California.
La seguente tavola riassume la produzione totale per ciaschedun
paese. Abbiaruo aH'uopo adottato le cifre somministrate dal professore
tedesco Soetbeer.
p. 68 4,45 6 ,75 0
Brasile
Colombia
• 681,339,5 00
Idem (secondo 1 nostri computi)
• 53 1,000,000
18 3,3 03,000
Bolivia
Chile.
175,839,75 0
Messico
153,5°7,9 00
Peru .
:t
106,717,500
Secondo questa esposlzlOne la Colombia occupa il primo posto fra
tutte le antiche colonie della Spagna, ed il secondo in tutta l' America.
Ma se si confronti la sua estensione con quella deB' immenso Impero
del Brasile, puo bene asserirsi che la Colombia gli e superiore in ric·
che:tza aurifera.
Essendo stato scritto i1 presente lavoro per gli stranieri, noi teniamo
a dar loro tutti quei ragguagli che sono atti ad agevolare il loro ap·
prodo nel nostro paese.
Tutto concorre, le leggi non meno dei costumi, a fare che neBa
Colombia si trovi ,Iai forestieri l'ospitalita piu gradita. Essi sono ovun·
que bene accetti, si stabiliscono come vogliono, e con facilita entrano
in relazioni d'atTari con gli abitanti. Come agli aItri cittadini, incombe
ad essi il dovere di vivere soggetti alla costituzione ed aIle leggi, e devono obbedienza e rispetto aBe autorita. Godono sempre degli stessi
diritti che ¡loro rispettivi p:lesi accordano ai Colombiani, secondo i
trattati pubblici: e vanno esenti da tutte le imposte di guerra, prestiti
forzati, requisizioni o serviz! militari di qualunque genere sieno.
Il territorio della Colombia, attraversato in tre direzioni dalla Ca.
tena deBe Ande e quanto mai disuguale, frastagliato, ed insieme po-
•
•
•
-8chissimo popolato : manc a quasi totalm ente di commode strade
che fa.
cilitin a le comunicazioni. Non vi esistono che pochi tronch
i di vie
ferrate. Quasi ovunq ue i traspo rti convÍen farlí a dorso di mulo
e so·
vente anche a spalle d'uom ini. E ben difficile traspo rtare delle
macch ine
la ove manc ano i fi llmi. E questa, a nostro giudizio, la princi
pal e fa·
gione per cui le ri cchezze minerali del paese sano si poco conos
ciute
e tanto male sfrutt ate.
T erren i auriferi sonvene quasi in tutti i luoghi e ad altezze diverse,
ma
esistono a preferenza neIle "aBat e e nella direzi ane dei corsi
d'acq ua;
e dunqu e possibile far gillngere delle mace hin e pesan ti a molti dei piú
ricchi giacim enti situati sulle spand e dei nostri fiumi, come il
Magdalena, l'Atra to, il San Juan, il Cauea, eee.
1 filani d'oro e d'arge nto neBe monta gne in gener ale sano situat
i
in luogh i sani, soggetti ad una tempe ratura media e ad un fredclo
mo·
derato . Si puó di re pertan to che la maggior parte delle region
i metal·
lifere godon o di un clima salubre, e trovansi pure in favorevoli
condi ·
zioni per la provvista di viveri. La piu notevole eccezione a que
sta re·
gola la da il Choco, dove il clima torrido, piovoso ed umido
cagiona
le febbri di palud e. E bene anche notare che noi non abbiamo
varieta
di stagio ni; ma nel paese domin a una primavera continuata,
dove,
secon do i mesi, il tempo asciutto e altero ato da quello delle
pioggie.
Gli strani eri possono acqui star miniere alle stesse condizioni degli
indigeni, e giusta il codice dei singoli di par timen ti ( 1). In seguit
o alla
costituzione recen temen te sanzionata, appar tenen do tutte le miDie
re alla
Nazione, la legislazione per l'avve nire sara uniforme su tutta la
Repu b·
blica. Il Gove rno poi s'e propo sto di promu lgare una legge conce
pita
nel senso piu liberale, che faciliti l'acqu isto e la conservazio
ne delle
miniere. Questa legge si fondera sul princi pio che il sottosuolo
appar ·
tiene allo Stato, il quale ne cede in favore di quell i che
vogliono
estrar ne, i metalli che contie ne.
I diritti d' introd uzion e perce piti dalle dogane per ogni kg. 5tH pnn·
cipali oggetti che serva no a11' escavazione delle mmle re sano
I
se·
guent i:
Le macc hine proprie pel lavoro deBe miDiere: un centesimo
di
piastra (uguale a S cent. di lira).
I motot'i d'ogn i gener e: due centesimi e mezzo.
n ferro e l'acciajo in rataje, in pompe e macchine jdrauliche, in
mazze per le triturazioni ed in arnes i per l'escavazione deBe
minie re;
(1) Al di d'oggi la leeislazione
e una sola
per tutla la nalione. (N. d. Trad.).
-9
il piombo in piastrc¡ verghe e tubi, e le miccie da mine: cinque centesimi.
La polvere plnca ordinaria per le mine: dieci centesimi.
11 mercurio: ven ti centesimi (1).
Direma anche qualche parcIa suí m(¡tIvI dei frequenti insuccessi
di compagnie estere, che sano venute in diversi tempi oella Colombia
a stabilirvi dei lavori di seavo neHe miniere. L'errare principal e in cui
sano eadute spessissimo e stato il Don ayer tenuto conto delle circo stanze speciali del paese. Si principiava daH' inviare una gran turba di
impiegati ed operai, i1 cui trasporto, salario e mantenirnento costava
malta caro. Quella gente poi, una valta stabilita nel paese, diveniva
spesso esigente, si clava all'ubbriachezza in gran parte, ed era un imbarazzo per gl i imprenditori. Poi, senza riflettere che il maggior numero
delle nostre strade sano strette, di un difticile accesso, e non hanno
passaggio che a bagagli d'un peso limítato, si spedivano della macchine
pesanti i cui pezzi rimaneva no incagliati sulle rive dei nostri fiumi.
Se De trovan o tuttora parecchi avanzi in di verse localita: muti testirnoni
di disastri causa ti solo dall' imprevidenza . Si cornmetteva pure un'aItro
errore, col far costruÍre degli erlifid costosi, per viverci con tutti i co·
madi della vita, senza badare che l'economía e un essenziale elemento
di riuscita negli alfad indllstriali.
Termiueremo queste considerazioni con qua1che consiglio utile agl i
stranieri che saranno disposti a venire ad utilizzare le nostre miniere.
Agevolmente si troYano uel paese degli operai che non esigono un sao
lario cOllsiderevole, docili, forti ed intelligenti. Nel dipartimento d' Antioquia
y' h:mno eccellenti Iavoratori. Convien dunque limitarsi a far venire direttori di lavori di miniere, che insegnino ai Colombia ni tutte le operazioni riferentesi a questa industria. Si rimarrtt. spesso meravigliati della
facilita con cui moltissimi apprendo>1o t utte le applicazioni della scienza
e si perfezionano nelle arti, sino a poter dirígere eleHe yaste imprese.
II Dostro piu gran!· e stabilimento metallurgico, la fonderia di Zancudo,
e diretto da un Colombiano i un altro e stato per parecchi auuí direttore deHe miniere della compagnía inglese di Frontino e Bolivia.
L'ordine, l'economía, la previdenza devono presiedere a tutto, per
evitare l' impiego improduttivo dei capitali, e la ruina che ne e la con.
( 1) Mentre il presente lavoro era sotto i torchi il Consiglio Nazionale ha emanato
una legge che reca a1cune modificazioni nelle tariffe doganali. COSI la tassa da pagarsi
su ogni kg. pel mercurio
stata ridotta a cinque centesimi di piastra l e pure a cinque
centesimi
per la polvere ordinaria da mine e per iI fulmicotone. (N. d. Trad.).
e
e
-
10-
scguenza. Bisogna ben persuadersi che quando si abbandonano le agiatezze ed i comodi della vita europea per cercar fortuna in un paese
nuovo, e necessario adattarsi alle abitudini del luogo ove si va a stabilirsi, e non di rado conviene imporsi qualehe privazione.
Finalmente, per fondare un' impresa industríale, sovratutto e necessario principiare da uno studio serio delle condizioni de) paese e delle
particolari circostanze dell'afTare. E solamente quando siasi tutto con
pJecisione determínato sí potra procedere a. far venire le macchine e
tutto il corredo necessario all' impresa.
DIPARTII\tENTO
DI ANTIOQUlA.
I. Cenni slorici. - Gli aborigeni dí Antioquia scavarono la maggIOr parte delle miniere d'oro attualmente conoscíute, sebbene essi per
quel Javoro disponessero solo d' imperfetti istrumenti di legno e píetra.
Per estrarre 1'0ro dai filoni essi facevano dei pozzi verticali onde giungerc a tagliarli, e discendevano talora cosi a gran di prorondita.
Quando gli Spagnuoli conquistarono il territorio di Antioquia, poiche ebbero fondate aleune citta, s' imposero il compito vant..1ggiosissimo
di bonificare i ricchi giacimenti auriferi; poiche, per servirci delta (rase
di uno scrittore de1l'epoca, la terra rigurgitava d'oro, e sembrava che
non potesse píu portarne neIle proprie víscere. Parecchi dei conquistatOrl (ecero subitamente enormi fortune. Cosi Diego de Ospina riusel a
fa re estrarre dai suoi schiavi dalle miniere di Remedios per il valore
di píu di quattro milioni e mezzo di lire. Pietro Martin Dávila cavó un
ingente quantita d'oro da una collina situata a mezza lega dal Nechf;
e vide in pochi giorni ascendere la sua fortuna ad 800,000 lire.
Le terre d'alluvione del Fiume Cauca, lavorate presso le citta di
Antioquia e di Cáceres, diedero abbondanti prodotti, come pure quelle
dei dintorni della piccola citta d'Arma.
Le veDe aurifere della collina di Buriticá, la cu: escavazione (u abbandonata sul principio del secolo decimottavo, erano casi ricche, che
,
la parte deIl'oro destinata a pagare i soldati che facevano guardia alle
miniere, per difendere gli schiavi dagli assalti degli Indianí barbari dei
dintorni, saliva in uD'anno a 35°,000 lire. Una signora, don na Maria
del Centen~, \·i fece un' ingente fortuna verso la fine del secolo decimosettimo. Voro si trova va nelle vene di quarzo che veniva fra.ntumato
tra due pic:tre. Queste miDiere varrebbero ben la peDa d'essere nUClva"
mente esplorate, cosa che i paesani non hanno ten tato per timore di
spendere la somma necessaria a condulre l'acqua alla collina.
-
II-
Quando iI governatore d'Antioquia D. Gaspare de Rodas penetró
neHa regione occupata dagli Indiani Yamécis, che abitano le spande del
Fiume Porce, i soldati spag nuoli vendevano loro una libbra dio' sale pe r
trenta pi3stre d'oro ( 1So lire): un' ascia per settanta piastre, un ago pe r
sei piastre. e gli altri oggetti nella stessa proporzione. Kodas vi fondó
la cittll di Zaragoza nel 1581. Molti propri~tari di miniere della provincia
di VeraguJ., neIl' htmo di Panamá, stimolati dalla fama della ri cchezza
delle terre di quella citta, vi andarono con i loro schiavi. Ed ebbero
di che travarsene con ten ti, per la grande quantita d'oro che ne ritras'
sero. 11 prodotto di queste miniere Dei primi quarant'anni che furono
in attivita non fu minore di 23 mila kg. d'oro del valore di 65 milioni
di lire. Del resto i sedimenti del Poree dall'epoea della conquista hanno
fruttato una enorme quantita di questo metallo.
A~che i filoni della citta di Remedios erano di una ricehezza fa
volosa. Il numero degli Spagnuoli, proprietar! degli schiavi negri che vi
si stabilirono, non passava la ve ntina, ed aveano fra tutti piu di duemila
schiavi. Questi poi ricavavano almeno dieci piastre d'oro per settimana:
molti peró davano ogni giorno una tal somma; ed alcuni rendevano
30, 40, 100 e fino a 500 piastre in una sola giornata di lavoro. Vi
avean dei luoghi talmente ricchi che le negre e i loro fanciulli bastava
che si chinassero fuor <Ielle case e prendessero fra due diti qualche
presa di terra per estrarne da cinquanta centigrammi ad un grammo
d'oro. Sicche tutti aveano una qualche quantita di questo prezioso metallo; e si usava dire che la terra, avendo fatto testamento in favore di
tutti, distribuiva cosi le sue grandi rÍcchezze fra tutti.
Nei primi tempi della colonia i fortunati cavatori di miDIere ne
ritraevano quantita d'oro stragrandi. Essi trovarono dei terreni cosi
ricchi, che doveano solo arnmucchiare la terra e lavarla nelIa batea
(vaso o truogolo rotondo di legno) per vedervi subito brillare il minerale prezioso.
Durante il secolo decimosettimo,. il progresso dell' industria rnineraria
fu molto tardo. Non v'era infattÍ che un piceolo numero di Spagnuoli,
e il clima malsano di Zaragoza e d'altre Jocalita mieteva mol te vittime.
Insieme il numero degli indigeni era rapidamente diminllito, tanto che
mancavano braccia per lavorar le miniere, poiche gli schiavi negri co.
stavano carissimo. Si continuó tuttavia a coltivar con profitto le aUuvioni delle sponde del Cauca, del Porce, del Nechí e dei vari affluenti
di questi due ultimi fiumi.
Sul principio del secolo decimottav o gli abitanti d' Antioquia vol.
sero l'occhio a1le ricchezze del centro del loro territorio, che fino allora
-
12-
avean o trascurato. Alcuni esplor atori andar ono a San Pedro
e poi a
Belmira, trova ndo ricchi giacimen ti da bonificare. Oro in gran
quaot ita
diede ro pure i leui e le spond e dei Fiumi Rio·C hico, Rio·Grande
, Gua·
dalupe, San Andrés, eee.
Le ricerc he fatte nell'a lta vaHata dell'Osos ebber o i piú felici
ri·
sultati, e la citta di S. Rosa, che vi si fondó, divenne presto
uno dei
piu ricchi centri d'estrazione den 'oro di tutto il dipart iment
o. Negli
ultimi anni del secolo decim ottavo si principiaroDo a lavorare
a1cuni
filoni auriferi a Titiribf, Amagá, Santa· Rosa e Dolor es: ma ancor
a non
si faceva uso del mercurio, e si contin uava a stritolare iI mi nerale
tra
due pietre.
Il lavoro delle miniere contin uo duran te la guerr a d' indipendenz
a,
bench e si rallentasse alqua nto, per ripren dere poi il movimento
ascen·
dente, che semb rava non doversi píu (ermare per l'avvenire.
Cosi la
produzione dell'oro, che nei primi auuÍ di questo secolo ammo
ntava a
L. 6,250 ,000, sall nel 1858 a L. 7,5°0 ,000 e nel 1882 aL. 13,50
0,000 .
S' iDtraprese verso il 1824 a scavare aleuDe ricche miniere di
fiJoni ad Anor!, e furono aHora costru ite le prime macine per
tri tola re
i minerali auriferi. Piu tardi, verso il 1840, toccó la volta ad
Amalfi,
citta fondata nel centro d'uDa regione irrigata da. corsi d'acq ua
ricchisslml d'alluvioni aurifere.
Nel corso di pochi anni si costruil'ono macine in tutta la provin
cia,
cd i filoni di Anor!, Amalfi, Remedios, Santa Rosa, Titiribí, Conce
pcion,
Santo Domingo, San Pedro, Abejorral, Sonso n e Front ino diede
ro ottimi proventi.
Nemmen furono trascurati i sedimenti auriferi; e furono ricava
te
grand i quant ita d'oro dal Paree e dai suoi principali afflue
nti, dal
Nechí, dal Cauca, dal San Juan, dal Nare, dal Nus, ecc.
Due stranieri resero alIora impor tanti servigl aH' indus tria deHe
miniere, un inglese, il signor Tyrel l Moore, ed uno svedese.
Carlo
de Greitr.
•
Moore principió nel 1851 i lavori d'una grand e fon.deria destin
ala
ad estrar re l'oro e l'arge nto dai residui piritici deHe minie re di
Zancudo
e di Los Chorros, situate a Titiribf. Questo primo stabilimento non
pote
prosp erare, poiche i proprietari di Zancu do ne fondarono un
secondo
sotto la dire'zione d'un rnetallurgista tedesco, Reinold Paschke. Quest
'ul·
timo ebbe i piu felici successi, e da molti anni lo dirige un
ColombiJ.no che non e mai uscito dal suo paese, D. Ildefonso Gutier
t'cz.
Quest o stabilimento, il cui valore e calcolato a 30 milioni di lire,
conta piu di duece nto pestelli in attivita pel tritolamento dei miner
ali,
-13sedici lorni a riverbero per la calcinazione, sette grandi fornelli Galles
per la prima fusione, otto fornelli a manubrio per l'imbibizione e tre di
coppella. Si macina ogni mese da 70 a 80 roila quintali di minerale,
che danDo un prodotto approssimativo di 200 ruila franchi in argento
aurífero, contenente cirea il sette per cento d'cro.
Una compagnia inglese Tite F rolllillo and B olivia c. 0 L,tlll'led,
compro nel 1852 la miniera di filoni di Frantino, e d iverse altre pure
di filoni a Remedios Queste miniere produssero molt' oro, ma andarono
soggette a molti contrattempi sfavorevoli.
n progresso dell' industria mineraria fu sensibilissi mo a partire
nal 1850. La ricca regirme del N.-E. si popoló, e mal grado il clima
torcido e piuttosto malsano di parecchie localita, in ventitre an ni la
popolazione vi fu raddoppiata. Si piantaron o anche a Remedios delle
macine per la lavorazione di ri cchi fil oni , che diedero cospicue rendite.
Quello del Sucre diede in pochi anni ai suoi proprietari: il prove nto
d'un milione di lire; quello di Cristales prorlusse sino a 40 kg. d'oro
al mese. Si scoprirono pure dei filoni che anche adesso si lavorano, a
Cruces de Zea, Girardota, Andes, ed in altre local ita.
1 sedimenti auriferi del Nechi, come pu re queHi del Caserl e del
Tenche suoi affluenti, diedero enormi quantita d'oro. Il Porce, durante
i lavori fattí nel periodo di secca, diede da 45 a 100 kg. d'oro. Da
uno dei suoi affluenti, il Trinitac ita, si gi unse ad es trarre 65 kg. d'oro,
che dopo un lavara di due mesi lasciarono un prodotto d i 15 5,000 lire.
Dall'altro canto si perfezionarono i metodi per )'estrazione e bonificamento dei minerali i e dovunq ue principió ad in tro dursi un ordin e
migliore che per l' innanzi, nei la vori per apri re gallerie, ro rare de i
pozzi, ecc. A Medellin nel 1858, fu eretto un laboratorio pe r la fusione
ed esame dei mctalli preziosi, come pure per ]'esame d'ogni altro minerale. Altri laboratort furono costrutti uel 1880 e nel 188 1 .
Nel 1862 per decreto del dott. Marceliano Vélez fu aper ta la
Zecca, do ve sino a110 seorso mese d'agosto ( 18 86) si eoniaro no 3,96 2, 246
piastrc d'argento, e 2,453,035 piastre d'oro.
Nel188s il sigo Pastor Retrepo rondó a Medellin un opificio pel raffin a·
mento dell'oro ed argento, dove applieó I'ingegnoso sistema dell 'elettrolisia.
Tutto fa credere che iI dipartimento d'Antioquia, i cui abitanti
sono eosl intraprendenti, coraggiosi ed atti alla faliea, dovra rapidamente prosperare. Per questo basta solo che voglia trar profitto dalle
sue eopiose ricehezze minerali.
11. Giacimentí a11riferi - 11 suolo ci'Antioquia, il piu frastagliato
di .t:utto i1 territorio della Colombia e riceo di minie re d'oro per tutta
14la sua estensione. Le sue montagne sano attraversate da filoni senza
numero, ed i leui dei suoi fiumi formaDO una serie non interrotta
d'alluvioni aurifere. Difficilmente si troverebbe un corso d'acqua le cui
arene non eon tengano qualche parte di metallo prezioso. E pntrebbe
dirsi con ragione che questo dipartimento assomiglia ad un' ¡romeDsa
rete neBe cui maglie s'ascondono inesauribili depositi d'cro. Ma la regione irrigata dal Porce, dal Nechí e dai loro numerosi affiuenti é incontestabilmente la piú ricea. La cittA di Santa Rosa sta in una altura
alluvionale fertilissima d'aro, e ratta da numerosi franamenti formatisi
nelIo scavar le miniere. Per le vie di Remedios si scorgono gli affio·
ramenti di larghi filoni di quarzo. Zaragoza, Zea, Cruces, Anar/, Cam-
pamento, Yarumal, Angostura, Amalfi sano circondate da ri cchissimi
depositi che continuamente vengaDO bonificati. Piu della meta dell'oro
che produce il dipartimento é estratta dalla regione del Nord.
Il Porce potrebbesi considerare come il grande deposito aurifero
d' Antioquia. Sarebbe diffieile ealcolare la quantita d'oro che ne é stata
eavata dall'epoea della conquista del paese: ed aneor piu diffieile farsi
un' idea delle rieehe .. e che serba nel suo letto e nelle sabbie delle
sue sponde. 1 suoi piu ricchi tributari sano: il Rio Grande e suoi afflueDti, i1 Río Chico, il Guadalupe, il Viborá, il Riachon, i1 Trinitacita, iI Mata e i suoi affiuenti, il Tinita ed il Pocoro.
n Neeh! nulla ha da invidiare al Poree. Robert B. White e molti
altri banDo constatato e l'esperienza ha dimostrato che in piu luoghi
dove questi due fiumí mescolano le loro acque si ricava nella lavarazione cinquecento grammi (rOrO per metro quadrato. Fra i tributad
del Nechí, I'Anorí, il Tenche, il Caserl sano quelli che arrecano maggior
quantita d'oro.
L'oro parimenti abbonda nei depositi del Cauca e dei suoi affluenti: il San Juan, i1 San Andres, ]'Esperitu Santo ed il Valdivia,
come pure Del Nare e suoi afflucnti, iI Saman:1 ed il Nus.
Le alluvioni del MurTÍ e del Río Sucio, tributari dell'Atrato, sano
quanto mai aurifere. La regione ¡rrigata dai piu ricchí amuenti della
parte alta di questi due corsi cI'acqua, sita a1l'0. del dipartimento e
l'aDtica Dabaibe (oggi Dabeiba). La ri cerca dci suoi favolosi tesori costó
moltissime vite agli Spagnuoli. Ma se era una fiaba queJl'Eden vagheggiato, non 'poteva porsi in dubbio la sua effettiva ricchezza. Nel corso
del secolo decimosesto si bonificarono con successo i depositi del·
l'Urarna, Uramita, Río Verde, Herradura e Cañasgordas, afBuenti del
Rio Sucio, come pure quelli di a1cuni tributari del Murri, dei quali il
pii1 ricco fu il Namé.
I
15 -
Quasi i due terzi dell'ere estralto dal dipartimento d'Antioquia pro·
vengaDo d:li terreni d'alluvione, e l'altro terza e il prodotto di Dume·
rosi filoni, che vengano scavati per tutta la sua estensione. 1 distretti
piu ricchi di ven e aurifere SODa: Remedios, Titiribí, Santa Rosa, AnofÍ,
Amalfi, Cruces de Zea, Santo Domingo, Concepcion, San Pedro, Frontino, eee.
1 filoni ritrovansi per lo piu verticali ; quelli di Remedios sano fi·
lODi colcati, come quelli della miniera di Zancudo. La loro larghezza
varia generalmente tra venti centimetri e due metri. Le faecie eh' essi
attraversano sano: il granito, la sienite, le diorite o grunsteítl, il parfido
sienitico, i1 micaschisto, il talcoschisto e lo sehisto argilloso. In aleune
localita si scavano degli arnrnassi Ili vene che non hanno piu di alcuni
millimetri di spessore, ma che sovente sano ricchissime. Si rinvengono
queste Del partido feldspatico. Il quarzo e la ganga piu comune delroro. Spesso e associato a diversi solfurÍ metallici, che, per ordine di
quantitk, sono, iI pirite di ferro, la blenda., íl pirite di rame ed iI pirite
arsenicale. Talara neIla composizione delle ganghe entrano pure, íI galenio, il molibdato di piombo, i soIfuri di lame, d'antimonio, di bismuto,
d'argento, la dolomite ed iI carbonato d i calce.
La ricchezza aurifera dei filoni e variabilissima, ed e raro che si
scavino oltre ad una certa profondita; tantoche non v' e una sola miniera di tal genere in tutto il dipartimento, che possa dírsi definitivamente esaurita. In nessun altro paese del mondo 1'0ro trovasi mescolato aH'argento in proporzioni casi variabili. Casi I'oro proveniente dai
terreni d'alluvione contiene da 3,5 a 31, 1 per cento d'argento, e quello
dei filoni da 8,3 a 59,3 per cento.
DIPARTIMENTO DEL CAUCA.
1. Cenni storici. - Questo dipartimento che nel sua vasto territorio rinchiude i ricchi paesi del Chocó, di Barbacoas e di Supía, al
principio di questo secolo produceva piu della meta di tutto l'oro estratto
dal Nuovo Reame di Granata.
Durante la seconda meta del secolo decimosesto si traevano gran di
quantita d'oro dai terreni d'alluvione di Anserma, Almaguer, Cartago,
Toro, Buga, Cali e Caloto_
Gli Spagnuoli scopriroDo ricchi dcpositi presso la citta di S. Vincente de Paes, fondata nel 1563 in prossimita del ghiacciajo di Huila.
Aveano appena principiato a bonificarli, quando vennero sorpresi dagli
Indiani, che li costrinsero ad abbandonare la citta e le miDiere; alle
-16quali Don si pote piu pensare, visto che quelle cantr ade erano
conti.
nuam ente ¡ovase dagli Indiani, che vi menavano una vita indipe
ndente.
Nel 1600 fu conquistato il territorio di Barbacoas: e gli Spagnuoli
che gia aveano udito parlare di quelle ricchissime terre oe princi
piarono
subito la lavorazione.
Le tribu che popolavano ii Chocó erano fcrocí ed indomabili,
e
non si riuscl a sottometterle che molto tardi. N el 1654 i Gesui
ti pe·
netrarono in quella vasta regione, e vi stabilirono missioni fioren
ti. Le
alluvioni dlcro misto al platino di questo paese, sebbene malam
ente
sfruttatc, diedero uel corso di questi trt ultimi secoli altre a 600
milioni
di lire. Nei primi anui del seco lo decimosettimo furono bonifi
cate le
miniere di filone e d'alluvioni di Marmato, Nella seconda meta
di quel
secolo e Del seguente si sea varo no miniere d'oro per tutta l'esteD
sione
abitat a del territorio, ehe attualmente é iI dipartimento del Cauea
. Nel
1749 venne rondata una zecea a Popayan, nella quale si conia
rono
64 milioni di piastre in oro. Le ricche miniere d'argento di Supla
fu·
rano scoperte sulla fine dello scorso secoIo. E ad anta che iI baron
e di
Humb oldt e il metallurgista spagnuolo Angelo Diaz De avessero
vantato
la ricchezza, se ne ritrasse poco profitto, causa. l' ignoranza dei
loro
proprietari Dei lavori delle miniere.
Sul principio di questo 'eco lo i depositi del Chocó producevan
o
annua lment e 5 milioni di lire in oro; quelli di Popayan, Barba
coas,
Iscua ndé e Raposo 3,350 ,000 lire. La guerra dell' Indipendenza
avea
peró malta rallentato i lavori minerari.
La casa Goldschmidt e C. prese nel 18'5 in affitto dal Gover
no
le miniere d'oro di Supla e di Marmato. Il signor Boussingault
vi sta·
bill delle macine, ed introdusse considerevoli miglioramenti nei
lavori
di escavazione.
La liberta concessa agli schiavi Del 1851 diede UD colpo decisi
vo
alle grandi bonifiche dei giacimenti del Chocó e di Barbacoas.
1 pro·
prietari di schiavi doveroDo lasciare in abban dono le miniere; ed
i negri
continuarono l'estrazione dcIl'oro per loro proprio conto nei luogh
i piu
ricchi, e dove il fine che si proponevano, di sopperire ai loro
limitati
bisogni, non esigesse che leggere fatiche. Cosl il prodotto dei
depositi
del Chocó si ridusse ad J,500, OOO di lire all'anno.
Fu sóio verso il 1860 che le ricche miDiere d'argento di Supla
vennero formalmente riattivate. Il loro prodotto si e accresciuto
d'aDno
in anno, e prima dell'ultima guerra civile (nel 1884) era salita
a lire
2,5° 0 ,000.
II. Gíacimenl¡ allrif trí td arrtn liftrí. -
Quella porzione estesissima
17 del dipart1mento del Cauea ,:he e irrigata dai Fiumi Atrato e San Juan
e dei loro numerosi affluenti, ed é cODosciuta col nome di Chocó, é
senza fallo la regione per alluvioni auri fere piu ricca in tutta la Colombia. Qu} noj non dobbiamo che scegliere fra le testimonÍanze d' ingegneri e viaggiatori stranieri per dare una qualche idea della ricchezza
di queslo paese (1).
G. Mollien Del suo Viaggio tulla Repubblica di Colombia ntl I823,
cosi scrive: e In generale le miniere del Chocó e di Barbacoas sono
stimate per le }Jiu ricche ... Nella provincia del Chocó il suolo, per cosi
dire, e intieramente d'cro ... Non solo alla sua superficie é fecondo deBe
piante piu rare che danDO legni di gran valore, ma si ritraggono dal
SUD interno i piu preziosi e copiosi tesori.
Dovunque si scavi fra un
cento ed ottoceDto metri d'elevazione, si ritrova oro in quantita. ~
John C. Trautwine nelle sue Note d'una esplorazione jer un caftale
inlerottanico, Del 1854, scriveva: e Si trova 1'0ro presso la sorgente
di tutti gli afHuenti deIl'Atrato, che vengono dall'E.. Contengono pure
moltissimo oro gli altri che, come quelli del S. Juan, hanno origine
sul versante O. della cordigliera occidentale. Se si tien conto dell' im·
mensa este nsioDe di questa regione, ove roro trovasi in tanta copia, e
degli inco raggiamenti dati dal Governo di Colombia agli immigranti,
deve ritenersi che quando il tempo avr' conlribuito ad estendere la
conoscenza di questi fattí, si muover~ una tale affluenza di stranieri sul
versante della cordigliera occidentale, molto maggiore di quella che
segul la scoperta della California e dell'Australia. ,
Il colonnello del genio Agostino Codazzi, capo della Commissione
corografica della Nuova Granata, scriveva: e Il Chocó, per la sua po·
sizione geografica, per il sistema dei suoi fiumi, per la natura deBe suc
terre, per le ¡nfluenze climatiche e per le sue ricchezze aurifere merita
uno studio profondo, Le terre d'allllvione del Chocó, quanto ri cche
altrettanto estese, trovansi dai 40 ai 900 metri sopra il livello del mare:
e sono aIle falde della cordigliera occidentale,
e Quasi tutti i corsi d'acqua che hanDo origine da questa cordi.
gliera, o dalle sue diramazioni verso il bacino dell'Atrato, trasportaDO fra
le loro sabbie dei pepiti o pagliette d'oro piu o meno fine, IDoltre trovansi
sulle colline 1'0ro e il platino disseminato nei letti e depositi di sabbia
e ghiaja, che talera sono a pi" di venti me tri sopra la base dei colli.
( 1) Sappiamo che recentemente si sono costituite aleune Compagnie per lavorare
le miniere esistenti in Atrato e S. Juan, le quali hanno chiamato l'attenzione di molti
Stati, specialmente degli Stati-Uniti.
(N. d. Trad.) ,
,
-18e 11 medesimo pUÓ dirsi del bacina del San Juan: poicM la maggior
parte dei suoi afftuenti che derivan o dalla cordigliera e sue diram
azioni
portano gran quantita di pagliette d'oro, in piiI luoghi misto al platin
o.
Ma i1 prezioso metallo non trovasi solo nei letti dei co¡si d'acqu
a, ma
ancora in va.,te distese suí calli e neBe vallate.
e 1 terreni della parte alta del Chocó sano di formazione sienitica
e di diorite porfidico. Pi\¡ in basso si cambiano in argille
schistose
trasformati anche in grallwackt schistoso. Per questo troyansi mohe
mi·
niere d'oro, che sano in alluvioni di por/i.do sullo sehisto. ,
Finalmente citiamo il rinomato ingegnere di mIDIere Robert
B.
White : e Le grandi miniere alluvionali del Chocó formano un estesis
simo deposito, di epoca post·terziaria, in cui vuol notarsi una
samma
regolaritA di stratificazioni. E si compongono queste di strati
d'argilla,
di ghiaja, di sahbia, di conglomerato e di depositi di Iignite ... Convi
ene
avvertire che almeno seicentomila metri quadrati della superficie
che
solea il Fiume San Juan sotto al punto ove si unisce al Sipí, sono
co·
perti di terre d'alluvioni. Tutti i corsi d'acqua che attualmente
irrigano
questa superficie recano ogni giorno un nuovo contributo d'oro
al ca·
nale principale. Quando poi cado no le grosse pioggie tropicali, e quand
o
per le bufere vengono sradicati gli alberi, si formano frane e fendit
ure
che deviano le acque dai loro corsi naturali; e casi per iI lavoro
idraulico della natura si lavano giornalmente milioni di tonnellate di
sabbia,
i cui sedimenti dalle acque fangos e son trasportati nei letti del San
Juan
e del Sipí, ove l'oro viene a depositarsi.
e E superfluo parlare de1le rit::ch~zze di queste alluvioni. Dal tempo
delta conquista se ne cavarono milioni di lire sterline. E tuttav
ia io
son persuaso, che quelle sabbie debbano contenere da una
a due
once d'oro per yarda cubica, I grandi conglomerati o strati,
che gli
Spagnuoli non bonificarono aíTatto, perche trovar on o ° troppo comp
atti
° troppo poveri, contengono almeno un' oncia d'oro per tonnellata. lo
ho esaminato le sabbie del S, Juan e del Tamaná in diversi luogh
i, e
le ho sempre trovate ricche abbastanza per compensare la lavatu
ra alta
batea. NeUe parti superiori di questi due fiumi ha trovato che
le sabbie
piu grosse portan o circa un' oncia d'oro per tonnellata. Ma e natura
le
che l'oro non resti a lungo sulla superficie, e scenda tra la sabbia
e
le pietre riel fondo estremo del fiume, In seguito a mie particolari
os·
servazioni ed a notizie prese del risultato dei lavori dei paesani,
posso
asserire che lo strato che riposa sulla roccía produce in media
diecí
once d'oro per yarda quadrata. E ritengo certo che in diversi
luoghi
questo prodotto deve ascendere anche a cinquanta once ...
-·19 e Conchiudo col dire che iD non conosco in a/cun paese dtl mondo
fwor; delio Colombia, dti fiumi che siano in condizioni tanto favortvoli
per dare ricchezze d'oro incalcolaó¡li. ,
Sarebbe tungo e tedioso enumerare tutti i corsi d'acqua del Chocó
che portano oro; ci basti citare fra i piu ricchi aflluenti dell'Atrato, i1
Murrí, il Behará, il Bebaramá, il Neguá, il Quito, il Cabí e l'Andágueda;
e tra queJli del San Juan, il San Agustín, il Sipí, il Cajon, il Tamaná,
il Con doto e l'Iro.
Ció che diciamo dcHa ricchezza e dclla formazione dei depositi
auriferi del Chocó e applicabile a tutta la costa del Pacifico, che si
estende da} Fiume San Juan sino al Mira, presso i confini della nostra
Repubblica presso l' Equatore. Quasi tutti i flUmi che sboccano nel Ptto
cifico e le terre che ti attorniano contengono oro. Fra i piu ricchi citiamo i Fiumi Daguá, Anchicayá, Raposo, Yurumangu(, Naya, Micay,
Timbiqu(, Guapi, PaUa e Mira.
Entrando piil verso l'interno, troviamo le alluvioni di Barbacoas,
che sono state sempre quanto mai produttive. Una Societa Americana
Del 1866 e 1867 ritraeva dalla sola miniera di CargazoD 900 kg. d'oro.
R naturaJe che nel Chocó ed a Barbacoas devano esservi dei filoni
d'oro; qualcuDo ve ne fu trovato; pero fino ad ora n011 De ~ 5tato
lavorato veruno.
Venendo al versante orientale della cordigliera o giogaja occidentale e dirigendoci al N.-E., troviamo nel sienite e porfido sienitico di
Marmato, filoni di pirite di ferro ricchissimi d'oro, e notevoli per le loro
dimensioni e la formazione regolare. Negli stessi terreni cavansi pure
dei filoni d'argento, i cui minerali trattati per amalgama danno un contenuto medio di 0,39 per cento di quel metallo. Alcuni poi sano aDche fecondi d'oro.
V' han DO deBe alluvioni aurifere iD quasi tutta la contrada irrigata
dal Cauca, ma la loro lavorazione ~ stata quasi ovunque abbaDdonata
per diversí motivi.
Scendendo verso il S., ci rimane solo a far menzione dei depoSltl dI oro di Caloto e Santander, che sano sempre stati quanto mai
produttivi, come pure quelli d'Almaguer j dei filoni auriferi di Santander, e deBe miniere d'argento di Toribío, antica Caloto, che sano state
IUvera troppo trascurate.
DIPARTIMENTO DEL TOLlMA.
l . Cenni slorici. - 11 dipartimento di Tolima e limítato dalla core
digliera centrale dan' orientale e dal Magdalena. Tutta l'estensione del
-
20-
suo territo rio e ricca d'allu vioni aurife re; i filoni d'cro sehbe
ne Dumerosi non vi hanno dato prodo tti rimar chevoli, mentr e quelli
d'arge nto
sano stati i phi ricchi fra quant i se oe scava rono in Colom bia.
La citta d.i Mariq uita, fondata Del JSSI, trovasi Del mezzo di
un
paese ove i depositi d'oro e le vene d'arge nto abbon dano. Gli
Spagnuoli
non tardarono a mette rle in attivit a. 1 minerali d'arge nto si
riconob~
bero ricchissimi : e diede ro per vía d'ama lgama I'UDO e l'uno
e meno
per cento. Quelli della minie ra di Manta , il cui filone avea piu
di un
metro di spessore, De conte nevan o sino al due per ceoto . Un
gran numero di veDe fur ODO attiva te nei quattr o centri di giacim enti
miner ari,
di Santa Ana, Lajas, Bocanemc e San Juan de Córdo ba: e
supe rfluo
darne qui i no mi. 11 loro prodo tto diminl1i a partir e dal 1620:
e tuttavia nel 164 0 si lavorava ancora. per l'estrazione in nove minie
re a
Santa Ana} in dieci a Lajas} in sette stabilimenti d'amalgamazione
nel
primo di quest i due luoghi, ed in sei nel secondo.
A quind ici leghe da Mariq uita venne fondata la citta. di Vittor
ia,
dove si bonificaron o dei depositi d'un valore immenso. Le minie
re di
argen to dell. monta gna di San Anton, distanti parec chic leghe
dalla
citta d' Ibagué, da princi pio erano molto piu ricche di quelle
di Mariquita : in parec chi luoghi si trovava persino deU'argento massi
ccio. Le
aUuvioni aurifere di M.irafiores, a una lega da Ibagué, erano
cosi copiose che nello strapp are le erbe o le radici degl i arbusti si
cavava
1'0ro con le mani. 1 felici propr ietart di miniere non erano
conte nti
se non quand o ritraevano piu di mille piastr e d'oro (2,30 0
grammi)
per settimana, come risultato del Javoro di dieci schiavi od indian
í. Si
giuns e talora :11 punto che un solo schiavo ricavava cento piastr
e d'oro
al giorn o; ed una volta un solo negro r¡cavó in un giorno cinqu
ecento
piastr e d'oro. Questi depositi peró non tardar ono ad essere esauri
ti} ed
aliara si mena rono gli schiavi alle alluvioni di Venadillo e di
Sabandijas. Ricchi depositi rurono anche trovat i presso íl Fiume SaldaD
a e nella
vallata del Neiva.
Nel 155 I gli Spagouoli fondarono la citta di S. Sebas tian de
la
Plata presso al Fium e La Plata, nell' intent o di bonificare le ricche
miniere d'arge nto che si trova vano di n a tre leghe di distanza.
Condussero l'acqu a sul versante della monta gna di S. Bartolomeo
per rompere UD ricéo filone colcato, conte nente argen to n:¡tivo e miner
ali di
argen to, che davano da 0, 50 al 10 per cento di questo me tallo.
Ma j
feroci India ni dei dinto roi rapivaDo le mandre, incendiavaDo
le case
ed uccidevano quant i SpagnuoJi incon travan o. E ti obbligarono
cosl sovente ad interr ompe re i lavori deBe miDiere. Verso il IS83 si
apriroDo
-
21 -
nn gl.iD numero di galleric per seguirc il filane che penetrava nell' interno <leila Illontagna; ma pochi anni appresso gli Indiani riuscirono a
cJedare deflllitivamente gli abitanti dalla citta ch'essi bruciarono, e dalle
miniere, le cui gallerie essi empicono di terra.
Ultimamente si e formata in Bogota. una societa peT la riattivazione di queste minie re, delle quali prima non s'era potuto precisare il
posta. Si tr~varono sulla superficie dei frammenti di minerali ricchi di
salfura di argento, contenenti dal 15 al 17 per cento di questo metalla; e si trovó pure un filone co1cato, dave si ebbe per sagglO un
t,IOO lire di mine rale peT tonnellata.
1 ricch i depositi che d iedero gia 1'0ro a manciate si esaurirono
presto; ma si continuó nel secolo decimosettimo e decimottavo a ho·
nificare le alluvioni aurifere in piu luoghi, come ad Ibague, Chaparral,
Coyairna, Neiva, Guamo, ecc.
Causa dell'abbandono delle miniere di Mariquita fu l'ordine emanato dal re di Spagna, proibente che gli Indiani fossero costretti per
forza al lavoro de1le miniere. Erano pero state lavorate malamente, e
non avendo i plIoni di minerale necessarie a sostenere le gallerie, queste, come pure i pozzi, furono presto colma ti dai franamenti, lasciando
cosl sepolte enormi ricchezze che sara bcn difficile scoprire di nuovo.
Nel secolo decimosettimo si scavó qualche minieu d'argento ad
I bague. Nel 1785 il vice·re fec!'! mettere in attivita per conto del go·
yerno spagnuolo le quattro miniere d'argento dette Santa Ana, la Manta,
El Cristo e San Juan Fu incaricato della direzione dei lavori un metallurgista spagnuolo, D. Juan Jose d'Eluyar. Le spese deBo stabilimento
salirono in undici anní a lire 1,163,000: e poiche il pro'fitto non coro
rispondeva all'aspettativa, iI re diede ordine di abbandonare le miniere
nel 1795. II governo delIa repubblica nel 1824 diede in affitto le miniere di Santa Ana e La Manta alIa casa Herring, Graham e Powles
di Londra. Questa compagnia e le altre che le succedettero coltivarono
la miniera di Santa Ana per un mezzo secolo; e sebbene iI ricavato
superasse i 20 milioni di lire, pure fu quasi tutto assorbito dalle spese
eccessive che si fecero.
La mi~iera d'argento di Frías lavorata da una societa inglese, The
To/ima Milli"g Company, diede dal 1871 un prodotto lordo di 12 milioni
rli lire. Nella miniera di El Cristo, una deBe piu ricche fra quelle lavorate fin dai tempi antichi, si fanno lavori per impianto di stabilimentí. Al N. del dipartimento aleune societa colombiane ed estere
coltivano parecchi giacimenti ove 1'0ro abbonda.
Ad Ibague, suBe sponde del Fiume Combeima, si trova rono dei fi.-
-
22 -
loni di quarzo aurífero; ví si fecero recentemente dei lavori, ma con
rlsultato
poco proficuo, stante la formazione troppo irregolare del filone medes
imo.
Il. Giacimenli d'oro e d'argtnlo. - Il solo accennare alle 10calitA
del dipartimento del Tolima dove si coltivano depositi auriferi basterA
per dare un' idea deHa loro estensione: queste son o : Victor
ia, Mariquita, Ibague, Guamo, Ortica, Coyaima, Chaparral, Natagairna,
Organos,
Neiva, Yaguara, Campo Alegre, Hobo, Nalaga e Gigante. Il fiume,
le
cui alluvioni hanDo reputazione piu fondata di ricchezza, e il
SaldaDa;
anche le saubie dei suoi afftuenti recan o oro in abbondanza, sopra
ttutto
quelle dell' Ata, Blanco, Anamichu, Negro. Fra gli altri corsi d'acqu
a
del Tolima i piu ricehi di metalli preziosi sono: il Sabandija,
il Venadillo, i1 CoeIlo, e i suoi affluenti il San Juan, ¡'Amaime e il
Luisa.
Filoni auriferi in buon nume ro sono a Man zanares : queno d' Agua
Bonita fu trovato molto produttivo; ve ne hanno pure ad lbagu~
, ad
Organos ed in altri luoghi. Molto numerosi sono i filoni d'argento
nella
regione di Mariquita. Il .sol furo di questo metallo trovasi associ
ato al
galenio, aIla blenda, al pirite di ferro ed al pirite arseDicale.
Frequentissimo e il solfuro nero d'argento, come pure l'argento rosso
antimoniato e l'argento nativo. 1 filoni attraversano i micasehisti e
taleosehi5ti. Hanno uno spessore che varia generalmente da aleuni centim
etri a
un metro, e son formati a liste o strisc ie: rascie ricche di miner
ale trovansi accanto ad aItre di minor contenuto.
Nelle montagne di Natagaima, San Anton, Guamo, Mola, eec.,
poste nel versante orient al e della eordigliera eentrale, esistono
filoni argentiCeri di bellissima formazione. Non essendo peró d'una straor
dinaria
rieehezza non vi ci siamo trattenuti. Quando sara giunto il
momento
di stabilire fonderie in questo paese, aBora eertamente potranDo
diventare un elemento di futura riechezza.
DIPARTIMENTO DI PANAM Á.
I. Panama. - 1 depositi auriferi di Veragua furono i primi che
diedero agli Spagnuoli notizia di questo paese. Subito che presero
pos·
sesso deU'istmo, s'oeeuparono di sfruttarli. Poi quando le forze
degl' in..
digeni non bastarono piu aque sto sordido intento, presero .al
loro servizio dei negri robusti, e in numero si grande, che gia nel 1570
ne
avevano due'mila occupati nelle miniere. La riechezza di quelle
lerre
andó di minue ndo col tempo, roa non si e mai tralasciata in questa
regione la lavatura deIle sabbie aurifere Tra i fiumi ehe in maggi
or quantita recano oro vanno notati quelli di Santiago, Coneepcion, Barre
ra e
Zapaterito. Tutto fa credere, scrive in propo sito Alfredo G. Locl<, che
osista
-23un ¡mmenso deposito aurífero nella parte bassa deBe rapide del Fiume Santiago, poich~ Del J 85 5 e 18 S6 vi si lavarono arene d'uDa ricchezza cospicua.
Parccchi corsi d'acqua del dipartimento di Panama. conte ngon o oro,
e si vedaDo tuttora suBe loro spande numerosí scavi, segno certa che
in diverse epoche vi si lavoró per estrarne l'oro.
11. JI Dayien. - Col Dome di Castiglia d'oro veniva co nosciuto
da principio quel territorio, tuttora quasi inabitato, che si estcnde ~d
oriente dell' Istmo di Panama, e che ora generalmente chiamasi Darien.
Nell'ultimo tena del secolo decimosettimo ed in parte del decimottavo
si bonificarono ricchissimi depositi auriferi situati suBe spande degli af·
fluenti del Fiume Tuira. Centro degli opifid di lavatura era il villaggio
di Tucutí presso il Fiume Balsas, finche non venne scoperto sulla bella
pianura di Cana il filone di quarzo di Espíritu Santo, d'uDa ricchezza
favolosa. Per quel mezzo secolo, che duró la coltivazione di questa mi·
niera, iI suo prodotto totale di oro fu certo maggiore di 200 milioni
di lire. Questo metallo d'una finezza superiore ai 22 carati, era cost
abbondante che si fu costretti a rivestire di tavoJe i piloni di mineralc
che si lasciava per sostenere le gallerie, per evitare che quanti entravano nella miniera non ne rubasse ro poco a poco tuUa la terra. Ci e
ancora traman dato che gli operai nelle loro feste da baIlo incipria\'ano
i eapelli delle donDe ed aspergevano il suolo di polvere d'oro, di eui
portavano le bisaccie ripiene.
Dopo aver dato prodotti che si direbbero favolosi se non se De
fosse constatata la realta, le miniere di Darien furono abbandonate in
seguito alle frequenti scorrerie di filibustieri, e specialmente in seguito aIla
terribile rivolta degli Indiani nel 1726 e 1727. Questo avvenirnento coincise con la frana del pOllO di estralione della miniera di Espíritu Santo.
Il paese fu abbandonato da tutte le farniglie che avevano una qualche
fortuna, le quali poi Don osarODO piu tornarvi. La cittlt di Cana che
giA contava oltre a mille case fu incendiata: se ne vedo DO anch'oggi
le rovine fra mellO a1la foresta; e II presso degli scavi, stagni, canali
per condurre acque, e gallerie aperte ancora in qualche luogo. La miniera di Espíritu Santo appartiene aIla Compagnia del Darien, che ha
sede in BogotA. Procura questa di costituire all'estero una societa che
dovrebbe romire i capitali necessa ri: per riprendere i lavori di scavo e
coltivazione giA interrotti (1).
(J) La societa di cui qui vien fatta parola, si
e formaL'!.
recente mente con un ca.
pitaJe di S milioni di Jire, ed ha la sua residenza in Mancheste r (Inghilterra). Dopo
di essere stati posti in luce var! fil oni di gran ricchezza, le azioni, che si quoteggiano
nelle principali borse d'[nghilterra, sono giunte complessivamente ad un prezzo di pila
che 25 milioni di lire. (N. d. Trad.).
24Il cekb re viaggiatore inglese William Dampier scriveva nel secolo
decimosettimo che le miniere di Darien eraDO le piu ricche di
quant e
sino aBora si erano scope rte in America.
1 piu recen ti esploratori di questa regione tutti ne hanno vanta
to
le ricchezze. Lucia no Puyd t assicura che quasi tutti i fiumi recan
o arene
aurifere, specia lment e quelli che hanno (oce sul Pacifico. Edou ard
Cullen
riferis ce che Dei. ruscelli presso il villaggio Molineca trovo tanto
oro e
quarzo cosl ficco, che egli De ritrasse piil di tre libbre di quel
me tallo,
fme per 12 carati. Arma nd Rec]us dice che sano incalcolabil
i le ricchezze geologiche del Darie n. Citiamo infine il rlottor Saffray, che cosl
si esprim e: e Nessun paese orrre agli intrap rende nti d'ogoi gener
e un
camp o píO. propizio di questo ltmba di terra. Tutte le ricchezze
vi sano
accum ulate: alberi preziosi neBe foreste, metalli utilissimi nel
suolo,
perle in fondo del mareo ,
DIPAR Tll'IIE NTO DI B OLJVAR.
Nei due ultimi decorsi secoli si lavorarono ricchi depositi aurife
ri
a SimiU ed a Guamoco, eel al S.-E. del dipart iment o di Bolív
ar. La
piccola citta di Guamoco venne fanda ta nel J 6 1 I. Vi si trovarono
delle
terre d'atIuvione, donde si estrassero gran di quant ita d'oro d'un'o ttima
lega.
La fama se ne diffuse da lungi, e parec chi fra i propr ietarl
delle miniere di Zaragoza vi andar ono coi loro schiav i, malgrado le
difficolta
che provenivano dalla mancanza di strade. Il successo peró corris
pose
aBa loro aspet tativa . La favore*ole postura geologica di Guamoco,
sulle
spond e del Fiume Tigüi affluente del Nechf, e vieino aBa piu
ri eea
regione aurífera d'Anti oquia, ci fa credere che l'oro in questo
distretto
debba abbon dare. Disgraziatamente quella loealita trovasi in mezzo
ad un
paese spopolato, e lontan o da ogni via di comunicazione; per
questo
le sue miDiere sono tuttor a quasi abban donat e.
Il Fiume Sin u contiene oro iD pagliette finissime. Ad Ayape
l,
villaggio suBe spond e del S. Jorge, si scavano miniere d'alluvione
. Tra
gli altri fiumi che portan o maggior quantita d'oro sono l'Arisa
, PUré
ed il Norosi.
DIPAR TIMEN TO DELLA PARTE ORJEN TALE DEL MAGD
ALENA .
1. Cuft'¡¡inamarca . -
Il gran Fiume Magdalena attraversa il terri·
torio di Colombia dal S. al N., tagliaodolo io due partí, e serven
do di
linea di confine ai dipart iment i (ad eccezione del Tolima, che estend
esi
pnrzialmente ad oriente del fiume). Puó dirsi generalmente che
i dipar·
timenti posti ael occidente elel Magdalena sono tutti auriferi, e
che nei
- '5 terreni degli altri ad oriente l'oro e l'argento trovansi solo accidentalmen te. Sulla meta del secolo decimosesto Juan Díaz ]aramillo bonifico
presso la citta di La Mesa un deposito aurífero di straordinari3. ricchezza. Coi prodotti di quella miniera fece costrurre un superbo palazzo
a Tocaima, che poi uno st raripamento del Fiume Bogata distrusse insieme aquella citta.
Nella regione bagnata dal Fiurne Ariari si coltivarono depositi ricchissimi dal 15 55 alla meta del secol0 decimosettimo. Pure le alluvion i
del Fiume Guaguaquí co nte ngono oro.
Ma la prin cipale ricchezza mi neraJe di Cundinamarca sta nelle sue
miDiere di salge rnma di Zipaquirá, Nemocon e Sesquilé: in quelle di
ossido di ferro: ne i suoi ricchi filoni di rarne e nei suoi abbondanti
strati di carbon fossUe. Nel 1818 si ebbe iI privilegio di fondare la
zecca in Bogotá. Sino al di d'oggi vi si introdussero 116,3° 7 kg. d'oro,
e 28 7,41 3 kg. d'argento, che diedero poi 99,S63,Ó23 ptSOS in pezzi
d'oro e 12 ,°46,2°5 pesos in pezzi d'argento.
H . Bt))'acá. - Questo dipartimento e molto scarso d'oro. Le sole
localita dove siasi estratta qualche qUd.ntita d'oro so no Guateque e
Cocuy. Godono peró d'una fama mondiale gli smeraldi che trovansi a
Muzo; a Boyaca. ¡noltre trovansi copiose sorgenti d' acque salse, cave
di carbon fossile, d' ossido di feno, di galenio, e buoni minerali di
111. Santander. - Poco tempo dopo la fondazione delta citta di
rame.
Pamplona, nel 1551, gli Spagnuoli scoprirono dei giacimenti auriferi
di straordi nari a ricchezza nella vallata del Suratá, nel Fiume dell'Oro
ed in un altopiano che si chiamó Páramo R ico. In questa localita tutta
la collina era sparsa di frammenti d'oro sino ad un venti ce ntimetri di
profondita. Un gran numero di Indiani era occupato ad est rarre la
terra, ed un Indiano in un sol giorno pote estrarre dal suo10 mili e
piastre d'oro ( 2,3°0 grammi). Ma un anno bastó ad esaurire questo
tesoro, che rece ricch i gli ab itanti di Pamplona A poca distanza dal
Páramo Rico furono scoperti i numerosi filoni d'oro e d'argento de1la
Montuos,\ e di Vetas. La loro attivazione seguitó per pio anni, rendendo
ai proprietarl quantita enormi di quei due metalli. Vedonsi tuttora a
La Baja i ruderi di sette stabilimenti d'amalgamazione, costrutti per
bonifi care i minerali dell'argento.
II capitano Juan Gómez de Villalobos trovó nella miniera (ti Pi!
di Gallo una massa d 'oro, la piiI grossa e pesante di quante ne furono
mai estratte in tutto iI Continente llUOVO. 1 minatori ne estrassero in
poche ore '40 libbre (64 kg. e 400 gm.) ; ave ndo peró tr.scurato di
-.6 -
puntellare la galleria, questa crolló lasciando sepolta
parte di quella massa d'oro.
SIDO
ad oggi gran
• 1 lavori di scavo deBe miniere di Alta, Baja e Vetas furon
o ripresi
in diversi tempi con esito mutabile. II Governo della Repubblica nel
.8'4
le dicde in affitto alla Association Colombitnnt des mines
de Londres'
Questa Socie ta principio i lavori in sedici miDiere d'oro e d'argento.
Ma
nel termi ne di venti anni furono tuUe abban donat e: e causa
primaria
dell'insuccesso furono le spese eccessive che si vollero ¡nconteare.
1 filoni trova n si in una rocda feldspatica alternata col diorit
e; quei
che sono in altura attraversano jI granito. Un quarzo di
colore tra iI
bianc o e il nero turch inicci o serve di ganga aU'oro. Varia
lo spessore
deBe vene da uno a quattro centim etri; ben di raro giung
e a dieci o
quind ici.
Trova si spesso in alcun i punti roro concrezionato. 1
minerali
argentiferi poi dan no sulfuri d'argento, di zinco, d'antimonio
, di piombo
e di ferro. Al Gover no appartengo no le miniere di Alta, Baja
e Vetas,
che peró le conce de in affitto. A Bucaramanga e Giron sonvi
ricchissime
allu~ioni aurifere che sono sempre state sfruUate;
ma la difficoltA di
farvi giung ere l'acqua ha sempre impedito di lavorarle in
grandi proporzioni. Varo oe e finissimo, ha generalmente 22 caratí
(0,9] 9), lo
alcuni punti giunge anche ad avere 966 e fino 998 millesimi,
il pii1
alto titolo che si conos ca di quest o metallo allo stato natur
ale.
IV. Magdalena. -
Il dipartimento di Magdalena e il pii1 scarso
di minerali di tutta la Colombia. Tuttavia i Fiumi Tucur
ima, Sevil1a,
Dibulla, Don Diego , Palomino, Palen cia, Achiote, ecc., i quali
derivano
dalla Sierra Nevada, recan o oro d'uo titolo molto elevato.
Quest o e in riepilogo 10 stato attuale delle ricchezze miner
arie
della Colombia. No occorre aggiungere parole per dimostrare gli
im·
mensi protitti che si dovranno rica vare da quanti intend ono
abilmente
dirígere la propría industriosa att ivita in questa region e tanto
privile·
giata dalla natura .
..