Suona la Campana, è l`Ora di Strategia di Marketing nel Settore

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Suona la Campana, è l`Ora di Strategia di Marketing nel Settore
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Scuola
Suona la Campana,
è l’Ora di Strategia di Marketing
nel Settore Sportivo
L’ anno scolastico 2007-2008, sarà l’ anno
della svolta, all’ insegna dell’ innovazione,
per l’ Isiss Pantano-Olivetti di Riposto. Tra
le novità più importanti, che attendono gli
studenti dello storico istituto di via Roma,
nel comune marinaro, la realizzazione del
progetto di ampliamento dell’offerta
formativa, denominato “I.g.e.a.s.” (indirizzo giuridico economico aziendale con competenze sportive), grazie ad un protocollo
d’ intesa siglato tra l’ Isiss Pantano-Olivetti
ed il Coni provinciale. A rafforzare l’ intesa
tra l’ istituto di istruzione scolastica secondaria ed il Comitato olimpico locale e a sostenere l’ importante protocollo, oltre al dirigente Romeo, al presidente del Coni provinciale, Giuseppe Crisafulli, erano presenti, alla firma, ospitata nei locali del Circolo
velico del Porto internazionale dell’ Etna,
l’assessore provinciale al Turismo Nino
Amendolia ed il presidente del Consiglio
provinciale, Pippo Pagano, che si sono detti
ben felici di avviare questo nuovo programma di studi incentrato su una formazione
scientifico-economica di base, con specifica
attenzione al marketing ed alle strategia d’
impresa nel settore sportivo, affiancata ad un’
adeguata preparazione umanistica e sportiva.
L’offerta
formativa
si arricchisce di
nuove proposte,
grazie a
un protocollo
d’intesa tra
scuola, coni e
provincia
Veduta esterna dell’Istituto
Pantano-Olivetti di Riposto.
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Soddisfazione è stata espressa dal dirigente
scolastico, Franco Romeo. “Tale progetto di
grande flessibilità - ha chiarito il - al fine di
dare adeguata risposta alle pressanti richieste dell’utenza e del territorio (che si estende dal mare alla montagna, dalla fascia ionica
a quella pedemontana) lungamente reiterate,
ha deciso di connotare l’I.g.e.a.s di una dimensione sportiva. Ha deliberato, cioè, di
implementare l’offerta formativa con particolare riguardo alla costituzione di competenze valorizzabili nel settore sportivo, dando vita al progetto di indirizzo giuridico-economico-aziendale-sportivo”. Grazie alla convenzione stipulata con il Coni, le singole federazioni sportive, a fine anno scolastico, rilasceranno agli alunni, ritenuti idonei, un
attestato di partecipazione.
L’Isiss si apre, inoltre, alla multimedialità:
previsto, infatti, il nuovo corso di livello
avanzato “Io e il pc” , grazie al Pon “La scuola
per lo sviluppo”. Nell’ ambito di competenze informatiche sarà avviato il
corso“Impariamo a conoscere e a utilizzare
il computer”, laboratorio multimediale, per
favorire un raccordo tra scuola e realtà socio-lavorative. “La novità - ha spiegato il dirigente scolastico, Romeo- è quella che il
progetto si rivolge a soggetti adulti, occupati e non, con particolare attenzione alle persone disagiate e donne, a cui sarà riservato il
50% dei posti disponibili. Infine nell’ ambito delle attività volte a favorire il successo
formativo degli alunni in situazione di
handicap, è annunciata la realizzazione del
progetto Por, “Costruiamo il nostro futuro rispettando e valorizzando le nostre capacità”.
“Tante le iniziative – ha spiegato il preside,
Romeo - finalizzate al miglioramento delle
condizioni dell’ integrazione degli alunni
disabili. La scuola - ha aggiunto - prospetta
una nuova possibilità di far fronte alle esigenze di quegli utenti che presentano all’ istituzione scolastica un’ istanza formativa più
complessa”.
Patrizia Tirendi
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Catania PROVINCIA Euromediterranea
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Scuola
Limitare la Dispersione
Obiettivo Prioritario
Il termine in sé, forse, dice poco ai non addetti
ai lavori ma quello della dispersione scolastica
in provincia di Catania evidenzia un malessere
che coinvolge centinaia di giovani, costituendo uno dei problemi sociali di maggiore rilievo. Dietro i freddi numeri che ogni anno compongono le statistiche, ci sono storie di giovani
e delle loro famiglie, storie di disagio personale, di insuccessi scolastici, di difficoltà di apprendimento e la dispersione non si manifesta
solo con l’abbandono ma rappresenta il culmine
di un processo di rottura che covava da tempo.
Le Istituzioni scolastiche, quelle comunali, gli
enti di formazione e gli uffici dell’assessorato
regionale al Lavoro, cercano di tenere sotto
controllo un fenomeno che, seppur in misura
limitata per la scuola primaria, si manifesta maggiormente per la fascia di età che va dai 14 ai
17 anni quella che, terminata l’esperienza delle
medie, spesso preferisce confrontarsi con un lavoro
“in nero” piuttosto che continuare con un sistema
di istruzione per il quale non ci si sente portati.
Proprio per questo le iniziative che affrontano
le problematiche della dispersione mirano a
portare avanti percorsi formativi non tradizionali, per evitare le demotivazioni, la noia, la
disaffezione per una istruzione che viene vista
come un obbligo sociale più che la strada giusta per realizzarsi come persona.
Pur tra mille difficoltà (innanzitutto
finanziamenti che arrivano in ritardo posticipandone l’avvio) una mano ai tanti giovani
che preferiscono percorsi formativi alternativi
alla scuola tradizionale è data dai corsi per il
diritto/dovere alla formazione che annualmente
vengono svolti dagli Enti di formazione professionale sottoposti a controllo da parte della
Regione, anche se in misura del tutto insuffi-
ciente rispetto alle richieste, questi corsi assorbono parte di quei ragazzi che preferiscono un
approccio ravvicinato con il mondo del lavoro.
Per l’anno 2007 sono stati sedici gli Enti che in
provincia di Catania hanno attivato corsi
triennali in grado di fornire agli allievi una qualifica da spendere nel mondo del lavoro, si va
da quelle “classiche” come acconciatore ed estetista a quelle più innovative nel campo dello
spettacolo (come tecnico dei suoni e delle luci)
o dell’informatica e vedono iscritti in tutta la
provincia circa millenovecento ragazzi (il numero però scende di alcune centinaia di unità
se si fa riferimento ai frequentanti).
Nell’ottica di limitare la dispersione ed incrementare il rapporto tra mondo del lavoro e
percorsi scolastici, gli assessori regionali alla
Pubblica istruzione e al Lavoro hanno recentemente stipulato un dispositivo di attuazione
dell’accordo Stato-Regioni con il quale si prevede la possibilità di adempiere all’obbligo
formativo anche attraverso percorsi triennali
sperimentali che integreranno, con pari dignità, la formazione professionale e il mondo della
scuola. In pratica questi corsi avranno stage
aziendali, laboratori, applicazioni pratiche e un
nucleo di saperi di base e cercheranno di valorizzare le attitudini di quanti, ai banchi scolastici
preferiscono un laboratorio e le attività pratiche.
Progetti mirati ad arginare la dispersione, vengono annualmente portati avanti anche dalle
Istituzioni scolastiche e per i prossimi mesi sono
previste in questo campo varie iniziative (come
la realizzazione di una guida specifica sull’obbligo formativo) rivolte agli addetti ai lavori ma
anche alle famiglie, che cercheranno di precisare quali e quanti sono gli strumenti a disposizione per contrastare il fenomeno.
Sergio De Matteo
ALUNNI ISCRITTI NEL 2007 A CORSI TRIENNALI
PROFESSIONALI PER IL DIRITTO/DOVERE ALLA
FORMAZIONE:
CATANIA:
1092
CALTAGIRONE:
61
ACIREALE:
156
SAN GIOVANNI LA PUNTA:
34
MISTERBIANCO E MOTTA S.ANASTASIA: 168
PATERNO’:
143
SCORDIA E PALAGONIA:
120
BRONTE:
154
GIARRE:
37
CORSI PROFESSIONALI PER IL DIRITTO/DOVERE
ALLA FORMAZIONE ATTIVATI NEL 2007
IN PROVINCIA DI CATANIA
CATANIA:
66
CALTAGIRONE:
4
ACIREALE:
8
SAN GIOVANNI LA PUNTA:
2
MISTERBIANCO E MOTTA S.ANASTASIA: 11
PATERNO’:
14
SCORDIA E PALAGONIA:
6
BRONTE:
10
GIARRE:
3
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I ragazzi che
abbandonano
le aule sono
protagonisti di
storie di disagio
familiare,
di insuccessi
scolastici, di
emarginazione
sociale.
Progetti
sperimentali per
limitarne
il numero
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Catania PROVINCIA Euromediterranea
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