Frati Minori dell`Emilia-Romagna Notiziario -1
Transcript
Frati Minori dell`Emilia-Romagna Notiziario -1
Frati Minori dell’Emilia-Romagna Notiziario - 1 Festa della Provincia Sommario Santa Maria di Campagna - Piacenza 21 maggio 2007 Festa della Provincia 1 I - Saluto del Ministro 2 II - Beato Marco... 3 III - Cronaca ... 8 Definitorio generale... 9 Unione Conferenze... 11 Vita della Provinica 14 I - Definitorio 14 Note di Cronaca 17 I - Osservanza... 17 I - Le Grazie... 19 Abbiamo Vissuto 20 Patriarca... 22 I nostri defunti 28 Si è svolta a Piacenza lunedì 21 maggio ‘07, presso la Chiesa e il Convento di S. Maria di Campagna la prima festa della Provincia. Si è trattato di un appuntamento nuovo, occasione di fraternità, di festa, di preghiera e di condivisione della nostra vita. Come primo momento abbiamo ricordato il nostro confratello e Beato Marco da Bologna, poi celebrato l’Eucarestia, condiviso la mensa e infine abbiamo reso grazie al Signore per il dono della Vocazione. 2 - Notiziario Fraternitas n. 132 Notiziario Provincia di “CRISTO RE” Frati Minori dell’Emilia-Romagna (In copertina: “Frate Foco”, olio su tavola, di Piero Casentini, 2004. Bologna, Curia provinciale.) Anno XXXIX - n.s. N. 129 - Giugno 2007 Sped. in Abbonamento postale art. 2 comma 20/c legge 662/96 Filiale di Bologna - Stampato in proprio Reg. Trib. Bologna n. 6799 del 10.04.98 Periodicità mensile Dir. resp.: Fr. Giovanni Mascarucci Redattore: Fr. Marco Zanotti Frati Minori dell’Emilia-Romagna I Saluto del Ministro Carissimi fratelli, benvenuti a questa 1° Festa della Provincia e grazie per aver risposto così numerosi, per aver avuto il coraggio di lasciare le vostre occupazioni quotidiane, per esservi sentiti liberi di rispondere alla chiamata del Ministro provinciale sapendo che in fondo le nostre Chiese o i nostri Conventi non cascano se manchiamo un giorno o anche qualche giorno. L’esperienza primitiva del nostro Ordine ci dovrebbe essere di sprone per non perdere la libertà interiore e per dare alla nostra vita uno svolgimento seguendo priorità che la qualificano. Tommaso da Celano, al capitolo 15 della Vita prima, descrive il fervore iniziale e la voglia dei primi Frati di ritrovarsi insieme: “Com’era ardente l’amore fraterno dei nuovi discepoli di Cristo! Quanto era forte in essi l’amore per la loro famiglia religiosa! Ogni volta che in qualche luogo o per strada, come poteva accadere, si incontravano, era una vera esplosione del loro affetto spirituale, il solo amore che sopra ogni altro amore è fonte di vera carità fraterna. Ed erano casti abbracci, delicati sentimenti, santi baci, dolci colloqui… Essendo immuni da qualsiasi amore egoistico, dal momento che riversavano tutto l’affetto del cuore in seno alla comunità, cercavano con tutto l’impegno di donare perfino se stessi per venire incontro alle necessità dei fratelli. Erano felici quando potevano riunirsi, più felici quando stavano insieme; era invece penosa per tutti la seFrati Minori dell’Emilia-Romagna parazione, amaro il distacco, doloroso il momento dell’addio” (2Cel 38-39: FF 387). Siamo convenuti qui per fare festa, per esprimere a Dio e manifestarci reciprocamente la gratitudine e la gioia della nostra vocazione francescana. Siamo qui per un corale rendimento di grazie al Signore e questo lo faremo nella celebrazione dell’Eucaristia. In particolare ricorderemo i fratelli Bellarmino, Benvenuto e Contardo che ricordano il 50° di professione (1957) e Fr. Secondo il 25° (1982). Un breve momento di ascolto della vita santa di un nostro confratello: il Beato Marco da Bologna, che qui riposa, ci aiuterà a fare memoria della nostra storia e delle nostre tradizioni. Ringrazio Fr. Luigi Dima per aver accolto la mia richiesta e colgo l’occasione per congratularmi, congratularci con lui per il recente conseguimento, presso la Facoltà di Storia e Filosofia dell’Università di Bologna, del Dottorato in Cultura del Medioevo e Archivistica con il massimo dei voti: 110 lode. L’agape fraterna, preparataci dalla Fraternità di Santa Maria di Campagna con l’aiuto di tante persone di buona volontà che vogliono bene ai Frati, sarà un altro bel momento di fraternità. La celebrazione della nostra vocazione, che concluderà questa giornata, ci unirà nel rinnovare la Professione che ciascuno di noi, in tempi differenti ha emesso, per ripresentare, con entusiasmo e con fede, l’offerta delle nostre vite. Ascolteremo la Parola di Dio, la Regola, le Costituzioni. A partire da queste suggestioni, chi vuole, con parole brevi ed ispirate e con ordine, potrà parlare ai fratelli di Dio e della vita religiosa. Al termine della celebrazione, faremo alcuni gesti che vogliono essere segni che consolidano la reciproca appartenenza alla nostra Famiglia provinciale: questi gesti sono significati dal bacio del Vangelo di Nostro Signore che abbiamo promesso di vivere, dalla consegna della Regola a ciascuno da parte del Ministro quale invito a seguire da Saluto del Ministro provinciale, Fr. Bruno Bartolini Notiziario - 3 vicino l’esperienza santa del Padre San Francesco, dall’offerta dell’obolo che i Guardiani, in nome delle Fraternità, deporranno nelle mani del Ministro a favore di famiglie o persone bisognose, costituiranno il suggello della gioia riconoscente e della volontà di “perseverare sino alla fine”. Poi “casti abbracci, delicati sentimenti, santi baci” e di nuovo alle nostre case. Un ringraziamento particolare va alla Fraternità di Santa Maria di Campagna per l’accoglienza festosa e in particolare al Guardiano Fr. Gloriano Pazzini, per il quale, poi, mi è giunta una comunicazione da parte del governo dell’Ordine: nomina a Visitatore generale per la Provincia tridentina di San Vigilio, in Italia. Felicitazione e auguri uniti al ricordo nella preghiera. La Festa della Provincia 2008 si terrà a Bologna; sarà presente il Ministro Generale, Fr. José R. Carballo, in visita alla nostra Provincia Fr. Bruno Bartolini Ministro provinciale II Presentazione del Beato Marco da Bologna Marco da Bologna nasce nel 14091 col nome di Basotto da Bartolomeo di Giacomo (di S. Maria) della Vezzola nel territorio della parrocchia di S. Barbaziano presso Farneto (BO)2 , mastro armaiuolo (+1439/ 1440), e da Lisia (figlia) di Basotto d’Argile (BO), notaio, anziano e ambasciatore di Bologna, terziaria ed ancora vivente nel 1473. I frati dell’Osservanza compaiono sempre nei cinque testamenti da loro dettati (dal 1438 al 1463). Basotto per alcuni richiama il bacio (basium), più probabilmente è pronuncia di un diminutivo (Pasotto) di Pase cioè Pace. L’appartenenza alla famiglia Fantuzzi gli verrà attribuita solo nel secolo successivo. Non si sa solo molto della sua infanzia, va però rilevato come Bologna stesse vivendo un momento particolare di grazia, anche per la presenza degli Osservanti, stabilitisi da poco presso la città nel 1403 con la fondazione del Convento di S. Paolo in Monte da parte di fra Giovanni di Stroncone. Nel 1417 viene eletto come vescovo di Bologna il B. Niccolò Albergati (+1143) che, fra l’altro, nel 1421 gli conferisce alcuni benefici ecclesiastici. Nel 1424 S. Bernardino giunge a Bologna. Nel 1431 diventa pontefice Eugenio IV e viene convocato il Capitolo Generale degli Osservanti nel convento di S. Paolo in Monte a Bologna. Nel 1433 La Madonna di S. Luca scende a Bologna e le piogge alluvionali terminano. Nel frattempo Basotto si dedica agli studi e diventa “magister artium” che indica la competenza in filosofia, medicina e diritto. In quest’ultimo campo era particolarmente versato sia nel campo civile che in quello canonico. Il 25 aprile 14353 Basotto, in seguito alla predica di fra Francesco da Trevi, percorre la salita dell’Osservanza e riceve l’abito dal b. Giacomo Primadizzi cambiando il nome con quello del santo del giorno, Marco, l’evangelista. Vale la pena ricordare come l’Osservanza stesse vivendo il suo periodo d’oro grazie alla presenza di Santi come Bernardino da Siena (+14-44), Pietro Regalado (+1456), Gio- Durante la presentazione della figura del Beato Marco 4 - Notiziario Frati Minori dell’Emilia-Romagna vanni da Capestrano (+1456), Diego d’Alcalà (+1463), Giacomo della Marca (+1476), e di molti altri venerabili frati, molti dei quali conosciuti da lui personalmente4 . Il nostro Beato probabilmente manifesta subito particolari doti dato che dopo solo tre anni di vita religiosa, che era il limite minimo, viene nominato guardiano a Fonte Colombo e in seguito sembra avere sempre ricoperto incarichi di responsabilità. Nel 1444, in particolare, Marco viene mandato a Faenza a fondare il convento di S. Gerolamo (ora cimitero comunale). Nel frattempo la riforma dell’Osservanza si avvia alla maturità. Nel 1438 S Bernardino nominato primo Vic. Gen. degli Osservanti Cisalpini e l’anno dopo la sua morte avvenuta nel 1444 viene nominato S. Giovanni da Capestrano. Infine l’undici gennaio 1446, con la bolla Ut Sacra di Eugenio IV, gli Osservanti vengono ad avere una pressoché totale autonomia e a Roma avviene l’elezione del b. Giacomo Primadizzi a primo Vicario Generale degli Osservanti eletto dai frati al quale succederà nel 1449 S. Giovanni da Capestrano. Per quanto riguarda il convento dell’Osservanza di Bologna vanno segnalati i primi tentativi di domus filiale con la dimora di S. Anna dentro porta S. Mamolo. La figura di Marco comincia ad avere rilevanza nazionale attestata dalle numerose predicazioni a cominciare da quella del 1450 a L’Aquila5 , dove riposa il corpo di Bernardino da Siena che sarà canonizzato a Roma nello stesso anno. Marco partecipa alla celebrazione che vedrà la presenza di numerosi frati e dove avrà modo di conoscerli e di farsi conoscere, tanto Frati Minori dell’Emilia-Romagna che l’anno successivo S Giovanni da Capestrano, dovendo partire per l’Europa centrale, lo nomina suo delegato e commissario. Questa sua esperienza lo renderà il naturale successore del Vicario Generale degli Osservanti e, in effetti, nel 1452 avverrà la sua prima elezione a questo importante incarico. Durante il suo primo mandato comincia a tessere relazioni con le famiglie signorili del tempo attestate dalle sue 48 lettere a noi pervenute6 . Quella però a mio avviso più interessante è quella a fra Roberto Caracciolo da Lecce, il quale, essendo personalità di grande rilievo e non gradendo l’elezione di Marco (probabilmente perché pensava di essere eletto lui), “torna” fra i Conventuali e si mette a scrivere accuse contro l’Osservanza tanto dure da portare la questione fin davanti al Pontefice. Sventate le sue accuse, chiede di essere riaccolto nell’Osservanza e la lettera di Marco è appunto una lettera di riconciliazione scritta nel medesimo spirito della Lettera ad un Ministro di S. Francesco. Questa sua premura da vero discepolo di Francesco è tanto più ammirevole in quanto fra Roberto tornerà a brigare fino ad uscire definitivamente dall’Osservanza per poi diventare vescovo di Lecce. Un avvenimento felice è invece l’autorizzazione di Niccolò V a fondare un Monastero delle Clarisse a Bologna, quello che sarà il Corpus Domini retto da S. Caterina Vigri (+1463). Nel 1455 Callisto III diventa pontefice, scade il mandato di Marco, ma viene comunque scelto fra i sei frati a disposizione del pontefice per eventuali missioni a Costantinopoli, caduta in mano dei Turchi il 29 mag- gio 1453. Nel frattempo diventa nuovamente superiore provinciale e nel 1456 avrà la gioia e l’onore di accogliere S. Caterina Vigri a Bologna. Nel 1458 Marco, scadendo da Provinciale si reca a Roma per mettersi al servizio del Vicario Genarale. Nel 1461 diventa nuovamente Ministro Provinciale7 , ma due anni dopo viene inviato a visitare i conventi di Palestina, Creta e Rodi. Ritorna nel 1464 in tempo per la sua seconda elezione a Vicario Generale degli Osservanti ad Assisi. Anche durante questo secondo governo deve subire l’amarezza di una ribellione dei frati, questa volta capeggiati da Pietro Caprioli da Brescia (Capriolanti) 8 . Nel 1467 al Capitolo generale degli Osservanti a Mantova scade dal mandato, ma rimane come assistente del nuovo Vic. Gen., che morendo dopo solo due anni aprirà la strada alla terza elezione del nostro Beato. Questo terzo mandato vedrà Marco impegnato nella sua prova più difficile in quanto nel 1471 avviene l’elezione di fra Francesco della Rovere O.F.M. (conv.) a Sommo Pontefice col nome di Sisto IV. Questa elezio- Fr. Luigi Dima mentre presenta il Beato Marco da Bologna Notiziario - 5 ne aprirà la contesa col nipote di lui, Pietro Riario O.F.M. (conv.), divenuto Cardinale protettore dell’Ordine, il quale vuole sopprimere l’Osservanza. Chiamato in Concistoro gli viene comunicata senza preavviso l’intenzione di sopprimere l’Osservanza. Marco difende valorosamente la santità della riforma, confermata fra l’altro, dai primi Santi Osservanti, ma si trova di fronte da una parte l’ostilità di Pietro Riario, malcelata da una ostentata indifferenza alle sue parole, e dall’altra l’inerzia del Collegio Cardinalizio e dello stesso Pontefice di fronte alla decisione del Cardinale nipote. A questo punto avviene una scena drammatica. Marco, consapevole che la scelta è gia stata presa e che le sue parole di difesa sono vane, pieno di commozione fa un atto non protocollare. Estrae dalla manica una copia della Regola Bollata, la depone davanti al Papa e invoca S. Francesco invitandolo a difendere la sua Regola, perché lui non ci riesce; poi scoppia in pianto e se ne va senza essere congedato. Questa reazione coglie di sorpresa sia il Papa che i Cardinali. Marco, consapevole che sarebbe stato richiamato, parte da Roma prima di essere nuovamente convocato. Si reca quindi a Napoli, poi in Toscana e in Lombardia, andandosene ogni volta prima che giungano i messi pontifici, con la “complicità” degli ospiti. Formalmente non si può parlare di fuga in quanto non ha mai ricevuto personalmente la convocazione. Al suo comportamento ai limiti dell’obbedienza si aggiunge un appello presso le corti europee. Queste rispondono con lettere di protesta al Pontefice che è costretto a desistere. L’Osservanza è salva, ma, ovviamente, Marco non è più nelle gra- 6 - Notiziario zie della Santa Sede. Nel 1472, al Capitolo Generale degli Osservanti a L’Aquila, viene eletto il B. Angelo da Chivasso e Marco, secondo il desiderio del Pontefice, viene dimesso da ogni incarico di governo e torna in provincia dove non sarà eletto nemmeno guardiano, ma tornerà ad essere il semplice frate dei primi anni. La sua autorità morale resta comunque grande e nel 1473 insieme al b. Michele Carcano da Milano, che predica il quaresimale in S. Petronio a Bologna, e a B. Bernardino da Feltre è fra i promotori del Monte di Pietà di Bologna. La disgrazia ai livelli alti comunque persiste e nel 1475 viene escluso dai partecipanti al Capitolo Gen. a Napoli. Anche qui il nostro Beato fa un gesto ai limiti: non è convocato, ma vi si reca ugualmente. Quando l’aula capitolare si chiude e Marco rimane fuori dalla porta, S. Giacomo della Marca protesta apertamente e dichiara di cedergli il suo voto. A questo punto l’assemblea capitolare acconsente alla sua presenza e viene accolto fra il plauso generale. Marco, nonostante sia stato ricolmato di ono- ri, è ormai fuori dai quadri generali dell’Ordine, anche per l’età ormai avanzata, e non riceve alcuna responsabilità. In quello stesso anno va ricordata a Bologna la fondazione della SS. Annunziata come succursale del convento di S. Paolo in Monte. La giovane figlia dell’Osservanza bolognese verrà ben presto a scalzare la primaria importanza della madre grazie alla posizione e, successivamente, all’estensione causata dalla presenza dello Studio Generale dell’Ordine. Il 10 aprile 1478 è al Capitolo generale degli Osservanti a Pavia dove fa uno dei discorsi ai Capitolari e esattamente un anno dopo, il 10 aprile 1479, Sabato Santo, muore a S. Maria di Nazareth a Piacenza, dove si era recato per predicare il Quaresimale. L’Osservanza viene a perdere uno dei suoi più grandi difensori, ma annovera ancora tra le sue fila frati di grande rilievo9 . Il suo corpo attrae la devozione di molti fedeli e cominciano i primi miracoli, anche nonostante i tentativi di contenimento dei frati. Le autorità comunali per far cessare l’afflusso alla chiesa cer- Il Ministro provinciale, Fr. Bruno Bartolini, presiede l’Eucarestia Frati Minori dell’Emilia-Romagna cano di far riesumare il corpo perché la putrefazione distolga i fedeli. I frati si oppongono, ma il timore non era fondato, visto che l’anno successivo, quando viene esumato per trasferirlo nella cappella a lui dedicata, viene trovato ancora sostanzialmente intatto, mentre un frate sepolto insieme a lui nello stesso giorno era già decomposto. Nel 1527, per allargare le mura della città, viene decisa la demolizione della chiesa di S. Maria di Nazareth ed il corpo viene traslato nella chiesa di S. Maria Maddalena delle Suore Francescane Terziarie. Nel 1547 viene edificata l’attuale chiesa di S. Maria in Campagna al posto della chiesa abbattuta. Nel 1622 inizia la costruzione della cappella dei Magi affrescata dal Pordenone e nel 1626 il corpo di Marco viene portato nella nuova chiesa e deposto nella cappella dei Magi. Il 5 marzo 1868 Marco da Bologna viene beatificato da parte del B. Pio IX. Fr. Luigi Dima* Elefantuzzi (Fantuzzi), decapitato per congiura il 15 marzo 1512. La madre si sarebbe poi risposata con Bartolomeo. 3 Secondo l’Ariosti/Melloni. Wadding 1431, Tosti 1437, Tosti/ Piana 1438. 4 Ricordiamo anche i Beati per la Chiesa universale Tommaso da Firenze (+1447), Ercolano da Piegaro (+1451), Matteo d’Agrigento (+1451), Gabriele Ferretti (+1456), Arcangelo da Calatafimi (+1460) e Antonio da Stroncone (+1461). Vi sono inoltre i beati per l’Ordine Alberto da Sarteano (+1450), Giacomo Primadizzi da Bologna (+1456), Gabriele Mezzavacca da Bologna (+1463). Bologna annovera fra i frati anche fra Francesco Piazza (+1460). 5 Successive predicazioni a Ravenna, Norcia e Mantova, quaresimali in S. Petronio a Bologna (1454), in S. Croce a Firenze (1461), in S. Lorenzo in Perugia (1470), due a Milano (il secondo nel 1472) 6 Per avere un’idea ricordiamo quelle a Giorgio I Brankovitch, re di Bosnia, a Bianca Maria Visconti, duchessa di Milano (cinque), a Galeazzo Maria Sforza (Visconti), Duca di Milano (due), a Federico I d’Urbino e Montefeltro, Piero I Medici (due), al suo figlio Lorenzo il Magnifico, a Barbara degli Hohenzollern di Brandeburgo, Marchesa di Mantova (due), a Ludovico III Gonzaga, Marchese di Mantova. 7 Secondo altre testimonianze sarebbe stato Vicario dal 1456 al 1460 per la seconda volta, senza indicare quando sarebbe stato eletto la prima e se vi fu un’altra elezione. 8 La Secessione ufficiale dei Capriolanti avverrà nel 1472 e terminerà nel 1479 con la morte di fra Pietro Caprioli. 9 Ricordiamo i Beati per la Chiesa Universale Pacifico da Cerano (+1482), Simone da Lipnicz (+1482), Antonio Bonfadini da Ferrara (+1482), Giovanni da Dukla (+1484), Cristoforo da Milano (+1485), Giacomo Illirico da Bitetto (+1485c.), Pietro da Mogliano (+1490), Baldassare Ravaschieri da Chiavari (+1492), Bernardino da Feltre (+1494), Angelo da Chivasso (+1495), Marco da Montegallo (+1496), Bernardino da Fossa (+1503), Vincenzo de L’Aquila (+1504), Timoteo da Montecchio (+1504), Ladislao da Gielnòw (+1505), Francesco da Calderola (+1507). Vi sono inoltre i beati per l’Ordine Michele Carcano da Milano, Ludovico Gonzaga, Barnaba da Terni e Alessandro Ariosti da Bologna (o da Ferrara, +1486c.). Bologna annovera tra i suoi frati anche fra Ludovico, Patriarca d’Antiochia, (vivente il 29 maggio 1479). * Questa è la stesura della relazione avvenuta il 21 maggio a S. Maria di Campagna (PC) per la Prima Festa della Provincia. Ho rielaborato gli appunti per una più facile lettura. Per un approfondimento e per una ricerca delle fonti rimando al lavoro di fra Giambattista Montorsi in “Risuona nelle mie orecchie il rumore del loro andare...”, Pazzini Editore 2006. NOTE: 1 Secondo l’Ariosti/Melloni, la data tradizionale tratta dal Wadding sarebbe il 1405; secondo il Tosti il 1415; secondo il Tosti corretto da Piana il 1416. 2 Per alcuni sarebbe figlio di Ponaro (Apollinare) della famiglia degli Frati Minori dell’Emilia-Romagna Il Guardiano, Fr. Gloriano Pazzini, dà il benventuo ai Frati per il pranzo Notiziario - 7 Il pranzo nel refettorio del Convento che contiene 75 Frati della Provincia La Celebrazione della nostra vocazione: ringraziamento per la propria vocazione e rinnovo della professione di vita evangelica. Nella foto a lato momenti della suggestiva celebrazione: bacio del Vangelo, mani sul libro aperto della Regola come segno di affidamento, consegna della Regola dei Frati Minori e del Testamento di S. Francesco ad ogni Frate, da parte del Ministro Ogni Guardiano consegna nelle mani del Ministro l’obolo che la Fraternità in Capitolo ha deciso di offrire in segno di condivisione a chi si trova in difficoltà nel vivere quotidiano nell’ambito del territorio regionale 8 - Notiziario Regola dei Frati Minori e Testamento di S. Francesco, Edizioni Terra dei Fioretti, 2007. Immagini della vita di S. Francesco tratte da antichi codici Frati Minori dell’Emilia-Romagna III Cronaca della Festa Lunedì 21 Maggio 2007 si è tenuta per la prima volta la festa della Provincia. La scelta di questa data, anziché quella di Cristo Re, nostro titolare, è stata motivata sia dal fatto che il 21 Maggio cade la memoria del beato Marco da Bologna, sia dall’essere quello primaverile un tempo più favorevole. In ogni modo ci siamo ritrovati, convocati dal nostro Ministro, in più di 70 frati, ospiti della fraternità di S. Maria di Campagna, attorno al corpo del beato Marco, conservato nella stupenda basilica piacentina. Non si è trattato né di un Capitolo delle stuoie, né di un Capitolo spirituale, bensì di una festa, anche se non sono mancati i momenti di formazione e di preghiera. Le parole introduttive del Ministro ci hanno ricordato il clima di gioia e di amore vicendevole che caratterizzava la prima fraternità dei frati minori. È seguita l’esposizione, ricca di contenuti e nello stesso tempo semplice, sul beato Marco da Bologna, tenuta da Fr. Luigi Dima, a lui dobbiamo dire un grazie sincero. Fr. Luigi ha saputo renderci simpatico e vicino questo nostro fratello, vissuto tanti secoli fa, in un contesto molto diverso dal nostro. Il beato Marco infatti ha ancora molte cose da insegnarci: l’amore alla propria vocazione, la carità fraterna, lo zelo apostolico, l’attenzione ai poveri; soprattutto la fedeltà alla Regola e il coraggio nel difendere il proprio ideale di vita, unito sempre all’obbedienza al Papa, anche in situazioni drammatiche. Frati Minori dell’Emilia-Romagna La concelebrazione Eucaristica, presieduta dal Ministro, ci ha visti riuniti attorno alla Parola e all’Eucaristia, come una famiglia di fratelli, per attingere a quella sorgente, la forza e la fiducia. La testimonianza della vita fraterna, ci ha ricordato il Ministro, è la prima forma di evangelizzazione ed anche il primo modo di fare pastorale vocazionale. Il pranzo comunitario, abbondante e ben servito da molti volontari, è stato un’occasione per rinsaldare rapporti, scambiarsi informazioni e soprattutto vivere in gioiosa semplicità la festa della fraternità. A conclusione della giornata, ci siamo radunati nella basilica per la “Celebrazione della nostra vocazione tra memoria e impegno”. Di questo momento ricordiamo in particolare il rinnovo della professione religiosa e la consegna della Regola ad ogni frate da parte del Ministro. Significativo è stato pure il gesto di solidarietà che ogni fraternità ha compiuto, offrendo una somma di danaro al Ministro che la devolverà ad una situazione di particolare bisogno. Con la riconoscenza al Signore per il dono dei fratelli, siamo ripartiti per le nostre case, felici per aver potuto sperimentare ancora una volta la bellezza della vocazione francescana alla quale il Signore si è degnato di chiamarci. Fr. Francesco Marchesi Particolare della Basilica di S. Maria di Campagna in Piacenza Notiziario - 9 Dalla Curia generale Comunicato del Definitorio - maggio 2007 1. Scambi Fraterni I membri del Definitorio generale si sono aggiornati a vicenda sulle attività e visite svolte dall’ultimo incontro di marzo, un periodo che include la Settimana Santa e la Pasqua. Il Ministro ed il Vicario generale, con quasi tutti i Definitori hanno partecipato ad un incontro con la Conferenza di Spagna e Portogallo (CONFRES) a Siviglia nei primi giorni di aprile. Inoltre il Ministro generale ha presenziato a parte del Capitolo della Provincia di San Giacomo di Compostella e visitato brevemente la Provincia di Arantzazu con Fr. Miguel Vallecillo M. Fr. Miguel ha anche assistito al Capitolo della Federazione del Marocco. Fr. Francesco Bravi, Vicario generale, ha partecipato a parte del Capitolo della Provincia di Lombardia, e ha lavorato con i Francescani Secolari italiani. Il Ministro generale e Fr. Jakab Várnai hanno visitato i Paesi Bassi; Fr. Jakab ha anche partecipato al Capitolo delle Stuoie della Provincia del Beato Pacifico in Francia e della Provincia dei Tre Compagni in Francia e Belgio. Fr. Scime Samac ha presieduto il Capitolo della Provincia dell’Assunzione 10 - Notiziario in Bosnia-Herzegovina, e si è unito al Ministro generale nella visita a due Province in Polonia: la Provincia di Santa Maria degli Angeli e la Provincia dell’Immacolata Concezione entrambe con la curia provinciale a Kraków. Fr. Finian McGinn ha partecipato all’incontro di primavera della Conferenza di Lingua inglese a Vilnius, Lituania. Fr. Juan Ignacio Muro e Fr. Luis G. Cabrera H. sono stati presenti al Congresso francescano a Monterey, Messico. Fr. Luis ha partecipato anche al Capitolo delle Stuoie della Provincia del Santo Vangelo in Messico. Fr. Amaral Bernardo Amaral ha visitato la Libia durante il periodo pasquale. Fr. Mario Favretto è stato al Capitolo di Milano. Fr. Ambrogio Nguyen Van Si ha visitato la Cina. Il Ministro generale ha partecipato ad un incontro della Conferenza dei Ministri generali del Primo Ordine e del T.O.R., accompagnato da Fr. Stefano Recchia, che è stato riconfermato Segretario della Conferenza per un altro mandato. 2. Relazioni di Visita Il Definitorio ha studiato e discusso le relazioni della Visita Canonica di due delle fraternità dipendenti dal Ministro generale: la fraternità dei Penitenzieri della Basilica di S. Giovanni in Laterano e la Fraternità del Collegio di San Bonaventura a Grottaferrata. 3. Elezione di Visitatori I seguenti Visitatori sono stati eletti dal Definitorio generale: Fr. Gloriano Pazzini, della Provincia di Cristo Re di Bologna, Italia, come Visitatore della Provincia di San Vigilio di Trento, Italia. Fr. Giacinto D’Angelo della Provincia dell’Immacolata Concezione della BVM di Salerno, Italia, come Visitatore della Provincia di San Giacomo delle Marche, Italia. 4. Il Fondo Giubileo Il Definitorio ha ricevuto la relazione del recente incontro del Consiglio di Amministrazione del Fondo Giubileo ed ha preso decisioni in merito ad alcune proposte. Ha anche accettato le modifiche alle Norme del Fondo raccomandate dal Consiglio. Frati Minori dell’Emilia-Romagna 5. Approvazione di Statuti Particolari Le modifiche proposte per gli Statuti Particolari di alcune Province sono state prese in considerazione, insieme alle raccomandazioni della Commissione Giuridica dell’Ordine, e sono state prese delle decisioni. 6. Questioni economiche * La relazione del revisore dei conti esterno riguardanti i Conti Generali è stata presentato al Definitorio; più tardi sarà diffuso alle Province. * L’Economo Generale, Fr. Giancarlo Lati, ha anche presentato un aggiornamento sul lavoro nei cantieri aperti nelle case dipendenti dal Ministro generale. * Le raccomandazioni della Commissione per le Richieste Finanziarie sono state esaminate e gli stanziamenti decisi. * Il Definitorio generale ha ricevuto una relazione sull’incontro tenuto il 5 maggio ‘07 dal Gruppo per la Collaborazione nell’Assistenza Finanziaria (costituito da varie agenzie nell’Ordine che provvedono assistenza per i progetti) e ha sostenuto i piani per sveltire la coordinazione dell’informazione sulle richieste e la concessione di assistenza. 7. Incontro dei Presidenti di Conferenza Durante la seconda settimana del “tempo forte”, il Definitorio si è incontrato con i Presidenti delle Conferenze dell’Ordine (7, 8 e 9 maggio). Gli argomenti affrontati includevano il ruolo delle Conferenze nell’animazione e nel rinnovamento dell’Ordine, il ritorno di come le Frati Minori dell’Emilia-Romagna Entità stanno accogliendo la visione e la dinamica del Capitolo Generale Straordinario del 2006, un aggiornamento sulle questioni economiche delle case dipendenti dal Ministro generale, ed un confronto iniziale sul prossimo Capitolo Generale. Alla fine dell’incontro, il Definitorio generale ha riflettuto sulla verifica orale e scritta che i Presidenti hanno offerto sull’incontro stesso, e ha discusso su come incorporarla nella programmazione futura. 8. Incontri ed Eventi prossimi Il Definitorio si è accordato con i membri impegnati nella preparazione di diversi eventi dei mesi futuri, specialmente per l’Incontro con i Cardinali e Vescovi francescani ad Assisi e Roma (18-22 giugno) ed il Capitolo delle Stuoie “Under 10” in Terra Santa (prima settimana di luglio). Il Definitorio ha discusso anche i preparativi per l’incontro dell’UFME (Unione dei Ministri Francescani d’Europa) che si terrà a Sarajevo dal 9 al 14 ottobre 2007, e per l’incontro del Definitorio generale con la Conferenza di lingua inglese (ESC) alla St. Bonaventure University, NY, nel marzo-aprile 2008. 9. Decisioni Amministrative In due sessioni separate il Definitorio ha studiato un ampio numero di documenti riguardanti l’amministrazione ed il governo, ed ha preso decisioni al riguardo. Fr. Seán Collins, ofm Segretario Generale La Segreteria generale per la Formazione e gli Studi ha presentato lo strumento di lavoro per il II Congresso Internazionale dei Moderatori che si terrà ad Assisi dal 13 al 28 ott. ‘07. L’Instrumentum Laboris pensato e redatto nel corso dell’XI Consiglio Internazionale per la Formazione e gli Studi, che si è tenuto a Nairobi (Kenya) nel febbraio ‘07, dopo l’approvazione del Definitorio generale, è consegnato ai Moderatori della Formazione permanente provinciali Notiziario - 11 Unione Conferenze Ministri Provinciali Verbale del Consiglio di Presidenza Il giorno 26 aprile 2007 presso la sede della Cimp-Cap in Roma si è riunito il Consiglio di Presidenza dell’Unione Conferenze Ministri Provinciali Francescani d’Italia, convocato a breve distanza dalla 31a Assemblea di Arenzano per procedere ad alcuni adempimenti urgenti demandati dall’Assemblea al CdP. Ha aperto i lavori il neo Presidente di turno fr Aldo Broccato, il quale augurando ai presenti un proficuo cammino nello spirito di comunione, ha presentato l’o.d.g. spiegando le motivazioni della convocazione. Si apre la discussione sulle risonanze e verifica dell’ultima 31 a Assemblea. Da tutti è stata ribadita l’alta qualità dei contenuti proposti, che hanno centrato l’obiettivo per una preparazione adeguata dei Ministri al Centenario delle Origini. Sui contenuti qualcuno ha rilevato che talune relazioni non hanno focalizzato a pieno gli obiettivi delle tematiche proposte; altri hanno sottolineato che la scelta delle quattro icone della vita di Francesco d’Assisi, hanno arricchito la conoscenza delle Fonti e delle intuizioni che hanno segnato l’esperienza umana e spirituale di Francesco. Sull’organizzazione e la sede dell’Assemblea si- 12 - Notiziario è rilevata l’ottima accoglienza riservata ai Ministri da parte dei Provinciali della Liguria ed anche la buona articolazione delle giornate assembleari, delle liturgie ben preparate e della serata nella Cattedrale di Genova con il neo Presidente della CEI Mons. Angelo Bagnasco e la festa al Palazzo Ducale con i canti e le musiche di Michele Paulicelli; inoltre viene raccomandato di scegliere possibilmente strutture ricettive più modeste, anche se su Genova, come ha ribadito il Segretario, la scelta è stata obbligata per ovvi motivi (economia, servizi vari, camere singole e sale per incontri). Richiesta della conferenza assistenti ofs e gi.fra. (CASIT) Vengono lette due lettere inviate all’Unione dagli Assistenti Nazionali Ofs e Gi.Fra. Gli Assistenti Ofs chiedono una sede operativa stabile per lo svolgimento delle loro attività. Viene ricordato a tal proposito che già lo scorso anno ad Amantea si era data la disponibilità di una sede stabile presso la Cimp-Cap in Roma. Ma in questa seconda richiesta viene ipotizzata la sede di Assisi-Capodacqua come luogo ideale. L’Unione non ha difficoltà a destinare una sede, ma occor- re che da parte degli Assistenti Ofs vi sia una posizione definitiva sulla scelta. Viene incaricato il Segretario a prendere contatti con il Provinciale dei Cappuccini di Assisi per offrire loro la disponibilità di un ufficio e di un’eventuale stanza per l’ospitalità del Presidente. In merito alla richiesta degli Assistenti Gi.Fra. di creare una Conferenza autonoma dall’Ofs degli Assistenti Nazionali Gi.Fra., il CdP ha ritenuto di approfondire l’argomento con gli Assistenti Gi.Fra. delle quattro Famiglie in un apposito incontro congiunto del CdP con gli Assistenti, al fine di chiarire questa problematica e aspettando le conclusioni del Capitolo Nazionale Ofs che dovrà trattare questo argomento e rivedere alcuni articoli degli statuti Gi.Fra. Programmazione del centenario delle origini 2008 e 2009 Dal risultato delle discussioni nei gruppi di studio nella 31a Assemblea di Arenzano circa la programmazione degli anni 2008 e 2009 emergono le seguenti indicazioni: 2008 - Si tenga un corso di Esercizi spirituali da tenersi in Assisi presso la Casa Leonori dal 17 al 23 Marzo 2008, possibilFrati Minori dell’Emilia-Romagna mente con le meditazioni dettate a due voci. Vengono incaricati il Provinciale dei Minori di Assisi, Fr. Massimo Reschiglian, il Segretario della COMPI Ofm Fr Adriano Bertero assieme al Segretario dell’Unione Fr. Paolo Fiasconaro per l’organizzazione, contattando i relatori e un’equipe per le liturgie, il canto e le due celebrazioni nelle Basiliche della Porziuncola e di San Francesco. A conclusione degli esercizi, si tenga la 32a Assemblea generale per trattare le tematiche sulla “vita dell’Unione”. 2009 - Si prende in considerazione la proposta di Fr. Pietro Maranesi presentata nell’Assemblea di Arenzano di organizzare una settimana celebrativa da tenersi in Assisi dal 28 settembre al 4 ottobre 2009 con convegno di studio ed eventi particolari aperti a tutti i frati e conclusione il 4 ottobre con l’invito del Santo Padre. La stessa proposta è stata inoltrata anche alla Conferenza dei Ministri generali. Il Segretario riferisce di un colloquio avuto con la segreteria dei Ministri generali, i quali hanno ribadito le stesse perplessità espresse dai Ministri Provinciali durante l’Assemblea di Arenzano circa la fattibilità della proposta. I Ministri Generali risponderanno alla Commissione di fr Maranesi per avere dei chiarimenti, mentre il CdP è dell’avviso di patrocinarne l’eventuale iniziativa e proporrà ai Ministri Generali di organizzare un grande raduno di frati in Assisi per un “Capitolo delle stuoie“ da tenersi nei giorni 27-28 e 29 novembre, data degli ottocento anni di promulgazione della Regola e conclusione in Roma con il Santo Padre. Questa iniziativa si vuole organizzare a livello italiano e si può estendere a livello interFrati Minori dell’Emilia-Romagna nazionale coinvolgendo i Ministri generali. A tal proposito il Presidente invierà una lettera ai Ministri generali che si riuniranno in Assisi il prossimo 3 ottobre per far conoscere loro questa unica iniziativa che l’Unione intende organizzare nel 2009. Commissione liturgica interfrancescana Il Presidente della Commissione Fr. Ferdinando Campana presenta la relazione della Commissione relativa alla mozione approvata nell’Assemblea di Arenzano in merito al nuovo Calendario da presentare alla Sacra Congregazione per il Culto Divino e sulla pubblicazione del nuovo Messale francescano. La Commissione avendo recepito le varie istanze e le votazioni su alcune proposte presentate nell’ul- tima Assemblea, ha stilato il nuovo calendario e le “Variationes” che saranno presentate in Congregazione, tenendo presente le istanza delle singole Famiglie. Il CdP approva le “ Variationes “ e queste saranno presentate entro il mese di maggio in Congregazione. Sui rapporti con il Consorzio degli Editori francescani è stato delegato il Presidente della Commissione di prendere tutti gli accordi necessari per la stampa del Messale e si prevede la pubblicazione entro l’anno in corso. Con l’agape fraterna offerta dalla Segreteria della CimpCap, si è chiuso l’incontro. Fr. Paolo Fiasconaro Segretario Generale dell’Unione In occasione del 50° anniversario dei Trattati di Roma la Pontificia Università Antonianum organizza un convegno di studi su “La persona umana operatrice di giustizia pace salvaguardia del creato” nella giornata di venerdì 22 giugno 2007. I relatori del convegno sono: Fr. Massimo Pazzini, Fr. Lluis Oviedo, Fr. Johannes B. Freyer, Prof. Marco Bartoli, Fr. José Merino, Fr. David Jaeger. Per informazioni e prenotazioni tel.: 0670373502, e-mail: [email protected]. Notiziario - 13 Ritiri CPV giovani 26 - 27 maggio all'Osservanza di Bologna 25 luglio - 4 agosto XXVII Marcia francescana verso Assisi 7-12 agosto Convegno europeo giovani ad Assisi (max 30 posti) In agosto Vacanze francescane a Villa Verucchio 20-30 agosto Pellegrinaggio in Terra Santa Per informazioni rivolgersi a fra Luigi Dima Centro Provinciale Vocazioni - Convento Osservanza di Bologna Tel. 051-582024 - Cell. 333 9755598 La Commissione per il dialogo in collaborazione con la Segreteria generale per l’evangelizzazione organizza un corso di formazione permanente sul dialogo ecumenico ed interreligioso ad I-stanbul dal 17 al 28 ottobre 2007 in italiano e in spagnolo. Il costo del corso è di 600,00, include vitto, alloggio, partecipazione al corso e visita alle chiese dell’Apocalisse. I partecipanti dovranno provvedere alle spese di viaggio e spese personali. L’iscrizione dovrà essere inviata tramite fax oppure posta elettronica entro e non oltre giovedì 30 giugno 2007 inviando nome completo e Provincia di appartenenza. Per informazioni e iscrizione: Fr. Ruben Tierrablanca Convento Santa Maria Draperis ‹stiklal Caddesi n. 429 - P.K. 243 - 34433 Beyoelu – Istanbul TÜRKYE (Turchia); Tel. +902122440243; Fax +902122432791; e-mail: [email protected]; [email protected] I posti disponibili per il corso sono 20. I primi venti iscritti saranno confermati e riceveranno il programma dettagliato del corso. 14 - Notiziario Frati Minori dell’Emilia-Romagna Vita della Provincia I Definitorio S. Francesco in S. Piero in B. (FC) 5 giugno 2007 * Nella mattinata di martedì 5 il Definitorio partecipa ai funerali del Sig. Aldo Piazza, papà di Fr. Maurizio. Dopo aver pranzato con la Fraternità di S. Piero in Bagno nel pomeriggio si iniziano i lavori alle ore 14.05. È assente Fr. Giuseppe Ferrari impegnato come Visitatore generale presso la Custodia dipendente (Napoli) del S. Cuore di Gesù in Brasile. * Si approvano all’unanimità i verbali della riunione del Definitorio dell’8 maggio e subito firmati. * Il Ministro provinciale chiede al Definitorio uno scambio sulla festa della Provincia tenutasi a Piacenza il 21 maggio. Si è riscontrato un buon clima fraterno e di festa, vi è stata una bella accoglienza da parte della Fraternità e si è potuto sperimentare un senso di appartenenza alla Provincia più spiccato. Inoltre è stato molto apprezzato la presentazione della figura del Beato Marco da Bologna da parte di Fr. Frati Minori dell’Emilia-Romagna Luigi Dima. Infine si è riscontrato una buona partecipazione di Frati. Il Ministro provinciale si è rammaricato per alcune assenze. * Il Ministro provinciale ha comunicato che sono stati raccolti 9.025,00 dall’offerta dell’obolo di ciascuna fraternità. Per proposta del Ministro provinciale il Definitorio all’unanimità esprime parere favorevole a che le offerte ricevute vengano devolute ad una famiglia in stato di necessità. * Il Ministro provinciale propone l’integrazione dell’équipe vocazionale nominando Fr. Mauro Galesini Vice Animatore Vocazionale e Fr. Ivano Cavazzuti membro dell’equipe. * Il Ministro provinciale presenta alcune difficoltà che si sono presentate nell’iter burocratico fra la Regione, la SERINAR, il Comune di Forlì e la Provincia di Cristo Re circa la gestione dello Studentato “S. Francesco”. A questo proposito la provincia ha presentato un “parere pro veritate” elaborato da un noto Studio legale di Bologna. * Il Ministro provinciale comunica al Definitorio che a partire dal 1 maggio scorso vi è un nuovo contratto di locazione fra la Provincia e la Signora Rossi attuale gestore del Bar inserito nel complesso conventuale di S. Piero in Bagno. * Il Ministro provinciale ha presentato una proposta di locazione di alcuni locali dell’ultimo piano dell’Osservanza di Bologna con la Scuola privata Kinder Hause diretta dalla Signora Marianti. * Il Definitorio si è soffermato sulle tematiche del prossimo incontro dei Definitòri provinciali del Nord Italia che si terrà a Montebello della Battaglia dal 2 al 5 luglio prossimo. * Il Ministro provinciale dà lettura di una lettera del Presidente della COMPI, Fr. Marino Porcelli, in cui ringrazia Fr. Gloriano Pazzini per il servizio svolto in nome della Conferenza come Assistente nazionale OFS. * Il Ministro provinciale informa il Definitorio che dal 16 al 23 giugno prossimo si recherà in Russia per un pellegrinaggio ai Monasteri ortodossi (Mosca, Anello d’Oro, S. Pietroburgo) nell’ambito della programmazione del Commissariato di Terra Santa. Notiziario - 15 * Alle ore 17.50 il Definitorio si incontra con la Fraternità lcoale per un ascolto fraterno sulla vita, sulle attività e sualla salute dei Frati. * I lavori terminano alle ore 18.20, si saluta e si ringrazia la Fraternità per la cordiale e fraterna ospitalità e si rientra nelle proprie case. CALENDARIO PER L’ELABORAZIONE DEL PROGETTO DI VITA FRATERNA IN PROVINCIA 6-7 S. Piero in B.; 14-15 S. Orsola; 26-28 SS. Annunziata Bologna; 28-30 S. Cesario Richiesta del Delegato provinciale Missioni al Popolo Nei giorni 4 e 5 giugno si è svolta ad Assisi (Casa Leonori) la riunione nazionale dei delegati per le Missioni al Popolo. Per la nostra Provincia erano presenti fra Giovanni Mascarucci, fra Costantino Tamagnini e fra Riccardo Ceriani, ovvero la Fraternità San Paolo Apostolo di San Cesario, incaricata per le missioni al popolo. A seguito di questa riunione tutti i frati della Provincia sono invitati a valutare la propria disponibilità per le seguenti Missioni al popolo che si svolgeranno a - Carnate (prov. di Lecco; missione dei frati lombardi) dal 13 al 28 ottobre 2007 - Cagliari e Quartu (su richiesta della diocesi di Cagliari) dal 20 gennaio al 3 febbraio 2008 - Sesto San Giovanni (prov. di Milano, missione nazionale) novembre 2009. Si sta valutando anche la possibilità di una missione popolare nazionale nella nostra regione, poiché al momento non è programmata nessuna missione nazionale per il novembre 2008. Inoltre la Fraternità di San Cesario si sta muovendo per far conoscere alle diocesi e alle parrocchie della nostra regione la possibilità di effettuare diverse tipologie di missioni a seconda delle necessità locali. Per ulteriori informazioni e/o per dare già la propria disponibilità si può telefonare a P. Giovanni (cell. 338.91.11.723 – 059/97.73.982). Sarà comunque cura dei frati incaricati di sensibilizzare ogni fraternità su questo importante aspetto della nostra evangelizzazione. La Fraternità di evangelizzazione S. Paolo Ap. 10-12 Ravenna; 25-27 Ferrara 15-17 Piacenza; 18-20 Fiorenzuola; 22-24 Reggio Emilia Convento S. Paolo apostolo 13-15 Villa Verucchio; 20-22 Montepaolo 16 - Notiziario Via Emilia Est, 705 - 41018 S. CESARIO S. P. (MO) Telefono:059-9773982 E-mail: [email protected] Frati Minori dell’Emilia-Romagna Ricorrenze Giubilari 2007 25mo professione (1982) Calendario del Definitorio 2-5 luglio 2007: Incontro dei Definitòri del Nord Italia 6-8 settembre 2007: Pinié 2 ottobre 2007: Ravenna 30 ottobre: Carpi 26 novembre - 1 dicembre 2007, Tempo forte del Definitorio: Bardonecchia (TO) Fr. Secondo Ballati 23 X 50mo professione (1957) Fr. Benvenuto Busignani 22 IX Fr. Bellarmino Casadei 22 IX Fr. Contardo Montemaggi 22 IX Elia Fr. Facchini Benedetto Fr. Dalmastri Enrico Fr. Zini Bonaventura Fr. Pini Celestino Fr. Baldi 8 luglio 11 luglio 13 luglio 15 luglio 27 luglio Onomastici Luglio Frati Minori dell’Emilia-Romagna Notiziario - 17 Note di Cronaca I XXVI Gioranta dell’Osservanza L’ Osservanza con gli appuntamenti delle sue “Giornate”, a maggio, e delle “Giornate settembrine” promuove da 26 anni iniziative di significativa cultura. Il 5 e 6 maggio u.s. ha vissuto uno di questi momenti inserendosi nel ciclo delle manifestazioni centenarie carducciane nazionali. Il Carducci grande interprete nell’Ottocento dell’identità nazionale, come delle correnti del pensiero europeo, non fu estraneo alla geografia dell’Osservanza; nelle giornate di riposo presso i conti Gozzadini, sul colle di Ronzano, o seduto a leggere il quotidiano presso gli amici di via di san Vittore vedeva dinanzi l’Osservanza. In quegli anni era noto l’umanista p. Paolino Dall’Olio, l’amico confidente del Pascoli. Sabato 5 maggio, dopo il saluto delle autorità municipali, accademiche, della Fondazione del Monte e del Ministro Provinciale dei Frati Minori dell’Emilia-Romagna si sono succeduti relatori di forte spessore: il vice presidente del CISM Sen. Nico- 18 - Notiziario la Mancino, il prof. Massimo Cacciari, Sindaco di Venezia ed Emilio Pasquini, presidente delle celebrazioni centenarie carducciane. Si chiudeva la prima giornata con il concerto “Carducci in musica”, con Alida Oliva, soprano e Paola Perrucci, arpa. Il pieno in sala come nel grande corridoio di accesso collegato con schermo gigante dai tecnici di “Bologna Congressi”, dava la misura dell’attesa degli oratori. Il prof. Massimo Cacciari, sindaco di Venezia, ha inquadrato culturalmente il concetto di etica partendo dalla radice greca del termine “ethos”, la predisposizione di ognuno ad un partico- lare comportamento e la predisposizione al cambiamento che, nell’uomo, si fanno un tutt’uno mediante la cultura. L’ethos non aveva il significato morale di oggi. Il vice presidente del Consiglio Superiore della Magistratura Sen. Nicola Mancino trattava il tema: “Etica e politica: laici e cattolici a confronto”. Il dialogo approda sempre all’armonia e al rispetto reciproco: auspicio nella situazione politica di oggi nello spirito del cristianesimo. Nell’ottica del servizio alla persona umana, compito della politica, non dovrebbe esserci posto per interferenze fra etica laica e etica religiosa, proprio per Alcuni invitati alla XXVI edizione delle Giornate dell’Osservanza dal tema: “Per il centenario di G. Carducci: etica laica e etica religiosa” tenutasi dal 5 al 6 maggio 2007. Da sinistra: il Ministro provinciale, Fr. Bruno Bartolini; il delegato dell’Università di Bologna, prof. Ivano Dionigi; il Sindaco di Venezia, prof. Massimo Cacciari; il Vicepresidente del CISM, Sen. Nicolò Mancino, il Presidente delle celebrazioni centenarie carducciane, il prof. Emilio Pasquini, il Segretario della Fondazione del Monte, dott. Giuseppe Chili. Frati Minori dell’Emilia-Romagna un reciproco arricchimento. Il prof Emilio Pasquini, coordinatore delle celebrazioni centenarie dell’Università degli Studi , ha parlato degli “Elementi religiosi nell’etica carducciana”. Il poeta credeva in Dio, l’ha confessato pur con momenti ribelli e atteggiamenti massonici. Non mancano nel poeta sentimenti velati di umiltà. C’era nel poeta vivo un sentimento di energia evangelica che si nutriva di un senso profondo della sacralità della persona umana. Che il p. Paolino Dall’Olio abbia avvicinato il poeta moribondo al suo capezzale negli ultimi giorni è il tema di una pubblicazione. Domenica, 6 maggio, è stato il giorno degli appuntamenti di S. Ecc.za Rino Fisichella, Rettore Magnifico Università del Laterano, dei proff. Angelo Panebianco, Angelo Varni e Francesco Santi, seguiti sempre da un pubblico numeroso e interessato. Il prof. Varni con “Carducci e Bologna postrisorgimentale” ha parlato della nostra città negli anni successivi all’unità d’Italia, immersa nelle politiche del periodo risorgimentale che il poeta ha trasfigurato collegandole alle epopee della romanità classica e dei comuni medievali, non mancava in lui il travaglio davanti alle innovazioni del secondo Ottocento dovute alle tensioni dell’incipiente industrializzazione. Il prof. Angelo Panebianco con: “L’etica politica nell’età contemporanea” ha parlato della differenza, oggi, tra etica e forme di pseudo etica che in realtà costituiscono forme di moralismo: l’etica dovrebbe rispettare la specificità dei diversi ambiti: della ricerca scientifica e dell’informazione alla politica. Il prof Francesco Santi Frati Minori dell’Emilia-Romagna ha trattato il tema: “L’etica francescana”. L’etica francescana non propone una nuova cultura, ma un diverso atteggiamento di fronte alle attese del nostro tempo. Il francescano che sa di essere chiamato a vivere e operare in uno spazio privo di garanzie, raccoglie quanto è sul tappeto, senza smarrimento e denunce e si impegna a diffondere una sensibilità che porta ad autoconcepirsi come “dono” da donarsi, a propria volta, con progetti che vedano “l’altro” al centro di ogni interesse. Alle ore 21,00 si chiudeva la seconda “Giornata” con il concerto: “Carducci in musica” con il “Coro della Chiesa Universitaria S. Sigismondo”, diretto da Stefano Parmeggiani e la partecipazione del soprano Alida Oliva e Paola Perrucci, arpa, e il coordinamento artistico di M.Pia Jacoboni. Concerto straordinario: le musiche del primo Novecento riproponevano liriche del Carducci . A conclusione di questa XXVI° ed. delle “Giornate dell’Osservanza” si può serenamente affermare che Bologna ha vissuto un appuntamento significativo del centenario carducciano . La significativa presenza di autorità accademiche, militari, di Stato e della Fondazione del Monte e il foltissimo pubblico pur nella coincidenza dell’inaugurazione di Mambo, programmata dal Comune di Bologna, confermavano il valore dell’appuntamento carducciano dell’Osservanza. L’avvenimento verrà riproposto in autunno con la pubblicazione degli Atti nella collana: “Quaderni del Monte 12° volume”. Fr. Onofrio Gianaroli "Gruppo della Sound of Scotland Pipe Band" per il Concerto a conclusione della "IX Settimana della Cultura Europea" tenuto nel chiostro dell'osservanza il 13 Maggio, promosso dal Ministero per i Beni Culturali e Paesaggistici, in occasione dell'inaugurazione dei lavori dei restauro alla Chiesa promossi dalla Soprintendenza per i Beni ambientali. Notiziario - 19 II Catechesi alle Grazie Cinque anni fa nel nostro Santuario, durante il mese di maggio, abbiamo iniziato una serie di omaggi con la collaborazione delle parrocchie vicine vale a dire quelle di S. Fortunato, del Crocifisso, della Riconciliazione e di S. Gaudenzo. Nel primo anno abbiamo meditato su “Le figure di Maria nel vecchio Testamento”; nel secondo su “Maria nel Vangelo di Luca”; nel terzo su “Maria madre di Dio nel mistero di Cristo e della Chiesa”; nel quarto “Il Santuario delle Grazie un Santuario che catechizza”. Il desiderio di tanti ci ha spinto a continuare anche quest’anno, ed anche quest’anno abbiamo tenuto presente quanto il Card. Ratzinger il 20 marzo 2005, poco prima di essere eletto papa, nella introduzione al “Catechismo della Chiesa cattolica, compendio”, scriveva: “Gli artisti di ogni tempo hanno offerto alla contemplazione e allo stupore dei fedeli i fatti salienti del mistero della salvezza, presentandoli nello splendore del colore e nella perfezione della bellezza. È un indizio questo di come oggi più che mai, nella civiltà dell’immagine, l’immagine sacra possa esprimere molto di più della stessa parola, dal momento che è oltremodo efficace il suo dinamismo di comunicazione e di trasmissione del messaggio evangelico”. Il nostro santuario all’inizio del 1600 fu tutto affrescato, non perché fosse più bello, ma perché parlasse ai devoti di Maria; con il passare del tempo è stato molto impoverito dai terremoti e dalla guerra, ma ha ancora una 20 - Notiziario notevole ricchezza. Se si guardano le opere d’arte del santuario avendo la preoccupazione di ascoltarle, si rimane ammirati per il loro insegnamento. Per esempio quest’anno abbiamo approfondito il tema: “L’uomo nel progetto di Dio”, e l’arte del santuario ci ha permesso di seguire la storia dell’uomo dalla creazione fino al ritorno alla casa del Padre. Nei soliti quattro venerdì, alle ore 21 abbiamo riflettuto sui seguenti soggetti: Dio crea e redime l’uomo; La chiesa madre e maestra; Maria nella nostra vita; Pellegrini verso il Padre. Abbiamo seguito questo schema ormai collaudato: Canto d’ingresso; Introduzione: 1. Atto penitenziale; 2. Invocazione allo Spirito santo; Meditazione: 1. Lettura della parola di Dio; 2. Riflessione del sacerdote; 3. Catechesi con proiezioni e Canti; Lode e invocazione: 1. Inno Akàthistos; 2. Affidamento delle famiglie a Maria; Conclusione. I quattro temi sono stati affidati alle quattro parrocchie che si sono succedute in questo ordine: 4 maggio, Riconciliazione; 11 maggio, Crocifisso; 18 maggio, S. Gaudenzo; 25 maggio, S. Fortunato. Per favorire la partecipazione dei presenti è stato predisposto un fascicoletto che riporta la Parola di Dio e i canti; contiene anche il testo, letto da una guida, che prepara all’ascolto dei canti e alla proiezione delle immagini. Fr. Giambattista Montorsi L’Editore Monte Università Parma ha dato alle stampe la Cronica di Salimbene de Adam, testo in latino, a cura di Giuseppe Scalia, e traduzione in italiano a fronte di Fr. Berardo Rossi. La presentazione della “Cronica” in due volumi, per la prima volta è disponibile per tutti i lettori nell’edizione integrale e completa.I volumi sarnno presentati nella sala delle Feste del Palazzo Sanvitale in Parma, martedì 5 giugno alle ore 17.30. Frati Minori dell’Emilia-Romagna Abbiamo vissuto MAGGIO 2007 * Mercoledì 9 inizia a Milano Marittima l’incontro di Formazione permanente per fasce di età 45-65 anni guidato da Mons. Giuseppe Verucchi, Vescovo di Ravenna. * Giovedì 10 si conclude l’incontro di Formazione permanente per fasce di età 45-65 anni ed inizia l’incontro per la fascia di età oltre i 65 anni, sempre guidato da Mons. Verucchi. * Giovedì 10 alle ore 11.00 presso l’aula Paolo VI della Pontificia Università Lateranense in Roma, è presentata l’ultima fatica di Fr. Adriano Garuti “Patriarca d’Occidente?” Storia ed Attualità alla presenza del Card. G. Cattier con interventi di Mons. R. Fisichella, Rettore Magnifico PUL, del Prof. Cyril Vasil’ s.j. e del Prof. G. Feliciani. * Il giorno 11 si comunica al Ministro provinciale che il Definitorio generale ha nominato Fr. Gloriano Pazzini Visitatore generale per la Provincia Tridentina di San Virgilio. * Venerdì 11 nel pomerigFrati Minori dell’Emilia-Romagna gio si riunisce il Consiglio dello Studio Teologico S. Antonio. * Nel pomeriggio di sabato 12 il Ministro provinciale incontra a Ferrara il Vescovo Mons. Paolo Rabitti. * Sabato 12 nella primissima mattinata Fr. Giuseppe Ferrari parte per il Brasile come Visitatore generale della Custodia dipendente (Napoli) del S. Cuore di Gesù. * Nella giornata di sabato Fr. Gilberto Aquini è ricoverato presso il policlinico S. OrsolaMalpighi per accertamenti dopo un lieve malore. * Domenica 13 il Ministro provinciale presiede alle ore 11.30 la celebrazione eucaristica di chiusura della visita della statua originale della Madonna Pellegrina di Fatima al Santuario del Murazzo in Modena. * Il giorno 14 Fr. Gregorio Montali è ricoverato per accertamenti presso la casa di cura Toniolo. * Martedì 15 a Frascati Fr. Marco Zanotti anima una giorna- ta per i Formatori dell’Ordine di lingua italiana e spagnola, nell’ambito di un corso formativo organizzato dal Segretariato FeS dell’Ordine. * Dal pomeriggio del giorno 15 fino alla mattinata di giovedì 17 il Ministro provinciale anima l’elaborazione del Progetto di Vita Fraterna della Fraternità dell’Osservanza di Cesena. * Nel pomeriggio di venerdì 18 presso la Curia provinciale si riunisce l’Equipe dell’Animazione Vocazionale, con la presenza del Ministro provinciale. * Nella giornata di lunedì 21 si svolge a Piacenza la prima Festa della Provincia. Erano presenti circa 75 Frati. * Nella mattinata di martedì 22 il Ministro provinciale incontra Don Massimo Goni, parroco della Madonna del Paradiso in Faenza. * La sera di martedì 22 presso la Chiesa del Corpus Domini di Bologna si è commemorato il 295° anniversario della Canonizzazione di Caterina de’ Vigri. Notiziario - 21 * Dalla mattinata di mercoledì 23 fino al pranzo di venerdì 25 il Ministro provinciale anima l’elaborazione del Progetto di Vita Fraterna della Fraternità di S. Nicolò in Carpi. * Il giorno 25 si concludono le lezioni presso lo Studio Teologico S. Antonio. * Nel pomeriggio del giorno 25 si svolge l’Assemblea dello Studio Teologico S. Antonio. * Lunedì 28 giunge la comunicazione del nuovo Governo della Provincia Sannito-Irpina (Benevento): Fr. Sabino Iannuzzi, Ministro provinciale; Fr. Franco Pepe, Vicario; Fr. Giulio Palmarozza, Fr. Vito Mercogliano, Fr. Davide Panella, Fr. Giuseppe Falzarano e Fr. Vittorio Barzarano, Definitori. * Nel primo pomeriggio di martedì 29 il Ministro e l’Economo provinciale si incontrano con i dirigenti della SERINAR di Forlì. * Nella serata del giorno 29 la Fraternità S. Paolo di S. Cesario mette in scena “Spettri, d’umanità”, spettacolo multimediale presso il Teatro Michelangelo di Modena. * Alle ore 09.30 di mercoledì 30 si incontra il Consiglio del Segretario Formazione e Studi. GIUGNO 2007 * Nel pomeriggio di sabato 2 giugno si è svolta la prima marcia francescana per i colli bolognesi organizzata dai Frati del Convento di S. Antonio in Bologna. 22 - Notiziario * La sera di sabato 2 presso l’ospedale civile di Ravenna è deceduto Piazza Aldo, papà di Fr. Maurizio. * Lunedì 4 presso Villa Imelda a Idice (BO) inizia il corso di formazione per formatrici promosso dalla Federazione dei Monasteri del Veneto e dell’Emilia-Romagna. * Il giorno 5 alle ore 10.00 si sono svolti i funerali del Sig. Aldo PIazza, papà di Fr. Maurizio, a Forlì presso la Chiesa parrocchiale di S. Maria Lauretana. * Nel pomeriggio di Martedì 5 incontro del Definitorio a S. Piero in Bagno (FC) * Alle ore 17.30 del giorno 5 è stato presentato presso il Palazzo Sanvitale di Parma “La Cronaca” di Salimbene de Adam, traduzione di Fr. Berardo Rossi. La comunità intera di S. Marino di Carpi grata per l’eroico apostolato profuso presso le proprie genti durante i terribili, tragici e nefasti momenti di guerra del 1943 e per le numerose vite soccorse e salvate dalla morte esprime la sua infinita riconoscenza a Padre Luca Fellini Il primo maggio 2007 una folta rappresentaza delle maggiori associazioni di S. Marino di Carpi ha consegnato a p. Luca una targa che riconosce i meriti civili. Beati gli operatori di pace perché saranno chiamati Figli di Dio (Mt 5,9) Frati Minori dell’Emilia-Romagna Patriarca d’Occidente? Significato dell’omissione del titolo. Presentazione dell’ultimo volume di Fr. Adriano Garuti: “Patriarca d’Occidente, Storia e attualità”, ESD, Bologna 2007. Giovedì 10 maggio 2007 alle ore 11, nell’Aula Paolo VI della Pontificia Università Lateranense veniva presentata l’ultima opera di p. Garuti (ndr): “Un contributo di grande valore teologico all’interno dell’attualissimo dibattito ecumenico”. In questo modo iniziava il suo intervento S. Em.za Rev.ma il Cardinale George Cottier, Teologo Emerito della Casa Pontificia alla presentazione del libro Patriarca d’Occidente? Storia e attualità, edito dall’Edizioni Studio Domenicano, e scritto da P. Adriano Garuti ofm, che per circa un ventennio ha prestato il suo servizio alla Sede Apostolica, come capoufficio della sezione dottrinale della Congregazione per la Dottrina della Fede, ed attualmente insegna come professore ordinario di Ecclesiologia ed Ecumenismo presso la suddetta Università e la Pontificia Università Antonianum. Tra gli illustri relatori ol-tre al Cardinale Cottier, Mons. Rino Fisichella, Rettore Magnifico della Pontificia Università Lateranense, il prof. Cyril Vasil, Decano della Facoltà di Diritto canonico presso il Pontificio Istituto Orientale e il prof. Giorgio Feliciani, docente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Fungeva da moderatore Frati Minori dell’Emilia-Romagna il prof. don Salvatore Vitiello, docente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. Oltre agli alunni e docenti presenti venivano segnalati: Mons. Walter Brandmùller, Presidente del Pontificio Comitato di Scienze Storiche, Mons. Nicola Filippi, Segretario particolare di S. Em.za il Cardinale Camillo Ruini, nonché docente presso l’Istituto Ecclesia Mater della Lateranense, P. Fernando Campagna, Guardiano del Collegio Internazionale “S. Antonio” di Roma, P. Vincenzo Battaglia, decano della Facoltà di Teologia della Pontificia Università Antonianum, P. Vladimiro Caroli del Pontificio Consiglio per l’Unità dei Cristiani ed infine Mons. Michael K. Magee, officiale della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, con il quale l’autore nel suo testo ha intrapreso un sereno dibattito sull’argomento. Nel suo intervento Mons. Fisichella affermava: “Alla base della pubblicazione di questo testo notiamo tre motivi di fondo: il primo, la rinuncia del titolo di Patriarca d’Occidente all’interno dell’Annuario Pontificio; il secondo, dibattito che l’autore ha avuto con il P. Magee; e il terzo, se è sufficiente la scom- parsa di questo titolo dall’annuario - motivato anche da una nota esplicativa del Pontificio Consiglio per l’Unità dei Cristiani - per far sì che esso non appartenga più al Romano Pontefice e dunque non abbia più nessuna valenza all’interno della Chiesa, o si debba attendere ad un atto vero e proprio del Papa?”. Dopo queste premesse Mons. Fisichella aggiungeva: “Il libro del P. Garuti ruota attorno ad una triplice interpretazione: la nota esplicativa del Pontifìcio Consiglio, la quale ha un valore peculiare all’interno del dialogo ecumenico, che non riguarda la Chiesa solo ad extra ma anche ad intra, perché ha una valenza ecclesiologica, l’interpretazione del prof. Magee e l’interpretazione dell’autore”. Mons. Rettore metteva anche in evidenza le differenti visioni che si hanno a livello ecumenico che distinguono la struttura patriarcale - più consona all’Oriente - da quella delle Conferenze epi-scopali - più attinente invece a quella occidentale, con la proble-matica della Chiesa universale e quella locale. Concludeva il suo pensiero ringraziando il P. Garuti perché: “Finalmente si ritornava in teologia a dibattere seriamente, dunque si usciva da quella viNotiziario - 23 sione monodale, che regna purtroppo nelle università dove al massimo ci si insulta e non si è più capaci come in passato di creare un dibattito, il quale gioverebbe senz’altro anche al magistero”. Nascita dell’istituzione patriarcale L’intervento di P. Vasil verteva invece attorno all’aspetto storico e in modo particolare al ruolo che il modello dell’impero romano aveva avuto nella nascita dell’istituzione patriarcale. Egli affermava che all’inizio della Chiesa nascente: “In Occidente l’unica città che vantava l’origine apostolica era Roma, mentre in Oriente vi erano diverse città come Alessandria, Antiochia, Efeso e Cesarea, le quali essendo legate all’attività apostolica vantavano una certa giurisdizione e un certo legame con le Chiese limitrofe”. Ma ciò che era stato di fondamentale importanza per la formulazione dell’istituzione patriarcale, erano i canoni degli antichi sinodi, tra i quali in modo rilevante, il canone 34 degli Apostoli. In questo modo lo sviluppo del suo pensiero era ruotato attorno alla fondazione dei patriarcati, in modo particolare nell’ambito orientale, attraverso i vari canoni sinodali e conciliari. stico”; difatti: “sia i Patriarcati che le Conferenze episcopali sono espressioni parziali di collegialità”, anche se bisogna dire che “l’istituto patriarcale caratteristico dell’Oriente trova il suo corrispondente non nel Patriarcato d’Occidente, ma nelle Conferenze episcopali”; e questa impostazione affermava il prof. Feliciani è apprezzabile perché a volte “si tende a presentare le Conferenze episcopali come realtà di diritto umano, come se fossero solo una sorta di espediente per far fronte a contingenti esigenze di carattere operativo e pastorale”. È risaputo invece che: “il diritto umano e divino non sono né contrapposti né separati”, per questo motivo: “ogni istituzione autenticamente ecclesiale se da un lato risponde ad esigenze di diritto divino, dall’altro trovano concreta realizzazione nella storia degli uomini in forme differenziate secondo le esigenze dei tempi e dei luoghi”. Per quanto riguardava le Conferenze episcopali, rifacendosi sia alla Lumen gentium che al motu proprio Apostolos suos, ma anche alle varie visite ad limina di Giovanni Pa- olo II egli affermava che: “Le conferenze sono una manifestazione, una particolare espressione e un organo particolarmente appropriato della collegialità episcopale nonché un modo concreto per esercitarla. Infatti la conferenza tende in vari modi ad esprimere quello iunctim che è il punto di contatto tra il carattere collegiale dei Vescovi e quello primaziale di Pietro. E su queste basi il Pontefice giunge ad affermare che esse riflettono in modo notevole l’unità della Chiesa di Cristo”. Inoltre delineando i poteri, i compiti e l’attività che esse esercitano all’interno della Chiesa, affermava che: “Quando si parla di Patriarcati e conferenze al massimo si può parlare di somiglianza e non certo di identità [...] infatti da una denominazione desunta dagli insegnamenti conciliari [...] ci si spiega anche perché la dottrina abbia più volte paragonato le conferenze non tanto ai patriarcati, quanto ai loro sinodi”. Reazioni alla soppressione del titolo Come si evince dall’in- Rapporto tra le istituzioni patriarcali (in Oriente) e le Conferenze episcopali (in Occidente) Il prof. Feliciani ha invece trattato maggiormente l’aspetto giuridico del rapporto tra Patriarcati e Conferenze episcopali. Rifacendosi al P. Garuti ha affermato per quanto concerne i Patriarcati: “Si tratta di strutture radicate nella collegialità, che però appartengono al diritto ecclesia- 24 - Notiziario Frati Minori dell’Emilia-Romagna troduzione del libro, già nel 1990 p. Garuti aveva affrontato questa tematica in un altro lavoro, nel quale affermava che tale titolo attribuito al Romano Pontefice non aveva un fondamento né storico né dottrinale, e concludeva il suo contributo in questo modo: “Anzi, ancor oggi nell’Annuario Pontificio tra i diversi titoli del Papa figura anche quello di Patriarca d’Occidente. Al termine di questa ricerca ci si potrebbe chiedere se non fosse opportuno che non vi figurasse più”1. Tale affermazione provocatoria nel corso degli anni ha suscitato un notevole dibattito trai teologi non solo cattolici, ma anche di altre confessioni e in modo particolare in quelli ortodossi, sollecitando così una vasta letteratura. Ma la vera reazione è emersa nel mese di marzo dell’anno scorso, quando un noto quotidiano italiano anticipava attraverso un servizio, che il titolo Patriarca d’Occidente era stato soppresso dall’Annuario Pontificio. Subito la notizia si diffuse rapidamente a livello internazionale e fu riportata da tutte le testate giornalistiche, le quali non omisero nel loro servizio un esplicito riferimento al P. Garuti per quanto concerne l’influsso che egli aveva potuto esercitare in tale gesto pontificio; considerando anche il legame, di cui l’autore gode ancora tutt’oggi con Benedetto XVI in virtù del rapporto lavorativo e amicale, per il fatto che, come si diceva prima, era stato un suo strettissimo collaboratore in Congregazione. Per questo motivo, non tardarono varie reazioni. Alcuni esprimevano “timori per la reazione che gli ortodossi potevano avere”, altri parlarono di “inspiegabile e forse temporanea casFrati Minori dell’Emilia-Romagna sazione”, altri ancora forse “di una plausibile gioia che il patriarca Bartolomeo I avrebbe potuto avere, essendo rimasto l’unico depositario di un titolo patriarcale di portata ultranazionale”. Sta di fatto che il gesto venne interpretato in maniera diversa a livello ecumenico, e in particolare dalle Chiese ortodosse. Da lì a pochi giorni infatti, il Vescovo Hilarion Alfeev del patriarcato ortodosso di Mosca affermò che tale gesto doveva essere interpretato come “una prova di crescenti pretese da parte del Vescovo di Roma al primato universale, ben sottolineato dai titoli conservati” ossia come la “pretesa del Papa a una giurisdizione universale come Vicario di Gesù Cristo, successore del principe degli apostoli, il sommo Pontefice della Chiesa universale”2. Quindi tale gesto non poteva essere considerato, come per alcuni, segno della volontà del Papa di migliorare i rapporti con gli ortodossi, ma al contrario una prova della sempre crescente pretesa al primato di giurisdizione, che nessuna Chiesa ortodossa non ha mai riconosciuto e non può riconoscere3. Anche M. Stavrou aveva dichiarato che i vari titoli con- servati dal Pontefice risultavano problematici per il mondo ortodosso, a differenza di quello patriarcale - il più accreditato anticamente dopo quello di Vescovo di Roma - era perfettamente accettabile per l’Oriente cristiano. Pertanto per Stavrou, la sua omissione ricopriva una considerevole portata ecumenica, in quanto significava che esso non esistendo più per il Papa, comportava di fatto che la giurisdizione romana non era più circoscritta alla Chiesa d’Occidente, ma in questo modo si estendeva al mondo intero e invadeva il territorio canonico dei Patriarcati ortodossi4. Motivazioni della omissione A seguito di tutti questi interventi, il 22 marzo 2006, il Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani emetteva un comunicato nel quale dal punto di vista storico si affermava: “In Oriente, nell’ambito del sistema ecclesiastico imperiale di Giustiniano (527-565), accanto ai quattro Patriarcati orientali (Costantinopoli, Alessandria, Antiochia e Gerusalemme), il Papa era compreso come Patriarca d’Occidente”. A questa visione orientale veniva contrapposta quella occidentale: Notiziario - 25 “Inversamente, Roma privilegiò l’idea delle tre sedi episcopali petrine: Roma, Alessandria ed Antiochia. Senza usare il titolo di Patriarca d’Occidente, il IV Concilio di Costantinopoli (86970), il IV Concilio del Laterano (1215) ed il Concilio di Firenze (1439), elencarono il Papa come il primo degli allora cinque Patriarchi”, infatti: “Il titolo di Patriarca d’Occidente fu adoperato nell’anno 642 da Papa Teodoro I. In seguito esso ricorse soltanto raramente e non ebbe un significato chiaro. La sua fioritura avvenne nel XVI e XVII secolo, nel quadro del moltiplicarsi dei titoli del Papa; nell’Annuario Pontificio esso apparve per la prima volta nel 1863”. Il comunicato osservava inoltre che: “I1 significato del termine Occidente richiama un contesto culturale che non si riferisce soltanto all’Europa Occidentale, ma si estende dagli Stani Uniti d’America fino all’Australia e alla Nuova Zelanda, differenziandosi così da altri contesti culturali”, di conseguenza: “tale significato del termine Occidente non intende descrivere un territorio ecclesiastico né esso può essere adoperato come definizione di un territorio patriarcale”. Resta invece “discutibile” l’affermazione che seguiva: “Se si vuole dare al termine Occidente un significato applicabile al linguaggio giuridico ecclesiale, potrebbe essere compreso soltanto in riferimento alla Chiesa latina. Pertanto, il titolo Patriarca d’Occidente descriverebbe la speciale relazione del Vescovo di Roma a quest’ultima, e potrebbe esprimere la giurisdizione particolare del Vescovo di Roma per la Chiesa latina”. Molto interessante era poi la conclusione dove si affer- 26 - Notiziario mava che il titolo Patriarca d’Occidente, poco chiaro fin dall’inizio e divenuto “obsoleto e praticamente non più utilizzabile”, appariva privo di senso “insistere a trascinarselo dietro”. Pertanto è pienamente condivisibile, quella che potrebbe essere interpretata come la giustificazione della omissione del titolo nell’Annuario Pontificio, e in qualche modo attenua la portata della prospettata particolare giurisdizione del Vescovo di Roma sulla Chiesa latina: “Ciò tanto più che la Chiesa cattolica con il Concilio Vaticano II ha trovato per la Chiesa latina nella forma delle Conferenze Episcopali e delle loro riunioni internazionali di Conferenze Episcopali, l’ordinamento canonico adeguato alle necessità di oggi”. Di conseguenza l’omissione “non cambia chiaramente nulla al riconoscimento, tanto solennemente dichiarato dal Concilio Vaticano II, delle antiche Chiese patriarcali (LG 23)”. Pertanto il gesto di Benedetto XVI “vuole esprimere un realismo storico e teologico” e non “sottintende nuove rivendicazioni”, anzi tale rinuncia “potrebbe essere di giovamento al dialogo ecumenico”. A questo punto non era mancato un secondo intervento del Vescovo Alfeev, il quale dopo alcune valutazioni discutibili del territorio canonico e dell’uniatismo, ribadiva la diversa visione ecclesiologica dei cattolici e degli ortodossi, e la conseguente impossibilità per la Chiesa ortodossa di riconoscere la dottrina sul primato. Egli auspicava inoltre che il ristabilimento dell’unità si potrà attualizzare solamente se il primato del Vescovo di Roma verrà inteso, come nel primo millennio, e cioè nel senso di un primus inter pares tra i primati delle Chiese locali5. Ne conseguiva inoltre la critica al Pontificio Consiglio per non aver spiegato in che senso la rinuncia del titolo avrebbe favorito il dialogo ecumenico e che l’unico gesto che poteva essere accettato era la rinuncia ai titoli che sottolineano la giurisdizione universale del Papa6. Solo l’8 giugno 2006 veniva pubblicato un comunicato ufficiale del Patriarcato Ecumenico, nel quale si affermava che tra i titoli attribuiti al Papa solo Frati Minori dell’Emilia-Romagna quello di Patriarca d’Occidente veniva accettato dalla coscienza della Chiesa ortodossa, tutti gli altri erano inaccettabili in quanto implicavano una giurisdizione su tutta la Chiesa, che gli ortodossi non hanno accettato7. Bisogna inoltre dire come affermava il comunicato del Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani che tale soppressione esprime: “l’orientamento ecumenico del nuovo pontificato” e che “l’abbandono del titolo di Patriarca d’Occidente, non cambia per nulla il riconoscimento delle antiche Chiese patriarcali, manifestato con tanta solennità dal Vaticano II”. Gesto autonomo e responsabile del Romano Pontefice In risposta alle diverse reazioni seguite all’abolizione del titolo di Patriarca d’Occidente, il P. Garuti col suo lavoro ha voluto dimostrare, a mio avviso, prima di tutto che si è trattato di un gesto autonomo e responsabile di Benedetto XVI, segnato da un effettivo sviluppo nel pensiero del giovane teologo J. Ratzinger; pertanto il motivo principale dell’abolizione sembra essere costituito dalle implicazioni ecumeniche del titolo. L’autore ha anche rivisitato, nei capitoli successivi, le diverse problematiche relative all’origine orientale dei Patriarcati, alla natura dei poteri patriarcali e alla diversa struttura della Chiesa in Oriente e in Occidente, ma per concludere: “Al di là di ogni controversia storico-dottrinale e nonostante la diversa visione dei partner del dialogo occorrerà pure prendere atto che già il Cardinal Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede firmò la Nota sull’espressione “Chiese sorelle”, nella quale si diceva espresFrati Minori dell’Emilia-Romagna samente che in Occidente “non si sviluppò quella struttura patriarcale che è tipica dell’Oriente”. Divenuto Benedetto XVI, alla prima occasione egli decise che il titolo di Patriarca dell’Occidente fosse cancellato dall’Annuario Pontifìcio”8. “In questo gesto Papa Benedetto XVI - aggiungeva al termine del suo intervento P. Garuti - ha agito in maniera autonoma e responsabile, e penso che abbia eliminato questo titolo dall’Annuario Pontificio per ché di per sé esso nel contesto attuale del dialogo ecumenico ha contrassegnato una perdita di quello che è il significato della natura stessa del primato. Già nella storia con la teoria della pentarchia, ma ancora oggi l’insistenza nel richiamare la necessità di distinguere i ruoli pri-maziale e patriarcale, di fatto ha diminuito quello che è l’esercizio del Romano Pontefice. Pertanto Papa Benedetto XVI attraverso questo atto ha voluto di nuovo mettere in evidenza l’irrinunciabilità della natura del primato. Per questo motivo la preoccupazione di fondo che si trova nel gesto del Papa, è di dire una parola chiara in campo ecumenico e cioè non si può più continuare a riproporre questo ritorno alla pentarchia come tentativo per superare quello che è lo scoglio del primato del Romano Pontefice ma bisogna trovare un’altra via”. Con questa visione era d’accordo anche il Cardinale Cottier il quale concludeva il suo intervento affermando che: “Nel dialogo ecumenico il titolo di Patriarca d’Occidente creava solo una confusione, in quanto era una maniera non chiara di riconoscere un certo tipo di primato a Pietro che non è il vero primato di Pietro”. Pertanto, conclude l’autore, “Una decisione pienamente responsabile del successore di Pietro va, dunque accolta con il dovuto assenso”9. Michele Barone Articolo dell’“Osservatore Romano” 1 giugno 2007 NOTE: 1. A. Garuti IlPapa Patriarca d’Occidente? Studio storico dottrinale, Edizioni Francescane, Bologna 1990, pp. 270. 2. V. Priscindaro, All’ombra del cupolone. Lo scoglio del primato petrino, in “Jesus”, aprile 2006, pp. 55. 3. Cfr H. Alfeev, Que signifie pur les orthodoxes l’abandon par le Pape du titre de “Patriarche d’Occident”?, in “Istituì” 51 (2006), pp. 14-15. 4. Cfr Ibidem, 19-20. 5. Cfr L. Lo Russo, Reazioni ortodosse circa la rinuncia del Papa di Roma Benedetto XVI al titolo di “Patriarca di Occidente”, in “O Odigos”, p. 11. 6. Cfr Ibidem, p. 18. 7. Secretaire General du Saint et Sacre Synode du Patriarcat Ecumenique, Communiqué concernant la renonciation par le Pape de Rome Benoit XVI au titre de “Patriarche d’Occident”, nn. 2-5, in “Istina” 51 (2006), p. 11. 8. A. Garuti, Patriarca d’Occidente, Storia e attualità, ESD, Bologna 2007, p. 183. 9. Ibidem. Notiziario - 27 La Custodia di Terra Santa presenta un DVD “Terra Sancta - Custodi delle Sorgenti della Salvezza” prodotto dal-l’Antoniano di Bologna. La storia della salvezza attraverso i santuari di Terra Santa in un racconto che originandosi dal Monte Nebo e dal ruolo dei profeti nelle vicende bibli-che di Israele si fa guida ai luoghi dell’esperienza terrena di Gesù, giungendo fino a Emmaus e alla vita della prima comunità cristiana. In un filmato di 3.40’ si dipana un percorso senza uguali, illustrato da indicazioni geografiche realizzate in computer-grafica con mappe e cartine e corredato da essenziali cenni storici e accurati riferimenti biblico-ar-cheologici. Agli aspetti descrittivi, funzionali per il pellegrino-visitatore alla pianificazione del proprio itinerario, si unisce - Bibbia alla mano - l’invito ad un viaggio più grande, quello della riflessione e del rinnovamento spirituale, compiutamente accompagnato dagli interventi dei religiosi. “Terra Sancta - Custodi delleSorgenti della Salvezza” è espressione istituzionale della Custodia di Terra Santa e del plurisecolare e multiforme impegno dei figli di Francesco d’Assisi nella preservazione e vivificazione dei luoghi legati alla memoria di Cristo, nello studio delle loro testimonianze materiali e spirituali e nella divulgazione della loro conoscenza, nell’accoglienza e nella guida dei pellegrini. Il DVD è un supporto digitale leggibile tramite televisione o computer. Il menu offre l’oppurtunità di scegliere le seguenti lingue: Inglese, Italiano, Francese, Spagnolo, Tedesco, Polacco, Croato, Portoghese, Arabo ed Ebraico. 28 - Notiziario Frati Minori dell’Emilia-Romagna I nostri fratelli defunti A tutti i fratelli e alle sorelle della Provincia Sabato 2 giugno è deceduto il Signor Aldo Piazza, papà di Fr. Maurizio. Il Signor Aldo aveva 82 anni: una lunga vita spesa nella dedizione alla famiglia e al lavoro. I funerali si svolgeranno martedì 5 giugno alle ore 10.00 a Forlì presso la Chiesa parrocchiale di Santa Maria Lauretana. Ricordo a tutti, l’impegno di pregare il Signore per il papà di Fr. Maurizio e di farlo anche secondo le indicazioni degli Statuti Provinciali. Fr. Marco Zanotti Segretario provinciale Bologna, Curia provinciale: 3 giugno 2007 La Provincia sicialiana ha organizzato una settimana di formazione sulle “Origni del Francescanesimo nelle prime fonti agiografiche” dal 3 all’8 settembre 2007 a Palermo. I relatori sono il Prof. Marco Bartoli e Fr. Antonio Ciceri. Per informazioni e prenotazioni rivogersi a Fr. Salvatore Ferro, Cell:. 3358058254, email: [email protected]. Questo numero del Notiziario è stato chiuso in Segreteria provinciale il 5 giugno 2007 Frati Minori dell’Emilia-Romagna Notiziario - 29 FRATERNITAS ita Vol. XXXX. Nr. 132 - OFM Roma - Email: [email protected] - 01. 06. 2007 Lungo il cammino Per intravedere il futuro del francescanesimo la sola cosa che dobbiamo fare noi francescani di oggi è di guardarci allo specchio: vediamo in noi il costante impegno per il Vangelo? Si percepisce l’audacia evangelica della nostra vita, o si è appannato lo scintillio evangelico che si intravedeva nella vita di Francesco e di tanti nostri Frati in questi 800 anni di storia? Ciò che siamo ora, sarà il francescanesimo del futuro. Se non vogliamo che nella nostra esistenza ci si rinsecchisca l’anima e avvizzisca la vita, se non vogliamo vivere vuoti e autodistruggerci, dobbiamo tornare al Vangelo. Senza un impegno per la Parola non potremo conservare le braci per il futuro. Se non dedichiamo tempo ad immergerci nel Vangelo a causa dei lavori evangelici che svolgiamo, stiamo trasformando in dio noi e il nostro lavoro. Se non vogliamo che la prossima generazione sia un aborto o nasca morta, torniamo al Vangelo, convertiamoci al Vangelo, abbiamo il coraggio di vivere il Vangelo. Cosa siamo disposti a fare a livello individuale, di Entità o di Conferenze per rivitalizzare la nostra vita e missione in base al Vangelo? Quali sono i cambiamenti più urgenti che ci vengono chiesti per osare di vivere il Vangelo? (Incontro con i Presidenti delle Conferenze maggio 2007 Fr. José Rodríguez Carballo, Ministro generale) Spagna - Anno Santo al monastero di S. Toribio de Liébana in Cantabria A conclusione della celebrazione dell’anno santo nel monastero di S. Toribio de Liébana e della celebrazione dei 50 anni del ritorno dei Francescani a Santander, il Ministro generale, il 21 aprile 2007 ha benedetto una statua di san Francesco ed inaugurato una rotonda in suo onore a Viveda (Santillana del Mar-Cantabria). All’avvenimento erano presenti un numeroso gruppo della Famiglia Francescana, il Presidente della Comunità di Cantrabria, D. Miguel Ángel Revilla, accompagnato da alcuni Consiglieri. La statua in bronzo, opera della scultrice Mercedes Rodríguez Elvira, rappresenta “San Francesco d’Assisi pellegrino evangelico”. Sulla targa commemorativa è stata posta la scritta: “Per questo posto, passò pellegrino frate Francesco, il poverello d’Assisi. Alloggiò, secondo la leggenda, nel Torrione medievale dei Calderones. 1214-2007. Strada giubilare Giacomea e Lebanea”. Dopo l’inaugurazione il Ministro generale, accompagnato da Fr. M. Valecillo, Definitore generale, si è recato al vicino santuario di S. Toribio de Liébana, dove ha presieduto l’Eucaristia per la chiusura ufficiale della “Porta del perdono”. Attraverso questa porta, nell’anno giubilare (16 aprile 2006-21 aprile 2007), sono passati più di un milione di pellegrini provenienti dalla Spagna, dai paesi dell’Europa e anche dal continente americano. In questo santuario, che dal 1961 è servito dai Frati della Provincia di Arantzazu, si conserva il “Lignum Crucis”, il pezzo più grande della croce di nostro Signore Gesù Cristo. Australia - Capitolo nazionale elettivo dell’OFS di Oceania Il Capitolo elettivo della Fraternità nazionale dell’OFS dell’Oceania è stato celebrato a Sydney dal 27 al 29 aprile 2007. A nome della Presidenza CIOFS hanno presieduto il Capitolo elettivo Lucy Almirañes, Consigliera della Presidenza, e Fr. Ivan Matic, OFM, Assistente generale dell’OFS. Al Capitolo hanno partecipato circa 50 capitolari con vari Assistenti regionali. Era presente Fr. Carl Schafer, OFM, Assistente nazionale dell’OFS, che ha illustrato la situazione dell’assistenza spirituale e pastorale a livello nazionale. È stato anche approvato il testo del nuovo Statuto nazionale che dovrà essere ratificato dalla Presidenza CIOFS. Nel pomeriggio del 28 aprile si è svolta l’elezione del nuovo Consiglio nazionale. Sono stati eletti: Helen Britton, come Ministra nazionale (rieletta), e Sandra Tilley, come Consigliera Internazionale. Poiché si sta preparando l’incontro internazionale della GiFra a Sydney, durante la Giornata Mondiale della Gioventù (Sydney, 15-20 luglio 2008), Fr. Ivan, infine, ha presentato una relazione sulla Gioventù Francescana. Polonia - Formatori a Convegno Nel convento di Góra _w. Anny (Polonia) si è svolto, dal 16 al 21 aprile 2007, il Convegno per i Forrmatori OFM della Conferenza Nord-Slavica. Vi hanno partecipato i Frati impegnati nella formazione delle Province della Polonia, della Slovacchia, dell’Ucraina e un missionario polacco in Tanzania. Il Convegno è stato organizzato da Fr. Witos_aw Sztyk,OFM, Responsabile di una Casa di formazione e Segretario per la Formazione e gli Studi della Conferenza, coadiuvato da Fr. Sergiusz Ba_dyga, OFM, Direttore del Centro di Accoglienza Vocazionale “Tre Compagni”. “La crisi, lo scoraggiamento, l’apatia” è stato il tema del Convegno, che aveva- 30 - Notiziario Frati Minori dell’Emilia-Romagna lo scopo di approfondire e migliorare l’azione dei Formatori della Conferenza Nord-Slavica, attraverso il contributo qualificato di vari Relatori (Sig.ra Maria Marquardt, Sr. Hilaria Hatko, Fr. Emilian Go__bek OFM, Fr. Syrach Janicki OFM e Fr. Sergiusz Ba_dyga OFM) e il coinvolgimento pratico dei partecipanti nei lavori di gruppo. Spagna - Di nuovo sulla strada per Emmaus Nel fine settimana tra il 20 ed il 22 aprile 2007, a Madrid, i frati giovani di Spagna e Portogallo si sono ritrovati insieme a Fr. Giacomo Bini per condividere una riflessione sulle “Sfide e le Proposte” che debbono essere affrontate a partire dal carisma e dalla nostra realtà propria del frate Minore. Riprendendo il messaggio del capitolo generale straordinario, si è ribadito che tutto l’Ordine deve tornare ad Emmaus, in quel luogo dove i discepoli, delusi e stanchi, si incontrarono, per la seconda volta, con il Signore risorto, per non perdere mai più la gioia. L’Ordine dei Frati Minori può definirsi una “Fraternità contemplativa in missione”. In questa definizione si sottolineano tre elementi centrali dell’essere frate: Fraternità, Preghiera ed Evangelizzazione. Prescindere da uno dei tre significa spegnere completamente il carisma. Tutto questo deve essere vissuto nella dimensione del Rinnovamento; fr. Giacomo ha invitato a saltare i muri delle nostre istituzioni, avvicinando il vangelo all’uomo della strada. E’ il vangelo che ci chiede di inventare modi e mediazioni nuovi, di costruire fraternità con gioia, che rompano ogni immagine di Chiesa che cerca di difendere i suoi propri spazi, per mettersi a disposizione dello Spirito di Dio, capace di creare vita nuova ogni giorno. Oggi viviamo una situazione di eccessivo lavoro che ci impedisce di essere disponibili per portare a compimento il rinnovamento, che Fr. Giacomo tenta di incentrare sull’evangelizzazione a partire dalla fraternità. I giovani frati hanno accolto l’invito a rischiare; ogni nuova esperienza, anche breve, non sarà mai un insuccesso, sarà esperienza. E ogni esperienza è fonte di vita; che cosa ha ottenuto san Francesco con la sua visita al Sultano d’Egitto? Nulla. Il rischio più grosso è non rischiare. L’incontro è stato come un vaso di acqua fresca a metà giornata. Fr. Giacomo ha condiviso l’inizio di un suo nuovo itinerario, mentre sta iniziando a vivere in una Fraternità itinerante europea, nata per la missione nei luoghi dove verrà chiamata. Una delle priorità di questa nuova fraternità sarà potenziare la presenza francescana sul “Camino de Santiago”, per l’accoglienza dei pellegrini a Compostella e propone anche di impegnare la nuova fraternità itinerante con la Fraternità di Vega de Valcarce, per creare qui una comunità internazionale, formata da frati di diverse lingue. Spagna - Accoglienza dei pellegrini a Santiago de Compostela Anche quest’anno, dal 15 giugno al 10 settembre aprirà le proprie porte il “Luogo di spiritualità San Francesco di Assisi”, nel convento francescano di Santiago de Compostela. Si tratta di uno spazio riservato esclusivamente all’accoglienza dei pellegrini che arrivano a piedi o in bicicletta fino alla cattedrale di Santiago (Galizia, Spagna) secondo le parole di Francesco: “accogliete tutti coloro che vengano a voi”. Nel 2006 furono più di 100.000 i pellegrini che passarono per la cattedrale. Si sta riscontrando un grande aumento di pellegrini italiani. Il “Luogo di spiritualità” è una scommessa francescana sul Cammino di Santiago. A tale scopo si è destinata una parte del convento per accogliere i pellegrini offrendo loro la possibilità di pernottare gratuitamente e di condividere la spiritualità francescana attorno al Crocifisso di San Damiano. È, allo stesso tempo, una possibilità di aprire nuovi orizzonti per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso (visto che giungono in pellegrinaggio molte persone che professano la loro fede in altre chiese cristiane e anche buddisti), oltre al lavoro pastorale (visto che la maggioranza dei pellegrini sono cristiani cattolici). L’accoglienza è portata avanti dai frati con la collaborazione di alcuni volontari/e che risiedono, durante la loro permanenza in città, nel convento, condividendo la vita e la tavola con la Fraternità di Santiago. Durante quest’estate si aggiungeranno all’esperienza altri 10 frati da diversi luoghi d’Europa, tra i quali i frati della Fraternità Itinerante recentemente costituita e un frate conventuale. Per maggiori informazioni: www.franciscanos-santiago.org (“albergue conventual para peregrinos cristianos”), o scrivere a: [email protected]. Isole Mauritius - Corso di formazione, Visita e Capitolo elettivo dell’OFS Presso la casa Foyer Fiat a Rose-Hill nelle Is. Mauritius si è svolto, dal 13 al 19 aprile 2008, il Corso di formazione sull’OFS-GiFra e sull’assistenza spirituale per Frati, Suore e Francescani Secolari delle Isole Mauritius, di Réunion e del Madagascar. Il Corso è stato organizzato dal Consiglio nazionale dell’OFS delle Is. Mauritius e dalla Presidenza CIOFS, con il contributo degli Assistenti spirituali locali, Fr. René Coutagne, OFM, e Fr. Krisnah Ramsamy, OFM. Hanno partecipato 4 Frati, 19 Suore Francescane Missionarie di Maria, 12 Francescani Secolari, 2 Rappresentanti della GiFra e 1 Francescano Secolare del Rwanda. Era presente anche il nuovo Assistente nazionale di Madagascar, Fr. Roger Aimé Rabemahafaly, OFM. A nome della PreFrati Minori dell’Emilia-Romagna Notiziario - 31 Presidenza CIOFS il Corso è stato animato da Benedetto Lino, Consigliere della Presidenza, e da Fr. Ivan MatiC, OFM, Assistente generale dell’OFS. Il 20 aprile si è svolta la visita fraterna e pastorale al Consiglio nazionale dell’OFS delle Is. Mauritius e nei giorni 21-22 aprile si è celebrato il Capitolo nazionale elettivo, dove Marie Thérèse Soobaroyen è stata eletta Ministra nazionale e Consigliera internazionale. I Capitolari sono stati circa 80. Il 17 giugno Benedetto XVI visiterà Assisi Il Papa arriverà nella cittadina umbra in elicottero e sarà accolto da monsignor Domenico Sorrentino, Arcivescovo - vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, e da altre autorità religiose e civili a Rivotorto. In auto si recherà a San Damiano e poi a Santa Chiara per una breve sosta di preghiera in privato. Alle 10.00 celebrerà la Messa nella basilica inferiore di San Francesco e alla fine reciterà l’Angelus. Alle 13.00 al Sacro Convento, ci sarà il pranzo con i Vescovi dell’Umbria, con la comunità religiosa e il seguito. Il Santo Padre saluterà anche le suore Clarisse Cappuccine tedesche. Alle 16.45 nella cattedrale di S. Rufino, si terrà l’incontro con il clero e i religiosi. Il programma della giornata si concluderà a S. Maria degli Angeli, con la visita in privato alla Porziuncola e l’incontro con i giovani nel piazzale della basilica. Angola - Implantatio Ordinis Nel mese di giugno di quest’anno, emetteranno la loro professione solenne i primi due frati minori angolani. La missione in Angola conta dodici professi solenni, undici brasiliani e un frate colombiano, ai quali molto presto si uniranno i due frati neoprofessi angolani. Questa entità ha anche quattro postulanti e una ventina di aspiranti. Dipende giuridicamente dalla provincia dell’Immacolata Concezione del Brasile. Premio “San Francesco d’Assisi: evangelizzazione e teologia” La Pontificia Università Antonianum ha istituito il premio “San Francesco d’Assisi: evangelizzazione e teologia”, da assegnare a pubblicazioni scientifiche di indole francescana che affrontino i temi elencati di seguito: Sacra Scrittura, teologia, diritto e filosofia - storia dell’Ordine dei Frati Minori - valori del Vangelo e diritti fondamentali nella legislazione degli istituti religiosi - matrimonio e famiglia nelle problematiche del terzo millennio alla luce dei documenti del Magistero della Chiesa. Le pubblicazioni, di almeno 50.000 parole, dovranno pervenire al Rettore Magnifico entro il 30 novembre 2008 e saranno valutate da una commissione istituita dall’autorità accademica dell’Antonianum. http://www.antonianum.ofm.org/ Servizio per il Dialogo La Commissione del Servizio per il Dialogo dell’Ordine sta preparando, con l’approvazione del Definitorio generale, un convegno, dal 18 al 21 settembre 2007 presso Curia generale, sulla nostra presenza francescana nei paesi di maggioranza musulmana o dove ci sono minoranze musulmane significative. Questo è uno degli obiettivi che abbiamo fissato all’inizio del triennio nel campo del dialogo interreligioso, approfittando della ricorrenza del XXV anniversario del primo convegno dei francescani che vivono tra i musulmani, celebrato ad Assisi nel 1982, e il X anniversario dell’ultimo tenutosi nel 1997 a Sarajevo. Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Fr. Miguel Vallecillo: [email protected]. Francia - Nomina dell’Arcivescovo di Strasburgo Città del Vaticano, 21 aprile 2007 - Benedetto XVI ha nominato Arcivescovo di Strasburgo (Francia) Mons. Jean-Pierre Grallet, OFM , Vescovo titolare di Dardano ed Ausiliare della medesima Arcidiocesi dal 27 settembre 2004. Mons. Grallet ha preso possesso della Diocesi il 13 maggio 2007. Grandi/piccole notizie * Francescani e le francescane tra autorità e obbedienza: L’Istituto Francescano di Spiritualità della Pontificia Università Antonianum di Roma ha tenuto il 27 aprile 2007 la sua annuale Giornata di Studio, sul tema: “Autorità ed obbedienza. L’attuale dibattito nella vita consacrata e nella famiglia francescana”. * Incontro dei vescovi francescani ad Assisi: Il Ministro generale ha invitato i vescovi OFM di tutto il mondo ad un incontro con il Definitorio generale, in occasione dell’ottavo centenario della fondazione del nostro Ordine. L’incontro si terrà tra Assisi e Roma dal 18 al 22 giugno di quest’anno. A Roma ci sarà una solenne concelebrazione a San Giovanni in Laterano presieduta da un delegato del Santo Padre. Si è chiesta al papa un’udienza particolare. * Fr. Maurizio Faggioni della Provincia di S. Francesco Stimmatizzato (Italia) il 16 maggio 2007 è stato 32 - Notiziario Frati Minori dell’Emilia-Romagna nominato da Benedetto XVI Consigliere del Tribunale della Penitenzieria Apostolica. * Assisi - Incontro europeo dei giovani 2007: I Frati minori d’Europa (UFME), nella certezza che Francesco d’Assisi è una luce, ancora capace di illuminare il cammino dei nostri popoli e di dare speranza al cuore degli uomini e delle donne di oggi, invitano i giovani europei – dai 18 ai 30 anni – ad incontrarsi per scoprire le radici francescane del nostro continente. Vedi il sito: http://www.assisi2007.org Nuovi ministri provinciali Fr. Vítor José Melícias Lopes è stato eletto Ministro provinciale della Provincia dei S. Martiri di Marocco (Portogallo). Fr. Paolo Fantaccini è stato eletto Ministro provinciale della Provincia di S. Francesco Stimmatizzato (Italia). Fr. Norbert Plogmann è stato rieletto Ministro provinciale della Provincia di S. Croce (Germania). Fr. Hadrian W. Koch è stato eletto Ministro provinciale della Provincia di S. Elisabetta (Germania). Fr. Ivan Sesar è stato eletto Ministro provinciale della Provincia dell’Assunzione della BVM (Bosnia – Erzegovina). Fr. Francesco Lanzillotta è stato eletto Ministro provinciale della Provincia dei S. VII Martiri di Calabria (Italia). Fr. Agostino Esposito è stato eletto Ministro provinciale della Provincia del SS. Cuore di Gesù (Italia). Nuovi visitatori generali Fr. Gloriano Pazzini, Provincia di Cristo Re, Italia, per la Provincia di S. Vigilio (Trento), Italia. Fr. Giacinto D’Angelo, Provincia dell’Immacolata Concezione della BVM, Italia, per la Provincia di S. Giacomo della Marca, Italia. Agenda del Ministro generale 01-05 giugno: Visita alla Provincia di S. Pietro Battista (Filippine). 09-13 giugno: Visita alla Provincia di S. Francesco Solano (Perù). 17 giugno: Assisi, incontro con il Santo Padre Benedetto XVI in visita pastorale. 18-22 giugno: Incontro del Ministro e del Definitorio generale con i Vescovi e i Cardinali OFM, in Assisi e Roma. 25-27 giugno: Incontro con i Frati in formazione iniziale della Conferenza nord-slavica a Calvaria (Polonia). 29-30 giugno: Celebrazione del Capitolo delle Stuoie dei Frati giovani dell’Ordine, in Terra Santa, insieme al Definitorio generale. Anno 2007: Osiamo vivere il Vangelo! L’anno 2007, nello spirito della Grazia delle Origini, ci propone di osare vivere il Vangelo e ci ricorda, in modo particolare, l’incontro di Francesco con il Vangelo della missione dei discepoli di Gesù. “Dove andiamo?” Verso scelte concrete e profetiche, in vista della progettazione della nostra vita e missione. Elaborare un progetto di vita e di evangelizzazione, più che un’attività tecnica, è un esercizio di discernimento personale e comunitario. Ciò presuppone un ambiente di speranza, evitando gli atteggiamenti di conservatorismo e di pragmatismo. Progettare è essere creativi nel presente ed aperti al futuro. Per questo c’è bisogno di saper leggere e interpretare i segni dei tempi alla luce della fede e delle esperienze fondanti del carisma, tenendo conto sia della realtà interna alla fraternità, sia di quella esterna. Dal discernimento nascono decisioni e orientamenti che radicano la nostra evangelizzazione dentro la qualità della vita evangelica, senza idealismi superficiali e senza realismo soffocante. Forse ci viene chiesto “il coraggio di iniziare cammini inediti di presenza e di testimonianza” oppure di “abbandonare alcune situazioni sociali ed ecclesiali per scegliere con maggior decisione i luoghi di frontiera e la marginalità”. Forse, ancora, ci viene chiesto di rivedere globalmente la nostra vita e la nostra evangelizzazione nelle diverse presenze e forme, sempre in un cammino di Fraternità e di comunione ecclesiale. FRATERNITAS - OFM - Roma Direttore responsabile: Gino Concetti - Redattore : Robert Bahcic Internet: http://www.ofm.org/fraternitas. Email: [email protected] Frati Minori dell’Emilia-Romagna Notiziario - 33