filarmonica laudamo

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filarmonica laudamo
Programma
FILARMONICA
LAUDAMO
JOHANN SEBASTIAN BACH
Suite n. 2 in si min. BWV 1067
(trascr. di Jean-Marie Londeix per sax alto e quartetto di sax)
MESSINA
SALVATORE SCIARRINO
Pagine (1998), per quartetto di sax:
2. Gesualdo da Venosa: Tu m’uccidi o crudele - 9. Anonimo sec. XIV: O Virgo splendens
II bis. Domenico Scarlatti: Sonata in re min. L. 215
ente morale onlus
domenica 1 febbraio 2015 ore 18
Palacultura “Antonello da Messina”
IVAN FEDELE High
(1996), per sax alto

DAVID BRUTTI &
OMNIA SAX QUARTET
GYÖRGY LIGETI
6 Bagatelle da «Musica Ricercata»
(arr. di Fabio Oehrli per quartetto di sax)
LUCIANO BERIO
Sequenza VII bis (1993)
David Brutti solista, sax soprano e contralto
Alessio Porcello sax soprano
Rosario D. Greco sax contralto
Giuseppe Trimarchi sax tenore
Raffaele Benedetto sax baritono
SALVATORE SCIARRINO
Pagine (1998), per quartetto di sax:
George Gershwin: Who Cares? - Cole Porter: I’ve Got You Under My Skin
MICHAEL NYMAN
Shaping the Curve (1991)
PHILIP GLASS
Façades (1981)
giovedì 5 febbraio 2015 ore 19 • Sala Laudamo
LES ELÉMENTS
Natalia Bonello, Piero Cartosio flauti diritti e traversieri
Gianluca Lastraioli tiorba, chitarra barocca
«Labirinti di Luce»
musiche di Hotteterre, Hurel, Purgell, Merula
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Regione Siciliana - Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo
Amministrazione Comunale di Messina
Provincia Regionale di Messina
E.A.R. Teatro di Messina
Fondazione Bonino Pulejo - Messina
www.eurekaoffice.it
vi augura buon ascolto
domenica 8 febbraio 2015 ore 18 • Palacultura “Antonello da Messina”
WARHOL PIANO QUARTET
Filippo Fattorini, violino Alessio Toro, viola
Michele Marco Rossi, violoncello Andrea Feroci, pianoforte
musiche di Mozart, Kancheli, Fauré
www.filarmonicalaudamo.it
“200 anni dalla nascita di Adolphe Sax”
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stagione concertistica 2014-2015
15º concerto • 2047º dalla fondazione
DAVID BRUTTI è nato a Foligno nel 1979. Ha studiato saxofono con Jean-Marie Londeix e Marie Bernadette Charrier presso il Conservatorio di Bordeaux, ottenendo la
“Medaille d’Or”, e musica da camera con Pier Narciso Masi presso “Accademia Pianistica Internazionale di Imola”, ottenendo il diploma Master.
Dal 2000 al 2008 David Brutti è stato premiato in oltre quindici competizioni internazionali e nazionali tra cui il Gaudeamus Interpreters Competition 2007, Amsterdam, e What’s next 2006, Nuova Consonanza.
Collabora con diversi ensemble di musica contemporanea quali Ensemble L’Itinéraire,
Divertimento Ensemble, Algoritmo Ensemble, Prometeo Ensemble, Ensemble Nuovo Contrappunto, Ensemble International de Saxophones, e con musicisti come Marco Angius,
Mario Caroli, Gabriele Mirabassi, Jonathan Williams, Enrico Rava, Gianluca Petrella.
Suona regolarmente nei principali Auditorium e Festival tra cui Traiettorie 2010 (Parma),
Sagra Musicale Umbra, Akademie der Künste (Berlino), Oleg Kagan Musik Fest (Monaco), Umbria Jazz 2007 e 2010, Amici della Musica di Modena, Muziekgebouw Aan T’ij
(Amsterdam), Royal Festival Hall - Southbank (London), Auditorium Parco della Musica
(Roma), Universität der Künste (Berlino), Teatro Regio (Torino), Saint- Petersburg Philarmonic (San Pietroburgo), Automne Musicale a Chatellerault (Poitiers), Jazzfestival
Saalfelden 2004 (Salisburgo), Nuova Consonanza (Roma), Grenoble Jazz Festival 2004.
La ricerca di nuovi linguaggi musicali è uno dei suoi obiettivi principali: le sue performance comprendono esecuzioni di nuove musiche su strumenti particolari come il sax
sopranino, il sax basso e il contrabbasso, il sax a coulisse, il c-melody e il soprano in do,
l’EWI, spesso in combinazione con l’elettronica. David Brutti ha curato le prime esecuzioni di oltre 30 opere originali e ha collaborato con diversi compositori tra cui Fabio Cifariello-Ciardi, Terry Riley, Marco Momi, Michael Edlund, Bernhard Lang, Dimitri Nicolau,
Andrea Agostini, Andrea Manzoli, Paul Dolden, Stefano Trevisi, Roberta Vacca, Paolo
Marzocchi, Christina Athinodorou.
A partire dal 2001 suona stabilmente in duo con Filippo Farinelli nel Duo Disecheis.
Ha tenuto Masterclass presso il Royal College of Music - Londra, Conservatorio Superior
de las Islas Baleares - Palma de Mallorca, Konservatorium Wien, Attualmente è docente
aggiunto di saxofono presso il Conservatorio Superior de las Islas Baleares , Palma de
Mallorca.
Ha registrato per Radio France, Radio 3, Rai Trade, Cam Jazz, Artesuono, Materiali Sonori, Warner Chappell, Parco della Musica Records, Label Bleu, e dal 2010 è artista Brilliant
Classics: nel 2011 ha pubblicato il triplo CD “Charles Koechlin: Complete Music for
Saxophone”. Di prossima pubblicazione sempre per Brilliant Classics il doppio CD
“Entartete Musik for saxophone and piano”.
David Brutti suona sassofoni Rampone & Cazzani R1-Jazz, imboccature Drake, fascette
Rovner e ance sintetiche Légère.
David Brutti collabora attivamente con la ditta Rampone & Cazzani per il miglioramento
e lo sviluppo dei saxofoni in produzione.
L’OMNIA SAX QUARTET si è formato nel 2008 al Conservatorio “A. Corelli” di
Messina in cui i suoi componenti hanno studiato e si sono brillantemente laureati, ed è
stato seguito nel percorso formativo di Musica da Camera da Stefano Vezzani, Alessandra Garosi e Stefano Parrino. Ha seguito un corso di perfezionamento con Pier Narciso
Masi ad Arezzo, al termine del quale si è esibito in concerto all’Accademia dell’Arte di
Arezzo. Ha frequentato la “Master di Saxofono” a Milano con i Maestri Federico Alba,
Fabrizio Muncuso, Mario Ciaccio, Pascal Bonnet, Antonino Mollica. Ha partecipato a
diversi progetti musicali in Sicilia tra i quali spicca il Castroreale Jazz Festival. Il quartetto ha collaborato con l’Orchestra da Camera del Liceo Petrarca di Arezzo. Ha ottenuto affermazioni e lusinghieri consensi in concorsi nazionali e internazionali di musica da
camera: Primo Premio al VII Concorso Nazionale di Musica TuttArte di Gravina di Catania - Primo Premio al XII Concorso Nazionale di Musica per i giovani “Città di Bagheria” indetto dall’Associazione Musicale “Eliodoro Sollima”. Nel 2010 e 2013 si è esibito nell’ambito della stagione concertistica della Filarmonica Laudamo (ME). Sia nel
2011 che nel 2012 si è affermato brillantemente al Premio Nazionale delle Arti. Lo scorso anno 2012 è stato ricco di successi per l’Omnia Sax Quartet avendo suonato a Roma
negli studi di Radio Vaticana; a Messina al Festival di Musica Contemporanea nell’ambito della manifestazione “John Cage. Dopo il silenzio”; al Festival Florio di Favignana, al Festival “LeAltreNote” a Bormio (SO) e al Festival Internazionale “Suona Francese” (ciclo “Suona Italiano in Francia” 2012) promosso da MIBAC, AFAM e Ministero della Cultura Francese, tenendo un concerto a Saintes. Nel 2013 si è esibito all’interno del programma UnoMattinaInFamiglia, nella rubrica “Conservatori a confronto”, su
Rai 1. Nell’aprile del 2013 si sono esibiti assieme all’Italian Saxophone Quartet durante
la 92° Stagione Concertistica della Filarmonica Laudamo (ME).
NOTE AL PROGRAMMA
Antoine-Joseph (Adolphe) Sax nacque a Dinant, in Belgio, il 6 novembre di duecento
anni fa. Figlio di un costruttore di strumenti a fiato, iniziò la sua formazione di costruttore e progettista nella fabbrica di famiglia. Studiò flauto e clarinetto, fu compositore e
arrangiatore e si dedicò alla sperimentazione, elaborando, nel 1844, la sua celebre legge
acustica: “Il timbro di un suono è determinato dalle proporzioni della colonna d’aria e
non dal materiale del corpo che la contiene”. Tale intuizione gli permise di realizzare
strumenti perfetti per intonazione, timbro ed estensione e con caratteristiche sonore e tecniche omogenee tra i membri più gravi e quelli più acuti della stessa famiglia. La sua
fama è però indiscutibilmente legata all’invenzione dello strumento che porta il suo
nome: il sax, che fece la sua prima apparizione pubblica nel 1841 presso l’Exposition de
l’Industrie di Bruxelles. Dapprima impiegato nelle bande militari, il saxofono si impose
ben presto all’attenzione del mondo musicale accademico. Compositori come Berlioz,
Bizet, Saint-Saëns iniziarono a inserire il sax nelle loro opere. L’interesse proseguì nei
primi del Novecento con Debussy, Villa Lobos, Ravel, Milhaud, Glazunov, i quali composero concerti per saxofono, donandogli finalmente dignità al pari degli strumenti storicamente utilizzati nella musica classica. In Italia, fu su consiglio di Gioachino Rossini
che il Conservatorio di Bologna adottò gli strumenti di Sax nel 1844. Lo stesso Adolphe
dal 1847 divenne insegnante di saxofono al conservatorio di Parigi ed ebbe occasione, in
quel primo periodo pionieristico, di eseguire trascrizioni per saxofono di opere di compositori a lui contemporanei: uno tra tutti, il già citato e grandissimo Hector Berlioz. Purtroppo, però, le novità da lui introdotte si scontrarono con non poche resistenze. Le azioni decisamente ostili di altri fabbricanti di strumenti lo portarono due volte alla bancarotta (nel 1856 e nel 1873). Fu boicottato in tutti i modi: incendi dolosi scoppiarono nella
sua azienda, i suoi 200 dipendenti furono intimoriti o lusingati per costringerli a licenziarsi, subì numerose aggressioni fisiche e venne trascinato in tribunale in innumerevoli
processi, tanto che, raggiunta l’età di 80 anni, tre compositori, Emmanuel Chabrier, Jules
Massenet e Camille Saint-Saëns, chiesero al ministro francese della cultura di venirgli in
aiuto. Ormai gravemente provato nel corpo e nello spirito, Sax morirà in miseria il 7 febbraio 1894. Riposa nel Cimitero di Montmartre, a Parigi.
Il programma del concerto di questa domenica ci darà l’opportunità di ascoltare brani di
compositori contemporanei che rivedono pietre miliari del repertorio antico, le riscrivono secondo il loro linguaggio, o in altri casi le trascrivono per questa insolita formazione, dimostrando ancora una volta le affinità da sempre esistenti tra la musica antica e la
musica contemporanea. Quattro strumenti sembrano fuoriusciti dalla sezione più cantabile di una big band per suonare “altro”. Nella prima parte i quattro sax si sostituiscono
alle voci reali madrigalistiche: soprano, contralto, tenore e basso ed eseguono musica
antica con la celebre Suite n. 2 in si min. BWV 1067 di J.S. Bach, da una trascrizione del
compositore e didatta Jean-Marie Londeix per sax alto e quartetto di sax. Segue una
“rilettura” di brani antichi del compositore palermitano Salvatore Sciarrino (1947), dalle
sue Pagine for four sax, con “Tu m’uccidi, o crudele” di Carlo Gesualdo da Venosa, “O
Virgo Splendens” (Anon. XIV sec.) e la Sonata in re min. L. 215 di Domenico Scarlatti.
Chiude la prima parte un brano per sax alto solo, dal titolo appunto High, di Ivan Fedele, compositore leccese e direttore del Settore Musica della Biennale di Venezia (1953).
La seconda parte del concerto si apre con le Sei Bagatelle per pianoforte di György Ligeti, qui arrangiate per quartetto di sax dal saxofonista svizzero Fabio Oehrli; continua con
la Sequenza VII bis di Luciano Berio per sax soprano e si conclude, con l’eccezione di
un brano dell’inglese Nyman, con l’ingresso in area americana, proponendo l’omaggio
di Salvatore Sciarrino a George Gershwin e Cole Porter e il minimalismo di Façades (per
duo di sax soprani) di Philip Glass.
Eliade Maria Grasso