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3 volets ITALIEN 7/07/06 15:04 Page 3 DOMANDE FREQUENTI SULLA TORINO-LIONE Dalla fine del 2005, gli oppositori al collegamento ferroviario Torino-Lione protestano. Nata dal lato italiano, nelle valli interessate dal progetto, la contestazione si è rivolta prima verso problemi locali allargandosi poi all’interesse generale del progetto. Se la controversia pesa poco in rapporto agli anni di studi realizzati sul progetto e alle ambizioni europee della Torino-Lione, genera però numerose riserve, di carattere economico ed ambientale, evoca alternative possibili al programma e rimette in discussione la necessità della realizzazione di quest’opera ferroviaria. Un progetto di questa portata non può sottostare alla disinformazione oggi dominante. Tanto più poiché le "sfide" sono importanti e la tempistica stretta: il 2006 è l’anno delle scelte per il bilancio dell’Unione Europea e dell’inchiesta di pubblica utilità per il tunnel di base. Il Comité pour la Transalpine ha il dovere di rispondere alla confusione degli ultimi mesi, ai dubbi espressi ed alle inesattezze formulate ed intende far chiarezza sul dibattito in corso. www.transalpine.com 3 volets ITALIEN 7/07/06 15:04 Page 4 Perché realizzare un Treno ad Alta Velocità tra Torino e Lione? La Torino-Lione non è un semplice "Treno ad Alta Velocità" ma è una linea mista di trasporto merci e passeggeri DOMANDE FREQUENTI SULLA TORINO-LIONE LA TORINO-LIONE : UNA NECESSITA AMBIENTALE, ECONOMICA ED EUROPEA ad alta capacità. Al termine dei lavori, l'85 per cento dei treni che utilizzerà questa linea, sarà destinato al trasporto merci, per decongestionare il trasporto su strada. Inoltre, la sua realizzazione permetterà di liberare delle tracce sulle linee esistenti e di migliorare il servizio dei treni regionali nelle regioni Piemonte e Rodano Alpi, aumentando le frequenze. La Torino-Lione è necessaria perché s’iscrive in una logica globale di rete per il trasporto delle merci in Europa, logica che punta sul riequilibrio modale. E’ l’anello mancante che permetterà di legare i porti della Manica, la regione di Parigi, le città della regione Rodano Alpi, ma anche Marsiglia, la penisola iberica e più in generale tutta la Val Padana al di là delle Alpi, con un naturale prolungamento verso i paesi dell’Europa dell’Est. per quale motivo questo collegamento ferroviario è prioritario oggi? Innanzitutto per ragioni di economie di energia. Tra poco il barile di petrolio costerà 100 dollari e mentre l’energia diventa rara e cara, il trasporto ferroviario sta ritrovando la sua pertinenza sulle grandi distanze, consumando cinque volte meno energia dal trasporto su strada. Poi, per ragioni ambientali: le valli delle Alpi e la sua popolazione sfiorano l’asfissia. Se il progetto Torino-Lione sarà ritardato, il traffico stradale ed aereo aumenterà, con gravi conseguenze in termini d’inquinamento e “spreco” di energia. Anche la sicurezza dei trasporti viene chiamata in causa: gli incidenti drammatici dei tunnel del Monte Bianco, del Frejus e del San Gottardo (Svizzera) hanno dimostrato la vulnerabilità degli attuali passaggi, che si possono considerare dei veri colli di bottiglia. Al di là degli scambi italo-francesi, la Torino-Lione è l’unico progetto di trasporto ferroviario dedicato ai collegamenti est-ovest tra i paesi dell’Arco Sud Europeo. Nei prossimi anni, gli scambi aumenteranno su quest’asse, come testimonia l’Unione Europea che lo considera, sin dal 1994, come prioritario. Per saperne di più www.transalpine.com 3 volets ITALIEN 7/07/06 15:04 Page 5 I governi francese ed italiano sono veramente decisi ad adottare una politica di riequilibrio modale dalla strada alla ferrovia? Una nuova linea è valida in un contesto di ristagno del traffico delle merci nei tunnel del Moncenisio e del Frejus? E' vero che su questi assi, dove i pedaggi sono cari, il traffico non è aumentato questi ultimi anni, ma finché i paesi vicini non regolano i traffici, la loro variazione rimarrà incerta: in funzione dei costi di passaggio o delle chiusure dei tunnel, le abitudini dei trasportatori cambiano da un anno all’altro. L’evoluzione dei traffici deve essere considerata sull’insieme dell’Arco Sì. I governi si sono impegnati per la prima volta firmando il Memorandum italo-francese, nel maggio 2004. Hanno costituito un gruppo di lavoro dedicato al riequilibrio modale che deve concludere i propri studi nel 2006. Questo riequilibrio strada-ferrovia riuscirà a due condizioni: la costruzione di nuove infrastrutture ad alta capacità e l’ammodernamento della gestione delle imprese ferroviarie contemporaneamente all’apertura alla concorrenza del mercato di trasporto merci europeo. I primi segni di questa volontà politica dimostrano un cambiamento di mentalità: la sperimentazione dell’autostrada ferroviaria alpina tra Aiton (Savoia) e Orbassano (Piemonte), il lancio di un’autostrada ferroviaria nel 2007 tra Perpignan (Francia) e Lussemburgo, l’accordo di massima per la direttrice “Eurovignette”, votato nel dicembre 2005 dal Parlamento di Strasburgo... In materia, la Svizzera rimane un modello ed un punto di riferimento per una politica volontaristica di riequilibrio modale, la quale prevede la costruzione di nuovi tunnel e l’aumento notevole dei pedaggi autostradali. alpino, da Ventimiglia al Brennero (Austria) e su tempi lunghi. Gli scambi tra l’Italia ed i paesi vicini sono aumentati da 109 a 155 milioni di tonnellate all’anno negli ultimi 10 anni (di cui 51 milioni con la Francia nel 2004). Se esiste una stabilizzazione dei traffici che provengono da Nord, i flussi che provengono dalla Spagna verso l’Italia sono aumentati del 28 percento in cinque anni. Ecco perché bisogna organizzarsi fin d’ora per le generazioni future, per poter far fronte una volta per tutte alla crescita continua degli scambi di merci e di persone attraverso le Alpi italofrancesi. Il costo del tunnel internazionale non è notevole in rapporto alla congiuntura attuale? Il costo del tunnel internazionale ammonta i 6,7 miliardi di euro. La quota parte della Francia raggiungerà al massimo 1,9 miliardi di euro. Cioé l’equivalente di una parte dei lavori per una sezione di linea ad alta velocità in Francia: Rennes-Le Mans, AngoulêmesTours o Rhin-Rhône, per citare i progetti i più recenti. Questa cifra, ripartita su dieci anni di costruzione, rientra nelle capacità di finanziamento dell’Agenzia di Finanziamento delle Infrastrutture di Trasporto della Francia (AFITF), parallelamente agli altri progetti nazionali. In un calcolo di redditività su lunga scadenza, bisognerebbe dedurre dai costi di finanziamento della Torino-Lione tutti i costi esterni che incomberebbero sulla collettività, a causa del rinvio o della mancata realizzazione dell’opera (incidenti stradali, inquinamento, buco dell’ozono...). 3 volets ITALIEN 7/07/06 15:04 Page 6 DOMANDE FREQUENTI SULLA TORINO-LIONE AMBIENTE, PROCEDURE, SICUREZZA... I comuni francesi attraversati sono stati consultati e coinvolti nella preparazione dei cantieri? Gli impatti di questo collegamento ferroviario sull’ambiente delle Alpi sono stati stimati? Una volta finito, il collegamento ferroviario Torino-Lione comprenderà una lunghezza di tunnel di circa 144 chilometri, ovvero 4 volte più lungo della linea storica e ciò farà molto diminuire l'impatto visivo e sonoro. Il futuro collegamento beneficerà delle tecniche più moderne in termine di protezione acustica, conformemente alle norme vigenti. Un organismo indipendente assicurerà la salvaguardia delle falde d’acqua o la loro ricostituzione in maniera perenne. Rinviare la realizzazione della TorinoLione sarebbe molto più dannoso per l’ambiente. Infatti, un camion consuma circa tre volte più carburante in montagna e le conseguenze dell’emissione di gas nelle valli strette sono immediatamente misurabili sull’ecosistema del massiccio alpino: la fauna e la flora soffrono, la qualità dell’aria diminuisce , i gas aumentano l'effetto serra! Per saperne di più www.transalpine.com Certo, perché ogni progetto, per essere accettato, deve passare al vaglio delle popolazioni ad esso interessate. A questo scopo, lo Stato francese ha iniziato una procedura “Grande cantiere” nel dicembre 2003. L’obiettivo di questa pratica è anticipare le necessità, in stretta concertazione con gli enti locali e con le diverse amministrazioni, per diversi ordini di problematiche: l’accoglienza e la vita del cantiere, il lavoro e la formazione, lo sviluppo economico e la gestione fondiaria, l’ambiente e la comunicazione al pubblico. Ogni cosa deve essere eseguita al meglio per limitare i disagi inerenti al cantiere e facilitare l’inserimento delle migliaia di lavoratori assunti durante la costruzione di quest’opera. Inoltre, il tracciato che emergerà sarà sottoposto ad un’inchiesta di pubblica utilità nel 2006, prima della sua approvazione definitiva. Quale saranno le misure di protezione prese durante la costruzione della Torino-Lione? Dagli anni '90, sono stati realizzati più di un centinaio di sondaggi per stimare la composizione della struttura geognostica del futuro tracciato. Ecco perché lo scavo delle gallerie e di piccoli tunnel esplorativi è stato iniziato nel 2003. Nel caso in cui la presenza dell'amianto venisse confermata, sarebbero adottate le necessarie misure, secondo tecniche già provate, per garantire la sicurezza degli scavi, trasportando i materiali per evitare la dispersione delle particelle di roccia, ed effettuandone il trattamento. Il trasporto di materiale su strada sarà minimizzato, a beneficio dell’utilizzo di mezzi puliti (trasportatori a nastro coperto, teleferica). Inoltre, circa il 40 per cento del materiale scavato sarà riutilizzato subito nella costruzione dell’opera. Questo tunnel internazionale alpino non sarà certo il primo di questo genere: tali tecniche moderne sono già state usate con successo nella realizzazione dei tunnel del Lötschberg e del San Gottardo in Svizzera. 3 volets ITALIEN 7/07/06 15:04 Page 1 DOMANDE FREQUENTI SULLA TORINO-LIONE TUNNEL DEL MONCENISIO, NUOVE LINEE SVIZZERE, TRASPORTO AEREO, MARITIMO : ALTERNATIVE INSUFFICIENTI ALLA TORINO-LIONE. I tunnel ferroviari svizzeri potranno assorbire più traffico merci? Perché non potenziare la linea attuale del Moncenisio? Per evidenti ragioni di sicurezza! Aperto nel 1871, questo tunnel monotubo è stato costruito secondo le norme del XIX secolo, che sono obsolete oggi. I raggi di curvatura stretti, le forti pendenze ed i numerosi passaggi in altitudine non permettono di offrire un servizio affidabile e di qualità. Inoltre, la linea non è competitiva: le pendenze impongono di raddoppiare, se non addirittura triplicare, il numero di locomotive necessarie per trainare i treni! D’altronde, già nel 1994, le autorità piemontesi avevano dato un parere sfavorevole all’aumento della capacità del tunnel del Moncenisio. Infatti, nonostante gli interventi di miglioramento e potenziamento, la capacità di questo tunnel e delle linee di accesso non supererà la metà del traffico attuale (ferro più gomma). E’ una soluzione insufficiente e temporanea nell’attesa di una vera autostrada ferroviaria tra la Francia e l’Italia, ma non costituisce in nessun caso la risposta adattata e valida ai fabbisogni di trasporto del XXI secolo. No, la politica svizzera delle “Nuove Linee Ferroviarie Alpine” (NLFA) ha come obiettivo di dimezzare il traffico dei camion che passano nelle valli (da 1,3 milioni a 650 000 all’anno) e non di attirare nuovi flussi. Se tale obiettivo non sarà raggiunto, i pedaggi svizzeri aumenteranno secondo il principio del “chi inquina paga”. Questa politica di riequilibrio modale è stata approvata da un referendum e la popolazione non accetterà di vedere i camion tornare sulla strada. Se i tunnel svizzeri possono accogliere una parte dei traffici che provengono dal Nord dell’Europa nella direzione dell’Italia, non costituiscono una soluzione all’aumento dei flussi del Sud dell’Europa in crescita continua, e particolarmente degli scambi tra la Francia e l’Italia (2,85 milioni di camion nel 2004). Per saperne di più www.transalpine.com 3 volets ITALIEN 7/07/06 15:04 Page 2 Esistono alternative al collegamento ferroviario Torino-Lione? La prima soluzione di comodo sarebbe favorire il proseguimento di una politica del “tutto strada”... Però, la Francia si è impegnata, con la firma della Convenzione Alpina del 1991, poi con la ratifica del protocollo del trasporto nel 2005, a non realizzare nuove infrastrutture stradali nelle Alpi, come, ad esempio, il raddoppio del tunnel autostradale del Frejus. Altre alternative, come le autostrade del mare e il trasporto fluviale, si stanno sviluppando, ma hanno comunque necessità di accessi terrestri per servire i territori. Sono complementari e fanno parte della rete transeuropea di trasporto merci. Per quanto riguarda il traffico aereo, si constata una forte crescita del numero di passeggeri tra la Francia e l’Italia (4,7 milioni nel 2004), mentre quello di passeggeri per ferrovia ristagna (1,2 milione nel 2004). Il proseguimento di un tale squilibrio avrà conseguenze negative Sono state studiate altre vie di passaggio per attraversare le Alpi italo-francesi? Sì, il GIP Transalpes e poi LTF (Lyon Turin Ferroviaire) hanno analizzato da più di dieci anni le diversi opzioni per attraversare la catena alpina. Dopo una grande consultazione regionale nell’autunno 2003, il passaggio in Maurienne dell’itinerario misto merci e passeggeri è stato ritenuto un’ottima scelta: la sua topografia è la più adattata al superamento delle Alpi e la sua localizzazione permette un accesso ferroviario facile da Nord e da Sud della Francia. E’ la soluzione la più adeguata per il massimo utilizzo dell’opera da parte dei due paesi vicini. Per di più, il progetto di un tunnel ferroviario al Monginevro permetterebbe un accesso passeggeri per la zona delle Hautes-Alpes. Quest’opera è allo studio come complemento della Torino-Lione. TUNNEL DEL MONCENISIO, NUOVE LINEE SVIZZERE, TRASPORTO AEREO, MARITIMO : ALTERNATIVE INSUFFICIENTI ALLA TORINO-LIONE. in termine di spese energetiche ed impatti ambientali (rispetto del Comité pour la liaison européenne transalpine Lyon-Turin 78, route de Paris BP 19 | 69751 Charbonnières-les-Bains cedex tél : + 33 (0)4 72 59 51 57 fax : + 33 (0)4 72 59 51 90 [email protected] www.transalpine.com Principali date della Torino-Lione 1991 Creazione del Comité pour la Transalpine (F) e del Comitato Transpadana (I) per promuovere la realizzazione del collegamento Torino-Lione 1994 Vertice europeo dei capi di Stato : la Torino-Lione viene iscritta nella lista dei “14 progetti prioritari” infrastrutturali europei 2001 Accordo italo-francese che decide di realizzare la linea Torino-Lione 2002 Ratifica dei due Parlamenti dell’accordo italo-francese che diventa un trattato internazionale • Inizio dei lavori della galleria esplorativa di Modane 2003 Inizio della sperimentazione dell’autostrada ferroviaria tra Aiton ed Orbassano • Approvazione del tracciato del tunnel di base internazionale 2004 Iscrizione della Torino-Lione dal Parlamento europeo tra i progetti prioritari • Accordo italo-francese sul finanziamento del tunnel internazionale 2005 Insediamento dell’Agenzia di Finanziamento delle Infrastrutture di trasporto della Francia (AFITF) • Tre discenderie in corso di scavo a Modane, Saint Martin la Porte et La Praz, cofinanziate dalla Francia, l’Italia e l’Europa 2006 Scelta del tracciato per l’itinerario merci sul territorio francese • Inchiesta di pubblica utilità relativa al tunnel internazionale. Fotografie : J.L. Rigaux / CFF - Creazione Kaélia - Febbraio 2006 protocollo di Kyoto). La risposta è da cercare nell’ambito delle soluzioni di trasporto ferroviario misto.