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Ad una settimana dall’inizio ufficiale del campionato il Napoli continua la propria preparazione in vista del match, che vedrà gli azzurri impegnati al San Paolo contro il Bologna di Pioli. Il mercato ancora impazza, e la società partenopea è molto attiva nonostante già i numerosi colpi già messi a segno. Il vice Higuainpotrebbe essere Matri della Juventus, infatti la società bianconera ha già accettato i 12 milioni per l’ex primavera del Milan, però sempre in attacco è molto vicino anche Zapata dell’Estudiantes, però sicuramente arriverà uno solo dei due. In difesa il nome caldo è quello di Astori, che già ha accettato il Napoli e ha un accordo di massima con la società partenopea, che verserà 12/13 milioni nelle casse sarde, mentre al giocatore andrà un milione per 4 stagioni. Intanto il sogno dei tifosi è Mascherano, che dal canto suo ha già dato il suo consenso per il trasferimento, oltre a lui si parla anche di Obi Mikel del Chealsea. In uscita c’è Gargano,Dossena, Fernandez, Calaio, mentre continuano le trattative per rinnovare il contratto a Zuniga. Intanto questa settimana di calciomercato terminerà con l’inizio delle ostilità per il nuovo campionato e il Napoli e Napoli ora sognano obiettivi prestigiosi. Stefano Limongelli E' lo stadio del Nuoto di Roma che tinge d'oro gli atleti del Circolo Canottieri Napoli. Molte le medaglie conquistate dai ragazzi allenati dal direttore tecnico Raffaele Avagnano e dai tecnici Davide Rummolo, Luca Piscopo ed Alessandro Peluso. Ecco i risultati di fine stagione: - Stefania Pirozzi fa il tris d'oro nei 200 misti, 400 misti e 200 farfalla; - Luca Baggio primo nei 400 Stile; - Alessio Marigliano primo nei 200 Farfalla; - Mario Sanzullo secondo nei 400 Stile Tutti i magnifici risultati conseguiti dagli atleti della sezione nuoto sono il frutto del progetto voluto e creato dal consigliere Avv. Paolo Trapanese nell’anno 2006. Tutti i nostri atleti, cresciuti e plasmati esclusivamente nel nostro vivaio e seguiti da tecnici e “tutor” di altissimo livello tecnico, hanno conseguito brillanti risultati nello sport così come nello studio ed i più grandi di età sono stati avviati verso un percorso lavorativo solido ed importante. Questo il messaggio e l’obiettivo che il progetto ha inteso raggiungere lo sport principio di una vita sana e che in qualche maniera possa essere di aiuto e conforto anche nella vita di tutti i giorni. Circolo Canottieri Napoli A settembre apre in via Galileo Ferraris la Residenza Universitaria della Parthenope, la prima italiana costituita con fondi privati, grazie alla collaborazione dell’ADISU Parthenope in convenzione con l’ONAOSI, ente che eroga prestazioni e servizi agli orfani e ai figli dei contribuenti medici. Sono 180 i posti letto messi a disposizione degli studenti fuorisede dell’Ateneo campano, disposti in camere doppie con possibilità di singola più camera per l’accompagnatore per persone con disabilità motorie. Il complesso, inserito all’interno dell’ex Manifattura Tabacchi, offre ai suoi ospiti una struttura dotata di ampi spazi comuni e servizi: sala studi, sala lettura, sala musica, sala giochi, sala d’attesa, sala relax, palestra, mensa, sala informatica, rete wi fi, lavanderia a gettoni, sala stiro, spazi comuni per ogni piano, servizio di guardiania diurna e notturna, pulizie, parcheggio e servizio navetta da e per la stazione, copertura assicurativa per infortuni. Gli studenti fuorisede vincitori della borsa di studio possono richiedere un contributo per gli alloggi. Ad esaurimento dei posti spettanti ai vincitori di borsa i restanti saranno messi a disposizione di chi ne farà pervenire richiesta. Info e contatti: www.adisupartenope.net [email protected] Tel. 081 552 03 27 Pagare moneta, vedere cammello. Anche in questa finestra di calciomercato, i migliori calciatori del nostro campionato hanno preferito trasferirsi in società ricchissime ma dal blasone discutibile. Questa è la storia del Matador o di Jojo e di Daniel Pablo Osvaldo, ultimo di una lista destinata ad allargarsi. Le migliori leghe europee, quelle dei top players, hanno preso il via da un po’ di settimane. Il BayernMonaco, campione di tutto, è ripartito dal guru del calcio moderno, quel PepGuardiola corteggiato da mezzo mondo. Robben e compagni hanno già assimilato i credi tattici del tecnico catalano: possesso palla e pressing alto. Le novità sono i due giovani e talentuosissimi Mario Gotze e Thiago Alcantara. A contrastare la super potenza bavarese c’è ancora il guerriero Jurgen Klopp, il quale ha saputo strappare ai nemici della Baviera la super coppa di Germania. E’ il Borussia Dortmund dei miracoli, del calcio spumeggiante e degli innesti Aubameyang e Mkhitaryan. Entrambe le squadre sono a punteggio pieno a 6 punti. Due vittorie anche per “ ElTigre” Falcao, costato 60 milioni di euro al Monaco del magnate russo Rybolovlev. I monegaschi hanno già 4 punti di vantaggio sui rivali del PSG del Matador Cavani, due pareggi in due partite. I parigini stentano nel gioco e il nuovo tecnico Blanc si affida alle individualità di Ibrahimovic, Lavezzi e soci. Nel weekend grande spettacolo in Premier League e in Liga. In Inghilterra sono tante le incognite e le stelle pronte a partire. Bale è vicinissimo al passaggio al Real e il Tottenham del nuovo DS Baldini avrà un bel gruzzoletto da investire sul mercato. Wayne Rooneysembra aver terminato la sua avventura con i Red Devils. Il Manchester United, dopo l’era Ferguson, riparte dallo scozzese David Moyes, il quale si affida al cecchino olandese Van Persie autore di quattro reti stagionali. Anche Suarez ha le valigie pronte, destinazione Arsenal. La Premier resta il campionato più spettacolare ed equilibrato d’Europa. Il Chelsea dello Special One Mourinho è per gli addetti ai lavori la favorita al titolo, ma occhio alle due super corazzate di Manchester e le possibili sorprese Tottenham, Arsenal e Liverpool. Giro di panchine anche in Spagna per le due regine incontrastate della Liga, Barca e Real. I blaugrana del neo tecnico Tata Martino sfidano Madrid con una asso costato circa 45 milioni. Si tratta diNeymar, esploso definitivamente alla Confederation Cup In Brasile. I catalani hanno esordito con un sonoro 7 a 0 contro i mal capitati del Levante. Anche i rivali del Real Madrid hanno cambiato pelle. Dopo anni di corteggiamento, Carletto Ancelotti è riuscito ad approdare al Real dei galacticos 2.0. Cristiano Ronaldo sfiderà Messi con l’aiuto del giovane talento Isco, a segno nella prima stagione, e probabilmente del gallese Gareth Bale. I migliori calciatori pronti a darsi battaglia, i top players che la Serie A può soltanto sognare in attesa di un Thohir per le vie di Milano… Valerio Castorelli 4 In America turisti, in Italia protagonisti. Cosi la compagine di Antonio Conte da un calcio a tutte le critiche e dubbi su un probabile appagamento scaturito dalle non convincenti prestazioni dellaturnee americana. “Mi fido dei miei uomini” le parole del tecnico salentino prima della finale e la fiducia è stata pienamente ripagata dimostrando che anche se l’energia nella gambe è poca, dato il periodo, con la testa si può arrivare lontano. Una squadra con questa mentalità non la si vedeva da tempo nel nostro campionato, una squadra che è andata a giocare questa finale di Supercoppa in maniera inedita nello stadio ospite contro una squadra che credeva fortemente nell’impresa come dimostrato sia dal suo tecnico, Pektovic, che dal suo uomo simbolo Miroslav Klose con parole di grande ottimismo. Risultato? 4 a 0 e pallino del gioco sempre in mano ai bianconeri, regalandoun’altra gioia ai suoi tifosi ma soprattutto al suo presidente Andrea Agnelli, dandogli la possibilità di togliersi quel sassolino dalla scarpa nei confronti di Lotito, per la diatriba che ha accompagnato questa finale con relativi screzi per il luogo dello svolgimento dell’evento. Uno stadio Olimpico dalle grandi occasioni con una cornice di pubblico fantastica di sessantamila spettatori ad inneggiare la propria fede è stato lo sfondo della serata dove e per la prima volta erano presenti i tre trofei italiani all’uscita degli spogliatoi: la coppa dello scudetto, la Coppa Italia e laSupercoppa italiana. All’uscita del tunnel la Juventus si è posizionata in campo con il classico 3-5-2 con Buffon tra i pali, Barzagli, Bonucci e Chiellini a comporre il tridente difensivo, Pirlo, Vidal, Marchisio quello di centrocampo con Lichtsteiner ed Asamoah sulle fasce ed il duo tutta tecnica Mirko Vucinic e Carlos Tevez. I biancocelesti rispondono con il 4-5-1 con Marchetti tra i pali, Biava, Dias, Radu e Cavanda, chiamato a sostituire l’infortunato Konko, in difesa, mediana di registi composta da Ledesma, il neo acquisto Biglia ed Hernanes, con le ali Lulic e Candreva a dar manforte al bomber Klose. Partita che inizia con un buon ritmo, ma sin dal primo minuto il più in forma sembra essere proprio Antonio Conte che corre, urla e si sbraccia per tutti i 90 minuti anche quando il risultato era in cassaforte. La Juve sin da subito mostra un buon possesso palla ma la Lazio è ben messa in campo, al 20esimo lo scontro a centrocampo tra Radu e Marchisio risulta fatale per il bianconero comportando una distorsione al ginocchio che lo terrà fuori dai campi per circa un mese. Ed è proprio qui che cambia la partita, con il numero 8 che lascia spazio al giovincello predestinato con il numero 6: Paul Pogba. Passano pochi minuti, Pirlo da punizione lancia lo schema, palla aLichtsteiner che rasoterra la butta dentro trovando la deviazione di Radu che fa finire la palla in zona Pogba che da spalle alla porta si gira in un fazzoletto trafiggendo Marchetti. La lazio cerca di reagire trovando alla mezz’ora un tiro diretto all’incrocio dei pali di Radu ma che per sua sfortuna trova un super Buffon in parata plastica. Finiscono i primi 45 minuti con un risultato giusto a favore dei bianconeri e squadre che si ripresentano in campo senza variazioni di formazione. I secondi 45 minuti iniziano all’insegna dell’equilibrio ma al 52esimo su corner a favore dellaLazio, Vidal ribalta l’azione da difensiva ad offensiva aprendo il campo sulla corsia destra completamente libera a Lichtsteiner che giunge in area di rigore e serve l’assist a porta sguarnita aChiellini che firma il raddoppio. La squadra di Pektovic sembra stordita e la formazione bianconera affonda sull’acceleratore per chiudere la pratica trovando due minuti dopo il triplo vantaggio con Mirko Vucinic che di tacco serve una gran palla sulla progressione del solito Lichtsteiner che si catapulta in area per poi insaccarla alla destra di Marchetti. L’Olimpico sponda bianconera esplode insieme al suo allenatore simbolo e la partita diventa tutta in discesa, trovando sulle ali dell’entusiasmo il poker del definitivo K.O. con un Vucinic dal piede sopraffino che smarca Vidalal tiro, Marchetti respinge, tap-in di testa di Pogba ma l’estremo difensore respinge ancora la palla che rotola nuovamente suoi piedi del francese, protagonista assoluto dal match, che con un assist impercettibile consegna la palla a Tevez che la mette nell’angolino basso a sinistra. La partitadiventa una marcia trionfale per i bianconeri, in un clima di festa rovinato solo dai cori razzisti dei tifosi della Lazio verso Pogba, Ogbonna (subentrato a Barzagli nella ripresa) ed Asamoah. La Lazio esce stravolta dal match con dei punti interrogativi che Pektovic dovrà risolvere prima di sabato, giorno della prima di campionato, come la collocazione tattica di Hernanes ritornato d’avanti al centrocampo con scarsi risultati e l’assenza di un vero e proprio interditore d’avanti alla difesa. La Juventus, invece, porta al massimo il morale conquistando l’antipasto del campionato, vincendo cosi la sesta Supercoppa italiana pareggiando il conto con il Milan. Ferruccio Montesarchio Il calcio d'Agosto è sempre un pò particolare ed impredibile e, come era lecito pensare, infatti il terzo turno di Coppa Italia ha riservato molte sorprese. Subito out quattro squadre di Serie A che, contro modesti avversari di serie minore hanno ceduto il passo. Stiamo parlando di Torino, Genoa, Livorno e Cagliari che perdendo ripettivamente con: Pescara(1-2), Spezia(ai rig. dopo un 2-2), Siena(0-1) e Frosinone (1-2) salutano mestamente la competizione. Di misura il Verona sbanca Palermo e con il medesimo 1-0 anche il Bologna elimina il Brescia. Quattro reti del Parma di un buon Cassano, autore di gol e assist, al Lecce mentre una doppietta di Gabbiadini permette alla Sampdoria di superare al Marassi il Benevento a cui nn è bastato tanto entusiasmo e un tifo straordinario da parte di circa mille sanniti in trasferta. Netto 3a0 dell'Atalanta sul Bari e agevoli vittorie anche per il Chievo, 2-0 con l'Empoli, e il Sassuolo, 1-3 con il Novara. Gli occhi di tutti erano comunque fissi su San Siro dove l'Inter di Mazzarri è stata la prima big a scendere in campo. Un match da subito in discesa con un modesto Cittadella chiuso con quattro reti a zero ha permesso ai nerazzurri di passare il turno. C' è anche chi si è regalato un sogno, il Trapani infatti è passato in pochi mesi dai campi polverosi e dimenticati della LegaPro a doversi recarsi alla scala del calcio. I granata battendo per 1-0 il Padova ora il prossimo 4Dicembre affronteranno proprio l'Inter nel quarto turno di Coppa Italia. Il quadro completo: avellino - cesena 1-0 juve stabia - varese 1-1 reggina - crotone 1-0 trapani - padova 1-0 sampdoria – benevento 2-0 torino - pescara 1-2 palermo - verona 0-1 bologna - brescia 1-0 cagliari - frosinone spezia - genoa parma - lecce livorno - siena novara - sassuolo chievo - empoli inter - cittadella atalanta - bari 1-2 2-2 4-0 0-1 1-3 2-0 4-0 3-0 Antonio Greco La crisi d'astinenza stava diventando troppo forte ma finalmente l'attesa è finita, parte la Serie A. L'Inter ha voglia di tornare ad essere una delle grandi protagoniste del nostro campionato e, per l'undici di Mazzarri, l'obbligativo categorico per questo esordio casalingo è solo uno: vincere. La Lazio vista in Supercoppa è stata imbarazzante ed è difficile credere che Petkovic in una settimana riesca a rimettere a posto una squadra che ha bisogno di trovare i giusti automatismi. Di fronte un Udinese che per tradizione parte sempre ad handicap per poi carburare il girone di ritorno. Il segno X all'Olimpico sembra essere il più plausibile. Sulla carta agevole anche la prima per il nuovo Napoli made in Benitez, il Bologna potrebbe essere la vittima sacrificale. Non solo la A ma anche la B è pronta ad accendere il semaforo verde. Le neopromosse Carpi e Latina nonostante viaggino sulle ali dell'entusiasmo non avranno vita facile all'esordio. Ternana ed Empoli sono tra le corazzate più accreditate della cadetteria e, soprattutto i rossoverdi umbri sembrano avere come obiettivo il salto di categoria. Altre due big si affronteranno in un interessante match inaugurale. Stiamo parlando del Modena che ospiterà al Braglia il Palermo del nuovo corso targato Rino Gattuso. In Spagna per gli amanti dell'azzardo un bel Espanyol-Valencia potrebbe regalare un pari. Per chi invece vuole andare più sul sicuro un over tra Dortmund e Werder Brema è da prendere in seria considerazione. Le Nostre proposte: Inter - Genoa 1(1,60) Ternana - Carpi 1(1,70) Lazio - Udinese X(3,40) Empoli - Latina 1(1,60) Napoli - Bologna 1Hand(1,90) Modena - Palermo Gol(1,75) Tottenham - Swansea 1(1,55) Espanyol - Valencia X(3,40) Cagliari - Atalanta Gol(1,75) B.Dortmund - W.Brema Over(1,37) Con 5euro se ne potrebbero vincere 147,19 Con 5euro se ne potrebbero vincere 116,40 Antonio Greco Era da un po di tempo che non si facevano colpi in entrata, infatti il trend delle ultime trattative registravano una costante emorragia di campioni che dal bel paese scappavano per arricchire i palcoscenici di altre nazioni. In questi anni la Spagna, l'Inghilterra, la Germania, l'hanno fatta da padrone, conquistando non solo il primato di campioni in ingresso, ma anche le vette di tutte le competizioni europee con conseguente ascesa nel ranking uefa. Il calciomercato sessione estiva 2013 ha portato con se un'inversione di tendenza che fa ben sperare. Infatti, alle cessioni seppur dolorose di Cavani, Jovetic ed altre, ultima in ordine di tempo quella di Osvaldodestinazione inglese, almeno quest'anno si sono registrate altrettanti acquisti di caratura internazionale tra cui Tevez, Gomez, Higuain ed altri che potranno dare una mano al calcio italiano che in questi anni ha dovuto tirare la cinghia. Ora la parola passa al campo, il calciomercato tre qualche giorno chiuderà i battenti per poi riaprirli agennaio, anche se le trattative clandestine ci sono sempre. Da sabato 24 agosto la prima giornata metteràtutti ai nastri di partenza, e solo a maggio potremo sapere chi sarà stata realmente la regina del mercato,intanto godiamoci il ritrovato "appeal" per il nostro bel paese e per il campionato più tosto del mondo, dovela prima in classifica deve lottare anche con l'ultima per portare a casa il risultato. Che se ne dica, la serie A è sempre il campionato più difficile. Adriano Scala Zero: Alla Lazio, perdere la Supercoppa con la Juventus ci sta, ma 4 a 0 sul proprio campo ètroppo.COLABRODO! Uno: Anche troppo, la casella zero era già occupata, per i tifosi della curva nord (laziale). Ancora cori razzisti e una giornata di squalifica. INQUALIFICABILI! Due: Al giudice sportivo Giampaolo Tosel. Giusto punire la tifoseria laziale, ma lo stesso accadrà con iprossimi tifosi che inneggeranno cori contro squadre del sud italia? INGIUSTIZIA! Tre: A Maurito Zarate che dopo la sconfitta della Lazio in Supercoppa ,pubblica una sua foto con lasupercoppa vinta qualche anno fa. ISTIGATORE! Quattro: Centrare il quarto posto in rimonta non è negativo, ma di certo non è stato un weekend daincorniciare per Valentino Rossi. DELUSO! Cinque: Al Palermo di Rino Gattuso, che per 1 a 0 al Barbera contro la neopromossa Verona, abbandonandola Coppa Italia. WORK IN PROGRESS! Sei: Di stima alla nuova Inter targata Mazzarri. 4 a 0 al Cittadella, con tanto di passaggio del turno, e segnalidi buon gioco.SUFFICIENTI! Sette: Agli Spagnoli Marquez, Lorenzo e Pedrosa che conquistano il podio ad Indianapolis. Oltre il calcio, ora la Spagna monopolizza anche la motoGp. OLE' OTTO: Ha fatto le fortune del Napoli, soprattutto di ADL, ma ora delizia i palati parigini e salva il PSG da una brutta figura segnando un gran gol a fine partita. CAVANDORO! Nove: A Marquez che ad Indianapolis chiude un week end perfetto, con miglior tempo nelle libere e inqualifica e salendo sul gradino più alto del podio. MATADOR! Dieci: Chi ben comincia è a metà dell'opera, se poi polverizzi 4 a 0 una pretendente allo scudetto, in casa sua e con ritardo nella preparazione,bhè allora per la Juventus sarà un altro anno glorioso. SUPERCAMPIONI! Adriano Scala La squadra campana svolgerà la seconda parte del ritiro estivo a Chiaromonte (PZ). La Salernitana, dal 18 agosto fino al 25 dello stesso mese, risiederà in Basilicata a Chiaromonte, paese ubicato in provincia di Potenza, per svolgere gli allenamenti inerenti alla seconda parte del ritiro estivo pre-campionato. I ragazzi di mister Sanderra il prossimo 22 agosto affronteranno, in un test amichevole, la squadra lucana di serie D che, nei fatti, ha lasciato il testimone ai granata nel ritiro chiaromontese: il Real Metapontino di Pasquale Logarzo. Poi, il giorno dopo, una rappresentanza delle due squadre sarà ospite alla quarta edizione del Memorial "Luigi Viola", compianto sindaco chiaromontese. La società salernitana ha chiuso l’accordo per far sostenere alla squadra la seconda tranche del ritiro pre-campionato in Basilicata a conferma che il campo di Chiaromonte, è sede privilegiata, così come lo è stato in passato, per il ritiro di squadre blasonate. Al ritiro si aggregherà anche l'ultimo acquisto granata, il napoletano Pasquale Foggia di ritorno dagli Emirati. Il trentenne centrocampista, non appena ha sentito dell'interessamento della Salernitana ha chiesto la rescissione al suo ex club, il Dubai. Foggia crede fortemente nel progetto di Claudio Lotito, e per questo motivo inizierà ad allenarsi con i suoi compagni già nel ritiro lucano. Di seguito la lista dei convocati per il ritiro di Chiaromonte (PZ): PORTIERI: Berardi, Iannarilli, Sabbato; DIFENSORI: Carta, Chirieletti, Luciani, Molinari, Piva, Sbraga, Siniscalchi, Tuia; CENTROCAMPISTI: Capua, Foggia, Merito, Montervino, Nalini, Volpe, Zampa; ATTACCANTI: Ginestra, Grassi, Guazzo, Mounard, Topouzis, Vagenin. All’allenamento si aggregherà il centrocampista classe ’89 Francesco Lisi. Nella foto la Salernitana all'opera sul campo di Chiaromonte. Dario Mainieri NEANCHE IL RAZZISMO E’ IN FERIE! Curva nord dell’Olimpico chiusa per un turno. Il giudice sportivo ha disposto la chiusura del settore denominato “curva nord” dello stadio Olimpico di Roma, per la prima partita in casa che la Lazio disputerà domenica 25 agosto alle 20:45 contro l’Udinese. La decisione è stata presa in seguito ad ululati razzisti, provenienti dal settore dei tifosi laziali, durante la finale di Supercoppa, nei confronti di tre giocatori di colore juventini: Pogba, Asamoah ed Ogbonna. Brutto colpo per l’immagine del calcio italiano che è ancora vittima di episodi razzisti, mentre tenta di uscire dalla crisi economica e di risultati in campo internazionale. Dal punto di vista economico si è avuta una ripresa: finalmente gli investimenti nel calciomercato hanno superato gli incassi derivati dalle cessioni dei calciatori; dal punto di vista dei risultati in Europa, il Milan fa ben sperare contro il PSV, per mantenere almeno la terza squadra in Champion’s League, dopo 4 anni che un’italiana non vince un preliminare. Per combattere il razzismo negli stadi, effettivamente qualcosa si è fatto, con una nuova norma che ha appunto permesso al giudice sportivo di prendere tale decisione nei confronti della tifoseria biancoceleste, ma è ancora tortuosa la strada che porta alla completa e definitiva risoluzione del problema. Problema che non si è fermato neppure ad agosto, quando quei pochi pseudotifosi, potevano starsene in qualche bella località di mare o di montagna in ferie o quantomeno a casa, anziché andare allo stadio penalizzando la squadra, i tifosi veri, la società ed infangando il calcio italiano e la città di Roma. Fabio La Nave Nell’appuntamento odierno della rubrica “Etimologia nel calcio” spostiamo la nostra attenzione verso il Sudamerica, più precisamente in Argentina. Scopriremo le origini di 2 grandi squadre di Buenos Aires: Boca Juniors e River Plate. Iniziamo con il River Plate, il cui nome completo è Club Atlético River Plate. E’ la società più titolata dell’Argentina con 35 titoli nazionali. Il calcio arriva a Buenos Aires verso la fine del XIX secolo, quando i marinai delle navi inglesi iniziarono a giocarlo negli spazi vuoti. Da loro anche gli abitanti della capitali argentina (detti porteños) impararono a praticare questo nuovo sport tanto da fondare il club Alumni, che diventò famoso in tutta Buenos Aires. Un’altra squadra nacque in quegli anni e fu chiamata Rosales in onore di un veliero che era affondato pochi giorni prima. Questa squadra fu creata da un gruppo di ragazzi del quartiere di La Boca che sfidarono a calcio, e vinsero, i marinai inglesi. Pochi anni dopo un gruppetto di giovani di origini genovesi vollero fondare una squadra tutta loro detta Santa Rosa,perché nacque il 30 agosto. Fu poi nel 1901 che questi 2 club decisero di unirsi in un’unica società e fu adottato il nome attuale. La prima formazione era composta da 6 calciatori di origini genovesi. Il River fu ammesso in prima divisione tramite uno spareggio nel lontano 1908 e fino al 2011 ha sempre partecipato alla massima serie. Il 26 giugno 2011 retrocede in Primera B Nacional (la nostra serie B) ma il 23 giugno 2012, grazie anche alle reti del bomber David Trezeguet ritorna in massima serie. I colori del club sono il bianco e il rosso. Secondo la versione ufficiale i calciatori indossavano una semplice maglia bianca, ma per distinguerli da altre squadre che utilizzavano la stessa divisa decisero di adottare una striscia orizzontale rossa. Secondo un’altra versione invece questi colori sono stati adottati perché sono gli stessi del simbolo di Genova, proprio perché molti calciatori erano originari della città ligure. La seconda maglia è stata diverse volte granata per omaggiare il Grande Torino. Il River Plate fu il primo e principale club che aiutò la ricostruzione della squadra torinese dopo la tragedia di Superga, attraverso numerose amichevoli il cui ricavato era diretto alla società lombarda. Tutt’ora il River e il Torino sono legate da un gemellaggio. I soprannomi del club sono innumerevoli e il più famoso è quello di “Los Millonarios” dovuto ad una serie di costosi acquisti negli anni 30. “ElEquipo de la Banda Roja” (la squadra con la banda rossa) è l’appellativo dovuto alla loro divisa. Nel 1966 nella finale di Coppa Libertadores il River stava vincendo per 2-0 contro il Penarol, per poi perdere per 2-4. Per questo motivo vennero definiti Gallinas (polli), anche in virtù degli 11 secondi posti tra il 1957 e il 1975. Appellativi più felici sono “La Máquina” (la macchina) perché tra il ’41 e il ’45 aveva il monopolio del campionato argentino, e “La Maquinita” (la macchinetta) a causa di 3 titoli nazionali, una Coppa Libertadores e una Supercoppa Sudamericana vinti nel 1996 e 1997. Nella propria bacheca il River oltre a detenere il record di campionato argentini (35), ha ottenuto un trionfo nellaPrimera B Nacional, 1 Coppa Intercontinentale, 1 Coppa Interamericana, 1 Supercoppa Sudamericana, 2 Coppe Libertadores e 1 Coppa Libertadores Under-20. Il Boca Juniors è il club più titolato nel mondo per titoli internazionali insieme al Milan (18) ed è l’unica squadra argentina a non essere mai retrocessa. E’ una delle 8 squadre ad aver ottenuto per 2 volte, nel 2000 e nel 200, il Treble(cioè il successo in 3 competizioni appartenenti alla stessa stagione) insieme al Santos, Nacional, Montevideo, PenarolMontevideo, Ajax, Manchester United, Inter e Barcellona. Il club fu fondato nel 1905 nel quartiere di La Boca (lo stesso del River Plate) dai giovani di origine italiane (proprio come i Millonarios) Esteban Baglietto, Alfredo Scarpatti, Santiago Pedro Sana e i fratelli Juan e Teodoro Farenga. L’origine del nome del club deriva da quello del quartiere a cui fu aggiunto Juniors per dare un “tocco” britannico com’era di modo fare in quegli anni in Argentina. I colori sociali del club secondo la tradizione derivano dalla bandiera svedese: cioè il giallo e il blu. Pare che i fondatori, non riuscendosi a mettersi d’accordo sulla scelta cromatica, fecero una scommessa: avrebbero adottato quelli della prima nave che sarebbe passata quel giorno nel porto di Buenos Aires. E fu proprio un’imbarcazione svedese. Per quanto concerne il logo il club ne ha avuto 5 dalla sua fondazione ad oggi. Il primo durò un trentennio (1922-1955) e aveva uno sfondo bianco con la sigla CABJ (Club Atlético Boca Juniors) in giallo e blu ed una banda orizzontale gialla. Per il 50° anniversario del club il fondo divenne blu e la sigla CABJ nera, e furono aggiunti 2 rami d’alloro. Quest’ultimi sparirono però negli anni ’60 e la sigla fu sostituita con la scritta estesa “Boca Juniors”. Negli anni ’70 furono riprese le iniziali CABJ e furono aggiunte 30 stelle (una per ogni campionato vinto). Nel 1996 arriva l’ultimo cambiamento: la banda gialla è eliminata e le stelle sono diventate 46. Il soprannome più famoso è “xeneizes” che deriva dal termine genovese "zeneize" che significa proprio genovese. Questo nomignolo è dovuto proprio alla colonia presente nel quartiere di La Boca. Altri appellativi sono Boquenses (quelli della Boca), Boquita (piccola Boca), la Mitad MásUno (cioè la metà più uno del paese tifa Boca) e la azul y oro (azzurro e oro riferito alle divise). Due piccole curiosità riguardano il Boca: la prima è che la società ha una decina di propri taxi che operano a Buenos Aires. L’altra invece èquella di possedere una linea di bare per i tifosi morti e potersi far seppellire nel cimitero ufficiale del Boca. Il clubnella sua storia ha vinto 30 titoli nazionali, 2 Coppe Argentina, 6 Coppe Libertadores, 2 Coppe Sudamericane, 4 RecopeSudamericane, 3 Coppe Intercontinentale, 1 Supercoppa Sudamericana, 1 Copa Master de Supercopa e 1 Copa de Oro Nicolas Leoz. Come abbiamo più volte accennato Boca Juniors e River Plate sono nate nello stesso quartiere entrambe da giovani di origine italiane. Sono le 2 squadre più forte dell’Argentina e per via della loro acerrima rivalità il derby tra i 2 club viene detto Superclasico. E’ uno dei derby più famoso nel mondo e probabilmente il più “sentito”. Vincenzo Vitale Giunti al termine i mondiali di atletica svolti a Mosca restituiscono alcune certezze, come i tre ori di Usain Bolt, assoluto protagonista della manifestazione mondiale. Il velocista giamaicano ha vinto in questa rassegna irridata tutto ciò che era possibile vincere, oro nei 100mt , oro nei 200mt, ed infine oro nella staffetta 4x100mt. Con questo successo Bolt, eguaglia i podi iridati di Carl Lewis (dieci ma con due argenti), ottenendo l'ottavo titolo mondiale. A ben guardare, però, i podi di Bolt pesano di più di quelli del mito: otto ori e due argenti del fulmine giamaicano contro gli otto ori, un argento e un bronzo di Lewis. Otto ori anche per un'altra leggenda come Michael Johnson. Molto deludente la spedizione azzura, Alfio Giomi, Presidente Fidal, ha bocciato senza troppi giri di parole i risultati complessivamente conseguiti dai nostri rappresentanti, mai davvero in partita, mai competitivi per le medaglie. Solo molti piazzamenti e qualche buona prestazione, fornita tra l'altro dagli atleti "più anziani" del gruppo. Deludono i giovani non ancora all'altezza di una manifestazione cosi importante. Inoltre lo stesso presidente Giomi fa notare come nella maratona, che ha sempre rappresentato un evento storico per l’Italia,nessun rappresentante azzurro era infatti al via della prova. Eppure, fino a qualche anno fa, proprio la maratona rappresentava uno dei fiori all’occhiello dell’atletica italiana. L'unica gioia, ed anche l'unica medaglia azzurra a questi mondiali, è arrivata nella maratona femminile, con la straordinaria prova della Straneo culminata con l'argento finale. Questi mondiali russi, consegnati da poco alla storia, saranno ricordati anche per due aspetti poco piacevoli, e che ben poco hanno a che fare con lo sport, parliamo della vicenda doping, che ha investito l'atletica leggera poco più di un mese fa, portando alla squalifica di atleti come Tyson Gay ed Asafa Powell sicuri protagonisti della manifestazione, e della polemica sulle leggi omofobe volute dal premier russo Putin. Iorio Lino Il Gesto Protagonista di questi mondiali, non è il perfetto gesto motorio di un campione, ma il bacio schioccato fra le due atlete vincitrici della staffetta 4x100mt. L'attenzione che un atleta si conquista salendo sul podio o durante la prestazione non può competere con nessun mezzo pubblicitario: proprio quel momento diventa voce per ognuno di loro. Qualcuno manifesta la passione per il suo sport, qualcuno ringrazia amanti e parenti, qualcun altro mostra riconoscenza per i milioni di spettatori acclamanti. C'è quella piccola minoranza di atleti che decide di consacrare quel momento inviolabile per un ideale politico, religioso o sociale che sia. Esempi nella storia dello sport ce ne sono stati molti, forse quello più forte si ebbe in omaggio delle "pantere nere", quando alle olimpiadi di Cittá del Messico (1969) Tommie Smith e John Carlos mostrarono il pugno col guanto nero. In tema potrebbe essere ricordato anche il nastrino colorato della tennista appena diciottenne indossato agli Australian Open: Laura Robson si mosse a sostegno della lotta Gay nel Tempio della giocatrice che si battè invece per "guarire gli omosessuali dalla loro malattia". Così le due Bionde Tatyana Firova e Ksenya Ryzhova decidono di manifesta la gioia in un atto di affetto omosessuale. Poco importa che la legge contro la propaganda Gay sia aspramente vigente in Russia. Smentito giá il significato assunto dal loro gesto, aggiudicandolo alla fantasia dei media occidentali. È opinabile che dietro sudore e fatica ci sia la possibilitá di esprimere le proprie idee al mondo e partecipare ai problemi? Chiara Carratù E' tutto pronto per il terzo ed ultimo grande giro della stagione, Sabato da Vilanova de Arousa in Galizia partirà la Vuelta di Spagna. Grandi nomi al via su tutti il nostro Vincenzo Nibali, già in passato vincitore della maglia rossa e campione in carica del Giro d'Italia 2013. Un altro big italiano è Ivan Basso che, dopo una stagione sfortunatissima in cui non ha corso praticamente mai, ha voglia di riscatto cercando di conquistare un piazzamento importante. Non è finita qui, a difendere l'onore del Belpaese ci sarà anche il sempreverde Michele Scarponi che nelle tappe d'altura vorrà dire certamente la sua. Valverde, Kreuziger e Rodriguez, sono gli altri favoriti ma potrebbero risentire le fatiche di un Tour de France disputato ad ottimi livelli. La corsa spagnola si concluderà domenica 15 Settembre nella capitale Madrid. Antonio Greco Il primo settembre presso la cittadina di Moiano a quota 510 mt. prenderà il via la FAITO X-TRAIL 2013, una gara di corsa di 17Km con 1450 mt di dislivello, l’arrivo è stato posto al Parco di Oceano Verde di monte Faito a quota 910 mt. L’unico cancello posto, è al chilometro 8.2 da raggiungere in 1’40’’. Numerosi gli atleti che vi parteciperanno come nelle edizioni precedenti, atleti che per completare la performance si sono allenati nei mesi precedenti a temperature estive, quindi intorno ai 30 gradi. Vorrei ricordare; che ogni corridore in estate predilige per allenarsi o la mattina presto o la sera tardi e c’è da aggiungere che gli abitanti della costiera hanno chilometri di strade provinciali ricche di dislivelli che riescono a garantire ottimi allenamenti per rompere il fiato e migliorare. Anche se la costiera e ricca di percorsi c’è da segnalare la pericolosità di tali sentieri che purtroppo essendo stretti e pieni di curve i veicoli che vi transitano tendono a stringere nei tornanti facendo rischiare non poco a chi corre ai lati della strada. Altro pericolo che accompagna l’atleta e la visibilità,si consiglia per correre la sera di indossare sempre materialicatarifrangenti e magari anche delle torce a led da esporre sulbraccio per essere il più visibilmente possibile. Le iscrizioni chiuderanno il 28 agosto 2013 o al raggiungimento dei 200 concorrenti. Il percorso sarà composto da strade, scale e sentieri salite e discese ripide e giunti alla fine seguirà un pasta party per dare ristoro a tutte le persone che vorranno presenziare al traguardo. Adriano Gianni Avete mai pensato di smettere di giocare a pallavolo, calcio, nuoto o basket e di cimentarvi in qualche altra attivita' sportiva? Al mondo esistono tanti sport a record di originalita' , ma anche di risate. Avete presente le zucche di Halloween? Possono diventare, una volta svuotate, delle piccole imbarcazioni per ospitare a bordo un uomo e salpare in acqua. Il vincitore che arriva prima al traguardo, dei bonus vengono assegnati anche in base alla grandezza della zucca. L' evento si svolge a Ludwigsburg, in Germania, nel Land del BadenWurttemberg. Qui si affrontano alcune imbarcazioni pesanti anche 90 kg. Eleonora Brangi Direttore: Cristiana Barone Editore: Antonella Castaldo Capo Redattore: Luigi Liguori Editing Grafica: Giuseppe Vecchione e Silvana Ventriglia Redazione: Corso di Giornalismo Sportivo 2013 - Università Parthenope di Napoli - Facoltà di Scienze Motorie Bigol News - Testata Registr. Trib. Napoli 20/2008 del 28/02/2008 Seguici anche su Facebook sulla nostra pagina “FATTO DI SPORT” per rimanere sempre aggiornato.