FRANCHISING: LE ORIGINI Le origini del termine L`origine del

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FRANCHISING: LE ORIGINI Le origini del termine L`origine del
FRANCHISING: LE ORIGINI Le origini del termine L’origine del termine “franchising” è da far risalire alla parola francese “franchise”1 (“franchigia”) che, nel Medio Evo, indicava la concessione di un privilegio che il Re o il Signore concedeva rendendo autonomi cittadini e, addirittura, alti funzionari della Chiesa, che così ottenevano, i primi, la possibilità di tenere mercati o fiere o cacciare nelle sue terre, ed i secondi, il diritto a riscuotere i tributi necessari alle loro funzioni. Stesso concetto di base è applicabile, anche se analizziamo il termine dal punto di vista anglosassone. Infatti, anche in tale lingua, la parola “franchise” è traducibile in “franchigia, immunità, privilegio” e, in alcuni casi, come “diritto di voto, di cittadinanza”. Anche oggi, la parola “franchigia”, indica una situazione d’esonero sia per il settore fiscale, che per il settore commerciale in genere. Come facilmente comprendibile, quindi, l’attuale parola “franchising” ha un po’ perso della sua originalità ed oggi sta ad indicare un contratto per il quale vedremo meglio successivamente la definizione e che, al fine di dare una traduzione del termine in italiano, viene individuato come “contratto di affiliazione commerciale” o, più in generale, “contratto di affiliazione”. Le origini del franchising Sulle origini dei primi contratti d’associazione, il cui spirito avrebbe dato origine a quello che poi si chiamerà “franchising”, esistono teorie diverse, talvolta contrastanti, riportate nella maggior parte delle opere editoriali che trattano l’argomento. Come “concetto”, alcuni autori2 riportano che tutto sia cominciato addirittura in Germania nel 1840 quando una delle maggiori aziende produttrici di birra concesse ad alcune taverne il diritto di esclusiva nel vendere la birra prodotta. Come “precursore” del moderno contratto è fatto riferimento5 al caso Singer Sewing Machine Company che, nel 1851, iniziò a distribuire le macchine da cucire attraverso un contratto di “franchise”. Come riportano alcuni autori3, per alcuni studiosi della materia, il “caso Singer” viene, invece, fatto risalire agli anni trenta e addirittura, altri autori4, fanno risalire il franchising ai “gerenti associati” (Usa) organizzati da F.Woolworth5. Come “sviluppo ed espansione” alcuni sostengono che il franchising abbia avuto inizio contemporaneamente, a cavallo tra la fine degli anni venti e l’inizio degli anni trenta, sia in Francia che negli USA, le quali, così, si contendono il primato di “primigenia”. In Francia6 7, presso il lanificio di Roubaix, il titolare Jean Prouvost aveva incaricato un giovane ingegnere del suo staff, Philippe Bouguignon, di realizzare la prima grande catena di magazzini specializzati nella vendita di lane da lavorare a maglia (“Laines du Pingouin”) con l’obiettivo di assicurare allo stabilimento appena costruito il rapido smaltimento della produzione di filati. Questi associò un certo numero di dettaglianti indipendenti al produttore mediante un contratto che garantiva loro l’esclusiva del marchio, peraltro lanciato e sostenuto da molteplici campagne pubblicitarie, in una zona ben definita e ben delineata. Tale contratto, a quell’epoca, non si chiamava ancora contratto di franchising, ma, nelle sue grandi linee, ne aveva già le caratteristiche e lo spirito. All’inizio della seconda guerra mondiale, nel 1939, la rete Pingouin contava ben 350 franchisees e ad oggi, solo in Francia, sono oltre 1200. 1
Gast O. e Mendelsohn M., Comment négocier une franchise, Parigi 1981, pag.107, citazione in M.Amoroso, G.Bonanni, P.Grassi, Manuale del franchising, Rimini, Maggioli Editore, 1996. 2
Virgilio Ballerini, ABC Franchising: guida al sistema dell’affiliazione, in AZ Franchising VI, 2004, n.4. 3
M.Amoroso, G.Bonanni, P.Grassi, Manuale del franchising, Rimini, Maggioli Editore, 1996 4
Renata Zbiec Travaglia, in collaborazione con Sivia Pigozzo, Il mondo del franchising, in AZ Franchising VII, 2005, n.11. 5
Frank Woolworth (1852-­‐1919) – E’ stato il fondatore dei grandi magazzini “5&10 (five and dime) store” che proponevano una gamma vastissima di prodotti a prezzi ribassati. Rivoluzionò il commercio creando la distribuzione su vasta scala. 6
P.Devasini, G.Pergamo, L.Barrameda, Il franchising in Italia: la legge, il contesto, le prospettive, a c. FIF Confesercenti, Roma, Coop.Editor.Edizioni Commercio Srl, 2004. 7
Renata Zbiec Travaglia, in collaborazione con Sivia Pigozzo, Il mondo del franchising, in AZ Franchising VII, 2005, n.11. Negli USA, agli inizi degli anni trenta, l’industria automobilistica si scontrava, invece, con l’applicazione delle leggi antitrust che proibivano, tra l’altro, ai costruttori l’integrazione verticale dei rivenditori. Per aggirare tale normativa, il direttore generale della General Motors mise a punto, con i legali dell’azienda, un contratto che associava in modo più liberale i rivenditori di auto con la casa madre. Ebbe, così, origine il primo contratto di franchising americano. Come già accennato, alcuni sostengono che proprio in tale periodo, l’innovativa tecnica della General Motors, fu immediatamente seguita dalla Singer e dalle altre aziende più interessate dalla suddetta normativa antitrust seguite anche da altre ancora che utilizzarono tale metodologia per l’espansione aziendale. Autore: Mirco Comparini