La Prenatalità è... il tempo della creazione!
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La Prenatalità è... il tempo della creazione!
16 LA FAMIGLIA La Prenatalità è... il tempo della creazione! Il futuro del mondo dipende anche da come facciamo nascere i nostri figli. Nel pensare seriamente al concepimento, dobbiamo prima di tutto valutare il nostro stato di ‘salute’. La prenatalità è un termine che occupa un ampio spazio nel mondo della procreazione. Esso comprende la preparazione al concepimento, il concepimento, la gravidanza, la preparazione al parto e il parto stesso, cioè il momento in cui il bambino desiderato viene alla luce. Cominciamo riflettendo sulla preparazione al concepimento. Infatti, c’è molto da dire, perché mettere al mondo un figlio non è una decisione che si possa prendere alla leggera. Il ritmo della nostra giornata, le nostre incertezze, le nostre paure, le nostre esigenze abituali ci impongono di riflettere. Ed è giusto, perché la presenza di un bambino assorbe per parecchi anni tutta la nostra attenzione L’Aromatario e occorre essere disposti a rinunciare a tanti momenti della nostra giornata che normalmente ci appagano per adattarci al nuovo compito. In compenso, però, si va incontro a una gioia così grande, in grado di annullare il disagio di ogni rinuncia. Il concepimento Attualmente, sono molte le coppie che, nell’affrontare il compito di genitori, cercano di prepararsi in tempo all’impresa. Fra tante altre nozioni, è utile che sappiano che, come insegna la biologia, ogni cellula che possiede determinate caratteristiche, moltiplicandosi, trasmette alle nuove cellule le medesime qualità. E se, desiderando di mettere al mondo un figlio, colti- di Bianca Buchal viamo dentro di noi, ancor prima di averlo, l’amore verso la creatura che sognamo e che immaginiamo, questo forte sentimento si consoliderà giorno dopo giorno. Quindi se, al momento del concepimento, la cellula iniziale è impregnata di amore, anche tutte le altre lo saranno. Nascerà così un bambino concepito nell’Amore. Infatti, l’Amore è cibo, è vita per il bambino in formazione. Nel pensare seriamente al concepimento, dobbiamo prima di tutto valutare il nostro stato di salute. Anche le condizioni fisiche, la stabilità affettiva, la sicurezza economica e lo spazio sono certezze che, possibilmente, si cerca di raggiungere prima di mettere al mondo un figlio. Comunque, il desiderio di un figlio non può sempre sottostare alla logica della ragione. E’ qualcosa di molto forte, istintivo, passionale, che proviene anche dalle regioni dell’inconscio, che a volte fa irruzione nel legame di coppia proprio nel momento meno opportuno. L’importante è riuscire a dare spazio anche all’imprevisto. La gravidanza Effettuato il concepimento consapevole, durante il quale sarebbe necessario fare in modo che siano presenti le condizioni giuste (fisica, emozionale, psicologica e spirituale), subentra il periodo della gravidanza che, come sappiamo, dura nove mesi. A questo punto può iniziare il bonding, (rapporto profondo e duraturo che si instaura fra genitori e figlio). E’ questo un processo delicato, la cui efficacia può variare a seconda delle modalità con cui avviene e che costituisce la base della genitorialità. Affrontando il meraviglioso compito di dar vita al bambino desiderato, la donna 17 deve sapere che non è sola nel portare avanti questo suo impegno, ma accompagnata da energie divine. Infatti, ella deve offrire lo spazio nel suo corpo e la materia prima, vale a dire le sostanze nutritive contenute nel cibo che consuma, quelle che serviranno per consentire la formazione del bambino, formazione che avviene a prescindere dalla sua competenza, per opera di un’antichissima matrice che provvede a formare e a collocare tutte le parti del corpo, interne ed esterne, nella forma e nelle posizioni giuste per ottenere come risultato la nascita di un bimbo perfetto, sano e bello, in cui tutto è già funzionante. Non è questo un fatto miracoloso? A gravidanza iniziata, il bonding va coltivato principalmente dalla mamma, che immaginati. Infatti, ora si sa che l’essere umano è la somma delle esperienze già fatte durante la vita intrauterina, esperienze che avranno un grande impatto per tutto il resto dell’esistenza. Ogni emozione, ogni stato d’animo, ma anche ogni interesse e impegno che la mamma mette nelle sue azioni giornaliere si riflettono sul bambino in formazione. E non va dimenticato che tutto ciò che il piccino assorbe durante tale periodo rimane come un’impronta indelebile nella sua psiche, quale base per la sua crescita e per la formazione del suo carattere. E’ evidente e fondamentale che i genitori, consapevoli dell’influenza che sono in grado di esercitare sulla creatura nascente, creino nel loro ambiente “A volte un figlio fa irruzione nel legame di coppia proprio nel momento meno opportuno. L’importante è riuscire a dare spazio anche all’imprevisto. ” può accompagnare la crescita della creatura che in lei si sta formando, con appropriate stimolazioni, carezze e pensieri positivi, nell’intento di arricchire la sua psiche con un bagaglio di sentimenti che in seguito si riveleranno preziosi. Non va dimenticato che durante la gravidanza mamma e bambino formano un corpo unico pur essendo due persone distinte, ognuna con un proprio progetto di vita. Parlando della gravidanza affrontiamo un tema affascinante che coinvolge aspetti fisici, psicologici, emozionali e sociali che mai fino a qualche anno fa si sarebbero un’atmosfera accogliente e serena durante tutto il periodo della gestazione. Alla base saranno naturalmente dimostrazioni ed espressioni di amore. Per il bambino in formazione, l’Amore è nutrimento. Al padre spetta il compito non solo di condividere intensamente l’attesa del figlio, ma di creare attorno alla madre un’atmosfera di rispetto, di tenerezza, di sostegno, di protezione e di tranquillità; perciò, prima di iniziare la gravidanza, è bene provvedere a sciogliere nodi profondi che, in parte, hanno a che fare con la paura dell’ignoto. Occorre inoltre elimi- E’ UTILE RICORDARE QUANTO SCRIVE IL POETA KAHLIL GIBRAN NEL LIBRO ‘IL PROFETA’: I vostri figli non vi appartengono. Sono figli dell’appello che la Vita fa a se stessa. Voi li mettete al mondo ma non li create. Vivono con voi ma non sono cosa vostra. Potete donare loro il vostro amore, ma non i vostri pensieri, poiché essi hanno le loro proprie idee. Potete dare una dimora ai loro corpi, ma non alle loro anime, poiché esse abitano nella casa del domani dove voi non potete entrare, neppure in sogno. Potete sforzarvi di essere come loro, ma non tentate di renderli simili a voi poiché la vita non torna indietro e non si ferma a ieri. Voi siete gli archi con i quali i vostri figli vengono lanciati nel mondo come frecce viventi. nare i traumi individuali sedimentati nella nostra psiche; a tale scopo esistono numerose tecniche, e ognuno, se vorrà, andrà ad applicare quella che gli è più congeniale. Sarà opportuno anche appianare vecchie situazioni di tensione con genitori, parenti ed amici, per far nascere la nuova creatura su un ‘terreno pulito’. Durante il periodo della gestazione, il bambino, immerso nel sacco amniotico, è come un registratore sempre acceso. Dato che, sin dall’inizio, non si forma soltanto il corpo ma anche la sua psiche, tutto ciò che 18 LA FAMIGLIA negli anni successivi in varie forme, tutte positive. Non solo amore ma anche rispetto va dato alla nuova creatura, da parte di tutti. Anche tu, Papà, potrai parlare, cantare e giocare col tuo bambino. Potrai dare dei leggeri colpetti sul pancione e riceverai la risposta con altrettanti calcetti. Questo è un gioco molto divertente che, se ripetuto, va fatto in ore gradite a mamma e papà, perché il bambino registra l’ora del gioco e, dopo la nascita, puntualmente a quell’ora pretenderà di giocare, persino di notte. riesce a dare alla madre benessere, gioia, serenità ed equilibrio andrà sicuramente a vantaggio anche del piccino. Oggi la psicologia ci presenta il bambino in gestazione come un essere intelligente, socievole, bisognoso di affettività e desiderio di dialogo, di attenzioni e di amore, dotato di sorprendenti capacità di apprendimento. Udendo voci, rumori, suoni e musiche, il nascituro sviluppa e denota una notevole capacità di discriminazione disapprovando le musiche aggressive e manifestando il proprio disagio con forti calci. Il bambino in utero è comunque in grado di memorizzare le musiche piacevoli che ode, dimostrando di riconoscerle dopo la nascita perché queste, così come la voce E’ evidente che soprattutto la mamma può aiutare il bambino a valorizzare le sue doti innate facendogli giungere una serie di stimolazioni che lo aiuteranno nella sua evoluzione sia fisica che psichica. In sostanza, qual è il bisogno primario di un bambino per poter sviluppare le potenzialità per crescere? Non solo di sentirsi amato, ma anche accettato, compreso e ascoltato col cuore. Quando il bambino si sente ascoltato e tu, mamma, glielo dimostri, inizia la comunicazione da cui nasce la relazione e l’attaccamento, dando così inizio a quel rapporto che continuerà in tutte le sue fasi successive, rapporto che darà al figlio quel senso benefico di sicurezza che lo accompagnerà per tutta la vita. Sono impronte importanti queste, “L’essere umano è la somma delle esperienze già fatte durante la vita intrauterina, esperienze che avranno un grande impatto in tutto il resto dell’esistenza!” della mamma, gli infondono calma e tranquillità nei momenti di particolare agitazione. E’ essenziale anche parlare e cantare al piccino, poiché in questo modo si instaura una vera e propria conoscenza in cui il suono è l’oggetto intermediario che permette e facilita la relazione, il dialogo, l’empatia. Il suono è un privilegiato veicolo d’amore fra mamma e bambino. L’Aromatario che aiuteranno a vivere un’esistenza socialmente equilibrata. Nelle tue preghiere e nelle meditazioni immaginalo dentro di te seduto nella posizione del loto. Farà bene anche al tuo piccino sentirsi incluso nei tuoi momenti di elevazione spirituale. Tutto questo accumulerà nel bambino un vissuto che egli porterà con sé alla nascita e che emergerà Per te, Donna che stai vivendo una gravidanza, questo è il momento di essere consapevole del tuo straordinario potenziale che ti dà la capacità di gestire un compito così grande come quello di donare alla famiglia, alla società e al mondo intero un individuo sano di corpo e di mente, equilibrato e capace di portare con sé alla nascita unicamente quei principi positivi e costruttivi che miglioreranno la qualità della vita delle future generazioni. La Natura ha dato solo a te, Donna, questa capacità. Valorizzala bene! Il parto Prima di passare al parto, sarà bene raccomandare caldamente di frequentare un corso di accompagnamento alla gravidanza e di preparazione al parto. E’ molto importante che la donna in gravidanza venga edotta di tutto quanto è necessario fare e sapere prima di affrontare il parto. Soprattutto imparare il rilassamento e la respirazione, e tante altre cose ancora, tutte utili da conoscere. La fase che precede il parto vero e proprio è la più dolorosa, ma necessaria per la dilatazione del percorso che deve compiere il bambino prima di venire alla luce. Quanto più si dà al dolore una chiara spiegazione e un significato convincente, tanto più si alza la soglia della tollerabilità. E’ sicuro che, quando una donna affronta il parto in tutte le sue fasi in modo naturale, ne esce soddisfatta, e questa sensazione si rifletterà su tanti aspetti del “dopo parto” e 19 oltre, non solo su se stessa, ma anche sul bambino che nasce. L’anestesia epidurale, il taglio cesareo e al- l’ambiente che plasma il bambino: il comportamento dei genitori, il loro calore, il loro stato d’animo, il loro amore. Una società migliore tri interventi medici disponibili sono molto utili e importanti, ma vi si deve ricorrere unicamente in casi di assoluta necessità, in quanto le conseguenze non sono semplici. Molto spesso è la paura del dolore che impone l’uso di mezzi analgesici. Comunque la sopportazione del dolore del travaglio rappresenta per la donna una profonda esperienza fisica e al tempo stesso psichica che comunque non ha nulla di patologico. Per di più si tratta di un dolore che, a parto concluso, si dimentica completamente. A nascita del bambino avvenuta, sarebbe bene mettere il bimbo fra le braccia della mamma, pelle contro pelle, per il rito di accoglienza. Il cordone ombelicale va mantenuto intatto fino a che la placenta ‘nasce’ spontaneamente. Solo allora il cordone potrà essere tagliato dal padre, cioè quando non pulsa più. Appena nato, il bambino ha un periodo tranquillo di veglia, in cui può aprire gli occhi, guardare e riconoscere i genitori, ascoltare voci e suoni, cercare da solo il seno della madre, recuperare, mediante il tenero abbraccio della mamma, l’ambiente caldo e accogliente che gli è venuto a mancare ed essere rasserenato e tranquillizzato. Bisognerebbe evitare che le prime impressioni avvenissero lontano dalla mamma, dal suo corpo, dalla sua voce, dal suo tocco amorevole, coinvolgendo anche il papà, naturalmente. E’ sempre Sarebbe bene che tutti i genitori sapessero quanto bene si può fare per il proprio bambino già sin da prima del concepimento e durante tutto il percorso di nascita. Se ne avvantaggerebbe in futuro anche la famiglia, la società, il mondo intero. Ne deriva che la coppia attuale possiede uno straordinario strumento di formazione e di trasformazione della società, strumento questo che dovrebbe essere presentato anche ai giovani nel periodo scolastico in modo che, da adulti, siano già in possesso delle basi necessarie per dare a sé, alla famiglia e alla società una migliore qualità della vita. Va da sé che una gravidanza improntata all’amore rappresenta uno straordinario strumento di prevenzione non solo contro la malattia, ma anche contro la violenza, la criminalità e tutto ciò che attualmente turba così tanto il mondo. In sintesi, l’Amore è il migliore elemento per forgiare una società sana e amante della Pace. Bianca Buchal Scrittrice ed esperta di vita prenatale BIBLIOGRAFIA: Bianca Buchal (2005) Gravidanza consapevole, il compito della donna: costruire un mondo migliore, Bambini nuovi editore. Detergente Multiuso Igiene quotidiana per mani, sederino, corpo e capelli BOX Mezza Pagina