sant`angelo in formis

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sant`angelo in formis
SANT’ANGELO IN FORMIS:
Basilica di S. Michele Arcangelo
domenica 15 novembre 2015
mezza
giornata
Programma di massima
Tra le più significative espressioni
di architettura romanica, con un
importante ciclo di affreschi di
scuola bizantino campana, fu
edificata nel X secolo sui ruderi del
tempio dedicato a Diana Tifatina. Di
quest’ultimo sono stati reimpiegati,
nella ricostruzione della basilica del
1072 voluta dall’abate Desiderio di
Montecassino, capitelli corinzi,
colonne e il pavimento. La chiesa è
a pianta basilicale divisa in tre
navate ciascuna delle quali
culminante in un abside
semicircolare.

10,00 – Ritrovo dei partecipanti (con mezzi
propri) all’ingresso dell’Abbazia – via
Luigi Baia 120 – Sant’Angelo in Formis –
Capua

Visita guidata all’Abbazia di San Michele
Arcangelo
Partecipanti: massimo 40 persone
Organizzatore: Touring Club Italiano
Club di Territorio “Terra di Lavoro”
Email: [email protected]
Scheda della visita
BASILICA DI SANT’ANGELO IN FORMIS
Uno dei monumenti medievali più interessanti della Campania, per l’architettura e ancor più
per gli affreschi. È una nobilissima costruzione religiosa romanica preceduta da un pittoresco
portico ad archi acuti e fiancheggiata da un campanile a bifore.
La facciata è preceduta da un portico di 5 arcate sostenute da 4 colonne con capitelli corinzi
che si crede provengano dal santuario di Diana: due di esse sono di granito e due di
cipollino; la prima a destra ha per base un rocco di colonna scanalata. L’arcata mediana è a
pieno centro e notevolmente sopraelevata nei piedritti; le altre sono acute, di tipo
musulmano. In fondo all’arcata mediana, con una volta a botte, si apre il portale di marmo
bianco, di tipo classico, fiancheggiato da due colonne corinzie di cipollino: nell’architrave
un’iscrizione ricorda l’abate Desiderio; nella lunetta, S. Michele, a mezzo busto, affresco della
seconda metà del secolo XI; sopra il portale, Madonna orante, in aspetto imperatrice, entro
disco tenuto da due angeli, affresco forse un po’ posteriore, degli inizi del secolo XII.
L’interno è basilicale, a tre navate divise da 14 colonne, alcune di granito, altre di cipollino,
dai bei capitelli corinzi antichi sorreggenti archi a pieno centro, e con tre absidi semicircolari.
Il pavimento è quello dello stesso tempio di Diana, con un’iscrizione in parte distrutta, datata
dall’anno 74 a.C.; vi sono anche avanzi dei mosaici della chiesa di S. Benedetto a Capua.
Presso la porta della sagrestia, in fondo alla navata destra, dove sono maggiori i resti del
pavimento musivo del secolo XI, è una pietra circolare con disegno a losanghe in mosaico.
Presso la prima colonna destra è un’acquasantiera formata da un’ara romana della
decadenza, rilavorata nel 1564; presso la colonna sinistra, altra acquasantiera ricavata da
capitello medievale di forme rozze. Il fonte battesimale è ricavato da due rocchi di colonne
scanalate. Il soffitto della navata mediana è stato costruito in legno nel 1927 e sopraelevato
al posto dell’originario.
A sinistra dell’altare maggiore è il pulpito marmoreo, del secolo XII, molto semplice, con
un’aquila acefala che tiene tra gli artigli il libro del Vangelo, e con pochissime tracce di
mosaici.
Di gran pregio sono gli affreschi, della seconda metà del secolo XI, opera di una scuola
locale che si atteneva ai modelli e all’iconografia dell’arte bizantina.
A destra della chiesa, distaccato da essa, si erge il poderoso campanile, che servì da
prototipo a tutti quelli delle cattedrali della Campania. La parte inferiore è costituita da grandi
massi squadrati provenienti dal santuario di Diana Tifanina e termina in alto in una ricca
cornice classica; segue la cella campania in laterizi, con bifore e, nell’alto, una cornice
bizantina.
Dal parapetto della piazza si abbraccia un interessante panorama: da destra, il Monte di
Roccamonfina e in secondo piano i Monti Aurunci e il Monte Massico; di fronte, Capua
nell’ansa del Volturno; quindi l’amplissima e verdeggiante pianura campana in fondo alla
quale emerge l’isola d’Ischia.
 Trasporti: mezzi propri
 Volontario Tci Accompagnatore: Pompeo Pelagalli, socio attivo del Tci
 Guide: locali
Quote
La manifestazione è gratuita per i soci e gli amici del Touring Club
Italiano.
I costi di eventuali biglietti di ingresso sono a carico dei singoli
partecipanti per consentire, a chi ha diritto alla riduzione o all’esenzione,
di poterne usufruire.
I soci e gli amici del Touring Club Italiano regolarmente iscritti alla
manifestazione sono coperti da apposita polizza assicurativa per la
responsabilità civile.
è necessaria la prenotazione
presso il Club di Territorio “Terra
di Lavoro” inviando una email a:
[email protected]
oppure telefonando a:
Per comunicazioni urgenti il
giorno della manifestazione è
possibile contattare il numero 380
707 5142 (Pompeo Pelagalli).
333 980 8553
Le prenotazioni sono aperte.
Il Volontario Touring accompagnatore ha la facoltà di variare
l’itinerario. La manifestazione si effettua anche in caso di pioggia.
Il Club di Territorio “Terra di Lavoro” del Touring Club Italiano si
riserva il diritto di accettare o meno la prenotazione.
Manifestazione organizzata per i soci e gli amici del TCI e soggetta al
regolamento della Commissione regionale consoli della Campania.
Sono ammessi in via eccezionale i non soci perché possano
constatare la qualità e l'interesse delle nostre manifestazioni, e quindi
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