343 - Usl 9 Grosseto

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343 - Usl 9 Grosseto
AZIENDA U.S.L. 9 di GROSSETO Via Cimabue 109-58100 GROSSETO - TeL 0564/485111 - 485551
--~-_.~-_.
C. Fisc. P. Iva 00315940536
DELIBERAZIONE
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3 L. 3
. .~:
2 7 6IU. 2014
N ....................... DEL............................. . OGGETTO: Prevenzione del randagismo e tutela animali d'affezione; Protocollo d'Intesa per attività
Amministrazioni Comunali.
STRVTTURA PROPONENTE: Dipartimento della Prevenzione
(Firma Direttore di Struttura)
Responsabile del Procedimento: ColI. Amm.vo Pierangelo Colina
~IMMEDlATAMENTE ESEGVIBILE
ORDINARIO
SOGGETTO A CONTROLLO
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(Indicare se SI o NO)
------~--~-----.-----------.------------___,
Direzione Generale
Direzione Amministrativa
Direzione Sanitaria
Direttore dei Servizi Sociali
Distretto Colline Metallifere
Distretto Colline dell' Albegna
Distretto Amiata Grossetana
Distretto Area Grossetana
Presidio Ospedaliero
Area Tecnica
V.O. Affari Generali
V.O. Gestione Economica e Finanziaria
V.O. Gestione del Personale
V.O. Pianif/controllo fabbisogni e forniture
V.O. Pianiticazione Budget e Contro Gestione
V.O. Politiche del Personale e ReI. Sindacali
Controlli interni regolarità amm.vo contabile
Vfficio Contabilità Analitica
V.O. Sistema Informativo
V.O.S. Gestione del rischio clinico
V.O. Assicurazione Qualità e Relazioni Esterne
V.F. Agenzia Formazione
V.O. Educazione e Promozione alla Salute
Vfficio Convenzioni Vniche
Dipartimento Prevenzione
V.F. Dipendenze
V.F. Salute Mentale
V.O. Farmaceutica Territoriale
V.O. Farmaceutica Ospedaliera
V.F. Sistema di Prevenzione e Protezione
V.O. Affari Legali
V.O.S. Gestione rapporti conv.e supporto attività distr.
IL DIRETTORE GENERALE
DOTT. FAVSTO MARlOTTI
~
----------------------------------~~ IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE
VISTI:
- DPR 616/77 "Attuazione della delega di cui all'art. 1 della L. 22 luglio 1975, n. 382 ";
- DPR 31/3/1979 "Perdita della personalità giuridica di diritto pubblico dell'Ente nazionale protezione
animali, che continua a sussistere come persona giuridica di diritto privato ";
- la L. 14/8/1991, n. 281 "Legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo";
- la Legge Regionale 20/10/2009, n. 59 "Norme per la tutela degli animali";
- la Legge 4/11120 lO, n. 20 l "Ratifica ed esecuzione della Convenzione europea per la protezione degli
animali, fatta a Strasburgo il 13 novembre 1987, nonché di adeguamento dell'ordinamento interno";
- il Decreto Presidente Giunta Regionale Toscana 4/8/20 Il, n. 38 R "Regolamento di attuazione della Legge
Regionale 59/2009, Norme per la tutela degli animali";
- la modifica alI' art. 189 del Codice della Strada;
-la D.G.R.T. 16/12/2013, n. llOl "Recepimento Accordo di Conferenza Unificata Stato Regioni in materia
di identificazione e registrazione degli animali d'affezione, sancito in seduta del 24.1.2013";
- il Repertorio delle prestazioni che i Dipartimenti della prevenzione del SSR sono chiamati
obbligatoriamente ad erogare in quanto ricomprese nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA della
Prevenzione);
CONSIDERATO:
- che la situazione di contesto, come si configura nel territorio della Provincia di Grosseto a causa della
circolazione negli ambienti periurbani e rurali di cani vaganti incustoditi e di sovrappopolamento delle
colonie feline, impone una maggiore attenzione agli interventi che sono previsti dalle norme di settore e già
messi in atto;
- che il quadro normativo regionale in materia di animali d'affezione e prevenzione del randagismo prevede
specifiche ripartizioni di competenza per i Comuni e per le Aziende Sanitarie Locali;
- che i Comuni della Provincia di Grosseto hanno già a suo tempo affidato il servizio di canile sanitario,
canile rifugio e sterilizzazione cani a soggetti privati esterni, tramite specifiche convenzioni che in parte non
sono coerenti alla suddivisione di competenze previste dalla norma regionale;
- che per rendere più efficaci le azioni di tutela degli animali d'affezione e di prevenzione del randagismo è
indispensabile una maggiore integrazione tra le azioni di competenza dei Comuni e quelle di competenza
dell' Azienda Sanitaria Locale n. 9 di Grosseto;
- che al fine di ottimizzare le risorse disponibili e allo scopo di mantenere un' efficienza operativa adeguata
agli obiettivi da raggiungere, è importante valorizzare l'impiego delle professionalità già formate stabilendo,
tramite la stipula di Protocolli d'Intesa, le specifiche ripartizioni degli impegni delle Amministrazioni
Comunali coinvolte, commisurate ai principi generali prefissati dalle norme di settore;
CONSIDERATO necessario formalizzare un protocollo d'intesa con ogni singolo Comune che identifichi le
diverse competenze che le parti coinvolte devono assumere nei vari ambiti territoriali della Provincia di
Grosseto, in modo che sia assicurata una copertura completa dei servizi previsti dalle norme specifiche di
settore in materia di prevenzione del randagismo e di protezione degli animali d'affezione;
VISTO in proposito lo schema di "Protocollo d'Intesa per l'applicazione del quadro normativo di
riferimento in materia di animali d' atIezione e prevenzione del randagismo", allegato e parte integrante e
sostanziale del presente atto sotto lettera "A"; a cui fare riferimento per la predisposizione dei futuri
Protocolli d'Intesa con le varie Amministrazioni Comunali interessate tenendo conto degli impegni già
assunti dai Comuni stessi tramite le convenzioni stipulate con soggetti privati esterni per l'afIidamento del
servizio di canile sanitario. canile rifugio e sterilizzazione cani;
RITENUTO opportuno dare mandato al Direttore del Dipartimento di Prevenzione di questa Azienda per
attivare i necessari contatti con le varie Amministrazioni Comunali al fine di predisporre la stipula nello
specifico di un "Protocollo d'intesa per l'applicazione del quadro normativo di riferimento in materia di
animali d'affezione e prevenzione del randagismo" per le attribuzioni delle varie competenze tra le parti, che
sarà poi formalizzato e sottoscritto dalla Direzione Generale;
ATTESTATA la legittimità e la regolarità formale e sostanziale della presente proposta;
PROPONE
1. Di approvare, per le motivazioni espresse in narrativa, lo schema di "Protocollo d'intesa per
l'applicazione del quadro normativo di riferimento in materia di animali d'affezione e prevenzione del
randagi smo" , allegato e parte integrante e sostanziale del presente atto sotto lettera "A", a cui fare
riferimento per la predisposizione dei futuri Protocolli d'Intesa con le varie Amministrazioni Comunali
interessate tenendo conto degli impegni già assunti dai Comuni stessi tramite le convenzioni stipulate con
soggetti privati esterni per l'affidamento del servizio di canile sanitario, canile rifugio e sterilizzazione
cani.
2. Di incaricare il Direttore del Dipartimento di Prevenzione di Grosseto di questa Azienda di attivare i
necessari contatti con le varie Amministrazioni Comunali al fine di predisporre la stipula di specifici
"Protocolli d'intesa per l'applicazione del quadro normativo di riferimento in materia di animali
d'affezione e prevenzione del randagismo" da formalizzare e sottoscrivere dalla Direzione Generale e dai
vari sindaci; in modo che sia assicurata una copertura completa dei servizi previsti dalle norme specifiche
di settore in materia di prevenzione del randagismo e di protezione degli animali d'affezione.
3. Di dare atto che i Protocolli d'Intesa che verranno stipulati a seguito del presente atto non comporteranno
costi a carico dell' Azienda.
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4. Di trasmettere copia del presente atto alle seguenti strutture: - Direzione Generale, Direzione Amministrativa, Direzione Sanitaria; - V.O. Gestioni Economiche e Finanziarie; - U.O. Affari Generali;
- V.O. Affari Legali; - U.O. Politiche del Personale e Relaz. Sindacali. 5. Di trasmettere copia del presente atto al Collegio Sindacale ai sensi dell'art. 42, comma 2, L.R.T. n.
40/2005.
Il Direttore del Difa'Jimento della Prevenzione
Dr.f~Ci
IL DIRETTORE GENERALE VISTO l'art. 3 del D.Lgs. 30.12.1992 n. 502 e successive modificazioni ed integrazioni nonché l'art. 36 della L.R. n.40/05; LETTA E VALUTATA la sopra esposta proposta di deliberazione presentata dal Dirigente della struttura indicata in frontespizio; PRESO ATTO dell'attestazione della legittimità nonchè della regolarità formale e sostanziale espressa dal Dirigente che propone il presente provvedimento; DATO ATTO che, ai sensi della L. 241/90 e s.m.i., con particolare riferimento alla L. 15/05, responsabile del procedimento è il ColI. Amm.vo Pierangelo Colina; VISTI i pareri espressi sul frontespizio del presente atto; DELIBERA
- di far propria la proposta sopra riportata, recependola integralmente nei termini indicati; - di incaricare la U.O. Affari Generali: • di provvedere alla pubblicazione all'Albo on Une, ai ,sensi dell'art. 32, comma l°, della legge n.
69/2009, consultabile sul sito WEB istituzionale all'indirizzo www.usI9.grosseto.it;
di trasmettere il presente atto, contestualmente alla sua pubblicazione, al Collegio Sindacale, ai sensi dell'art. 42, comma 2, della L.R. 40/05; di comunicare l'avvenuta pubblicazione del presente atto al
Responsabile della struttura proponente; - di incaricare il Responsabile del Procedimento dell'invio della delibera esecutiva alle strutture indicate nel
frontespizio ovvero all'interno del dispositivo del presente atto.
IL DIRETIORE GENERALE
Sì attesta che il presente atto è stato inviato al Collegio Sindacale il\:
on
line,
consultabile sul sito
r;; 7 LUG, 2014
~ -<
WEB
istituzionale
all'indirizzo
e pubblicato all'Albo
www.usI9.grosseto.it. con decorrenza
2 1 tUB, 2014
/I presente atto, in quanto adottato in via ordinaria, è reso esecutivo trascorsi 15 giorni dalla data di
pubblicazione.
o
7 LUG. 2014
/I presente atto è immediatamente esecutivo. j----.J
Allegato A
Comune di ------
Azienda Unità Sanitaria Locale 9
Grosseto
SCHEMA DI PROTOCOLLO DI INTESA
PER L'APPLICAZIONE DEL QUADRO NORMATIVO IN MATERIA DI ANIMALI D'AFFEZIONE E PREVENZIONE DEL RANDAGISMO " Comune di
, codice fiscale _ _ _ _ , con Sede in_ _ _ _ _ _ __
il _ _ _ _ _e residente
rappresentato dal Sindaco
, nato a
a ____________________
e
L'Azienda Unità Sanitaria Locale n. 9 di Grosseto, codice fiscale 00315940536, con
sede in via Cimabue 109 - 58100 Grosseto, rappresentata dal Direttore Generale dr
Fausto Mariotti, nato a Roccalbegna (GR) il 17/9/1949 e residente a Siena in via di San
Marco 163;
Visti
- DPR 616fi7" Attuazione della delega di cui all'art. 1 della L 22 luglio 1975, n. 382 "
- DPR 31/3/1979 " Perdita della personalità giuridica di diritto pubblico dell'Ente
nazionale protezione animali, che continua a sussistere come persona giuridica di diritto
privato"
- la Legge 14/8/1991, n. 281" Legge quadro in materia di animali di affezione e
prevenzione del randagismo "
- la Legge regionale 20/10/2009, n. 59 "Norme per la tutela degli animali"
- la Legge 4/11/2010, n. 201 " Ratifica ed esecuzione della Convenzione europea per la
protezione degli animali, fatta a Strasburgo il 13 novembre 1987, nonché di adeguamento
dell'ordinamento interno"
- il Decreto Presidente Giunta Regionale Toscana 4/8/2011, n. 38 R " Regolamento di
attuazione della Legge regionale 59/2009 " Norme per la tutela degli animali"
- la modifica all'art. 189 del Codice della strada
- la Delibera Giunta Regione Toscana 16/12/2013, n. 1101 " Recepimento Accordo di
-
Conferenza Unificata Stato Regioni in materia di identificazione e registrazione degli
animali d'affezione, sancito in seduta del 24.1.2013 "
- il Repertorio delle prestazioni che i Dipartimenti della prevenzione del SSR sono
chiamati obbligatoriamente ad erogare in quanto ricomprese nei Livelli Essenziali di
Assistenza (LEA della Prevenzione);
Considerato
- che la situazione di contesto che si configura nel territorio della Provincia di Grosseto a
causa della circolazione negli ambienti periurbani e rurali di cani vaganti incustoditi e di
sovrappopolamento delle colonie feline, impone una maggiore attenzione agli interventi
che sono previsti dalle norme di settore;
- che il quadro normativo in materia di animali d'affezione e prevenzione del randagismo
prevede specifici ambiti di competenza per i Comuni e per le Aziende Sanitarie Locali;
- che il Comune di
ha affidato il servizio di canile sanitario e canile rifugio
alla struttura privata
, tramite specifica convenzione;
- che per rendere più efficaci le azioni di tutela degli animali d'affezione e di prevenzione
del randagismo è indispensabile un'integrazione tra le azioni di competenza del Comune
di
e quelle di competenza dell'Azienda U.S.L. 9 di Grosseto;
- che al fine di ottimizzare le risorse disponibili e allo scopo di mantenere una efficienza
operativa adeguata agli obiettivi da raggiungere, è importante valorizzare l'impiego delle
professionalità già formate stabilendo, con il presente Protocollo, una ripartizione
dell'impegno delte Amministrazioni coinvolte commisurato ai principi generali prefissati
dalle norme di settore
concordano di ripartire gli ambiti di competenza per le seguenti azioni
secondo gli oneri specificati
COLONIE FELINE
" Comune di
raccoglie le segnalazioni dì raggruppamenti dì gatti e ne
avvia la procedura di riconoscimento come colonie feline; a tal fine viene individuata
l'Associazione senza scopo di lucro, avente finalità di protezione degli animali, oppure il
soggetto privato che opera con analoghe finalità, cui necessariamente affidare
l'alimentazione e la cura dei gatti.
/I Comune procede al censimento della colonia dopo che è stato formalizzato il soggetto
referente cui affidarne la conduzione e dopo che, in collaborazione con il Dipartimento
della Prevenzione dell'Azienda USL 9, è stato verificato che la collocazione della colonia e
soprattutto la zona per l'alimentazione dei soggetti che la compongono, sia compatibile
con l'igiene urbana.
Con oneri a suo carico e secondo liste operatorie appositamente predisposte, il
Dipartimento della Prevenzione dell'Azienda USL 9 sterilizza i soggetti appartenenti alle
colonie formalmente registrate e che vengono condotti presso il Centro chirurgico di Villa
Pizzetti dalle Associazioni o soggetti privati, individuati formalmente come referenti di ogni
singola colonia; in occasione dell'anestesia per gli interventi chirurgici di sterilizzazione i
soggetti vengono identificati con microchip e contestualmente iscritti in anagrafe regionale
degli animali d'affezione a nome del Comune, allo scopo di connotarne l'appartenenza
territoriale e per prevenire l'eventuale ripetizione di interventi di sterilizzazione chirurgica.
Tramite opportune iniziative di sensibilizzazione delle Associazioni e dei soggetti privati
individuati come referenti delle colonie, il Comune di
e il Dipartimento della
Prevenzione dell'Azienda USL 9 promuovono un controllo ecologico e non cruento delle
popolazioni feline libere sul territorio. AI 'fine di assicurare reale efficacia ai programmi di
sterilizzazione, o per non vanificarne addirittura gli obiettivi, e allo scopo di evitare l'effetto
di attrazione e concentramento nei confronti di gatti di proprietà o non appartenenti alle
colonie stabili, viene regolamentata la modalità di somministrazione di alimenti,
limitandone la quantità messa a disposizione delle popolazioni feline sul territorio urbano.
CANILI
Canile sanitario - nuove immissioni
A) Il Comune di _______, con oneri a proprio carico, per il tramite del Gestore
del canile assicura:
).- la verifica della identificazione dei cani e la loro ammissione alla struttura;
". la prima visita clinica di ingresso con eventuale intervento di pronto soccorso (nota *);
'" l'inoltro al Dipartimento della Prevenzione dell'Azienda USL 9 della richiesta dei dati
del proprietario, nel caso di animale identificato, per la successiva riconsegna.
B) Il Dipartimento della Prevenzione dell'Azienda USL 9, con oneri a proprio carico,
assicura:
.,., entro 15 gg. l'identificazione dei cani non identificati, e la loro iscrizione in Anagrafe
canina regionale;
Y contestualmente all'operazione di cui al punto precedente il veterinario del
Dipartimento della Prevenzione dell'Azienda USL 9 effettua una visita clinica sui
nuovi immessi per escludere la presenza di sintomi clinici riferibili a malattie
trasmissibili all'uomo o ad altri animali.
Canile sanitario - sorveglianza e prevenzione patologie
A) Il Dipartimento della Prevenzione dell'Azienda USL 9, con oneri a proprio carico,
garantisce per conto del Comune di _ _ _ _ _ __
~Ia
profilassi sanitaria mediante visite cliniche periodiche quindicinali sugli animali
ricoverati, per le valutazioni per il passaggio dei soggetti al canile rifugio;
.,. la sterilizzazione dei soggetti che vengono trasferiti al canile rifugio.
B) Il Comune di _ _ _ _ _ _, con oneri a proprio carico, per il tramite del Gestore
del canile, prowede a:
"" l'assistenza sanitaria continuativa in forma di reperibilità; (nota *) "" la somministrazione di antiparassitari per apparato digerente e cutaneo; " la vaccinazione per cimurro, epatite, parvovirosi e leptospirosi nei soggetti sotto i 2 anni di età.
Canile rifugio - sorveglianza e prevenzione patologie
A) Il Comune di _ _ _ _ _ _-', con oneri a proprio carico, per il tramite del Gestore
del canile, assicura:
"" l'assistenza sanitaria continuativa in forma di reperibilità; (nota*) y la figura responsabile della gestione scorta farmaci. B) Il Dipartimento della prevenzione ASL 9 assicura, con oneri a proprio carico:
la verifica annuale delle conformità igienico- sanitarie generali alle condizioni di
accreditamento della struttura;
"" la verifica annuale della sussistenza di un adeguato livello di benessere degli animali
"" gli interventi, su segnalazioni del Gestore del canile, per verifica dello stato sanitario
elo di benessere dei cani.
Ìi'
Con il presente Protocollo si conviene che gli oneri derivanti dalla sua applicazione sono
suddivisi tra i contraenti in modo da compensare integralmente i costi degli interventi
sanitari che le norme loro assegnano, interscambiando le loro specifiche competenze al
fine di ottimizzare l'efficienza degli interventi previsti dal complesso articolato normativo in
materia di tutela degli animali d'affezione e di prevenzione del randagismo.
Nota * Interventi di pronto soccorso su cani e gatti vaganti coinvolti in incidenti della strada o in difficoltà e assistenza sanitaria continuativa su cani ospitati nei canili sanitari e nei canili rifugio. Terapie per patologie mediche acute e subacute, con esclusione delle patologie
dismetaboliche croniche, neurologiche croniche, neoplastiche, parassitarie croniche.
Terapie per patologie chirurgiche acute e subacute con esclusione di interventi
specialistici complessi quali: impianti protesi di qualsiasi natura, neurochirurgia, chirurgia
oncologica, interventi di chirurgia toracica ed oftalmica, interventi di chirurgia addominale
complessa.
Il presente Protocollo d'Intesa prende awio contestualmente alla sua stipula ed ha
validità per un biennio con possibilità di rinnovo mediante formale espressione di volontà
del Sindaco di
e del Direttore Generale della AUSL 9.
" Sindaco del Comune di
" Direttore Generale della AUSL 9