l`origine e l`approdo

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l`origine e l`approdo
Ritiro Spirituale…verso la Pasqua
Appiano Gentile 11 marzo 2012
L’ORIGINE E L’APPRODO
Programma
* 9,00-9,15 ritrovo
* 9.30 prima meditazione: “La famiglia di Dio da Abramo a Gesù” (Gen 11,27-12,20)
* silenzio
* 11.15 seconda meditazione: “Di giardino in giardino, verso l’approdo” (Ap 21,1-22,5)
* 12.30 pranzo (primo piatto caldo offerto dalle sorelle, portare secondi e dolci per la condivisione)
* 14.00 silenzio
* 15.00 momento comunitario x scambio riflessioni
* 16.30 S. Messa
Per iniziare, preghiamo insieme:
VORREI SALIRE IN ALTO
Vorrei salire molto in alto, Signore, sopra la mia città, sopra il mondo, sopra il tempo. Vorrei purificare il mio
sguardo e avere i tuoi occhi. Vedrei allora l'universo, l'umanità, la storia, come li vede il Padre. Vorrei la bella,
eterna idea d'amore del tuo Padre che si realizza progressivamente: tutto ricapitolare in te, le cose del cielo e
della terra. E vedrei che, oggi come ieri, i minimi particolari vi partecipano, ogni uomo al suo posto, ogni
gruppo ed ogni oggetto. Vedrei la minima particella di materia e il più piccolo palpito di vita; l'amore e l'odio,
il peccato e la grazia. Commosso, comprenderei che dinanzi a me si svolge la grande avventura d'amore
iniziata all'alba del mondo. Comprenderei che tutto è unito insieme, che tutto non è che un minimo movimento
di tutta l'umanità e di tutto l'universo verso la Trinità, in te e per te, Signore.
Michel Quoist
Padre Nostro…
La famiglia di Dio da Abramo a Gesù
Gen 11,27-12,20
11 ABRAMO
Genealogia e migrazione
27
Questa è la discendenza di Terach: Terach generò Abram, Nacor e Aran; Aran generò Lot. 28Aran poi morì
alla presenza di suo padre Terach nella sua terra natale, in Ur dei Caldei. 29Abram e Nacor presero moglie; la
moglie di Abram si chiamava Sarài e la moglie di Nacor Milca, che era figlia di Aran, padre di Milca e padre di
Isca. 30Sarài era sterile e non aveva figli.
31
Poi Terach prese Abram, suo figlio, e Lot, figlio di Aran, figlio cioè di suo figlio, e Sarài sua nuora, moglie di
Abram suo figlio, e uscì con loro da Ur dei Caldei per andare nella terra di Canaan. Arrivarono fino a Carran e
vi si stabilirono.
32
La vita di Terach fu di duecentocinque anni; Terach morì a Carran.
12
1
Il Signore disse ad Abram:
«Vattene dalla tua terra,
dalla tua parentela
e dalla casa di tuo padre,
verso la terra che io ti indicherò.
2
Farò di te una grande nazione
e ti benedirò,
renderò grande il tuo nome
e possa tu essere una benedizione.
3
Benedirò coloro che ti benediranno
e coloro che ti malediranno maledirò,
e in te si diranno benedette
tutte le famiglie della terra».
4
Allora Abram partì, come gli aveva ordinato il Signore, e con lui partì Lot. Abram aveva settantacinque anni
quando lasciò Carran. 5Abram prese la moglie Sarài e Lot, figlio di suo fratello, e tutti i beni che avevano
acquistati in Carran e tutte le persone che lì si erano procurate e si incamminarono verso la terra di Canaan.
Arrivarono nella terra di Canaan 6e Abram la attraversò fino alla località di Sichem, presso la Quercia di Morè.
Nella terra si trovavano allora i Cananei.
7
Il Signore apparve ad Abram e gli disse: «Alla tua discendenza io darò questa terra». Allora Abram costruì in
quel luogo un altare al Signore che gli era apparso. 8Di là passò sulle montagne a oriente di Betel e piantò la
tenda, avendo Betel ad occidente e Ai ad oriente. Lì costruì un altare al Signore e invocò il nome del Signore.
9
Poi Abram levò la tenda per andare ad accamparsi nel Negheb.
Sara insidiata in Egitto
10
Venne una carestia nella terra e Abram scese in Egitto per soggiornarvi, perché la carestia gravava su quella
terra. 11Quando fu sul punto di entrare in Egitto, disse alla moglie Sarài: «Vedi, io so che tu sei donna di
aspetto avvenente. 12Quando gli Egiziani ti vedranno, penseranno: «Costei è sua moglie», e mi uccideranno,
mentre lasceranno te in vita. 13Di', dunque, che tu sei mia sorella, perché io sia trattato bene per causa tua e io
viva grazie a te».
14
Quando Abram arrivò in Egitto, gli Egiziani videro che la donna era molto avvenente. 15La osservarono gli
ufficiali del faraone e ne fecero le lodi al faraone; così la donna fu presa e condotta nella casa del faraone. 16A
causa di lei, egli trattò bene Abram, che ricevette greggi e armenti e asini, schiavi e schiave, asine e cammelli.
17
Ma il Signore colpì il faraone e la sua casa con grandi calamità, per il fatto di Sarài, moglie di Abram.
18
Allora il faraone convocò Abram e gli disse: «Che mi hai fatto? Perché non mi hai dichiarato che era tua
moglie? 19Perché hai detto: «È mia sorella», così che io me la sono presa in moglie? E ora eccoti tua moglie:
prendila e vattene!». 20Poi il faraone diede disposizioni su di lui ad alcuni uomini, che lo allontanarono insieme
con la moglie e tutti i suoi averi.
Di giardino in giardino, verso l’approdo
Ap 21,1-22,5
1
E vidi un cielo nuovo e una terra nuova: il cielo e la terra di prima infatti erano scomparsi e il mare non c'era
più. 2E vidi anche la città santa, la Gerusalemme nuova, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa
adorna per il suo sposo. 3Udii allora una voce potente, che veniva dal trono e diceva:
«Ecco la tenda di Dio con gli uomini!
Egli abiterà con loro
ed essi saranno suoi popoli
ed egli sarà il Dio con loro, il loro Dio.
4
E asciugherà ogni lacrima dai loro occhi
e non vi sarà più la morte
né lutto né lamento né affanno,
perché le cose di prima sono passate».
5
E Colui che sedeva sul trono disse: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose». E soggiunse: «Scrivi, perché queste
parole sono certe e vere». 6E mi disse:
«Ecco, sono compiute!
Io sono l'Alfa e l'Omèga,
il Principio e la Fine.
A colui che ha sete
io darò gratuitamente da bere
alla fonte dell'acqua della vita.
7
Chi sarà vincitore erediterà questi beni;
io sarò suo Dio ed egli sarà mio figlio.
8
Ma per i vili e gli increduli, gli abietti e gli omicidi, gli immorali, i maghi, gli idolatri e per tutti i mentitori è
riservato lo stagno ardente di fuoco e di zolfo. Questa è la seconda morte».
La città santa
9
Poi venne uno dei sette angeli, che hanno le sette coppe piene degli ultimi sette flagelli, e mi parlò: «Vieni, ti
mostrerò la promessa sposa, la sposa dell'Agnello». 10L'angelo mi trasportò in spirito su di un monte grande e
alto, e mi mostrò la città santa, Gerusalemme, che scende dal cielo, da Dio, risplendente della gloria di Dio. 11Il
suo splendore è simile a quello di una gemma preziosissima, come pietra di diaspro cristallino. 12È cinta da
grandi e alte mura con dodici porte: sopra queste porte stanno dodici angeli e nomi scritti, i nomi delle dodici
tribù dei figli d'Israele. 13A oriente tre porte, a settentrione tre porte, a mezzogiorno tre porte e a occidente tre
porte. 14Le mura della città poggiano su dodici basamenti, sopra i quali sono i dodici nomi dei dodici apostoli
dell'Agnello.
15
Colui che mi parlava aveva come misura una canna d'oro per misurare la città, le sue porte e le sue mura. 16La
città è a forma di quadrato: la sua lunghezza è uguale alla larghezza. L'angelo misurò la città con la canna: sono
dodicimila stadi; la lunghezza, la larghezza e l'altezza sono uguali. 17Ne misurò anche le mura: sono alte
centoquarantaquattro braccia, secondo la misura in uso tra gli uomini adoperata dall'angelo. 18Le mura sono
costruite con diaspro e la città è di oro puro, simile a terso cristallo. 19I basamenti delle mura della città sono
adorni di ogni specie di pietre preziose. Il primo basamento è di diaspro, il secondo di zaffìro, il terzo di
calcedònio, il quarto di smeraldo, 20il quinto di sardònice, il sesto di cornalina, il settimo di crisòlito, l'ottavo di
berillo, il nono di topazio, il decimo di crisopazio, l'undicesimo di giacinto, il dodicesimo di ametista. 21E le
dodici porte sono dodici perle; ciascuna porta era formata da una sola perla. E la piazza della città è di oro puro,
come cristallo trasparente.
22
In essa non vidi alcun tempio:
il Signore Dio, l'Onnipotente, e l'Agnello
sono il suo tempio.
23
La città non ha bisogno della luce del sole,
né della luce della luna:
la gloria di Dio la illumina
e la sua lampada è l'Agnello.
24
Le nazioni cammineranno alla sua luce,
e i re della terra a lei porteranno il loro splendore.
25
Le sue porte non si chiuderanno mai durante il giorno,
perché non vi sarà più notte.
26
E porteranno a lei la gloria e l'onore delle nazioni.
27
Non entrerà in essa nulla d'impuro,
né chi commette orrori o falsità,
ma solo quelli che sono scritti
nel libro della vita dell'Agnello.
22
La venuta del Signore
1
E mi mostrò poi un fiume d'acqua viva, limpido come cristallo, che scaturiva dal trono di Dio e dell'Agnello.
In mezzo alla piazza della città, e da una parte e dall'altra del fiume, si trova un albero di vita che dà frutti
dodici volte all'anno, portando frutto ogni mese; le foglie dell'albero servono a guarire le nazioni.
2
3
E non vi sarà più maledizione.
Nella città vi sarà il trono di Dio e dell'Agnello:
i suoi servi lo adoreranno;
4
vedranno il suo volto
e porteranno il suo nome sulla fronte.
5
Non vi sarà più notte,
e non avranno più bisogno
di luce di lampada né di luce di sole,
perché il Signore Dio li illuminerà.
E regneranno nei secoli dei secoli.
Pensieri…
La croce deve apparirci in tutta la sua verità. Essa congiunge la terra al cielo, tende le braccia in tutte le
direzioni, è il segno misterioso dell’umanità universale, il telaio sul quale viene tessuta la nostra vita.
Renato Battaglia
Confido in Te
O Dio, non so dove mi conduci. Non so neppure come sarà il mio domani,
la prossima settimana o l’anno prossimo. Ma cerco di tenere le mani aperte,
confido che Tu metterai la tua mano nella mia e mi condurrai a casa.
Grazie o Dio per il tuo amore. Grazie.
H.J.M. Nouwen