1 Glossario - Ospedale "Bolognini"
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1 Glossario - Ospedale "Bolognini"
Azienda Ospedaliera Bolognini Seriate Via Paderno, 21 – 24068 SERIATE (BG) Tel. 035/3063771 Telefax 035/3063708 C.F. e P. IVA n° 02685160167 E-mail: [email protected] Internet: www.bolognini.bg.it CAPITOLATO TECNICO PER L’AFFIDAMENTO, PER UN PERIODO QUINQUENNALE, DEL SERVIZIO DI DIGITALIZZAZIONE E GESTIONE DI UN SISTEMA PACS CON IMPLEMENTAZIONE E INTEGRAZIONE DELLA DOTAZIONE TECNOLOGICA ED INFORMATICA ATTUALMENTE IN USO PER L’AZIENDA OSPEDALIERA “BOLOGNINI” DI SERIATE. 1 Glossario Acronimi PACS RIS CRS-SISS SLA KPI AO ASL CDC CDG BO FO SO CDR COGE COAN GUI DWH LI LISIT MPLS Picture Archiving and Communication System Radiological Information System Carta Regionale dei Servizi -Sistema Informativo Socio Sanitario Service Level Agreement Key Performance Indicator Azienda Ospedaliera Azienda Sanitaria Locale Centro di Costo Controllo di gestione Back Office Front Office Sistema Operativo Centro di responsabilità Contabilità Generale Contabilità Analitica Graphical User Interface Data Ware House Lombardia Informatica s.p.a. Lombardia Integrata s.p.a. – Servizi Infotelematici per il Territorio Multi Protocol Label Switching (sistema di trasferimento a pacchetto in 1 MDS LAN MAN WAN ODBC OLAP PDA PA PDL PDR RDA RUR SI SP NP SIA SIO SSN SSR Aggiudicatario Appaltatore Apparato centrale Azienda Concorrente Commissione permanente Capo progetto Back office Front Office Outsourcer Coordinatore di progetto Gestore Batch Impresa Offerente Concorrente Prestazione Subentrante Trigger Sistema Template Team di progetto Key user Milestone modalità asincrona) Ministero della Salute Local Area Network Metropolitan Area Network Wide Area Network Open Data Base Connectivity On Line Analitical Processing (sistema multidimensionale) Punto d’Attivazione (denominazione SISS) Pubblica amministrazione Posto Di Lavoro (denominazione SISS) Punto di Registrazione (denominazione SISS) Richiesta d’acquisto Ricetta Unificata Regionale Servizio Informatico Service Provider (denominazione SISS) Network Provider Servizio Informatico Aziendale Sistema informativo Ospedaliero Sistema sanitario nazionale Sistema sanitario regionale L’offerente a cui è stata aggiudicata la gara Colui che ha firmato il contratto d’appalto Qualunque componente hardware il cui funzionamento risulti necessario per la completa funzionalità di più di una postazione di lavoro Azienda Ospedaliera appaltante Impresa o raggruppamento d’imprese che concorrono Organo aziendale che ha il compito di effettuare il monitoraggio dell’appalto Referente di progetto da parte aggiudicatario In terminologia SISS è riferito alle postazioni che non leggono la RUR ma refertano In terminologia SISS, sono le PDL di S/R o quelle che leggono la RUR Aggiudicatario nella fase di conduzione del servizio di outsourcing Referente di progetto e direzione lavori da parte Azienda Sinonimo di outsourcer o comunque di chi provvede all’esercizio del sistema Processo sequenziale, in genere eseguito in differita Impresa o raggruppamento d’imprese che presentano domanda di partecipazione Impresa o raggruppamento d’imprese invitato a presentare offerta Sinonimo di offerente Come definita nel nomenclatore regionale L’appaltatore che subentra al gestore in uscita, riferito all’avviamento del servizio Evento che scatena un processo Sistema informativo, applicativo, modulo, sono usati spesso l’uno per l’altro senza particolare riguardo ad una gerarchia Schema predefinito Gruppo di lavoro permanente del gestore al servizio dell’Azienda Utente pilota che opera prima di altri in avviamento Pietra miliare (riferita ad un obiettivo pianificato) 2 Workplan Housing Interoperabilità Legacy Messaging Middleware Intranet Extranet Server Farm Parsing Porta applicativa Primitive Repository Routing Piano di lavoro (dettaglio del piano attuativo) Servizio di fornitura di spazio disco e altri servizi online su uno o più server logici dedicati Funzionalità di scambio di dati e di elaborazione coerente fra diversi sistemi informativi Detto di sistemi informativi datati e non rimuovibili nel breve/medio Messaggistica Componente software che “sta nel mezzo” e provvede all’interscambio fra i diversi software Applicativi aziendali Rete logica privata protetta, formata da una o più reti fisiche connesse geograficamente fra loro Rete logica analoga alla intranet ma esterna al sistema che la considera Sezione comprendente server in batteria, collocata solitamente in unica sala attrezzata Processamento (riferito ad un sistema software che implementa interamente un percorso applicativo) Terminale di e-Goverment: tutto quanto necessita per esporre informazioni su extranet Macro statement di programmazione, impiegate negli applicativi “contenitore” di referti o documenti elettronici in genere Instradamento (telematico) 3 Azienda Ospedaliera Bolognini Seriate Via Paderno, 21 – 24068 SERIATE (BG) Tel. 035/3063771 Telefax 035/3063708 C.F. e P. IVA n° 02685160167 E-mail: [email protected] Internet: www.bolognini.bg.it 2 Premessa L'Azienda Ospedaliera Bolognini nasce dalla Legge regionale 31 dell'11 luglio 97, ed è caratterizzata da una struttura a rete costituita da sette Ospedali (di cui attualmente cinque a gestione diretta e due in sperimentazione gestionale), da quattro strutture ambulatoriali distribuite sul territorio, e dal Dipartimento di Salute Mentale. Il presente capitolato speciale regola la fornitura di un sistema PACS, sistemi C.R., DR mammoografici, Sistemi di Radiologia portatili e stampanti, occorrenti ai Servizi di Radiologia dell’A.O. Bolognini di Seriate e alle strutture di Trescore e Sarnico presso le cui Radiologie (anch’esse affidate alla sperimentazione gestionale) l’A.O.B. gestisce direttamente l’attività mammografica nell’ambito dello Screening mammografico dell’ASL di Bergamo. L’Azienda ritiene di importanza strategica per i presidi di Seriate, Alzano Lombardo, Gazzaniga, Lovere e Piario e per le sperimentazioni gestionali di Trescore e Sarnico, la completa digitalizzazione dell’imaging radiografico e l’introduzione di un sistema PACS, completamente integrato nel Sistema Informativo Aziendale che consenta di acquisire, visualizzare, immagazzinare e distribuire immagini radiografiche in formato unicamente digitale con un risparmio di tempo e di denaro rispetto ai sistemi tradizionali. I risultati attesi dall’introduzione di tale soluzione sono: • • • • • • • La digitalizzazione delle immagini prodotte dai sistemi esistenti di radiologia convenzionale tramite CR, delle immagini mammografiche mediante CR e DR e la gestione delle immagini prodotte dalle attrezzature digitali; La realizzazione di tutta la refertazione digitale a monitor La comunicazione tra tutti i sistemi in dotazione ai servizi di Radiologia, con il preciso scopo di ottimizzare la gestione delle sale radiologiche e del personale per mezzo dei sistemi forniti. L’informatizzazione completa dei processi operativi clinici e gestionali della radiologia (è indispensabile il completo interfacciamento tra RIS e PACS e con i vari componenti del sistema informativo aziendale o sovraziendale); Il miglioramento delle performance cliniche ed organizzative legate alle attività di diagnostica per immagini svolte nell'ambito dell'Azienda Ospedaliera; La realizzazione di una soluzione efficiente ed economicamente vantaggiosa in grado di ottimizzare l'impiego delle risorse umane; Il miglioramento dei tempi di effettuazione dell'intero ciclo di lavoro, dalla prenotazione alla consegna dei referti; 4 • • • • • • L’abbandono della produzione di pellicole e supporti cartacei e l’introduzione graduale della gestione automatizzata filmless dei processi produttivi attraverso l'attivazione di una rete di trasmissione dati, referti ed immagini da e verso i reparti; La realizzazione di un archivio legale digitale conservativo delle cartelle radiologiche che sostituisca quello cartaceo e che soddisfi le normative vigenti; Il miglioramento dell’affidabilità e della sicurezza delle informazioni; La riduzione degli episodi di perdita delle immagini e dei lunghi tempi di ricerca delle stesse; Il miglioramento della qualità delle immagini diagnostiche; L’installazione di un sistema aggiornato all’ultima generazione disponibile all’atto della presentazione dell’offerta, secondo le nuove soluzioni tecnologiche e secondo le eventuali evoluzioni normative. 3 Contesto 3.1 Elenco Presidi dell’Azienda Ospedaliera Gli ospedali sono i seguenti : • "Bolognini" di Seriate • "M.O.A. Locatelli" di Piario; • "Pesenti Fenaroli" di Alzano Lombardo; • "Briolini" di Gazzaniga; • "SS. Capitanio e Gerosa" di Lovere; Per quanto riguarda i due presidi affidati in gestione: • "S. Isidoro" di Trescore; • "P.A. Faccanoni" di Sarnico; essi non saranno attrezzati dal punto di vista del PACS; per essi è peraltro prevista la messa in opera di nuovi sistemi di imaging mammografo digitale (cfr. nel seguito). 3.2 Sistema informativo aziendale 3.2.1 Contesto La figura rappresenta di massima la struttura logica dei Sistemi Informativi dell’Azienda di ambito clinico: 5 così come quella successiva, mutuata dagli schemi del progetto regionale CRS-SISS, rappresenta i livelli di integrazione realizzati o comunque previsti: 6 Cartelle Cliniche Reparto Reparto Reparto cardiologia cardiologia Reparto Reparto chirugia chirugia Cartelle Cliniche Ambulatorio Ambulatorio Ambulatorio oculistica oculistica … Ambulatorio Ambulatorio oncologia oncologia Servizi Centrali Regione … Fascicolo Fascicolo Sanitario Sanitario Elettronico Elettronico CUP CUP Extranet SISS Servizi comuni di interoperabilità ADT ADT Anagrafe Anagrafe Aziendale Aziendale Pazienti Pazienti PS PS LIS LIS RIS RIS AMB: AMB: Gestione Gestione REP: REP: Gestione Gestione Anapat, Anapat, … Gestione Gestione Ordini Ordini Base dati Base dati clinica clinica (EPR) (EPR) Generazione Generazione Referti Referti Generazione Generazione Prescrizioni Prescrizioni RUR RUR Servizi Centrali SIO Nel caso del sistema PACS, esso dovrà integrarsi direttamente solo con il sistema RIS e tramite il sistema RIS sarà integrato con i Sistemi Informativi dell’Azienda. Per migliore evidenza, viene qui di seguito riportato l’elenco dei principali software, alla data in esercizio presso l’Azienda. 0 Denominazione Software Breve descrizione Software Produttore/Fornitore Utilizzatore 1 Sw Ormawin gestione attività delle sale operatorie (registro operatorio) Avelco S.r.l. di Genova Quarteri Operatori accettazione e cassa del Laboratorio (WinCUP) 2 3 Sistema "Priamo" produzione e online di Laboratorio (WinLab) Sportelli di Laboratorio B.C.S. S.r.l. di Erba (CO) refertazione per Anatomia Patologica (AnaPat) 4 Laboratorio Anatomia Patologica 5 Sw Emonet gestione raccolta e distribuzione sacche emocomponenti Insimark SpA di Trieste SIMT 6 Sistema "GE4" Gestione economico-finanziaria (ordini, fatture, magazzini, contabilità generale ed analitica) Data Processing Spa di Bologna UU.OO Economato/Ragioneria/SIA/ Tecnico e Farmacia 7 Sw IRIS accettazione attività di ricovero e gestione SDO Reply (Santer) Spa di Milano Uffici Accettazione Ricoveri 8 ADT/REP lettere di dimissione Tutte le UU.OO di ricovero (ADT/REP) 9 Piattaforma Regionale - BAC Piattaforma Regionale Repository Piattaforma Regionale AMBulatoriale anagrafica aziendale assistiti SIA repository referti SIA specialistica ambulatoriale Ambulatori Divisionali e Territoriali 10 11 7 12 Flussi rendicontazione attività ambulatoriale 13 Sw GIP gestione economica del personale debito informativo 14 Sw SGP gestione cup UO Epidemiologia e Flussi Informativi (Flussi) Reply (Santer) Spa di Milano (in outsourcing) UO Personale Servizi di CUP 15 Sw Pronto Soccorso gestione pronto soccorso 16 Sw RIS gestione attività radiologica Engineering Spa di Milano AgFA di Milano Servizi di Pronto Soccorso Servizi di Radiologia 3.2.2 RIS Presso l’A.O. Bolognini è installato un sistema RIS, Radiological Information System, Sistema Informativo Radiologico per la gestione digitale di tutte le informazioni testuali relative ai processi radiodiagnostici, esteso a tutti i presidi ospedalieri dell’Azienda. L’applicativo RIS in uso presso l’Azienda è ELEFANTE.NET della ditta AGFA HEALTHCARE. Le stazioni RIS presenti presso l’Azienda alla data di aggiudicazione saranno presumibilmente dislocate nel modo seguente: Tabella n. 1 Presidio Unità N. stazioni RIS N° Refertatori Seriate Radiologia 21 9 Alzano Radiologia 15 5 Gazzaniga Radiologia 5 1 Lovere Radiologia 10 2 Piario Radiologia 15 3 Lo stato dell’arte alla data del RIS prevede i seguenti livelli di interoperabilità: a) integrazione SISS con i servizi di consolidamento (firma digitale, registrazione referti nel repository, ecc.); b) gestione casi di oscuramento referti (SISS compliant); c) integrazione interna con i sistemi afferenti del CUP e del PS. mentre sono tuttora in via di completamento/realizzazione i seguenti servizi: 1) integrazione SISS con le fonti anagrafiche dei pazienti; 2) integrazione interna con i sistemi degli ambulatori e dei reparti. 3.2.3 MINI PACS Presso l’Ente sono presenti dei sistemi MINI PACS: • A Seriate, in contratto di service, in scadenza nel 2015, un sistema di marca FUJI integrato con la TAC multislice 64 strati di Philips, la RM da 1,5 T di Philips e le diagnostiche di PS e al sistema RIS Elefante.net di Agfa, ovvero un sistema per archivio e refertazione immagini; il sistema è dotato di tre stazioni di refertazione a doppio monitor con relativo software di refertazione e consultazione immagini presso la Radiologia, di tre postazioni di distribuzione e visualizzazione immagini presso 3 reparti, un sistema di produzione di CD/DVD per la consegna del materiale iconografico digitale ai pazienti ed un sistema di conservazione legale sostitutiva delle immagini in esso contenute. • A Piario, un sistema di marca AGFA di proprietà dell’Ente, per la gestione delle immagini di una TAC digitale multislice 16 strati di GE. A tal riguardo, le Ditte partecipanti, dovranno garantire: • Il mantenimento dei sistemi esistenti e la loro integrazione con i sistemi offerti. 8 • Il mantenimento del sistema di conservazione legale sostitutiva esistente e la sua integrazione con i sistemi offerti. • La consultazione ed il richiamo degli esami da questi due sistemi, specificando la metodologia utilizzata ed i tempi di richiamo. • La visibilità diretta sui sistemi offerti, degli esami che sono presenti nei PACS esistenti. N.B.: L’acquisizione dettagliata dei dati tecnici relativi alle apparecchiature in oggetto potrà essere ottenuta dalle Ditte concorrenti attraverso informativa e sopralluoghi da richiedere e concordare presso il Servizio Informatico aziendale e i Responsabili dei Reparti interessati. 3.2.4 Rete geografica (WAN) I dettagli sulle singole linee che compongono l’infrastruttura telematica per le sedi ospedaliere sono ricavabili dalla seguente tabella. Rete Dati A.O. Bolognini Anagrafica Tipologi a Sede Master Periferia Tipologia A Tecnologie di connessione Connettività Velocità Kbps Località Indirizzo PCR Back up MCR DL UL DL UL Principale Backup H Seriate (C. stella) * Via Paderno 100000 100000 100000 100000 5120 Fibra Ottica P. Radio H Alzano Lombardo * Via Papa GiovanniXXIII 100000 100000 100000 100000 2048 Fibra Ottica 2 HDSL B3 H Sarnico * Via Faccanoni 2048 2048 1024 1024 256 1 HDSL B3 2 ISDN H Lovere * Via Martinoli 4096 4096 2048 2048 256 2 HDSL B3 2 ISDN H Trescore Balneario* Via Ospedale 2048 2048 1024 1024 256 1 HDSL B3 2 ISDN H Gazzaniga * Via Manzoni 4096 4096 2048 2048 256 2 HDSL B3 2 ISDN H Piario * Via Groppino 6144 6144 2048 2048 256 2 HDSL B3 + 1 HDSL B2 2 ISDN Inoltre, per la connettività Internet, è attiva una connessione con 4 Mbps di banda e 4Mbps di MCR. Premesso che la gestione della WAN è e resterà in carico all’Azienda, che si avvale allo scopo di apposito servizio, la Ditta, nella relazione tecnica, dovrà dichiarare quali livelli prestazionali sarà in grado di garantire sulle tratte interessate dall’impianto PACS e impegnarsi a collaborare con l’Azienda per definire adeguati Quality of Service e verificarli periodicamente. A questo riguardo si tenga anche conto delle seguenti evoluzioni della WAN, che avverranno nei prossimi mesi: a) a partire dal mese di agosto 2009, sarà attivato un servizio di “teleconsulto – second opinion” fra l’Ospedale di Seriate e gli Ospedali Riuniti di Bergamo, basato su VPN e connettività Internet, con una disponibilità di banda fino a 100 Mbps; b) con la nuova gara sulla WAN aziendale, il cui avviamento in esercizio è previsto entro la fine dell’anno 2009, la tratta che collega l’Ospedale di Piario dovrà avere una banda MCR di 10 Mbps. 3.2.5 Dotazioni software aziendali Premesso che la configurazione del sistema offerto è a carico della Ditta, e per la quale si chiede venga fornita dettagliata documentazione in lingua italiana all’interno della Relazione Tecnica, si 9 ricordano qui di seguito le composizioni software standard presenti in Azienda, che determinano eventuali vincoli di compatibilità e sulle quali in ogni caso il personale del Servizio Informatico Aziendale è in grado di dare supporto. Caratteristiche del Server Aziendale: • Windows 200x Server. • DBMS Oracle 9i (alla data è iniziata la migrazione alla versione 11i). • Infrastruttura di Sicurezza. • Continuità di servizio e di backup garantite dall’Azienda. Caratteristiche dei Client: • Windows 2000 o XP Professional. • Office o Open Office per la produttività individuale. • PDF Creator per la produzione di .pdf. • E-trust di CA come Antivirus e Antispyware. • L’utente è di Dominio e al massimo può essere “power user”. Si tenga conto che le policy, a questo riguardo sono in corso di revisione; in ogni caso la Ditta si deve impegnare a rispettare le policy sugli utenti e sulla tutela dei dati, che saranno man mano attuate dall’Azienda. Confrontandosi col Servizio Informatico Aziendale (SIA) dell’Azienda, la Ditta dovrà farsi carico di risolvere tutti gli eventuali problemi di incompatibilità del proprio sistema con l’infrastruttura indicata, e di concordare preventivamente col SIA stesso qualunque soluzione non ricada nelle caratteristiche sopra indicate. 3.3 Descrizione delle radiologie I Presidi Ospedalieri di Seriate, Alzano, Lovere, Gazzaniga e Piario e le sperimentazioni gestionali di Trescore* e Sarnico*, sono dotati di U.O. di Radiologia e, di conseguenza, oggetto del presente appalto. * N.B.: limitatamente alla sola attività mammografia. 3.3.1 Dotazione Tecnologica Di seguito verranno elencate dettagliatamente le modalità diagnostiche digitali che dovranno essere collegate al sistema PACS: marca, modello, classi/servizi Dicom presenti. Le Ditte dovranno integrarsi con le modalità diagnostiche elencate di seguito secondo il protocollo DICOM 3.0 , almeno nelle classi DICOM Store e Worklist, nativamente oppure tramite un’adeguata interfaccia di conversione; l’adeguamento dovrà essere effettuato dalla Ditta aggiudicataria e l’importo economico sarà compreso nell’importo globale di offerta. L’A.O. si farà carico di richiedere ai fornitori delle specifiche modalità diagnostiche offerta univoca per i moduli DICOM Storage e DICOM Worklist (ove non già attivati) e per le attività necessarie alla loro implementazione e configurazione. Per quanto riguarda in particolare le attrezzature ecografiche è lasciata facoltà alle Ditte partecipanti di proporre soluzioni di conversione in formato DICOM Secondary Capture e di interfacciamento per le liste di lavoro (DICOM Worklist). Le Ditte dovranno comunque dettagliatamente descrivere come intendono integrare le modalità esistenti. Tabella per P.O. di Seriate Modalità diagnostica Marca Modello Dicom Workl. Dicom Storage 10 TAC RM Mammografo analogico ecografo ecografo Telecomandato digitale Telecomandato digitale DR Pronto Soccorso Philips Philips SIEMENS 64 strati 1,5 t MAMMOMAT 30 si si no si si no ESAOTE PHILIPS GMM ASTRO KSR IU22 MTT 90D no si no no si no GMS TELEMATIC 20 si si Fuji FDR UNITY si si Tabella per Ospedale di Trescore B.(sperimentazione gestionale) Modalità diagnostica Mammografo analogico Marca Modello Dicom Workl. Dicom Storage SIEMENS MAMMOMAT 3000 no no Tabella per P.O. di Alzano L.do Modalità diagnostica Marca Modello Dicom Workl. Dicom Storage TAC TOSHIBA AQUILION 16 si si MAMMOGRAFO analogico GE SENOGRAPHE DMR+ no no ECOGRAFO GE LOGIC 7 no no ECOGRAFO TOSHIBA POWER VISION 6000 no no TELECOMANDAT MECALL O DIGITALE SUPEIX 180 no no TELECOMANDAT GMM O DIGITALE OPERA D 4000 no no CR ADC COMPACT si si AGFA Tabella per P.O. di Gazzaniga Modalità Marca diagnostica TELECOMANDAT GMM O DIGITALE Modello OPERA T 90 Dicom Workl. no Dicom Storage no 11 ECOGRAFO HITACHI ESAOTE EUB 525 EIDOS no no Tabella per P.O. di Lovere Modalità diagnostica Marca Modello Dicom Workl. Dicom Storage TAC PHILIPS 4 slice si si MAMMOGRAFO analogico G.E. SENOGRAPHE DMR + no no ECOGRAFO TOSHIBA POWER VISION 6000 no no TELECOMANDAT GMM O DIGITALE OPERA T 90 no no CR REGIUS MODEL 110 si si KONICA Tabella per P.O. di Piario Modalità diagnostica Marca Modello Dicom Workl. Dicom Storage TAC GE 16 strati si si MAMMOGRAFO analogico G.E. SENOGRAPHE 503 T no no ECOGRAFO ESAOTE BIOMEDICA ASTRO 256 no no GMS TELEMATIC 20 si si TELECOMANDATO GMM DIGITALE OPERA T90 ex si si CR REGIUS MODEL 110 si si Telecomandato digitale KONICA Tabella per Ospedale di Sarnico (sperimentazione gestionale) Modalità diagnostica MAMMOGRAFO analogico Marca Modello Dicom Workl. Dicom Storage G.E. SENOGRAPHE 503 T no no 3.3.2 Produttività L’attività delle unità interessate può essere descritta attraverso il numero di esami effettuati su base annuale, riferita all’anno 2008. 12 TAC RX Ester Inter PS Ester SERIATE 2.767 2.445 3.553 20.876 ALZANO 2.345 1.973 1.138 PIARIO (ex Clusone) 1.540 964 178 GAZZANIGA TRESCORE LOVERE Mammo Inter PS ECO RM Ester Inter PS Ester Inter PS Ester Inter PS 11.154 23.565 3.329 54 - 4.923 1.637 2.240 2.239 795 20 14.838 5.825 15.630 1.701 32 - 5.212 560 677 - - - 617 11.262 3.257 11.458 617 22 - 2.285 1.200 1.969 - - - 359 166 10.103 4.069 9.744 775 11 - 2.100 714 463 - - - - - - 8.603 483 - - - - 1.714 60 - - - - - - - 8.111 3 - 809 - - - - - - - - PRESTAZIONI SCREENING MAMMOGRAFICO SERIATE ALZANO L. PIARIO LOVERE TRESCORE SARNICO TOTALE 2.530 4.650 1.613 1.220 2.130 1.915 14.058 TOTALE PRESTAZIONI ESTERNE = 106.327 TOTALE PRESTAZIONI INTERNE = 35.617 TOTALE PRESTAZIONI PS = 71.240 TOTALE SCREENING = 14.058 TOTALE PRESTAZIONI = 227.242 N.B. : l’attività riportata risulta verosimilmente sotto stimata a causa del blocco dell’attività del Servizio di Radiologia di Piario (ex Clusone) nel mese di dicembre 2008 durante il trasloco dal vecchio Ospedale (Clusone) al nuovo (Piario). 4 Durata ed inizio delle attività La durata ed inizio dell’attività è indicata all’art. n.2 “Durata del contratto” del Capitolato Speciale d’Appalto. 5 Definizione del servizio 13 5.1 Oggetto della gara di appalto Oggetto del presente capitolato sono i Servizi di Radiologia dell’Azienda Ospedaliera Bolognini di Seriate e le sperimentazioni gestionali di Trescore e Sarnico (limitatamente all’attività di Screening mammografico). Il presente capitolato speciale ha per oggetto la fornitura di servizi per la digitalizzazione, gestione, archiviazione, refertazione e distribuzione delle immagini radiologiche, comprendente: • • • • • • • • • • • • • • sistemi CR per la digitalizzazione delle immagini radiologiche convenzionali e mammografiche, da integrare alle modalità diagnostiche tradizionali presenti all’interno del Servizio di Radiologia; Portatili digitali con acquisizione ai fosfori sistemi DR per la digitalizzazione delle immagini mammografiche; integrazione con le modalità diagnostiche digitali presenti all’interno del Servizio di Radiologia, elencate nel paragrafo 3.3.1; sistema PACS, integrato all’attuale sistema RIS Elefante.net di AGFA di Radiologia, per la gestione, l’archiviazione, la visualizzazione e la distribuzione delle immagini radiografiche in formato digitale agli utenti interni (i Reparti per i pazienti interni/ricoverati) ed esterni (pazienti ambulatoriali esterni); integrazione PACS con il sistema RIS esistente, RIS Elefante.net di AGFA; completamento e/o aggiornamento delle funzionalità RIS necessarie per garantire lo scambio per via informatica dei dati, delle richieste e dei referti con i Reparti di degenza; integrazione con i sistemi MINI PACS esistenti (FUJI a Seriate e AGFA a Piario): sistemi di masterizzazione CD/DVD; integrazione e ampliamento del sistema di Conservazione Legale Sostitutiva delle immagini esistente; servizi di manutenzione ed assistenza tecnica Full Risk per tutto il periodo contrattuale; servizi di formazione per il personale Medico, Tecnico e Amministrativo, oltre a quella specifica per il personale del SIA; servizi di affiancamento e supporto all’installazione ed all’avviamento, per tutte le figure professionali coinvolte nel progetto; gli arredi necessari all’ergonomia delle sale di refertazione. 5.2 Componenti oggetto della fornitura Tutte le caratteristiche riportate di seguito devono intendersi di minima e vincolanti nelle caratteristiche tecniche e di funzionalità, pena esclusione. 5.2.1 Sistemi CR e DR L’Azienda intende digitalizzare completamente l’acquisizione di tutte le immagini diagnostiche realizzate, dotandosi di sistemi di Computed Radiography e di Direct Radiography (mammografici) per l’acquisizione in digitale delle immagini radiografiche convenzionali e mammografiche. La Ditta è tenuta a fornire i sistemi richiesti da capitolato in linea con le caratteristiche vincolanti di minima di seguito riportate, pena esclusione. L’Azienda ha in essere presso i Presidi di Seriate, Trescore, Sarnico, Alzano, Piario e Lovere un servizio di screening mammografico. Per tale motivo, le Ditte concorrenti nel formulare l’offerta dovranno porre particolare attenzione ai sistemi CR necessari alla digitalizzazione delle immagini mammografiche. 14 Tutte le attrezzature offerte dovranno essere completamente integrabili con i sistemi esistenti e con il sistema RIS/PACS, conformi allo standard DICOM 3.0 e possedere la certificazione alla direttiva CEE 93/42. Si elencano di seguito la tipologia ed il numero dei sistemi digitali che dovranno essere forniti per ciascuna Radiologia dell’A.O. P.O. di Seriate • • • • n. 2 sistemi digitali ad acquisizione di immagini radiografiche ai fosfori fotostimolabili per utilizzo generale,ad alta produttività, completo di : o stazione di lavoro che integri le funzioni di identificazione e previsualizzazione; o cassette con plates; n. 8 f.to 35x43, n. 8 f.to 24x30, n. 8 f.to 18x24, n. 1 sistema per l’esecuzione di colonne e arti inferiori sotto carico; n. 1 sistema digitale ad acquisizione di immagini radiografiche ai fosfori fotostimolabili, monoslot per sala operatoria; n. 1 mammografo ad acquisizione digitale diretta; n. 1 portatile digitale ad acquisizione ai fosfori. P.O. di Trescore B. • n. 1 sistema digitale ad acquisizione di immagini radiografiche ai fosfori fotostimolabili per utilizzo mammografico, a media produttività, completo di : o stazione di lavoro che integri le funzioni di identificazione e previsualizzazione; o cassette con plates; n.4 18x24 mammo, n. 2 24x30 mammo. P.O. di Alzano L.do • • • n. 1 sistema digitale ad acquisizione di immagini radiografiche per utilizzo generale ad alta produttività e n.2 sistemi digitali ad acquisizione di immagini radiografiche a media produttività, completi di: o stazione di lavoro che integri le funzioni di identificazione e previsualizzazione; o cassette con plates nelle quantità: n. 14 f.to 35x43, n. 16 f.to 24x30, n. 16 f.to 18x24, n. 1 sistema per l’esecuzione di colonne e arti inferiori sotto carico; n. 1 mammografo ad acquisizione digitale diretta; n. 1 portatile digitale ad acquisizione ai fosfori. P.O. di Piario • • n. 1 sistema digitale ad acquisizione di immagini radiografiche ai fosfori fotostimolabili per utilizzo generale e mammografico, ad alta produttività, completo di : o stazione di lavoro che integri le funzioni di identificazione e previsualizzazione; o cassette con plates; n. 8 f.to 35x43, n. 8 f.to 24x30, n. 8 f.to 18x24, n.4 18x24 mammo, n. 2 24x30 mammo, n. 1 sistema per l’esecuzione di colonne e arti inferiori sotto carico; n. 1 portatile digitale ad acquisizione ai fosfori. P.O. di Gazzaniga 15 • n. 1 sistema digitale ad acquisizione di immagini radiografiche ai fosfori fotostimolabili per utilizzo generale a media produttività completi di: o stazione di lavoro che integri le funzioni di identificazione e previsualizzazione; o cassette con plates nelle quantità: n. 4 f.to 35x43, n. 4 f.to 24x30, n. 4 f.to 18x24, n. 1 sistema per l’esecuzione di colonne e arti inferiori sotto carico. P.O. di Lovere • • n. 1 sistema digitale ad acquisizione di immagini radiografiche ai fosfori fotostimolabili per utilizzo generale e mammografico, ad alta produttività, completo di : o stazione di lavoro che integri le funzioni di identificazione e previsualizzazione; o cassette con plates; n. 6 f.to 35x43, n. 8 f.to 24x30, n. 8 f.to 18x24, n.4 18x24 mammo, n. 2 24x30 mammo, n. 1 sistema per l’esecuzione di colonne e arti inferiori sotto carico; n. 1 portatile digitale ad acquisizione ai fosfori. Ospedale di Sarnico • n. 1 sistema digitale ad acquisizione di immagini radiografiche ai fosfori fotostimolabili per utilizzo mammografico, a media produttività, completo di : o stazione di lavoro che integri le funzioni di identificazione e previsualizzazione; o Cassette con plates; n.4 18x24 mammo, n.2 24x30 mammo. N.B. : le cassette destinate all’esecuzione delle Colonne e degli Arti inferiori in Ortostasi dovranno essere dotate di griglia graduata e di reticolo ortopedico. 5.2.2 Funzionalità dei sistemi CR 5.2.2.1 Computed Radiography ad alta produttività per utilizzo mammografico e per radiologia generale Sistema di acquisizione Computed Radiography con le seguenti caratteristiche: • • • • • • • capace di trattare più cassette contemporaneamente (specificare se multi-slot o con buffer di caricamento); elevata produttività : almeno 80 cassette/ ora nel formato 35 x 43 (specificare il numero massimo/ora di cassette trattate nel formato 35 x 43) alla massima definizione; tempo di preview delle immagini minimo possibile (specificare il valore in secondi relativo al formato 35 x 43 alla massima definizione); monitor preview preferibilmente a schermo piatto (minimo 17 “) per la visualizzazione istantanea delle immagini prodotte; piena conformità agli standard DICOM (Print, Store, Worklist, MPPS); elevata risoluzione spaziale (specificare): o 10 pixel/mm su tutti i formati dedicati alla radiologia convenzionale; o 20 pixel/mm su cassette 18x24 e 24x30 per mammografia; specifiche tecniche e supporti di acquisizione dedicati alla mammografia: o tecnologia dedicata e di elevate prestazioni qualitative: specificare MTF e DQE a 3, 5 e 7 lp/mm; o conformità a norme nazionali ed internazionali; o eventuale documentazione di sperimentazione clinica in screening e/o mammografia clinica; o centri di riferimento in Italia; o eventuali software opzionali per il trattamento delle immagini mammografiche. 16 • • • • • ingombro contenuto, compatibile con gli spazi di installazione preventivamente identificati (specificare); dotato di console operativa multifunzione con: o inserimento dati paziente e interrogazione worklist; o revisione e post-elaborazione delle immagini acquisite, con la possibilità di creazione personalizzata di parametri di elaborazione automatica a seconda del tipo di esame che si sta eseguendo e possibilità di utilizzazione del più elevato numero di software per l’elaborazione dell’immagine: zoom e pan; posizionamento di marker e annotazioni; modifica WW e WL; preferibilmente inserimento dei parametri di esposizione (KV e mAs); o gestione della modalità di stampa: composizione automatica (senza l’intervento dell’operatore) di più immagini sullo stesso film; composizione automatica (senza l’intervento dell’operatore) di diverse versioni della stessa immagine sullo stesso film; stampa di particolari ad ingrandimento reale ed oltre il 100%. o software per il controllo di qualità dedicato alla mammografia; o possibilità di esportazione diretta delle immagini su supporti ottici (CD e/o DVD); o le immagini esportate in DICOM dovranno preferibilmente contenere le informazioni relative all’organo esaminato ed al reparto di provenienza del paziente; dotazione di cassette e relativi plates nei formati e nelle quantità richieste per ciascun Servizio di Radiologia secondo quanto precedentemente indicato; dotazione di apposita cassetta con griglia, reticolo metrico e relativi plates e software dedicati per gli esami rx della colonna e degli arti inferiori sotto carico, nel numero di 1 per ogni Servizio di Radiologia; strumentazione completa do hardware e software che consenta di espletare tutti i controlli di qualità per la tecnologia digitale secondo le norme riferite nelle linee guida europee. Fornire descrizione dettagliata di quanto sopra richiesto e di tutti gli altri software eventualmente disponibili. Per o o o i sistemi offerti le ditte dovranno dichiarare: conformità a norme nazionali ed internazionali; eventuale documentazione di sperimentazione clinica in screening e/o mammografia clinica; centri di riferimento in Italia. 5.2.2.2 Computed Radiography ad alta produttività per utilizzo in radiologia generale Sistema di acquisizione Computed Radiography con le seguenti caratteristiche: • • • • • • capace di trattare più cassette contemporaneamente (specificare se multi-slot o con buffer di caricamento); elevata produttività : almeno 80 cassette/ ora nel formato 35 x 43 (specificare il numero massimo/ora di cassette trattate nel formato 35 x 43) alla massima definizione; tempo di preview delle immagini minimo possibile (specificare il valore in secondi relativo al formato 35 x 43 alla massima definizione); monitor preview preferibilmente a schermo piatto (minimo 17 “) per la visualizzazione istantanea delle immagini prodotte; piena conformità agli standard DICOM (Print, Store, Worklist, MPPS); elevata risoluzione spaziale (specificare): o 10 pixel/mm su tutti i formati dedicati alla radiologia convenzionale; 17 • • • • • ingombro contenuto, compatibile con gli spazi di installazione preventivamente identificati (specificare); dotato di console operativa multifunzione con: o inserimento dati paziente e interrogazione worklist; o revisione e post-elaborazione delle immagini acquisite, con la possibilità di creazione personalizzata di parametri di elaborazione automatica a seconda del tipo di esame che si sta eseguendo e possibilità di utilizzazione del più elevato numero di software per l’elaborazione dell’immagine: zoom e pan; posizionamento di marker e annotazioni; modifica WW e WL; preferibilmente inserimento dei parametri di esposizione (KV e mAs); o gestione della modalità di stampa: composizione automatica (senza l’intervento dell’operatore) di più immagini sullo stesso film; composizione automatica (senza l’intervento dell’operatore) di diverse versioni della stessa immagine sullo stesso film; stampa di particolari ad ingrandimento reale ed oltre il 100%. le immagini esportate in DICOM dovranno preferibilmente contenere le informazioni relative all’organo esaminato ed al reparto di provenienza del paziente; o possibilità di esportazione diretta delle immagini su supporti ottici (CD e/o DVD); dotazione di cassette e relativi plates nei formati e nelle quantità richieste per ciascun Servizio di Radiologia secondo quanto precedentemente indicato; dotazione di apposita cassetta con griglia, reticolo metrico e relativi plates e software dedicati per gli esami rx della colonna e degli arti inferiori sotto carico, nel numero di 1 per ogni Servizio di Radiologia; strumentazione completa di hardware e software che consenta di espletare tutti i controlli di qualità per la tecnologia digitale secondo le norme riferite nelle linee guida europee. Fornire descrizione dettagliata di quanto sopra richiesto e di tutti gli altri software eventualmente disponibili. Per i sistemi offerti le ditte dovranno dichiarare: o conformità a norme nazionali ed internazionali; o centri di riferimento in Italia. 5.2.2.3 Computed Radiography a media produttività per utilizzo mammografico Sistema di acquisizione con le seguenti caratteristiche: • Sistema di caricamento a slot singolo; • elevata produttività: almeno 40 cassette/ ora nel formato 24x30 ( specificare il numero massimo ora di cassette trattate nel f.to 24x30 alla massima definizione); • elevata risoluzione spaziale: o 20 pixel/mm su cassette 18x24 e 24x30 per mammografia; • specifiche tecniche e supporti di acquisizione dedicati alla mammografia: o tecnologia dedicata e di elevate prestazioni qualitative: specificare MTF e DQE a 3, 5 e 7 lp/mm; o conformità a norme nazionali ed internazionali; o eventuale documentazione di sperimentazione clinica in screening e/o mammografia clinica; o centri di riferimento in Italia; o eventuali software opzionali per il trattamento delle immagini mammografiche. • ingombro contenuto; • dotato di console operativa multifunzione con: 18 o o o o o inserimento dati paziente e interrogazione worklist; revisione ed elaborazione delle immagini acquisite: zoom e pan; posizionamento di marker e annotazioni; modifica WW e WL; gestione della modalità di stampa: composizione automatica (senza l’intervento dell’operatore) di più immagini sullo stesso film; composizione automatica (senza l’intervento dell’operatore) di diverse versioni della stessa immagine sullo stesso film; stampa di particolari ad ingrandimento reale ed oltre il 100%. le immagini esportate in DICOM dovranno preferibilmente contenere le informazioni relative all’organo esaminato ed al reparto di provenienza del paziente; software per il controllo di qualità dedicato alla mammografia; possibilità di esportazione diretta delle immagini su supporti ottici (CD e/o DVD). Fornire descrizione dettagliata di quanto sopra richiesto e di tutti gli altri software eventualmente disponibili Per o o o i sistemi offerti le ditte dovranno dichiarare: conformità a norme nazionali ed internazionali; eventuale documentazione di sperimentazione clinica in screening e/o mammografia clinica; centri di riferimento in Italia. 5.2.2.4 Computed Radiography a media produttività e per sala operatoria Sistema di acquisizione Computed Radiography con le seguenti caratteristiche minimali: • • • • • • • • Sistema di caricamento a slot singolo; elevata produttività : almeno 60 cassette/ ora nel formato 35 x 43 (specificare il numero massimo/ora di cassette trattate nel formato 35 x 43); tempo di preview delle immagini minimo possibile (specificare il valore in secondi relativo al formato 35 x 43 alla massima definizione); monitor preview preferibilmente a schermo piatto (minimo 17 “) per la visualizzazione istantanea delle immagini prodotte; piena conformità agli standard DICOM (Print, Store, Worklist, MPPS); elevata risoluzione spaziale (specificare): o 10 pixel/mm su tutti i formati dedicati alla radiologia convenzionale; ingombro contenuto, compatibile con gli spazi di installazione preventivamente identificati (specificare); dotato di console operativa multifunzione con: o inserimento dati paziente e interrogazione worklist; o revisione e post-elaborazione delle immagini acquisite, con la possibilità di creazione personalizzata di parametri di elaborazione automatica a seconda del tipo di esame che si sta eseguendo e possibilità di utilizzazione del più elevato numero di software per l’elaborazione dell’immagine: zoom e pan; posizionamento di marker e annotazioni; modifica WW e WL; preferibilmente inserimento dei parametri di esposizione (KV e mAs); o gestione della modalità di stampa: composizione automatica (senza l’intervento dell’operatore) di più immagini sullo stesso film; 19 composizione automatica (senza l’intervento dell’operatore) di diverse versioni della stessa immagine sullo stesso film; stampa di particolari ad ingrandimento reale ed oltre il 100%. le immagini esportate in DICOM dovranno preferibilmente contenere le informazioni relative all’organo esaminato ed al reparto di provenienza del paziente; o possibilità di esportazione diretta delle immagini su supporti ottici (CD e/o DVD); strumentazione completa di hardware e software che consenta di espletare tutti i controlli di qualità per la tecnologia digitale ed il monitoraggio delle dosi secondo le norme riferite nelle linee guida europee; (specificare ed indicare). • Fornire descrizione dettagliata di quanto sopra richiesto e di tutti gli altri software eventualmente disponibili. Per i sistemi offerti le ditte dovranno dichiarare: o conformità a norme nazionali ed internazionali; o centri di riferimento in Italia. 5.2.2.5 Sistema di radiologia portatile Apparecchiatura radiologica portatile, completa di sistema digitale integrato per l’acquisizione delle immagini ai fosfori , o combinata con postazione CR fissa dedicata. Tale unità verrà impiegata principalmente per l’esecuzione di esami al letto di degenza, sia a carico del torace quanto dell’apparato scheletrico, ma deve offrire prestazioni e potenzialità tali da permetterne l’uso, in condizioni di estemporanea emergenza, come back up di sale radiografiche tradizionali e di sistemi di Computed Radiography installati in reparto. In tale ottica le Ditte partecipanti dovranno specificare dettagliatamente le caratteristiche tecniche che rendono tale unità idonea all’uso indicato. Sistema di acquisizione con le seguenti caratteristiche: • • • • • • • • • movimento motorizzato su ruote, dotato di comandi remoti, con meccanismi di sicurezza anticollisione; elevata ergonomia di utilizzo e posizionamento: architettura che renda possibile un agevole impiego tra i letti di degenza: o ampia escursione verticale ed orizzontale; o sbandieramento del supporto tubo rispetto al corpo macchina; o rotazione della cuffia in tutte le direzioni; console operatore preferibilmente touch-screen; possibilità di impiego di supporti (cassette) di diversi formati (indicativamente dal 18x24 cm alla cassetta lunga per gli arti inferiori); elevata produttività (almeno 60 immagini/ora nel formato 35x43); elevata risoluzione (fino a 10 pixel/mm) per tutti i formati a disposizione; diverse modalità di esportazione delle immagini prodotte (via LAN, wireless o tramite memoria USB); autonomia di utilizzo in assenza di allacciamento alla rete (anche per le esposizioni e il trattamento delle immagini). 5.2.2.6 Sistemi per il controllo di qualità Ciascun sistema CR deve essere dotato di strumenti hardware e software che consentano di espletare tutti i controlli di qualità per la tecnologia digitale secondo quanto previsto dalla normativa di legge (D.lg. 187/2000) e dalle linee guida nazionali ed europee. Deve essere disponibile ogni informazione relativa alle apparecchiature e alle strumentazioni necessarie all’espletamento dei controlli di qualità ivi previsti. Deve essere garantita l’accessibilità alle 20 immagini non processate e deve essere compresa la fornitura di fantocci per la valutazione della qualità delle immagini (CDMAM, fantoccio omogeneo, eventuali fantocci proprietari dedicati, fantoccio antropomorfo), software per l’elaborazione delle immagini del fantoccio e per l’esecuzione automatica dei test dei CdQ o sistemi equivalenti. Dovrà essere prevista la disponibilità di almeno un sistema siffatto per ogni Servizio di Radiologia dell’A.O. 5.2.3 Funzionalità dei sistemi DR mammografici Sistema di acquisizione con le seguenti caratteristiche: • • • • • • • • • • Generatore ad alta frequenza: o Tecniche di lavoro manuali, semiautomatiche, automatiche. o Sistema controllo automatico dell’esposizione (AEC). o Calcolo della dose. o Visualizzazione e memorizzazione dei parametri di esposizione. Presidi ed accessori per aumentare il comfort della paziente per un più agevole mantenimento della posizione (es. supporti per le mani e le braccia, cuscinetti ammortizzati, ecc.) : specificare in dettaglio. Tubo radiogeno per mammografia ad anodo rotante: o Doppia macchia focale: inferiore o uguale almeno a 0.1 e 0.3 mm. o Doppio materiale anodico. o Distanza fuoco-detettore (mm) circa 650 mm. o Tecnica di ingrandimento geometrico. Escursione verticale non inferiore a 65 cm. Dispositivo di compressione automatico: o Dispositivo di compressione servoassistito. o Display che indica il valore della compressione esercitata. o Forza di compressione regolabile. o Rilascio automatico ad esposizione avvenuta. o Possibilità di piatti di compressione di diverso formato e tipologia. Griglia di antidiffusione : specificare in dettaglio le caratteristiche. Detettore digitale a conversione diretta: o Dimensione del campo di acquisizione non inferiore a 17x22 cm. o Profondità di bit in acquisizione di almeno 12 bit. o Elevata risoluzione spaziale (non inferiore a 10 pixel /mm). o Elevata produttività oraria. o Elevata DQE/MTF. Capacità archivio locale non inferiore a 1000 immagini. Compatibilità DICOM e completa interfacciabilità con il PACS offerto: o DICOM MG. o DICOM storage commitment. o DICOM print. o DICOM storage. o DICOM Worklist Management. Workstation di acquisizione multifunzionale: o Interrogazione della lista di lavoro. o Interfaccia grafica di facile interpretazione ed utilizzo. o Ampia area disponibile per la visualizzazione delle immagini in anteprima. o Gestione dei parametri di acquisizione. o Verifica e rielaborazione delle immagini. o Invio delle immagini alle destinazioni di stampa e/o archiviazione. o Esportazione delle immagini su supporti ottici. o Rilevazione della dose e delle condizioni di esposizione. 21 • Dotazione degli accessori per l’esecuzione dei controlli di qualità preventivi e periodici. 5.2.4 Sistemi di stampa I Servizi di Radiologia dei PP.OO. dell’A.O. hanno attualmente in dotazioni diversi sistemi di stampa. Digitale e convenzionale. Presso il presidio di Seriate sono presenti le seguenti stampanti: n.3 DryPix 4000 di Fuji. Presso il presidio di Alzano L. sono presenti le seguenti stampanti: n.1 Laser SCOPIX LR 5200 di AGFA, utilizzata per TAC e telecomandati; n.1 Drystar 3000 di AGFA in PS. Presso il presidio di Gazzaniga sono presenti le seguenti stampanti: n.1 Drystar 3000 di AGFA. Presso il presidio di Lovere sono presenti le seguenti stampanti: n.1 Drystar 3000 di AGFA; n.1 Drystar 5300 di AGFA, per la TAC. Presso il presidio di Piario sono presenti le seguenti stampanti: n.1 Drystar 3000 di AGFA; n.1 Stampante di KONICA. Le Ditte partecipanti potranno mantenere in uso i sistemi di stampa di proprietà dell’A.O. fornendo assistenza tecnica senza alcun onere aggiuntivo per l’A.O. per tutto il periodo contrattuale oppure, in alternativa, potranno prevedere la sostituzione (totale o parziale) delle stampanti esistenti con sistemi di stampa digitali a secco. Le caratteristiche tecniche e qualitative dell’apparecchiatura eventualmente fornita in sostituzione dovrà essere uguale o superiore a quella sostituita. Il numero massimo di stampanti che dovranno essere mantenute in funzione presso ogni Servizio di Radiologia dovrà essere valutato in base alle singole esigenze e alla gradualità di dismissione del materiale radiografico (lastre) secondo quanto verrà indicato da ogni Ditta nel progetto di implementazione del sistema PACS. Comunque presso ogni Servizio di Radiologia, secondo le specifiche esigenze da definire preventivamente, dovrà essere mantenuta la possibilità di riprodurre le immagini radiografiche su lastra, anche dopo il completo passaggio al sistema “filmless”. 5.2.5 Materiale di consumo L’Azienda Ospedaliera attraverso il sistema PACS intende minimizzare a breve termine l’utilizzo di pellicole orientandosi verso una gestione automatizzata filmless dei processi produttivi, attraverso l’attivazione di una rete di trasmissione referto-immagine ai reparti e la ridefinizione della documentazione iconografica da consegnare ai pazienti ambulatoriali. Rimane a carico dell’Azienda Ospedaliera l’acquisto del materiale consumabile. 5.2.6 Emissione documentazione su CD Le Ditte offerenti dovranno prevedere la fornitura di n. 2 masterizzatori CD automatizzati, in linea, per i PP.OO di Seriate, Alzano e Piario, e di n. 1 masterizzatore CD automatizzato per i PP.OO. di Lovere e Gazzaniga (totale n. 8), al fine di consentire la consegna ai pazienti esterni di un CD contenente le immagini relative al proprio esame e i relativi referti. 22 I CD prodotti dovranno contenere il software necessario alla visualizzazione delle immagini e del referto in ambiente Microsoft. Dovranno essere inoltre dotati di DICOMDIR per consentire il caricamento e la visualizzazione dell’esame in esso contenuto da una qualsiasi stazione che sia in grado di leggere le immagini in formato DICOM (anche una stazione di refertazione di un generico sistema PACS compatibile con tale standard). Dovranno essere inoltre dotati di un sistema di autorun. Inoltre, i CD prodotti dovranno includere serigrafie per il riconoscimento dell'Azienda Ospedaliera, del Presidio, della data di effettuazione dell'esame e i dati identificativi del paziente, con grafica ed editing da concordare con gli utilizzatori. La possibilità di produrre i CD dovrà essere garantita da tutte le postazioni RIS/PACS, inclusa l’opzione di produrre le immagini in formato (non DICOM) standard (es. JPEG), su richiesta dell’operatore. 5.2.7 Riproduzione su supporto cartaceo Per ogni Servizio di Radiologia dovrà essere fornita una stampante su carta, formato A4, con caratteristiche tali da consentire la riproduzione di immagini radiografiche a colori elaborate dalle Workstation e di immagini radiografiche tradizionali per esigenze particolari. 5.3 Sistema PACS In questo paragrafo sono indicate le caratteristiche tecniche del sistema richiesto. Le caratteristiche sotto indicate costituiranno importanti criteri di riferimento per la valutazione tecnica dell'offerta presentata. Si invitano fermamente i concorrenti a rispettare rigorosamente nella illustrazione dell’offerta tecnica l’ordine sotto riportato e a rispondere a tutti i punti evidenziati. La Commissione Giudicatrice (Tecnica) non prenderà in considerazione risposte parziali o ambigue e non valuterà caratteristiche non debitamente illustrate nel documento tecnico di offerta (anche se esposte in eventuali pieghevoli allegati). Si richiede inoltre di riprodurre ed inserire l’offerta tecnica nella Busta 2 anche su supporto CD (file Word) congiuntamente ad una dichiarazione, sottoscritta dal legale rappresentante, che attesti l’esatta corrispondenza dell’offerta avanzata su documento cartaceo con quella avanzata su supporto CD, In tale offerta non dovranno ovviamente essere contenuti elementi economici, pena esclusione del concorrente per invalidità totale dell’offerta. Le Ditte dovranno proporre una soluzione progettuale per l’installazione di un sistema PACS per la gestione, l’archiviazione, la visualizzazione e la distribuzione ai reparti delle immagini radiologiche, in grado di ottimizzare l’impiego delle risorse umane e tecnologiche presenti e future, al fine di velocizzare i tempi di produzione e di consegna delle immagini utilizzando gli strumenti della refertazione a monitor, sino a minimizzare, a medio termine, l’utilizzo delle pellicole, orientandosi quindi verso una gestione automatizzata filmless. Il sistema PACS, oggetto della gara, dovrà costituire il sistema aziendale per la gestione e l’archiviazione delle immagini digitali prodotte dalle diverse modalità diagnostiche attualmente installate nei diversi Servizi di Radiologia del Dipartimento. Il sistema dovrà essere espandibile in rapporto alla prevedibile evoluzione tecnica delle apparecchiature e dovrà integrare tramite la rete geografica le postazioni PACS installate presso ciascun Ospedale dell’Azienda. Il progetto deve prevedere una soluzione all’avanguardia tecnologica basata su architettura web, che garantisca elevati livelli di sicurezza, affidabilità, standardizzazione, scalabilità ed espandibilità. 23 La tipologia e le quantità d’immagini radiologiche da gestire deve essere desunta dai dati relativi all'attività del periodo considerato e riportati precedentemente e dovrà riguardare le modalità: RX (compresa Mammografia), TAC, Ecografia, RM. Il sistema PACS dovrà integrarsi con il RIS, Elefante.net di AGFA, i MINI PACS di FUJI a Seriate e di AGFA a Piario attualmente in uso in Azienda, e con il Sistema Informativo aziendale. In merito si intende precisare quanto di seguito indicato. • L’integrazione con il RIS Elefante.net di AGFA dovrà essere completa per ogni Servizio di Radiologia e prevedere anche l’implementazione di funzioni RIS eventualmente non ancora abilitate nella sua attuale configurazione, ma necessarie per il completo e corretto workflow di gestione della prestazione radiologica. • L’integrazione con il RIS Elefante.net di AGFA dovrà essere completata con il modulo Order Entry per i Reparti e le relative licenze software, nonché l’integrazione per la visualizzazione delle immagini. • L’integrazione dovrà essere completata ed operativa a tutti gli effetti nel momento di entrata in funzione del sistema PACS e comunque prima del collaudo. • L’integrazione dovrà consentire che vengano generate ed inviate automaticamente a ciascuna modalità diagnostica le liste di lavoro (worklist) attraverso i servizi DICOM Modality Worklist Management. La Ditta aggiudicataria dovrà farsi carico di tutte le implementazioni necessarie a tale integrazione, anche quelle di pertinenza della Ditta AGFA e quelle relative ad ogni singola modalità destinata a ricevere la Worklist. Dovranno altresì ritenersi incluse tutte le modifiche derivanti da aggiornamenti dovuti ad adeguamenti alla normativa, correzione di malfunzionamenti, evoluzioni del software. Le integrazioni dovranno essere sviluppate adottando standard riconosciuti (es. HL7). • L’integrazione con il RIS Elefante di Agfa dovrà consentire di realizzare delle stazioni di lavoro integrate RIS-PACS attraverso le quali il radiologo, utilizzando una stessa tastiera e uno stesso mouse possa provvedere alla refertazione ed alla consultazione dell’archivio storico di ogni Servizio di Radiologia aziendale. • L’integrazione dovrà consentire il richiamo delle applicazioni RIS e PACS e la sincronizzazione automatica delle immagini e dei dati clinici relativi all’esame di interesse. Ogni stazione di lavoro dovrà di conseguenza essere dotata di più monitor per la visualizzazione delle immagini e degli eventuali esami precedenti, oltre ad un monitor di servizio per la refertazione, cui dovrà essere aggiunto (ove non già presente) un sistema di riconoscimento vocale integrato al sistema RIS e relative licenze software RIS. Il sistema richiesto dovrà possedere le seguenti caratteristiche generali: • Affidabilità. L’eventuale guasto di un componente HW non deve comportare il blocco di tutto il sistema. In generale, il processo base che va, dall’assegnazione della posizione anagrafica del paziente (patient ID), all’esecuzione degli esami e conseguente registrazione degli studi, alla refertazione e conseguente archiviazione dei referti e delle immagini, non deve subire soluzioni di continuità. Deve essere previsto il recupero delle immagini acquisite onde evitare la ripetizione delle medesime e la irradiazione del paziente in caso di guasto parziale del sistema. L’architettura del sistema pertanto deve essere adeguatamente “ridondante”. • Upgrade. Sarà carico della ditta aggiudicataria mantenere nel tempo aggiornato il sistema offerto per evitarne l’obsolescenza precoce tramite opportune release del software. • Modularità. Il sistema proposto deve essere in grado di supportare ampliamenti futuri. • Sicurezza. Deve essere assicurato l’accesso sicuro dei dati RIS-PACS attraverso l’uso di identificativi utente e password a diversi livelli di competenza; assoluta sicurezza nella rintracciabilità e conservazione dei dati, secondo quanto previsto dalla legge 196/03 “Codice in materia di protezione dei dati personali”. • Apertura. Il sistema proposto deve far capo a tecnologie medicali diffuse e far riferimento agli standard riconosciuti (DICOM, HL7, IHE) e deve essere compatibile con apparecchiature e sistemi di vari produttori sul mercato. • Conformità. I sistemi devono essere conformi alle norme vigenti in materia. 24 5.3.1 Funzionalità del sistema PACS Nello specifico si richiede la fornitura di un sistema di gestione ed archivio delle immagini (PACS) avente le seguenti funzionalità: • Acquisizione delle immagini prodotte dalle apparecchiature digitali (CR/DR, TAC, RM e ECO) in dotazione al Servizio di Radiologia. • Integrazione in standard DICOM 3 delle modalità ora esistenti in Radiologia. • Architettura web based o comunque a tre livelli (in modo di ridurre al minimo l’ingombro sui client). • Archiviazione delle immagini ricevute attraverso interfaccia DICOM. • Archiviazione con conservazione degli esami in linea su sistemi RAID. • Accesso alle immagini dalle postazioni di refertazione. • Refertazione a monitor con interfacce di visualizzazione personalizzabili per ciascun medico. • Integrazione con sistema RIS, Elefante.net di AGFA, anche per la richiesta degli esami e la distribuzione delle immagini ai Reparti. • Integrazione con i MINI PACS presenti in Azienda e con il Sistema Informativo Aziendale. • SLA, ovvero livelli prestazionali e continuità di servizio, garantiti dalla Ditta. 5.3.1.1 Architettura applicativa Il sistema proposto deve essere di architettura “web based”, caratterizzata da componenti standard di mercato quali: • Per la parte server, sistema operativo Microsoft Windows 2000/2003. Sistemi diversi, come versioni di Unix o Linux, saranno accettati solo se giustificati dalla Ditta con indicatori oggettivi e se la Ditta stessa si impegnerà a supportarne completamente (H24, 7/7) la continuità di servizio. • Per la parte client, PC con sistema operativo Windows 2000/XP Professional. • Interfaccia utente secondo standard affermati (GUI, standard di presentazione e di usabilità di tipo W3C, ecc.). Si chiede che, nella relazione tecnica, la Ditta: a. illustri la struttura e le componenti dell’architettura succitata, evidenziando quali funzionalità sono erogate da ogni strato applicativo e la distribuzione delle funzionalità stesse fra client e server; b. spieghi dettagliatamente con quali modalità il sistema offerto rispetta i requisiti di tutela dei dati, in particolare impedendo l’accesso non autenticato a pagine e prospetti interni all’applicazione. La Ditta inoltre si impegni espressamente a fornire nel corso del servizio i dispositivi che si rendano necessari in quanto dettati dall’evoluzione tecnologica o richiesti dall’aggiornamento delle policy aziendali in materia di sicurezza dei dati. 5.3.1.2 Sistema di archiviazione e Server Il sistema PACS dovrà essere, da un punto di vista logico, unico. Da ciascuna stazione dovrà essere possibile richiamare i precedenti diagnostici indipendentemente dal sistema in cui essi sono fisicamente conservati. Il sistema dovrà essere in grado di garantire il mantenimento on-line e l’accesso on-demand a tutte le immagini prodotte attraverso la gestione di diversi livelli di compressione delle immagini, in particolare, si richiede: • 24 mesi di immagini in formato lossless in linea con richiamo veloce; • 60 mesi di immagini in formato lossy in linea con richiamo veloce; • Archiviazione legale sostitutiva delle immagini lossless, fuori linea, per tutto il periodo della fornitura secondo le modalità di legge, garantendo l’identità tra il dato utilizzato per la refertazione diagnostica e il dato archiviato nel sistema di conservazione legale. Il sistema di archiviazione delle immagini diagnostiche dovrà garantire le seguenti funzionalità: 25 • • • • • • • Organizzazione logica degli esami sulla base di criteri o filtri di selezione impostabili dall’utente. utilizzo dei più avanzati algoritmi di compressione delle immagini consentendo di modificare il grado di compressione, reversibile ed irreversibile, al fine di ottimizzare il livello di archiviazione; i livelli di compressione e visualizzazione dovranno essere configurabili per modalità (CR-TC-RMECO). Accesso alle immagini con tecnologia “ON DEMAND”. Gestione degli accessi con autenticazione a livello di sistema operativo. Il sistema di archiviazione deve essere dotato di un modulo amministrativo per la configurazione del sistema e deve contenere tutte le funzioni necessarie alla correzione di eventuali errori di associazione tra immagini e paziente. Il sistema RIS/PACS deve prevedere la gestione e la segnalazione di casi studio permettendo di archiviarli suddividendo gli stessi in base alla patologia o, in alternativa, ai destinatari (medici, reparti ecc.). Deve essere possibile inserire documenti/note da allegare allo studio. Il sistema deve prevedere meccanismi tali da permettere l’individuazione e il controllo di eventuali problemi durante la gestione del workflow tali da ridurre al minimo i rischi di errori. Ad esempio: il controllo della completa presenza delle immagini di uno studio sul PACS al termine della esecuzione dell’esame da parte del tecnico (condizione necessaria la presenza del DICOM Storage Commitment sulla modalità diagnostica), il controllo della coerenza dei dati tra quelli contenuti nel TAG DICOM e quelli visualizzati sulla postazione di lavoro, la tracciabilità di ogni singola operazione su uno studio ecc. I sistemi di archiviazione e server dovranno garantire la continuità del servizio in un’ottica di Disaster Recovery. Sulla base di tutto quanto esposto precedentemente in questo paragrafo, nello specifico, si richiede alla Ditte offerenti quanto di seguito elencato. Tutti i server dovranno avere i seguenti requisiti minimi: • doppio alimentatore ridondato; • singolo processore QUAD CORE; • almeno 4 G di RAM; • i due hard disk di inizializzazione in RAID 1; • montaggio REC con adeguato gruppo di continuità. Le Ditte saranno vincolate a fornire attrezzature a scelta tra le seguenti tipologie e marche. SERVER: • DELL serie POWER EDGE 19XX, 29XX. • SUN MICROSYSTEM serie X4XXX, T2XXX. • HP serie DL38X, ML3XX. • IBM serie X3XXX. • FUJITSU SIEMENS PRIMERGY RX. STORAGE • NETAPP serie FAS. • EMC serie AX4, CELERRA NSXXX. • STORAGETECK serie 6XXX. • HP serie MSA2XXX, EVA 4XXX. Ogni sede di radiologia dell’Azienda, (si intendono escluse Sarnico e Trescore), dovrà disporre di una infrastruttura server tale da garantire una autonomia di funzionamento del sistema anche in caso di disservizio della rete telematica che normalmente la collega con il centro stella a Seriate di almeno 36 ore. Detta infrastruttura dovrà essere alloggiata nei locali tecnici già disponibili per il SIA dell’Azienda presso le diverse sedi: le ditte offerenti dovranno prendere visione dei locali stessi per valutarne l’adeguatezza logistica e impiantistica in vista dell’installazione dei server e quindi presentare un 26 memorandum di eventuali osservazioni , allegato alla relazione tecnica. Qualora la ditta aggiudicataria non abbia rilevato alcuna necessità di ulteriore attrezzaggio dei locali succitati, dovrà successivamente fasi carico di tutte le spese di manutenzione straordinarie richiesta entro i primi due anni dell’avvio formale del servizio. Il sistema proposto, a protezione degli investimenti già effettuati dall’A.O., dovrà risultare espandibile nel tempo senza sostituzione alcuna, ma con semplice implementazione di nuovi elementi a fronte dell’aumento dei carichi di lavoro ed aggiornabile con l’evoluzione tecnologica. 5.3.1.3 Sistema di Conservazione Legale Sostitutiva Il sistema dovrà garantire l'archiviazione e conservazione legale delle immagini, in formato lossless, mediante un sistema centralizzato, con elevato livello di sicurezza, logistico e funzionale. Tutto il processo dovrà essere conforme per metodologia, per uso di supporti compatibili e per quant'altro richiesto, alla legislazione vigente e alle direttive CNIPA 11/04, comprese le eventuali modifiche e/o aggiornamenti di legge che dovessero intervenire nel periodo di validità del contratto. Eventuali variazioni normative non daranno luogo ad alcun onere aggiuntivo per l’A.O. Il sistema fornito dovrà includere la procedura di consolidamento attivabile sui documenti da conservare. Il sistema di archiviazione legale dovrà possedere caratteristiche tecniche che lo rendano adeguato alla conservazione sostitutiva, a norma di legge, di immagini DICOM, di referti clinici firmati digitalmente (Radiologia, Laboratorio Analisi,…) e documenti informatici di natura amministrativa. Tale sistema potrà essere sviluppato sulla base dell’esistente, ampliandolo ed integrandone le funzionalità su larga scala. La Ditta dovrà: • proporre un piano di evoluzione, coerente col piano generale di attuazione del Servizio, • farsi carico degli aggiornamenti dovuti ai sensi dell’eventuale evoluzione normativa. 5.3.1.4 Accesso, visualizzazione e refertazione delle immagini Nelle strutture produttrici di immagini radiologiche dovrà essere possibile, da sistema RIS, poter richiamare con un’unica selezione sia il referto che le immagini associate. Per tutte le altre strutture aziendali dovrà essere possibile poter richiamare, con selezione unica da “visualizzatore referti” il referto e l’immagine associata. Al sistema PACS avranno accesso indicativamente le seguenti figure professionali operanti nei servizi di Radiologia interessati (compresi quelli dedicati allo screening mammografico): Presidio di Seriate N. 8 Medici Radiologi. N. 1 Neuroradiologo. N. 20 Tecnici di Radiologia. N. 5 Amministrativi. Presidio di Alzano N. 5 Medici Radiologi. N. 10 Tecnici di Radiologia. N. 6 Amministrativi. Presidio di Gazzaniga N. 1 Medico Radiologo. N. 1 Tecnico di Radiologia. N. 1 Amministrativo. Presidio di Lovere N. 2 Medici Radiologi. N. 6 Tecnici di Radiologia. N. 3 Amministrativi. Presidio di Piario 27 N. 3 Medici Radiologi. N. 6 Tecnici di Radiologia. N. 4 Amministrativi. Sulla base delle modalità di esame erogate presso le varie radiologie, si possono definire 4 tipologie di workstation di refertazione che l’offerente dovrà fornire in caso di aggiudicazione: A) Workstation ad altissima risoluzione per esami mammografici: dotata ciascuna di 2 monitor radiologici, adatti alla visualizzazione di immagini di mammografia e all’impiego ai fini diagnostici, di 5 Mpixel portrait tipo LCD da almeno 20”, e terzo monitor editoriale a colori da 17 pollici. B) Workstation per la refertazione di immagini TC/RM/CR ad alta risoluzione: dotata ciascuna di 2 monitor radiologici a colori, adatti alla visualizzazione di immagini TC,RM e CR e all’impiego ai fini diagnostici, di 3 Mpixel portrait tipo LCD da almeno 19” e terzo monitor editoriale a colori da 17 pollici.. C) Workstation per la refertazione esami TC/RM/CR a media risoluzione: dotata ciascuna di 2 monitor radiologici a colori, adatti alla visualizzazione di immagini TC, RM e CR e all’impiego a fini diagnostici, da 2 Mpixel portrait, tipo LCD da almeno 19” e terzo monitor editoriale a colori da 17 pollici. Gli utenti, all’interno del rispettivo servizio di radiologia , dovranno essere in grado di accedere al sistema RIS-PACS ed a tutte le sue funzioni secondo i privilegi di accesso e profili utente definiti, da tutte le workstation di refertazione installate; ciascun utente del sistema PACS dovrà poter definire un proprio profilo di personalizzazione; le impostazioni definite dovranno essere mantenute e riproposte indipendentemente dalla postazione di accesso al sistema. Devono essere previsti multipli livelli di accesso al sistema, suddivisi per tipologia di operatore (Radiologo, Medico, Tecnico di Radiologia, Amministratore di sistema) e funzionalità. L’utente dovrà essere in grado di impostare i criteri di scelta di visualizzazione dell’imaging in versione lossless piuttosto che in quella lossy e potrà commutare in modo rapido la versione scelta della medesima immagine. Le stazioni di visualizzazione dovranno essere in grado di richiedere la visione delle immagini al server solo nel momento della domanda e quindi senza precarica sulle singole stazioni. Le Ditte dovranno descrivere le funzionalità del software di refertazione: dovranno essere presenti un’ampia disponibilità di funzioni di elaborazione, misura, confronto, scorrimento delle immagini, con particolare riguardo, per le immagini radiologiche, alla possibilità di elaborazioni MIP e MPR. Nella tabella seguente si elencano il numero e la tipologia di workstation suddivise per unità radiologica, da fornire. Presidio Seriate * Alzano Gazzaniga Lovere * Piario * A 1 1 1 1 B 2 4 1 1 1 C 1 * oltre a quelle già presenti, che dovranno comunque essere integrate nel sistema Su tutte le Workstation di refertazione radiologiche dovrà essere installato a carico delle Ditte offerenti il kit hardware e software per la refertazione vocale attualmente in uso in Azienda. 28 Per ogni radiologia , ove installata una diagnostica TAC multidetettore, si richiede la fornitura di un software CAD dedicato con Cleansing del colon. Dovranno essere previste e garantite tutte le procedure di controllo qualità dei monitor radiologici (in particolare per quanto previsto dallo standard DICOM); tali procedure dovranno essere centralizzate e gestite da apposito sistema software. Tutti i dati relativi ai controlli di qualità dovranno essere archiviati centralmente. Dette workstation dovranno essere adeguatamente protette a livello software uniformandosi alle politiche aziendali di gestione delle postazioni di lavoro, rapportandosi col SIA dell’Azienda e con esso condividendone i programmi di implementazione. Sulla base di tutto quanto esposto precedentemente in questo paragrafo, nello specifico, le Ditte saranno vincolate a fornire attrezzature a scelta tra le seguenti tipologie e marche. MONITOR RADIOLOGICI: • EIZO. • BARCO. WORKSTATION Tutte le workstation dovranno avere i seguenti requisiti minimi: • Processore INTEL XEON. • almeno 2 G di RAM. • almeno 40 G di hard disk. • 1 scheda rete LAN in GIGABIT. Le • • • Ditte saranno vincolate a fornire workstation a scelta tra le seguenti marche: DELL PRECISION. HP XW. FUJITSU SIEMENS CELSIUS M. 5.3.1.5 Arredi locali postazioni di lavoro Le postazioni di refertazione dovranno ricomprendere la fornitura degli arredi, garantendo l’ergonomicità della postazione stessa. Inoltre le Ditte dovranno farsi carico, attraverso opportuni sopralluoghi preliminari presso ogni Radiologia, di proporre una soluzione per la più adeguata collocazione delle stazioni di refertazione, evidenziando la necessità di eventuali adeguamenti ambientali, strutturali ed impiantistici, anche attraverso il confronto con i Responsabili Medici di ogni Radiologia e con gli Uffici Tecnico ed Informatico dell’Azienda. L’onere di tali adeguamenti, previo confronto e relativa approvazione delle figure sopra citate, dovrà essere considerato incluso nell’importo a base d’asta. Analogamente le Ditte dovranno procedere alla identificazione ed alla progettazione degli spazi necessari per ospitare presso ogni Ospedale sede di Radiologia l’Hardware necessario per il controllo, la gestione ed il regolare funzionamento del sistema (leggi Sala Server), sempre attraverso il diretto confronto con le figure aziendali sopra identificate. 5.3.1.6 Sistema di distribuzione delle immagini Il sistema dovrà provvedere alla distribuzione delle immagini in formato lossless e lossly con architettura web alle diverse stazioni di visualizzazione: rispettivamente, alle Workstation di refertazione ed alle stazioni di consultazione-visualizzazione per gli utenti interni aziendali. Il sistema proposto, infatti, dovrà permettere al personale medico dei reparti ospedalieri di consultare le immagini radiologiche senza nessuna limitazione al numero di accessi contemporanei all’archivio immagini. 29 Deve essere prevista anche la possibilità futura di accesso dalla rete telefonica tradizionale o dalla rete Internet per utenti esterni (es. Medici di Base) con privilegi di accesso da definire tramite autenticazione. Ogni utente autorizzato dovrà quindi essere messo in grado di visualizzare immagini e referti; tali stazioni dovranno accedere all’archivio in sola lettura e in nessun caso dovranno avere la possibilità di operare modifiche dei referti e delle immagini residenti sui server di rete del RIS e del PACS. L’accesso dall’esterno dovrà essere limitato alla sola Vlan del sistema PACS, ovvero non dovrà essere possibile accedere ad altri dispositivi/sistemi al di fuori di quelli previsti ed autorizzati; in ogni caso, i profili di autorizzazione dovranno preventivamente essere concordati col SIA dell’Azienda. La distribuzione dovrà avvenire in forma automatica, ma comunque non prima che l’indagine venga refertata o la sua trasmissione venga autorizzata attraverso apposita procedura da una figura (preferibilmente Medico Radiologo) abilitata. In generale, tutti i passaggi qualificanti delle attività di Radiologia, dovranno poter essere mappati in un workflow (stile IHE), suscettibile di variazioni nel tempo, all’interno del quale ogni passaggio potrà essere oggetto di autorizzazione specifica. Il sistema dovrà garantire elevate prestazioni e bassi tempi di trasmissione delle immagini anche quando si operi su reti locali condivise con altri applicativi, oppure mediante accesso remoto al server. Saranno preferite soluzioni di distribuzione immagini che, consentano di ottimizzare la compressione e quindi la dimensione delle immagini inviate al fine di minimizzare l’occupazione di banda, così come di utilizzare tutta la banda resa disponibile, tramite la definizione di opportuni “Quality of Service” sulle tratte telematiche. In ogni caso, il sistema dovrà consentire il rapido richiamo degli studi prodotti nelle precedenti 24 ore, sfruttando l’infrastruttura locale dello stesso ospedale, senza dover attingere al database del server centrale.. Il sistema di distribuzione dovrà integrarsi con il sistema RIS di proprietà dell’A.O., RIS Elefante.net di AGFA, per la distribuzione e visualizzazione dei referti in associazione delle immagini. L’eventuale inserimento nei reparti ospedalieri di Personal Computer dedicati alla visualizzazione delle immagini sarà a carico dell’A.O. Le caratteristiche di tali computer dovranno ricondursi a standard di mercato e dettagliate all’interno della Relazione Tecnica. La Ditta dovrà fornire n. 10 sistemi mobili per la visualizzazione delle immagini da posizionarsi all’interno delle sale operatorie con singolo monitor di dimensione minima di 19”, certificazione classe 1. La Ditta dovrà inoltre fornire n. 4 sistemi di visualizzazione delle immagini da posizionarsi all’interno delle U.O. di Ortopedia del tipo C, descritto nel paragrafo 5.3.1.4, complete di software di pianificazione protesica/ortopedica. Si chiede al proposito descrivere in dettaglio le caratteristiche di tale software. La Ditta dovrà fornire 4 postazioni complete di visualizzazione da 21” a 2 MP per gli ambulatori di ortopedia dell’Azienda Ospedaliera. Di seguito si elencano i reparti da includere nella distribuzione delle immagini, presso l’A.O. suddivisi per Presidio. descrizione presidio OSPEDALE SERIATE descrizione reparto Anatomia Patologica Riabilitazione cardiologica Oncologia Anestesia 30 OSPEDALE TRESCORE OSPEDALE ALZANO OSPEDALE GAZZANIGA OSPEDALE LOVERE OSPEDALE CLUSONE Ostetricia e Ginecologia Blocco Parto Cardiologia Unità Coronarica Chirurgia Endoscopia Medicina Neurologia Oculistica Ortopedia ORL Patologia Neonatale Pediatria Pronto Soccorso Rianimazione Nefrologia-Dialisi Pronto Soccorso Medicina Oncologia Riabilitazione Medicina I° Piano Medicina II° Piano Oncologia Ortopedia Sala Gessi Chirurgia Pediatria Ostetricia e Ginecologia Pronto Soccorso Cardiologia Medicina Riabilitazione Cardiologica Neuromotoria Punto I intervento Medicina Lungodegenza Chirurgia Urologia Ortopedia Pronto Soccorso Medicina Ostetricia Chirurgia Ortopedia Pronto Soccorso 31 N.B. : qualora in fase di installazione del sistema o successivamente ad essa, in corso di validità del contratto, si rivelasse necessario provvedere ad ulteriori inserimenti di stazioni di visualizzazione nei Reparti o in altre specifiche postazioni ambulatoriali, fermo restando che l’onere del relativo hardware rimane a carico dell’A.O., le Ditte dovranno farsi carico di tali ulteriori installazioni, alle stesse condizioni già indicate per quelle previste in Tabella e senza ulteriori oneri aggiuntivi per l’A.O., sino ad un numero massimo di 6. 5.3.1.7 Integrazioni Le Ditte offerenti dovranno fornire un sistema PACS che garantisca l’integrazione con i Sistemi Informativi attualmente presenti in Radiologia. I sistemi proposti dovranno garantire il massimo grado di integrazione, automatizzando quanto più possibile i flussi informativi. Lo scambio dei dati tra i vari sistemi dovrà avvenire in modo trasparente agli utenti. INTEGRAZIONE DEL RADIOLOGICO (RIS): SISTEMA PACS OFFERTO CON IL SISTEMA INFORMATIVO L'offerta dovrà descrivere nel dettaglio le modalità d'integrazione con il sistema RIS esistente, Elefante.net di AGFA. Si richiama al proposito quanto già esplicitato nella parte introduttivo del Punto 5.3 L'integrazione del sistema PACS con il sistema RIS deve: • Garantire l’allineamento dei dati anagrafici RIS PACS con adeguati protocolli, rispondenti ai profili IHE. • Garantire lo scambio d’informazione sullo stato dell’esame (es. accettato, eseguito, refertato, ecc). • Sincronizzazione a livello desktop degli applicativi RIS-PACS per la visualizzazione delle immagini per poter consentire la miglior ergonomia ed operatività al medico repertante. • Sincronizzazione degli applicativi RIS-PACS a livello di reparto. • Le stazioni di refertazione dovranno garantire l'uso degli applicativi RIS e PACS con un’unica coppia tastiera/mouse ed un unico PC. • Distribuzione di immagini e relativi referti ai Reparti. • Garantire tutte le funzioni RIS eventualmente non implementate (senza alcun onere aggiuntivo per l’A.O.) necessarie per ricevere da tutti i Reparti le richieste ed i dati anagrafici dei pazienti e per restituire agli stessi le indicazioni di prenotazione e preparazione. Nello specifico, in merito a quest’ultimo punto, le Ditte dovranno farsi carico dell’attivazione, presso tutti i Presidi, del servizio di Order Entry dai Reparti, sul RIS esistente, RIS Elefante.net di AGFA; l’Azienda Ospedaliera si farà carico di effettuare la richiesta di offerta al fornitore del sistema RIS (AGFA), fermo restando che l’onere economico è a carico delle Ditte partecipanti e dovrà essere incluso nell’offerta economica. Tali oneri economici, comunicati dalle Ditte interessate, saranno pubblicati non appena possibile sul sito internet Aziendale nella sezione ”BANDI GARE APPALTI” nell’elenco BANDI alla voce “Affidamento, per un periodo quinquennale, del Servizio di digitalizzazione e gestione di un sistema PACS con implementazione e integrazione della dotazione tecnologica ed informatica attualmente in uso per l’Azienda Ospedaliera “Bolognini” di Seriate (BG)“. INTEGRAZIONE DEL SISTEMA PACS CON LE MODALITA’ DIAGNOSTICHE Le Ditte dovranno integrarsi con le modalità diagnostiche elencate nel paragrafo 3.1 secondo il protocollo DICOM 3.0, almeno nelle classi DICOM Store e Worklist, nativamente oppure tramite un’adeguata interfaccia di conversione; l’adeguamento dovrà essere effettuato dalla Ditta aggiudicataria e l’importo economico sarà compreso nell’importo globale di offerta. Le Ditte dovranno dettagliatamente descrivere come intendono integrare le modalità esistenti. 32 INTEGRAZIONE DEL SISTEMA PACS CON I MINI PACS E SISTEMA DI CONSERVAZIONE L'offerta dovrà descrivere nel dettaglio le modalità d'integrazione con i sistemi MINI PACS esistenti in Azienda: • a Seriate, di FUJI, collegato alla TAC multislice 64 Strati di Philips, alla RM da 1,5 T di Philips e alle diagnostiche di PS; • a Clusone (Piario), di AGFA, collegato alla TAC multislice 16 strati di GE. A tal riguardo, le Ditte partecipanti, dovranno garantire: • Il mantenimento dei sistemi MINI PACS esistenti e delle loro funzionalità, e la loro integrazione con i sistemi offerti. • Il mantenimento del sistema di conservazione legale sostitutiva esistente e la sua integrazione con i sistemi offerti. • la consultazione ed il richiamo degli esami dai MINI PACS, specificando la metodologia utilizzata ed i tempi di richiamo. • la visibilità diretta sui sistemi offerti, degli esami che sono presenti nei MINI PACS esistenti. L’Azienda Ospedaliera si farà carico di effettuare la richiesta di offerta ai fornitori dei MINI PACS e del sistema di conservazione, fermo restando che l’onere economico è a carico delle Ditte partecipanti e dovrà essere incluso nell’offerta economica. CLAUSOLA AGGIUNTIVA Al fine di evitare qualsiasi ritardo, disguido, inadeguatezza o inadempienza nell’ambito dei processi di integrazione necessari al completo e perfetto funzionamento dell’intero sistema, si chiarisce sin d’ora che la Ditta aggiudicataria dovrà farsi carico di tutte le criticità relative alle succitate integrazioni. L’Azienda, infatti, si farà carico soltanto di quanto sopra dichiarato in termini di richiesta di offerta ai fornitori delle forniture già in essere, p.es. ad Agfa per l’integrazione col RIS, e di mettere a disposizione tutte le informazioni in proprio possesso per quanto riguarda apparecchiature e sistemi, informatici e non, già acquisiti e attualmente in funzione, oltre a richiedere formalmente analoga disponibilità agli altri fornitori coinvolti. Poiché le Ditte partecipanti, attraverso i sopralluoghi obbligatori che potranno e sono vivamente invitate ad espletare, avranno la possibilità di conoscere in dettaglio gli oggetti di tali integrazioni e potranno comunque avere dagli Uffici di questa Azienda coinvolti nel progetto tutto il supporto possibile, l’Azienda stessa non accetterà alcun tipo di giustificazione relativa all’eventuale mal funzionamento (o ritardo di funzionamento rispetto a quanto richiesto nel presente Capitolato) del sistema a causa di sopravvenute difficoltà, nel corso della messa in opera dei servizi di integrazione necessari. Si invitano pertanto sin d’ora le Ditte interessate a valutare attentamente quanto sopra e qualora venissero identificate in tal senso eventuali criticità, a farsi subito carico e a porre in atto, già nella proposta di progetto presentata in offerta, tutte le iniziative ritenute necessarie per il loro superamento . Ciò precisato e chiarito altresì che nessun onere aggiuntivo potrà comunque derivare all’Azienda., si comunica che qualora, nonostante tutto, si verificassero problematicità, ritardi o inadempienze legate a suddette integrazioni, l’Azienda applicherà alla Ditta aggiudicataria una penale pari a € 1.000,00 per ogni giorno di ritardo rispetto al corretto e completo funzionamento dell’intero sistema, salvo rivalersi secondo quanto previsto in termini di possibile risoluzione del contratto. 5.3.1.8 Sicurezza Operativa Il sistema RIS/PACS deve garantire un elevato livello di sicurezza dei dati per assicurare: 33 • • • • • • la continuità di servizio: ossia la capacità intrinseca al sistema di poter svolgere le proprie funzioni anche in caso di guasto di una o più componenti; il sistema deve essere fault tolerant e quindi consentire un’elevatissima disponibilità dei dati; il controllo degli accessi: il sistema deve gestire i meccanismi di autenticazione degli utenti e di assegnazione dei relativi privilegi operativi; la conservazione dei dati: il sistema deve garantire l’impossibilità di perdita dei dati immagine attraverso dei meccanismi intrinseci (minimo RAID 5); nello specifico l’architettura deve prevedere la replica di tutte le immagini almeno sui due PP.OO di Seriate e Alzano. la distribuzione delle immagini: il sistema deve garantire la trasmissione e la distribuzione delle immagini mediante la tecnologia WEB ed adottare protocolli di comunicazione sicuri (HTTPS ecc.); l’associazione Immagine-Paziente: il sistema deve assicurare la costante identificazione dei pazienti ai quali appartengono le immagini archiviate; il sistema deve inoltre segnalare agli amministratori eventuali errori di identificazione che dovranno essere corretti manualmente attraverso apposita procedura; la tolleranza ai guasti: descrizione dei sistemi di sicurezza e di back up dei database. Dovranno essere allegati al progetto tecnico i Conformance Statement per le classi DICOM implementate nel sistema offerto riguardanti tutte le attrezzature ed interfacce interessate. 5.3.1.9 Prestazioni Il sistema di archiviazione dovrà consentire il richiamo delle immagini con compressione lossless e la loro visualizzazione in brevissimo tempo (3 secondi), purché generate all’interno dello stesso presidio. L'architettura del sistema dovrà essere tale da ridurre al minimo il disservizio in caso di guasto e garantire la gestione dei dati e delle immagini e il loro recupero anche in caso di disastro. Il sistema dovrà consentire di raggiungere elevate prestazioni e bassi tempi di trasmissione delle immagini anche quando si operi su reti locali condivise con altri applicativi oppure mediante accesso remoto al server. Le Ditte offerenti dovranno tenere conto di queste indicazioni nella scelta e nel dimensionamento di tutti i componenti oggetto della presente gara e, sulla base delle caratteristiche della rete su cui opera l’A.O. (ampiamente illustrate in questo Capitolato e comunque preventivamente conoscibili dalle Ditte interessate). Dovranno dichiarare in dettaglio tutti i dati che qualificano tali prestazioni, pena la non attribuzione del punteggio di qualità ad esse relativo. 5.3.1.10 Proprietà delle immagini La proprietà delle immagini e dei dati contenuti nell'archivio rimane ovviamente dell’Azienda committente, che deve vedere garantito in qualsiasi momento, anche in caso di guasto, il recupero dei dati contenuti nell'archivio. La Ditta aggiudicataria sarà quindi nominata “Responsabile dei Trattamenti” (ai sensi della legge 196/03), in qualità di erogatrice del servizio oggetto di gara. 5.3.1.11 Reti e cablaggio Gestore della rete resterà il SIA dell'Azienda Ospedaliera. Pertanto: il Fornitore dovrà indicare il volume di traffico che il sistema comporterà sulle reti LAN esistenti all’interno delle U.O di Radiologia dei P.O. e delle reti WAN dell’Azienda ed una descrizione delle necessità infrastrutturali in termini di cablaggio, alimentazione, impianti, sale server, ecc., qualitativamente e quantitativamente richieste per l’installazione ed il funzionamento. La Ditta, preso atto del layout della WAN e dell’infrastruttura telematica installata presso l’Azienda, si farà carico di segnalare i carichi di traffico e di suggerire dimensionamenti per i Quality of Service, al personale del SIA dell’Azienda. Tutte le politiche di gestione delle reti locali andranno comunque concordate con il SIA dell’Azienda Ospedaliera (es: piano di indirizzamento IP, gestione delle rotte sui router, ecc), così come qualsiasi 34 modifica alla rete o allacciamento alla stessa potrà essere effettuata solo previa autorizzazione del Servizio stesso. 6 Descrizione generale dei servizi Le Ditte nella proposta progettuale dovranno prevedere la fornitura di tutti i servizi necessari all’implementazione del progetto e al mantenimento del sistema per tutta la durata del periodo contrattuale, indicandone dettagliatamente i contenuti, le attività, le modalità e le tempistiche di erogazione. Per ogni servizio offerto dovranno essere indicati i livelli di servizio garantiti. I servizi erogati dovranno essere rendicontati periodicamente in modo obiettivo. Saranno positivamente valutate le proposte di servizi di carattere logistico, funzionale, operativo, di monitoraggio che garantiscano l’Azienda nella salvaguardia dei dati e nella gestione del sistema per tutta la durata contrattuale evitando all’Azienda appaltante qualsiasi onere e costo aggiuntivo per la gestione tecnica del sistema. In particolare dovranno essere garantiti i seguenti servizi. 6.1.1 Servizi di avviamento del sistema Le attività previste per questa tipologia di servizio riguardano tutte le attività necessarie all’installazione, alla messa in funzione e al collaudo del sistema. Le Ditte offerenti dovranno specificarne in dettaglio la tipologia, le caratteristiche, le modalità ed i tempi. 6.1.2 Servizi di formazione e addestramento Le attività previste per questa tipologia di servizio riguardano tutte le attività necessarie alla formazione e all’addestramento dei medici Radiologi, dei Tecnici di Radiologia ed in genere del personale Medico, Tecnico ed Amministrativo ospedaliero coinvolto nell’uso del sistema, non ultimo il personale del SIA per il quale dovrà essere erogata apposita formazione specifica. 6.1.3 Servizi di supporto e conduzione del sistema Le attività previste per questa tipologia di servizio riguardano tutte le attività necessarie al supporto ed alla conduzione del sistema. A tal proposito si richiede di avere a disposizione un amministratore di sistema dedicato all’Azienda Ospedaliera (presidio fisso on-site) per tutta la durata contrattuale, oltre ad un operatore di supporto esperto nello specifico settore informatico (RIS-PACS) per i primi due anni di durata del contratto, che all’occorrenza possa temporaneamente sostituire l’amministratore di sistema. Tali figure dovranno occuparsi dell’amministrazione del sistema PACS fornito e del sistema RIS attualmente in uso in Azienda, RIS Elefante.net di AGFA, al fine di garantire il pieno supporto e la gestione di tutto il processo radiologico. 6.1.4 Servizi di manutenzione e assistenza tecnica Le Ditte dovranno garantire una copertura full-risk (nulla escluso) di tutti i sistemi hardware e software offerti, comprese le apparecchiature (CR, stampanti, ecc.) già di proprietà dell’A.O. e comunque integrate nel sistema RIS-PACS, per tutta la durata del periodo contrattuale. Le attività previste per questa tipologia di servizio sono finalizzate al mantenimento del sistema in piena efficienza e a minimizzare i tempi di eventuale fermi parziali o totali. Le Ditte dovranno: 35 predisporre un piano delle attività di assistenza ordinaria per il mantenimento delle funzionalità e delle prestazioni dei sistemi installati e collaudati; predisporre un piano di assistenza straordinaria su chiamata per il ripristino delle funzionalità qualora si verifichino interruzioni all’operatività delle apparecchiature e dei software comprendente un numero illimitato di interventi e le seguenti attività: - Interventi correttivi per riparazione hardware - Interventi correttivi per ripristino funzionalità software Il servizio potrà essere erogato, a seconda delle necessità, attraverso collegamento remoto o attraverso intervento tecnico on site da parte di tecnici specializzati e autorizzati a seconda della tipologia di intervento. In ogni caso la modalità prescelta di erogazione dell’intervento non dovrà comportare ritardi nell’erogazione dello stesso, oltre i tempi garantiti. Le ditte dovranno chiaramente indicare: orari di copertura del servizio di assistenza tecnica per ogni tipologia di attrezzature e software proposti (sistema PACS, integrazioni e sistemi di digitalizzazione e stampa); tempi di intervento su chiamata; tempi di risoluzione guasti. Per il sistema PACS offerto dovrà essere assicurata una copertura del servizio di ricezione della chiamata ed assistenza tecnica remota H24 e 7 / 7 . Per i sistemi di digitalizzazione e stampa dovrà essere assicurata una copertura del servizio di ricezione della chiamata ed assistenza tecnica da Lunedì al Venerdì dalle 8,30 alle 17,30 . I tempi di intervento per guasti bloccanti che pregiudicano la continuità operativa delle singole UU.OO. di Radiologia non potranno essere superiori alle 2 ore dalla chiamata, con tempi di risoluzione guasti non superiori alle 8 ore lavorative. Si precisa che: La data della firma contestuale del verbale di collaudo farà fede per quanto riguarda la data d’inizio del servizio di manutenzione “full-risk”. Quanto dichiarato dalle Ditte partecipanti in riferimento alle tempistiche di assistenza e alle modalità di formazione, essendo oggetto di valutazione, diverranno impegnative in caso di aggiudicazione. Durante tale periodo tutti i costi di manodopera, di trasferta e dei materiali sostituiti sono a totale carico della Ditta aggiudicataria, e dovranno essere eseguiti in conformità al progetto di manutenzione e assistenza tecnica proposto. Qualora per usura, per difetti di fabbrica, per motivi tecnici vari, dette attrezzature presentassero problemi di funzionamento, tali da compromettere la funzionalità del servizio, dovranno essere sostituite a fronte di specifica segnalazione dell’Azienda Ospedaliera con altre in perfetto stato di funzionamento e di livello pari o superiore. Per tutta la durata del servizio di manutenzione, l’Aggiudicatario dovrà fornire manutenzione e assistenza “full-risk” per tutto quanto fornito, compresi pezzi di ricambio (all-inclusive) e accessori, compresi nei canoni indicati nell’offerta. La Ditta aggiudicataria dovrà eliminare, a proprie spese, tutti i difetti manifestatisi nei beni forniti durante il periodo contrattuale, dipendenti da vizi di costruzione o da difetti dei materiali impiegati o da usura. Nel caso di impossibilità di ripristino, la Ditta aggiudicataria dovrà prevedere la riparazione o la sostituzione a titolo definitivo di apparecchiature o di periferiche esterne e interne, con parti di ricambio originali (anche quelle soggette a consumo e usura in base all’uso), che dovranno avere 36 prestazioni e caratteristiche tecniche uguali o superiori a quelle sostituite, qualsiasi sia il motivo del guasto. 6.1.5 Penalità sull’esecuzione dei servizi di assistenza tecnica per guasti bloccanti Si chiede alle Ditte offerenti il rispetto dei tempi di consegna, approntamento e messa in funzione completa di quanto richiesto dal presente Capitolato, secondo quanto in esso specificato. Tuttavia, nel caso si verifichino ritardi superiori a gg. 15 nella completa messa in funzione del Sistema, in caso di ritardo riconducibile alla ditta aggiudicataria, la medesima dovrà corrispondere all’A.O. una penale pari a € 1.500,00 per ogni giorno di ritardo. Qualora il ritardo superi i 30 gg. l’entità della penale subirà un incremento pari al 100%. Per quanto riguarda le problematiche relative all’esecuzione dei servizi di assistenza tecnica per guasti bloccanti, la richiesta di intervento e le eventuali penali dovranno essere gestite in termini di gravità e priorità. La gravità è assegnata secondo criteri d’impatto sull’utenza: Gravità 1 Priorità Alta 2 Media Impatto sull’utenza problema bloccante; sistema non funzionante. problema bloccante; uno o più utenti non sono in grado di svolgere l’attività La tabella di cui sopra individua il valore di priorità assegnato al processo dall’A.O.. Tali valori sono graduati secondo i seguenti parametri: media – alta priorità, ovvero a seconda dell’impatto in termini organizzativi, gestionali ed economici che la mancata risoluzione del guasto comporta all’interno dell’A.O. Qualora l’aggiudicataria non rispetti le scadenze fissate verrà applicata una penale una tantum graduata sulla base della priorità ovvero: Gravità 1 2 Priorità Alta Media Penale € 1.000,00 € 500,00 La A.O. una volta verificato che il processo non è stato concluso, notifica all’Aggiudicataria, mediante comunicazione scritta, a mezzo fax o e-mail, l’applicazione della penale una tantum. Successivamente l’ A.O. provvederà all’applicazione delle seguenti penali per ogni giorno lavorativo di ritardo successivo a quanto previsto dal livello di servizio: Gravità 1 2 Priorità Alta Media Penale € 1.000/ giorno € 500/ giorno Al termine di ogni intervento, on-site o in teleassistenza la Ditta dovrà presentare un Documento – “Rapporto di intervento”. Dovrà essere controfirmato dall’incaricato e dal Direttore dell’U.O. competente e dovrà riportare le seguenti informazioni: Il servizio presso il quale è avvenuto l’intervento Il numero e la descrizione dell’apparecchiatura Il numero e la data/ora di richiesta dell’intervento da parte dell’Azienda Ospedaliera Il nome e il cognome leggibili del richiedente La data/ora di inizio e di fine dell’intervento e le ore necessarie per eseguirlo Il tipo di intervento eseguito 37 La tipologia e il numero dei pezzi eventualmente sostituiti Il nome e il cognome leggibili del tecnico che ha eseguito l’intervento e del Medico o dell’incaricato presente che avrà verificato il buon esito dell’intervento Per quanto riguarda l’uptime di esercizio (comunque non inferiore al 99,6%, cfr. paragrafo 11.3), qualora la Ditta non sia stata in grado di garantirlo nel periodo di osservazione precedentemente stabilito dall’Azienda, sarà applicata una penale di € 1000,00 per ogni decimo percentuale in meno rispetto al dichiarato in offerta, salvo rivalersi in proporzione al danno eventualmente procurato. N.B.: il valore della penale verrà detratto direttamente dagli Uffici competenti dell’A.O. dal costo complessivo del primo canone di pagamento utile. 6.2 Aggiornamento del sistema 6.2.1 Aggiornamento Release A seguito di modifiche degli applicativi per necessità derivanti da variazioni normative o a correzione di errori e/o migliorie apportate autonomamente, la Ditta aggiudicataria dovrà informare l’Amministrazione circa i nuovi contenuti e il piano di migrazione alla nuova release, indicando tempi e modalità di introduzione di queste implementazioni, precedentemente concordate con l’Azienda Ospedaliera. In particolare, la fornitura delle nuove release software dovrà essere, in termini funzionali, evolutiva, e non potrà, a meno di autorizzazione dell’Azienda Ospedaliera, essere riduttiva rispetto ad alcune funzionalità già presenti nel sistema consegnato e collaudato dopo l’aggiudicazione. 7 Coordinatore di progetto e direzione lavori 7.1 Capo Progetto Le Ditte concorrenti dovranno indicare in modo preciso ed esaustivo nella parte relativa ai Servizi offerti, il Gruppo di lavoro che verrà destinato e dedicato alla realizzazione del progetto ed alla successiva assistenza, con chiara definizione della struttura gerarchica del Gruppo in termini di referenti di management, referenti tecnici, referenti commerciali, ecc. In particolare, al momento dell’affidamento dell’appalto, l’Aggiudicatario dovrà nominare i componenti di tale Gruppo ed il Capo progetto, tecnico esperto incaricato del coordinamento delle fasi progettuali e referente nei confronti dell’Azienda e del Coordinatore di progetto da questa indicato e comunicarne i nominativi per accettazione alla Stazione Appaltante all’inizio del servizio. Dovranno inoltre ed in particolare essere indicati, oltre al Capo Progetto (con specifico curriculum), il Responsabile Commerciale di Area (con specifico curriculum), il numero del personale dedicato al progetto con specifica funzionale, le referenze di attività dei professionisti, facenti parte del Gruppo di lavoro dedicato all’A.O., relativamente ad altri progetti di analoga complessità presso UU.OO. di Diagnostica per Immagini in Italia. Al Capo progetto sarà attribuita la precisa responsabilità di seguire tutte le fasi di realizzazione, di esecuzione, di conduzione, di manutenzione, di formazione, di collaudo e gestione nel rispetto del contratto e di tutte le norme di leggi, decreti e regolamenti italiani e comunitari vigenti, o che siano emanati in corso d’opera per lo specifico appalto di cui trattasi. La figura del Capo progetto deve essere affidata a persona competente, in possesso di documentata esperienza nella gestione e coordinamento di progetti nel settore dell’informatica, della telematica e dell’erogazione di servizi. Ruolo del Capo progetto sarà anche quello di organizzare e seguire direttamente le fasi attuative del progetto e della sua gestione, e di redigere le relazioni periodiche 38 sull’andamento delle forniture e dei servizi resi, nonché quello di affrontare e risolvere, con il Coordinatore di progetto dell’Azienda, tutte le problematiche di funzionamento e attuazione. Si richiede che il Capo Progetto sia personalmente reperibile nel più breve tempo possibile. Nel caso di indisponibilità temporanea dovrà essere indicato e comunicato all’Azienda il nominativo di un sostituto in grado di svolgere le medesime funzioni attribuite al Capo Progetto. È facoltà dell’A.O. chiedere in qualunque momento la sostituzione del Capo progetto. Tutte le contestazioni di inadempienze, rese in contraddittorio con detto Capo progetto, avranno lo stesso valore di quelle rese direttamente all’Appaltatore aggiudicatario della gara. 7.2 Coordinatore di Progetto A.O. Da parte sua l’Azienda provvederà a nominare, comunicandolo formalmente all’Impresa aggiudicataria, un proprio Coordinatore scelto internamente all’Azienda o esternamente con specifica competenza sulle problematiche di attuazione e realizzazione del servizio oggetto dell’appalto; ed esperienza professionale nella progettazione e realizzazione di sistemi PACS, di processi organizzativi finalizzati all’erogazione dei servizi sanitari e di implementazioni di sistemi di digitalizzazione immagini, o comunque di sistemi di complessità analoga. Il Coordinatore di progetto ed il Capo progetto nominato dall’Impresa, in sede esecutiva potranno congiuntamente convenire gli aspetti esecutivi di dettaglio atti a risolvere situazioni impreviste o difficoltà realizzative. In tutti i casi le richieste di varianti operate dall’Impresa per risolvere problematiche di installazione e funzionamento dovranno sempre acquisire obbligatoriamente il parere di accettazione da parte del Coordinatore di progetto, e dovranno comunque essere formalizzate in fase di collaudo di accettazione. Il Coordinatore di progetto avrà il compito di interagire direttamente con l’Impresa aggiudicataria al fine di: • garantire la realizzazione del progetto nel rispetto delle condizioni contrattuali e del dettaglio dell’offerta aggiudicataria; provvedere all’accettazione provvisoria delle consegne di apparecchiature ed altri sistemi ed ai collaudi in corso d’opera al fine di consentire l’utilizzo dei sistemi anche nel periodo transitorio fino al collaudo definitivo; • indire e presenziare ad incontri periodici con il Capo progetto dell’Impresa e monitorare la corretta esecuzione ed il rispetto del piano di lavoro; • effettuare, anche senza preavviso alcuno, verifiche periodiche sul corretto andamento dei lavori ed il rispetto della tempistica di realizzazione; • riferire all’Azienda circa le eventuali inadempienze del Fornitore; • garantire la realizzazione del progetto e l’impiego di componenti idonei, certificati e rispondenti alle caratteristiche richieste; • durante la fase di test dei servizi, avrà il compito di proporre, concordare e validare le eventuali modifiche da apportare ai servizi a fronte delle evidenze emerse dai dati reali; • verificare e controllare i servizi forniti dalla Ditta aggiudicataria relativi alla messa in funzione, conduzione operativa dei sistemi, manutenzione ed assistenza tecnica e di quantificare le eventuali penali . Il Coordinatore di progetto avrà il compito, insieme ai Primari delle U.O di Radiologia di identificare all’interno del personale dell’Ente la figura professionale di Amministratore di Sistema, che collaborerà con la Ditta aggiudicataria alla gestione ordinaria del sistema. La Direzione Strategica di quest’A.O. si riserva di nominare una Commissione per la supervisione, la gestione ordinaria e straordinaria e il controllo di ogni fase del progetto e della sua concreta applicazione. La Commissione, della quale faranno parte il Capo Progetto , il Coordinatore di Progetto (se non coincidente con una delle figure di seguito indicate), i Primari dei Servizi di Radiologia aziendali ed il Responsabile dei Servizi Informatici, sarà presieduta dal Direttore del Dipartimento di Diagnostica per Immagini. Tutte le decisioni operative che riguarderanno la fornitura in oggetto saranno di competenza di suddetta Commissione, salvo approvazione dell’Alta Dirigenza aziendale. 39 8 Referenze e visita clinica Come indicato nel Capitolato Speciale la Ditta partecipante dovrà elencare le principali Strutture Ospedaliere pubbliche e private utilizzatrici dei prodotti e dei sistemi offerti in gara o similari, con particolare riguardo ai progetti multipresidio, nonché uno o più siti di riferimento, preferibilmente in Italia, per l’eventuale visita clinica a discrezione della commissione tecnica. 9 Collaudo Sarà attuato un collaudo finale, definitivo delle componenti del sistema. Il collaudo del sistema PACS sarà preceduto da una sessione, in cui in contradditorio saranno eseguiti tutti i test di funzionamento ed integrazione . La Ditta aggiudicataria dovrà comunicare formalmente all'Azienda Ospedaliera, per il tramite del Coordinatore di progetto la data di completamento delle fasi di installazione richiedendo l’esecuzione del collaudo. L'Amministrazione, alla presenza del Capo progetto nominato dall'Impresa, del Coordinatore di progetto e della Commissione preventivamente nominata dall’A.O. nonché di tutte le professionalità, interne ed esterne all’A.O., di cui detta Commissione riterrà opportuno e/o necessario avvalersi, provvederà al collaudo tecnico-amministrativo e di accettazione entro le tre settimane successive a tale comunicazione. Per l'espletamento delle attività di collaudo l'Impresa dovrà rendere disponibile tutta la necessaria documentazione, le certificazioni, nonché assicurare la disponibilità del proprio personale tecnico e specialistico atta a supportare l'esecuzione delle misure, delle prove e dei test di collaudo prevedendo a proprio carico ogni onere per l'impiego di strumentazione e materiali di qualsiasi genere (anche se di solo consumo) necessari per l'esecuzione delle verifiche. Il collaudo dovrà accertare la regolarità tecnica e contabile di tutta la documentazione prodotta a supporto della realizzazione del progetto ed attestare che le forniture ed i servizi resi, per quanto riguarda i materiali impiegati, l’esecuzione e la funzionalità, siano in tutto corrispondenti a quanto previsto contrattualmente ovvero a quanto offerto in sede di gara, fatto salvo in ogni caso l’obbligo, a carico dell’Impresa aggiudicataria, di garantire i requisiti tecnico-qualitativi minimi indicati all’interno del Capitolato Speciale. Al termine delle operazioni di collaudo verrà stilato apposito verbale sottoscritto da entrambe le parti con il quale sarà certificata la regolare conclusione delle operazioni di installazione e della regolare conclusione del progetto. Nel caso in cui il verbale di collaudo dovesse accertare inadempienze e prevedere obblighi per l'Impresa ai fini della relativa risoluzione, la completa accettazione delle risultanze del collaudo è subordinato ai termini stabiliti nello stesso documento. 10 Modalità di pagamento Il pagamento della fornitura avverrà sottoforma di canoni di noleggio mensili (60 totali). Il pagamento avrà decorrenza dal momento di collaudo positivo, definitivo del sistema. 40 11 Altre disposizioni 11.1 Condizioni di fine contratto Al termine del periodo contrattuale il fornitore lascerà a questa A.O. il sistema completo pienamente funzionante, comprese le licenze software installate. 11.2 Scenari di resilienza Il concorrente dovrà indicare nell’Offerta Tecnica gli scenari di resilienza. Gli scenari di resilienza documentano come reagisce il sistema in seguito a guasti (di singoli componenti e/o di un sottosistema completo) per garantire la continuità di funzionamento. Devono essere indicati i tempi di ripristino. Il Concorrente dovrà analizzare formalmente nell’Offerta Tecnica quante più situazioni di criticità possibili in modo da documentare con precisione il livello di resilienza complessiva del sistema. Si chiede di utilizzare per la presentazione degli scenari nell’Offerta Tecnica il seguente schema. Scenario 1 – guasto di ________________________ Descrizione di come il sistema reagisce in conseguenza del guasto ________________________ Tempo di ripristino ______________________ 11.3 Uptime garantito – disponibilità del sistema Il Concorrente dovrà indicare nell’Offerta Tecnica l’uptime del sistema garantito per tutta la durata del contratto di assistenza. L’uptime viene definito come la percentuale di tempo in cui il sistema viene garantito completamente disponibile in riferimento ad un tempo base. In particolare l’uptime va definito nella situazione dello schema sotto indicato. Uptime Percentuale di tempo in cui il sistema risulta disponibile valutato nell’orario di servizio dalle 8 alle 20, dal lunedì al venerdì (festivi esclusi) e dalle 8 alle 20 del sabato (festivi esclusi) per tutto l’anno L’uptime dichiarato dal Concorrente non potrà essere inferiore al 99,6 %. Nel caso in cui la percentuale di uptime scenda al di sotto del valore dichiarato dal Fornitore scatteranno le penali sopra definite (cfr. paragrafo 6.1.5). 41