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Provincia di Campobasso
Assessorato alla cultura
Biblioteca provinciale P. Albino
Il sacro e il suo doppio
Dai disegni di Paolo Saverio Di Zinno
alle visioni di Giuseppe Terrigno ed Ernesto Saquella
Campobasso, Circolo Sannitico
5-13 giugno 2012
Orari: 11-13 | 17-20
Inaugurazione martedì 5 giugno alle ore 16,30
Paolo Saverio Di Zinno
e la Raccolta Eliseo
della Biblioteca Albino
La Raccolta Eliseo, giunta alla Biblioteca provinciale per donazione,
è costituita da una collezione di 75 disegni e 35 stampe. Le opere
grafiche provengono dalla bottega dello scultore campobassano Paolo Di Zinno (1718-1781), il più noto ed importante artista molisano dell’età barocca e probabilmente “una delle figure più originali della periferia artistica meridionale del Settecento … uno dei maggiori
artefici dell’effimero barocco nel Meridione, l’inventore delle macchine
per la festa del Corpus Domini di Campobasso, un meraviglioso evento barocco ancora in vita” (Lattuada).
Il corpus propone oltre settanta disegni autografi del maestro, per la
maggior parte modelli preparatori per le sculture che Di Zinno andava realizzando per le chiese del Molise, dell’Abruzzo, della Puglia e
della Campania, oltre ad appunti grafici acquisiti durante un soggiorno
di formazione a Napoli e successivamente utilizzati nell’elaborazione progettuale delle macchine processionali per la sfilata dei Misteri per la festa del Corpus Domini.
Nel corpus è conservato anche un nucleo di stampe sei e settecentesche, quasi tutte di provenienza tedesca, che testimoniano della
diffusione, anche in aree apparentemente defilate come quella molisana, del ricco e fantasioso repertorio decorativo della cultura figurativa
rococò.
Il Mistero.
La processione del Corpus Domini a Campobasso
È un progetto realizzato nel 2006 dal fotografo Giuseppe Terrigno e dall’artista Ernesto Saquella; comprende 26 opere: 13 scatti in bianco e nero e 13 interventi pittorici su altrettante fotografie.
La tecnica fotografica di Giuseppe Terrigno e il controcanto degli interventi dell’artista Ernesto Saquella, la trama della fotografia e l’ordito della pittura, costruiscono un palinsesto che sublima le valenze sacrali ed eminentemente tradizionali delle macchine sceniche create da Paolo Saverio Di Zinno.
Le fotografie raccontano molto di più della sfilata degli ingegni, perché quella dei “Misteri” è una storia che tutti i molisani sentono come una seconda pelle, parte integrante della tradizione e del proprio essere nel divenire.
L’occhio sapiente di Terrigno indaga ciò che precede la sfilata, la vestizione, l’attesa, la contemplazione, ... il vero
“mistero”.
Le fotografie, traslate su tele divengono i supporti per gli interventi pittorici di Saquella, la mappa astrale che consente d’accedere a una dimensione successiva che è quella evocata dall’artista, il quale evidenzia, sublima e mai nega,
anche quando cassa.
(Antonio Porpora Anastasio, dalla Presentazione di Mystérion, Oratino 2008)
La prima immagine è inserita nella cornice della settima carta dei Tarocchi di Marsiglia, “Il Carro”, e propone una lettura che, pur aprendo a ulteriori livelli, fonda solide basi sulla sacralità degli Ingegni.
Il simbolo proto-cristiano del pesce. Il simbolo alchemico della trasformazione della materia prima. L’abbagliante biancore di un’apparizione che spiazza l’osservatore nell’inusualità dell’allocazione: nel cielo e non nel mare. Perché?
L’albero capovolto come simbolo visibile, su questa Terra, dell’albero che sta dritto nel sovrammondo, che tende le
proprie radici generative verso il cielo.
L’ultimo dei tredici interventi pittorici è dedicato al diavolo, ancora collocato all’interno della cornice, questa volta coricata, di un’altra lama ermetica: la quindicesima, quella del diavolo ...
(Ernesto Saquella, dal testo del progetto della mostra Il Mistero)
Ernesto Saquella (1958- 2008)
Ha scelto sin da giovane di dedicarsi alla pittura realizzando la sua più naturale vocazione ed esprimendo a fondo
il suo talento. Si sono susseguite diverse fasi nella sua arte, inevitabilmente legate ai vari periodi di vita e alle esperienze di studio acquisite. Dal ciclo delle “Griglie”, in cui ha espresso il tormentato momento di ricerca della via da
seguire, è passato al una seconda fase, caratterizzata dalla sperimentazione di nuove tecniche e materie, connessa alle esperienze romane presso l’Accademia di Belle Arti e all’incontro diretto e alla frequentazione di maestri e
artisti a lui contemporanei. Alle prove nella tecnica della xilografia, sono seguiti i cicli “Città”, “Apici”, “Albeggiare” e “Astrattismo lirico”, che ci portano fino al termine degli anni ’80. E nei primi anni novanta che si dedica all’arte digitale e dal ’97 si apre ad un radicale cambiamento espressivo dovuto all’incontro con l’alchimia che lo porterà ad esplorare nuovi sentieri nel mondo dell’inconscio e delle forme simboliche. Al volume A regola d’arte Saquella
ha lavorato assiduamente nell’ultimo triennio della sua vita e ad esso ha consegnato integralmente il suo complesso mondo di pensieri e meditazioni.
(Dalla scheda biografica di Giacoma Maria Pagano)
Provincia di Campobasso
Via Roma, 47 - 86100 Campobasso
Tel. 0874.4011 - Fax 0874.411976
NUMERO VERDE 840.704.704
Provincia di Campobasso
Assessorato alla cultura
Biblioteca provinciale P. Albino
www.provincia.campobasso.it
www.provincia.campobasso.it/biblioteca
grafim (cb)
Giuseppe Terrigno (1971)
Inizia a fotografare nel 1983, cominciando dalla sua più grande passione: la foto sportiva.
Tra il 1995 ed il 1996, allarga i suoi orizzonti fotografici e si occupa per diversi anni di reportage; le sue immagini
ritraggono il mondo politico, sociale e culturale dell’intera regione. Nel 1997, pubblica il suo primo volume fotografico
sui prodotti agroalimentari regionali. Nello stesso anno inizia un lungo progetto fotografico sui beni ecclesiali e le
chiese della regione e nel 2000 avvia la sua esperienza di fotografo di scena. Le sue foto sono state esposte in “collettive” e “personali”, ricevendo premi e riconoscimenti, e sono apparse in numerose testate nazionali.