Diemme Filtration
Transcript
Diemme Filtration
cave & cantieri Gruppo Bilfinger-Berger Diemme Filtration al quadrato L’azienda di Lugo (RA), grande protagonista nelle tecnologie di separazione solido-liquido per processi industriali, ha recentemente cambiato proprietà senza perdere niente della sua storia e della sua identità, ma anzi elevando a potenza le sue possibilità e le prospettive di crescita. Ne abbiamo parlato con Rosario Eduardo Tagliavini, Amministratore Delegato Rosario Eduardo Tagliavini, Amministratore Delegato di Diemme Filtration 12 Aquarry2012construction prile & C ome in un libro: finito un capitolo, ne inizia un altro. La narrazione non si interrompe e non si stravolge, ma anzi cresce l’aspettativa di nuovi sviluppi ed eventi significativi. Allo stesso modo Diemme Filtration, uno dei nomi più importanti al mondo nel settore della filtrazione: pochi mesi fa ha vissuto un cambio di proprietà, passando dalla famiglia Melandri a quella del colosso multinazionale Bilfinger-Berger, ma non ci sono stati strappi o trasformazioni radicali. Chiuso un capitolo, se ne è appunto aperto Brunella Confortini un altro. La sua storia sta proseguendo senza soluzione di continuità, con una sola differenza rispetto al passato: l’orizzonte di sviluppo, che adesso è molto più ampio, con possibilità di crescita in precedenza inimmaginabili. Per farci spiegare al meglio questo nuovo capitolo delle vicende dell’azienda romagnola e tutto ciò che comporta, siamo andati nella storica sede di Lugo e abbiamo incontrato Rosario Eduardo Tagliavini, Amministratore Delegato di Diemme Filtration. cave & cantieri Ing. Tagliavini, quali sono le ragioni del cambio di proprietà? Cos’è cambiato da quando è entrato il gruppo Bilfinger-Berger? Per capirlo facciamo un passo indietro, ricordando la storia dell’azienda e gli eventi relativi al cambio di proprietà. Diemme Spa nasce nel 1923, quando il fondatore, Alfredo Melandri, progetta e realizza le prime macchine per la spremitura meccanica dell’uva. Nei primi decenni del secolo scorso l’azienda ha come mercato principale l’industria enologica e sviluppa tecnologie innovative per i processi di vinificazione. Negli anni ’70 però, grazie all’intuizione di Primo Melandri, figlio di Alfredo, le tecnologie di filtrazione, applicate fino ad allora esclusivamente al settore enologico, vengono estese anche ad altri processi industriali. È un periodo di progresso economico in tutta Europa e la crescente domanda di filtri per il settore industriale può essere soddisfatta solo con la creazione di una struttura altamente specializzata nella tecnologia di separazione solido-liquido, dotata di un’organizzazione tecnica, commerciale e produttiva propria. In quegli anni, quindi, la Diemme Spa si ristruttura e si riorganizza per diventare un’azienda multi-business. Nascono due rami d’azienda indipendenti, la Divisione Filtri e la Divisione Enologia, che conquistano in breve tempo ruoli da protagoniste nei rispettivi settori a livello nazionale ed internazionale. L’anno scorso, la svolta: la divisione filtri viene scorporata da Diemme Spa e acquisita da Passavant – Geiger GmbH, parte del Gruppo Bilfinger Berger. La società nata dallo spin-off della divisione filtri, denominata Diemme Filtration Srl, entra così a far parte di Passavant – Geiger GmbH, specializzata in tecnologie ambientali e nel trattamento delle acque e inquadrata nella business unit Facility Service di Bilfinger Berger. Sostanzialmente cos’è successo? La famiglia Melandri ha deciso di consolidare il business aziendale originale, l’enologia, in cui è sempre stata molto coinvolta, sia a livello di direzione che di operatività, rinunciando contestualmente alla divisione filtrazione, che già da tempo era stata affidata a manager di fiducia. Negli anni il ramo filtrazione era cresciuto molto e in qualche modo il suo sviluppo era limitato dal fatto di essere una realtà provinciale e familiare. Questa infatti è un’azienda che esporta l’85% della sua produzione in 40 Paesi al mondo e si confronta su progetti di decine di milioni di euro con delle multinazionali, non con delle aziende di dimensioni medio-piccole. Aprile 2012 quarry & construction 13 Come si colloca Diemme Filtration all’interno del gruppo Bilfinger-Berger? Era ormai evidente che per garantire uno sviluppo futuro paragonabile a quello dei competitor diretti – che appartengono tutti a delle multinazionali con migliaia di dipendenti – Diemme necessitava inevitabilmente di collocarsi in un grosso 14 Aquarry2012construction prile & gruppo. Quando è arrivata l’offerta del gruppo Bilfinger-Berger l’occasione è sembrata perfetta, sia per il bene dell’azienda che per la famiglia, che, come detto, desiderava concentrarsi sulla divisione enologica. Ci tengo innanzitutto a dire che il gruppo Bilfinger-Berger ha rilevato sì l’azienda e il suo know-how, ma anche l’organico (115 persone qui in Romagna e una trentina di operatori, diretti e indiretti, nelle filiali estere) per intero. L’azienda rimarrà a Lugo, così come la produzione, che verrà anzi potenziata, perché faremo probabilmente anche delle lavorazioni ad alto valore tecnologico aggiunto per conto dell’intero gruppo. Stiamo infatti costruendo di fronte alla sede aziendale il nuovo laboratorio di ricerca e sviluppo, che sarà due volte più grande di quello attuale: avremo quindi più spazio per la strumentazione e assumeremo nuovi tecnici. En passant mi sembra importante sottolineare che già in questi primi mesi dopo l’acquisizione il personale è cresciuto di circa il 10% rispetto a prima, sia per sdoppiare alcuni ruoli che erano in comune con la divisione enologica di Diemme Spa, sia in previsione dell’immininente aumento di lavoro. cave & cantieri Dopo questa premessa, vediamo più in dettaglio l’acquisizione. Diemme Filtration è stata acquisita dalla Passavant-Geiger, una società che a sua volta fa capo al gruppo Bilfinger Berger SE. La Passavant-Geiger è da sempre una delle protagoniste mondiali della filtrazione, ma non ci sono sovrapposizioni con noi: la nostra gamma di prodotto e la loro sono infatti perfettamente complementari, perché loro sono specializzati nella depurazione urbana, mentre noi siamo leader nel settore industriale. E anche la presenza a livello mondiale è complementare: noi siamo molto forti in Russia, Sud-America, India e loro in Africa e in MedioOriente. A questo punto si è quindi venuta a creare una situazione del tutto virtuosa, con enormi possibilità di sviluppo. La Passavant-Geiger, e di conseguenza anche Diemme Filtration, fa parte della divisione BBFS, vale a dire Bilfinger-Berger Facility Service che conta circa 14 mila dipendenti in tutto il mondo con un miliardo e trecento milioni di fatturato annuo. Questa divisione, insieme ad altre 4 (Bilfinger Berger Industrial Services; Bilfinger Berger Power Services; Bilfin- grandi. Se prima esportare su certi mercati era difficile per via dei dazi e della concorrenza locale, ora possiamo aspirare ad entrare ovunque, grazie al fatto di appartenere a un gruppo multinazionale di queste dimensioni con una presenza internazionale globale. Abbiamo gettato le basi per diventare protagonisti mondiali dal punto di vista dei volumi di vendita: dal punto di vista della tecnologia credo sinceramente che lo fossimo già… Qual è il bacino di utenza dei vostri prodotti? Quali i vostri settori di riferimento? ger Berger Civil e Bilfinger Berger Project Investments), costituisce il Bilfinger-Berger Group vero e proprio, vale a dire la holding quotata in borsa, che nel complesso ha 58.000 dipendenti e più di 8 miliardi di fatturato. Numeri enormi che, come ben si può capire, ci hanno fatto diventare il numero 1 del nostro settore, visto che i nostri concorrenti si aggirano al massimo sui 10.000 dipendenti. E quindi noi, che eravamo i più piccoli – una sorta di felice eccezione rappresentata dall’azienda provinciale in un mondo di colossi – siamo diventati tutt’ad un tratto i più Noi vendiamo uno stesso prodotto – il filtropressa – a due distinti target di mercato: il settore della depurazione industriale (40% del nostro fatturato) e quello dell’industria di processo (60%). Il primo è a basso valore tecnologico. L’esempio tipico è quello del lavaggio inerti: si lava la sabbia e ne esce fuori un’argilla che poi viene smaltita, essendo uno scarto. Il secondo invece è ad alto valore tecno- Aprile 2012 quarry & construction 15 logico, perché include complessi meccanismi produttivi. Un esempio di questo genere è la lavorazione dei concentrati minerali: essi devono essere disidratati e successivamente raffinati, al fine di poter estrarre i metalli. In questi ambiti quello che esce dal nostro filtropressa, sia come filtrato (liquido) sia in forma solida è un valore aggiunto perché fa parte di un prodotto che poi il cliente venderà. Quanto ai settori in sé, al di là della lavorazione richiesta, il minerario e il metallurgico costituiscono il 60% del nostro totale; un altro 20% è rappresentato dall’industria chimica e poi il resto è molto frammentato, in quanto va dalla depurazione urbana ai segmenti alimentare, farmaceutico ecc. Come accennavo in precedenza noi produciamo filtripressa, vale a dire macchine caratterizzate da un duplice tipo di design: uno meccanico e uno di processo. Se il design meccanico determina l’affidabilità della macchina (robustezza, sicurezza…), il secondo determina le sue ca- 16 Aquarry2012construction prile & ratteristiche intrinseche e le prestazioni ed è un aspetto di grande importanza, che fa davvero la differenza. Noi infatti analizziamo il prodotto da filtrare e sulla base dei risultati delle prove, nonché della nostra esperienza, customizziamo il filtropressa scegliendo i materiali migliori e i componenti e gli accessori più idonei. Questo è il valore aggiunto di Diemme Filtration, quello che ci rende diversi dai nostri competitor. Per continuare ad essere sempre all’avanguardia in questo campo abbiamo messo in atto anche delle collaborazioni e dei progetti di ricerca con il dipartimento di Chimica Industriale e dei Materiali e col DICMA (Dipartimento di Ingegneria Chimica, Mineraria e delle Tecnologie Ambentali) dell’Università di Bologna. E per tale motivo, pur essendo un’azienda strettamente metalmeccanica, ci piace definirci “metalmecchimici”… Disponiamo infatti, a livello di ingegneria di processo, di competenze uniche al mondo sia come professionalità che come strumentazioni di laboratorio. Il vostro fiore all’occhiello è quindi la customizzazione delle macchine? Direi proprio di sì. Il primo passo per noi è sempre entrare nel processo produttivo del cliente: prima dobbiamo capire come funzionano i suoi meccanismi operativi e solo dopo proponiamo una soluzione. Non vendiamo semplicemente una macchina: vendiamo una soluzione tecnica su misura che si basa su un filtropressa. Infatti se è vero che fabbrichiamo e commercializziamo un filtro, è altrettanto vero che insieme ad esso forniamo, normalmente, tutto un pacchetto di ingegneria e di accessori (pompe, compressori, i conveyors…), che costituiscono l’impianto di filtrazione. È questo che negli ultimi dieci anni ci ha permesso di crescere e diventare una realtà riconosciuta a livello mondiale. Al contrario di tante aziende, specializzate in piccole nicchie, per le quali dispongono di molti prodotti, noi abbiamo un unico prodotto e un’unica soluzione con i quali siamo presenti in tutte le applicazioni industriali e in tutti i mercati. n