Report sulle iniziative di microcredito realizzate in

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Report sulle iniziative di microcredito realizzate in
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P.O. FESR 2007/2013
PON “Governance e Assistenza Tecnica“
Ob. Convergenza Ob. Operativo II.4
Gruppo di lavoro del Dipartimento per le Pari Opportunità
Regione Campania
Elena Bonavolontà, Carla Esposito, Enza Ferrara, Loredana Gazerro
Report sulle iniziative di microcredito
realizzate in ambito nazionale e oltre Italia
2012-2013
INDICE
1.
Nota introduttiva .....................................................................................................3
2.
Finalità della ricognizione ........................................................................................ 6
3.
Breve nota metodologica .......................................................................................... 7
4.
Il microcredito in Italia ............................................................................................. 8
4.1
Iniziative di microcredito realizzate in ambito nazionale................................... 11
4.2
Iniziative di microcredito rivolte ai giovani e alle donne.................................... 25
4.4
Iniziative di microcredito collegate ad eventi calamitosi ................................... 35
4.5
Iniziative di microcredito in cui assume rilevanza l’attività imprenditoriale da
realizzare ......................................................................................................... 38
5.
Il bando JEREMIE Campania a valere sulle risorse del POR FESR 2007-2013
Obiettivo Operativo 6.3 “Citta solidali e scuole aperte” ............................................ 42
6.
Il Fondo Microcredito FSE P.O. Campania 2007/2013 ........................................... 44
7.
Il Microcredito nelle esperienze oltre Italia .............................................................. 48
7.1
8.
Esperienze di microcredito realizzate in ambito transnazionale ......................... 50
Documenti e siti consultati .................................................................................... 61
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1.
Nota introduttiva
Il microcredito rappresenta uno strumento di sviluppo economico e benchè nato in
una delle zone più povere del mondo, si è diffuso nelle economie più avanzate anche se
con connotati e sfumature diverse. Esso permette l’accesso ai servizi finanziari alle
persone in condizione di povertà ed emarginazione. Attraverso somme di piccolo
ammontare, finalizzate all’avvio di una attività imprenditoriale o a far fronte a spese di
emergenza, si favorisce l’accesso al credito ai “soggetti non bancabili” cioè quei soggetti
che non dispongono di capacità di garanzia propria e non sono comunque in grado di
fare autonomamente ricorso al credito bancario ordinario. Il finanziamento concesso
stimola le capacità dell’individuo a migliorare le proprie condizioni di vita e contribuisce
ad innescare percorsi virtuosi di sviluppo economico e sociale.
Alla luce dell’attuale congiuntura economica, un approfondimento del tema del
microcredito e della sua valenza inclusiva può supportare le istituzioni che programmano
e che programmeranno l’uso di strumenti finanziari a valere sui Fondi Strutturali.
La profonda crisi che ci ha
coinvolto sta spiegando tutti suoi effetti. Le conseguenze
finanziarie, economiche ed occupazionali del fenomeno recessivo che si è innescato,
risultano essere abbastanza preoccupanti. La riduzione della capacità di reddito si
riversa maggiormente sulle classi più deboli causandone l’impoverimento. Con i redditi
diminuiti e la capacità di spesa erosa, sia dal forte inasprimento fiscale che da fenomeni
inflattivi, si mettono in discussione modi di vivere e di consumare consolidati, e anche le
famiglie del ceto medio risultano essere più povere e con prospettive di futuro molto
incerte. L’intero paese dunque, risente della attuale congiuntura fortemente negativa che
incide sulla competitività economica e sul benessere sociale. Al Sud, inoltre, tale
situazione si somma ad una condizione di debolezza preesistente.
Il rapporto Istat “La Povertà in Italia 2011”, pubblicato a luglio 2012, evidenzia che
l’11,1% delle famiglie è relativamente povero e il 5.2% lo è in termini assoluti. Gli italiani
che versano in condizioni di povertà relativa sarebbero, dunque, 8.173 mila, e 3.415
mila sarebbero in condizione di povertà assoluta .
In generale si rileva che la sostanziale stabilità della povertà relativa, rispetto all'anno
precedente, deriva dal peggioramento del fenomeno per le famiglie in cui non vi sono
redditi da lavoro o vi sono operai, compensato dalla diminuzione della povertà tra le
famiglie di dirigenti/impiegati. Tuttavia, di fronte alla stabilità della povertà relativa al
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Nord e al Centro, nel Mezzogiorno si osserva un aumento dell’intensità relativa che passa
dal 21.5% al 22.33%.
Nel 2011, al Sud ,quasi una famiglia su quattro, pari al 23,3%, risulta povera. Tra queste
l'8% è stata colpita da povertà assoluta , ossia è incapace di acquisire i beni e i servizi
necessari a raggiungere uno standard di vita minimo accettabile nel contesto di
riferimento.
Si rileva inoltre che anche tra le famiglie non povere esistono gruppi a rischio di povertà.
Infatti il 7,6% delle famiglie italiane è appena sopra la soglia della povertà e una spesa
inaspettata potrebbe portarle a diventare povere. Le famiglie 'sicuramente' non povere,
infine, sono l'81,4% del totale, con valori pari al 90,5% del Nord, all'87,5% del Centro e al
63,8% del Mezzogiorno.
Il quadro così delineato evidenzia la necessità di mettere a punto misure che siano in
grado di far fronte a tale situazione ed il sostegno al microcredito e alla microfinanza
rappresentano una opportunità nell’attuale periodo di crisi, combattendo da un lato
l’esclusione sociale e la povertà, e dall’altro, rispondendo al bisogno di sostegno
finanziario delle micro e piccole imprese.
La politica di coesione è, infatti, finalizzata a ridurre le disparità in materia di sviluppo
socioeconomico fra le varie Regioni europee, promuovendo la crescita di quelle meno
favorite. La realizzazione di tale obiettivo viene perseguita attraverso l’utilizzazione
coordinata dei suoi vari fondi e strumenti finanziari.
Il contributo che gli strumenti finanziari hanno avuto nel corso del tempo
per
l’attuazione della politica di coesione si è evoluto, e la loro importanza è cresciuta nel
tempo.
Nel
corso
dell’attuale
periodo
di
programmazione
2007-2013,
rispetto
all’approccio precedente basato sul sistema delle “sovvenzioni”, si è dato maggior rilievo a
strumenti finanziari innovativi, e quelli il cui vantaggio principale è di creare un effetto
moltiplicatore delle risorse pubbliche. La Commissione europea per il prossimo periodo
di programmazione propone di estenderne e rafforzarne ulteriormente l’utilizzo quale
alternativa più efficiente e sostenibile volta a integrare i finanziamenti tradizionali.
In particolare si riconosce, tra l’altro, che gli strumenti finanziari sono importanti “per
promuovere la capacità del settore privato di crescere, la creazione di posti di lavoro,
l’inclusione e/o innovazione sociale, sostenendo le nuove iniziative, le PMI, le microimprese,
le imprese sociali, gli investimenti nel capitale umano ...” 1
1
COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO Un quadro per la prossima
generazione di strumenti finanziari innovativi: le piattaforme UE di capitale e di debito /* COM/2011/0662 definitivo
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Gli strumenti finanziari, dunque, rappresentano un modo efficiente di impiegare le
risorse della politica di coesione al fine di perseguire gli obiettivi della strategia Europa
2020: una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.
Il Titolo IV della Proposta di Regolamento generale dei fondi strutturali 2014-2020 ha ad
oggetto gli “Strumenti finanziari” e i 9 articoli (32-40) di cui è composto vanno dalla
programmazione e ideazione di strumenti finanziari innovativi, alla loro attuazione
nonché alla loro gestione e rendicontazione. In particolare, le proposte della Commissione
offrono una maggiore flessibilità agli Stati membri e alle regioni dell’UE in termini settori
obiettivo e strutture di attuazione; forniscono un quadro di esecuzione stabile basato su
una serie di regole chiare e dettagliate, sugli orientamenti esistenti e le esperienze
acquisite sul campo; realizzano sinergie tra strumenti finanziari e altre forme di sostegno
come le sovvenzioni; assicurano la compatibilità con altri strumenti finanziari istituiti e
utilizzati a livello dell’UE nell’ambito delle norme in materia di gestione diretta.
Si evidenzia una stretta relazione tra strumenti finanziari e politiche che devono dettarne
regole e obiettivi. Da un lato ogni strumento finanziario dovrà essere supportato da una
attenta programmazione che, nel rispetto degli obiettivi della strategia Europa 2020,
investe a cascata i diversi livelli programmatori : Quadro Strategico Comune, Accordo di
partenariato, Programma Operativo. Dall’altro ogni programma operativo tenendo conto
delle esigenze del proprio territorio di riferimento, dei bisogni di sviluppo, inclusione e
innovatività progetterà strumenti finanziari sulla base di una valutazione ex ante che
individui le lacune del mercato e i contesti in cui gli investimenti non sono effettuati in
maniera ottimale, le relative esigenze di investimento, la possibile partecipazione del
settore privato e il conseguente valore aggiunto apportato dallo strumento finanziario in
questione. Ciò consentirà di evitare sovrapposizioni e incoerenze tra gli strumenti di
finanziamento adottati da differenti attori a vari livelli.
La maggiore rispondenza alle esigenze specifiche delle regioni e dei beneficiari finali da
parte degli strumenti finanziari programmati potrà migliorare notevolmente l’accesso ai
finanziamenti da parte dei diversi attori socio-economici impegnati sul campo.
In tale contesto il microcredito quale strumento finanziario volto a sostenere
l’autoimpiego e la microimprenditorialità nuova o già esistente e la sua valenza inclusiva
potrà contribuire al raggiungimento delle priorità della Strategia Europa 2020.
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2.
Finalità della ricognizione
La ricognizione effettuata ha lo scopo innanzitutto di dare continuità all’attività
già avviata dal GDL nel periodo ottobre-dicembre 2011 e confluita nella realizzazione del
documento “Microcredito: strumenti significativi in Regione Campania”. Sulla scia delle
esperienze già analizzate in ambito regionale, il presente elaborato, si pone l’obiettivo di
fornire un quadro più completo ed esaustivo di quelle attuate in ambito nazionale e
transazionale dai diversi enti e soggetti. Il lavoro svolto, inoltre, mira a supportare
l’Autorità di gestione del PO FESR e l’Amministrazione regionale, nell’individuazione delle
diverse esperienze messe in atto in altri contesti, che possono risultare utili e qualificanti
per la futura fase di programmazione degli interventi.
Pertanto, la restituzione
dettagliata di informazioni inerenti la suddetta tematica, può rappresentare un input
importante per l’ implementazione di azioni specifiche rivolte a soggetti a rischio di
povertà, che rispondano alle priorità della Strategia Europa 2020.
Difatti uno degli obiettivi della nuova Strategia Europea è rappresentato proprio dalla
riduzione del tasso di povertà attraverso la promozione e il mantenimento di interventi di
inclusione sociale.
A tal fine, lo strumento finanziario oggetto della presente ricognizione, può essere uno
degli strumenti significativi per l’abbattimento di tale tasso. Il microcredito, infatti, sta
diventando non solo uno strumento di supporto al welfare già esistente, ma anche uno
strumento di lotta contro l’esclusione sociale. I cosiddetti soggetti “non bancabili”, cioè le
persone che non possono accedere al credito tradizionale in quanto privi di garanzie
reali, sono rappresentati da lavoratori e lavoratrici precari, immigrati, famiglie disagiate e
aspiranti imprenditori e imprenditrici.
Tenendo conto di ciò, il documento, dunque, vuole essere una guida utile per
l’Amministrazione regionale per l’elaborazione di modelli e contenuti che tengano in
debito conto delle problematiche su menzionate, in particolare riferite al contesto delle
pari opportunità di genere e non discriminazione.
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3.
Breve nota metodologica
Il lavoro di ricognizione delle iniziative di microcredito all’impresa attuate sul
territorio nazionale e transazionale che qui si presenta, è stato condotto attraverso
un’analisi attenta e puntuale delle diverse esperienze di utilizzo dello strumento
agevolativo. In particolare sono state svolte opportune ricerche sul Web per definire
l’insieme delle fonti disponibili e significative sui quali impostare il lavoro di raccolta dei
dati/informazioni , elaborazione e sistematizzazione degli stessi. Le rilevazioni effettuate
hanno risposto all’esigenza conoscitiva di natura descrittiva volta a fotografare la
situazione attuale del fenomeno oggetto di studio e restituirne una visione di scenario sul
territorio sia nazionale che transazionale.
Inoltre, al fine di rendere il documento maggiormente fruibile, si è cercato di individuare,
nelle diverse esperienze analizzate sul territorio italiano, delle specifiche caratteristiche
che hanno consentito di costruire dei contenitori in cui sono state allocate le iniziative di
microcredito. Infatti, da un lato, è stato previsto un contenitore generale in cui sono
confluite le diverse iniziative significative di microcredito realizzate in ambito nazionale,
dall’altro, laddove è stato possibile individuare specifiche caratteristiche preminenti, sono
stati identificati i seguenti raggruppamenti: iniziative di microcredito rivolte ai giovani e
alle donne, iniziative di microcredito rivolte agli immigrati, iniziative di microcredito
collegate ad eventi calamitosi, iniziative di microcredito in cui assume rilevanza l’attività
imprenditoriale da realizzare.
Per la parte del documento che si occupa delle iniziative oltre Italia sono state reperite
informazioni direttamente sui siti dedicati, cercando di seguire il medesimo schema che è
stato utilizzato per le esperienze nazionali, ma senza alcuna differenziazione per target,
ma semplicemente raggruppando le iniziative più interessanti e significative. Inoltre si è
anche cercato di selezionare le iniziative che siano più rappresentative del paese di
provenienza.
Un focus specifico, infine, è dedicato a quanto destinato al microcredito per l’inclusione
sociale di soggetti svantaggiati o a rischio di marginalità dalla Regione Campania con la
programmazione FESR e FSE 2007-2013.
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4.
Il microcredito in Italia
In Italia, come in tutto il mondo, il microcredito ha iniziato ad essere argomento di
ampio e diffuso interesse. L’attenzione prestata a questo strumento di finanza etica è
aumentata soprattutto, quando si è iniziato a pensare che questo, potesse essere lo
strumento migliore per sradicare le persone dalla povertà. L’esclusione all’accesso al
credito e agli altri servizi finanziari, è sempre più riconosciuta come uno dei principali
ostacoli alla riduzione della povertà e allo sviluppo umano. In Italia, secondo le diverse
finalità finanziarie, si riconoscono due tipi di microcredito: quello di emergenza, rivolto
alle persone che si trovano in un temporaneo periodo di difficoltà, che non sono in grado
di fronteggiare spese straordinarie, e quello per sostenere l’avvio o lo sviluppo di
un’iniziativa imprenditoriale o di lavoro autonomo o di inserimento al lavoro (per la
formazione al lavoro).
L’attività di analisi condotta si è concentrata, in particolare, sulla individuazione di
iniziative volte a supportare le attività imprenditoriali o di lavoro autonomo con piccoli
prestiti (il limite di 25mila euro è stabilito dall’art.111 del Decreto Legislativo 13 agosto
2010, n.141) a tassi contenuti a breve-medio termine. Tali iniziative hanno come target
di riferimento soggetti esclusi dal sistema finanziario tradizionale, siano essi persone
fisiche oppure organizzazioni che, superando le difficoltà di accesso al credito
tradizionale, possono aprirsi al mercato utilizzando risorse finanziarie garantite da
appositi fondi. In tale contesto è importante la funzione svolta da tutti quegli operatori
presenti sul territorio che, con una attività di accompagnamento, supportano le iniziative
dall’inizio fino alla chiusura del programma di microcredito.
La panoramica delle iniziative di microcredito sul territorio italiano che di seguito si
presenta, sebbene non esaustiva, ha carattere rappresentativo del fenomeno oggetto di
studio. Infatti, per ogni regione italiana sono state prese a riferimento una o più
iniziative, senza però esaurire l’ampia casistica presente, ma ritenendo che quelle
esaminate potessero avere valore significativo. Come si vedrà la maggior parte delle
iniziative sono state realizzate dalle amministrazioni regionali attraverso l’utilizzo di fondi
messi a disposizione dai Programmi Operativi 2007/2013, in altri casi si tratta di Camere
di Commercio che hanno attivato risorse proprie per rispondere alle esigenze di nuove
iniziative imprenditoriali, in altri ancora il microcredito è stato promosso da più soggetti
presenti nei diversi territori tra cui rilevante è il ruolo delle organizzazioni del Terzo
Settore.
L’attenzione al microcredito, quindi, è sorta sia nei diversi organismi territoriali, per
preservare le proprie comunità dall’esclusione sociale dovuta alla mancanza di risorse
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offerte, sia in alcuni istituti di credito nell’interesse al sostegno e allo sviluppo economico.
Spesso l’organismo ricopre la funzione fondamentale di tutoraggio e di accompagnamento
durante il periodo del prestito, elementi fondamentali per ridurre il rischio di insolvenza,
le asimmetrie informative, e creare capitale sociale e sviluppare un rapporto di fiducia tra
l’istituzione e il beneficiario.
In particolare, nei progetti per il sostegno alla microimpresa, l’attività di tutoraggio ha
anche lo scopo di responsabilizzare la persona a restituire il credito, liberandola così da
forme
di
assistenzialismo
e
contribuendo
contemporaneamente
a
svilupparne
l’autonomia e ad accrescerne il know-how tecnico. Infine, la Banca all’interno del
progetto di microcredito ricopre un ruolo fondamentale, poiché è il soggetto che eroga
effettivamente i soldi. Nelle diverse iniziative che di seguito si riportano si noterà come la
partecipazione della banca al progetto di microcredito avviene solitamente attraverso una
convezione tra questa e l’amministrazione regionale, o un’associazione, cooperativa,
fondazione, Caritas o altri enti. Un ruolo importante in Italia è svolto da Banca Etica,
una delle principali banche aderenti all’erogazione dei prestiti. Essa opera attraverso la.
selezione del fruitore del microcredito, senza la richiesta di garanzie reali per l’erogazione
del prestito, ma si protegge dal rischio comunque in due modi: affidandosi alle garanzie
fornite dall’ente operante a livello locale, con il fondo di garanzia messo a disposizione dal
partner
ad
incentivo
a
svolgere
una
buona
selezione
uscendo
da
criteri
di
assistenzialismo, in cui molte volte le associazioni rischiano di trovarsi; e l’istituzione di
uno specifico Fondo di Garanzia, che Etica SGR ha istituito e alimentato dai clienti della
banca. Da questo modello si evince, che è fondamentale per gli istituti di micro finanza
operare a livello locale. Banca Etica rappresenta un importante esempio delle varie realtà
di microcredito esistenti in Italia, tuttavia la formula del partenariato, tra banca e un
ente territoriale, che sia pubblica o privata è comunque abbastanza diffusa in Italia.
A livello nazionale, poi, tra le istituzioni è presente l’Ente Nazionale per il Microcredito
che è un ente pubblico non economico (ai sensi della legge 12 luglio 2011, n. 106) e
rappresenta l’evoluzione giuridica del Comitato Nazionale Italiano Permanente per il
Microcredito, a sua volta prosecuzione del Comitato Nazionale Italiano per il 2005 - Anno
Internazionale del Microcredito - nato in risposta alle risoluzioni delle Nazioni Unite
(53/198, 58/488, e 58/22) con cui è stato chiesto ad ogni Stato Membro di costituire un
comitato nazionale dedicato alla diffusione e alla promozione del microcredito.
L'Ente Nazionale per il Microcredito persegue i seguenti obiettivi:
•
promuovere la conoscenza del microcredito come strumento di aiuto per lo
sradicamento della povertà;
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•
individuare misure per stimolare lo sviluppo delle iniziative dei sistemi finanziati a
favore dei soggetti in stato di povertà, al fine di incentivare la costituzione di
microimprese in campo nazionale ed internazionale;
•
promuovere la capacità e l’efficienza dei fornitori di servizi di microcredito e di
microfinanziamento nel rispondere alle necessità dei soggetti in stato di povertà, al
fine di promuovere innovazione e partenariati nel settore;
•
agevolare l’esecuzione tecnica dei progetti di cooperazione a favore dei Paesi in via
di sviluppo, nel rispetto delle competenze istituzionali del Ministero degli affari
esteri.
Infine, il contesto italiano nel 2008 ha visto la nascita della Rete Italiana di Microfinanza
(RITMI) che, creata su iniziativa di istituzioni operanti nell’ambito della microfinanza; in
particolare, soggetti che svolgono la propria attività nel territorio nazionale; realtà che
partono da diverse motivazioni e origini (associative, solidaristiche e caritative private e
pubbliche; attività volte alla creazione di nuova imprenditorialità; programmi volti a
creare pari opportunità; esperienze di finanza etica; società di consulenza in microcredito
e microfinanza; centri studi e di ricerca sul settore; promotori; donor), è impegnata sia a
livello operativo, fra le sole istituzioni esercitanti il microcredito e la microfinanza, al fine
di rispondere alle esigenze prettamente operative delle stesse, sia a livello politico, per
dare maggiore visibilità politica, economica e sociale al microcredito e alla microfinanza
nel nostro paese.
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4.1
Iniziative di microcredito realizzate in ambito nazionale
INIZIATIVA
Fondo Regionale di garanzia per il microcredito - REGIONE PIEMONTE
PROMOTORI
Regione Piemonte, Compagnia di San Paolo, Fondazione Cassa di Risparmio di
Cuneo, Fondazione Don Mario Operti onlus e Confcommercio Piemonte
BENEFICIARI
Possono accedere al Fondo di garanzia per il microcredito imprese di nuova
costituzione in forma giuridica di società di persone, società cooperative di
produzione lavoro, incluse le società cooperative sociali, e ditte individuali operanti
nei settori ammessi dal Regolamento n.1998/2006 (“De minimis”).
Le imprese devono essere iscritte al Registro Imprese e devono avere sede legale ed
operativa nel territorio della Regione Piemonte.
Le imprese devono essere formate da “soggetti non bancabili”.
Inoltre possono accedere ai benefici del predetto fondo i Titolari di Partita Iva nella
fase di avvio delle attività. Tali soggetti devono essere residenti in Piemonte, avere
ivi la sede operativa fissa ed essere soggetti non bancabili.
(Determinazione n. 421del 30.07.2010 all. B e C).
BREVE
DESCRIZIONE
DELL’INIZIATIVA
La Regione Piemonte si è dotata, di uno specifico strumento agevolativo per favorire
l’accesso al microcredito a favore di soggetti che non sono in grado di realizzare le
loro idee imprenditoriali o i loro progetti di autoimpiego perché non dispongono di
capacità di garanzia propria e non sono comunque in grado di far ricorso
autonomamente al credito bancario ordinario, “soggetti non bancabili”.
Si tratta di uno strumento che può rappresentare un’opportunità importante in
primis per i giovani, le donne e gli stranieri e per tutti quei soggetti, esclusi dal
circuito tradizionale del credito, che vogliono avviare un’attività economica.
Il 20 ottobre 2010 con la sottoscrizione del protocollo d’intesa tra Regione Piemonte,
Compagnia di San Paolo, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione Don
Mario Operti onlus e da Confcommercio Piemonte è nato il tutor per accogliere,
accompagnare e monitorare nelle fasi di istruttoria, avvio e consolidamento del
progetto imprenditoriale, i soggetti destinatari del Fondo regionale di garanzia per il
microcredito. L’attività di accompagnamento al microcredito a favore dei “soggetti
non bancabili” è messa a disposizione da una rete di istituzioni no profit, coordinate
e rappresentate dalla Fondazione don Mario Operti e da un’associazione temporanea
di scopo che coinvolge otto associazioni datoriali, coordinata e rappresentata dalla
Confcommercio Piemonte.
TIPO E FONTE DI
FINANZIAMENTO
Il Fondo regionale di microcredito è istituito con l’art. 8 della legge regionale 12/04
come sostituito dall’art. 33 della l..r. 30/09.
II Fondo di garanzia, già costituito presso Finpiemonte, sarà utilizzato per prestare
garanzie fideiussorie agli Istituti di credito convenzionati sui finanziamenti erogati a
favore di imprese di nuova costituzione in forma giuridica di società di persone,
società cooperative di produzione lavoro, incluse le società cooperative sociali, e ditte
individuali e di soggetti titolari di Partita IVA nella fase di avvio dell’attività.
In data 22.09.2010 e’ stato sottoscritto il protocollo d’intesa tra Regione Piemonte,
Finpiemonte S.p.A. e Commissione regionale ABI del Piemonte per l’erogazione di
finanziamenti garantiti secondo le modalità del microcredito.
Il limite massimo di finanziamento è pari a 25.000,00€ ed il limite minimo è pari a
3.000,00€.
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INIZIATIVA
PROMOTORI
BENEFICIARI
BREVE
DESCRIZIONE
DELL’INIZIATIVA
TIPO E FONTE DI
FINANZIAMENTO
Progetto Speciale Multiasse “Sviluppo del Microcredito a sostegno della
crescita e dell’occupazione”
Regione Abruzzo
Beneficiari per il Microcredito sono:
a)microimprese, che assumono la forma giuridica di ditta individuale, di società di
persone o società cooperative (queste ultime anche sociali o a responsabilità
limitata);
b) lavoratori autonomi (tra cui anche liberi professionisti).
Gli Operatori del privato sociale e le organizzazioni no-profit possono presentare
domanda di finanziamento, purché nelle forme giuridiche di cui ai punti a) e b).
La Regione Abruzzo, Direzione Politiche attive del Lavoro, Formazione ed Istruzione,
Politiche sociali, nell'ambito del PIANO OPERATIVO 2009-2010-2011 del F.S.E.
ABRUZZO 2007-2013 OBIETTIVO COMPETITIVITÀ REGIONALE E OCCUPAZIONE
ha incluso, tra i 23 progetti del P.O., una particolare misura destinata ai soggetti
che si trovino in difficoltà ad accedere ai canali tradizionali del credito, il PROGETTO
SPECIALE MULTIASSE “SVILUPPO DEL MICROCREDITO A SOSTEGNO DELLA
CRESCITA E DELL’OCCUPAZIONE”(DGR n.744 del 27.09.2010). A tale scopo, con
D.G.R. n.846 del 15 novembre 2010, la Regione Abruzzo ha istituito il “Fondo
microcredito FSE”, ed il 28 settembre 2012, e' stato pubblicato l'AVVISO PUBBLICO
PER L'EROGAZIONE DI MICROCREDITO nell’ambito della gestione di tale fondo.
L’ Avviso è volto alla concessione di microcrediti di importo compreso tra 5.000
e 25.000 euro ed ha l’obiettivo primario di sostenere la microimprenditorialità
locale e il lavoro autonomo finanziando l’avvio di nuove attività imprenditoriali
ovvero la realizzazione di nuovi investimenti e/o il consolidamento di investimenti
nell’ambito di iniziative già esistenti, da parte di tutti quei soggetti, persone fisiche e
persone giuridiche, che, per condizioni soggettive e oggettive, si trovino in difficoltà
ad accedere ai canali tradizionali del credito. Le domande di ammissione potranno
essere presentate a partire dal 29 ottobre 2012, fino ad esaurimento delle risorse
disponibili.
All’interno della gestione del Fondo Microcredito FSE, in accordo con quanto
stabilito dal Progetto speciale multiasse “Sviluppo del microcredito a sostegno della
crescita e dell’occupazione” gli Operatori Territoriali rivestono un compito
estremamente importante in qualità di soggetti deputati ad azioni di
accompagnamento
e
supporto
ai
beneficiari
nel
percorso
di
costituzione/consolidamento delle iniziative progettuali. Gli operatori territoriali
ammessi all’albo si occuperanno di svolgere le diverse attività previste dall’avviso,
nei confronti di tutti i soggetti richiedenti a TITOLO GRATUITO.
Il “Fondo Microcredito FSE” è stato istituito dalla Regione Abruzzo, con risorse del
PO FSE 2007 – 2013, con D.G.R. n. 846 del 15 novembre 2010. Tale delibera ha
previsto la costituzione della dotazione iniziale del "Fondo Microcredito FSE" con la
somma complessiva di € 9.032.251,00, autorizzando l'Autorità di Gestione del PO
FSE Abruzzo 2007-2013, previo parere favorevole dell'Assessore preposto alle
"Politiche attive del Lavoro, Formazione ed Istruzione, Politiche Sociali", ad
incrementare, attraverso atto monocratico, ove ne ravvisasse l'opportunità, tale
dotazione con ulteriori risorse del PO FSE Abruzzo 2007-2013. Inoltre la gestione del
Fondo è stata affidata ad Abruzzo Sviluppo spa.
Secondo quanto previsto nell'AVVISO PUBBLICO PER L'EROGAZIONE DI
MICROCREDITO i finanziamenti hanno la forma tecnica di mutui chirografari. Ogni
beneficiario potrà essere finanziato una sola volta. Le entità del prestito sono:
per le persone fisiche
- importo minimo: 5.000 euro
- importo massimo: 10.000 euro
per le persone giuridiche
- importo minimo: 10.000 euro
- importo massimo: 25.000 euro
L’ agevolazione concessa si configura come aiuto ai sensi Regolamento de minimis
(CE) n.1998/2006
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INIZIATIVA
MICROCREDITO MILANO
PROMOTORI
Fondazione welfare ambrosiano (FWA).I soci fondatori sono: Comune di Milano;
Provincia di Milano; Camera di Commercio Industria e Artigianato di Milano;
Camera del Lavoro Metropolitana di Milano; C.I.S.L. Unione Sindacale Territoriale di
Milano; U.I.L. Milano Lombardia.
BENEFICIARI
I destinatari dei servizi della Fondazione sono tutti i lavoratori, e le loro famiglie, che
prestano attività lavorativa abitualmente a Milano o che intendono avviare un
percorso di autoimprenditorialità, indipendentemente dal luogo di residenza o di
dimora abituale. Sono inclusi sia lavoratori dipendenti con contratto a tempo
indeterminato, che lavoratori con contratti a tempo determinato oppure lavoratori
atipici (interinali, a progetto, apprendisti, ecc) e più in generale ogni categoria di
lavoratori, anche indipendenti, in situazione di temporanea difficoltà economica a
livello personale e familiare, riconducibile ai più svariati fattori (perdita del posto di
lavoro, cassa integrazione, chiusura della propria impresa, malattia propria o di un
proprio familiare, ecc.).
BREVE
DESCRIZIONE
DELL’INIZIATIVA
La missione della Fondazione Welfare Ambrosiano è di offrire un sostegno alle
persone, e ai rispettivi nuclei familiari, che svolgano attività lavorativa e/o
professionale nel Comune di Milano, che si sono venuti a trovare in situazioni
lavorative o personali che rientrano nelle cosiddette "aree grigie" del sistema di
protezione sociale, entrando a far parte delle nuove forme di esclusione sociale.
La Fondazione Welfare Ambrosiano intende avvalersi sul territorio di soggetti
abilitati a svolgere una funzione di Sportello per intercettare i bisogni della
cittadinanza, che possono essere indirizzati alle soluzioni offerte dall'intervento di
microcredito della Fondazione stessa.
L'attività di micro-credito di FWA si articola in più fasi in ciascuna delle quali opera
in prevalenza un diverso soggetto:
1) Identificazione dei bisogni dei potenziali destinatari.
In questa fase interviene la Rete di soggetti abilitati che intercetta e seleziona i
bisogni e li indirizza verso le soluzioni disponibili.
2) Valutazione dell’ammissibilità della richiesta
Intervengono in questa fase Associazioni di volontariato che svolgono una preistruttoria per il rilascio del credito e consigliano i potenziali destinatari dei
finanziamenti intorno alle soluzioni più idonee alla loro situazione di difficoltà.
3) Decisione finale sul singolo intervento
In questa fase intervengono gli Organi diretti di FWA che vagliano la pre-istruttoria e
assumono la decisione finale di fornire o no la garanzia che renda possibile il rilascio
del credito.
4) Erogazione del credito
In questa fase intervengono le Banche erogatrici che vagliano le valutazioni espresse
nelle fasi precedenti del processo; deliberano, sulla base del Protocollo ABI
concordato con FWA, di erogare il finanziamento.
TIPO E FONTE DI
FINANZIAMENTO
La Fondazione opera attraverso la messa a disposizione di una garanzia fideiussoria
finalizzata ad agevolare l'accesso a forme di microcredito (per un massimo di €
20.000) che dovranno essere erogate dal sistema creditizio, sulla base di una preistruttoria che valuterà gli aspetti soggettivi ed oggettivi di ogni singola persona.
Il microcredito sarà erogato sulla base di condizioni concordate e consentendo
modalità di rientro compatibili con lo stato di bisogno della persona.
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INIZIATIVA
PROMOTORI
MICROCREDITO
Regione Umbria
Possono beneficiare del finanziamento le Imprese di nuova costituzione costituite
nella forma giuridica di società di persone, società cooperative di produzione lavoro,
incluse le società cooperative sociali e imprese individuali operanti nei settori
ammessi dal Regolamento (CE) n. 1998/2006 (“De minimis”).e i Neo-titolari di
partita IVA.
BENEFICIARI
BREVE
DESCRIZIONE
DELL’INIZIATIVA
Per le nuove imprese costituiscono requisiti SOGGETTIVI indispensabili ai fini
dell’ottenimento del finanziamento:
a) che il titolare o almeno il 50% dei soci nel caso di società rientri in una di queste
categorie:
1) giovani tra i 18 e i 35 anni compiuti;
2)donne;
3) soggetti che prima della costituzione della impresa /società siano stati in
cassa integrazione o mobilità;
4)soggetti che prima della costituzione della impresa /società siano stati
disoccupati;
b) che il titolare o almeno il 50% dei soci nel caso di società abbiano la residenza in
uno dei comuni dell’Umbria;
c) che il titolare o tutti i soci se stranieri siano in Italia con regolare permesso di
soggiorno da almeno 3 anni.
Per Neo Titolari Partita Iva costituiscono requisiti SOGGETTIVI indispensabili ai fini
dell’ottenimento del finanziamento:
a) che il titolare rientri in una di queste categorie:
1) giovane tra i 18 e i 35 anni compiuti;
2) donna;
3) soggetto che prima dell’apertura della partita IVA sia stato in cassa
integrazione o mobilità;
4) soggetto che prima dell’apertura della partita IVA sia stato disoccupato;
b) che il titolare sia residente in Umbria;
c) che il titolare se straniero sia in Italia con regolare permesso di soggiorno da
almeno 3 anni.
Obiettivo dell’iniziativa è quello di sostenere la creazione di impresa promuovendo
progetti di autoimpiego che, per le loro caratteristiche, restano esclusi dai benefici
della legge regionale 12/95, così come modificata dalla legge regionale n. 4/2011,
nonché dalle altre linee di finanziamento in quanto proposti da soggetti non
bancabili intendendosi per tali coloro che non dispongono di capacità di garanzia
propria e non sono comunque in grado di far ricorso autonomamente al credito
bancario ordinario. Tali progetti necessitano pertanto di uno strumento di sostegno
più adeguato.
La Regione Umbria, con DGR n. 842 del 26/07/2011 ha individuato in
Sviluppumbria Spa la società
competente alla gestione del Fondo per il
microcredito.
Il progetto “Microcredito” non consente solamente di ottenere un prestito ma aiuta a
realizzare il proprio ”progetto impresa” offrendo al richiedente l’opportunità di
essere accompagnato e di ricevere assistenza prima e dopo il prestito attraverso la
rete dei presidi territoriali di Sviluppumbria su tutto il territorio regionale.
L’attività di assistenza ex-ante ha lo scopo di fornire ai destinatari un servizio di
informazione, orientamento e accompagnamento per definire e approfondire il
proprio progetto d’impresa o di lavoro autonomo. Inoltre, l’assistenza potrà essere
finalizzata a valutare, insieme al beneficiario, l’effettiva capacità di restituzione del
prestito sulla base dei flussi di cassa realizzabili dalla redditività aziendale nonché
l’effettività del prestito rispetto alle finalità e dimensioni del progetto.
L’attività di assistenza ex-post ha lo scopo di supportare il beneficiario dal punto di
vista finanziario e tecnico nella costituzione e nella crescita della propria idea o
progetto d’impresa. In questo modo è possibile monitorare insieme al beneficiario le
difficoltà aziendali e la conseguente problematica nel rimborso delle rate e cercare le
possibili soluzioni. Tale attività si sviluppa per tutta la durata del prestito e potrà
essere fornita su base regolare (prevedendo incontri periodici e/o contatti telefonici).
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TIPO E FONTE DI
FINANZIAMENTO
INIZIATIVA
Con Legge Regionale 30 marzo 2011, n. 4 - art. 7 è stato istituito il “Fondo per il
microcredito” finalizzato alla promozione e al sostegno di progetti di creazione
d’impresa realizzati da giovani, donne e soggetti svantaggiati. In base alla suddetta
normativa in sede di prima applicazione il Fondo è costituito per un valore di Euro
1.000.000,00 (un milione). Con Deliberazione del 29/12/2011 n. 1676 è stata
prevista l’emanazione di un secondo bando microcredito in attuazione della fase
iniziale del fondo medesimo, assegnando all’unica ulteriore scadenza la cifra di Euro
200.000,00
Ai fini dell’ammissibilità al finanziamento l’investimento complessivo del progetto
non può essere
inferiore ad Euro 4.000,00. L’agevolazione consiste in un
finanziamento agevolato pari al 75% dell’investimento ammesso, compreso tra un
minimo di euro 3.000,00 ed un massimo di euro 12.000,00, a copertura del totale
delle spese ammesse, erogato direttamente da Sviluppumbria S.p.A.
La durata del finanziamento è di massimo di 36 mesi più
6 mesi di
preammortamento con pagamento in rate costanti trimestrali anticipate in base al
piano di rimborso che verrà elaborato dal Comitato di Valutazione.
Sportello di microcredito
MAG VERONA
PROMOTORI
BENEFICIARI
BREVE
DESCRIZIONE
DELL’INIZIATIVA
La Mag. Soc. Mutua per l’Autogestione nasce a Verona nel 1978 sulla scia di tante
esperienze di autogestione che si costituiscono in Italia nel lavoro industriale, in
agricoltura e nei servizi.
Fin dall’inizio la Mag orienta i/le associati a ripensare l’uso del denaro privato e ad
indirizzarlo ad attività sociali e mutualistiche. Nasce così la finanza etica e solidale a
cui si ispirano altre 6 Mag in Italia.
Destinatari del microcredito sono persone:
-Fisiche o giuridiche che vivono o operano nel comune di Verona nei comuni
immediatamente limitrofi e nella provincia;
- Di qualunque nazionalità purché in possesso di permesso di soggiorno in corso di
validità e/o di cittadinanza italiana;
- In una situazione di difficoltà socio-economica caratterizzata da basso reddito e
che devono fronteggiare situazioni di emergenza;
- Che intendono realizzare un progetto lavorativo (nuovo o esistente) che li renda
autonomi, risollevandoli da una situazione di precarietà.
Il servizio nasce nel 2005 con la collaborazione di associazione del territorio
veronese (MAG, ACLI, ARCI, Ronda della Carità) e con il Comune di Verona
(Assessorato ai Servizi Sociali).
Le attività di finanza etica e di microcredito si articolano in:
- Finanziamenti alle persone giuridiche socie
- Attività di microcredito alle nuove povertà e all’autoimpiego in collaborazione con
Istituti di Credito convenzionati (Banca di Credito Cooperativo della Valpolicella e
Banca di Credito Cooperativo di Cadidavid).
Il percorso di Microcredito si articola nelle seguenti fasi:
- Accoglienza richieste di microcredito;
- Apertura e svolgimento istruttoria sociale ed economica
- Condivisione percorso d’accompagnamento con garanzie solidali;
- Presentazione del mutuatario all’Istituto di Credito;
- Delibera dell’Istituto di Credito;
- Erogazione del prestito
- Monitoraggio del percorso.
Allo Sportello svolgono attività di consulenza e assistenza operatrici ed operatori
Mag, volontari e volontarie collegate alla Mag (altri possono aggiungersi fruendo di
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una specifica formazione).
Lo Sportello si avvale inoltre della collaborazione dei Servizi Sociali del Comune di
Verona e di alcune cooperative sociali della Provincia.
TIPO E FONTE DI
FINANZIAMENTO
Con il microcredito si finanziano i soggetti in base ai criteri stabiliti dal progetto ed
entro le cifre massime di € 3.500 per le persone fisiche e € 20.000 per l’avvio o per
la riqualificazione di un’attività lavorativa;
La durata del prestito è definita con il richiedente in base all’entità del prestito e alle
possibilità di restituzione, con un massimo di 5 anni per l’avvio di Impresa, un
massimo di 3 anni per il prestito al consumo;
Le rate di rientro possono essere mensili, bimestrali o trimestrali; In casi
specificatamente valutati è possibile un periodo della durata massima di sei mesi in
cui si versa la sola quota interessi e non la quota capitale.
I prestiti non sono elargizioni a fondo perduto, richiedono pertanto forme di garanzia
compartecipate con l’aiuto della rete di relazioni. Un fondo di garanzia è stato
costituito nel 2008 grazie ad un contributo della Fondazione CariVerona e
dell’Assessorato al Bilancio del Comune di Verona.
Erogano la Banca di Credito Cooperativo della Valpolicella e la Banca di Credito
Cooperativo di Cadidavid sulla base di convenzioni sottoscritte con la Mag.
La Mag, inoltre, può svolgere i servizi di finanza etica e di microcredito se essa
stessa riceve sostegno, fiducia e risorse dai propri soci attraverso:
-Sottoscrizione di capitale sociale da parte di soci o nuovi soci
-Deposito di risparmio dei soci (L. 59/92 sula cooperazione).
-Partecipare alla raccolta di fondi e di liberalità per sostenere iniziative culturali ed
attività imprenditive nell’economia sociale diventando PARTNER MAG
- Sostegno ad attività culturali (eventi, conferenze, ecc.) rivolte alla promozione della
finanza etica e del microcredito anche con l’aiuto del volontariato.
INIZIATIVA
PROMOTORI
BENEFICIARI
BREVE
DESCRIZIONE
DELL’INIZIATIVA
PROGETTO “LA PROMOZIONE DI NUOVA IMPRENDITORIALITA’
MICROCREDITO PER LE NUOVE IMPRESE DI MESSINA”
ED
IL
CAMERA DI COMMERCIO DI MESSINA
(anche la Camera Commercio Caltanisetta ha emesso un bando riferito al medesimo
accordo di programma e al medesimo progetto)
I beneficiari residenti in provincia di MESSINA, sono:
-Lavoratori occupati, di età superiore a 18 anni, che intendano costituirsi in
cooperativa avviare un’attività imprenditoriale o di lavoro autonomo;
-Aspiranti imprenditori, di età superiore a 18 anni, in condizione di disoccupazione
o inoccupazione, con particolare riguardo a quelli appartenenti alle categorie a
rischio di esclusione dal mercato del lavoro;
- PMI di recente costituzione (con meno di 36 mesi di vita alla data di pubblicazione
del bando) che abbiano sede legale nella provincia di MESSINA
L’accordo di programma tra il Ministero dello Sviluppo Economico e l’ Unione
Italiana delle Camere di Commercio, ha l’obiettivo di sostenere i progetti delle
Camere di Commercio tesi prioritariamente al monitoraggio delle condizioni di crisi
in cui versano le PMI, con particolare attenzione agli interventi a sostegno
dell’occupazione, ivi inclusi gli interventi per l’accesso al credito e al microcredito.
Nel condividere le finalità del suddetto accordo di programma, la Camera di
Commercio di MESSINA, per il tramite della propria Azienda Speciale Servizi alle
Imprese, ha emesso un bando che intende promuovere la nuova imprenditoria e
l’auto-impiego, anche con l’utilizzo di interventi finalizzati all’accesso al credito e al
microcredito.
Sono previste nel bando le seguenti azioni :
1)Attività formativa, rivolta a n. 25 beneficiari, realizzata attraverso specifici corsi di
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formazione e di aggiornamento, sia sugli aspetti tradizionali del fare impresa, che
sugli strumenti tecnologicamente innovativi e avanzati, per migliorare e rafforzare il
loro vantaggio competitivo;
2) Attività di sostegno all'avvio di nuove imprese e di supporto a quelle di recente
costituzione (con meno di 36 mesi di vita alla data di pubblicazione del bando),
mediante la concessione
di un contributo in conto interessi alle imprese
(preferibilmente imprese innovative, femminili, giovanili e sociali) che abbiano
ottenuto o intendano usufruire di un finanziamento per un importo massimo di
25.000,00 (venticinquemila/00) euro.
TIPO E FONTE DI
FINANZIAMENTO
INIZIATIVA
I contributi concessi per il sostegno all'avvio di nuove imprese e il supporto a quelle
di recente costituzione, saranno indirizzati a coprire tutti gli interessi a carico
dell'impresa imputabili al primo anno di finanziamento, o ad un abbattimento del
totale degli interessi per l’intero periodo del finanziamento. Il contributo non potrà,
in ogni caso, eccedere 1.000,00 (mille/00) euro. Gli importi relativi al contributo in
conto interessi, saranno erogati fino al raggiungimento del budget previsto dal
progetto.
Fondo Lodigiano del Microcredito Lavorativo e Microimprenditoriale
PROMOTORI
Comune di Lodi
BENEFICIARI
I microcrediti sono concessi a persone fisiche o a persone giuridiche che abbiano
necessità di supportare o attivare iniziative di piccola imprenditoria o funzionali ad
attività lavorative individuali.
BREVE
DESCRIZIONE
DELL’INIZIATIVA
Il Fondo Lodigiano del Microcredito Lavorativo e Microimprenditoriale agevola
l’inclusione sociale dei soggetti non bancabili, superando gli ostacoli economici e
finanziari nell’intraprendere o sostenere attività lavorative o microimprenditoriali. Il
Fondo opera con i residenti in Lodi e nel Lodigiano, inteso nella sua accezione
storico culturale, ed agevola la partecipazione territoriale alle problematiche del
microcredito e della microfinanza. Il Fondo si fregia di adottare modalità di gestione
etica del denaro, secondo i principi della trasparenza e della sostenibilità. Principi
che sono attuati con il coinvolgimento degli enti locali, associazioni di categoria,
istituti finanziari e di credito nella partecipazione economica e gestionale del Fondo
stesso.
Il Fondo opera attraverso un Comitato di Gestione e di Indirizzo regolarmente
riconosciuto, composto da rappresentanti del territorio Lodigiano che per profilo
istituzionale, competenza tecnica e per sensibilità sociale e culturale possano
contribuire al raggiungimento degli scopi dello stesso. Potranno essere nominati dal
Presidente della Provincia di Lodi, dal Vescovo della Diocesi di Lodi, dal Presidente
della Camera di Commercio di Lodi, dall’Istituto di Credito concessionario del
servizio di Tesoreria del Comune di Lodi, dal Sindaco di Lodi. Possono essere
ammessi dal Comitato ulteriori Consiglieri indicati da soggetti giuridici, pubblici o
privati, anche in forma consorziata, che abbiano versato al Fondo un contributo di
almeno 10.000,00 euro.
Gli aspiranti al credito dovranno individuare o dovranno essere presentati da un
Garante Morale, sia esso persona fisica o giuridica rappresentata dal suo Presidente.
Il microcredito è concesso dal Comitato in accordo con il garante morale (persona
fisica, associazione, altro). Ogni microcredito è seguito da un consigliere (Tutor) che
in accordo con il garante morale, terrà i contatti con l’affidato.
TIPO E FONTE DI
FINANZIAMENTO
Il Comune di Lodi ha promosso la costituzione del “Fondo Lodigiano del Microcredito
Lavorativo e Microimprenditoriale”. A tale Fondo il Comune di Lodi si è impegnato a
versare la somma di € 30.000,00 (finanziati dalla Banca Popolare di Lodi così come
previsto all’interno del rinnovo della convenzione per il servizio di tesoreria comunale
fino al 2018).
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Le fonti di finanziamento caratteristiche del Fondo sono costituite dai contributi a
fondo perduto, lasciti e donazioni destinate al finanziamento dei microcrediti.
INIZIATIVA
Microcredito di Micro.Pa Onlus
PROMOTORI
Provincia di Palermo
BENEFICIARI
I soggetti interessati possono anche essere lavoratori usciti da aziende in difficoltà,
lavoratori precari e atipici, immigrati, giovani e donne con idee e progetti nel campo
delle attività di impresa, delle professione e delle arti, dell’agricoltura e dei progetti
innovativi nei settori dell’ambiente e dell’energia e della valorizzazione dei contesti
culturali e artistici della provincia di Palermo.
La Micro.Pa darà fra l’altro priorità per l’accesso al credito ai soggetti vittima di
usura o estorsione che hanno presentato denuncia all’Autorità Giudiziaria.
BREVE
DESCRIZIONE
DELL’INIZIATIVA
La Provincia di Palermo ha istituito l'associazione ''Micro.Pa onlus'', che vede
l’amministrazione provinciale come socio fondatore, affiancata dai soci effettivi che
sono Casartigiani, Cidec, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti,
Confindustria e Un.i.coop di Palermo,. per la concessione di prestiti per l'avvio o lo
sviluppo di attività imprenditoriali a quei soggetti che hanno difficoltà di accesso ai
tradizionali sistemi bancari .Si tratta di sostegni di limitata entità per iniziative
imprenditoriali a livello artigianale e familiare, ma che erogati al momento
opportuno possono consentire a tanti soggetti di avviare nuove attività o superare
difficoltà temporanee.
La Provincia è socio fondatore della Micro Pa, ma possono aderire come soci effettivi
altri enti pubblici, istituti di credito ed assicurativi e associazioni di categoria.
TIPO E FONTE DI
FINANZIAMENTO
Per l'avvio dell'associazione e' stata stanziata dalla Provincia la somma di 100 mila
euro come fondo di garanzia.
La Micro.pa può erogare prestiti fino a 25 mila euro.
INIZIATIVA
Fondo Microcredito FSE
PROMOTORI
Regione Autonoma Sardegna
BENEFICIARI
I beneficiari dell’iniziativa sono: giovani entro i 40 anni, soggetti svantaggiati così
come individuati dalla L.R. 22 aprile 1997 n.16 tra cui, i soggetti diversamente abili,
migranti, ex detenuti, ex tossicodipendenti; soggetti a rischio di esclusione sociale
(over 50, disoccupati o inoccupati, cassa integrati); famiglie monoparentali, le
microimprese costituende o già costituite - aventi forma giuridica di società di
persone, società a responsabilità limitata - operanti nei settori ammissibili; le ditte
individuali costituende o già costituite operanti nei settori ammissibili; le cooperative
(di tipo A e B) costituende o già costituite operanti nei settori ammissibili; le piccole
imprese da costituire operanti nei settori ammissibili; organismi no profit e operatori
del privato sociale con posizioni nuove o non consolidate sul mercato, costituite da
non più di 36 mesi all’atto di presentazione della domanda.
BREVE
DESCRIZIONE
DELL’INIZIATIVA
La Regione Sardegna ha previsto la realizzazione di interventi di microcredito
nell'ambito del Programma Operativo Regionale FSE 2007-2013. La scelta di
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costituire un Fondo per l’attuazione di tale Azione permette, una gestione
semplificata dei prestiti e, grazie allo strumento dell’ingegneria finanziaria così come
previsto dai Regolamenti, permette di moltiplicare il numero di destinatari e
rispondere al fabbisogno del territorio in termini di microcredito, attivando uno
strumento innovativo e maggiormente flessibile.
L’attivazione dello strumento di ingegneria finanziaria, dunque, ha non soltanto
l’obiettivo di rafforzare il processo di crescita e di occupazione, ma anche di
trasformare parte delle risorse finanziarie dei Fondi Strutturali, che generalmente
offrono assistenza sotto forma di sovvenzioni a fondo perduto, in prodotti finanziari
rimborsabili soggetti a riutilizzazione. L’effetto moltiplicatore dei fondi stanziati
consentirà in tal modo un incremento delle risorse impiegate e rese disponibili con
benefici potenziali per un numero maggiore di attori economici rispetto a quelli
interessati dal sistema tradizionale delle semplici sovvenzioni.
TIPO E FONTE DI
FINANZIAMENTO
INIZIATIVA
I fondi destinati al microcredito sono fondi del POR FSE 2007/2013. L’intervento è
volto a sostenere l’avvio e l’investimento di attività imprenditoriali da parte di
categorie di soggetti con difficoltà di accesso al credito o in condizione di svantaggio
attraverso la concessione di un microcredito, mutuo fino a 25.000 Euro a tasso zero.
Attraverso la pubblicazione di un apposito Avviso Pubblico per la presentazione delle
proposte progettuali sono state mese a disposizione risorse economiche per un
ammontare pari a € 41.400.000,00.
Fondo Microcredito Lazio
PROMOTORI
Regione Lazio
BENEFICIARI
Microimprese, aventi forma giuridica di società cooperative, società di persone e
ditte individuali, costituite e già operanti, ovvero in fase di avvio d’impresa, volti a
contrastare sia l’economia sommersa sia a sostenere la nuova occupabilità,
l’autoimpiego e l’inclusione di lavoratrici e lavoratori con contratti atipici; crediti di
emergenza, finalizzati ad affrontare bisogni primari dell’individuo, quali la casa, la
salute e i beni durevoli essenziali; dare sostegno a persone sottoposte ad esecuzione
penale, intra o extra muraria, ex detenuti, da non più di 24 mesi, nonché conviventi,
familiari e non, di detenuti.
BREVE
DESCRIZIONE
DELL’INIZIATIVA
La Regione Lazio, con il supporto operativo di Sviluppo Lazio S.p.a., ha promosso
programmi di microcredito come strumento di lotta alla povertà e all’esclusione
sociale al fine di sviluppare la partecipazione e la solidarietà a favore di categorie
svantaggiate Lo scopo che ci si prefigge è quello di far si che persone che si trovano
temporaneamente in difficoltà economica riescano ad affrancarsi dallo status di
“assistito” e vengano, invece, spronate a cercare di risolvere i problemi che le hanno
portate ad indebitarsi avendo la possibilità di ottenere in prestito piccole somme di
danaro da utilizzare per sanare la situazione economica negativa della loro impresa,
per crearne una nuova, per affrontare spese impreviste e migliorare le proprie
condizioni di vita o quelle della propria famiglia. In tal modo il microcredito vuole
essere strumento di sviluppo economico e rappresentare una visione democratica
del credito permettendo a persone che si trovano in difficoltà economica e in
situazioni di emarginazione l’accesso al credito ordinario previsto da quel circuito
bancario dal quale, normalmente, sono escluse.
TIPO E FONTE DI
FINANZIAMENTO
Le risorse disponibili per l’erogazione dei finanziamenti sono state pari ad €
6.000.000,00 per l’anno 2009 derivanti dal Fondo per il Microcredito ai sensi
dell’articolo 1, commi 20-28, Legge Regionale 10/2006 e ss. Modifiche. L’ erogazione
del finanziamento è stata effettuata con copertura diretta, tramite Istituto di Credito,
delle situazioni debitorie indicate dai beneficiari, pagamento diretto di investimenti e
spese di gestione.
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INIZIATIVA
Progetto di Ingegneria finanziaria - Fondo Microcredito d’Impresa della
Regione Puglia
PROMOTORI
Regione Puglia
BENEFICIARI
Microimprese costituite da non più di 5 anni con sede operativa in Puglia e
microimprese non costituite al momento della presentazione della domanda
(Startup) partecipate da soggetti svantaggiati (giovani, donne, immigrati, ecc..) che
intendono avviare un’iniziativa imprenditoriale nella forma della microimpresa
impiegando un finanziamento concesso dal Fondo anche nei settori del no profit e
del privato sociale. In particolare sono ammissibili ai finanziamenti del Fondo le
imprese appartenenti ai seguenti settori : servizi al turismo, servizi sociali alle
persone, tutela dell’ambiente, ICT, risparmio energetico ed energie rinnovabili,
servizi culturali, manifatturiero. Inoltre, limitatamente allo start-up sono ammissibili
al finanziamento del fondo, le imprese appartenente al settore del commercio. Le
microimprese e le start-up devono essere organizzate in una delle seguenti forme
giuridiche : ditta individuale, snc, sas, società cooperative, associazioni tra
professionisti
BREVE
DESCRIZIONE
DELL’INIZIATIVA
Il progetto mira ad attivare una efficace politica di sostegno per l’accesso a crediti di
piccola entità a soggetti ritenuti svantaggiati e quindi non bancabili in quanto privi
delle garanzie necessarie per portare avanti un progetto imprenditoriale e per far
fronte alle difficoltà creditizie che le imprese incontrano con il mondo bancario. Una
efficace politica di sostegno per l’accesso al credito di piccola entità, contribuisce a
promuovere un nuovo modello di sviluppo socio-economico a livello regionale ad alta
intensità di capitale umano e basso impatto ambientale, premiando l’attivazione
della popolazione giovanile, femminile e favorendo l’inserimento di soggetti
svantaggiati. Tale politica potrà supportare l’autoimprenditorialità, e la conversione
innovativa e sostenibile di attività tradizionali, puntando sul capitale umano quale
principale fattore produttivo. Il credito è concesso al fine di favorire la nascita di
laboratori d’innovazione che intendano valorizzare le idee, i saperi, le energie e i
talenti mediante la creazione di un’attività imprenditoriale.
TIPO E FONTE DI
FINANZIAMENTO
Fondi del POR FSE Puglia 2007/2013 per l’attivazione dello strumento di ingegneria
finanziaria denominato “Fondo Microcredito d’Impresa della Regione Puglia”
destinati alla Puglia Sviluppo SPA per la gestione del fondo. I finanziamenti saranno
erogati sotto forma di mutuo chirografari con le seguenti caratteristiche : importo
minimo : 5.000 Euro fino ad un massimo di 25.000 Euro per una durata di 60 mesi
più eventuale periodo di ammortamento. Alle imprese che si dimostrano virtuose
nella restituzione del finanziamento possono essere riconosciute specifiche
premialità di importo non superiore alla somma algebrica degli interessi dell’intero
piano di ammortamento.
INIZIATIVA
GARANZIA E CONTROGARANZIA PER GLI INVESTIMENTI DELLE PICCOLE E
MEDIE IMPRESE TOSCANE POR CREO 2007-2013 – Linea di intervento 1.4.b.1
PROMOTORI
BENEFICIARI
Regione Toscana
Possono beneficiare della garanzia e della controgaranzia le PMI:
a. che rispettino le norme vigenti in materia ambientale, di pari opportunità tra
uomo e donna, di contrattazione collettiva nazionale del lavoro e di sicurezza sui
Gruppo di lavoro del Dipartimento per le Pari Opportunità - Regione Campania
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luoghi di lavoro;
b. per le quali la stessa Fidi Toscana abbia positivamente valutato - sulla base della
consistenza patrimoniale, della redditività e della capacità gestionale – la possibilità
di far fronte, secondo le scadenze previste e tenuto conto dell’indebitamento
aziendale in essere, agli impegni finanziari derivanti dai finanziamenti per i quali
sono richieste la garanzia e la controgaranzia a valere sulla Misura.
BREVE
DESCRIZIONE
DELL’INIZIATIVA
La Regione Toscana in collaborazione con Fidi Toscana s.p.a. promuove un’azione di
microcredito a sostegno dello sviluppo locale ed in particolare per dare credito agli
imprenditori che, privi di garanzie bancarie, vivono un momento di difficoltà. A
garantire l’operazione sono gli interventi, attivati dalla Regione per la garanzia degli
investimenti delle PMI toscane a valere sulla Mis. 1.4.b.1 del POR CreO “Interventi di
garanzia per gli investimenti” di cui al D.Drg. n. 265 del 15/01/2009. Le
opportunità per le imprese sono state attivate attraverso: il Fondo per il Microcredito
(di seguito indicato) ed il Progetto SMOAT (Sistema di Microcredito Orientato e
Assistito Toscano) che è un servizio attivato presso lo sportello di Fidi Toscana s.p.a.
Si tratta di uno sportello di orientamento e assistenza tecnica, SMOAT, che dà l’
opportunità di accedere al microcredito in Toscana attraverso una serie di servizi
gratuiti allo start-up d’impresa.
TIPO E FONTE DI
FINANZIAMENTO
Il progetto prevede l’erogazione di un credito di importo non superiore a 15.000,00
derivanti dai fondi del POR CREO 2007/2012 Linea di intervento 1.4.b.1 concesso
dai soggetti finanziatori a microimprese a fronte di investimenti di importo non
superiore a 20.000,00 (ventimila/00) euro. La durata del microcredito è compresa tra
i 18 mesi e i 60 mesi. Il microcredito deve essere rimborsato ai soggetti finanziatori
secondo un piano di ammortamento a rate mensili, comprendente un eventuale
periodo di preammortamento non superiore a 6 mesi. Le richieste di garanzia o
controgaranzia sul microcredito sono ammesse.
INIZIATIVA
Prestito d’onore regionale
PROMOTORI
Regione Marche
BENEFICIARI
L'iniziativa è destinata uomini e donne di età compresa tra i 18 ed i 60 anni,
residenti nella Regione Marche, appartenenti ad una delle seguenti categorie:
disoccupati/inoccupati: lavoratrici e lavoratori sospese/i per cassa integrazione
ordinaria (CIGO), straordinaria (CIGS) o in deroga ; donne occupate "over 35".
BREVE
DESCRIZIONE
DELL’INIZIATIVA
La Regione Marche, ha individuato quale strumento di politica attiva del lavoro,
l'iniziativa denominata "Prestito d'Onore regionale", con il fine di favorire l'avvio di
nuove imprese attraverso la concessione di "microcredito" a medio termine, che
escluda il ricorso a garanzie di qualunque tipo e l'erogazione di servizi di assistenza
tecnica gratuiti (tutoraggio), al fine di sostenere lo sviluppo socio-economico della
Regione ed evitare la dipendenza dai programmi di assistenza pubblica. Nello
specifico, la Regione Marche intende riproporre, il Progetto del “Prestito d’Onore
regionale”, che ha consentito di realizzare, nel biennio 2006 – 2007, l’avvio di circa
500 nuove imprese, con la prospettiva di renderlo strutturale. L’obiettivo è quello di
realizzare, nel periodo 2010 – 2012, l’avvio di almeno 400 nuove iniziative di
microimprese (microimprese intese come Ditte Individuali, Società Semplici, Società
in Nome Collettivo, Società in Accomandita
semplice e piccole Cooperative,
quest’ultime fino ad un massimo di 8 soci) attraverso la concessione di microcredito”
a medio termine, che escluda il ricorso a garanzie di qualunque tipo e l’erogazione di
servizi di assistenza tecnica gratuiti a soggetti disoccupati o in cassa integrazione,
residenti nella Regione Marche, al fine di sostenere lo sviluppo socio-economico della
Regione ed evitare la dipendenza dai programmi di assistenza pubblica.
Il perseguimento di tale obiettivo sarà reso possibile da:
· una gestione trasparente delle fasi di valutazione delle domande;
Gruppo di lavoro del Dipartimento per le Pari Opportunità - Regione Campania
P.O. FESR 2007/2013 – PON “Governance e Assistenza Tecnica”
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· una procedura rapida di erogazione dei prestiti e dei servizi;
· un’attività di assistenza e di controllo dei singoli beneficiari;
· un’attività di monitoraggio dell’intera iniziativa.
Al fine di favorire in maniera più incisiva la fase di start up della nuova iniziativa
economica, il “Prestito d’Onore regionale” prevede, oltre alla concessione del predetto
finanziamento, l’erogazione anche di servizi gratuiti ed obbligatori di assistenza
tecnica (tutoraggio).
TIPO E FONTE DI
FINANZIAMENTO
INIZIATIVA
Fondi POR FSE 2007/2013 Asse II occupabilità . Il finanziamento è concesso da
Banca delle Marche SPA. Gli importi massimi finanziabili:
- Euro 25.000,00 nel caso di imprese Individuali e di Società con meno di 3 soci;
- Euro 50.000,00 nel caso di Società con almeno 3 soci.
Le caratteristiche tecniche ed economiche del finanziamento riguardano la forma
tecnica: del prestito chirografario, senza il ricorso a garanzie di qualunque tipo, fatta
salva quella prevista il finanziamento è assistito da uno specifico Fondo di Garanzia,
attivato dalla Regione Marche e gestito da Unicredit – Medio Credito Centrale S.p.A.,
che garantisce alla Banca delle Marche S.p.A. la copertura fino al 50% delle
eventuali insolvenze relative ai finanziamenti concessi ai beneficiari del “Prestito
d’Onore regionale”, in termini di capitale, interessi contrattuali e di mora.
"EASY START UP" BANCA DELLE MARCHE
PROMOTORI
Banca Marche
BENEFICIARI
Easy Start–Up è un pacchetto che consiste in una serie di prodotti e servizi dedicati
ai Lavoratori Autonomi, Ditte Individuali o Società di Persone che intendono avviare
una nuova attività di impresa appartenente a qualsiasi settore economico.
Disoccupati/inoccupati
BREVE
DESCRIZIONE
DELL’INIZIATIVA
E' un programma con cui Banca Marche favorisce la creazione di nuove imprese
attraverso la concessione di un prestito d'onore non assistito da garanzie di alcun
tipo, destinato ai disoccupati/inoccupati che intendono avviare una nuova attività di
impresa in forma individuale o di società di persone appartenenti a qualsiasi
tipologia di attività imprenditoriale e settore economico. Easy Start Up prevede: un
finanziamento "Start Up" concesso sull'onore (ovvero senza la presenza di garanzie
accessorie, fatta salva la facoltà della Banca di richiedere una cambiale a firma del
prestatario), nella forma tecnica del prestito chirografario, per sostenere le spese
connesse all'avvio dell'attività di impresa o di lavoro autonomo; un conto corrente
"Start Up" dedicato per la gestione degli incassi e dei pagamenti del neoimprenditore, gratuito per il primo anno e a canone agevolato per i 2 anni
successivi; una copertura assicurativa "Futuro Difeso a premio annuo" obbligatoria
che estingue il debito in caso di morte; un servizio di assistenza e tutoraggio a favore
del neo-imprenditore prestato gratuitamente per i primi 10 mesi di avvio dell'attività
da Società di Consulenza specializzate che hanno in essere un accordo commerciale
con la Banca
E’ previsto un servizio di assistenza e tutoraggio. Il servizio di assistenza e
tutoraggio, prestato da una una Società di Consulenza specializzata, avrà una
durata di 10 mesi a partire dalla data di sottoscrizione del contratto di
finanziamento. La Società di Consulenza assegnerà un Tutor dedicato al neomprenditore che aderirà ad Easy Start–Up. Il Tutor, oltre ad assistere il neoimprenditore nella fase di predisposizione della domanda di adesione al Easy Start–
Up verificherà l’andamento dell’impresa fornendo spunti di riflessione e
suggerimenti operativi per il miglioramento dell’attività d’impresa. L’attività di
assistenza e tutoraggio potrà riguardare, tra l’altro, le seguenti aree di intervento
relative alle dinamiche aziendali: struttura organizzativa, adempimenti
amministrativi, marketing e politiche commerciali da realizzare, rapporti con i
Gruppo di lavoro del Dipartimento per le Pari Opportunità - Regione Campania
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fornitori ed aspetti economico-finanziari. L’attività di assistenza e tutoraggio a favore
del neo-imprenditore che aderisce ad Easy Start–Up è gratuita. Il costo per tali
attività viene sostenuto integralmente dalla Banca in virtù di specifici accordi
commerciali sottoscritti con le Società di Consulenza.
TIPO E FONTE DI
FINANZIAMENTO
INIZIATIVA
L’importo massimo
concedibile con il finanziamento “Start-Up” messo a
disposizione da Banca Marche è il seguente:
€ 20.000,00 in caso di Ditta Individuale o Lavoratore Autonomo;
€ 40.000,00 in caso di Società di Persone.
Con il contratto di prestito chirografario la Banca eroga, in un’unica o in più
soluzioni, una somma che il soggetto finanziato si impegna a restituire secondo un
piano di ammortamento a tasso fisso o a tasso variabile con rate a scadenza
concordata (di norma è prevista una frequenza mensile). Le rate sono comprensive
di quota capitale e quota interessi. In caso di erogazione in un’unica soluzione il
soggetto finanziato dovrà presentare tutta la documentazione giustificativa delle
spese sostenute per almeno il 70% dell’importo del finanziamento. A garanzia di
tutto quanto dovuto dal soggetto finanziato per capitale, interessi, anche moratori,
ed ogni altro accessorio, spesa anche di carattere giudiziario, ed onere tributario,
viene rilasciata, a firma del soggetto finanziato, una cambiale “a vista” per un
importo in linea capitale pari alle somme complessivamente erogate maggiorato degli
interessi dei primi 6 mesi del piano di ammortamento.
POR FSE BASILICATA 2007/2013 Avviso pubblico per la erogazione di
microcrediti - fondo di sostegno e garanzia
PROMOTORI
Regione Basilicata
BENEFICIARI
1.Microimprese, che assumono la forma giuridica di società di persone o società
cooperative (queste ultime anche sociali o a responsabilità limitata);
2. Persone fisiche, singole o in gruppo, con idee di impresa, ed in particolare donne e
figure rientranti nella
categoria dei soggetti svantaggiati;
3. Ditte individuali o lavoratori autonomi;
4. operatori del privato sociale e organizzazioni no-profit
BREVE
DESCRIZIONE
DELL’INIZIATIVA
La Regione Basilicata, avendo riscontrato la necessità di agire sul contesto
produttivo territoriale in modo mirato, ed al fine di promuovere un intervento
innovativo integrato a favore delle microimprese locali, del mondo cooperativo degli
inoccupati/disoccupati per la creazione di nuova impresa, nell’ambito del PO FSE
Basilicata 2007-2013, ha costituito, con D.G.R. n 2234 del 22 dicembre 2009 il
Fondo di Sostegno e Garanzia FSE avente la finalità di agevolare l’accesso al credito
da parte delle microimprese e agevolare nuova imprenditoria anche da parte di
soggetti svantaggiati attraverso due modalità:
- la concessione di prestiti o microcrediti da restituire a tassi agevolati rispetto alle
condizioni offerte dal mercato;
- la concessione di garanzie.
L’Avviso costituisce la base per l’attuazione della concessione del microcredito
previsto dal Regolamento del Fondo di Sostegno e Garanzia FSE, che ha l’obiettivo
primario di sostenere l’avvio di nuove attività imprenditoriali, ovvero la realizzazione
di nuovi investimenti nell’ambito di iniziative già esistenti, da parte di categorie di
soggetti con difficoltà di accesso al credito e in condizione di svantaggio. Gli Assi del
PO BASILICATA FSE 2007-2013 e le attività interessate dalla istituzione del Fondo
di Garanzia sono i seguenti: Asse II Occupabilità e Asse III Inclusione.
TIPO E FONTE DI
FINANZIAMENTO
Fondi del POR FSE Basilicata 2007/2013 Asse II Occupabilità (3 Meuro) e III
Inclusione sociale (6 Meuro). Il finanziamento è concetto da SviluppoBasilicata SPA.
Ciascuna iniziativa selezionata sarà realizzata tramite la concessione di un
Gruppo di lavoro del Dipartimento per le Pari Opportunità - Regione Campania
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microcredito fino a 25.000 Euro a tasso zero.
INIZIATIVA
Microcredito di solidarietà
PROMOTORI
Microcredito di solidarietà SPA Siena
BENEFICIARI
L'operatività di Microcredito è rivolta all'erogazione di finanziamenti a favore di
persone fisiche che appaiono moralmente in grado di impegnarsi in un progetto di
sviluppo della propria potenzialità che passa anche attraverso l'utilizzo consapevole
del denaro.
BREVE
DESCRIZIONE
DELL’INIZIATIVA
Microcredito di solidarietà s.p.a, è una realtà nata nel 2006 per venire incontro alle
richieste di sostegno finanziario provenienti da alcune fasce di soggetti "deboli", che
trovano difficoltà ad accedere ai canali ordinari del credito bancario. Pur avendo una
finalità a contenuto sociale, "Microcredito" non si propone nè effettua beneficenza a
fondo perduto. La Società basa prevalentemente l'analisi del merito creditizio più sul
profilo etico del richiedente (infatti oltre alla domanda di finanziamento è richiesto di
sottoscrivere anche un patto etico) che patrimoniali e reddituali. Per sviluppare a
meglio il suo contributo alla lotta alla povertà ed al disagio sociale, "Microcredito"
reputa fondamentale avvalersi di una rete di relazioni con Associazioni radicate sul
territorio al fine di veicolare la comunicazione della sua mission e di r accogliere
informazioni sulla clientela. L'iniziativa è stata realizzata dalla Banca Monte dei
Paschi di Siena SpA, dalle istituzioni locali (Comune, Provincia, Comuni senesi,
Diocesi di Siena e Montepulciano) e dalle principali realtà del volontariato della
provincia di Siena. L'obiettivo perseguito va inquadrato nell'ambito del vasto tema
della finanza etica e della responsabilità sociale e mira anche a valorizzare il ruolo
che oggi il volontariato ha assunto nella società. L'iniziativa, che riprende
un'esperienza internazionale nata in India e volta a "democratizzare la finanza", è in
Italia uno dei più significativi esempi di forte collaborazione tra istituzioni, mondo
del volontariato ed una grande banca.
TIPO E FONTE DI
FINANZIAMENTO
Struttura dei finanziamenti: il credito alla persona rappresenta una concessione
volta a sovvenire necessità finanziarie non ricorrenti di privati e famiglie destinata in
genere a: superare temporanee difficoltà del soggetto richiedente e/o del suo nucleo
familiare; avviare attività imprenditoriali. Il credito alla persona è convenzionalmente
assimilato al credito al consumo per cui in base all'art. 125 della Legge Bancaria è
concessa solo al consumatore la facoltà di recedere in via anticipata dal contratto,
senza possibilità di patto contrario. Il finanziamento avviene con l'erogazione di una
somma di denaro che il Beneficiario si impegna a restituire mediante il pagamento
di rate costanti di capitale ed interessi. L’importo massimo è di € 7.500,00
.
Gruppo di lavoro del Dipartimento per le Pari Opportunità - Regione Campania
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4.2
Iniziative di microcredito rivolte ai giovani e alle donne
INIZIATIVA
Fondo per il microcredito a favore di nuove piccole imprese femminili
PROMOTORI
Provincia di Reggio Emilia
BENEFICIARI
Il fondo è destinato ad aziende che abbiano una serie di requisiti. Devono essere:
micro o piccole imprese; imprese femminili; neo imprese, costituite successivamente
alla data del 1° gennaio 2011; imprese aventi sede legale ed operativa nel territorio
della provincia di Reggio Emilia; imprese regolarmente iscritte al registro delle
imprese presso la locale Camera di commercio; imprese di tutti i settori di attività
economica escluse, almeno in questa prima fase, quelle agricole.
BREVE
DESCRIZIONE
DELL’INIZIATIVA
TIPO e FONTI DI
FINANZIAMENTO
La Provincia di Reggio Emilia, già da tempo in prima linea per fronteggiare
l'emergenza lavoro con l'unità anticrisi, ha varato un nuovo strumento per
supportare l'avvio di nuove imprese "rosa" o di recente costituzione. Prestiti fino a 25
mila euro alle donne che vorranno avviare una nuova attività. Sostenere
l'occupazione femminile, soprattutto in una fase che vede le donne tra le più colpite
dalla crisi economica , rappresenta un obiettivo prioritario.
Duplice la filosofia dell'iniziativa: da una parte agevolare l'accesso al credito per le
piccole e nuove imprese, dall'altra formare e accompagnare, con apposite iniziative,
le imprenditrici.
La Provincia si impegnerà a seguire individualmente le imprese che vorranno
accedere al Fondo. L'Unità anticrisi della Provincia sarà a disposizione per
rispondere alle esigenze delle potenziali imprenditrici, valutando insieme la fattibilità
e sostenibilità dell'idea imprenditoriale, individuando gli eventuali interventi
formativi necessari, creando i contatti con esperti del settore o con altri imprenditori
e, più in generale, affiancando le imprenditrici nelle attività necessarie e utili per
l'avviamento dell'attività. Per accedere al Fondo le interessate dovranno contattare
l'Unità anticrisi della Provincia.
La Provincia ha stanziato per la prima fase 90 mila euro, a cui si aggiungeranno
ulteriori risorse che andranno a finanziare circa 70 progetti.
Per agevolare l’accesso al credito per le piccole e nuove imprese, la Provincia ha
coinvolto i Confidi operanti sul territorio. Hanno raccolto l'invito di palazzo Allende
Cooperfidi Italia sc, Unifidi Emillia-Romagna scrl e Cofiter sc. Lo strumento agevola
l'accesso al credito da parte delle imprenditrici, fornendo una garanzia pari al 50%
del prestito stesso, restituibile nei 60 mesi successivi alla delibera di concessione
della garanzia all'impresa da parte del Confidi.
Le imprenditrici potranno usufruire di prestiti fino a 25 mila euro. Risorse che
dovranno essere utilizzate per sostenere spese specifiche come quelle legate
all'avviamento delle nuova attività; all'acquisto di macchinari, attrezzature, arredi e
veicoli; all'acquisizione di brevetti/licenze franchising; alla ristrutturazione o al
recupero dei locali sede dell'attività; ad interventi per la sicurezza dei luoghi di
lavoro e a iniziative promozionali.
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INIZIATIVA
Microcredito per i giovani
PROMOTORI
Emil Banca Credito Cooperativo, l'Associazione di promozione sociale "Fare Lavoro" e
la Fondazione "Giovanni Dalle Fabbriche", con il sostegno della Provincia di Bologna.
BENEFICIARI
I residenti nel territorio di Bologna e provincia da almeno 1 anno, con età inferiore o
uguale a 35 anni al momento della richiesta.
Le società con sede legale nel territorio di Bologna e provincia e costituite al 50% da
giovani di età inferiore o uguale a 35 anni al momento della richiesta.
Le Start up ed entro i primi 3 anni dalla costituzione.
Le Cooperative di nuova costituzione (ed entro i primi 3 anni dalla costituzione).
BREVE
DESCRIZIONE
DELL’INIZIATIVA
L’iniziativa “Microcredito per i giovani “intende favorire l’avvio al lavoro degli under
35 residenti a Bologna e provincia attraverso piccoli prestiti, formazione gratuita e
l'accompagnamento di professionisti per trasformare le buone idee in vere e proprie
attività imprenditoriali. I microcrediti saranno concessi sia per l'avvio di attività in
forma autonoma sia per l'avvio di società cooperative o in nome collettivo.
L'associazione "Fare Lavoro" raccoglie le domande di finanziamento che poi invia a
Emil Banca che, assieme all'associazione, decide se finanziarle o meno. L'importo
massimo concedibile per i singoli finanziamenti non potrà superare 12.000 euro per
ciascuna persona fisica finanziata e 25.000 euro per ciascuna micro-impresa
finanziata. Una volta ottenuto il prestito, nel caso di costituzione di imprese
cooperative la Fondazione "Giovanni Dalle Fabbriche" mette a disposizione dei neo
imprenditori formazione gratuita. Le persone che costituiscono l'associazione "Fare
Lavoro" metteranno la loro esperienza al servizio di tutte le neo imprese
accompagnandole nella crescita. La Provincia si impegna a mettere in contatto i
potenziali beneficiari con "Fare Lavoro", individuandoli durante i colloqui a sportello
e diffondendo le informazioni nelle sedi opportune, sfruttando il network in cui
Progetti d'impresa (servizio della Provincia di Bologna dedicato alla creazione di
impresa) opera.
TIPO e FONTE DI
FINANZIAMENTO
Per sostenere l'iniziativa Emil Banca ha stanziato un plafond rotativo di 300 mila
euro che, anche grazie al concorso di "Fare Lavoro" nel costituire un fondo di
garanzia ad hoc, sarà utilizzato per erogare credito anche a soggetti che l'attuale
mercato bancario potrebbe considerare non "bancabili".
I finanziamenti, erogati sotto forma di mutuo chirografario, saranno rimborsati
mediante rate mensili. La durata, di norma, è prevista a 36 mesi, comprensiva di un
eventuale periodo di pre-ammortamento di massimo sei mesi. In casi particolari e
motivati l'associazione potrà proporre l'elevazione della durata a 60 mesi complessivi
di un eventuale preammortamento. Ai finanziamenti di microcredito viene applicato
un tasso fisso corrispondente al tasso Euribor maggiorato di uno spread di 2 punti,
se variabile, o maggiorato di uno spread di 3 punti, se fisso. I prestiti, come pure il
pagamento delle rate, sono esenti da commissioni bancarie.
INIZIATIVA
PROMOTORI
BENEFICIARI
MICROCREDITO DI IMPRESA
La Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, in collaborazione con le
Camere di Commercio di Padova e Rovigo, le Province di Padova e Rovigo, la Cassa
di Risparmio del Veneto e l'Associazione Vobis (Volontari Bancari per l'Iniziativa nel
Sociale).
Il progetto è rivolto in particolare a donne, giovani in cerca di occupazione e
disoccupati che intendono sviluppare un’attività economica in proprio e che non
dispongono di sufficienti garanzie per un agevole accesso al credito.
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Nello specifico, potranno aderire al progetto soggetti titolari (o che intendono
diventare titolari) di partita IVA, imprese nella forma giuridica di ditta individuale,
società di persone e società cooperative.
I richiedenti dovranno avere la residenza nelle Province di Padova e Rovigo da
almeno 12 Mesi.
BREVE
DESCRIZIONE
DELL’INIZIATIVA
Per favorire la concessione di prestiti destinati a sostenere la creazione di attività di
microimpresa le Camere di Commercio di Padova e Rovigo hanno sottoscritto una
convenzione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, la Cassa di
Risparmio del Veneto, le Province di Padova e Rovigo e l'Associazione VOBIS
(Volontari bancari per l'iniziativa sociale) che prevede:

la costituzione di un apposito fondo di garanzia interprovinciale che agevola
la concessione dei finanziamenti, garantendo la banca da eventuali mancate
restituzioni

l'attivazione di un prodotto di finanziamento presso la Cassa di Risparmio del
Veneto

l'apertura di uno sportello per il microcredito presso l'ufficio Nuova Impresa
che fornisce gratuitamente: formazione sui temi dell'impresa e business plan,
valutazione sulla concedibilità del finanziamento, assistenza per compilare la
domanda di finanziamento.
L'imprenditore o il futuro imprenditore interessato a richiedere il finanziamento deve
prendere appuntamento con l'ufficio Nuova impresa. Gli operatori dello sportello
microcredito verificano che l'imprenditore abbia i requisiti di legge richiesti per
esercitare l'attività (requisiti professionali, autorizzazioni, ecc.) e che disponga di una
sufficiente conoscenza di gestione d'impresa (tale requisito può essere sostituito con
la frequenza ai corsi e ai laboratori per i futuri imprenditori offerti gratuitamente
dalla Camera di Commercio).Superati questi controlli l'imprenditore viene messo in
contatto con gli operatori dell'associazione V.O.B.I.S.- partner nell'iniziativa - che
effettuano un'indagine sulla sostenibilità finanziaria dell'impresa o dell'idea
imprenditoriale e compilano la domanda di finanziamento da sottoporre al Comitato
tecnico.
Il Comitato Tecnico di Valutazione, composto dai rappresentanti degli enti coinvolti,
valuterà le richieste ritenute meritevoli di essere ammesse al Fondo di garanzia. La
Cassa di Risparmio del Veneto procederà con l’istruttoria e la concessione del
finanziamento richiesto.
TIPO E FONTE DI
FINANZIAMENTO
Il progetto di Microcredito d’impresa prevede la costituzione di un apposito fondo di
garanzia interprovinciale per la concessione di crediti destinati a sostenere la
creazione di attività microimprenditoriali.
La Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo mette a disposizione 190.000
euro per Padova e Rovigo, la Camera di Commercio di Rovigo 20.000 euro, la
Provincia di Rovigo 7.600 euro. La Cassa di Risparmio del Veneto, presso cui è
costituito il fondo di garanzia, si occuperà di svolgere l’istruttoria e la concessione
del finanziamento. Il Fondo di garanzia iniziale, grazie al moltiplicatore del credito
deliberato da CR Veneto pari a 1 a 3, consente l’erogazione di finanziamenti per un
importo complessivo, tra Padova e Rovigo, pari a 1.1 milioni di euro.
L’importo massimo finanziabile è di 25.000 euro. Il prestito verrà concesso a
condizioni vantaggiose e sarà rimborsato con rate mensili.
INIZIATIVA
PROMOTORI
BENEFICIARI
Progetto microcredito
Camera Commercio della Spezia e Per Micro spa
Possono presentare domanda di accesso al progetto microcredito:
1)Aspiranti imprenditori che intendano costituire o rilevare Microimprese.
I soggetti di cui sopra devono trovarsi al momento della presentazione della
Gruppo di lavoro del Dipartimento per le Pari Opportunità - Regione Campania
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domanda in almeno in una delle seguenti condizioni:
-Essere disoccupati e/o inoccupati;
-Essere lavoratori in Cig e/o in mobilità;
-Essere imprese costituite da donne e per le forme societarie il capitale sociale dovrà
essere rappresentato almeno per il 51% da donne;
-Essere giovani fino ai 35 anni di età;
2) Microimprenditori aventi sede legale e/o operativa nella Provincia della Spezia,
nella forma di ditta individuale e/o di società di persone costituite a partire dal 1
gennaio del 2011 e in regola con il pagamento del diritto annuale.
Relativamente alle imprese già costituite la maggioranza numerica e di capitale dei
soci deve trovarsi in una delle seguenti condizioni:
-Essere costituite da donne;
-Essere giovani fino ai 35 anni di età.
BREVE
DESCRIZIONE
DELL’INIZIATIVA
Il Progetto Microcredito promosso dalla Camera
Commercio della
Spezia è
finalizzato ad abbattere il più possibile le barriere che impediscono agli aspiranti
imprenditori di realizzare la propria idea di impresa, in un’ottica di sviluppo non
solo economico ma soprattutto occupazionale e sociale. L’obiettivo prioritario è di
permettere al sistema produttivo locale di accedere con maggior facilità al credito, al
fine di supportare la crescita economica, valorizzare le garanzie e potenziare le
capacità di comunicare, da parte delle giovani imprese spezzine, con banche,
investitori ed istituzioni. Altra finalità, ma non meno importante, è quella di
contrastare il fenomeno dell’usura e allo stesso tempo far emergere il sommerso
attraverso l’ufficializzazione di micro-attività già presenti sul territorio.
La missione del progetto Microcredito della Camera di Commercio della Spezia è,
dunque, quella di fornire il proprio sostegno finalizzato al supporto dell’occupazione
e all'integrazione sociale nel mercato del lavoro attraverso il finanziamento di
iniziative imprenditoriali promosse da micro e piccole imprese, che trovano difficoltà
ad accedere ai tradizionali canali del credito.
Il progetto verrà gestito in collaborazione con PerMicro S.p.a., una società
specializzata in microcredito operante su tutto il territorio nazionale, ispirata ai
principi di Muhammad Yunus, che finanzia attività in avvio o sviluppo, offrendo ai
richiedenti anche un percorso di accoglienza, accompagnamento e business
planning prima dell'erogazione e di monitoraggio e consulenza post erogazione.
Il richiedente, infatti, sarà accompagnato e riceverà assistenza prima e dopo il
prestito, oltre che dai servizi della Camera di Commercio della Spezia, in particolare
dalla Società PerMicro Spa. Pertanto, a seguito della presentazione della domanda,
ciascun candidato, previa verifica dei requisiti minimi seguirà un percorso suddiviso
in varie fasi volto all’accompagnamento per ottenere il microcredito. Le diverse fasi
sono finalizzate a valutare, insieme al beneficiario, l’effettiva capacità di restituzione
del prestito sulla base dei flussi di cassa realizzabili dalla redditività aziendale,
nonché l’importo richiedibile rispetto alle finalità e dimensioni del progetto.
L’attività di assistenza ex-post ha lo scopo di supportare il beneficiario dal punto di
vista finanziario e tecnico nella costituzione e nella crescita della propria
microimpresa. In questo modo è possibile monitorare insieme al beneficiario le
difficoltà aziendali e la conseguente problematica nel rimborso delle rate e cercare le
possibili soluzioni. Tale attività si sviluppa per tutta la durata del prestito e viene
fornita con regolarità attraverso incontri periodici e contatti telefonici.
TIPO E FONTE DI
FINANZIAMENTO
Per la realizzazione del progetto, la Camera di Commercio della Spezia ha
appositamente istituito un Fondo per il contributo conto interessi pari a €
18.000,00.
I beneficiari possono richiedere un prestito da un minimo di 3.000 euro a un
massimo di 15.000 euro, corrispondenti comunque ad un importo non superiore al
50% del valore del piano di impresa presentato. Infatti i piani di investimento
ammessi dovranno avere un valore complessivo non superiore ai € 30.000,00 in
qualsiasi settore produttivo.
PerMicro effettuerà l’istruttoria secondo le proprie procedure interne, esprimendosi
tanto in merito alla concessione dei prestiti richiesti così come in merito agli importi
massimi erogabili al fine di renderli maggiormente coerenti con le capacità di
rimborso del beneficiario.
Gruppo di lavoro del Dipartimento per le Pari Opportunità - Regione Campania
P.O. FESR 2007/2013 – PON “Governance e Assistenza Tecnica”
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Conclusa in senso positivo l‘istruttoria tecnica, PerMicro delibererà la concessione
del prestito, a proprio autonomo e insindacabile giudizio e senza che, né da parte
della Camera, né da parte dei soggetti potenziali beneficiari si possa avanzare riserva
alcuna.
INIZIATIVA
PROMOTORI
BENEFICIARI
Progetto “Microcredito per le micro-imprese
Caritas Diocesana di Caltanissetta e le Banche di Credito Cooperativo di San
Michele di Caltanissetta, G. Toniolo di San Caltado, Nisseno di Serradifalco e
Sommatino e la S. Giuseppe di Mussomeli
Il progetto di microcredito è rivolto a quanti vogliono mettersi in gioco e che,
credendo nelle proprie capacità, intendono avviare una nuova attività
imprenditoriale.
.
BREVE
DESCRIZIONE
DELL’INIZIATIVA
Nel 2010 e stato firmato Il protocollo d’intesa tra la Caritas Diocesana di
Caltanissetta e le Banche di Credito Cooperativo di San Michele di Caltanissetta, G.
Toniolo di San Caltado, Nisseno di Serradifalco e Sommatino e la S. Giuseppe di
Mussomeli dando avvio al Progetto “Microcredito per le micro-imprese”, un’iniziativa
che potesse essere “servizio e segno” nel territorio della Diocesi.
Il progetto di microcredito si inserisce nell’ambito del Progetto Policoro che è un
progetto organico della Chiesa italiana che tenta di dare una risposta concreta al
problema della disoccupazione al sud con particolare riferimento a quella giovanile.
TIPO E FONTE DI
FINANZIAMENTO
L’accesso al prestito, pari ad una somma fino a € 25.000,00 erogato a tasso
agevolato e fisso da restituire in 5 anni, avviene rivolgendosi allo sportello
microcredito della Caritas Diocesana di Caltanissetta, dove le Animatrici di
Comunità del Progetto Policoro accompagnano i ragazzi nel percorso di
presentazione della modulistica necessaria. Il piano d’impresa stilato e completo di
tutti i preventivi viene sottoposto, gratuitamente, ad una verifica di fattibilità
economico-finanziara dalla CNA per poi essere sottoposto al vaglio del Comitato dei
garanti composto da un rappresentante della banca scelta dal richiedente, da uno
della Caritas Diocesana e da uno della CNA (Confederazione Nazionale
dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa).
Dopo il loro nulla osta la pratica viene trasmessa alla commissione della Banca di
Credito Cooperativo indicata dalla persona.
INIZIATIVA
Progetto LIDIA
PROMOTORI
Diocesi di Matera – Irsina
BENEFICIARI
Giovani e donne
BREVE
DESCRIZIONE
DELL’INIZIATIVA
Il Progetto del Microcredito nella Diocesi di Matera – Irsina nasce in seno alla
riflessione fatta dalla Caritas Diocesana a partire dai tanti poveri che si rivolgono al
Centro di Ascolto. La Caritas, nell’ambito del Progetto Policoro, ha coinvolto nella
riflessione anche le altre due pastorali, ovvero, Pastorale Sociale e del Lavoro e
Pastorale Giovanile. La Diocesi ha così deciso di impiegare una parte dei fondi
dell’8X1000 (€ 40.000,00) e fondi raccolti dalle Parrocchie, e associazioni, per
creare, presso Banca Etica – Filiale di Bari, che raddoppierà la somma investita, un
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plafon che permetta l’erogazione di microcrediti e che sia in grado di rigenerarsi nel
tempo e quindi di dare una continuità alle donazioni ricevute. Il progetto è rivolto a
coloro che intendono avviare un'attività di micro-impresa, con particolare attenzione
verso i giovani e le donne.
TIPO E FONTE DI
FINANZIAMENTO
INIZIATIVA
Fondi dell’8xmille raccolti dalla diocesi di Matera
Microcredito per le nuove imprese, innovative, femminili, giovanili e sociali e
per la promozione di nuova imprenditorialita’ e del sostegno all’occupazione”
PROMOTORI
Camera di Commercio di Pordenone
BENEFICIARI
Imprese iscritte e attive al Registro Imprese della CCIAA di Pordenone con attività
prevalente codificata al codice ATECO 2007 nella sezione G, H, I, J, K, L, M, N, P, R,
Q, S svolta non in forma di impresa artigiana, né di impresa industriale -imprese in
regola con il pagamento del diritto annuale; -imprese costituite da non oltre 36 mesi
dalla data di presentazione della domanda; -imprese dotate regolarmente di PEC
(posta elettronica certificata), se dovuta per legge; -imprese rientranti in una delle
seguenti categorie: giovanili, femminili, innovative, sociali.
BREVE
DESCRIZIONE
DELL’INIZIATIVA
Nell’ambito del Progetto sul “MICROCREDITO PER LE NUOVE IMPRESE,
INNOVATIVE, FEMMINILI, GIOVANILI E SOCIALI E PER LA PROMOZIONE DI
NUOVA IMPRENDITORIALITA’ E DEL SOSTEGNO ALL’OCCUPAZIONE” approvato ai
sensi dell’Accordo MISE/Unioncamere 2010, la C.C.I.A.A. di Pordenone tramite
TERZARIA SRL intende concedere incentivi sul microcredito – settore commercio,
turismo e servizi al fine di dare supporto, attraverso l’abbattimento degli oneri
bancari, allo sviluppo economico locale in un momento di ripresa difficoltosa.Sono
agevolabili, attraverso la concessione di contributi in conto capitale per
l’abbattimento di oneri ed interessi bancari, l’acquisto di arredi, attrezzature e
macchinari nuovi destinati esclusivamente alla sede o unità produttiva in provincia
di Pordenone e strumentale all’attività esercitata. Ogni impresa potrà presentare
una sola domanda di contributo che non dovrà superare un investimento
complessivo di 20.000,00 (ventimila/00) Euro
TIPO E FONTE DI
FINANZIAMENTO
Le risorse messe a diposizione dalla CCIAAA di Pordenone ammontano a 50.000.00
euro (cinquantamila euro). L’agevolazione consiste nell’attribuzione di un contributo
in conto capitale a fondo perduto. Non è prevista l’erogazione di anticipazioni sul
contributo concesso. Il presente contributo è concesso in regime “de minimis”
(Regolamento CE 1998/2006) che stabilisce che l’importo complessivo degli aiuti “de
minimis” concessi ad una medesima impresa non debba superare i 200.000,00 Euro
(100.000,00 per le imprese che operano nel settore dei trasporti su strada). I limiti
previsti comprendono qualsiasi contributo accordato da qualsiasi ente pubblico
quale aiuto “de minimis”, indipendentemente dalla sua forma e dagli obiettivi.La
verifica del superamento della soglia viene effettuata in fase di concessione del
contributo, tramite apposita autocertificazione da parte dell’impresa. Qualora
l’eventuale assegnazione dell’aiuto porti l’impresa richiedente ad eccedere il
massimale previsto dai suddetti regolamenti CE, il contributo sarà concesso fino al
raggiungimento del massimale.
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INIZIATIVA
Progetto “Microcredito della Fondazione Risorsa Donna”
PROMOTORI
Fondazione Risorsa Donna
BENEFICIARI
Esclusivamente donne
BREVE
DESCRIZIONE
DELL’INIZIATIVA
La Fondazione Risorsa Donna (nata dall’esperienza dell’associazione Women’s World
Banking in Italia , affiliata alla Women’s World Banking network internazionale
operante nel campo del microcredito a favore delle donne dal 1979), ha tra i suoi
obiettivi statutari quello di eliminare gli ostacoli che anche di fatto ostacolano le
donne in campo economico. Per la Fondazione il microcredito è uno strumento
attraverso il quale, superando un’ottica assistenzialistica, è possibile raggiungere dei
livelli di autonomia e responsabilità importanti e significativi.
Il microcredito costituisce così anche uno strumento di educazione alla gestione
responsabile del risparmio. In particolare questo vale per le donne che al momento
dell’accesso al credito risultano svantaggiate.
L’accesso al microcredito consente alle donne beneficiarie una partecipazione
responsabile alla società, attraverso il potenziamento di capabilities che permette
loro non solo di migliorare il reddito, ma che agisce anche sui fattori della sfera
sociale come l’esclusione, la disuguaglianza tra i generi e l’empowerment femminile.
Sul piano pratico l’impegno della Fondazione Risorsa Donna sul tema del
microcredito a favore delle donne si manifesta sia nella gestione diretta di
programmi di microcredito sia nel campo della ricerca. Tra i programmi di
microcredito a gestione diretta si evidenzia il Progetto “Microcredito della
Fondazione Risorsa Donna”. Da gennaio 2011 a gennaio 2012 la Fondazione Roma
– Terzo Settore sostiene il progetto di Microcredito della Fondazione Risorsa Donna.
Attraverso i servizi previsti, il progetto,, si propone di offrire una opportunità per
avviare una attività imprenditoriale come alternativa alla ricerca dell’impiego e di
accompagnare le beneficiarie nel loro percorso verso l’autonomia economica.
TIPO E FONTE DI
FINANZIAMENTO
Il Programma di Microcredito della Fondazione Risorsa Donna viene attuato
attraverso un approccio integrato che non si limita alla sola erogazione del prestito,
ma prevede l’offerta di servizi complementari quali: monitoraggio e affiancamento;
formazione specifica; ufficio mobile; sportelli locali; servizi specialistici.
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4.3
Iniziative di microcredito rivolte agli immigrati
INIZIATIVA
Progetto PR.IM.I Progetto Imprenditori Immigrati
PROMOTORI
Provincia di Milano, Fondazione Lombarda per la Prevenzione del fenomeno
dell'usura in collaborazione con l'Associazione Vobis e Intesa Sanpaolo
BENEFICIARI
PR.IM.I si rivolge esclusivamente al mondo dell'imprenditoria immigrata, attiva in
tutti i settori, operante da almeno 2 anni.
BREVE
DESCRIZIONE
DELL’INIZIATIVA
Il progetto vuole dare reale concretezza alle aspirazioni degli immigranti, residenti
nella Provincia di Milano attivi da almeno due anni, al fine di realizzare una politica
d’integrazione, crescita e sostenibilità evitando il rischio della "finanza informale".
L’iniziativa si basa su di un modello di garanzia condiviso ed è aperto a contributi di
nuovi partner. Gli obiettivi del progetto sono:
- Rispondere all'esigenza di accesso al credito da parte di imprenditori immigranti;
- Evitare i rischi della finanza informale e dell'usura. Superare le diffidenze del
sistema del credito verso gli immigrati;
- Fornire un'occasione di incontro e integrazione;
- Costruire un modello di garanzia condiviso tra stakeholder pubblici e privati per
garantire diritto di credito con tempestività, trasparenza ed efficacia.
A supporto dell'imprenditore interviene Intesa Sanpaolo presso lo sportello di Milano
- Via Verdi 8 - e l'associazione VOBIS, nata per agevolare e favorire l'inclusione
finanziaria di soggetti fragili, che offre assistenza gratuita per i percorsi di sviluppo e
di crescita degli imprenditori.. L’associazione contribuisce, dunque, al Progetto
mettendo a disposizione gratuitamente tutte le competenze e l'esperienza dei
volontari Vobis che si impegnano per far diventare il credito un "diritto di molti".
.
TIPO E FONTE DI
FINANZIAMENTO
INIZIATIVA
PR.IM.I. è un fondo di garanzia che permette di erogare con più facilità alle persone
immigrate i finanziamenti necessari per rafforzare o far crescere la propria impresa.
Il fondo di garanzia PR.IM.I è stato istituito dai partner sostenitori del progetto ed è
aperto ai contributi di nuovi Partner.
Le imprese gestite da immigrati con il progetto PR.IM.I possono accedere ai
finanziamenti erogati da Intesa Sanpaolo (che è la banca convenzionata con PRIMI)
in modo semplice e veloce. Grazie alla garanzia rilasciata dal Fondo istituito con
PR.IM.I, ogni imprenditore, registrandosi al sito e presentando il suo progetto, può
ottenere un finanziamento per lo sviluppo di nuovi investimenti sino ad un massimo
di 30 mila euro, rimborsabili in 5 anni a condizioni vantaggiose.
Progetto Microcredito sociale
PROMOTORI
Fondazione di Venezia, Terre in Valigia Servizi, Gruppo Intesa San Paolo - Cassa di
Risparmio di Venezia
BENEFICIARI
Donne immigrate della Provincia di Venezia
BREVE
DESCRIZIONE
DELL’INIZIATIVA
Con il progetto Microcredito sociale la Fondazione di Venezia si rivolge direttamente
alle donne immigrate che vogliono diventare imprenditrici o che intendono
intraprendere un percorso di occupabilità, adempiendo così ad una finalità di
integrazione socio-culturale nel territorio della provincia di Venezia.
Partner del progetto sono:.
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Terre in Valigia Servizi che rappresenta il partner operativo e si occupa
prevalentemente della costruzione e del mantenimento della Rete territoriale delle
associazioni, dell'accoglienza e valutazione delle richieste di credito, del percorso di
monitoraggio ed, infine, della progettazione e realizzazione della formazione rivolta
alle donne finanziate in collaborazione con i soggetti territoriali che si occupano di
tematiche di natura economico – finanziaria.
Gruppo Intesa San Paolo - Cassa di Risparmio di Venezia è la banca di riferimento e
si occupa delle fasi di erogazione dei finanziamenti. Un Comitato Etico composto da
personalità femminili di spicco del mondo economico e imprenditoriale del territorio
affianca i partner del progetto con ruolo di consulente, garante “etico” e contribuisce
alle fasi di promozione e divulgazione dell'iniziativa.
TIPO e FONTE DI
FINANZIAMENTO
INIZIATIVA
Fondazione di Venezia ha promosso e ideato l’iniziativa e detiene il ruolo di
coordinatore generale e garante finanziario.
Il prestito va da un minimo di 1.000 euro per i progetti di occupabilità e 2.000 euro
per i progetti proposti da singole donne, a un massimo di 20.000 euro per coloro che
si presentano singolarmente e 35.000 euro per le donne che vogliono creare imprese
di gruppo. Le rate variano da 18 a 30 mesi.
Microcredito agli immigrati stranieri
PROMOTORI
Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, in collaborazione con
l’Associazione Trentina Accoglienza Stranieri onlus e la Cassa Rurale di Aldeno e
Cadine
BENEFICIARI
Immigrati con regolare permesso di soggiorno e residenti nella provincia di Trento
BREVE
DESCRIZIONE
DELL’INIZIATIVA
Il progetto, organizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, in
collaborazione con l’Associazione Trentina Accoglienza Stranieri onlus e la Cassa
Rurale di Aldeno e Cadine offre l’opportunità di crescita personale e socio-economica
ad immigrati con regolare permesso di soggiorno, residenti nella Provincia Autonoma
di Trento, che intendono sviluppare una attività o seguire percorsi di formazione
finalizzati all’occupabilità ma che, per cause diverse, hanno difficoltà nell’accesso al
credito. Obiettivo del progetto è quello di rispondere ai bisogni degli immigrati che
desiderano aprire o consolidare attività economiche ma non sono in grado di fornire
le garanzie normalmente richieste dal sistema bancario.
Il Credito bancario previsto è il seguente : €500 – €1.500 per formazione finalizzata
allo start-up ; €5.000 per start-up e consolidamento imprese individuali ; • €10.000
per società e cooperative . I dati dell’attività svolta hanno dato i seguenti risultati :
• oltre 100 persone hanno richiesto informazioni
• 40 domande di finanziamento inoltrate alla Cassa Rurale di Aldeno e Cadine
• 37 crediti erogati
• importo totale pari a € 199.700
• 11 posizioni aperte e regolari
• 10 posizioni sono state chiuse per estinzione anticipata o per termine
ammortamento
• 16 posizioni sono state chiuse per mancata restituzione totale o parziale. Le
criticità riscontrate hanno riguardato :
• Elevata sofferenza bancaria
• Processo di valutazione, selezione e accompagnamento dei destinatari da
migliorare
• Scarse competenze imprenditoriali dei richiedenti
• Ammontare dei crediti ritenuto non sufficiente dai destinatari
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• Bancabilità di molti beneficiari
• Bassa diversificazione di genere
• Bassa distribuzione sul territorio
La distribuzione per genere ha visto il 22% di donne e 78%di uomini.
TIPO e FONTE DI
FINANZIAMENTO
Il fondo di Garanzia di € 98.000 € 80.000 Fondazione CARITRO € 6.000 Cassa
Rurale di Aldeno e Cadine € 10.000 Comune di Trento € 2.000 Comprensorio Valle
dell’Adige
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4.4
Iniziative di microcredito collegate ad eventi calamitosi
INIZIATIVA
Progetto “Iniziative di Microcredito e Microfinanza a favore delle popolazioni
colpite dal sisma”. Microcredito per l’Abruzzo.
PROMOTORI
Consorzio Etimos, Etimos Foundation, Associazione Bancaria Italiana ( ABI) e la
Federazione delle banche di Credito cooperative Abruzzo e Molise (FEDAM).
BENEFICIARI
Il Fondo di garanzia gestito da Etimos Foundation è finalizzato a consentire l’accesso
al credito ai soggetti rientranti nelle seguenti categorie:
• Target Famiglia: singole persone e famiglie residenti nel territorio abruzzese;
• Target Impresa: micro e piccole imprese e liberi professionisti, operanti sullo stesso
territorio, o di nuova costituzione;
• Target Cooperative e Imprese sociali: cooperative ed imprese sociali, associazioni e
altri soggetti del Terzo Settore, operanti sullo stesso territorio, o di nuova
costituzione.
Si segnala che, a differenza di quanto previsto nel precedente Protocollo siglato il 22
luglio 2010 tra Consorzio Etimos, ABI e FEDAM, i potenziali soggetti beneficiari, per
poter accedere ai finanziamenti è sufficiente che siano residenti, ovvero operino, nel
territorio abruzzese, piuttosto che comprovare che siano stati direttamente e
indirettamente colpiti dall’evento sismico del 6 aprile 2009.
BREVE
DESCRIZIONE
DELL’INIZIATIVA
Il Consorzio Etimos e Etimos Foundation, in virtù del Protocollo di Intesa del 23
Dicembre 2009 stipulato con la “Protezione Civile” sono stati incaricati di gestire un
progetto a sostegno dell’inclusione finanziaria delle famiglie, delle micro e piccole
imprese nonché delle associazioni aventi residenza, domicilio o sede nel territorio
abruzzese.
Il Consorzio Etimos ha presentato alla Protezione Civile il Progetto “Iniziative di
microcredito e microfinanza a favore delle popolazioni colpite dal sisma” ed in
relazione a tale Progetto, il Consorzio Etimos, ABI e FEDAM sottoscrivevano in data
22 luglio 2010 un Protocollo volto all’istituzione di un Fondo patrimoniale,
finalizzato a favorire l’accesso al credito delle famiglie, delle micro e piccole imprese,
inclusi i liberi professionisti, delle cooperative, delle associazioni ed altri soggetti
operanti nel Terzo Settore, colpiti dal terremoto in Abruzzo. A seguito della decisione
del Consorzio Etimos di affidare la gestione del Fondo ad Etimos Foundation
o.n.l.u.s, nell’ottobre 2011 la Commissione Regionale ABI dell’Abruzzo, la
Federazione delle Banche di Credito Cooperativo dell’Abruzzo e del Molise, il
Consorzio Etimos ed Etimos Foundation hanno stipulato un nuovo Protocollo, che
sostituisce integralmente il precedente.
Il fondo di provenienza pubblica è, dunque, gestito in totale trasparenza da un
organismo privato con il più ampio coinvolgimento di patner locali, a partire dal
sistema bancario.
I vantaggi generali dell’iniziativa sono:
1. Approccio non assistenziale: stimolo all’imprenditorialità e iniezione di fiducia e
autostima per i destinatari
2. Utilizzo dei fondi pubblici che ne moltiplica il valore:
-perché li utilizza come garanzia (nella misura del 75/85% per ogni finanziamento
erogato) e non come fondo rotativo
- perché grazie al meccanismo di leva finanziaria concordato con le banche aderenti
i finanziamenti potenziali ammontano a oltre 50 milioni di euro
- perché il rimborso del finanziamento da parte dei beneficiari permette di
ricostituire progressivamente il fondo e di liberare altre risorse
3. Struttura operativa leggera (che garantisce efficacia e bassi costi di gestione):
preistruttoria sociale da parte di un comitato tecnico di volontari esperti in materia
bancaria, istruttoria da parte delle banche aderenti, supervisione, coordinamento e
monitoraggio da parte di Etimos Foundation.
4. Coinvolgimento delle banche in un’operazione di responsabilità sociale, inclusione
finanziaria e sviluppo economico del territorio (che non viene affidata a un circuito
finanziario alternativo o parallelo).
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5. Sostenibilità: la richiesta di una commissione alle banche, a fronte dell’utilizzo
della garanzia, determina un ricavo che viene destinato a copertura delle future
spese di gestione.
I vantaggi per i beneficiari del credito sono
1. Accesso al credito senza alcuna richiesta di garanzie patrimoniali o personali
(soltanto nel caso di start-up viene richiesto in alcuni casi di integrare la garanzia
messa a disposizione dal progetto, facendo ricorso a un confidi)
2. Condizioni di credito favorevoli per i tempi veloci di erogazione, i tassi di interesse
e la totale assenza di spese collaterali (spese di istruttoria, spese di assicurazione.)
3. Accompagnamento e assistenza nel rapporto con la banca, sia in fase di
presentazione della richiesta, sia in fase di rimborso.
TIPO E FONTE DI
FINANZIAMENTO
INIZIATIVA
Con il Protocollo di intesa tra Consorzio Etimos, Etimos Foundation ABI e FEDAM
dell’ottobre 2011(che ha sostituito integralmente quello del 22 luglio 2010) e’
istituito presso Etimos Foundation, a beneficio delle banche e degli intermediari
finanziari, un Fondo patrimoniale finalizzato a favorire l’accesso al credito delle
popolazioni colpite dal sisma dell’aprile 2009, in particolare le famiglie, le micro e
piccole imprese, inclusi i liberi professionisti, le cooperative, le
associazioni ed altri soggetti operanti nel Terzo Settore. Il Fondo è costituito presso
Etimos Foundation con la dotazione patrimoniale, messa inizialmente a disposizione
dalla Protezione Civile per un importo di Euro 4.530.000 00 e potrà essere integrata
con successivi contributi. La suddetta somma è suddivisa come segue:
 Euro 500.000 a copertura di finanziamenti per il target “Famiglia”;
 Euro 3.530.000 a copertura di finanziamenti per il target “Micro e piccole
imprese e liberi professionisti” ( Target Impresa);
 Euro 500.000 a copertura di finanziamenti per il target “Cooperative e
imprese sociali”;
La gestione del Fondo è affidata a Etimos Foundation.
Solo i finanziamenti rientranti in una delle seguenti tipologie potranno beneficiare
della garanzia del Fondo:
Misura 1: “Linea di credito solidale per famiglie”, di importo non superiore a 10.000
euro, rivolta al Target Famiglia.
Misura 2: “Linea di credito mutuo chirografario”, di importo non superiore a 50.000
euro e non inferiore a 5.000 euro, rivolta al Target Impresa e al Target Cooperative
e Imprese sociali.
Misura 3: “Linea di credito anticipazioni”, di importo non superiore a 50.000 euro e
non inferiore a 5.000 euro, rivolta al Target Impresa e al Target Cooperative e
Imprese sociali.
Progetto di microcredito impresa Senapa
PROMOTORI
Diocesi Termoli-Larino e i parroci dei comuni di San Giuliano di Puglia e Colletorto.
BENEFICIARI
Sono tutte quelle persone ed imprese, residenti nella Diocesi di Termoli-Larino, che
non dispongono di garanzie economiche sufficienti per poter accedere al
microcredito tramite i tradizionali istituti bancari.
BREVE
DESCRIZIONE
DELL’INIZIATIVA
Il progetto di Microcredito Senapa è nato a seguito degli eventi calamitosi che hanno
colpito la Regione Molise: sisma del 31 ottobre 2002 e alluvione del 27 gennaio
2003.
Il Progetto di Microcredito Senapa si propone di sostenere e supportare il tessuto
socio-economico, attraverso la concessione di microcrediti, nell’ottica di creare
sviluppo socio-economico, sia incentivando la cultura dell’auto-imprenditorialità, sia
occupandosi di quelle fasce della popolazione a rischio di povertà.
Negli anni, il Progetto Senapa ha esteso il proprio territorio di competenza, ha
modificato i criteri di accesso al microcredito fino a giungere ad una partnership con
la Provincia di Campobasso con l'intenzione di sostenere i diversi bisogni delle
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famiglie residenti in tutta la provincia.
Inoltre è stato aperto uno sportello di microcredito imprenditoriale, in collaborazione
con il Comune di Guglionesi con l'intenzione di: favorire nuove opportunità
lavorative per i giovani, promuovere uno sviluppo economico territoriale locale,
sostenere il tessuto imprenditoriale molisano e dare slancio al Terzo Settore tramite
la creazione o il consolidamento di microimprese.
Ad oggi il Progetto di Microcredito Senapa è gestito interamente dalla Cooperativa
Senapa Etica che si occupa:
- della fase di pre - istruttoria della richiesta di microcredito in collaborazione con
Banca Etica, quindi gestisce il rapporto con il potenziale beneficiario dal primo
colloquio fino all’erogazione del microcredito;
- della consulenza e tutoraggio dell’iniziativa imprenditoriale sia nella fase di
predisposizione del progetto (redazione del business plan), sia nell'orientamento tra i
bandi nazionali e regionali che agevolano l'imprenditoria locale sia nell'orientamento
al lavoro.
- della consulenze per le famiglie relativamente alla gestione del risparmio
TIPO E FONTE DI
FINANZIAMENTO
Il progetto è stato finanziato con i fondi raccolti attraverso le donazioni fatte alla
Diocesi di Termoli - Co-finanziatore è la Provincia di Campobasso, partner bancario
Banca Popolare Etica ed è in collaborazione con il Progetto Policoro ed il Comune di
Guglionesi.
Per il microcredito impresa Senapa l’importo minimo erogabile è pari ad € 3.000,00
e quello massimo è pari ad € 15.000,00.
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4.5
Iniziative di microcredito
imprenditoriale da realizzare
INIZIATIVA
in
cui
assume
rilevanza
l’attività
MICROCREDITO ETICO SOCIALE RAVENNATE-IMOLESE
PROMOTORI
La Fondazione Giovanni Dalle Fabbriche, il Credito Cooperativo ravennate e imolese
e numerosi ed importanti enti, realtà associative ed aggregative del territorio che
hanno sottoscritto a Faenza l’Accordo di collaborazione per dar vita al “Microcredito
Etico – Sociale ravennate e imolese
BENEFICIARI
Il microcredito etico sociale ravennate-imolese oltre al supporto ai privati e famiglie
in stato di bisogno è rivolto anche alle microimprese. In particolare, in relazione a
questo secondo target di riferimento, destinatari dei finanziamenti sono:
1. Piccoli imprenditori, imprese familiari, società semplici per investimenti e
progetti ritenuti particolarmente meritevoli, con particolare attenzione alle
iniziative di imprenditorialità giovanile, femminile e sociale.
2. Cooperative di nuova costituzione,con particolare attenzione alle iniziative
di imprenditorialità giovanile, femminile e sociale.
3. Enti, Associazioni di volontariato sociale e Onlus per investimenti su
piccoli progetti di intervento sociale mirato, ritenuti particolarmente
meritevoli.
BREVE
DESCRIZIONE
DELL’INIZIATIVA
Secondo quanto riportato nella scheda di presentazione dell’Accordo di
collaborazione la Fondazione Giovanni Dalle Fabbriche, il Credito Cooperativo
ravennate e imolese e le “Associazioni sottoscrittrici” hanno inteso avviare il
“Microcredito Etico - Sociale ravennate e imolese”, con lo scopo di fornire
contemporaneamente sia un “servizio” che “testimonianza ” nel territorio per aiutare
chi si trova in situazione di precarietà economica.
Il microcredito è indicato quale forma di finanziamento a favore di persone in
temporanei momenti di difficoltà finanziaria, che pur svolgendo un’attività
lavorativa, non hanno possibilità di accesso alle istituzioni creditizie, a causa del
loro profilo socio-economico: si basa su valutazioni e modelli non unicamente
economico-finanziari, cercando di creare un rapporto fiduciario molto forte con le
Associazioni aderenti e i loro “tutor”, fondandolo sulla conoscenza reciproca e sullo
scambio costante di informazioni.
I tre pilastri del “Microcredito Etico - Sociale ravennate e imolese” sono:
• il Credito Cooperativo ravennate e imolese, che propone i finanziamenti..
• la Fondazione Giovanni Dalle Fabbriche, che presta garanzia fino al 30%
dell’importo.
• le “Associazioni sottoscrittrici” che effettuano il ruolo di “tutor” delle persone e
delle micro-imprese che vengono finanziate.
TIPO e FONTE DI
FINANZIAMENTO
L’ importo massimo finanziabile per le Micro-imprese è 25.000€.La durata del
prestito è di 36 mesi, comprensivo di un eventuale periodo di pre-ammortamento
(massimo semestre). In casi particolari le Associazioni sottoscrittrici potranno
proporre una durata a 60 mesi.
La garanzia è costituita dalla fidejussione al 30% rilasciata dalla Fondazione
Giovanni Dalle Fabbriche –ed eventualmente un ulteriore garanzia di un terzo
soggetto (proposto anche dall'Associazione sottoscrittrice);
Il tasso è fisso, pari all`80% del Tasso Ufficiale B.C.E. al momento dell`erogazione
INIZIATIVA
PROMOTORI
Progetto Microcredito Camera di Commercio Reggio Calabria”
Camera di Commercio di Reggio Calabria
Gruppo di lavoro del Dipartimento per le Pari Opportunità - Regione Campania
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Il bando è stato destinato alla realizzazione di interventi di microcredito a favore di
categorie svantaggiate, con particolare attenzione alle persone escluse dal circuito di
credito tradizionale, ed in difficoltà economiche, quali :giovani e donne, studenti e
«atipici», ma anche famiglie normali, quelle famiglie che arrivano con difficoltà alla
fine del mese, nonostante abbiano un lavoro e un reddito, sempre più esposte al
rischio usura. In particolare l’accesso è stato consentito a:
BENEFICIARI
BREVE
DESCRIZIONE
DELL’INIZIATIVA
- Microimprese iscritte al Registro Imprese della Camera di Commercio di Reggio
Calabria, Microimprenditori, ivi comprese le cooperative sociali, con progetti di
crescita e sviluppo aziendale, per finanziare investimenti a consolidamento della
microimpresa e a livello produttivo e a livello di mercato; co-finanziare progetti
innovativi realizzati in partenariato con altre realtà imprenditoriali nazionali,
europee ed extra-europee e promossi dalla Regione ,dallo Stato,dall’Unione Europea
o da altri soggetti pubblici , finalizzati alla collaborazione industriale e/o
commerciale e/o alla crescita delle competenze professionali.
Persone fisiche, singole o in gruppo, con idee di impresa. Particolare attenzione è
stata data alla: _ promozione dell’autoimprenditorialità, con particolare attenzione
alle imprese sociali e alle iniziative imprenditoriali di particolare valenza sociale
(servizi per l'infanzia, assistenza anziani e disabili, tutela ambientale), e/o
particolare valenza in ambito culturale, artistico, educativo e/o settori specifici
(servizi turistici, beni culturali, della ricerca e della tecnologia,energia), e in generale
alle imprese innovative; _ promozione di attività libero professionali o intellettuali
associate sotto forma giuridica di società di persone ai sensi del comma 1 art. 2 D.L.
4/7/2006 n. 223; _ offerta di opportunità di crescita personale e socio-economica
alle madri/mogli casalinghe con difficoltà di accesso al credito, che intendono
sviluppare un'attività imprenditoriale; _ finanziamento di iniziative imprenditoriali
anche in forma associata centrate sulla creazione, l’allestimento e l’animazione di
spazi laboratorio in cui i giovani e/o le donne abbiano la possibilità di rivestire un
ruolo attivo e creativo negli ambiti della musica, della produzione audiovisiva e
multimediale, della danza, del teatro, delle arti visive, del recupero di antichi
mestieri, della moda, dell’artigianato artistico, dell’ICT
La Camera di Commercio di Reggio Calabria, attraverso il “Progetto Microcredito
Camera di Commercio Reggio Calabria” si è posta l’obiettivo di combattere
l’esclusione finanziaria presente in provincia e determinata dai comportamenti delle
banche, combattere l’usura in tutte le sue forme che l’esclusione finanziaria ha
contribuito e contribuisce a diffondere, per riuscire a dare un’opportunità a chi è
ritenuto non bancabile, cioè non solvibile, dai tradizionali intermediari creditizio.
Attraverso l’emanazione di un bando destinato alla realizzazione di interventi di
microcredito, ha inteso orientare tutte le sue attività e servizi a favore dei bisogni e
delle esigenze della persona, dare impulso allo sviluppo locale offrendo un sostegno
orientativo e formativo, nonché economico, a donne e giovani che intendano avviare
una microimpresa, incentivare la cultura della cooperazione tra gli individui
nell’ottica di creare delle comunità attive e solidali, favorendo la nascita di imprese a
forte vocazione sociale. Inoltre, il progetto “Microcredito Camera di Commercio
Reggio Calabria” non ha consentito solamente di ottenere un prestito, ma ha aiutato
i beneficiari a realizzare il proprio ”progetto di impresa” offrendogli anche
l’opportunità di essere accompagnato e di ricevere assistenza prima e dopo il prestito
attraverso la rete delle “Antenne del microcredito”.La rete è stata costituita, oltre che
dai servizi della Camera di Commercio Reggio Calabria, dalla rete dei soggetti
coinvolti dalla Camera di Commercio Reggio Calabria ed in particolare
dall’Associazione Microdanisma di Reggio Calabria. L’attività di assistenza ex-ante
ha avuto lo scopo di fornire ai destinatari un servizio di accompagnamento per: 1). la
stesura del business plan laddove il beneficiario sia nella fase di costituzione di
impresa ovvero del piano di investimenti; 2). la presentazione della richiesta di
affidamento laddove il beneficiario sia nella fase di startup o di consolidamento. Tale
accompagnamento è stato finalizzato a valutare, insieme al beneficiario, l’effettiva
capacità di restituzione del prestito sulla base dei flussi di cassa realizzabili dalla
redditività aziendale, nonché l’effettività del prestito rispetto alle finalità e
dimensioni del progetto. L’attività di assistenza ex-post ha avuto lo scopo di
supportare il beneficiario dal punto di vista finanziario e tecnico nella costituzione e
nella crescita della propria microimpresa. In questo modo si è potuto monitorare
insieme al beneficiario le difficoltà aziendali e la conseguente problematica nel
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rimborso delle rate e cercare le possibili soluzioni. L’obiettivo è stato quello di
valutare la capacità di restituzione del prestito attraverso la crescita responsabile di
una rete solidale di rapporti, piuttosto che sull’analisi individuale delle sole
potenzialità reddituali e patrimoniali. Si è voluto così fornire un aiuto concreto ad
un bisogno attraverso un processo il cui motore è rappresentato da una rete umana
ed istituzionale che stimola l’impegno e la fiducia di tutte le persone coinvolte.
TIPO E FONTE DI
FINANZIAMENTO
INIZIATIVA
Con questo tipo di iniziativa non sono state chieste garanzie patrimoniali, ma la
decisione di erogare il prestito si è basata sulla valutazione delle capacità morali
della persona di far fronte agli impegni che si accinge ad assumere. Banca Etica ha
effettuato l’istruttoria bancaria secondo le proprie procedure interne, esprimendosi
tanto in merito alla concessione dei prestiti richiesti, così come in merito agli importi
massimi erogabili, al fine di renderli maggiormente coerenti con le capacità di
rimborso del beneficiario. Conclusa in senso positivo l‘istruttoria tecnica, Banca
Etica ha deliberato la concessione del prestito attraverso mutuo chirografario; le
garanzie sul credito sono state fornite dalla Camera di Commercio Reggio Calabria
attraverso un apposito fondo; l’importo erogabile: minimo 5.000 euro, massimo
25.000,00, elevabili a 30.000,00 su proposta del Comitato Tecnico di Valutazione.
La durata massima del finanziamento si è attestata da 36 a 83 mesi. La dotazione
finanziaria del plafond dei fondi di garanzia e abbattimento tassi di interesse, è stata
pari €100.000,00.
MICROCREDITO:Crediti per la realizzazione di progetti e forme di
cooperazione di rilevanza sociale o ambientale
PROMOTORI
Regione Valle d’Aosta
BENEFICIARI
Possono beneficiare di crediti per la realizzazione di progetti e forme di cooperazione
di rilevanza sociale o ambientale nuove imprese, in forma singola o associata, che
rientrino nella definizione comunitaria di piccola imprese e abbiano sede operativa
nel territorio regionale, i cui soci siano impossibilitati a accedere al credito per le vie
ordinarie, ma meritevoli di fiducia in quanto portatori di patrimoni immateriali quali
relazioni, competenze, vocazioni e potenzialità per i quali esiste un garante morale
(operatore territoriale) della loro onorabilità, che alla data di presentazione della
domanda siano in possesso dei seguenti requisiti:
a) compimento del 18 anno di età;
b) cittadinanza italiana o di altro Stato dell’Unione Europea e residenza da almeno
tre anni in Valle d’Aosta;
c) cittadinanza in uno Stato extracomunitario purché in possesso di regolare
“permesso di soggiorno CE per soggiorni di lungo periodo” (ex Carta di Soggiorno)
nel territorio dello Stato e residenza da almeno tre anni in Valle d’Aosta.
Sono esclusi dal finanziamento per un periodo non inferiore a cinque anni i soggetti
che, avendone beneficiato in precedenza, non abbiano provveduto alla restituzione
del finanziamento.
BREVE
DESCRIZIONE
DELL’INIZIATIVA
Con legge regionale 23 dicembre 2009 n. 52 (Interventi per l’accesso al credito
sociale), la Regione Valle D’Aosta promuove iniziative volte a favorire l'accesso al
credito sociale a favore di coloro che versano in situazioni di temporanea difficoltà
economica, contingenti o legate a momenti di criticità del ciclo di vita familiare e
personale, attraverso programmi di microcredito e concessione di prestiti sociali
d'onore nella forma del mutuo chirografario o del contributo.
Il microcredito consiste in prestiti volti a superare situazioni di difficoltà economica e
sociale suddivisi nelle seguenti categorie di intervento:
a)crediti di emergenza, finalizzati ad affrontare i bisogni primari dell'individuo, quali
la casa e i beni durevoli essenziali;
b) crediti per la realizzazione di progetti e forme di cooperazione dirette allo
sviluppo di attività a rilevanza sociale o ambientale.
La Regione ha approvato apposita convenzione con Finaosta SPA per la gestione del
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fondo per l’accesso al credito sociale. Presso la struttura regionale competente in
materia di politiche sociali è istituito il Comitato tecnico di coordinamento per il
credito sociale con diversi compiti tra cui quello di esprimere parere in merito
all'ammissibilità delle domande di accesso al microcredito nei casi in cui emergano
aspetti critici nella fase di istruttoria effettuata da FINAOSTA S.p.A. e valutare i
progetti per la realizzazione di progetti e forme di cooperazione dirette allo sviluppo
di attività a rilevanza sociale o ambientale ai fini dell'ammissione al finanziamento.
Infatti la domanda per l’accesso ai crediti per la realizzazione di progetti e forme di
cooperazione di rilevanza sociale o ambientale, devono essere presentate a
FINAOSTA S.p.A. che ne cura l’istruttoria e ,subordinativamente al ricevimento del
parere del Comitato tecnico, delibera la concessione delle agevolazioni.
Un ruolo importate è attribuito agli operatori territoriali iscritti in un apposito elenco
istituito presso la struttura regionale competente in materia di politiche sociali. In
fatti alla domanda per l’accesso al credito deve essere allegata una lettera di
presentazione di uno degli operatori territoriali iscritti.
TIPO e FONTE DI
FINANZIAMENTO
In base all’art. 2 della Legge 23/dicembre 2009 n. 52 è’ istituito il Fondo per
l'accesso al credito sociale, presso la società finanziaria regionale FINAOSTA S.p.A.
alimentato da:
a) risorse appositamente iscritte nel bilancio regionale;
b) eventuali risorse aggiuntive all'uopo destinate dalle organizzazioni di volontariato
e dalle associazioni di promozione sociale iscritte al registro regionale di cui
all'articolo 6 della legge regionale 22 luglio 2005, n. 16 o da enti, fondazioni e
associazioni senza scopo di lucro aventi finalità coerenti con gli obiettivi della legge;
c) eventuali risorse aggiuntive all'uopo destinate dai Comuni e dalle Comunità
montane.
Per la gestione del Fondo, la Giunta regionale, con propria deliberazione (n. 961 del
09/04/2010) , ha approvato apposita convenzione con FINAOSTA S.p.A.. Detta
convenzione stabilisce, tra l’altro, che qualora venissero destinate al Fondo ulteriori
risorse aggiuntive da parte dei soggetti indicati nella lettera b) e c) la convenzione
verrà integrata previa intesa con i soggetti coinvolti.
Con deliberazione di Giunta Regionale viene stabilita la ripartizione del Fondo
definendo la quota destinata al finanziamento dei programmi di microcredito e alla
concessione di prestiti sociali d’onore.
FINAOSTA S.p.A. è autorizzata a stipulare accordi con istituti di credito.
Per i programmi di microcredito volti alla realizzazione di progetti e forme di
cooperazione dirette allo sviluppo di attività a rilevanza sociale o ambientale gli
importi concedibili vanno da un minimo di € 750,00 a un massimo di € 15.000,00.
Le agevolazione sono concesse sottoforma di mutuo in regime “de minimis” in
conformità alla normativa comunitaria vigente.
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5.
Il bando JEREMIE Campania a valere sulle risorse del POR FESR
2007-2013 Obiettivo Operativo 6.3 “Citta solidali e scuole aperte”
Nel luglio 2011 è stato pubblicato sul sito del Fondo Europeo per gli Investimenti
(FEI) il bando "Jeremie Campania" riguardante la manifestazione di interesse per la
selezione di intermediari finanziari che riceveranno risorse dal FEI, da utilizzarsi per la
Regione Campania, attraverso il Jeremie Holding Fund al fine di implementare lo
strumento finanziario denominato Funded Risk Sharing per il rafforzamento dell’accesso
al credito nel settore sociale.
L’iniziativa Jeremie è uno strumento che fornisce una serie di azioni volte a promuovere
ed incrementare l’accesso alla finanza da parte delle micro, piccole e medie imprese. Tale
iniziativa nella Regione Campania è gestita dal FEI attraverso il Jeremie Holding Fund
(JHF). Per mezzo del JHF, il FEI gestisce fondi resi disponibili dal FESR e dai relativi
finanziamenti pubblici assegnati nell’ambito dell’iniziativa Jeremie.
L'obiettivo principale del JHF sarà di ideare ed attuare strumenti di ingegneria
finanziaria a beneficio delle PMI con particolare attenzione al miglioramento sociale e
all'inclusione sociale attraverso l'attuazione di schemi per la Finanza sociale.
Lo scopo dello Strumento Finanziario (Funded Risk Sharing) perseguito è duplice:
1) Fornire risorse all’intermediario finanziario per finanziare nuovi prestiti a favore delle
PMI con sede nella Regione Campania, e
2) Condividere il rischio di nuovi prestiti alle PMI nel campo della Finanza Sociale.
Lo Strumento Finanziario avrà come target le PMI, sia in fase di start-up, che esistenti,
con l'obiettivo di fornire prestiti finalizzati al miglioramento e inclusione sociale al fine di:

rafforzare le imprese, comprese le imprese sociali e le cooperative sociali, che
operano nel settore sociale o che svolgono attività finalizzate al miglioramento
sociale;

promuovere
e
all'integrazione
sostenere
delle
iniziative
categorie
di
imprenditoriali
persone
miranti
svantaggiate,
all'inclusione
quali
le
e
donne
imprenditrici, immigrati, disabili, ex-carcerati, ecc.

accrescere l'adattabilità dei lavoratori, delle imprese e degli imprenditori al fine di
migliorare l'imprenditorialità, l'innovazione e la creazione di nuove imprese anche
promuovendo il lavoro autonomo e indipendente.
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L’iniziativa è finanziata dal Programma Operativo FESR per il periodo 2007–2013
dall’Asse 6 Sviluppo urbano e qualità della vita (Obiettivo operativo 6.3 “Città Solidali e
Scuole Aperte”).
Lo stanziamento è pari a 9 milioni di euro di risorse; altrettante somme saranno messe a
disposizione dagli intermediari finanziari, che saranno selezionati a seguito delle
manifestazioni di interesse presentate. Verrà data priorità alle proposte che prevedono
attività di orientamento, consulenza informativa e tutoraggio a vantaggio delle microimprese. L’ammontare massimo del prestito ad una PMI eleggibile non potrà essere
superiore ai 100.000,00 €.
Nella fase in cui è stato redatto il presente documento risulta essere stato selezionato dal
FEI l’intermediario finanziario, ma ancora non è stato sottoscritto il relativo contratto.
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6.
Il Fondo Microcredito FSE P.O. Campania 2007/2013
La Regione Campania, con atto della Giunta Regionale n. 733 del 19 dicembre
2011, ha deliberato la costituzione del “Fondo Microcredito FSE” , destinandovi la
somma complessiva fino al massimo di € 100.000.000,00 a valere sull’Asse I Adattabilità,
sull’Asse II Occupabilità e sull’Asse III Inclusione Sociale del PO FSE 2007- 2013.
La gestione del Fondo MICROCREDITO FSE è affidata a Sviluppo Campania S.p.A società
in house della Regione Campania. In data 28 dicembre 2011 è stato sottoscritto l’accordo
di finanziamento tra l’Autorità di Gestione del POR FSE Campania 2007-2013 e Sviluppo
Campania S.p.a. ed è stato impegnato e liquidato a favore di quest’ultima l’importo
complessivo di € 65.000.000,00. Il fondo è vincolato all’obiettivo (secondo la ripartizione
stabilita) ed al programma ed è assolutamente autonomo rispetto alle altre attività svolte
dalla Società Sviluppo Campania spa.
Il Fondo è diretto a sostenere, tra l’altro:

l’autoimprenditorialità, attraverso il supporto alla nascita di nuove imprese ed allo
sviluppo di imprese già costituite;

la partecipazione dei soggetti a rischio di esclusione sociale e in situazione di
svantaggio al mercato del lavoro;

la ricerca e sviluppo tecnologico per favorire lo spin off delle imprese
L’obiettivo prioritario dell’operazione è quello di rispondere alla difficoltà di accesso al
credito da parte di alcune categorie “non bancabili” e in condizione di svantaggio
nell’avvio di un’attività imprenditoriale. In particolare vengono individuati quali
destinatari dei finanziamenti a valere sul “Fondo Microcredito FSE” soggetti in condizione
di svantaggio economico, sociale e occupazionale, giovani, donne, immigrati, disoccupati,
lavoratori in mobilità, in CIG ordinaria e straordinaria ed in coerenza con gli obiettivi
operativi e specifici individuati del PO FSE 2007-2013 della Regione Campania.
La società Sviluppo Campania ha provveduto alla redazione del Piano Operativo e delle
Direttive di Attuazione per gli Avvisi che costituiscono il documento base per ogni
richiesta di finanziamento presentata dai potenziali beneficiari.
Il Piano operativo, nell’ambito della strategia di pianificazione e investimento, individua,
quale modalità di copertura del territorio regionale, gli Ambiti provinciali.
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La dotazione finanziaria del Fondo Microcredito FSE è stata ripartita, distribuendo il 50%
delle risorse, per un valore di 32,5meuro in funzione della popolazione residente in ogni
singola provincia e in relazione alla ripartizione delle risorse per singolo obiettivo
operativo.
La restante quota è stata suddivisa tra le cinque province della regione, tenendo conto
della tipologia di destinatari da raggiungere nell’ambito di ciascuna provincia e di 6
criteri collegati a variabili oggettivamente misurabili che indagano il tasso di
disoccupazione assoluto, il tasso di disoccupazione di genere e giovanile, la presenza di
immigrati, l’indice di povertà delle famiglie ed il livello di istruzione.
Le risorse complessive assegnate a ciascuna provincia derivano dalla sommatoria delle
ripartizioni effettuate sulla base dei criteri menzionati.
Le risorse finanziarie a valere sugli Assi d’intervento e gli Obiettivi Operativi, utilizzati per
l’attivazione del “Fondo MICROCREDITO FSE”, sono state così destinate:

15 Milioni euro a valere sull’Asse I – Obiettivo Operativo c.2 “Sostenere lo sviluppo
di spin off di impresa del settore della ricerca pubblica e privata”

10 Milioni euro a valere sull’Asse II – Obiettivo Operativo e.3; “Consolidare ed
ampliare il sistema di incentivi rivolti ai segmenti deboli del mercato del lavoro,
con priorità ai giovani, ai disoccupati di lunga durata e alle donne”

10 Milioni euro a valere sull’Asse II – Obiettivo Operativo e.4 “Sostenere la
creazione di impresa, soprattutto in forma cooperativa da parte dei giovani e delle
donne”;

30 Milioni euro a valere sull’Asse III – Obiettivo Operativo g.3. “Sostenere l'uscita
da condizioni di vecchie e nuove povertà attraverso l'inserimento nel mondo del
lavoro
L’ “Avviso per la selezione di progetti da ammettere al finanziamento del “Fondo
Microcredito Fse” e stato pubblicato il 29 ottobre 2012 sul BURC n.68 e con riferimento ai
beneficiari prevede requisiti soggettivi generali sia per le persone fisiche che per le
imprese per essere ammessi alla presentazione delle proposte. Infatti per le persone
fisiche i requisiti richiesti sono:

essere cittadini dei Paesi dell’Unione Europea o cittadini di altri paesi se in
possesso di carta di soggiorno o regolare permesso di soggiorno;

aver compiuto almeno 18 anni al momento della presentazione della proposta;

non aver riportato condanne con sentenza definitiva per reati di associazione di
tipo mafioso, riciclaggio ed impiego di denaro, beni o altra utilità di provenienza
illecita di cui agli articoli 416bis, 648 bis e 648 ter del codice penale;

non essere sottoposte al divieto a contrarre con la Pubblica Amministrazione
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In riferimento alle imprese, oltre al possesso dei requisiti di cui sopra in capo al titolare
della ditta individuale e ai soci della costituenda/costituita società, le proposte potranno
essere presentate da:

microimprese costituende o costituite;

imprese del terzo settore (associazioni e cooperative sociali), costituende o
costituite.
Il Fondo Microcredito prevede 4 Linee di intervento collegate ad uno specifico Asse e
obiettivo operativo del Programma:

sostegno allo spin-off d’impresa nel settore della ricerca pubblica e privata (Asse Iob.op. c2);

autoimprenditorialità, autoimpiego, emersione e nuova imprenditorialità (Asse IIob.op. e3);

consolidamento del sistema d’incentivi rivolto ai segmenti deboli del mercato del
lavoro (Asse II- ob.op. e4);

interventi di inclusione sociale rivolti al terzo settore e ai lavoratori svantaggiati.
(Asse III- ob.op.g3)
Per ogni linea di intervento sono individuati specifici requisiti soggettivi che i
proponenti dovranno avere per accedere ai finanziamenti (ad. es. giovani, donne,
disoccupati, immigrati, disabili, imprese del terzo settore etc.)
Inoltre, in coerenza con quanto previsto dalla strategia di investimento e dal Piano
Operativo, sono da considerarsi prioritarie le proposte rientranti nelle seguenti categorie
di attività:

servizi al turismo (servizi, ristorazione, alloggio);

tutela dell’ambiente;

servizi sociali alle persone;

servizi culturali;

ICT (servizi multimediali, informazione e comunicazione)

risparmio energetico ed energie rinnovabili;

manifatturiero;

artigianato e valorizzazione di prodotti tipici locali;

attività professionali in genere;

commercio di prossimità
Il Fondo Microcredito FSE non consente di ottenere finanziamenti a fondo perduto. E’
infatti un fondo rotativo che obbliga il beneficiario a restituire in 5 anni il prestito
ottenuto, da 5.000 a 25.000 euro con tasso d’interessi dello 0%.
I finanziamenti saranno concessi nella forma tecnica di mutui chirografari .
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Le istanze possono essere presentate a partire dalle ore 9.00 del 19 novembre 2012 e fino
alle ore 12.00 del 19 dicembre 2012 e sono registrate da Sviluppo Campania in ordine
cronologico in base alla data di presentazione in formato telematico. Sviluppo Campania
trasmetterà periodicamente (max 45 giorni solari dalla data di presentazione della
domanda) un prospetto generale, con allegato l’esito delle domande istruite e le relative
motivazioni, all’Autorità di Gestione che adotterà i provvedimenti di concessione o diniego
del finanziamento (entro 30 gg dalla ricezione della comunicazione).
La valutazione proseguirà fino all’esaurimento dei fondi per singolo Asse ed Obiettivo
Operativo su base provinciale.
Sviluppo Campania S.p.A. fornirà un servizio gratuito di accompagnamento alla
presentazione della domanda presso gli sportelli di rappresentanza ed itineranti . Ciò non
implicherà in alcun modo la successiva ammissibilità dell’iniziativa e la relativa
concessione di finanziamento.
Nella fase di avvio dell’iniziativa, una volta ammesso al beneficio del microcredito, il
destinatario, su richiesta, potrà usufruire di un servizio di supporto ed assistenza
“tutoraggio”, offerto sempre da Sviluppo Campania S.p.A., che avrà una durata di 6 mesi
a partire dalla firma del contratto di finanziamento.
Al fine, poi, di favorire la concreta diffusione del Fondo microcredito FSE è stata definita
un’efficace strategia di comunicazione e promozione.
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7.
Il Microcredito nelle esperienze oltre Italia
La concezione comunemente riconosciuta di microcredito e delle sue pratiche si fa
risalire alle esperienze sul campo di Mohammed Yunus. Dalle ricerche effettuate, specie
dopo la grave carestia del 1974 che sconvolse l’intero Bangladesh assottigliando
ulteriormente le condizioni di vita della popolazione, Yunus si accorse che il fulcro della
povertà non dipendeva dalla scarsa predisposizione alle attività della popolazione, quanto
dalla mancanza di capitale e di risparmio. Di fatto gran parte della popolazione dei
villaggi, con fasce basse di reddito, non veniva garantita nel suo diritto al credito, ovvero
nel suo accesso al mercato di capitali. Questo implicava l’impossibilità di ottenere gli
strumenti finanziari per il proprio autosostentamento e per attività di impresa informale
(microimpresa), che avrebbero permesso l’autonomia produttiva da parte delle famiglie.
Da un altro punto di vista complementare, inoltre, la necessità di reperire comunque le
risorse necessarie per le piccole attività agricolo – artigianali locali , costringeva i soggetti
senza credito ad affidarsi al mercato dell’usura della zona, ai local moneylanders,
inglobandoli, causa il perpetuarsi dei tassi di interesse elevati, nel meccanismo
incontrollabile della dipendenza, appurata l’impossibilità del recupero della somma ed
aumentando al contempo il debito nei confronti del prestatore. In questo contesto, oltre
la perdita del valore economico, subentrava al contempo il meccanismo reputazionale,
che comportava progressivamente l’esclusione dalla comunità e dalla sfera dei rapporti
sociali, particolarmente cogenti in una dimensionalità ristretta quale quella dei villaggi e
dei piccoli paesi nei quali il contesto relazionale assumeva, ed assume tuttora,
importanza fondamentale e vincolante per il ruolo e le attività delle persone. In queste
condizioni all’esclusione finanziaria si andava a sovrapporre così la quasi più pressante
esclusione sociale, che non poneva alternative di sopravvivenza valide al nucleo familiare
(e per nucleo si può intendere anche una donna vedova con figli, già limitata di partenza
nel ruolo obbligatorio impostole dalla religione musulmana, ed in tale situazione gravata
ulteriormente di una responsabilità oltremodo pressante). La prima fase sperimentale del
processo consistette nel finanziamento da parte dello stesso Yunus di alcune piccole
attività di indigenti locali, corrispondendo una somma davvero contenuta al richiedente,
da rimborsare in piccole tranche rateizzate a scadenza temporale ridotta (solitamente
mensili) ad un tasso di interesse quasi nullo, onde non intervenire già di principio con
fattori di restituzione che potessero risultare limitativi e gravosi. Vista la riuscita
dell’operazione ed il contenuto tasso di sofferenza registrato (inferiore al 2 / 3%), il
processo
venne
ripetuto
e
rielaborato
insieme
ai
collaboratori
e
si
estese
sistematicamente ai territori circostanti. L’ istituzione della Grameen Bank (letteralmente
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Banca Rurale, un riferimento alle strutture di Credito Cooperativo), nel 1983, tramite
una fideiussione minima con garanzie personali (300 $), sostenuta da istituti locali
creditizi, affermò così in maniera ferma il diritto al credito anche ai non garantiti
patrimonialmente, generando gradualmente una rete di attività legate a gruppi solidali di
restituzione. All’interno dei gruppi i prestiti venivano legati al reciproco sostegno per il
rimborso, e questo vincolava l’azione del singolo al comportamento del resto del gruppo.
Tale meccanismo serviva a sviluppare una responsabilizzazione fiduciaria sentita, ed
agiva contestualmente da leva sociale e culturale su meccanismi di tipo reputazionale
persistenti nell’ambito del quadro locale. La produzione di beni e risorse relazionali
sostituiva la garanzia tipica patrimoniale, intervenendo con caratteri sociali nel contesto
economico. Allo sviluppo produttivo ed alla crescita materiale si affiancava di fatto la
formazione di risorse immateriali, di reti di solidarietà tese al recupero di valori socio –
individuali comuni (fiducia, reciprocità, libertà positiva legata all’ autonomia positiva
acquisita). Il meccanismo così innestato portava allo sviluppo successivo di pratiche di
tipo “cooperativo” di associazione fiduciaria tra persone a livelli imprenditoriali di grado
superiore, fornendo ulteriori risorse al sistema produttivo di riferimento.
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7.1
Esperienze di microcredito realizzate in ambito transnazionale
PAESE
INIZIATIVA
BANGLADESH
GRAMEEN BANK ("BANCA DEI VILLAGGIO" O “BANCA DEI POVERI”)
PROMOTORI
MUHAMMAD YUNUS
BENEFICIARI
Contadini poveri
BREVE
DESCRIZIONE
DELL’INIZIATIVA
TIPO E FONTE DI
FINANZIAMENTO
PAESE
INIZIATIVA
La Grameen Bank ("banca dei villaggio" o “banca dei poveri”) nasce nel 1976 come
progetto di ricerca del Prof. Muhammad Yunus, direttore dei programma di
Economia rurale dell'università di Chittatong, nel Bangladesh, una delle zone più
povere dell’intero pianeta. L’idea era di creare una banca rurale che concedesse
prestiti e supporto organizzativo ai coltivatori più poveri, riuniti in gruppi di
beneficiari, altrimenti esclusi dal sistema di credito tradizionale; il fine era quello di
mettere in moto un circolo virtuoso per sviluppare l’economia. Grameen Bank è oggi
la quinta banca del Bangladesh, con una raccolta di circa 2.000 miliardi di lire, di
cui 1.500 impiegati in prestiti a favore dei quasi 2milioni di membri nullatenenti
(quasi tutti donne) dislocati in 34.000 villaggi. Il successo di questa esperienza è
dimostrato da un tasso di insolvenza del 3%. I prestiti erogati sono minimi -intorno
alle vecchie 50mila lire- e vengono restituiti in rate settimanali. I debitori sono
organizzati in gruppi e mantengono contatti diretti con i rappresentanti di Grameen.
Grameen Bank ha avuto un incredibile successo e oggi ha 12 mila dipendenti. I suoi
2milioni e 200 mila clienti sono proprietari dei 90% delle azioni. La Banca oggi
continua ad espandere la propria attività in tutto lo Stato e tuttora fornisce piccoli
prestiti ai poveri delle campagne. A metà del 2006 le filiali della Grameen Bank
ammontavano a più di 2.100. Il suo successo ha ispirato progetti simili in tutto il
mondo. Il 13 ottobre 2006 la Fondazione Nobel di Oslo annunciò che a Muhammad
Yunus e alla Grameen Bank del Bangladesh veniva assegnato il Premio Nobel per la
Pace 2006. Nel 2008 è stata aperta la prima filiale a New York: nel momento di
maggiore crisi dell’economia mondiale, l’istituzione simbolo del microcredito sbarca
nel cuore malato della finanza mondiale.
Donazioni e banche collegate, finanziamenti a partecipazione statale.
America del Sud, America Centrale, Africa, Balcani
CONSORZIO ETIMOS
PROMOTORI
SOCI
BENEFICIARI
SOGGETTI NON BANCABILI
BREVE
DESCRIZIONE
DELL’INIZIATIVA
Etimos è un consorzio che raccoglie risparmio e donazioni a sostegno di esperienze
microimprenditoriali e programmi di microfinanza nel Sud del Mondo. Nato nel 1989
dall’esperienza della mutua autogestione CTM-Mag, in 14 anni di attività ha erogato
finanziamenti per oltre 32 milioni di euro in Italia e all’estero: ma è solo dal 1999
che ha indirizzato le proprie risorse esclusivamente verso il microcredito nel Sud del
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Mondo, diventando il braccio di Banca Popolare Etica in questo ambito: da allora si
contano oltre 60 finanziamenti erogati verso attività collocate nel sud del mondo
raggiungendo un volume complessivo di prestiti che supera gli 8 milioni di euro e un
tasso di sofferenza inferiore al 3%. Etimos opera oggi in America del Sud, America
Centrale, Africa, Balcani, incentivando quelle forme di economia “informale”, o
popolare, differenti a seconda dei contesti ma caratteristiche di ognuno di essi. Al
31/12/04 Etimos ha 199 soci, di cui 143 italiani, e 56 esteri. Le organizzazioni socie
di Etimos al 31/12/ 2003 erano 178 e sono diminuite dell’8% rispetto al 2002 e del
35% rispetto al 2001, essenzialmente per l’aumento della quota sociale minima di
Etimos. Questa diminuzione non ha avuto effetti sull’ammontare del capitale sociale
complessivo. Attualmente le organizzazioni socie di Etimos operano in Italia, in
Europa, in America Latina e in Africa, e sono ripartite come di seguito: 124 soci
ordinari, 14 soci di cartello, 31 soci in America Latina, 7 soci in Africa, 1 socio in
Albania, 1 socio in Kosovo. Oggi Etimos ha rapporti con circa 28 organizzazioni che
si trovano in 16 paesi: Brasile, Cile, Bolivia, Ecuador, Paraguay, Perù, El Salvador,
Honduras, Nicaragua, Guatemala, Senegal, Mozambico, Benin, Repubblica di
Guinea, Kosovo e Albania. Nel selezionare le organizzazioni cui concedere crediti,
Etimos privilegia le realtà animate da spirito cooperativistico, che operano
localmente stimolando modelli economici partecipativi e solidaristici. Etimos
finanzia le proprie attività di microcredito esclusivamente tramite la raccolta di
risparmio dei propri soci di consorzio: associazioni, cooperative, ONG, associazioni,
fondazioni ed enti religiosi, che aprono direttamente libretti di risparmio presso il
consorzio. Etimos non dipende dalle donazioni, ma promuove scelte alternative e
consapevoli tra i risparmiatori
TIPO E FONTE DI
FINANZIAMENTO
PAESE
INIZIATIVA
Come consorzio cooperativo Etimos può raccogliere direttamente risparmio soltanto
tra le organizzazioni socie, le quali possono sottoscrivere quote di capitale sociale
(importo minimo 258 €), contribuendo così alla capitalizzazione di Etimos, oppure
aprire libretti di risparmio a vista o vincolati a partire da 12 mesi. Anche chi non è
socio può sostenere Etimos (singolarmente o in gruppo), semplicemente
sottoscrivendo, presso Banca popolare Etica, i Certificati di deposito Microcredito
per il sud del mondo o Certificati di deposito vincolati a favore di uno dei
finanziamenti erogati da Etimos alle organizzazioni partner del Sud del mondo;
altrimenti aprendo dei libretti di risparmio presso i soci italiani di Etimos che offrono
questa possibilità. Il libretto di deposito a risparmio nominativo prevede la
possibilità di autodeterminazione del tasso di interesse all’interno di un range
prestabilito e può essere libero o vincolato (6, 12, 24 mesi). Le persone fisiche
possono aprire libretti solo presso i soci di Etimos, oppure sottoscrivendo certificati
di deposito del fondo microcredito Etimos (tasso 1% lordo, taglio minimo 1000 €,
(durata da 12 a 24 mesi) presso Banca Etica.
PERU’
Edypme Confianza- Huncayo
PROMOTORI
SOCI FONDATORI
BENEFICIARI
SOGGETTI NON BANCABILI
BREVE
DESCRIZIONE
DELL’INIZIATIVA
Edypme Confianza- Huncayo- Perù Confianza è una istituzione di microfinanza che
si sviluppa dalle attività di credito promosse dalla ONG SEPAR con finanziamenti del
Banco InterAmericano de Desarrollo e della Unione Europea nella Valle del Mantaro,
Region Central del Peru. Dal 1998 Confianza apporta servizi finanziari a circa 4.000
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micro e piccoli imprenditori, con una metodologia specializzata per i prestiti in
ambito rurale svolgendo un ruolo importante nel garantire l’accesso ai servizi
finanziari alle fasce escluse dai circuiti formali, ed ha ottenuto linee di
finanziamento dalle maggiori organizzazioni di finanza alternativa mondiali. Il
prestito di 100.000 dollari concesso da Cresud, con l’obiettivo di andare ad
aumentare il portafoglio del microcredito, è stato concesso ad un tasso del 9,5
annuale, con rate di rimborso semestrali e per 3 anni, a rate di ammortamento dopo
il primo anno di garanzia. La garanzia è stata concessa grazie a una lettera di
credito Ada-Dexia per il 50% della somma, l’altro 50% era invece coperto dal
portafoglio crediti.
TIPO E FONTE DI
FINANZIAMENTO
PAESE
INIZIATIVA
Donazioni e banche collegate, finanziamenti a partecipazione statale
BRASILE
CONCRAB, Federazione delle Cooperative del movimento Sem Terra- Brasile
PROMOTORI
ONG Fratelli dell’Uomo.
BENEFICIARI
SOGGETTI NON BANCABILI
BREVE
DESCRIZIONE
DELL’INIZIATIVA
Il rapporto è stato avviato tramite la ONG Fratelli dell’Uomo. Negli stati del sud
(Paranà, Santa Catalina e RioGrande do Sul), culla del movimento Sem Terra, la
Concrab dispone di un apparato agroindustriale impressionante, con stabilimenti di
trasformazione di tutti i prodotti agricoli della regione. Il movimento, grazie alla sua
capacità di mobilitazione politica, è riuscito a ottenere linee di credito agevolate dallo
stato, che ha immediatamente utilizzato per capitalizzare le cooperative e per
incrementare la produzione delle singole famiglie. Ora le cooperative hanno bisogno
di liquidità, propellente indispensabile a mettersi a regime. L’obiettivo del prestito
concesso da Cresud (94.000 dollari) è dunque quello della liquidità: il tasso di
interesse è del 9% annuale, il pagamento è semestrale e il termine per il rimborso è
di quattro anni. La garanzia è sull’immobile (pignoratizia).
TIPO E FONTE DI
FINANZIAMENTO
Donazioni e banche collegate, finanziamenti a partecipazione statale
PAESE
INIZIATIVA
PROMOTORI
FRANCIA
Adie è un'associazione di pubblica utilità presieduta da Catherine Barbaroux che
aiuta le persone escluse dal mercato del lavoro e il sistema bancario per creare una
propria impresa e quindi la loro occupazione attraverso il microcredito.
Adie è stata fondata nel 1989 da Maria Nowak adattando alla Francia il principio del
meccanismo di microcredito che ha dimostrato il suo valore nei paesi del terzo
mondo in Asia, Africa e America Latina. Oggi, milioni di persone in tutto il mondo
vivono con il loro lavoro con questo tipo di finanziamento.
ASSOCIAZIONE ADIE
BENEFICIARI
Gruppo di lavoro del Dipartimento per le Pari Opportunità - Regione Campania
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Disoccupati, giovani, soggetti in genere non bancabili
L’associazione
si occupa di erogare e recuperare finanziamenti per i microimprenditori che non hanno accesso al credito bancario, in particolare i disoccupati
e beneficiari di redditi sociali. Inoltre si occupa di supportare i micro-imprenditori
prima, durante e dopo la creazione della loro attività per garantire la sostenibilità
della loro attività. Tra le attività principali essa eroga la formazione per i giovani.
Lanciato nel 2007 da Adie, CréaJeunes è un corso di formazione a disposizione
gratuitamente per i giovani 18-32 anni. Questo programma consiste in moduli
incentrati in azioni di coaching. A seguito di questa fase di preparazione, i giovani
possono accedere al finanziamento sotto forma di microcredito ( prestito d'onore a
0%), e quindi ricevere il coaching nelle fasi attuali di creazione e sviluppo di attività.
L’associazione è caratterizzata da una forte presenza territoriale. Adie è presente in
88 quartieri classificati come zona "politica urbana": 41 attività permanenti (30%
degli sportelli dell'associazione), e 40 punti d’accoglienza. Fin dall'inizio del suo
lavoro nei quartieri, Adie ha portato alla creazione o lo sviluppo di più di 10.000
imprese, attraverso la concessione di circa 14.000 microcrediti. Nel 2010, sono stati
concessi 2348 microcrediti nella zona "politique de la ville" in Francia (27% del totale
attività dell'associazione), il 16% in ZUS. Questa cifra sale a oltre 3.000 se si include
i dipartimenti d'oltremare. In otto anni, dal momento che le attività si sono estense
in tutto il territorio nazionale, il numero di micro-prestiti è stato moltiplicato per
cinque. La strategia si basa sulla sua rete di partner: governi, autorità locali,
associazioni di lotta contro l'esclusione, banche, finanziatori fortemente desiderosi di
dare il loro sostegno all'azione civica .e, naturalmente, il suo personale e i volontari
addestrati ad intervenire in queste aree. Con il microcredito, Adie vuole lo sviluppo
economico e l'occupazione nei quartieri nel cuore dell'azione.
L’associazione ha messo in campo altre differenti iniziative e progetti in
collaborazione e in partenariato con vari enti, associazioni e banche. Di seguito
qualche esempio:
BREVE
DESCRIZIONE
DELL’INIZITATIVA
 PROGETTO BALENIEUES (PERIFERIA). Nel 2006, BNP Paribas ha avviato
Progetto Periferie, con il sostegno della sua Fondazione e attraverso la
mobilitazione del proprio business retail banking. Questo programma
specificamente dedicato ad aiutare la creazione di occupazione e la coesione
sociale nei quartieri, è stato prorogato fino al 2011.
 PROGETTO AGENZIE DI PROSSIMITA’. Nel 2007 sono state create queste agenzie
specializzate nell'approccio del target “quartieri”. Questo programma mira a
raggiungere il pubblico più svantaggiato, offrendo microcredito a “gruppi”, oltre al
microcredito "classico". I microprestiti vengono assegnati congiuntamente a
gruppi di quattro mutuatari. Queste agenzie sono sponsorizzate ciascuna da una
banca di Adie, attraverso il sostegno ai costi di start up. Sono attualmente
presenti a: Tolosa, Montreuil, Aubervilliers, Montpellier, Fort-de-France, Pointe-APitre Saint-Denis-de-la-Réunion.
 SPERIMENTAZIONI NEI TERRITORI RURALI. Questa sperimentazione destinata a
sviluppare il microcredito nelle zone rurali è stata lanciata a metà del 2007. Una
delle sfide principali del programma è stata quella di far emergere la domanda
potenziale in aree lontane e interne. E’ stata adottata una strategia di ricerca
attiva sui territori dei potenziali clienti attraverso consulenti e facilitatori.
 PROGRAMMA ISOMIR – INDUSTRIALIZZAZIONE SOLIDALE NEI TERRITORI
RURALI. I piccoli agricoltori hanno crescenti difficoltà a causa della forte
concorrenza e della riduzione degli aiuti di Stato. Dal 2008, Adie ha collaborato
con la Fédération Nationale des coopératives d’utilisation de matériels agricoles
(FNCUMA) per studiare modi per migliorare la redditività delle piccole aziende
agricole. Un fondo di investimento specifico è stato istituito all'inizio del 2010 per
contribuire a finanziare questi moduli, e per fornire supporto e formazione per
usarli.
 IL MICROCREDITO CLASSICO PER LA CREAZIONE DI MICROIMPRESE. Il
sostegno finanziario di Adie può assumere diverse forme:
o microprestiti fino a € 6.000 per coprire tutti i tipi di esigenze: auto,
magazzino, contanti, ecc. ;
o Finanziamenti fino a 4000 € di credito senza interessi per completare il
finanziamento del progetto;
o Facile accesso a premi locali secondo le modalità messe in atto in ogni
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regione, il dispositivo Pearl, ecc. Il piano di finanziamento può
raggiungere € 10.000;
o Una micro-assicurazione offerta per avviare attività personalizzata in
modo sicuro.
 IL MICROCREDITO PERSONALE A FAVORE DELL’ OCCUPAZIONE. Adie offre
anche una possibilità di microcredito personale, per un 'importo massimo di €
3.000. questo tipo di microcrediti hanno lo scopo di aiutare i disoccupati a
trovare un lavoro o i dipendenti a mantenere il proprio posto di lavoro. Esso
prevede il finanziamento di una patente di guida, formazione, il trasferimento,
l’acquisto o la riparazione di un veicolo.
TIPO E FONTE DI
FINANZIAMENTO
PAESE
INIZIATIVA
Donazioni e banche collegate, finanziamenti a partecipazione statale.
INGHILTERRA
MyBnk..Lily Lapenna, 31 anni, ha deciso di adattare il sistema del microcredito,
inventato dal premio Nobel Muhammad Yunus, meglio noto come "il banchiere dei
poveri", alle esigenze dei giovani svantaggiati delle grandi città. MyBnK, nata a
Londra nel 2007, è la concretizzazione della sua idea. Un'intuizione brillante,
applicabile in tutto il mondo: anche per questo Lily è stata premiata come Young
Global Leader 2011 dal World Economic Forum. Lily, nata a Londra da famiglia
italiana, con doppio passaporto, ha iniziato la sua avventura con un gruppo di
volontari, un sito internet e un finanziamento di 19 mila sterline, concesso da una
fondazione inglese che ha creduto nella sua idea. Certamente significativa è stata
l'esperienza sul campo vissuta da Lily una volta concluso il liceo: nove mesi nello
Zimbabwe, per seguire personalmente un progetto di istruzione rurale, insieme
anche ad una permanenza post-laurea in Bangladesh, dove ha potuto vedere donne
poverissime diventare imprenditrici vendendo uova e ricamando. MyBnk vanta
addirittura una partnership con Save The Children ed altri 21 sponsor (tra cui
grandi banche).
PROMOTORI
Lily Lapenna
BENEFICIARI
Giovani
BREVE
DESCRIZIONE
DELL’INIZIATIVA
MyBnk è un ente di beneficenza che svolge “educazione finanziaria e d'impresa”
direttamente nelle scuole e nelle organizzazioni giovanili attraverso programmi
divertenti ed interattivi di educazione finanziaria su temi come il risparmio, bilancio
e finanza all'università. MyBnk fornisce anche esperienze aziendali con soldi veri, e
allena i giovani a gestire il proprio risparmio online e attraverso sistemi mutuanti.
Il meccanismo di MyBnk prevede che si inizi a raccogliere risparmio regolarmente, in
modo che chiunque depositi possa riavere indietro i soldi dopo 7-12 settimane,
senza alcun tasso di interesse. Il denaro accumulato viene prestato ai giovani della
comunità, sempre a tasso zero, in piccole somme che vanno dalle 10 alle 1.000
sterline. Oggi sono più di 35 mila i ragazzi tra gli 11 e i 25 anni collegati a MyBnk,
con settemila microprogetti di business.
Per esempio citiamo uno dei tanti progetti: il PROGETTO MYBNK-IN-A-BOX, dove i
giovani sono addestrati per eseguire on line il proprio progetto. Il Target: è costituito
da ragazzi di 11-16 anni. MyBnk-in-a-Box offre un luogo accessibile per salvare
regolarmente e prestiti senza interessi a costituire imprese. E 'la prima volta che
qualcuno ha sperimentato nella scuola uno schema bancario. La banca è gestita da
MyBnkers addestrati (studenti) con il supporto di uno staff e tutor (insegnanti).
TIPO E FONTE DI
FINANZIAMENTO
Donazioni e banche collegate, finanziamenti a partecipazione statale, risparmi
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PAESE
INIZIATIVA
PORTOGALLO
MECFIN
PROMOTORI
ANDC, l’Associazione Nazionale per il Diritto al Credito
BENEFICIARI
Disoccupati, giovani, soggetti in genere non bancabili
•
•
•
BREVE
DESCRIZIONE
DELL’INIZIATIVA
•
•
•
TIPO E FONTE DI
FINANZIAMENTO
Progetto in parternariato: Con la Millennium Bank incaricata di offrire
credito fino al massimo di 5000 € a persona, ad un interesse al di sotto del
5% e ripagabile ratealmente in 36 mesi. La banca presterà solamente a chi
non ha avuto recenti problemi con il sistema finanziario e a chi
preferibilmente chiede il prestito congiutamente ad un parente. ANDC è
incaricata di mostrare che il business plan dei destinatari preveda un cash
flow tre volte maggiore della rata mensilmente pagata alla banca. Allo stesso
tempo l’organizzazione (ANDC) deposita nella banca un “fondo garanzia”
uguale al 5% del totale prestiti; se i beneficiari del prestito non lo
restituiscono, la banca può ritirare dal “fondo di garanzia” il totale
ammontare che era stato ottenuto dai soggetti selezionati dall’ANDC.
Progetto in partenariato con i membri associati all’ANDC che supportano
finanziariamente le attività dell’organizzazione oltre al “fondo di garanzia”.
Dalla fine del 2003, l’ANDC vanta 302 membri associati, con una crescita
del 15% se confrontata col 2002. In termini di quote, è prevista una crescita
fino a 20.000 € alla fine del 2004, contro i 19.951 del 2001.
Progetto in partenariato con le associazioni di sviluppo locale, che
propongono alla ANDC i potenziali beneficiari dei prestiti sulla base della
presentazione di una proposta di business attraverso la quale essi
intendono superare la loro marginalizzazione socio-finanziaria.
Progetto in partenariato con le organizzazioni straniere che lavorano nello
stesso campo e che grazie alla loro lunga esperienza potrebbero aiutare
l’ANDC a disegnare metodologie per lo sviluppo del microcredito in
Portogallo.
Progetto in partenariato con la agenzie governative, coinvolte
nell’implementazione di politiche pubbliche mirate a combattere povertà ed
esclusione sociale come l’Institute for Employment and Professional
Training (IEFP). Quest’ultima agenzia è responsabile del 90% delle entrate
totali dell’ANDC.
Nel 2003, l’ANDC ha collocato 91 nuovi microprestiti (una crescita del 57%
in relazione al 2002) totalizzando 398.160 € (un incremento del 58% rispetto
al 2002) che hanno generato 104 impieghi. Il tasso di restituzione, tuttavia,
non è stato come accade usualmente con tassi al di sopra del 90%. Di fronte
a tali risultati, l’ANDC ha già iniziato a rivedere le procedure di prestito con
il partner finanziario (Millennium Bank). Dopo cinque anni, il progetto di
microcredito ha fornito 372 prestiti raggiungendo un totale di circa 1,609
milioni di euro e ha portato alla creazione di 443 impieghi. Il “fondo di
garanzia” raggiunse 81.600 euro.
Fondi dell’UE
Gruppo di lavoro del Dipartimento per le Pari Opportunità - Regione Campania
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PAESE
INIZIATIVA
SPAGNA
FEDEI
PROMOTORI
FEEDEI
- Federación Española de Entidades de Empresas de Inserción
BENEFICIARI
Gruppi a rischio di esclusione sociale, ex-tossicodipendenti, ex detenuti, gruppi
Rom, giovani gruppi e donne disoccupate con famiglie
BREVE
DESCRIZIONE
DELL’INIZIATIVA
FEEDEI E’ la Federación Española de Entidades de Empresas de Inserción
(Federazione Spagnola delle Agenzie di Organizzazioni di Reinserimento) che
promuove il collocamento per quei gruppi a rischio di esclusione sociale. È composta
da organizzazioni come AERESS (Asociación Española de Recuperadores de
Economía Social) (Associazione Spagnola di Revivalisti di Economia Sociale), AIRES
(Asociació Intersectorial de Recuperadors i Empreses Socials de Catalunya)
(Associazione Inter-settoriale di Revivalismi Catalani e Organizzazioni Sociale), AMEI
(Asociación Madrileña de Empresas de Inserción) (Associazione di Organizzazioni di
Reinserimento di Madrid), AREI (Asociación Aragonesa de Empresas de Inserción)
(Associazione di Agenzie Revivaliste di Aragona), Cáritas Española (Ente di
beneficenza Spagnolo), Insertas (Coordinatore Austriaco di Organizzazioni ProReinserimento), Emaús Fundación Social y Red Anagos (Network delle Isole Canarie
di Organizzazioni di Promozione e Reinserimento socio-lavorativo).
TIPO E FONTE DI
FINANZIAMENTO
Fondi delle associazioni consorziate
PAESE
INIZIATIVA
SPAGNA
SOLIDARIETA’ FINANZIARIA
PROMOTORI
L’Associazione per la Solidarietà Finanziaria
BENEFICIARI
Gruppi a rischio di esclusione sociale
BREVE
DESCRIZIONE
DELL’INIZIATIVA
L’Associazione per la Solidarietà Finanziaria E’ stata formata all’interno di un
ambiente associativo a Zaragoza nel 1998, con l’idea di creare un ponte fra gli
investitori che erano interessati ad un utilizzo etico del loro denaro, e i progetti
sociali, al fine di proporre nuove alternative ai servizi finanziari convenzionali. Un
Network di Investitori è invece composto da persone che non sono necessariamente
membri, ma che forniscono il capitale da usare per i prestiti, una volta che il
Consiglio di Amministrazione l’ha approvato. Fino ad adesso, sono stati concessi
fondi per un valore di 30.000 €, e di conseguenza creando cinque impieghi. Tra gli
obiettivi dell’associazione c’è quello di espandere il tessuto dell’economia sociale in
Aragona e promuovere la banca etica.
TIPO E FONTE DI
FINANZIAMENTO
Fondi privati
Gruppo di lavoro del Dipartimento per le Pari Opportunità - Regione Campania
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PAESE
INIZIATIVA
SPAGNA
Fundación General para el Desarrollo Solidario
PROMOTORI
Caja de Granada
BENEFICIARI
Gruppi a rischio di esclusione sociale
BREVE
DESCRIZIONE
DELL’INIZIATIVA
Caja de Granada Nel 2002, ha avviato un progetto, “Fundación General para el
Desarrollo Solidario” (Fondazione Generale per lo Sviluppo Solidale), con l’obiettivo
di appoggiare iniziative individuali o di gruppo per la creazione di micro-imprese
attraverso l’utilizzo di prestiti di microcredito. Del totale delle operazioni approvate
nel 2003, il 57,5% corrispondono ad immigrati (26,0 % donne e 31,5% uomini);
38,3% a persone disoccupate da molto tempo (principalmente donne con il 35,6%, a
confronto di un 2,7% di uomini). Seguendo questa stessa tendenza, il cento per
cento delle domande elaborate dalle minoranze etniche corrisponde sempre a donne
.
TIPO E FONTE DI
FINANZIAMENTO
Fondi privati
PAESE
INIZIATIVA
SPAGNA
CAIA IMMACULADA
PROMOTORI
Caja Inmaculada (CAI)
BENEFICIARI
Persone a rischio di esclusione finanziaria
BREVE
DESCRIZIONE
DELL’INIZIATIVA
Caja Inmaculada (CAI) e’ una organizzazione finanziaria di Aragona che si dedica
allo sviluppo economico e sociale regionale. Per far questo, nel 2002, creò una
triplice formula di credito all’interno della stessa linea di attività di finanziamento
dell’organizzazione (per spesa, agenzie di reinserimento dei lavoratori e di creazione
di lavoro autonomo), destinata a persone a rischio di esclusione finanziaria. Nello
stesso anno ha erogato 189 prestiti totalizzando 933.113,18 €. Detiene contratti
collaborativi con numerose organizzazioni sociali, però è lo stesso personale delle
casse di risparmio che si dedica alla consulenza finanziaria e talvolta
all’accompagnamento diretto dei progetti.
TIPO E FONTE DI
FINANZIAMENTO
Fondi privati
Gruppo di lavoro del Dipartimento per le Pari Opportunità - Regione Campania
P.O. FESR 2007/2013 – PON “Governance e Assistenza Tecnica”
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PAESE
INIZIATIVA
SPAGNA
ICO
PROMOTORI
Agenzia finanziaria governativa
BENEFICIARI
Persone a rischio di esclusione finanziaria
BREVE
DESCRIZIONE
DELL’INIZIATIVA
Il suoi principali obiettivi sono il sostegno e la promozione delle attività economiche
che contribuiscono alla crescita e incremento della ricchezza nazionale. Per
raggiungere questi scopi, sono state create formule di prestito con condizioni
preferenziali indirizzate a specifici tipi di beneficiari. Per distribuire il capitale,
utilizza il network degli uffici delle banche commerciali che operano nel paese;
questa relazione è possibile attraverso accordi. ICO si assume l’80% del rischio nelle
transazioni con l’EIF (Fondo di investimento europeo), e l’Istituzione di Credito si
assume il restante 20%
TIPO E FONTE DI
FINANZIAMENTO
Fondi pubblico/ privati
PAESE
SPAGNA
INIZIATIVA
Fundación Laboral Women’s World Banking en España
PROMOTORI
Fundación Laboral Women’s World Banking en España
BENEFICIARI
Donne
BREVE
DESCRIZIONE
DELL’INIZIATIVA
TIPO E FONTE DI
FINANZIAMENTO
PAESE
INIZIATIVA
PROMOTORI
Si occupa del reinserimento delle donne nel lavoro attraverso diversi prodotti di
microcredito. Oltre al rapporto che mantiene con La Caixa per le donne immigrate,
WWB Spain partecipa come agenzia di supporto alle formule di microcredito di ICO e
della Fundación Un Sol Món’s. Essa ha anche firmato un accordo con Caja Madrid,
la Caixa e Banco Popular per accelerare l’erogazioni di prestiti collaterali
convenzionali per le donne imprenditrici.
Fondi pubblico/ privati
SPAGNA
FIDEM (Fundación Internacional de la Mujer Emprendedora)
Unione di tre organizzazioni sullo sviluppo di stampo Cattolico: Memisa, Mensen in
Nood (la Caritas Olandese) e Bilance Cordaid
Gruppo di lavoro del Dipartimento per le Pari Opportunità - Regione Campania
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BENEFICIARI
BREVE
DESCRIZIONE
DELL’INIZIATIVA
TIPO E FONTE DI
FINANZIAMENTO
Donne
Fondazione internazionale per le Donne Imprenditrici è un’organizzazione non
lucrativa composta da imprenditrici che cerca di incentivare la creazione di progetti
imprenditoriali iniziati da donne. Nata nel 1999, ha firmato numerosi accordi con le
amministrazioni pubbliche e le organizzazioni di banche private al fine di creare
linee di microcredito per il lavoro autonomo delle donne.
Fondi pubblico/ privati
PAESE
OLANDA
INIZIATIVA
CORDAID
PROMOTORI
FIDEM (Fundación Internacional de la Mujer Emprendedora
BENEFICIARI
Persone a rischio di esclusione finanziaria -Donne
BREVE
DESCRIZIONE
DELL’INIZIATIVA
Fondata verso la fine del 1999 a seguito dell’unione di tre organizzazioni sullo
sviluppo di stampo Cattolico: Memisa, Mensen in Nood (la Caritas Olandese) e
Bilance Cordaid, trae ispirazione dalla dottrina sociale cattolica e sostiene
fermamente il credo che ciascun essere umano abbia diritto ad una esistenza
dignitosa. Ogni anno Cordaid spende circa 150 milioni di euro in progetti nei paesi
in via di sviluppo. Questi soldi provengono dal governo olandese, dall’Unione
Europea e da circa 450.000 donatori privati che sostengono il lavoro svolto da
quest’organizzazione. Cordaid in ogni modo fornisce il suo aiuto cercando di
sviluppare e migliorare le capacità organizzative, finanziarie, ed amministrative delle
persone, ad esempio cercando i propri investitori nel paese stesso in cui si vuole
investire oppure aiutando nella formazione e nel funzionamento di un reale sistema
assicurativo, che in tali paesi, quando esiste, è comunque molto precario. Cordaid
ha imparato negli anni che la domanda di fondi per lo sviluppo economico
strutturale persegue necessità specifiche; si sostengono i fondi nella forma dei
prestiti, garanzie e contributi per la controparte locale. Il Funding Department sta
sviluppando nuovi metodi ed è sempre alla ricerca di fondi ideali per progetti
particolari. Per questi motivi, ha avuto a disposizione nel 2001 un budget di 22
milioni di euro. Quando si sviluppano nuovi metodi di sostegno, è sempre cruciale
assicurarsi che le risorse disponibili localmente (opportunità di risparmio, risorse
del governo) siano usate nel modo più efficiente, ed anche che il gruppo di lavoro di
Cordaid riesce ad avere un buon accesso alle banche ed alle istituzioni finanziarie.
Cordaid cerca di migliorare i prestiti, le garanzie ed i contributi principalmente
attraverso il canale delle istituzioni finanziarie, del governo, degli affari privati, e
delle associazioni di produttori. L’obiettivo di Cordaid è quello di facilitare la
popolazione locale nell’accesso ai prestiti, proprio attraverso le banche locali od altre
istituzioni di credito basate su condizioni favorevoli. Cordaid sta operando con le
organizzazioni locali che sostengono le iniziative dei poveri nelle aree di produzione,
di vendita e degli investimenti. Ci sono due modi in cui Cordaid cerca di contrastare
la povertà: tramite l’intervento diretto, con il quale Cordaid finanzia direttamente
progetti che aiutano i piccoli imprenditori a migliorare i loro metodi di produzione,
anche tramite una migliore formazione a livello amministrativo, e tramite il “Society
Building”, con il quale Cordaid rinforza anche le cooperative degli agricoltori e dei
produttori in modo tale da renderli indipendenti nel futuro nello svolgimento di
qualsiasi funzione. Cordaid a tale proposito offre un’ampia gamma di forme
sostenibili differenti di finanziamento, come prestiti basati su condizioni favorevoli e
garanzie; questo in cooperazione con le istituzioni finanziarie locali o con il settore
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corporativo. Cordaid ha un dipartimento speciale, chiamato Finance Department,
che ha esperienze in queste aree. In un’ottica del genere una delle chiavi più
importanti per la strada verso lo sviluppo è l’accesso alle risorse finanziarie. Cordaid
opera il più possibile per aprire le porte dell’accesso al mercato finanziario
soprattutto ai più disagiati. Tramite la cooperazione con le istituzioni finanziarie
locali, Cordaid fornisce prestiti basati su condizioni favorevoli e fornisce programmi
di risparmio. È evidente, quindi, tra gli approcci di Cordaid allo sviluppo, quanto sia
importante anche la sostenibilità economica. I paesi in via di sviluppo sono
caratterizzati da ampi settori informali, spesso anche molto vulnerabili. Cordaid
cerca di instaurare rapporti con le istituzioni finanziarie di credito per capire il loro
funzionamento. In questo modo cercano di migliorare l’accesso alle banche e alle
istituzioni di credito (ad esempio in Etiopia tramite dei programmi di sostegno alla
vita urbana sono riusciti a migliorare e rafforzare le donne nel settore informale
fornendo loro l’accesso al credito e alle istituzioni finanziarie locali). Cordaid cerca di
migliorare l’informazione, le capacità ed i servizi che attualmente sono insufficienti
nel Sud del mondo. Cordaid tramite il sostegno alle organizzazioni locali nel mondo
del mercato, dei prestiti, del finanziamento dei commerci, cerca di sviluppare la
cooperazione tra le comunità di affari del Nord e quelle del Sud. Gli imprenditori del
Sud devono guadagnare una posizione migliore sul mercato che incide comunque
sulla loro vita e minaccia anche di escluderli. Questo significa che devono essere
professionalmente formati ed avere anche le attrezzature giuste per poter produrre
beni di qualità e seguire una produzione ecologicamente sostenibile.
TIPO E FONTE DI
FINANZIAMENTO
Fondi pubblico/ privati
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8.
Documenti e siti consultati
•
Report Istat “La povertà in Italia” anno 2011
•
Rapporto Finale del Workshop Tecnico “MICROIMPRESA E INCLUSIONE
SOCIALE. CRITICITÀ E PROPOSTE PER IL SISTEMA DEL MICROCREDITO
IN ITALIA” che si è svolto a Roma il 24 febbraio 2012 all’interno del
seminario "Microfinanza e Politiche dell’Unione Europea: risorse e
opportunità per la microimpresa e l’inclusione sociale. Il ruolo degli enti
territoriali e locali" organizzato dall’Ente Nazionale per il Microcredito in
collaborazione con la Commissione Europea, Rappresentanza in Italia.
•
STRUMENTI FINANZIARI DELLA POLITICA DI COESIONE PER IL PERIODO
2014-2020 – Commissione Europea
•
Proposta di REGOLAMENTO DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL
CONSIGLIO recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo
regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo
europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari
marittimi e la pesca compresi nel quadro strategico comune e disposizioni
generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo
e sul Fondo di coesione, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del
Consiglio.
•
AVVISO PER LA SELEZIONE DI PROGETTI DA AMMETTERE AL
FINANZIAMENTO DEL “FONDO MICROCREDITO FSE”- BURC n.68 del 29
Ottobre 2012.
Decreto Dirigenziale n. 621 del 01/08/2012 e allegati – Regione Campania
POR FSE 2007-13 FONDO MICROCREDITO FSE - APPROVAZIONE PIANO
OPERATIVO E DIRETTIVE DI ATTUAZIONE
•
•
Delibera della Giunta Regionale n. 733 del 19/12/2011 e allegati
ISTITUZIONE DEL FONDO MICROCREDITO FSE A VALERE SUL P.O.
CAMPANIA FSE 2007-2013.
•
Manifestazione di Interesse al fine di selezionare Intermediari Finanziari
che riceveranno risorse, da utilizzarsi per la Regione Campania, dal Fondo
Europeo per gli Investimenti, attraverso lo JEREMIE Holding Fund, al fine
di implementare il Funded Risk Sharing Financial Instrument per il
rafforzamento dell’accesso al credito nel settore sociale.
Manifestazione di Interesse No. JER-007/3 .
POR Campania FESR 2007-2013 Obiettivo Operativo 6.3 “Città Solidali e
Scuole Aperte”
Per le iniziative individuate, attraverso i siti di seguito evidenziati, oggetto di
approfondimento è stata tutta la documentazione, laddove reperibile, a corredo
dell’iniziativa stessa come ad es. leggi regionali, protocolli di intesa, delibere, avvisi
pubblici etc.
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www.istat.it
eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=COM:2011:0662:FIN:it:PDF
ec.europa.eu/regional_policy/sources/docgener/informat/2014/financial_instrum
ents_it.pdf
www.microfinanza-italia.org
www.microcreditoitalia.org
www.regione.sardegna.it
www.pn.camcom.it
www.comune.trento.it
www.regione.basilicata.it
www.rc.camcom.it
www.regione.lazio.it
www.microcredito.lazio.it
www.regione.marche.it
www.bancamarche.it
www.regione.puglia.it
www.regione.toscana.it
www.microcreditosolidale.eu
www.regione.piemonte.it/lavoro/imprendi/imprendi/fondom.htm
www.abruzzosviluppo.it/sviluppo-del-microcredito-%C2%A0a-sostegno-dellacrescita-e-dell%E2%80%99occupazione/96/
www.fwamilano.org/index.phtml?Id_VMenu=1
www.sviluppoeconomico.regione.umbria.it/Mediacenter/FE/CategoriaMedia.aspx?
idc=205&explicit=SI
www.magverona.it/sportello-di-microcredito/
www.aziendaspecialemessina.it/scheda.asp?idprod=69&idpadrerif=46
www.provincia.re.it/page.asp?IDCategoria=703&IDSezione=3927&ID=460244
www.provincia.bologna.it/probo/Engine/RAServePG.php/P/1519910010300/M/
296110010304/T/Microcredito-per-favorire-lavvio-al-lavoro-dei-giovani
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www.fondazionecariparo.it/dett_comunicato.php?id=182
www.sp.camcom.it/pdf/bando_microcredito_2012/Bando_Microcredito.pdf
www.progettopolicoro.it/pls/progettopolicoro/v3_s2ew_consultazione.mostra_pagi
na?id_pagina=669
www.fondoprimi.eu/
www.fondazionedivenezia.org/it/attivita/istruzione-e-formazione/Microcredito
www.etimedia.org/Microcredito-Abruzzo
www.caritastermolilarino.it/caritas.asp?c=1&v=3
www.regione.vda.it/servsociali/contributi_finanziari_e_assistenza_economica/elen
co_completo/lr_52_09/famiglia_microcredito_progetti_i.asp
www.fondazionedallefabbriche.coop/2010/11/17/microcredito-etico-socialeravennate-e-imolese/
www.ilgiorno.it/lodi/cronaca/2012/03/30/689158-fondo_prestare_soldi.shtml
www.comune.lodi.it/.../BLOB%3AID%3D4083
www.provincia.pmo.it/provpalermo/s2magazine/index1.jsp?idPagina=3757
http://www.fondazionerisorsadonna.it/
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