un modello olistico di prevenzione primaria
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un modello olistico di prevenzione primaria
Harmonia un modello olistico di prevenzione primaria ad orientamento bioenergetico Tesi del Corso di Naturopatia Febbraio 2003 Indice : - premessa Cap 1) l’approccio olistico e la professione infermieristica. Cap 2) La formazione di base Cap 3) Verso un’originalità : da operatore di malattia ad operatore per la salute Cap 4) la Natura, la naturopatia e il naturopata . Cap 5) Il contributo della naturopatia ad orientamento bioenergetico nel sistema sanitario. Cap 6) la prevenzione possibile ( esperienze istituzionali). Cap 7) lo stress e le alterazione delle funzioni biologiche. Cap 8) La famiglia : una risorsa per la salute Cap 9) Il mio approccio Cap 10) Harmonia : il modello operativo. Conclusioni e appendice bibliografica e documentativa PREMESSA Mentre inizio questo scritto il clima meteorologico è umido, cumuli di nuvole sono sopra la Valtellina e in gran parte del Nord Italia , siamo a Maggio, ma la stagione ricorda l’autunno. Sono a casa, in un piano di una villetta all’imbocco della Valmalenco,in un paesino popolato prevalentemente da anziani . Un tempo la vita umana sondriese era in montagna i paesi erano luoghi di lavoro e di incontro , ora non più. La descrizione del contesto è un elemento olografico (1) che permea la trascrizione di un’idea di un esperienza e la realizzazione di un modello operativo , perciò questo sarà presente nella Tesi con la finalità di connettere il contesto all’azione naturopatica secondo il modello Harmonia . Le famiglie Valtellinesi sono notoriamente “chiuse”, i bambini tendono a stare in casa in compagnia dei nonni . Nel paese manca un parco giochi, c’è un campo da calcio, in un’area degradata nei pressi di una scuola chiusa per carenza di bambini , ai margini del paese. Le forme di associazionismo paesano ruotano attorno alla Chiesa o alla Trattoria –bar. . I boschi sono maltenuti, i sentieri di questa zona sono poco utilizzati, l’auto è il principale mezzo di trasporto. Tutta la vita sociale si svolge in Sondrio , dove le scuole sono attive fino alle superiori, poi l’università (eccetto la Laurea per Infermiere) o altre scuole, obbligano la popolazione scolastica a far riferimento a Lecco o Milano. Nell’anno 2002 anche la popolazione Valtellinese, immersa in un contesto naturale apparentemente invidiabile ,vive in disarmonia, pochi Valtellinesi sono a contatto con i ritmi naturali. I dati epidemiologici (2) parlano chiaro le cause di morte per nulla naturali, sono globalmente indotte da patologie : cardiovascolari e tumorali in primis , per quanto riguarda la popolazione con più di 44 anni . Colpisce come il ruolo delle morti da incidenti stradali , malattie del S .N. C , e suicidi (3) costituiscono rispettivamente la prima, la seconda e la terza causa di morte per la fascia di età dai 15 ai 24 anni di età , per i maschi . Diversamente per le femmine che come prima causa di morte tra i 5 e i 14 anni sono gli incidenti stradali e nella fascia di età successiva ( 15-24) vanno al secondo posto superati dai traumi e avvelenamenti . Nelle fasce di età superiori (dai 45 ai > 75 ) i maschi conoscono l’infarto e il tumore polmonare e patologie connesse al sistema circolatorio , le donne invece il tumore alla mammella ed altre malattie del sistema circolatorio . Le malattie cardiovascolari nel 2000 portavano al decesso , complessivamente 628 persone , delle quali il 33, 26 % maschi e il 42,88 % femmine , in particolare le femmine superano i maschi nella mortalità per alterazioni della ipertensione arteriosa , della circolazione dell’encefalo e nell’arteriosclerosi e di altre patologie connesse al sistema circolatorio . Ai maschi resta il primato di morte per IMA ( infarto miocardio acuto ) il 12,65 % . I tumori portano alla morte nel 2000 534 persone , il 36,51 % maschi , il 26,94 % femmine , la differenziazione nelle sedi tumorali nei sessi è la seguente : - - le donne , ovviamente , sono colpite alla mammella che è il numero più elevato in tutta la percentuale femminile 4,40 % seguono quelli al sistema linfatico ed emopoietico 3,11% ed al terzo posto a carico del polmone . gli uomini , al primo posto a carico del polmone 11,20 % , poi al fegato e alle vie biliari per il 4,70 % ed al terzo posto alle vie aeree e digestive superiori con il 3,58 % . Tradotto in termini bioenergetici : i comportamenti distruttivi sono causa di morte precoce, in un periodo della vita dove la le potenzialità creative sono auspicabili. L’area della testa ,del petto della gola ed il sistema linfatico ed ematico sono le localizzazioni dove convergono la gran parte delle patologie citate . La cronaca nera ci rammenta drammaticamente come la distruttività non rende immune nemmeno le madri: recentemente una donna, in alta valle ha ucciso la sua bimba di 8 mesi mettendola in lavatrice. Vivo in questa terra da dieci anni come terapeuta, le persone che ho conosciuto mi hanno insegnato molto su questo popolo e più in generale sul genere umano, ma la mia esperienza infermieristica e personale è stata la base della realizzazione di un Modello di intervento per la salute. Un percorso costituito da esperienze centrate sul senso della malattia e il disagio , nell’uomo e nella comunità . L’ APPROCCIO OLISTICO E LA PROFESSIONE INFERMIERISTICA La professione infermieristica fin da i suoi esordi considera l’uomo nella sua globalità in particolare sotto l’aspetto spirituale , è grazie a ciò che un infermiere professionale era in grado di : -osservare globalmente l’individuo , ovvero, nel corpo, nel comportamento, nella sua socialità -rilevarne i bisogni -elaborare un piano di assistenza individualizzato, che implica la capacità di determinare obiettivi a breve,medio e lungo termine. assistere l’individuo sofferente in tutte le fasi della vita ed in particolare aiutarlo a morire dignitosamente. -permettere l’autonomia della persona Per essere in grado di realizzare tali competenze la formazione di base ha giocato un ruolo essenziale , ma altrettanto fondamentale è l’esperienza . La mia esperienza formativa e lavorativa è stata costante per circa 20 anni, perfezionando in particolare le mie capacità di osservazione, ridefinendo progressivamente il mio ruolo terapeutico (4) . La condizione di libero professionista mi ha permesso di passare da una logica assistenziale ad una logica di autoregolazione, da occuparmi dell’infermo ad occuparmi delle infermità della persona , del gruppo,della comunità. Per spiegare meglio i concetti espressi è utile rammentare il mio iter professionale focalizzando lo sfondo su cui andava progressivamente delineandosi un modello di approccio professionale denominato Harmonia. LA FORMAZIONE DI BASE : dalla funzione infermieristica agli obiettivi OMS del 1985. La formazione di base,si è profondamente modificata rispetto a 20 fa, ma già allora si passava da un lavoratore generico ad uno professionista: da l’infermiere generico a quello professionale, da una formazione nazionale ad un modello europeo. In sostanza, il contesto operativo dell’infermiere, pur restando prevalentemente l’ospedale si andava qualificando : l’azione infermieristica diventava un piano di nursing, ovvero, un progetto scientifico coerente con i dettami di un modello infermieristico rinnovato . La specialità infermieristica stava nell’ottimizzare un processo dove il paziente diveniva cliente di un servizio : il Sistema Sanitario Nazionale. Ora come allora i modelli di riferimento erano anglosassoni. L’evoluzione universitaria ha sancito il livellamento europeo anglosassone, ma quale originalità si è trasmessa nell’ambito del modello di intervento di salute e quale significato ha la malattia. Dal manifesto degli studi dell’anno accademico 2002/2003 dell’Università degli Studi di Milano del Corso di Laurea di Infermiere leggiamo : “ Il Corso di Laurea di infermiere ha lo scopo di preparare operatori sanitari con le conoscenze scientifiche e tecniche necessarie a svolgere in piena autonomia professionale le funzioni connesse con la assistenza generale infermieristica . L’assistenza è di natura tecnica , relazionale ed educativa , è rivolta all’età evolutiva , adulta e geriatrica e riguarda gli aspetti preventivi , curativi , palliativi e riabilitativi.” Per realizzare tali finalità “il laureato infermiere per essere in grado di esprimere la propria professionalità deve essere in grado di : - Conseguire un’adeguata preparazione nelle discipline di base al fine di conoscere e comprendere i più rilevanti elementi che caratterizzano i processi fisiologici e patologici ai quali è rivolto il proprio intervento professionale , preventivo e terapeutico; - Partecipare alla identificazione dei bisogni di salute della persona e delle comunità; - Identificare i bisogni di assistenza infermieristica della persona e delle comunità , formulando i relativi obiettivi; - pianificare , gestire e valutare l’intervento assistenziale infermieristico; - garantire la corretta applicazione delle prescrizioni diagnostiche e terapeutiche; - agire sia individualmente sia in collaborazione con gli altri operatori sanitari e sociali, avvalendosi , ove necessario , dell’opera del personale di supporto; - concorrere direttamente all’aggiornamento relativo al proprio profilo professionale ed alla ricerca; - lavorare in gruppo e integrarsi con le altre professioni sanitarie; - utilizzare almeno una lingua dell’Unione Europea , oltre l’italiano , nell’ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali ; - applicare e principi bioetici generali , quelli deontologici , giuridici e medico-legali della professione. - Il titolo conseguito è abilitante alla professione e consente di svolgere l’attività - professionale in strutture sanitarie , pubbliche o private , nel territorio e nell’assistenza domiciliare , in regime di dipendenza o libero professionale. L’infermiere nonostante il raggiungimento di un alto grado formativo che sarà terminato con la realizzazione della laurea specialistica , permane intriso da un fine : ottimizzare un progetto che è istituzionalmente radicato nella medicina moderna , con altissimi costi economici e con sempre meno successi terapeutici nella cura delle malattie croniche non infettive . In particolare la sua professionalità operativa non gli consente di predisporre progetti concreti nella prevenzione (5) . La mia formazione è stata connotata dalla legge 833/78 che metteva al centro del suo operare l’educazione sanitaria del cittadino condotta da professionisti quali gli infermieri professionali e gli Assistenti Sanitari. Vorrei rammentare alcuni stralci di tale legge , sono parole che danno lo spessore storico del compito degli operatori che sono cresciuti con un tale spirito , io sono anche il frutto di un’epoca contraddistinta da forti spinte riformatrici nelle direzione dell’eguaglianza e della solidarietà sociale. Dall’ art.1 : “ La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività mediante il servizio sanitario nazionale . La tutela della salute fisica e psichica deve avvenire nel rispetto della dignità della libertà della persona umana. Il servizio sanitario nazionale è costituito dal complesso delle funzioni , delle strutture , dei servizi e delle attività destinati alla promozione , al mantenimento ed al recupero della salute fisica e psichica della popolazione senza distinzione di condizioni individuali o sociali e secondo le modalità che assicurino l’eguaglianza dei cittadini nei confronti del servizio. L’attuazione del servizio sanitario nazionale compete allo stato , alle regioni e agli enti locali territoriali , garantendo la partecipazione dei cittadini. Nel servizio sanitario nazionale è assicurato il collegamento ed il Coordinamento con le attività e con le attività e con gli interventi di tutti gli altri organi , centri , istituzioni e servizi , che svolgono nel settore sociale attività comunque incidenti sullo stato di salute degli individui e della collettività . Le associazioni di volontariato possono concorrere ai fini istituzionali del servizio sanitario nazionale nei modi e nelle forme stabiliti dalla presente legge. “ Dall’ art 2 : “ il conseguimento delle finalità di cui al precedente articolo è assicurato mediante : 1) la formazione di una moderna coscienza sanitaria sulla base di un’adeguata educazione sanitaria del cittadino e delle comunità ; 2) la prevenzione delle malattie e degli infortuni in ogni ambito di vita e di lavoro ; 3) la diagnosi e la cura degli eventi morbosi quali che ne siano le cause , la fenomenologia e la durata ; 4) la riabilitazione degli stati di invalidità e di inabilità somatica e psichica ; 5) la promozione e la salvaguardia della salubrità e dell’igiene dell’ambiente naturale di vita e di lavoro ; 6) l’ igiene degli alimenti , delle bevande , dei prodotti e avanzi di origine animale per le implicazioni che attengono alla salute dell’uomo , nonché la prevenzione e la difesa sanitaria degli allevamenti animali ed il controllo della loro alimentazione integrata e medicata ; 7) una disciplina della sperimentazione , produzione , immissione in commercio e distribuzione dei farmaci e della informazione scientifica sugli stessi diretta ad assicurare l’efficacia terapeutica , la non nocività e la economicità del prodotto ; 8) la formazione professionale è permanente nonché l’aggiornamento scientifico culturale del personale del servizio sanitario nazionale Dal 1978 sono passati 24 anni e il clima di progresso sociale ha subito una brusca frenata , la peste emozionale ( vedi i riferimenti successivi ) ha preso la supremazia . La peste è caratterizzata dal bisogno di creare divisioni tra le popolazioni delle nazioni e del Paese e la ricerca di uomini “forti” capaci di rendere autoritaria la democrazia consegnandola nelle mani di un mercato economico , dove l’etica solidale non trova il posto che le competerebbe. Una civiltà giuridica fondata sul : lavoro , sovranità popolare , il riconoscimento dell’inviolabilità dei diritti umani , la dignità sociale ( articoli 1,2,3 della Costituzione italiana) sta vivendo un periodo oscuro , questa consapevolezza dal punto di vista energetico ci predispone a nuove nascite civili . Ma ci sono diritti universali e tutti gli abitanti del pianeta devono averne la possibilità di usufruirne perciò l’O .M .S ( Organizzazione Mondiale della Sanità ) già dal 1985 diffuse un volume (6) fondamentale : gli obiettivi della salute per tutti . Trascrivo alcuni stralci da “ Gli obiettivi di salute per tutti” pubblicata dall’ Ufficio Regionale per l’Europa dell’O .M .S : 1) nonostante le risorse finanziarie stanziate negli ultimi 30 anni, per il settore sanitario e per la messa a punto di nuove medicine e nuove tecniche mediche , il livello di salute dei popoli è di gran lunga inferiore a quel che dovrebbe essere . 2) nonostante l’alto livello complessivo di sviluppo della Regione ed il livello scientifico , economico e culturale della maggior parte dei suoi paesi , la grande sfida contro le disuguaglianze in campo sanitario non è stata vinta. I sei temi principali : -salute per tutti implica necessariamente uguale trattamento per tutti -si deve mirare a che ognuno attribuisca alla salute un valore positivo che gli permetta di fare ampi uso delle sue capacità fisiche , mentali ed emotive . L’accento , dunque, andrebbe posto sulla promozione sanitaria e sulla prevenzione delle malattie. - saranno gli individui stessi a realizzare l’obiettivo della salute per tutti . Una comunità ben informata , ben motivata ed attivamente partecipe è un’ elemento chiave per la conquista dell’obiettivo comune . - La salute per tutti richiede un’azione coordinata di tutti i settori interessati . Le autorità sanitarie possono occuparsi solo di una parte dei problemi da risolvere , ed una cooperazione multisettoriale è l’unico mezzo che possa effettivamente garantire i presupposti fondamentali per la salute , per la promozione delle politiche sanitarie e la riduzione dei rischi nell’ambiente fisico , economico e sociale . -Il punto centrale del sistema di assistenza dovrebbe essere l’assistenza sanitaria di base in grado di soddisfare le esigenze sanitarie fondamentali di ciascuna comunità per mezzo di servizi vicini il più possibile ai luoghi dove la gente vive e lavora , facilmente accessibili e soddisfacenti per tutti , nonché basati sulla piena partecipazione della comunità . -I problemi sanitari trascendono le frontiere nazionali . L’ inquinamento atmosferico ed il commercio di prodotti nocivi sono esempi palesi di problemi la cui soluzione richiede una soluzione internazionale. I sei grandi temi vengono affrontati attraverso 8 capitoli che si articolano in : 12345678- Un’ampia prospettiva Requisiti fondamentali per la salute 12 obiettivi per la salute per tutti in Europa nel 2000 5 obiettivi dedicati ai modi di vivere sani 8 obiettivi per l’igiene ambientale 6 obiettivi per fornire un’assistenza adeguata un grande obiettivo strategico per la strategia della ricerca 6 obiettivi per contribuire allo sviluppo sanitario Ma veniamo al futuro a cui tendono i 38 obiettivi , che coincidono pienamente con il mio modello Harmonia : - permettere ai bambini di nascere da genitori che li desiderano e che hanno il tempo, i mezzi e le capacità per allevarli e per seguirli in modo adeguato; -essere educati in una società che riconosce i valori fondamentali del vivere sano , che incoraggia le scelte individuali e permetta di metterle liberamente in pratica . -disporre delle condizioni indispensabili per la salute ed essere efficacemente protetti contro malattie ed incidenti . -vivere in uno stimolante ambiente di interazione sociale, liberi da rischi di guerra, con piena opportunità di svolgere ruoli economici e sociali soddisfacenti; -invecchiare in una società che aiuti a mantenere integre le capacità , che assicuri una vecchiaia tranquilla e motivata, che offra assistenza in caso di necessità ed infine che permetta di morire dignitosamente. VERSO UNA ORIGINALITA’ NECESSARIA : DA OPERATORI PER LA MALATTIA AD OPERATORI PER LA SALUTE. Nel 1982 venivo attratto da una rivoluzione istituzionale, la legge 180 : approdai nella comunità Psichiatrica , il rapporto didattico con lo psichiatra risultò essere determinante nella scelta di iniziare fin dal tirocinio del terzo anno , quale sarebbe stato il mio primo ambiente lavorativo : i Servizi Psichiatrici. In quel contesto la scienza medica era strutturalmente in difficoltà e il ruolo infermieristico per numero e per funzione era molto importante . Nei servizi psichiatrici il personale infermieristico doveva cercare l’azione comune e coerente per introdurre elementi di coerenza relazionale del disagio. Il gruppo infermieristico era necessario per garantire la propria incolumità , la propria coesione faceva da argine allo “straripamento potenziale” del disagio presente nel reparto psichiatrico, compromettendo l’integrità psico-fisica degli operatori. Il passaggio dal modello manicomiale a quello non-manicomiale era davanti ai miei occhi con tutto il carico di contraddizioni storicamente presente (7) Rimane importante l’esperienza umana e professionale, cominciai a comprendere come si esprimeva il disagio mentale la differenza e la vicinanza tra nevrosi e psicosi e le caratteristiche di un’IO integrato.Inoltre cominciai a riflettere sul ruolo del periodo gestazionale nella formazione del nucleo psicotico . Conclusi la mia esperienza psichiatrica occupandomi di formazione infermieristica psichiatrica, i miei ricordi sono nitidi ed emozionalmente toccanti. Da quell’esperienza alcune riflessioni rimangono attuali : - il disagio mentale è il frutto di una serie di alterazioni vitali trasmessi di generazione in generazione. - il disagio mentale è una proiezione di un disagio più ampio che investe la comunità con al centro il livello familiare e la rete sociale in cui questo è inserito. - i servizi psichiatrici sono inseriti nella rete di disagio ed a loro volta lo alimentano per l’uso cronicizzate della psicofarmacologia . - L’incurabilità del disagio è proporzionale alla patologia della comunità con particolare rilievo per i servizi sanitari. - Era ed è assente un’ azione concreta di prevenzione del fenomeno psicotico. - Ritengo la psicosi e il più vasto fenomeno della devianza comportamentale funzionale all’equilibrio dell’attuale umanità . Ogni contesto umano ha il tasso di devianza insito nella sua capacità di armonizzare le forze psichiche presenti. - La formazione sanitaria attuale è deficitaria nell’ambito di pratiche preventive relative alla malattia mentale Continuai la mia storia professionale lavorando a domicilio , in particolare lavorai per 4 anni in un servizio di assistenza domiciliare con altri colleghi I .P e A .D ( assistente domiciliare ) e , contemporaneamente presso un Centro Socio-Educativo ( C .S .E) per disabili psico-fisici collaborando con gli educatori professionali rendendomi partecipe di un’esperienza fondamentale . Alle riflessioni sopraesposte se ne aggiungevano altre , grazie alla posizione singolare che l’attività domiciliare e la responsabilità sanitaria di un C .S .E permette. In particolare venni a conoscenza della carenza dell’assistenza sanitaria di base e dell’assenza di incisione dei servizi deputati alla prevenzione . Esplorai l’intimo del disagio psicofisico personale e famigliare cristallizzato , che determina la degenerazioni dell’organismo e nella relazione interpersonale . Alcune riflessioni rimangono attuali : - la terapia farmacologia può essere una terapia terminale, ovvero , conduce il disagio psicofisico della persona ad un vicolo cieco. Il disagio si struttura, la persona diviene farmacodipendente in particolare se anziana. - l’assistenza domiciliare è una grande risorsa per l’evoluzione della relazione tra operatori e famiglia permettendo la riduzione della farmacodipendenza. - L’indigenza economica limita le capacità evolutive delle persone. - L’intero modello scientifico medico è inadeguato alla comprensione della Natura umana e del processo che porta alla malattia , intesa come componente fondamentale nell’equilibrio umano . Ritengo personalmente impossibile occuparsi adeguatamente di benessere se non si conoscono le modalità di sviluppo della malattia e , in particolare , il ruolo che la malattia riveste nella storia individuale. - Nella formazione e pratica infermieristica attuale l’ importanza del lavoro domiciliare e delle sue potenzialità e poco considerato . - La gestazione costituisce la base della salute del futuro cittadino . - La presenza lavorativa di un’ operatore sanitario in un determinato servizio costituisce una sorta di passaggio evolutivo personale , prima che professionale , direttamente legato allo stato del proprio carattere . 1992 La malattia endocrina di mia moglie, ed il persistere di un mio disturbo vascolare dopo 2 safenectomie furono una grande goccia che fece traboccare il vaso della nostra esistenza. La rete patologica in cui eravamo inseriti si stava manifestando in un periodo critico colpendoci subito dopo la gravidanza di mia moglie, era necessaria una drastica inversione di tendenza allo stile esistenziale fin qui condotto ed appena possibile indagare profondamente sulle cause. I processi globali che inducono il tracollo di un sistema famigliare , o anche di una solo dei membri è oggetto di riflessioni successive , mi preme mettere in luce che , nonostante io e mie moglie siamo infermieri professionali non siamo stati in grado di prevenire ed alleviare i disagi che si erano manifestati. Inoltre nel 1989 mi ero Diplomato Professionalmente in Shiatsu . Ero in grado di sintonizzarmi con il mondo dell’ energia , ma ero solo all’inizio di un lungo percorso. La malattia è un aspetto della vita , della quale si è persa momentaneamente la bussola . Le coordinate esistenziali atte alla prevenzione della malattia sono rintracciabili in Natura ed in particolare negli uomini che la conoscono profondamente fin da dentro di sé. Da dentro bisogna partire per passare da operatori che si occupano dell’infermità (gli infermieri) ad operatori che partendo dalle conoscenze che portano all’infermità sono in grado di operare per la Salute in tutte le età al fine di prevenire le sofferenze e contenere la spesa socio-sanitaria. L’infermità della quale mi sono occupato come infermiere , era non solo quella dei miei clienti , ma inconsapevolmente mi occupavo anche del mio grado di infermità mentale e corporea . La Natura , la naturopatia e il naturopata. La mia storia continua, nel trasferimento, come riferito nella premessa, in Valtellina. La Valle ha una forte presenza di verde, un colore fondamentale in Natura. La divisione orografica in versante solivo e ombroso ci indica che la luminosità è un primo livello di disarmonia ambientale naturale a cui si aggiunge la presenza artificiale di elettrodotti che altera il campo elettromagnetico . I livelli di inquinamento atmosferico sono “milanesi”quando i gas di scarico automobilistici e del riscaldamento ristagnano a fondo valle , in particolare in estate . Il periodo estivo è soffocante in alcune zone del fondo valle in particolare in alcuni quartieri nella cittadina di Sondrio, storicamente le aree di inurbamento erano vicini o in montagna. L’intero ciclo vitale umano era sincronizzato con l’allevamento di bovini,suini,caprini, pollame e la coltivazione di piante resistenti quali le crocifere,le vigne venivano utilizzate come protezioni delle coltivazioni resistenti . Oggi il panorama agricolo dove è rimasto, è completamente stravolto la vigna è coltivata intensivamente con il carico di antiparassitari necessari alla propria sopravivenza, minando salute umana di chi usa gli agenti chimici e delle future generazioni provenienti dai viticoltori (8) Rimangono gli orti casalinghi come esempi di “dolce” relazione Naturale , che rendono il rapporto con la terra sintonico. Poi ci sono le baite che da prime case si sono trasformate in doppie e terze case, che il valtellinese utilizza , quando può, per tenere un filo di rapporto con gli elementi basilari della vita nel Pianeta : l’acqua,l’aria,il fuoco,la terra ed il metallo. Quando si incontrano le famigliole nelle baite si balza in un tempo passato costituito da essenzialità: l’approvigionamento della legna l’allevamento degli animali, le manutenzioni costanti della terra e degli oggetti che lavorano. Costantemente a cadenza annuale entro in questi buchi “temporali” ritrovandomi in un’atmosfera lontano dalla nevrosi e carica di disponibilità. Ma sono solo buchi “temporali “ e durano una giornata poi si ricade nell’ordinaria condizione di uomini che hanno bisogno di studiare la naturopatia perché si è persa la capacità di sentire la Natura. Un’altra caratteristica della vita umana della valle è la tendenza al pendolarismo lavorativo attuale e , in passato , alla lontananza prolungata per motivi lavorativi dalla famiglia . Lo sfaldamento relazionale dei genitori per motivi lavorativi , ha inciso biopaticamente sulla base delle mie osservazioni , su alcune generazioni (vedi il capitolo sullo stress ) Ho conosciuto uomini che studiano le piante alimentari e officinali, le api,i buoi, e che riprendono a sentire il filo di collegamento con la vita terrestre nel suo insieme. Queste persone godono di uno stato di salute ottimale rispetto alla maggioranza della popolazione valtellinese da me conosciuta , grazie anche all’ isolamento a cui si sottopongono , come garanzia di protezione caratteriale . La figura del naturopata in questo territorio e legata anche al “ cociaossi” o all’uomo delle erbe , una figura con cui anche il mondo sanitario tradizionale collaborava. La naturopatia tradizionale affonda le radici nella medicina popolare di uomini , spesso donne, che di famiglia in famiglia si tramandavano i rimedi per guarire dai malanni che si incontravano lungo la vita. Ho potuto conoscere una di queste figure popolari e la sua famiglia , ho constato come il degrado biologico l’aveva toccata , portandola precocemente alla morte. Oggi la vita si è profondamente trasformata, gli uomini e le donne si sono profondamente trasformati, mutati dicono gli Aborigeni australiani , in quel bel libro di Marlon Morgan ”E venne chiamata due cuori”(9) Questa mutazione ha modificato l’equilibrio dentro il corpo dell’uomo e nel suo comportamento complessivo . Scrive un mio insegnante e caro amico il dottor Luciano Marchino nel suo saggio Note sullo stress: “ Frustrazione e sovrastimolazione : l’ambiente urbano (10) Tutti noi possiamo immaginare una serie di frustrazioni quotidiane o di sovrastimolazioni , ma l’interrogativo è come sia stato possibile che l’organismo umano si sia spinto al di là del proprio potenziale a tal punto che la maggior parte delle persone è disperatamente alla ricerca di qualche forma di protezione , o di via d’uscita , dalle conseguenze dello stress : farmacologia , psicoterapica o spirituale. Un fattore cui sembra opportuno destinare una adeguata attenzione è l’intensivo processo di urbanizzazione e di civilizzazione degli ultimi decenni . Come abbiamo visto, se all’animale è concessa la possibilità di muoversi liberamente esso non si ammala. Ma il sistema di attivazione dei comportamenti di avanzamento e di allontanamento , che sono regolati dal flusso di adrenalina nel sangue e che sono alla base dei processi di autorisanamento , era ottimale nella realtà preurbana, oggi apparentemente così irreale per molti di noi , ma planetariamente naturale per la specie umana nei primi 450 mila anni di evoluzione e che si è radicalmente modificata , a dir tanto negli ultimi cento anni. In tale situazione la libertà di movimento era garanzia di vita e di pronto risanamento da ogni evento stressante , perché minaccioso. L’uomo poteva agire con maggiore libertà e poteva esprimersi in modo spontaneo e “ primitivo”, in altre parole naturale.” Colui che pratica la naturopatia serenamente è necessario che sia in grado di capire con che livello di mutazione ( prodotta dallo stress ) ha a che fare, per evitare che la natura umana mutata gli si rivolti contro da un lato , e dall’altro sia in grado di offrire un livello di movimento risanatore . Quindi nel mio modello ho integrato i seguenti concetti che un “naturopata” originale del secolo scorso ha coniato: - peste emozionale : intesa come reazione emotiva endemica ed epidemica ad alto contenuto biopatico. (11) corazza carattero-muscolare : intesa come funzione di adattamento e sopravivenza all’ambiente (12) - biopatia : intesa come insieme dei processi patologici causati da una disfunzione del sistema nervoso autonomo , che producono effetti sul piani fisico, psichico e sociale . Lo stato biopatico si evolve sul piano fisico in lesioni cardio-vascolare e cancro ; sul piano psichico in nevrosi e psicosi funzionali ; sul piano sociale in criminalità , suicidio , alcolismo cronico, incidenti stradali. (13) - identificazione vegetativa : intesa come capacità di percepire l’emozione di una persona direttamente nel proprio corpo , il miglior esempio e la sensibilità materna nei confronti del proprio neonato. - sovraimposizione cosmica : intesa come tendenza naturale di incontro dei campi bioenergetici .(14) Il “naturopata originale” era W.Reich medico, psichiatra ma soprattutto scienziato e ricercatore nell’ambito dell’energia vitale. La storia di W.Reich non è ancora completata poiché nel 2007 verrà letto il suo testamento scientifico, certo è, che egli innovò profondamente la terapeutica della nevrosi psichica e stabili un ponte fondamentale con lo studio della prevenzione primaria in bioenergetica ( vedi allegato “ La spiritualità del contatto : il massaggio bioenergetico dolce di Eva Reich come promozione della salute e come prevenzione delle biopatie.”) (15) Sono ormai una decina d’anni che mi oriento nel mondo con tale consapevolezza , in particolare , dopo l’approfondimento del carattere ad opera della moderna Psicologia Somatica e la mia Analisi Bioenergetica Individuale . Ho compreso come la civilizzazione biopatica con cui sono stato a contatto aveva alterato le mie tendenze personali , sottoforma di stress di tratto ( tensioni muscolari croniche) . Le conoscenze di Medicina Tradizionale Cinese ( M .T .C ) che mi provenivano dalla mia formazione Shiatsu , lo studio decennale sulla floriterapia di E. Bach (16) dall’acquisizione del Wudang-qi-gong (17) ed infine l’osservazione costante del mio Campo bioenergetico tramite la D .E .P .T ( Diagnosi Energetica dei Punti Terminali) (18) mi hanno fornito le basi energetiche del funzionamento del mio organismo . Con una simile integrazione iniziai a comprendere meglio il disagio di mia moglie i miei disagi presenti e passati e di quelli probabili nel mio albero genealogico . Passare all’azione preventiva significa potersi fermare , lungo la strada dell’esistenza , in particolare nei momenti di cambiamento cruciale per lo sviluppo dell’individuo , della coppia e e della famiglia. L’individuazione dei momenti cruciali è opera della comunità nel suo insieme , in particolare , di soggetti che sono in grado di facilitare i processi di trasformazione. Il Naturopata a mio parere è questo : un professionista sanitario che , sulla base delle conoscenze del rischio presente nella popolazione , è in grado di favorire l’autoregolazione naturale della persona , della famiglia e della comunità . In particolare il Naturopata utilizza le risorse naturali insite nella persona , valorizzandole al fine di mantenere la salute , favorendo in particolare il superamento di momenti di trasformazione. Prendiamo ad esempio il terremoto e l’instabilità geologica come modello concreto di riferimento, l’instabilità geologica è inserita nel normale funzionamento della Natura , il terremoto è l’apice di tale instabilità , procurando danni al genere umano tanto più questi è lontano dal funzionamento naturale. La costruzione delle case e degli edifici in generale deve adattarsi alle leggi della Natura. Gli esseri viventi in contatto con la Natura sono in grado di percepire l’arrivo dei terremoti , ma anche di tutte quelle variazioni geologiche determinate dal clima adattandosi di conseguenza .Il punto centrale è il contatto con la gamma delle sensazioni ,immagini , emozioni sentimenti che riusciamo a muovere in modo risanatore. Questa qualità , attualmente è poco presente nell’umanità , le persone sono abitualmente lontano dalla loro Natura , e non sono in grado di percepire l’arrivo di un variazione ecologica interiore ed esteriore. La corazza carattero-muscolare impedisce il movimento risanatore ,” imbottigliando “ in modo stereotipato l’economia bioenergetica personale . Cosi’ come ogni forma di rigidità edile è bandita , anche ogni forma umana rigida scollegata dal flusso di informazione energetica proveniente dalla Natura , rappresenta una debolezza umana significativa per la sopravivenza. La capacità di essere nella Natura si esprime nella capacità di abbandono , di fiducia, che profondamente riponiamo nell’esistenza e nelle leggi cosmiche di cui facciamo parte . Tale capacità perdura se le condizioni prenatali , natali , post-natali favoriscono l’unità dell’individuo. Quali sono le condizioni di unità ? Attraverso l’osservazione dei ritmi neonatali vediamo chiaramente come il neonato sia profondamente a contatto con la Natura , se la gravidanza e il parto sono stati senza traumi non ci sono motivi che lo allontanano dal flusso bioenergetico presente in lui e nell’ambiente circostante. Se si osserva la vita neonatale come un processo di lento risveglio al mondo umano e civilizzato , prendiamo atto che il nuovo nato ha bisogno di tempo ….Del suo tempo . Scrive in proposito Silja Wendelstadt “se i genitori fossero soltanto in contatto con il neonato e rispettassero semplicemente i suoi ritmi funzionali organismici e i suoi movimenti auto – espressivi, il bambino si potrebbe sviluppare naturalmente e auto-regolare la sua salute . E’ importante , sottolinea Eva ( Reich ) mentre insegna il massaggio dolce , considerare il bambino come una persona con dei ritmi biologici e dei ricchi sistemi motivazionali che ci informa sui suoi bisogni . Potremo comprendere il linguaggio autoespressivo se soltanto cercassimo di ascoltarlo . Durante l’allattamento , la digestione , la quiete , la rabbia , il sonno e il gioco , è importante che il neonato-bambino viva il piacere di funzionare coni suoi propri ritmi vitali insieme alla Madre.” Un intervento di prevenzione primaria avrà nell’ elasticità un punto qualificante , favorendo lo scorrere e il pulsare della vita , evitando di creare barriere , fin dal suo inizio , facilitare le capacità di adattamento seguendo le indicazioni della natura e dell’esperienza umana del contesto sociale dove questa è ubicata . In sostanza , stimolare lo sviluppo di una centratura individuale che rafforzi il rapporto con la Terra , intesa qualità personale interna e come parte dell’Universo. Un intervento di prevenzione primaria ad orientamento bioenergetico si propone di prevenire i processi degenerativi dell’organismo , di favorire le capacità di autoregolazione biologica , stimolando la vitalità dell’organismo, in tutte le età della vita. Il contributo della Naturopatia ad orientamento bioenergetico nel Sistema Sanitario e Sociale. La mia esperienza e la mia osservazione provinciale è tutt’ora in corso , ho potuto osservare che l’interesse verso il “naturale “ è segnato dalla moda e dalla necessità . A cominciare dal cibo che si desidera sempre più biologico per concludere con i materiali edili od Odontoiatrici , passando attraverso la ricerca di un’erboristeria salutare . La sensibilità ecologica segue il processo di riequilibrio di generazione in generazione , questione che osservo quando mi trovo di fronte alle diverse generazioni di un unico albero genealogico. Il desiderio della nipote di evitare le sofferenze della nonna , oppure di generazioni contigue , dove la figlia accetta di lavorare sul proprio equilibrio psicofisico consapevole dei drammi materni. In sostanza osservo che l’avvento di figure professionale come la mia , ampliano il divario tra squilibrio energetico e quello degenerativo , offrendo alle persone consapevoli di “ rimettersi in carreggiata” Mi esprimo prevalentemente al femminile poiché le donne paiono essere molto più sensibili alla propria salute , per il ruolo naturale in cui sono inseriti all’interno dell’ecologia cosmica. La logica della Natura e di conseguenza della Naturopatia ben si concilia con la logica delle energie Primarie , del loro alternarsi e mutarsi costantemente . Nella foresta bisogna adattarsi e regolarsi nell’ambito delle gerarchie e del potere , come riferisce la Professoressa Cecilia Gatto Tocchi dell’Università di Chieti al primo Congresso Nazionale di Naturopatia di Milano (6-7-8 Luglio) narrando le sue esperienze di antropologa a contatto con i guaritori tradizionali. Il naturopata che ho nel cuore è consapevole che non conta niente nella cittadella scientifica attuale , perciò ha il dovere di lavorare con umiltà e commozione rispettando il ruolo del medico , favorendosi nella collaborazione , mantenendo il contatto con le forze vitali delle persone , favorendone la guarigione. Dopo dieci anni di lavoro bioenergetico le persone che si rivolgono al mio studio stanno passando dalla curiosità , alla responsabilità di un metodo per prevenire le malattie fondato sulla costante relazione con se stessi e con i propri bisogni. Le persone si osservano , evitando di rivolgersi alle mie cure quando il dolore diventa insopportabile , iniziano a pensare preventivamente perché hanno iniziato a mettere al centro se stessi . Infine ancora alcuni appunti sull’8 Luglio , il Congresso prima citato , : mi sono sentito vicino al Prof . Minelli e al Dottor Morelli quando l’uno parlava di sostenibilità del Sistema sanitario e della necessità di una figura di promozione della prevenzione e l’altro del contatto tra lucertole , gabbiani , donne e bambini , dell’intelligenza della materia e del mistero della vita . Mi sono sentito vicino a E. Lazlo quando parlava di campo olografico comune in termini di coscienza collettiva e della necessità di sviluppare una scienza integrata intesa come sentimento di unità . Sono stato vicino a coloro che ho percepito essere entusiasti di una nuova professione che riscopre le radici della civiltà umana , nel contatto rispettoso verso la Natura. La realtà del mio territorio mi ha portato ad operare su vari fronti , come ho riferito nella mia relazione l’8 Luglio .(19) Al mio attivo istituzionale ci sono : - un’ anno di collaborazione con il Consultorio di Tirano - tre anni di collaborazione con lo Spazio Famiglia ( ambito interistituzionale tra ASL , Comune di Sondrio , associazioni che si occupano dei bambini dai 0 ai 5 anni ) - la fondazione di un’associazione “ per una sana relazione umana” denominata il Contatto ( 20) - la conduzione di gruppi di equilibrio psicofisico e di gestione dello stress rivolti di a studenti e professionisti in ambito sanitario pubblico.(21) La prevenzione possibile , esperienze istituzionali e comunitarie . La prevenzione umana in bioenergetica è definita secondo la mia esperienza come : la ricerca costante di stato di armonia , tra le varie componenti della persona . Con questa affermazione cerco di inquadrare l’ambito del mio intervento , che in una prospettiva olografica ha ripercussioni su tutto l’universo umano . In sostanza si tratta di far circolare un’onda energetica che favorisca lo svolgersi delle funzioni pulsatorie primarie , fin dal concepimento per tutta l’esistenza. Quindi nel 2001 ho avuto l’occasione di collaborare con il consultorio di Tirano all’interno di un progetto sperimentale denominato “Nuovi percorsi di informazione sessuale : dall’Egocentrismo al rispetto di Sé e dell’Altro”. L’occasione mi veniva fornita dalla legge n° 23/99 della Regione Lombardia . Il riferimento dentro il consultorio consisteva in una amica psicoterapeuta che si occupò della parte Scientifica , dopo il consueto iter burocratico , nel marzo di quell’anno iniziai. Organizzammo la mia attività in modo tale da coinvolgere il maggior numero di donne con neonati al fine di abilitare le madri al Massaggio Bioenergetico Dolce , una metodica che ho inserito nel mio modello Harmonia dal 2000 dopo aver seguito una formazione professionale , insieme a mia moglie con la dottoressa Silja Wendelstadt . Alle coppie madri-neonati si erano aggiunti due gruppi di donne alle quali vennero proposti due itinerari di consapevolezza corporea ad orientamento bioenergetico . Complessivamente entrai in contatto con circa un centinaio di coppie ed una decina di donne nei gruppi di consapevolezza corporea . L’esperienza a contatto con tutte quelle mamme e neonati per cinque incontri di un’ora l’uno, con la presenza di una collega psicologa come osservatrice e di un’ostetrica come collaboratrice , ha costituito un punto cruciale nella definizione del mio modello . Attraverso la griglia del dottor Thomas Harms (22) ho potuto osservare la precocità con cui si altera la pulsazione bioenergetica e la relazione tra madre e neonato/a . In particolare ho presente vivamente il progressivo riavvicinamento e il consolidamento del legame madre-bambino come un passo fondamentale nella realizzazione del modello di intervento di prevenzione primaria . La “maratona” di gruppi di massaggio si concluse dopo sei mesi e le mie impressioni sulla positività energetica del legame madre-neonato venne confermata dalle collega ostetrica e dalla collega psicologa. Nel gruppo di donne di consapevolezza corporea si verificarono riavvicinamenti verso la propria corporeità ed i bisogni inespressi o latenti . Le persone coinvolte si sentirono , entrarono in contatto con il piacere in esso contenuto e con lo stress di tratto e di stato, ovvero cronico o acuto (vedi capitolo sullo stress) , in funzione della propria disponibilità. Uno di questi gruppi era orientato al massaggio , il clima che si sviluppò risultò essere intenso , tale da favorire la percezione del campo energetico come stato di coscienza ( E. Lazlo ) (23). L’esperienza del campo energetico mi era famigliare , fui sorpreso che in 10 incontri si realizzò un campo carico di emozioni fluide e pulsanti . Le altre due iniziative sono contraddistinte dall’aumento della relazione con persone a contatto con bambini da 0 a 5 anni nella città di Sondrio , la motivazione di favorire una rete di sostegno sociale tra genitori si commenta da sola . Il progetto spazio famiglia è al terzo anno di attività , ed io vi ho partecipato fin dall’’inizio in ruoli diversi : - inizialmente come collaboratore di un asilo nido privato - in un secondo tempo come professionista della salute primaria - infine all’interno dell’associazione che ho partecipato a fondare La mia presenza dentro il progetto mi ha confermato , attraverso la condivisione di contesti di incontro e discussione , l’elevato stato di stress di stato (acuto) presente nei genitori di bambini dell’arco di età dai 0 ai 5 anni . In tale condizione di salute dei genitori , le possibilità di uno sviluppo di patologie psicofisiche nelle prossime generazioni è molto probabile. Questo dato , unito all’esperienza consultoriale mi hanno convinto della validità di intraprendere azioni civili di intervento nell’area materno - infantile , la realizzazione dell’associazione il Contatto e la proposta di realizzazione di un master in prevenzione primaria sono esempi concreti che in ambito istituzionale stanno divenendo realtà . L’ Associazione “ Il Contatto “ è parte integrante del programma del progetto “ Spazio Famiglia” ed il lavoro di prevenzione primaria sta prendendo piede nella mia attività di formatore all’interno dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano (I .N .T) e dell ‘ Università all’interno del Corso di Laurea per Infermiere. In particolare il Corso Esperienziale di equilibrio psicofisico rivolto a colleghi Infermieri e Medici , è diventato una costante all’interno delle offerte formative dell ‘I .N .T , e i Corsi di gestione dello Stress dello studente nel tirocinio ed dell’Equilibrio Psicofisico dell’operatore sanitario attraverso metodiche bioenergetiche all’interno dell’Università di Milano sono spazi di evoluzione della Scienze di prevenzione . La prevenzione delle malattie psico-fisiche passa attraverso lo sviluppo di una coscienza del livello di stress personale , famigliare e comunitario. Lo stress e le alterazioni delle funzioni biologiche . La condizione dello stress , a questo punto dello scritto ha bisogno di essere precisata e contestualizzata . La prima precisazione è di ordine storico , il ricercatore olandese Hans Selye fra il 1940 e il 1950 condusse numerosi esperimenti sugli animali , esponendoli a differenti tipi di stimoli intensi con relative osservazioni delle risposte . Egli dimostrò che non era importante quale tipo di stimolo intensi venisse usato , fosse di natura fisica , traumatica o infettiva , o la fatica , i veleni , i raggi x o altro : le risposte che si ottenevano erano sempre del medesimo tipo. Egli le defini’ le risposte allo stress e coniò il termine di sindrome generale di adattamento per indicare l’intero gruppo di risposte allo stress che erano costantemente osservate . Si noti che questo nuovo termine suggerisce che le reazioni allo stress siano naturali e indichino una necessità di protezione dell’animale . Quindi lo stress è una risposta naturale ,( e perciò riguarda direttamente l’opera del naturopata ), che l’organismo mette in atto per stare in vita , come , allo stesso modo le risposte omeostatiche geneticamente programmate tendono ad ottenere le migliori condizioni di sopravvivenza. Le cause dello stress sono da ricercarsi in particolari agenti ambientali detti stressogeni che producono un cambiamento nell’omeostasi organica . Gli agenti stressogeni si definiscono tali quando sono estremamente violenti , ne cito alcuni : - - di natura ecologica ; freddo , caldo , umido , vento ,secco intensi odori ,sapori , rumori intensi , luci e immagini forti ed improvvise di natura sociale ; isolamento , sovraffollamento , lunghi viaggi , perdita parziale o totale delle funzioni sensoriali , traumi ( aggressioni a scopo rapina o abuso sessuale ecc..) di natura emozionale ; interruzione , carenza , eccesso , distorsione del legame emozionale interumano . di natura sentimentale ; “colpo di fulmine”, lutti , disgrazie ,ecc.. Inoltre tutta quella serie di eventi stressogeni epocali o di catastrofi umane , quali : - guerre attentati terroristici carestie epidemie catastrofi naturali L’elenco tende , con il passare del tempo ad aumentare , condizionando l’omeostasi psicofisica di intere popolazioni e generazioni. Allego la scala di riadattamento sociale di Holmes Rahe (24) , come esempio di parametro di stress psicologico nella persona ( con la consapevolezza dei limiti di tutte le scale di valutazione) Lo stress provoca dei profondi cambiamenti nell’organismo : - l’ipotalamo è stimolato attivando due meccanismi il meccanismo ortosimpatico-midollare il meccanismo ipofisi anteriore-corteccia surreanalica alcuni neuroni , i cui corpi cellulari sono nell’ipotalalamo , conducono impulsi per è attivato dal neurosecreto CRF ( fattore di liberazione corticotropina ) prodotto dall’ipotalamo. L’ipofisi aumenta la secrezione di ACTH , che nelle Ghiandole surrenali , nell’area corticale stimola la maggior produzione di glicorticoidi , che Permettono al corpo di affrontare lo stress , attraverso l’ottimizzazione dei processi metabolici mezzo di vari fasci ai centri ortosimpatici dei segmenti toraco - lombari del midollo spinale. Per effetto della stimolazione di questi centri Ortosimpatici inferiori gli impulsi che partono da essi raggiungono gli effettori viscerali , ampliamente distribuiti , stimolandoli a rispondere fornendo una risposta allo stress: -aumentando la circolazione attraverso l’aumento del battito cardiaco -l ’aumento del volume respiratorio -la costrizione dei vasi sanguinei sulla pelle , sul rene e della maggior parte dei visceri -vasodilatazione dei muscoli scheletrici procurando l’aumento della pressione sanguinea -diminuendo l’attività digestiva a causa della ridotta funzione secernente ghiandolare -aumentando il catabolismo - aumento della secrezione delle ghiandole sudoripare -la midollare surrenalinica secerne epinefrina rapidamente , intensamente che a sua volta aumenta e prolunga le risposte ortosimpatiche. I sistemi di valutazione dello stress presenti nelle risposte ortosimpatiche saranno quindi : - l’aumento della frequenza , contrazione cardiaca ed aumento della pressione sanguinea sistolica l’aumento del metabolismo basale e dell’attività metabolica la diminuzione della mobilità gastrica ed intestinale l’aumento dei livelli di adrenalina e noradrenalina nel sangue e nelle urine l’attivazioni delle ghiandole sudoripare palmari dilatazione delle pupille I sistemi di valutazione dell’attività corticale surrenalinica , saranno : - l’eosinopenia l’ linfocitopenia l’aumento dei glicorticoidi l’aumento o diminuzione di adrenocorticoidi urinari Alcuni di questi valori si sono osservati nelle seguenti situazioni stressanti : - dopo una marcia nei soldati prima della partenza nei canottieri prima del trasferimento di pazienti dall’unità coronaria alla stanza di convalescenza in persone depresse con segni di sconforto e disperazione nei piloti in prova negli studenti durante l’esame in persone che osservano un film eccitante o naturalistico in pazienti in preda ad un episodio psicotico acuto o in uno stato di calma il fumo o l’esposizione alla nicotina Iniziamo ora ad osservare l’ambito psicologico ,tutte quelle situazioni , che reali o immaginarie , possono minacciare la sopravvivenza o immagine sociale , oppure procurino un senso di ingiustizia o di danno . Troveremo : l’ansietà , la paura , il senso di colpa , l’odio , la collera , l’inquietudine , l’agitazione , la balbuzie , la litigiosità , il criticismo . Inoltre sono state osservate le reazioni vegetative a questo elenco di reazioni emotive , come se fosse possibile scindere la reazione vegetativa ed endocrina dalla valenza emozionale , esse , nel mio modello sono la stessa cosa . Le considerazioni fin qui svolte risalgono alla fine degli anni settanta e si potevano trovare in qualsiasi buon testo di anatomia e fisiologia .(25) A queste considerazioni ho aggiunto progressivamente le interconnessioni millenarie della tradizione orientale , le ricerche della psiconeuroiummunologia (PNEI) e come è già stato detto il concetto di armatura caratteriale . Nella tradizione orientale troviamo il termine disarmonia , come periodo che precede la malattia , una disarmonia che interessa i movimenti energetici :acqua, legno, fuoco, terra , metallo e la loro componente yin e yang radicata nei organi e visceri che si osservano attraverso parametri riassunti nelle quattro indagini e nelle otto regole diagnostiche . In PNEI sono particolarmente interessanti gli studi tra stress emozionale , immunità ed infezioni. ( 26) , nei quali emergono alcune relazioni importanti : - tra tubercolosi e depressione psichica tra influenza e depressione psichica ed immunitaria tra incidenza di angina streptococcica e la presenza di stress acuti e cronici tra mononucleosi infettiva e stress da solitudine tra erpes simplex e depressione immunitaria tra erpes labialis , genitalis , Zoster , cheratocongiuntivite erpetica e stress emozionale Ancor prima del lavoro di sopracitato , fui attratto da alcuni testi che confermavano la validità del mio Modello , supportati da una considerevole mole di ricerche . Mi riferisco al bel testo di Steven Locke e Douglas Colligan (27) che descrive passo per passo l’evoluzione della PNEI , al testo di Ashley Montagu su”Il Tatto” (28) e quelli di Jean-Pierre Relier sulla realtà stressogena neonatale(29) , infine il contributo di A. Lowen (30). La lettura di tali preziose testimonianze mi hanno reso consapevole del valore della comunicazione corporea e della sua centralità in ambito di autoregolazione bioenergetica . I punti salienti : - l’intero organismo si mobilità e gestisce l’insieme delle forze ambientali che producono stress in relazione alla corazza caratteriale che “indossa”. la precocità dell’evento stressogeno altera la struttura e la funzione primaria dell’organismo “vestendolo” dal “ dentro” di tensioni le tensioni corporee seguono dei copioni caratteriali , che di persona a persona producono a loro volta dei copioni comportamentali . lo scioglimento della propria struttura stressogena è fonte di sviluppo nella capacità di provare piacere e quindi di dirigersi verso forme di benessere . A questi punti generali dobbiamo aggiungere lo sviluppo che lo stress produce progressivamente nell’organismo : - lo squilibrio bioenergetico primario lo squilibrio endocrino lo squilibrio infiammatorio lo squilibrio degenerativo Lo squilibrio bioenergetico primario è il risultato dei disagi relazionali intervenuti in ambiente intrauterino , durante il parto , e durante i primi 6 anni di età . Questo stadio contempla la perdita della pulsazione ritmica universale che possiamo osservare nello stadio perinatale e descritta nell’EEG con il ritmo delta , ovvero la capacità di sentirsi immersi ed abbandonati all’ oceano dell’energia cosmica e sostenuto dalla forza paterna e materna . Quando nel feto prima e nel neonato poi si alternano i flussi di comunicazione bioenergetica Universale , i soffi dell’Antica Tradizione Cinese , che passano dalla madre e dal padre e legano il piccolo e i genitori all’ambiente , si mettono le basi per la creazioni delle difese organismiche. Le difese organismiche hanno la funzione di autoproteggere la vita del neonato , limitandone indissolubilmente il suo potenziale vitale. Il sonno profondo è il tramite naturale verso tale ritmo elettroencefalografico apprezzabile nell’adulto come una condizione regressiva , rigenerante e risanante . Gli stadi successivi sono condizioni di patologia crescente , la mia esperienza ventennale mi ha confermato , quanto patologica sia la maggior parte delle persone che si rivolgono ad un esperto in terapie naturali . Risulta importante avere la capacità di discernimento sull’ alterazione della pulsazione Vitale . Lo squilibrio endocrino è ben visualizzato dall’irradiazione della DEPT , come un livello di alterazione delle funzioni dell’asse endocrino in termini di debolezza di una o più ghiandole .In tale osservazione sono correlate tutte le alterazioni a carico del S. N . Vegetativo Le persone che attraversano questo stadio di squilibrio si trovano ad essere : - nervosi o depressi con disturbi circolatori pressione alla testa - mani e piedi freddi sudorazione alle mani disturbi gastrici il cuore è irrequieto con la presenza di tachicardia Secondo Peter Mandel lo squilibrio endocrino costituisce l’inizio della malattia ed interessa i meridiani verticali dell’agopuntura. Lo squilibrio tossico rappresenta la fase flogistica dell’organismo : - tutti i processi infiammatori che interessano i vari distretti sono coinvolti , in funzione del Circolo Funzionale od organo ad esso associato secondo la MTC . I meridiani interessati sono quelli orizzontali Lo squilibrio degenerativo rappresenta la fase di cronicizzazione dove manifesta pienamente il degrado dell’organismo: - l’arteriosclerosi - le affezioni reumatiche - le forme tumorali - i meridiani interessati sono quelli diagonali Ho potuto constatare la validità energetica di questo approccio in un arco di 10 anni sottoponendomi ad intervalli di uno o più anni alla DEPT constatando la mia modificazione Energetica . Da questa esperienza ritengo questo metodo di indagine estremamente utile nella determinazione dello squilibrio presente nella persona , perciò mi avvalgo della collaborazione con l’Istituto di Colorpuntura di Locarno .(31) Mi preme , in questo capitolo evidenziare due aspetti di primaria importanza : 1) la precocità sociale di incontro con lo stress per le nuove generazioni , dal livello intrauterino . 2) la necessità di sviluppare programmi di equilibrio psicofisico in tutte le persone implicate in relazioni d’aiuto . La condizione di stress cronico delle donne e degli uomini attuali , avrà profonde ripercussioni sulla salute delle future generazioni , siano questi genitori ,ostetriche , infermieri ,medici,insegnanti di scuole materne ed elementari . La famiglia : una risorsa per la salute Cosa succederebbe se una coppia formata da un uomo ed una donna prima di procreare decidesse, in relazione al suggerimento del Ministero per la Salute, di sottoporsi ad una serie di incontri di equilibrio bioenergetico capaci di modificare le tendenze patologiche, accertate dalle anamnesi Mediche? Cosa succederebbe se dei genitori con neonato a carico, stressati da improvvisi difficoltà familiari decidessero di rivolgersi a professionisti in Pronto Soccorso Emozionale ? Cosa avverrebbe se le comunità per mantenersi in salute adottassero l’equilibrio bioenegetico attraverso laboratori anti-stress , di autoregolazione bioenergetica , di wudang-qi-gong e altre metodiche affini. Lo sapremo solo se sarà possibile fare ricerca definendo precisamente dei criteri: condivisi scientificamente ed economicamente sostenibili. Questa tesi è uno spunto per tutti coloro hanno a cuore i bambini del presente e del futuro. Certamente la famiglia e la comunità sono una grande risorsa per la salute , ed il loro coinvolgimento fin dalla scelta di procreare responsabilmente, diventerà naturale. Attualmente i consultori famigliari sono gli ambiti di lavoro preventivo più idonei affinché tale risorsa sia mobilizzata , ed io ritengo che la figura del Naturopata potrebbe trovare , in quel contesto , un Servizio Socio-Sanitario dove operare. Auspico la proliferazioni di luoghi per il benessere fin da dentro dei Servizi già presenti nel Territorio. Nel 2001 l’allora Ministero della Sanità dedicava un’ intero capitolo all’importanza dei buoni legami sociali come è riportato in allegato l’estratto del volume “ la nostra Salute lo stato sanitario del paese 2001 “ (32). Ma la cronaca recente ci invita ad una riflessione profonda sulla capacità relazionale naturale nella famiglia in particolare dove ci sono neonati . La realtà odierna ci porta direttamente a contatto con la parte oscura e violenta che alberga nell’uomo , in particolare di madri assassine.Una parte che ha perso il contatto con la vita e che nella morte , supremo momento di trasformazione , ripone la soluzione finale di una condizione vitale insopportabile. La mia esperienza in questo ambito è fatta di constatazioni : - le trasformazioni intervenute nelle neofamiglie acuisce lo stress di tratto *( 33) comportando alterazioni del campo bioenergetico familiare con tendenze distruttive globali. - la gravidanza ha bisogno di una rete di protezione sociale che sostenga la madre ,il padre e il neonato . La comunità ne sia consapevole , poiché la pace inizia dall’utero. - gli operatori che si occupano di questo periodo e opportuno che siano consapevoli delle proprie ferite esistenziali poiché il campo bioenergetico personale parla anche senza dir niente. La potenzialità delle famiglie e della comunità sono enormi ed enorme è il lavoro che nei prossimi anni , operatori di prevenzione primaria ( se mai esisteranno) dovranno affrontare per riportare serenità e naturalezza in una società farcita di tensione e artificiosità. Tutte le patologie che ho osservato in 20 anni avevano in comune un disagio familiare avvertibile nei parametri del campo energetico umano : luminosità,condensazione,pulsazione,fluidità, armonia relazionale L a mia lettura del campo bioenergetico umano è il frutto di una sintesi tra le antiche conoscenze della medicina tradizionale cinese , il contributo della medicina esogetica , l’evoluzione del lavoro di W.Reich attraverso sua figlia Eva , Silja Wendelstadt , Thomas Harms , Luciano Marchino ed infine gli stimoli dell’Istituto Riza . IL MIO APPROCCIO BIOENERGETICO La luminosità è un indice di solarità ci correla all’espressione di apertura mentale ed emozionale come il colore giallo brillante che meglio di ogni altro colore la rappresenta al suo zenit La luce ha diversi livelli di manifestazione , diremo anche di informazione perché , nel livello di luminosità personale , famigliare e comunitario percepiamo il livello di informazione disponibile all’osservatore. Gli antichi cinesi lo chiamavano Shen , indicandolo come uno dei 3 tesori ((35) e osservandolo riflesso nella lucentezza degli occhi vedevano il livello di integrazione spirituale presente. Stiamo parlando prevalentemente del movimento energetico FUOCO , le sue correlazioni si estendono dagli organi , quali il cuore ; ai i visceri , quale l’intestino tenue e delle funzioni quali il pericardio e il triplice focolare. Lo shen degli occhi è un’ elemento prognostico importante , ci dice in che misura possimo curare un’ individuo , per la medicina cinese , e per il mio approccio il livello di informazioni presenti ovvero , disponibili. Uno sguardo luminoso è indice di apertura e disponibilità alle relazione . L’eccesso di luminescenza è un indice di alterazione delle funzioni psichiche , per la mia esperienza siamo in presenza di un disagio mentale o di uno stato di particolare grazia tipica dei maestri spirituali. La gamma dei colori rappresentati e la loro intensità ci indicano il livello di coscienza presente nell’individuo e nel sistema famigliare in particolare. Sinteticamente utilizzerò dei criteri cromoterapici per descrivere i livelli di comprensione dell’equilibrio bioenergetico . 1) la polarità termico emozionale , relative alla presenza di colori caldi(rosso, arancio,giallo) o freddi (blu, viola, verde scuro) osservabili nella pelle . 2) l’intensità dell’energia luminosa espressa dagli occhi singolarmente e in coppia. 3) Alone o manto aurico riscontrabile in esposizione in penombra. 4) Lucidità mentale .In pratica il livello di emissione luminosa ci informa sul grado di coscienza mentale , emozionale ,metabolica del sistema vitale e sulla sua disponibilità ad entrare in contatto , ovvero ad essere nella dinamica vitale. In MTC il colore dominante nel movimento del Fuoco è il rosso , e le emozioni virano dalla ciclotimia alla maniacalità nella versione disarmonica e nella gioia nello stato di armonia . L’emissione luminosa nella tipologia caratteriale è il frutto del compromesso che l’organismo ha stipulato con l’ambiente : ogni tipologia caratteriale ha organizzato la luminosità della sua energia nei segmenti che configurano le tensioni croniche (36) La condensazione è un indice di nutrizione globale , di radicamento cellulare di coesione molecolare e famigliare . Tradizionalmente nel pianeta è manifesto nelle popolazioni rurali. I criteri mutuati in parte dalla MTC (Medicina Tradizionale Cinese) sono i seguenti : 1) compattezza del tessuto connettivale , muscolare , delle mucose 2) loquacità verbale e simpatia 3) senso di appartenenza al proprio corpo , all’ambiente famigliare e comunitario 4) disposizione alla pratica e alla concretezza 5) rapporto con il cibo in termini conviviali La condensazione è lo stadio di conclusione di un processo di costruzione che conosce nel primo trimestre di gravidanza il momento cruciale di definizione delle fondamenta biologiche della persona . Vedremo successivamente l’interazione dei paramentri e la loro connessione con la mia pratica terapeutica. La MTC ci presenta questa qualità vitale in relazione , prevalentemente , con l’elemento terra , con lo stomaco e la milza-pancreas e meridiani correlati l’energia del cielo posteriore o post-natale . Il movimento energetico di questo elemento consiste nel centrarsi attraverso il nutrimento della terra nella sua forma e disposizione nell’ecologia vitale accoglie il seme e le fornisce il terreno per crescere , per questo motivo è tradizionalmente legato alla polarità femminile . I tessuti correlati sono le mucose , il connettivo e i muscoli . La direzione energetica verso il centro assolve primariamente alla capacità di tenere insieme le parti che costituiscono la persona . Perciò le polarità emozionali collegati a tale movimento saranno l’ansia ( in vuoto energetico) l’ossessione ( in pieno energetico) e in uno stato di equilibrio una sincera simpatia , come manifesta abilità animica di stare sulla terra e di goderne dei suoi frutti . In termini di carratteriologia siamo al nucleo della questione le tensioni croniche sono : muscolari . Nel tessuto muscolare sono archiviate le motivazioni stressogene che strutturano nevroticamente un carattere . Ogni struttura caratteriale si orienterà in termini di condensazione bioenergetica , sulla base delle capacità di centrarsi nella sua esistenza . La sua fisionomia muscolare è rappresentativa del suo stato evolutivo .(36) La pulsazione vitale è un indice di capacità di contatto con se stessi e con il resto dell’umanità viene organizzata a livello intrauterino ed espressa pienamente nella disposizione a stare nella relazione con l’ambiente naturale ed umano . I criteri osservabili nel campo sono i seguenti : 1) ampiezza e profondità respiratoria 2) espansione e contrazione bioenergetica cutanea 3) disponibilità all’avvicinamento corporeo 4) disponibilità a stare nel ritmo vitale naturale 5) capacità di interazione corporea ed ambientale I movimenti energetici prevalentemente implicati sono relativi all’elemento metallo , quindi gli organi implicati sono i polmoni e l’intestino crasso , il piano emozionale secondo la MTC è caratterizzato dalla polarità tristezza ( vuoto energetico) e di spavento ( pieno energetico) la condizione di serenità è ritenuta la condizione di equilibrio che permette l’escursione tra dentro e fuori il campo energetico dell’organismo . Il piano emozionale è sintonizzato sulle qualità di equilibrio . Dal punto di vista caratteriale siamo di fronte alla similitudine tra metallo e corazza , la posizione caratteriale sarà caratterizzata dalla capacità di pulsare dal nucleo alla periferia e viceversa. La profondità delle difese psichiche determinerà la capacità di escursione pulsatoria da dentro , dal Nucleo , verso la periferia : la pelle , tessuto “chiave” per la valutazione della disponibilità ambientale.Tutte le manifestazioni cutanee , respiratorie ed intestinali sono connesse alla permeabilità con e tra il mondo . La fluidità è un indice di scioltezza vitale , capace di lasciar correre e passare senza trattenere e irrigidire. E’ la capacità d’essere acqua , quindi adattabile come nel torrente e caricabile nell’oceano , e di muoversi in ogni direzione senza sforzo. I criteri utilizzati nel campo bioenergetico sono i seguenti : 1) fluidità articolare 2) fluidità verbale 3) capacità di creare un legame affettivo 4) capacità di adattamento 5) grado di forza La mia correlazione con la MTC , lega questo parametro con il movimento dell’elemento Acqua caratterizzato dalla presenza dei reni e della vescica sul piano fisico dall’ audacia e dalla paura nella polarità emozionale e dal coraggio nella sua qualità di equilibrio . Il luogo dell’energia del cielo anteriore o energia prenatale , trasmessa dai genitori al nuovo nato . In questa dinamica energetica l’anima si confronta con la capacità di radicarsi e , quindi in termini bioenergetici siamo di fronte un concetto basilare , quello del grounding : la capacità di stare con i piedi per terra con consapevolezza ed integrità di tutti i segmenti corporei, Il lavoro costante bioenergetico e di wudang mi hanno sensibilizzato alla profondità di questa porzione del mondo dell’energia , dandomi l’opportunità di sintonizzarmi meglio con l’altro . Infine il comportamento armonico come sintesi di presenza umana sulla terra , intesa come capacità di amare . I criteri sono : 1) percezione della dinamica del dare e avere 2) sensazione di bellezza e armonia profonda 3) emissione di odori gradevoli dal corpo 4) il livello di conflittualità presente riscontrabile dalla limitata integrazione dei livelli citati I conflitti alterano il funzionamento vitale degli esseri umani e i campi bioenergetici diventano luoghi di battaglia . In termini di MTC siamo in presenza del movimento Legno , la primavera della vita in relazione ai ritmi stagionali ed esistenziali . Gli organi correlati sono il fegato e la cistifellea , le polarità emozionali la depressione e la rabbia , ed nella versione di equilibrio emozionale l’amore . Ritengo che quest’ultimo parametro debba essere osservato in termini circolari , in relazione alla dinamica dei movimenti energetici secondo L’MTC ma anche in termini spiraliformi secondo il mio approccio . In sostanza l’equilibrio di tale elemento e della sua armonizzazione e legata a tutti gli altri , in particolare al fuoco , che controlla in termini gerarchici all’armonia spirituale , alla terra con la realtà materica condensata , al metallo alle relazione vitale e all’acqua alla connessione profonda con la vita del pianeta . La primavera è un momento di ri-nascita e con ciò si porta il potenziale vitale di ri -evoluzione che costantemente la Natura Cosmica ripropone nel teatro del Creato . L’intero universo è sottoposto a tale dinamica , fine ed inizio di un processo vitale si susseguono Armoniosamente , in una vera e propria danza . Il movimento è un tratto fondamentale della vita e perciò l’armonia un suo supporto indispensabile, Le connessioni tra le funzioni nervose , superiori ed inferiori ( in senso evolutivo) sono permesse dal grado di amore presente nell’ organismo . Le osservazioni sulla dinamica vitale sono centrate proprio sulla modalità armonica con cui le persone attraversano i vari stadi evolutivi , e , come sinergicamente vengono integrati nella propria potenzialità vitale . Quindi la luminescenza , la condensazione , la pulsazione , la fluidità sono espressi amorevolmente se integrati : fisicamente , energeticamente ed emotivamente affinché lo spirito sia libero di evolvere in questa vita . La scarsità dell’armonia e dell’amore , in particolare nel mondo detto civile è il risultato di una sequenza generazionale di alterazioni del contatto profondo e quindi di amore con la Natura umana (37). La gestione dei seguenti criteri e fondamentale per indurre il processo dell’equilibrio psicofisico nella persona ,nella famiglia,nelle comunità. La mia esperienza di questo processo mi ha permesso di realizzare:incontri individuali , laboratori di gruppo e seminari tematici dove i parametri del campo bioenergetico si modificano , comportando la riduzione delle disarmonie comportamentali ridando armonia . La temporaneità dell’armonia raggiunta è proporzionale alla stratificazione della corazza carattero-muscolare , ovvero, più profonda e radicata è la corazza più tempo ci vuole per armonizzare la persona. Le procedure atte all’equilibrio bioenergetico personale sono diverse da persona a persona e il lavoro di gruppo è da considerarsi come un amplificatore di processo, il ruolo del conduttore è fondamentale. Harmonia : il modello operativo La peculiarità del modello Harmonia e quella di essere unico e trasgenerazionale , il processo della creazione del ponte luminescente – condensato – pulsante - fluido –armonico è unico , ma applicato in tutte le età della vita . La creazione del ponte è la terapia , intesa come incontro autentico tra esseri viventi , capace di attenzione e consapevolezza (38) , poiché i processi di ri-nascita sono fisiologici , cioè accadono senza sforzo . I disagi si sciolgono come neve al sole , l’organismo si ricondensa , ripulsa , rifluisce , si riarmonizza secondo una sua capacità di autoregolazione risanatrice . Il sonno profondo ha un’importanza basilare , l’energia primaria si risveglia nella profondità del sonno e della capacità di sognare . Nessun essere umano da me conosciuto per la mia esperienza può curare letteralmente qualcuno , ma tutti noi se ri-contattiamo la sorgente primaria della vita possiamo stimolare , e solo stimolare un processo di riorganizzazione esistenziale . Quindi il lavoro stimolante sul terapeuta naturopatico e notevole . Quando il naturopata è un’ organismo vivo e armonico , il suo sistema può sintonizzarsi con le cellule del suo cliente , da quel momento i processi prima descritti si manifesteranno naturalmente . Tanto più gli stimoli saranno dolci saranno condensanti ed organizzanti , tanto più saranno di luminosità idonea alle capacità di gestione del cliente tanto più saranno tesi al tragitto verso la Gioia , e cosi via per tutti gli altri parametri che per rigor di logica ho elencato , il fine ultimo è l’emersione delle qualità armoniche . Desidero ora elencare un tragitto “tipo” L’ incontro di equilibrio bioenergetico. Quando una persona si rivolge al mio studio in genere telefona : il tono ,timbro e il volume della voce sono il primo elemento di osservazione e di incontro. In quel momento la persona decide se può fidarsi , il contenuto analogico della mia comunicazione è l’inizio dell’incontro. Seguono poi altri incontri che segnano dei passi verso l’interno e il profondo della relazione, intesa come creazione di un ponte di luminescenza , pulsatorio , condensato , fluido e armonioso . Quel ponte è il contatto tra il mio campo ed il campo del cliente , sia individuo , famiglia e comunità . La progressiva eccitazione dei campi e determinata dalle modalità terapeutiche di convivere l’incontro . Ecco alcune tra le fasi più importanti - rilassamento - ascolto - respirazione - movimenti esplorativi - esposizione percettiva - procedure di integrazione - abbandono all’oceano vitale IL RILASSAMENTO. Intendo mettermi nelle condizioni personali di massima comodità ed abbandono corporeo in senso percettivo (39) , predisponendomi all’ascolto e permettere altrettanto , al cliente. Desidero rammentare la tabella del 1° Anno del corso (40) La condizione di rilassamento in una relazione terapeutica di equilibrio bioenergetico è la base per sviluppare la capacità di sentire. Il flusso delle informazioni comincia a dirigersi verso l’interno , per usare un esempio elettronico : si preme il pulsante dell’accensione dell’amplificatore interno. L’ASCOLTO Il pulsante ha prodotto l’accensione della comunicazione verso l’interno , il viaggio dentro di sé ha inizio , nessun altro è più abile di se stessi. Il terapeuta è a sua volta centrato in ascolto . Il contesto olografico ci comunica per : immagini,sensazioni, emozioni… anche apparentemente strani..non importa la persona possiede la capacità di decodificare tutto ,il prodotto olografico è di sua creazione . Bisogna avere pazienza , permettere il mantenimento del rilassamento e lasciare che il corpo e la mente si connettano , si incontrino e seguire le indicazioni che provengono dalla persona senza interpretare,senza giudicare ma cogliere l’attimo e..stimolare la respirazione , ovvero la coscienza , il territorio interno diventa sempre più chiaro. La respirazione La dinamica respiratoria è fondamentale nelle modulazione dell’ampliamento della coscienza , perciò il processo è graduale favorendo il ripristino dell’onda respiratoria primaria . La capacità di espressione dell’onda respiratoria dal pube all’intero torace è l’indice di riferimento della capacità pulsante tra i segmenti corporei . I movimenti esplorativi Il cliente viene invitato ad esplorare la sua capacità di movimento , o in altre parole più eloquenti , le proprie capacità di esprimere la vita che pulsa dentro di Sé . In pratica , se vuole esplorare il suo movimento vitale seduto , in piedi , sdraiato ecc.. Esposizione percettiva Questo passo è caratterizzato dal grado di capacità di sentire , la persona in base all’esplorazione sente , entra in un processo di contatto con il proprio livello di integrazione , attraverso il linguaggio dei suoi vari livelli accessibili : nel corpo e nella mente , passando dalle sensazioni energetiche , emozionali , sentimentali o spirituali. Procedure di integrazione La capacità di integrazione personale e le osservazioni di rimando sui parametri menzionati danno l’avvio a procedure prodotte al momento e che si avvalgono della capacità di calibrazione che emergono nell’interazione ; seguendo , passo per passo , lentamente le indicazioni che provengono dal cliente e dalle sensazioni di rimando che provengono dal mio organismo. sinteticamente : - la luminescenza sarà calibrata con presidi cromoterapici : quali l’intensità della luce nella stanza , l’uso di alcuni colori , l’esposizione a stimoli colorati più complessi quali sequenze di punti secondo il modello esogetico(41) . Oppure dal semplice incremento dell’attività di movimento . - La condensazione sarà incentivata dalle posture e da specifici lavori di rafforzamento sensoriale , al fine di sentire l’organismo e le sue necessità , tra i quali anche dei suggerimenti alimentari , l’uso dell’argilla che è una “terra” estremamente utile (42) - La pulsazione passerà dalla mobilizzazione respiratoria al contatto manuale che potrà organizzarsi in tecniche di massaggio.(43) - La fluidificazione attraverso la sinergia di metodiche verbali corporee e cromatiche di accesso all’idroterapia casalinga attraverso bagni caldi ed aromatici , l’assunzione di liquidi , tisana , succhi , spremute(44) e l’assunzione delle essenze floreali che costituiscono il tratto di ponte verso l’armonizzazione animica (45). - L’armonizzazione comportamentale è la cornice dell’integrazione ed è sempre presente nell’attenzione empatica riposta nella relazione, si materializza in alcuni stimoli specifici complessi , quali : l’ascolto di brani musicali oppure all’incitamento danzante con musiche ad hoc , l’accesso alle sostanze aromatiche (46) , e a tutto ciò che viene percepito come piacevole , bello , gradevole . Tutto ciò essendo in sinergia con le fasi di tensione , carica , scarica e rilassamento come fasi cicliche osservabili nel dinamismo vitale organistico (47) Abbandono all’oceano dell’energia vitale Questa fase e osservabile naturalmente nel neonato sano che si trova a contatto con il genitore , nell’orgasmo sessuale , nel sonno profondo e in attività di gruppo capaci di generarlo . L’abbandono del proprio io coincide con l’accettazione di un senso di unità più vasto che implica il valore profondo per l’altro e , per dirla con le parole di G. Bateson di una vasta ecologia o estetica d’interazione cosmica .(48) Anche un altro personaggio recentemente , proprio in televisione ci ha permesso per alcuni istanti di assaggiare tale realtà , mi riferisco a Roberto Benigni e alla sua lezione sulla Divina Commedia , collocandoci nel mondo dei poeti come fece , appunto Bateson in “Verso un’ecologia della mente” citando Blake , che ben descrive il senso di unità in cui siamo inseriti : “Vedere il Mondo in un granello di sabbia e un Paradiso in un fiore selvatico racchiudere l’infinito nella palma della tua mano e l’Eternità in un ‘ora “ Allego il programma dell’anno di Harmonia (49) Conclusioni Concludo lasciando aperta la porta della creatività e della spontaneità al modello Harmonia come un processo vitale in continua evoluzione . Marco Francesco Doria Appendice bibliografica e documentativa (1) (2) (3) (4) Tutto è uno , Michael Talbot , Urra editore Profeta , allegato informatico , a cura dell’ASL della Provincia di Sondrio Suicidio e Società , una speranza nella prevenzione a cura di Marco Ballantini FrancoAngeli Sito internet www.marcodoria.it sezione curriculum (5) Fotocopia dell’attestato dell’Università degli Studi di Milano –Facoltà di Medicina e Chirurgia –Laurea per infermiere –Sezione di Corso di Sondrio (6) Gli obiettivi per salute per tutti C.I.S.I Roma 1986 – Dottor M. Ragno editore (7) Relazione di M .F . Doria dal titolo “esperienza lavorativa in psichiatria” dalle giornate di studio : l’infermiere professionale e la Psichiatria ; la relazione Infermiere - paziente in psichiatria. (8) Allegato fotocopiato del giornale delle ostetriche D&D n°28 , rubrica “LA SALUTE PRIMALE “ tenuto da Michel Odent (9) Marlon Morgan , E venne chiamata due cuori , Sozogno editore (10) Postfazione al testo di A . Lowen –Stress e malattia , il punto di vista bioenergetico n° 11 della rivista internazionale di psicologia somatico relazionale ANIMA E CORPO . (11 ) W . Reich “ Children of the Future.On the Prevention of Sexual Pathology” a proposito della peste psichica pag. 79 ; “Charakteranalyse” la peste emozionale pag.308 Pubblicato in Italia da SugarCo. (12) W.Reich ;Analisi del carattere , SugarCo da pag. 66. (13) W . Reich ; La biopatia del cancro , SugarCo (14) W . Reich ; Superimposizione Cosmica SugarCo (15) Allegato fotocopiato di Silja Wendelstadt apparso su “Anima e Corpo” n° 6 (16) Corso di Approfondimento in Floriterapia di Bach , a cura di M . F . Doria 1993 (17) Wudang chikung , per mantenere la salute curare , curare e guarire (18) Diagnosi energetica dei punti terminali , Peter Mandel , Tecniche Nuove (19) Relazione tenuta da M . F . Doria al 1° Congresso di Naturopatia “ Il Naturopata e la visione olistica”. (20) Vedi Statuto dell’Associazione “ Il Contatto”, sul sito www.marcodoria.it (21) Vedi attività e formazione universitaria sul sito www.marcodoria.it (22) Fotocopia tratta da Thomas Harms , Instoke Fruhe Saugling Entwicklung (23) Intervento del Prof . E. Lazlo al 1° Congresso di Naturopatia “ Il naturopata E la visione olistica “ dell’Istituto di Medicina Psicosomatica del 08.07.2003 a Milano (24) Fotocopia della scala di valutazione del riadattamento sociale secondo Holmes-Rahe Tratta da “Il guaritore interno”sottocitato (25) Fondamenti di Anatomia e Fisiologia dell’’Uomo ; C . P Anthony , N . J Kolthoff (26) Psiconeuroimmunologia ; F . Bottaccioli ; Red edizioni (27) Il guaritore interno - S. Locke , Douglas Colligan – ed Giunti (28) Il tatto di A . Montagu - Garzanti (29) Amarlo prima che nasca , Jean Pierre Relier – Le lettere (30) Bioenergetica di A . Lowen – Feltrinelli (31) Cromoterapia per Bambini di F . Pagnameta – del Cigno (32) La nostra salute – sezione D – del Ministero della Sanità- 2001 (fotocopia) (33) Stress di tratto e stress di stato : il contributo della psicologia somatica a cura di L . Marchino ( fotocopia) (34) I Fondamenti della Medicina Tradizionale Cinese – G. Maciocia – Casa Editrice Ambrosiana (35) Mani di Luce – Barbara Ann Brennan – Longanesi- capitolo 13 –analisi delle principali strutture di carattere attraverso l’aura e i chakra. (36) Dispensa sul trattamento estetico – manuale (37) Vedi sito internet www.marcodoria.it progetti educativi (38) F . Capra Verso una nuova saggezza – Feltrinelli (39) Dispensa sull’arte di comunicare (40) Dispensa sulle tecniche di rilassamento , le modificazioni psicobiologiche durante il rilassamento (41) P. Mandel – Esogetica , senso e non senso della malattia e del dolore- Esogetk P.Mandel – il manuale di cromopuntura – IPSA editore (42) L’ intera opera di J . Valnet e di Catherin Kousmine (43) Dispense su tecniche di movimento e massaggi0 bioenergetico Terapia reichiana – N . Totton , E . Edmonson - ed red (44) L ‘intera opera di J . Valnet e di C . Kousmine (45) L’intera opera di E. Bach (46) Aromaterapia – M . T Lucherini – F. Padrini – Fabri Editore (47) W. Reich- La funzione dell’orgasmo – sugarCo (48) G. Bateson – Verso un’ ecologia dalla mente – Adelphi (49) Programma 2003 di Harmonia