Viaggio missionario in Africa: Togo-Benin 4
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Viaggio missionario in Africa: Togo-Benin 4
Viaggio missionario in Africa: Togo-Benin 4-21 settembre 2012 Il 4 settembre con circa un’ora di ritardo sono sbarcati a Lome Carlo, Francesco e Sr Assunta accolti da Sr Giuliana e Stefan, l’autista del Vescovo, raggiungendo Kpalime verso la mezzanotte. L’indomani, un po’ storditi dal viaggio ma consapevoli che non c’è tempo da perdere, dopo i saluti alle carissime novizie, postulanti e aspiranti si programmano gli incontri. Il direttore del piccolo ospedale della solidarietà raggiunge la missione e prende i primi contatti con i volontari per la realizzazione di un pozzo da costruire tramite il Rotary di Alessandria sperando che il progetto venga preso in considerazione. Anche il direttore, Francis, dell’ospedale maggiore è arrivato alla missione per parlare con Carlo e Francesco. Li ha invitati ad una conferenza durante la quale uno degli argomenti da trattare era a favore delle donne gestanti e sulla prevenzione. Alla conclusione veniva offerta la cena ai presenti. Pag.: 1/7 Il secondo giorno è stato dedicato a sr Teresa Grande che vive sulle montagne, nel villaggio di Dany (Kedeme) dove coordina la scuola materna. Gli abitanti del villaggio sono stati molto accoglienti; la povertà è grande: aule spoglie, c’è solo qualche tavolo e pochi sgabelli, servizi igienici inesistenti! Ha acquistato un terreno dove spera di costruire la nuova scuola… Abbiamo pranzato presso il monastero delle Benedettine. Carlo, che non mette mai il cervello in pausa, oscillando tra ammirazione e ironia ha definito le suore delle incoscienti sia perché hanno scelto di essere religiose e sia per la scelta delle missioni difficili da portare avanti; non ha tutti i torti se ci si affida solo alle proprie forze senza appogiarsi a Qualcuno! Tornati a Kpalime, dopo la S. Messa Sr Assunta, Sr Giuliana e Sr M. Teresa K. Hanno fatto una mega riunione a tutte le componenti della casa di formazione. E’ stato sottolineato l’importanza del comportamento improntato sempre al rispetto reciproco, alla sincerità, all’onestà e soprattutto curare la Preghiera che illumina le scelte da fare o da riconfermare. Occorre tener presente che non tutte le aspiranti possono essere accolte dall’istituto: la selezione può avvenire spontaneamente, non ritenendosi idonee alla vita religiosa; oppure la Madre Generale con il suo Consiglio può decidere di non ammettere qualcuna al rinnovo dei voti temporanei quando non si riscontrano segni di un’autentica vocazione. Pag.: 2/7 I contatti con la cittadina togolese aumentano. Il direttore dell’ospedale Francis, è anche presidente del Rotary del posto, ha convocato una riunione per i presidenti uscenti, i volontari e un’equipe di medici. Lo scopo era quella di documentare con papiri e foto la realizzazione e l’inaugurazione del pozzo a favore dell’ospedale per opera del Rotary di Alessandria. Angelique, ex presidente, ha invitato tutti a pranzo nel suo ristorante: è una donna eccezionale per capacità, apertura mentale e bontà. Anche il direttore dell’ospedale della solidarietà con la sua equipe ha formulato il progetto per avere il pozzo e altro; al momento prendono l’acqua da una famiglia privata per le necessità dell’ospedale. Come nelle migliori famiglie c’è sempre qualcosa che non va così nella famiglia religiosa. E’ importante che si prenda coscienza per porvi dei rimedi. Una novizia ha commosso fino alle lacrime per riparare all’offesa fatta da una sua coetanea alla direttrice. E’ importante conoscere la loro cultura per non sottovalutare gesti che per loro hanno molta importanza. Il giorno 9 accompagnati da Daniel, uno dei custodi della missione del Togo, si attraversa la frontiera al Grand-Popo per entrare in Benin. Una sosta a Ouidah alla ”Porta del Non Ritorno”per ricordare i milioni di schiavi Pag.: 3/7 partiti da questa città vittime della tragica tratta dei negri. A sera, dopo sette ore di viaggio , si giunge a Cotonou dove si trovano sr Laura e sr Cécile . In serata c’è la riunione con l’impresario Barnabé per stabilire quali sono i lavori di sua competenza e inviare il preventivo all’associazione. Dopo varie commissioni, il giorno seguente si parte per Sokponta con destinazione le “Soeurs des Anges” dove si pernotterà tutto il periodo della permanenza in Benin facendo i pendolari ad Agbon dove sono in corso lavori di ristrutturazione di un fabbricato: l’abitazione delle suore. L’ autista collaudato alla grande è Francesco, che fa del suo meglio per evitare le buche. Raccomanda solo di partire presto, prima che diventi buio ma le circostanze non sempre lo permettono e allora… dice di non preoccuparsi… !!! Si procede per poter accelerare la sistemazione della casa. Si contatta: l’ufficio ENEL per l’allacciamento della corrente elettrica; la banca; si provvede al pagamento di una parte di materiale acquistato dalle suore necessario per i lavori in corso cosa che non faranno in futuro perché non è assolutamente conveniente. Nel cantiere c’è di tutto! La pulizia del terreno è stata ed è tuttora una vera e propria impresa: alberi tagliati, cisterne da riempire, sterpaglie da togliere, macerie ecc. Con la legna è stato fatto tanto carbone ma ne resta ancora da fare. Pag.: 4/7 Carlo e Francesco, valutano ogni cosa nei minimi particolari: sono persone veramente speciali! E lo sono anche nel modificare i progetti quando le circostanze lo richiedono. Leandre (l’altro impresario) ha invitato volontari e suore a visitare il suo albergo intanto ha consegnato i conti aggiornati da saldare con cadenze ben precise. Ci si affretta a telefonare alla Madre per sollecitare l’invio del danaro altrimenti sospendono i lavori. Il pomeriggio è stato dedicato completamente a far quadrare i conti delle spese sostenute finora. “I ragionieri” si sono impegnati a fondo! Carlo ha interrotto il conteggio poco prima di cena per preparare un’ottima pizza! E’ bravo (fuori casa) anche in arte culinaria !!! Il cancelliere della diocesi di Dassa, P. Mattieu raccomanda di tranquillizzare la Madre: tutto procede bene! P. Alain (Vice Curato) sempre accogliente, promette bene. Occorre solo tanta pazienza e cercare di chiarirsi con la gente del posto che non ha la nostra cultura: rispettando i loro ritmi, lentamente si giungerà ad uno stile di comunione e di collaborazione. Frequentare la Parrocchia oltre ad essere un nostro dovere è anche un vantaggio per poter creare degli agganci con persone che gradatamente aiuteranno la missione. L’incontro col consiglio pastorale ha confermato ancora una volta la prudenza con cui bisogna agire per evitare malintesi e malcontento . I consiglieri desiderano essere interpellati e informati su tutto! Barnabé ha detto esplicitamente che Leandre, una volta terminata la ristrutturazione del primo fabbricato, se ne deve andare. Il resto tocca a lui! Il suo Pag.: 5/7 atteggiamento ha demoralizzato e deluso parecchio. Tutto però si affronta con robustezza morale. La domenica alle ore sei si parte per essere presenti alla celebrazione ad Agbon. Dopo la celebrazione, il celebrante ha chiesto di parlare ai partecipanti; ci vuole una doppia traduzione: italiano – francese –lingua del posto. Nel pomeriggio le suore si ritrovano in riunione, mentre i volontari portano a termine i conti. Sono persone eccezionali : non si risparmiano, mettono a disposizione professionalità e competenza. I problemi non mancano ma uno alla volta si risolvono. Le suore degli Angeli sono un grande appoggio: cercano di agevolare difficoltà; seminano buonumore e per incoraggiarci raccontano i loro inizi in Benin colmi di difficoltà. Il 17 sera, Daniel arriva a Sokpontà per riaccompagnare a Kpalime Carlo, Francesco e Sr Assunta. Con la sorpresa di tutti giunge anche P. Herve che si trovava in vacanza a Cotonou per portare i suoi saluti e incoraggiare ad andare avanti: “ la Missione delle Immacolatine deve sorgere ad Agbon”! Dopo inevitabili momenti di sconforto rinasce la fiducia, l’ottimismo, la serenità! L’indomani si riparte per il Togo. Al confine c’è Sr M. Teresa K. per salutare e consegnare materiale acquistato per il negozio. Il sindaco di Kpalimè ha invitato a pranzo i volontari. C’era anche Efrem e il direttore del Rotary il quale ha donato una targa all’associazione Amici di Madre Beltrami oltre al dono consegnato a Carlo e Francesco. Il sindaco si è reso disponibile ad alloggiare qualcuno di passaggio nella sua casa se è necessario. Intanto, dietro richiesta, probabilmente farà aggiustare la strada del paese Pag.: 6/7 veramente malmessa e con buche. E’ quasi giunta l’ora di partire: non stanchi della lunga maratona si sfrutta l’ultimo momento per insegnare ad Angelique a fare la pizza. Nel pomeriggio ci si prepara per il ritorno: la commozione è evidente, non si può nascondere! Don Gaetano, parroco di Carentino, appena arrivato, con una buona dose di ironia intona il canto: “Ve ne andate o no! Ve ne andate si o no…” Si riparte, stanchi ma soddisfatti per Lome per poi fare rientro in Italia. Sr Assunta Mignogna Pag.: 7/7