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NUOVO oggi MOLISE
Mercoledì 12 Ottobre 2005
ORIZZONTE RICERCA
7
Tentativi di assalto
alla dieta mediterranea
CONTINUIAMO ad essere bombardati da notizie e
consigli sull’alimentazione. A volte, sui mezzi di
informazione, cibo e diete
hanno più spazio di quello
concesso a star del cinema
o a politici. L’unico problema è che la maggior parte
delle volte non c’è la salute al centro del discorso,
ma semplicemente la linea
da mantenere.
Così succede che si possano scatenare piccole
battaglie internazionali su
quale sia la dieta migliore.
La Dieta Mediterranea se
la deve vedere addirittura
con gli Stati Uniti, dove si
è sviluppato un enorme interesse per regimi dietetici decisamente in contrasto con le tradizioni della
nostra terra.
Facciamo un po’ di storia: la dieta Atkins, dal
nome del suo fautore Robert Atkins, medico newyorkese, conosciuta da
tutti come la «dieta iperproteica», ha cominciato
ad imperversare tra la
gente come un tormentone
dai risultati strepitosi che,
in poco tempo, riuscirebbe
a far perdere un discreto
numero di chili. Al grido
di «abbasso i carboidrati»,
il calo di peso può effettivamente esserci, ma bisogna «pesare» sulla bilancia tutti gli aspetti. Si potrebbe ottenere un risultato identico con una dieta
più equilibrata? E poi,
quali potrebbero essere gli
effetti a lungo termine?
Secondo un rapporto del
«Physicians
Committee
for Responsible Medicine»
di Washington, una dieta
iperproteica, come quella
LE ANALISI di laboratorio sono una vecchia conoscenza di tutti noi. I foglietti ingialliti di tanti
anni fa sono ancora nei
cassetti perché «un giorno
potrebbero servire», e ci
danno l’impressione che le
cose, in questo campo della medicina, siano rimaste
più o meno le stesse da
chissà quanto tempo. In
realtà le indagini diagnostiche fatte in laboratorio
sono un campo in continua
evoluzione, e gli esami,
grazie alle moderne tecniche innovative, diventano
sempre più accurati, veloci ed utili.
Abbiamo chiesto al prof.
Bruno Zappacosta, direttore del Laboratorio Analisi dell’Università Cattolica di Campobasso, come
si presenta l’attività di un
laboratorio come il suo.
«Questo è il laboratorio
di una struttura relativamente piccola, che però
cerca di coprire le esigenze dei pazienti, sia quelli
ricoverati che gli esterni,
utilizzando le tecnologie
più avanzate. Qui sono
particolarmente sviluppati settori come la biologia
molecolare, la citofluori-
Atkins, può comportare
un aumento dei fattori di
rischio coronarici, una
conseguenza diretta, e peraltro facilmente intuibile,
dell’introito eccessivo di
acidi grassi saturi e di colesterolo, principali costituenti delle carni di origine animale.
Come si sa, la dieta Atkins e le sue «sorelle»
sono nemiche giurate dei
carboidrati,
considerati
come la causa principale
degli accumuli di grasso
corporeo e quindi dell’eccesso di peso. Diamo però
un’occhiata da vicino a
come queste diete influenzano il nostro corpo: la
scarsa assunzione di carboidrati viene sopperita
dall’organismo ricavando
acidi grassi dai tessuti
adiposi. Gli acidi grassi diventano a loro volta una
fonte di energia diretta
oppure, a seguito della
loro trasformazione da
parte del fegato, formano i
cosiddetti corpi chetonici,
di fatto una fonte di energia alternativa al glucosio
per i tessuti periferici.
Quindi il tessuto adiposo
viene effettivamente «consumato», ma tutto questo
via vai di corpi chetonici
nel sangue, a lungo andare, può avere effetti negativi sulla salute, ad esempio il riassorbimento di
calcio da parte delle ossa,
con aumento del rischio di
osteoporosi e di formazione di calcoli renali.
La lotta contro malattie
provocate da eccessi o
squilibri alimentari (l’obesità, il diabete di tipo 2 e
le patologie cardiovascolari e tumorali) deve essere
Dimagrire ad ogni costo non significa
rinunciare ad un’alimentazione sana
Tra le priorità
la lotta contro malattie
da eccessi
o squilibri alimentari
ai primi posti della nostra
agenda. Ma non dovremmo dimenticare che la soluzione ideale è a portata
di mano: la «Dieta Mediterranea». A guardare
bene non è una dieta dimagrante. E’ invece un
modo per mantenere un
buono stato di salute attraverso l’apporto equilibrato di energia e di nu-
trienti, come anche di sostanze ad azione antiossidante.
Se poi il problema è dimagrire, tutto sommato
non c’è da andare a cercare soluzioni più o meno
esotiche: la tavola dei nonni andrà bene anche in
questo caso. Basterà limitare le calorie ingerite
(quindi piatti un po’ meno
pieni) ed aumentare quelle consumate (fare attività
fisica). La Dieta Mediterranea è una cultura che si
tramanda da secoli sulla
nostra tavola, e che ha
trovato prove a favore in
numerosi studi scientifici
rigorosi. Tutti nati grazie
alle idee del famoso dottor
Ancel Keys, considerato il
padre della Dieta Mediter-
RISPOSTE IN PROVETTA
Il laboratorio analisi e le sue tecniche innovative
Il professor Bruno Zappacosta (quarto sinistra) con la sua equipe
metria e la microbiologia.
In particolare, ci occupiamo anche di micologia (lo
studio dei funghi capaci di
provocare
malattie
nell’uomo e dei sistemi per
combatterli, ndr), un set-
tore che richiede una particolare esperienza».
Come è organizzata
l’attività di accesso ai
servizi del laboratorio?
«L’orario di accesso degli utenti è attivo 24 ore
su 24 per i pazienti ricoverati, mentre per gli utenti
esterni funziona tutti i
giorni dalle 8,00 alle
11,00. Dal mese scorso si
può venire anche di sabato, una possibilità importante per chi non può spostarsi durante la settimana».
Alla
Cattolica
di
Campobasso tutte le attività
sono
sempre
strettamente
legate
alla formazione. Come
si muove il suo laboratorio in questo campo?
«Bisogna fare una premessa: noi che stiamo in
laboratorio ci accorgiamo
che spesso ci arrivano richieste non congrue con il
quadro clinico del paziente. In altri termini, si tende a richiedere una serie
di esami allargati che coprono sicuramente più di
quelle che sono le esigenze
reali del paziente in quel
momento».
Quindi c’è la necessità di aiutare i medici a
«mirare
meglio»
gli
esami richiesti. Qual è
l’interazione del laboratorio con la Medicina
Generale?
«Proprio in questi giorni, in collaborazione con il
Un corso
di svolgerà
il 15 e 29 ottobre
per fornire
utili
aggiornamenti
ai medici
Laboratorio Analisi dell’Ospedale Cardarelli, partirà un corso di aggiornamento per Medici di Medicina Generale che presen-
ranea.
Un «Rivoluzionario della Salute», come l’avevano
ribattezzato i suoi colleghi
americani, che si è spento
nell’ottobre 2004 a quasi
cento e uno anni.
Uno così, sarà bene
ascoltarlo quando dà consigli su come fare a mantenersi in salute.
Romina di Giuseppe
terà tematiche relative ai
settori della coagulazione,
dell’autoimmunità e dei
marcatori tumorali. Sono
campi che riguardano da
vicino i medici di famiglia,
che spesso si trovano in
carico pazienti che, ad
esempio, hanno iniziato in
ospedale una terapia anticoagulante dopo interventi
cardiochirurgici o altre
procedure cardiologiche.
Al corso saranno presenti
alcuni esperti in campo
nazionale sia dal punto di
vista del laboratorio, che
dal punto di vista clinico».
Quali sono le
prospettive del corso ?
«L’obiettivo principale
del corso, che si svolgerà,
di sabato, il 15 e il 29 ottobre, è di fornire ai Medici
di Medicina Generale gli
ultimi aggiornamenti nel
settore della diagnostica
di
laboratorio.
Questi
scambi con la medicina di
base del territorio, per noi,
sono un’occasione unica
per far vedere che cosa
possono offrire i nostri laboratori, e quindi quali
vantaggi possono trarre i
colleghi dalle nuove tecniche diagnostiche».
Francesca De Lucia