Diapositiva 1 - Materiale Scienze della Formazione Primaria

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Diapositiva 1 - Materiale Scienze della Formazione Primaria
Immaginiamo che
ad un certo punto
durante il ciclo di
una pianta simile
alle attuali
Pteridofite si
formino nuove
strutture o se ne
modifichino di già
esistenti.
Ad esempio, che le
due generazioni
gametofitiche dei
due sessi si
sviluppino entrambe
sulla stessa pianta
Il Seme: è una struttura
pluricellulare.
Sono molto differenti da specie a
specie per forma (che può essere
più o meno sferica o allungata) e
dimensioni (che variano da pochi
mm a diversi cm).
Il seme è’ costituito da:
1) embrione
2)
un
tessuto
nutritivo,
(l’endosperma)
costituito
da
proteine, zuccheri e grassi;
3) dei tessuti di rivestimento (i
tegumenti)
che
proteggono
l’embrione e ne possono favorire
talora la dispersione.
tegumento
endosperma
embrione
Curtis & Barnes, 2003
Le Gimnosperme rappresentano le prime spermatofite comparse sulla terra.
Esse sono delle cormofite che presentano dei “nuovi” processi riproduttivi e
una nuova struttura che viene dispersa: il seme.
Il seme si forma il più delle volte in strutture
coniche legnose che vengono dette appunto
coni o strobili. Le piante sono generalmente a
sessi separati.
♂
♀
Il seme è l'organo di propagazione delle spermatofite a cui è
affidata la disseminazione delle piante. Deriva dalla
trasformazione di un ovulo dopo la fecondazione e contiene
pertanto il giovane embrione. In genere inizia lo sviluppo sulla
pianta madre dalla quale si distacca dopo la maturazione.
Le
Gimnosperme
(Gymnospermae) sono un
gruppo di piante vascolari per
lo più legnose.
La
parola
Gymnospermae
deriva dal greco gymnós (nudo)
e
sperma
(seme),
e
letteralmente significa "seme
nudo". Infatti, a differenza delle
Angiosperme, i semi delle
Gimnosperme non si formano
all'interno di un ovario che
diventa il frutto, ma sono nudi e
disposti sulle scaglie di un cono
(o pigna), o di una struttura
simile. Le gimnosperme sono
eterosporee:
producono
microspore (maschili) che si
sviluppano nel granulo pollinico
e macrospore (femminili) che
rimangono comprese nell'ovulo.
Curtis & Barnes, 2003
Squame
copritrici
Squama
ovulifera
Ovuli fecondati
divenuti semi
In alcuni casi (ad esempio, nel genere Gingko o nel tasso) il cono si
richiude completamente intorno al seme, generando un involucro carnoso
dall'apparenza di un frutto, ma anche in questi casi il seme è all'origine
nudo e solo successivamente alla fecondazione dell'ovulo finisce per
trovarsi in un involucro chiuso. Non è corretto utilizzare il termine frutto
per indicare queste strutture in quanto l'ontogenesi è completamente
differente.
Semi con involucri carnosi di Gingko biloba (a sinistra) e di Taxus baccata (a destra)
Con riferimento al corpo vegetativo, nelle spermatofite le foglie hanno una
struttura pluristratificata, essendo costituite da cellule di diverso tipo
disposte in più strati. E’ presente una cuticola che si dispone sulle pareti
esterne delle cellule epidermiche; al di sotto dell’epidermide si trova un
tessuto di cellule ricche in cloroplasti (detto tessuto “clorofilliano”); più
internamente si trova la nervatura costituita da cellule allungate adibite al
trasporto delle soluzioni acquose.
Sezione trasversale di ago di conifera
Gimnosperme
Coniferophytina
Cycadophytina
(con foglie dicotomiche
e aghiformi)
(con foglie pennate)
Gymnospermae
Sottodivisioni
Coniferophytina
Famiglie:
Ginkgoaceae (con la specie Ginkgo biloba L.); Araucariaceae (col genere
Araucaria); Pinaceae (con i generi Pinus e Abies); Taxodiaceae (col genere
Sequoia); Cupressaceae (col genere Cupressus);
Cycadophytina
Famiglie:
Cycadaceae (ad es: Cycas revoluta Bedd.)
Coniferophytina
Famiglia: Ginkgoaceae
Genere: Ginkgo
Coni maschili di Ginkgo biloba
Firenze, Parco delle
Cascine
Coniferophytina
Araucariaceae
Araucaria columnaris
Araucaria excelsa
Coniferophytina
Taxodiaceae
Cupressaceae
Foglie squamiformi
Foglie lineari, acuminate
Coniferophytina
Famiglia: Cupressaceae
Genere: Cupressus (cipresso)
Cupressus sempervirens
Coniferophytina
Cupressaceae
Coniferophytina
Famiglia:
Cupressaceae
Genere: Juniperus
(ginepro)
Ginepro comune (Juniperus communis)
P.Zo Catarineci (M.ti Madonie)
Ginepri e agrifogli modellati dal vento e dai
ruminanti
Le foglie delle Pinaceae
Foglie aghiformi corte
Foglie aghiformi lunghe
http://www2.unibo.it/
Coniferophytina
Famiglia:
Pinaceae
Specie: Pinus pinea
(pino domestico)
In
Sicilia
lo
si
trova
nei
rimboschimenti.
Sembra che ci sia una sola
popolazione nativa vicino Messina.
Caratteri distintivi: aghi riuniti in fascetti
di due; pigne più o meno tondeggianti
quando chiuse, piramidali se aperte;
semi non alati (pinoli).
Pinus pinea (pino domestico o da pinoli)
Coniferophytina
Famiglia:
Pinaceae
Specie: Pinus pinaster
(pino marittimo)
Assente in Sicilia allo stato nativo
tranne che all’isola di Pantelleria.
Diffuso nei rimboschimenti
Caratteri distintivi: aghi riuniti in fascetti
di due; pigne allungate, pressocchè
cilindriche; semi alati.
Pinus pinaster (pino marittimo)
Coniferophytina
Pinaceae
L’unica specie di abete spontanea in Sicilia: Abies
nebrodensis
La specie è localizzata sulle Madonie nel Vallone Madonna degli Angeli e a M.
Scalone a quote comprese tra 1420 e 1600 m s.l.m. su suoli silicei.
In questa località
crescono poche decine
di individui e la specie
è considerata a rischio
di estinzione e inserita
pertanto nella lista
rossa.
Fino ad alcuni anni fa si credeva che fosse sterile
e quindi destinata ad estinguersi. Negli ultimi
anni invece alcuni individui hanno raggiunto la
maturità sessuale cominciando a produrre coni
con semi fertili. Sono stati quindi avviati degli
interventi di moltiplicazione in vivaio che nel
corso degli anni hanno portato alla produzione di
un buon numero di piantine che è stato possibile
trapiantare con successo nell’area di indigenato.
Cycadophytina
Fam.: Cycadaceae
La famiglia delle Cycadaceae comprende il genere Cycas, distribuito nelle
regioni tropicali. Si tratta di un gruppo molto antico che nel Cretaceo ebbe il
massimo sviluppo. L'aspetto generale di queste piante ricorda le palme, con un
fusto non o poco ramificato, alto fino a 20 metri nelle specie più grandi, spesso
ricoperto dalle basi fogliari, con foglie molto grandi, pennate o bipennate,
disposte a spirale all'apice del fusto, dove formano una corona. I granuli pollinici
danno origine a 2 anterozoidi ciliati che raggiungono la camera pollinica
nuotando. Dopo la fecondazione la parte esterna del tegumento che avvolge
l'ovulo diviene carnoso e il seme finisce con il somigliare ad una drupa.
Il genere Cycas comprende diverse specie, alcune delle quali coltivate in Italia
come piante ornamentali, come ad esempio C. revoluta. Da C. circinalis,
coltivata intensivamente ai Tropici come pianta alimentare, si ottiene il sago, un
amido di largo utilizzo.
Le Cycadaceae comprendono solo specie dioiche, con “fiori”
maschili (microsporofilli), di forma squamosa o peltati, inseriti a
spirale su di un asse; essi portano sulla faccia inferiore sacche
polliniche in numero variabile. I “fiori” femminili (macrosporofilli)
si trovano in gran numero nella parte sommitale del fusto con
l'aspetto di foglie pennate, con gli ovuli, in numero di 4-8,
inseriti al margine.
Bosco di abete rosso (pecceta) in ambiente alpino
Ricapitoliamo
Che specie è?
Che specie è?
A quale specie si
riferiscono queste
due immagini?